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Autore: Elodar76    11/01/2024    0 recensioni
Le strade di Parigi mi fanno orrore, sporche e maleodoranti sono piene di pezzenti, guardo con una smorfia di disgusto dal finestrino della carozza la via che stiamo percorrendo.
Il ricordo degli abiti che ho appena ordinato da Rose Bèrtin, la modista da cui si veste anche la Regina , mi rallegrano per un attimo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Contessa di Polignac, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le strade di Parigi mi fanno orrore, sporche e maleodoranti sono piene di pezzenti, guardo con una smorfia di disgusto dal finestrino della carozza la via che stiamo percorrendo.

Il ricordo degli abiti che ho appena ordinato da Rose Bèrtin, la modista da cui si veste anche la Regina , mi rallegrano per un attimo.

Sono ben sessantacinque solo per questo mese! Ma io sono molto in vista, quasi quanto la Regina Maria Antonietta e devo essere sempre perfetta.

Comunque non mi devo preoccupare di nulla, la mia nobile amica mi ricopre d'oro solo per avere la mia amicizia per lei speciale.

Mentre sono assorta in questi pensieri futili,

improvvisamente un' urto fortissimo fa vacillare la carozza , poi uno schianto

seguito da un' urlo di dolore disumano.

Madreeeee, cosa vi hanno fatto? madre miaaaa

Dal finestrino della carozza intravedo una ragazza bionda ed esile vestita di stracci, poco più di una bambina , chinata sul corpo della madre.

I nostri occhi si incontrano per un' istante che mi sembra eterno.

Non potrò mai dimenticare quello sguardo pieno d'odio annegato tra le lacrime dei suoi grandi occhi chiari.

Mi fissa e mi urla in faccia parole come pugnali

che voi siate maledetta! L'avete uccisa! avete ucciso mia madre .

Io non avrò pace finché non mi vendicherò!

Un ragazzo alto dai capelli scuri la strattona per un gomito cercando di farla ragionare, e lì propio nell' udire quelle parole, lì in quel preciso momento ha inizio il mio calvario.

Accorrete la signora Lamòrliere è stata uccisa da una carozza nobile! Rosaliè ti prego calmati! non puoi metterti contro di loro lo sai bene!

Quel nome mio Dio!

Il destino infame si fa gioco di me, mi ritrovo tremante a pregare in silenzio.

"Oh mio Signore! sprofondami all'inferno in questo momento perché lo merito. La mia anima è impura, le mie mani sporche di sangue innocente"

Riesco solo a balbettare un' ordine al cocchiere , sono nella confusione più totale e sento gravare un' enorme peso sul petto , il battere vorticoso del sangue nelle tempie mi destabilizza.

via, andiamo via... subitooo!

Mentre la carozza a gran velocità prosegue verso Versailles ,lasciandosi dietro un drappello di persone piangere la sventurata ,prendo a tremare convulsamente mentre la nausea sale sento il sapore aspro della bile nella bocca.

Il fazzoletto di batista premuto sulle labbra, riesce a bloccare un conato, sudo freddo mentre mi sento quasi mancare.

Io Yolande Martine Gabrielle duchessa de Polignac, bella e sfacciatamente ricca , favorita della Regina di Francia , avevo appena ucciso colei che mi salvò nel momento della mia più cupa disperazione.

Ella non era una donna qualunque, il nome scandito dal ragazzo non poteva trarmi in inganno!

Era la donna a cui avevo affidato la mia primogenita , nata quando avevo solamente quindici anni.

Amavo suo padre , un nobile che scoprìi troppo tardi fosse già sposato.

Egli dopo avermi avuta completamente, perse presto il suo interesse nei miei confronti, il mio sogno d'amore si infranse ,ed io scoprìi presto di essere rimasta in stato interessante e nascosi a tutti la mia colpa.

Appena nacque la bimba, la abbandonai alle cure di questa popolana che prestava servizio propio nel palazzo di lui.

Anche lei aveva una bimba piccolina dai boccoli neri, mi sembra di ricordare si chiamasse Jeanne....oh la mia testa! Sembra esplodermi dal peso dei ricordi.

La mia Rosaliè.

Lei , quel piccolo corpicino pieno di furia cieca...mia figlia!

Sento ancora nelle orecchie le sue urla e il suo pianto inconsolabile.

Incrocio le mani in preghiera fortemente, finché le nocche diventano bianche, sulla bocca tremante una preghiera muta...

"Signore abbi pietà di me".

 

   
 
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