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Autore: Sunnydafne    28/12/2023    3 recensioni
Kagome dopo una brutta rottura si ritrova in vacanza per due settimane in uno schalet di montagna. Incontra qui il tutto fare Inuyasha che l'aiuta a modo suo, scorbutico e diretto, ad uscire dalla tristezza e ritrovare la fiducia.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La settimana passò velocemente, dopo la prima ricaduta nel pianto e nella disperazione Kagome riuscì a trovare la forza di tornare lentamente a sé stessa.

La cena di Natale, in compagnia dei suoi nuovi amici, l'aveva aiutata in più di un modo.

Era passata un paio di volte da Sango durante la settimana, fermandosi a chiacchierare e sorseggiare del tè. Tra le due donne si instaurò un rapporto di reciproca fiducia e comprensione. Sango non era mai riuscita veramente a relazionarsi con le donne del paese, cosa che invece trovò stranamente facile con la ragazza di città. 

Aveva visto Inuyasha diverse volte in quel lasso di tempo, le portava la legna e si assicurava che fosse al caldo e che non le mancasse niente nella dispensa.

Aveva parlato anche un paio di volte con Miroku e Shippo al bar quando si era fermata per una colazione o un pranzo veloce. Entrambi erano amichevoli e sinceramente attenti nelle conversazioni, Kagome si sentiva stranamente a suo agio con entrambi, mentalmente paragonata le loro chiacchierate con quelle con suo fratello Sota. 

 

In quei giorni passeggiava molto, i boschi erano incantevoli e la neve affascinante e rilassante. 

Kagome aveva piacevolmente scoperto che la solitudine era soltanto uno stato mentale, non era sola perché non aveva persone intorno, era sola perché si era rinchiusa in una sorta di guscio che le impediva di vedere il mondo. Passeggiando tra i boschi si rese conto che era circondata dalla vita, sia animale che vegetale, e improvvisamente non si sentì più sola.

 

La seconda e ultima settimana di vacanza iniziò con Inuyasha che si presentò alla sua porta di prima mattina, era l'ultimo giorno dell'anno e aveva iniziato a nevicare di nuovo.

“Inuyasha, ciao! ” lo salutò alla porta, era effettivamente la prima volta che lui le bussava, di solito era lei che lo intercettava dalla finestra e usciva fuori.

“ciao” aveva le guance tinte di rosso e sapeva per certo che non era per il freddo

“c'è qualcosa che non va? ”

“no, tutto apposto, senti.. Io.. ”

“sì? ”

“abbiamo organizzato una festa privata al bar di Miroku per stasera e quindi vieni, ti vengo a prendere alle 19, nevica troppo per una cittadina ” così dicendo si voltò e tornò alla jeep.

Kagome rimase alla porta per qualche minuto prima di riprendersi.

Le aveva appena chiesto di uscire? Ci leggeva troppo, forse nuovamente non voleva lasciarla sola, sì, sicuramente era così.

Chiuse la porta e si girò per la baita. Beh, una festa privata, pensò, cosa intendeva? Era elegante? perché se così fosse non aveva niente da mettere.. Aveva solo portato tute e abbigliamento comodo e caldo, non pensava di essere invitata ad una festa di capodanno.

Si vergognava troppo a telefonare a InuYasha, quindi prese la macchina, anche se un po' impaurita, stava davvero nevicando molto.

Arrivò a casa di Sango e le spiegò il suo dilemma. La prima reazione di Sango fu di ridere, una bella e grassa risata, non di lei, ma a spese di Inuyasha, quell'imbranato e maldestro, parole di Sango, non di Kagome, ma poteva sicuramente concordare.

“comunque” iniziò Sango “sappi che la festa è tutta un'idea di Inuyasha, e il ché è decisamente strano ” le fece un occhiolino “di solito, per capodanno, non vuole neanche venire a cena da noi e si rintana a casa sua, dice che siamo troppo vicino alla piazza e i ragazzini fanno troppi botti per le sue orecchie sensibili ”

“oh.. Davvero?! .. Che dolce!! .. Quindi, cosa dovrei mettere? ”

“oh, non preoccuparti, siamo praticamente solo noi, giusto qualche altro amico, ma poca gente. Niente di sofisticato, tranquilla, ma.. Fatti carina” un altro occhiolino “se ne hai bisogno c'è un negozietto in piazza, ha cose carine e prezzi modici, anche il vestito che metterò io lo presi lì ”

Kagome arrossí, Sango stava insinuando, ripetutamente, che InuYasha avesse un interesse celato per lei, giusto? Non poteva aver ragione, Sango si sbagliava e di grosso, Inuyasha era solo gentile con lei perché l'aveva vista in difficoltà emotiva. Tutto qui. E a lei non batteva il cuore più velocemente al pensiero, no, lei aveva chiuso con gli uomini, aveva appena raggiunto la famosa e ambita pace dei sensi, no? Giusto!

Carica dei consigli di Sango andò al negozio, non aveva con sé alcun tipo di vestito più carino, e non voleva far brutta figura e sotto vestirsi. Solo per quello, non aveva alcun motivo per voler impressionare Inuyasha. Giusto!

Il negozietto era piccolo ma ben fornito e la commessa gentile e disponibile. Provò quattro vestiti ed optò per uno semplice, di una tonalità di rosso intenso, lungo fino alle ginocchia con la gonna svasata. Semplice ma di buon gusto. Si sentiva a suo agio e carina.



Kagome si sentiva ansiosa e nervosa, era quasi pronta e l'orario di arrivo di Inuyasha era imminente, si dedicò agli ultimi ritocchi mentre si chiedeva come sarebbe stata questa serata. Non sapeva davvero cosa aspettarsi, soprattutto da Inuyasha.

Un rumore alla porta la distrasse dai suoi pensieri. Era il momento. Disinvolta, o almeno cercava di esserlo, Kagome aprì la porta e rimase a bocca aperta.

Inuyasha era affascinante nel suo cappotto doppiopetto, aperto, dal quale poteva vedere sotto un maglione rosso vivo e un paio di jeans scuri.

“stai benissimo! ” sbottò Kagome senza pensare

“Emm.. Grazie, anche tu.. ” Inuyasha era imbarazzato, distogliendo ripetutamente lo sguardo da lei “sei pronta? ”

“oh, sì, certo, lasciami prendere il cappotto e la borsa.”

 Non aveva veramente un cappotto più elegante, ma il piumino nero sarebbe andato bene, stessa cosa per la borsa, la sua semplice borsa da tutti i giorni avrebbe fatto il suo lavoro. Doveva accontentarsi di ciò che aveva.

Salì sulla jeep di Inuyasha, profumava di nuovo ed era pulita.

”adoro l'odore delle macchine nuove, l'hai presa da poco? “

”solo qualche mese, quella vecchia mi ha abbandonato quest'estate “

Kagome annuì, per un momento non sapeva come rispondere, quindi optò per semplice chiacchiere.

”mi hai stupito stamattina, non mi aspettavo di ricevere un invito per stasera, non ero organizzata per un evento, sicché sono andata a fare un po' di shopping.. È carino il negozio e anche la commessa, molto disponibile “

"Sì, Shiori è molto carina“ un moto di gelosia l'assalì, ma accantonò la sensazione fuori luogo e scomoda.

”anche lei è un mezzo demone, giusto? “

”già, l'hai notato?! Mezzo demone pipistrello. Qui è un pó un rifugiò per i rinnegati della società, forse non lo hai visto, ma anche il farmacista è un mezzo demone cavallo“

”oh, davvero?! È come siete finiti tutti qui? O sei di qui? Non te l'ho mai chiesto“

”nessuno di noi tre è nato qui, in realtà neanche Miroku, solo Sango è nata e cresciuta qui con la sua famiglia.“

”e quindi da dove vieni? “

”Tokyo”

“davvero?! Anche io! E da quanto manchi da Tokyo? ”

“ts, sono qui da più di 10 anni, mi sono trasferito che ero un ragazzino praticamente ”

“e come sei finito qui?”

“lavoro estivo, Sango cercava un tutto fare per la sua prima stagione estiva, trovai l'annuncio su un sito.. E poi sono rimasto”

“quindi lavori qui d'apertura? ”

"Già, è come casa” Kagome percepì una nota di malinconia nella voce di InuYasha, ma decise di lasciar perdere, non voleva appesantire la serata.

Arrivarono al bar in 15 minuti, stava nevicando copiosamente e Kagome era felice di non dover guidare con questo tempo.

Entrarono ed il calore del posto era ben accolto. Erano già tutti presenti, oltre a chi già conosceva, riconobbe la commessa del negozio, Shiori, e un demone enorme che Kagome capì essere il mezzo demone di cui Inuyasha le aveva parlato, in più un paio di giovani umani che Kagome non aveva mai visto, ma capì essere imparentati in qualche modo con Sango. 

Sango e Miroku la vennero subito ad accoglierla, seguiti da Shippo; le bambine, le spiegò Sango, erano a casa della loro vicina, una signora che era per loro come una nonna, Kaede, per la notte.

La festa era allegra, musica e pietanze in abbondanza, e la spensieratezza era ovunque tra i partecipanti. Stranamente Kagome, anche se circondata per lo più da sconosciuti, non si sentiva esclusa o estranea, tutti erano estremamente gentili e inclusivi con lei, che non faceva parte del loro piccolo mondo.

Inuyasha raramente lasciava il suo fianco, come una guardia del corpo le stava intorno senza essere invasivo, mentre lei socializzava e parlava con tutti. Raramente lui si univa alle conversazioni, ma le girava sempre intorno. Era sia rassicurante che confortante per Kagome.

La mezzanotte si avvicinava, i tavoli erano stati accantonati per creare una piccola zona ballo, dove Kagome si tuffò volentieri. Era liberatorio e rigenerante, lasciare le inibizioni e le barriere mentali per dare sfogo ai semplici movimenti del corpo. Quello fu l'unico momento in cui InuYasha non era con lei, per sua delusione, avrebbe voluto ballare con lui.

Si ritrovò invece a ballare con Sango, il loro rapporto sembrava sempre più solido e a Kagome sarebbe davvero dispiaciuto non averla più in torno una volta tornata a casa, ma in fondo era l'era delle comunicazioni, bastava uno smartphone e tutti erano raggiungibili.

“Inuyasha non balla? ” chiese Kagome a Sango cercando di farsi sentire sopra la musica

“cosa? Chi, Inuyasha? Non credo di averglielo mai visto fare, ora che ci penso è la prima volta che lo vedo in un ambiente del genere.. ”

“oh.. L’ho anche perso di vista.. ”

“beh, perché non lo cerchi e lo fai ballare? Mancano 20 minuti alla mezzanotte! Conoscendolo finirebbe per essere in bagno in quel momento pur di non essere nel mezzo del caos, ma forse se glielo chiedi tu.. ”

“Non penso di avere tutta questa influenza su di lui ”

“ah, non puoi mai sapere il potere di un bel paio di occhi”

Kagome non capì a cosa si riferiva, Inuyasha le aveva detto qualcosa? La stava forse prendendo in giro?

Forse leggeva troppo in questo.

Comunque decise di cercare Inuyasha, in fondo le sarebbe dispiaciuto non potergli augurare buon anno alla mezzanotte, era lì grazie a lui in fondo, sarebbe stato maleducato, giusto? Giusto.

Uscì dalla pista da ballo improvvisata, alla ricerca del mezzo demone. Non riuscì a trovarlo nella piccola sala, non si sentiva a suo agio ad andare a controllare in bagno e in cucina, quindi decise di optare per una sbirciatina all'esterno.

Uscì senza il giubbotto, decisione di cui si pentì immediatamente appena varcata la soglia, ma almeno era stata ripagata dal compimento del suo obiettivo, Inuyasha era lì, appoggiato al muro a guardare la neve cadere.

“ quando dicevi che qui c'era solo da guardare la neve non scherzavi più di tanto! ”

“cosa ci fai qui fuori senza cappotto!? Sei pazza! Torna dentro o ti ammalerai e poi dovrò fare il doppio del lavoro per portarti le medicine ” sempre il solito scontroso, pensò Kagome, ma come sempre nascondeva genuina preoccupazione.

“sì, sì, ma vieni anche tu, mancano 10 minuti alla mezzanotte! Non vorrai perderti il countdown. ”

“Tsz! ” fu la sua unica risposta ma seguì Kagome all'interno quando lei gli prese la mano e lo trascinò dentro.

Kagome lo portò in mezzo alla pista da ballo, ormai tutti i presenti erano riuniti lì, mentre Miroku distribuiva flute e bottiglie di spumante. Dette due bicchieri a Kagome, indicando che uno era per Inuyasha mentre a lui dette una bottiglia.

Miroku mormorò qualcosa all'orecchio di Inuyasha che ovviamente non capì, ma che doveva essere qualcosa di imbarazzante dato che InuYasha arrossí furiosamente e lo scacciò in malo modo, mentre Miroku se la rideva allegramente.

Kagome stava per commentare la scenetta quando fu interrotta dalla voce di Sango, salita sul bancone, mentre Shippo abbassava leggermente la musica.

“mancano solo 2 minuti alla mezzanotte, siete pronti? ”

Un sì generico si alzò da tutti i presenti.

“avete tutti i bicchieri e le bottiglie? ”

Un altro coro di sì

Il tempo sembrò volare e si trovarono tutti, a parte un inu hanyu a fare il conto alla rovescia.

“10 — 9 —8— 7—6—5—4—3—2—1

BUON ANNO!! ”

Strillavano Tutti contemporaneamente. Il suono dei tappi delle bottigliette riempì l'area, anche Inuyasha al suo fianco aprì senza difficoltà la bevanda. Si girò verso Kagome e riempì i calici.

Kagome sorridendogli lo ringraziò e si avvicinò per un bacino sulla guancia per augurio, anche lui si avvicinò, ma si ritrovarono in quella situazione imbarazzante dove non sai quale gota puntare ed inevitabilmente ti ritrovi quasi a colpire la bocca dell'altro, baciandosi di fatto sull'angolo della bocca. Imbarazzante pensò Kagome arrossita, ma anche il mezzo demone non era da meno, il quale pur di non guardare la ragazza negli occhi cercò qualcun'altro al quale riempire il bicchiere.

Il momento di imbarazzo passò velocemente dato che entrambi furono trascinati in una serie di auguri che sembrava infinita.

 

La serata fu estremamente piacevole per tutti i partecipanti, molti avevano bevuto più del dovuto e anche Kagome aveva bevuto qualche bicchierino, era allegra ma non brilla.

Quando la maggior parte delle persone iniziò a lasciare la festa Kagome guardò verso Inuyasha che stava aiutando Miroku a ripulire il caos, decisa a ricambiare la gentilezza di quelle persone prese un sacco di spazzatura e iniziò a ripulire i tavoli.

Finito di sistemare il locale e lasciato nel miglior modo possibile per la tarda serata anche loro decisero di tornare alle proprie abitazioni.

 

Il viaggio di ritorno nella jeep di Inuyasha fu piena delle chiacchiere divertite di Kagome, commentando le persone che aveva conosciuto quella sera.

La neve scendeva ancora fitta e inarrestabile quando arrivarono alla baita di Kagome.

“resta a casa domani, oggi.. come lo vuoi chiamare ”

“perché? ”

“nevicherà ancora per molte ore, le strade sono pericolose”

“ok, certo, rimarrò al caldo davanti al camino.. O a letto, probabilmente dormirò tutto il giorno, era davvero da molto che non facevo così tardi, tu non lavori vero?”

“no, sono libero, anche il bar è chiuso, ma sentirò se Miroku ha bisogno per finire di pulire ”

“beh, se avete bisogno di una mano..”

“che ti ho appena detto?! ”

“ok, ok, non mi muoverò! Grazie di tutto Inuyasha, buona notte ”

“notte”

Kagome scese velocemente, senza cadere, ed entrò nella baita.

Dormì praticamente per tutta la giornata, godendosi il relax e il calore. Nevicò per la maggior parte della ore diurne e per gran parte della notte.

La mattina seguente Kagome si svegliò con il mondo ancora più bianco, ma aveva smesso di nevicare. Era presto e si godette la vista dell'alba, raramente si svegliava a quell'ora e in quel luogo l'alba era veramente magica.

Dopo una colazione abbondante Kagome tornò al suo portatile, rilesse le ultime righe scritte e cercò un idea per proseguire da lì, ma niente, la sua mente non riusciva a trovare un pensiero sul suo manoscritto, ma vagava e rivagava su un certo mezzo demone dai capelli argentati.

Chiuse il file e aprì un nuovo documento. Una nuova idea le balzò in mente, e iniziò a scrivere e scrisse e scrisse per la maggior parte della giornata.

A metà pomeriggio stanca di digitare pensò di prendere una boccata d'aria. Coperta con il suo piumino, guanti, sciarpa e cappello chiuse la porta e uscì per passeggiare come sua abitudine tra i boschi intorno. Aveva portato con sé uno zainetto con un termos con tè caldo, avrebbe trovato un bel posto dove sorseggiarlo e gustarsi il panorama, aveva intenzione di arrivare in cima alla montagna, non era molto più in su e aveva calcolato che con una mezz'oretta di cammino sarebbe arrivata in vetta. La neve era ancora soffice e i piedi affondavano leggermente ad ogni passo, era faticoso camminare, ma dopo due giorni di ozio era un bel cambiamento. 

Sicuramente la sua previsione era stata troppo rosea, non aveva calcolato la pendenza e la neve pesante sui suoi piedi, impiegò poco più di un ora, ma raggiunse la vetta, con il fiato corto e le gambe doloranti e grande soddisfazione.

Dalla cima il panorama della vallata sottostante era mozzafiato, Kagome era incantata e meravigliata, ma non c'era un punto libero dove sedersi, la neve ricopriva tutto, ma era testarda e spazzolò e ripulì alla meno peggio una roccia rialzata, abbastanza grande per farla sedere comodamente. Finito il lavoro si sedette e si godette il suo meritato tè al latte caldo con alcuni biscotti.

Non passò molto che Kagome notò qualcosa che non aveva calcolato, il sole cominciava la sua discesa, il tramonto era vicino e non sarebbe arrivata alla baita in tempo prima dell'arrivo della notte. Con fretta e panico richiuse lo zaino e iniziò la sua discesa.

Il buio cominciava a filtrare tra gli alberi, Kagome affrettò il suo passo il più possibile, ma la neve rendeva il tutto molto più complicato, maledicendo la sua stupidità tirò fuori il telefono, ma si trovava in un punto dove non aveva linea

“fantastico! ”

Decise quindi di scendere ancora un po' e controllare di nuovo, per fortuna aveva carica a sufficienza e quando cominciava ad avere difficoltà visive accese la torcia.

Il freddo cominciava a essere opprimente, i raggi del sole che fino a poco prima la scaldavano, ormai erano stati sostituiti dai pallidi raggi della luna, freddi e poco luminosi.

Cominciò a farsi prendere dal panico, era sola in mezzo al bosco al buio, e pensava di essersi pure persa, era difficile riconoscere i propri passi di notte.

Per sua fortuna arrivò in un punto dove il cellulare trovò la linea, aveva salvato il numero di Inuyasha dopo natale, e ringraziò la sé del passato recente di averlo fatto, chi meglio di lui poteva tirarla fuori di lì.

Il dispositivo squillò per un paio di volte prima di ricevere risposta.

“oh, grazie al cielo Inuyasha ”

“Kagome, cosa succede? ”

“Non ti arrabbiare, ma ho deciso di arrivare in vetta alla montagna ma ho calcolato male i tempi e ora sono qui in mezzo al bosco e non riesco a trovare la strada”

Sentì Inuyasha trattenere un ringhio e sospirare frustrato

“ok, continua a muoverti, scendi ovunque, l'importante è che non stai ferma, rischieresti il congelamento, io arrivò, ti rintraccerò il prima possibile”

Riattaccò, Kagome si sentì sia sollevata che imbarazzata, era davvero stata una stupida. Fece come le disse Inuyasha, camminando senza meta, con il solo obiettivo di scendere la montagna.

Inuyasha per sua fortuna non impiegò molto a rintracciarla e trovarla, il freddo ormai le era entrato nelle osse, batteva i denti e ogni forza aveva lasciato il suo corpo. Appena sentì la voce di InuYasha chiamarla in mezzo al buio l'adrenalina che la mandava avanti si ritirò e perse anche le ultime forze, svenendo praticamente tra le braccia del mezzo demone appena fu abbastanza vicino.

“tu sei pazza! ” le urlò in faccia

“io.. Io.. Mi dispiace ” disse con le lacrime agli occhi mentre lui la tirava su e la prendeva in collo per riportarla a casa.

“Tsz, ormai sei al sicuro.. Cosa?! adesso avevi voglia di una rivisitazione di cappuccetto rosso?! ” la battuta calmò Kagome che rilasciò una risatina, insieme a tutta la sua paura e ansia.

“grazie Inuyasha ”

“Non parlarne, adesso andiamo al caldo, e non addormenti ”

“ma sono così stanca ”

“lo so, ma è pericoloso, aspetta di arrivare a casa”

Inuyasha corse il più velocemente possibile con il suo carico senza sballottarlo troppo.

Arrivò in tempo record, aprendo la porta con più forza del dovuto. Kagome era semi cosciente e la lasciò sul divano, dopo averla coperta con il plaid lì posato, per riavviare il fuoco del camino. Corse in bagno e aprì l'acqua nella vasca, tornò di corsa da Kagome, le levò la coperta e la prese nuovamente in braccio, portandola in bagno e mettendola delicatamente nella vasca piena solo a metà, mente la lasciava riempire.

Ci volle poco, Kagome riacquistò colore e lentamente divenne più vigile.

“Inuyasha? ” disse tranquillamente nella vasca appena lui chiuse l'acqua

Lui rispose solo con un mormorio

“mi hai messo a bagno con tutti i vestiti? Scarponi compresi?? ”

“dovevo scaldarti e velocemente, scusa per l'inconveniente ” disse scontroso

“grazie ” fu la risposta di lei assonnata mentre chiudeva gli occhi “mi hai salvato la vita”

“Non eri così lontana, probabilmente ci saresti arrivata anche da sola, ma hai fatto bene a chiamarmi”

Fu lei questa volta a mormorare il suo assenso

“ti sei scaldata? Dovresti levarti questi vestiti bagnati e metterti qualcosa di caldo”

“sì un po'.. ” cerco lentamente di alzarsi e Inuyasha la aiutò a non perdere equilibrio.

Coprendola con l'asciugamano che trovò, InuYasha si accucciò per levarle le scarpe. Kagome fece i movimenti che lui indicava e si trovò presto scalza e nuovamente in braccio al mezzo demone.

“ti bagnerai così ” sottolineo lei

“ts, mi asciugherò velocemente davanti al camino ”

La portò in camera e la lasciò in piedi davanti al letto

“Beh, cambiati, io.. Io.. Controllo il fuoco e ti preparo un tè caldo”

“ok grazie ”

Kagome si mise il suo pigiama in pile, non esattamente la cosa più sexy e sicuramente l'ultima in cui avrebbe voluto farsi vedere da lui, ma era la cosa più calda e soffice che aveva. Vestita e pettinata, perse un po' di tempo ad asciugarsi i capelli con il phon, il calore dell'apparecchio una dolce carezza per la sua testa raffreddata.

Tornata in soggiorno vide Inuyasha sul divano con una tazza tra le mani e un'altra sul tavolino davanti a lui

Si accomodò al suo fianco, abbastanza vicino da condividere il calore corporeo, lui la circondò immediatamente con il plaid e le mise la tazza tra le mani

“grazie ”

“pensa a scaldarti” fu la sua risposta brusca

Kagome sorseggiò la bevanda sentendosi scaldare dall'interno. L'aveva preparata come piaceva a lei, latte e miele. Alzò i piedi sopra il divano, mettendoli sotto di sé, si sentivano ancora freddi e intorpiditi. Rilasciò un sospiro, cominciava a sentirsi a suo agio, era stranamente confortante, essere lì seduta ad ammirare il fuoco scoppiettante al fianco di Inuyasha.

"Quindi, cappuccetto rosso, cosa ci facevi nel bosco? La mamma non ti aveva avvertito che è pericoloso? ”

“prima di tutto, smettila di paragonarmi a qualche personaggio a caso delle fiabe, secondo, te l'avevo detto, volevo arrivare in cima, ma ho calcolato male i tempi e la notte mi ha sorpreso ”

“imbranata! Potevi chiamarmi e sarei venuto con te se volevi così tanto avventurarti! ”

“.. Non ci ho neanche pensato.. Non volevo comunque disturbarti, ma alla fine l'ho fatto lo stesso.. Hai ragione, sono imbranata, da quando sono qui ti ho solo caricato di lavoro extra ”

“smettila di piangerti addosso, non hai fatto niente di tutto ciò! E poi.. Poi.. Quello che ho fatto l'ho fatto di mia spontanea volontà, non mi hai mai chiesto niente prima”

“beh, questo è vero, ma sei stato sempre attento alle mie necessità, anche se non dovevi, anche adesso.. Forse avevi altro da fare stasera.. ”

“oh, ma stai un po' zitta! Anzi, hai ancora un po' di ramen? ”

Kagome annuì “sì è nel secondo sportello in alto ”

Lui si alzò e iniziò subito la preparazione di due tazze di ramen.

Cenarono in un silenzio confortevole, entrambi riscaldati e a proprio agio.

Ripulito la cena Inuyasha annunciò la sua partenza

“beh, torno a casa, tu sei apposto? ”

“sì.. Certo.. ” Kagome era un po' rattristata

Si avviarono insieme alla porta, Kagome ancora infagottata nella coperta.

“grazie davvero Inuyasha, di tutto ” tirò fuori una mano e gli toccò il braccio, lui osservò la mano femminile mentre lei si alzò in punta di piedi per dargli un piccolo bacio sulla guancia, che questa volta prese in pieno e con soddisfazione.

L'Hanyou arrossí ma accetto il dolce gesto.

“Emm.. Io.. Devo andare”

“buona notte Inuyasha ”

“buona notte ”



Note 

Spero che il vostro Natale sia stato felice e pieno di serenità. 

Qui un altro capito, capodanno! Il nuovo anno porterà per i nostri eroi novità? 

Lo scopriremo nel prossimo, e ultimo, capitolo. 

 

Happy new year!!! Vi auguro un 2024 felice e sereno! 

 

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Un abbraccio e Buon anno!!! 🎆🎇



   
 
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