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Autore: terryoscar    20/01/2024    3 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Le indagini del Cardinale
 
Ho appena finito di lavare, strigliare, sciacquare e asciugare Beau, ovviamente con l'aiuto della nonna, poi è toccato alla mia piccola Sophie ed infine anche a me! La nonna è stata inflessibile: lavaggio con l'aceto per tutti. Adesso puzzo in un modo ..... mi toccherà usare il profumo per nascondere l'odore dell'aceto! I miei poveri capelli .... però devo ammettere che sono molto più lucenti e setosi .... oh, ma che vanità mi sta venendo?
Sento bussare alla porta della mia stanza, dei tocchi decisi. Mi avvolgo per bene in un grande telo e vado a vedere chi è che osa disturbarmi.
"AVANTI!!"

La contessa mi autorizza ad entrare, abbasso la maniglia ed entro. "Contessa, sono il Cardinale Giovanni Luigi Richelmy, ho bisogno di parlare con Voi!"
Sussulto alla vista del prelato, nella sua lunga tonaca nera bordata di rosso.
"Ora? Ecco Monsignore .... magari datemi il tempo di .... rendermi presentabile!" Rispondo imbarazzata mentre mi avvolgo meglio nell’asciugamano.
Abbasso lo sguardo, e dico: "Vi chiedo umilmente di scusarmi ma mi è parso di intendere che potessi entrare! ... Aspetterò fuori dalla Vostra stanza, aspetterò che siate presentabile."
"Eh, no no. Accomodatevi nel salottino. Ci metterò solo un minuto!" Rispondo fiera e decisa mentre indico delle poltrone al Cardinale. Poi mi volto e mi allontano a passo spedito verso la camera da letto, sento lo sguardo di questo vecchio cardinale su di me, accidenti!
Passo davanti alla culla di Sophie, sorrido alla vista di Beau che la sorveglia, raggiungo il separè ed afferro i miei abiti.
"Vi ringrazio. Fate con comodo Contessa." Rispondo mentre mi accomodo sulla poltrona tappezzata di velluto rosso porpora.
 
Rifletto su quanto accaduto, com'è possibile che una dama, una nobildonna faccia entrare qualcuno nella sua stanza senza essere vestita? Ma che razza di posto è questo? Qui regna la lussuria, il peccato.
 
Cerco di fare in fretta, afferro le culottes, le calze e la camicia. Cerco di essere rapida. Infilo poi un bel gilet, mi passo una mano tra i capelli e torno veloce dal Cardinale.
"Eccomi, spero che non abbiate dovuto attendere troppo!"
Osservo gli abiti insoliti che la Contessa ha indossato: camicia e pantaloni da uomo.
Eh si, questi nobili sono alquanto strani ... però debbo ammettere che i pantaloni le donano molto, la Contessa ha delle gambe snelle, slanciate, insomma sono gambe spettacolari.

Vedo il Cardinale assentarsi, con tono grave dico: "Cardinale, Vi sentite male? Volete un bicchiere d'acqua?"
Sussulto al richiamo della Contessa. "No, no ... grazie ... coff ... coff ... scusatemi, per un momento ho pensato a ciò che sta succedendo in questo castello."
"Perdonatemi ... ma non comprendo. Non mi pare sia accaduto nulla di così .... grave."
"Il fatto che quasi tutti gli abitanti siano infestati dalle piattole, Vi pare cosa da poco?"
"Mi pare che sia un problema di facile soluzione: un bel bagno nell'aceto e, se proprio necessario, l'eliminazione dei peli ..."
"COSA?!!! Ma Contessa, peccate di eresia!"
"Eresia? E perché mai?!" Domando un poco scandalizzata. “Alla fine è una cosa che può accadere, incresciosa certo, ma di facile risoluzione.”
Stringo il Crocefisso che pende intorno al collo e continuo: "Nostro Signore ci ha creati così, con tutti i peli ... ehm ... e guai a modificare un disegno dell'Altissimo!"
"Capisco .... Vostra Eminenza di sicuro non è mai stato in un accampamento militare. Secondo mio padre, che ha una esperienza di quasi cinquant'anni nell'esercito, sono cose che possono capitare. E la soluzione più rapida è proprio estirpare il problema alla radice!" rispondo decisa.
 
Sarei pronta ad ordinare anche ai miei soldati di provvedere, se necessario.
 
"Oh ... ma ... certo non sono un militare ma anch'io ho il delicato compito di sorvegliare le pecore del gregge."
"E quindi ...... cosa vorreste da me?!"
"Sono qui per indagare, riguardo alla richiesta di annullamento del matrimonio tra madame Jolande e il marchese Jean Jacques di Limoges."
"Ah, si. Madame Jolande, nata Liancourt. E' la sorella di mio cognato il marchese Charles Luois Maurice de Liancourt. Ditemi, come posso esservi d'aiuto?" Domando sinceramente interessata.
 
Mi fa piacere aiutare due persone che si amano.
 
"Voglio comprendere l'effettiva motivazione della richiesta di scioglimento della loro unione."
"Oh beh ... credo che dovreste parlare con le parti in causa .... per quello che so io, a Jolande è stato imposto un matrimonio infelice, un marito anziano, troppo anziano rispetto a lei. Una vera assurdità!"
"Capisco. Ma quanto anziano?"
"Ha ottant'anni! Mentre Jolande meno della metà! Suo padre è stato un ... un ... mostro!"
"Tanto anziano da non adempiere ai suoi doveri coniugali?"
"Oh beh, io di questo non posso avere contezza .... ma secondo Jolande è esattamente così!" Rispondo un poco imbarazzata.
 
Parlare di certi argomenti proprio non mi piace.
 
"Dettaglio indispensabile per poter prendere in considerazione lo scioglimento del sacramento del matrimonio."
"E secondo Voi io come faccio a sapere con certezza certe .... cose?"
"Pensavo che lo sapeste! ... In tal caso dovrò parlare con la dama in questione ma voglio che avvenga in Vostra presenza."
"In mia presenza? Ma  ... perchè?!"
"Voglio che la conversazione avvenga davanti a un testimone. E poi converrete che un simile colloquio avvenga dinanzi a un'altra dama."
"Si certo ... ma perché proprio io? Insomma ..... non credete che mia madre, la contessa Jarjayes, sarebbe persona più .... appropriata, per età, saggezza, esperienza matrimoniale ..... "
 
Possibile che questo prelato voglia coinvolgermi in una questione tanto ….. imbarazzante? Povera me!
 
"Ma Voi siete l'erede di questo casato!?"
"Si, certo! E ... allora?"
"Siete una donna sposata quindi potete essere presente a un interrogatorio tanto delicato. Avrei evitato tutto questo ma visto che non potete confermare con assoluta certezza che la Marchesa Jolande sia davvero pura, sarò costretto a chiederlo!"
"Ah ... certo. Sarà un vero .... vero .... non importa Eminenza. E ... quando dovrebbe avere luogo questo ... colloquio?"
"Adesso! Quindi Vi chiedo cortesemente di convocarla nelle Vostre stanze."
"Adesso? Intendete .... ora?"
 
Povera me .... ma cosa deve ancora capitarmi?
 
"Adesso! ... Come comprenderete, non posso trattenermi a lungo in un palazzo infestato dalle piattole e poi devo rientrare alla Santa Sede. Mi aspettano per il concilio. Quindi Vi chiedo di mandarla a chiamare."
"Eh sia ... in questa casa non apprezziamo molto gli alti prelati .... soprattutto da quando lo zio Armand ha lasciato la tonaca!" Poi mi alzo e tiro la cordicella per chiamare una cameriera.
"Con tutto il rispetto, Contessa, ma la condotta dell’ex Cardinale Jarjayes è alquanto discutibile."
"Discutibile dite? In effetti avete ragione! Avrebbe dovuto lasciare la tonaca diversi anni fa!" aggiungo mentre continuo a tirare la cordina, spero che arrivi in fretta una cameriera.
Mi raddrizzo sulla poltrona e rispondo altero: "Non ne vedo il motivo! La castità è un dono che ogni essere umano dovrebbe possedere!"
"Si ma ... vedete, mio zio ha sedotto la marchesa ed ha avuto con lei un figlio .... avrebbe dovuto prendersi le sue responsabilità!"
"Vostro zio doveva astenersi e se proprio non ne era in grado avrebbe dovuto agire con discrezione!"
"Decisamente non ha saputo resistere alle tentazioni. In ogni caso, Carlo è suo figlio. Non trovate che Nostro Signore richieda che ci si prenda le responsabilità delle proprie azioni?"
"Ritengo che sia solo un dettaglio. Il Cardinale Jarjayes era un ottimo prelato e noi Cardinali Grandi Elettori, partecipanti ad un possibile Conclave, avremmo potuto eleggerlo a nostra guida suprema, Santo Padre di Santa Romana Chiesa. Amen."
TOC TOC TOC
"Avanti!" Ordino mentre sbuffo, questo cardinale è tutto matto.
Giovanna entra, s'inchina e sussurra: "Avete suonato Madame le Conte?"
"Si Giovanna, per cortesia andate a chiamare Madame Jolande de Limoges, deve raggiungermi qui immediatamente" ordino con tono deciso, uguale a mio padre.
"Agli ordini Madame le Conte!" mi inchino e lascio velocemente la stanza. "Oh Signur! Madame le Conte è identica al padrun! Bastava un foll ma qui sun tutt foll!" (sono tutti folli)
A passo spedito mi aggiro per i corridoi, incontro mio fratello e domando: "Michele sai dov'è Madame Jolande de Limoges?"
"La sorella del Marchese de Liancourt? Sta ancora piangendo disperata per le piattole! Ma pare ...." aggiungo sotto voce "Che la Marchesa de Liancourt voglia mettere in pratica il rimedio del suo augusto genitore, il Generale Jarjayes padre!"
"Di quale rimedio stai parlando?"
"Lo strappo! Ih ih ih ......"
"COSA?! Oh Signur! Saranno anche dei nobili ma sun tutt foll! Oh Signur! E poi io temo di entrare nella sua stanza, potrei essere contagiata. Oh che disgrazia! Che disgrazia! ... Da quando lu Padrun si è trasferito con la sua famiglia, non c'è più pace."
"Ma dimmi, Giuanina .... ti posso aiutare in qualche modo?!"
"Si, stammi lontano! Non vorrei che anche tu fossi infestato da quelle bestiacce! ... Tutti, tutti dovete starmi lontano! Ma non mi hai ancora detto dov'è la Madame Limoges!"
"Ah si ... è con la cognata! Intendo .... nell'appartamento della cognata!"
"Quindi dovrei passare davanti alla stanza del Re! Oh Signur ... quando passo di là si sente un fetore di cibo, spaghetti e pomodori. Povera me!"
"Se senti i loro odori va ancora bene ..... ricordi quando c'erano anche rumori .... molesti? Per fortuna con l'arrivo dei padrun ... solo i marchesi producono quei rumori!!"
Corro via e borbotto: "Oh Signur! ... Sun tutt foll!"
 
 
 
 
"Uff .... ma quanto ci mette Giovanna?!" Borbotto mentre cammino per la stanza, sotto lo sguardo di questo vecchio Cardinale.
"Madame ..... siete troppo agitata! Forse mi state nascondendo qualcosa? Volete forse .... avvicinarvi a Nostro Signore?"
Alle parole del prelato mi volto, il suo tono tranquillo e didascalico, le sue mani giunte .... sbuffo insoddisfatta e continuo a camminare per la stanza, neanche fossi un leone in gabbia, mentre mi accarezzo il ventre, purtroppo per nulla piatto.
"Madame, Vi consiglio di calmarVi, la creatura che portate in grembo potrebbe risentire."
"La mia creatura sta benissimo! Se solo Giovanna si muovesse!" Poi spalanco la porta, esco nel corridoio ed urlo a gran voce: "GIOVANNA!!!! MUOVETEVI!!!!" Scruto, osservo ma non la vedo.

Sento in lontananza la voce di Madame le Conte. "Ma cosa pretende che io abbia le ali come gli uccelli?! Oh Signur che famiglia di squilibrati! ... Eccomi dietro la porta della Signora Jolande, spero che ci sia altrimenti povera me!" Busso decisa.
 
Sento bussare, corro verso la porta con un asciugamano sui capelli ed una vestaglia addosso.
"Ah, siete Voi, Giovanna!"
"Marchesa di Limoges, Madame le Conte desidera che Vi rechiate immediatamente nella sua stanza."
"Io? E perchè mai Giovanna?" Questi Jarjayes sono tutti strani, meglio prima cercare di capire cosa vogliono!
"Non saprei ma con Madame le Conte c'è Sua eminenza il Cardinale."
"Il Cardinale Jarjayes? Quello spretato?!" domando sospettosa.
 
Ecco un altro Jarjayes tutto matto!
 
 
"Credo di essere stata piuttosto eloquente, Marchesa, ho detto il Cardinale non l'ex Cardinale!"
"Il Cardinale ... chi?!!" Domando sempre più preoccupata.
"Il Cardinale .... oh Signur non ricordo il nome ma quello venuto da Roma!”
"Venuto .... per l'annullamento del mio matrimonio con quel vecchio bavoso?!"
"Beh non conosco la motivazione della sua visita ma una cosa è certa, Madame le Conte Vi sta aspettando in compagnia del Cardinale."
"E va bene, aiutatemi a vestirmi, così non li faremo attendere oltre!"
"Si, subito, Marchesa!"
Aiuto veloce la marchesa ad abbigliarsi e pettinarsi, nel modo più casto possibile.
"Madame, non credete di esagerare con questo abito incollato? E' agosto, fa caldo!"
"Lo so, è molto accollato ma voglio fare una buona impressione con il Cardinale."
"Per i capelli .... li volete raccolti? O preferite una parte lasciata lunga ed il resto legato in una piccola coda alta?"
"Meglio tutti legati. Non voglio che pensi che sia una donna civettuola."
"Come desiderate! Che chignon sia! Immagino basso, un po' come il mio."
"Esatto! Voglio che pensi che sia una zitella inacidita, proprio come Voi."
"IO NON SONO UNA ZITELLA INACIDITA!!!" Sbotto scocciata, ma perché in questa casa non regna mai la pace?
"Quindi anche Voi avete un uomo?"
"Non credo che la cosa Vi riguardi. Ecco fatto!" Aggiungo mentre tiro un poco i capelli ed infilo l'ultima forcina. "Ora muovetevi, Madame le Comte è piuttosto .... irritabile!"
 
Piuttosto tanto irritabile, quella donna è anche pericolosa, con tutte quelle armi poi …. Chissà come crescerà la piccola contessina!
 
"Si, ho capito! Ma Voi dovreste trovarVi un uomo per rallegrarVi."
"Io sono allegra, state pure tranquilla. Ed ora andate, veloce!"
"Vado!" Sussurro mentre raggiungo a passo veloce la stanza di Madame Oscar.

TOC TOC
 
Sento bussare, spero che sia la Marchesa, spalanco la porta decisa.
"Oh, finalmente siete arrivata! Entrate, veloce!" mi faccio da parte e lascio spazio alla marchesa affinchè entri. Prima entra, prima termina questa visita.
"Cosa succede?" domando mentre scruto il prelato che è seduto sulla poltrona di velluto.  Abbasso lo sguardo e faccio un inchino. "Eminenza."
"Il qui presente Cardinale Richelmy è stato inviato qui dalla santa Sede per la pratica di annullamento. E non capisco bene il perchè .... ma vuole che io sia presente a questa conversazione. Quindi, prego sedetevi e cominciate!"
Con tono compassionevole, rispondo: "Finalmente è stata accolta la mia richiesta."

Scruto attentamente la Marchesa e con tono grave dico: "Mi presento, sono il Cardinale Giovanni Luigi Richelmy, Voi invece siete la Marchesa di Limoges?!"
"Si Eminenza, sono io! Jolande Géneviève de Liancourt sposata, ahimè, con il marchese de Limoges"
"Marchesa, la Santa Sede ha ricevuto la Vostra richiesta di annullamento del Vostro matrimonio ed io sono qui per appurare la motivazione della Vostra richiesta affinchè la Sacra Rota possa prendere in considerazione la Vostra richiesta."
"Oh Eminenza! Vedete, il mio è un matrimonio imposto. E' stato mio padre a scegliere il mio sposo .... ma in realtà non posso neppure considerarlo tale! Ha il doppio dei miei anni .... ed io ..... io ero solo una ragazzina indifesa quando .... è stato celebrato il matrimonio!"
"Marchesa, nella società odierna, quasi tutti i matrimoni sono combinati ma non per questo giungono richieste di annullamento! Come potete immaginare, per una tale richiesta deve esserci una grave motivazione! Qual è la Vostra?"
"Quell'uomo ..... non è un marito! Vi ripeto .... ha il doppio dei miei anni! Voi ..... insomma, mio fratello ha una sposa della sua stessa età, Madame Oscar ha uno sposo suo coetaneo .... guardate anche il generale Jarjayes .... ha una moglie di poco più giovane! Perchè IO devo avere un consorte vecchio!!!" Aggiungo le ultime parole con disperazione, quell’uomo è un mostro!
"Uhm ... dunque se ho ben compreso, la motivazione della Vostra richiesta è legata al fatto che Vostro marito non è di Vostro gradimento, esatto?"
"Non è un marito! Come devo dirvelo?!"
"Volete dire che non avete consumato il matrimonio?"
"Oh, finalmente avete capito!"
"Quindi siete ancora illibata?"

Ascolto questa assurda conversazione, ma che discorsi fa il Cardinale? Non penso che lo zio Armand sia stato come lui!


"Ma che domande fate! Siete un impertinente!!" Rispondo stizzita mentre osservo Madame Oscar, spero che non mi tradisca e non dica della mia piccola liaison con Robert, il mio Robert.
"Avete inteso perfettamente ciò che ho detto! Dunque, confermate di essere ... illibata?"
"Io ... certo!"
"Perfetto! Avrete l'annullamento del matrimonio ma prima dovrete sottoporVi a una visita per dimostrare la Vostra onestà."
"COSA? E chi dovrebbe ..... controllare? Forse Voi?!" Aggiungo scandalizzata.
 
Questo Cardinale sarà di sicuro uno zozzone, un approfittatore di povere fanciulle indifese!
 
"IO?! No, no! ... Se fossi un medico o una levatrice avrei potuto anche farlo ma in questo caso dovrete farVi visitare da uno specialista in materia. Ovviamente sceglierò una levatrice così non sarete in imbarazzo."
"Ma ... ecco .... non potrebbe ... occuparsi della questione Madame Oscar?!"
 
Sussulto alle parole della Marchesa e ribatto: "IO?! Niente affatto! Io sono un soldato!"
Il Cardinale chiosa: "Perfetto! Io mi fido di Madame Jarjayes! Potremmo sbrigare subito la faccenda? Così posso terminare la mia relazione per il Santo Padre ..... anche se devo ancora interrogare gli altri familiari.”
Vedo Madame Oscar spalancare gli occhi, prendo le sue mani e con tono supplichevole continuo: "Si, si, soltanto Voi potete guardarmi!" la guardo con insistenza. "Lo sapete che non conosco uomo e con un'altra donna mi vergognerei, Voi invece siete mia amica ...."
"Ma  ... io ....." sussurro imbarazzata. Poi mi volto verso il Cardinale ed aggiungo: "Potreste lasciarci sole qualche minuto?"
"Ma certamente Madame! E mi raccomando, controllate bene la parte interessata! Io aspetterò fuori la porta. Con permesso!"
Vedo il prelato lasciare con lentezza la mia stanza, corro verso la porta e la chiudo a chiave. Poi metto un asciugamano sulla toppa della serratura.
"Jolande .... ma perchè io? Che poi .... io so di Voi e ...."
"Voi dovrete dire a quel ... degenerato che sono ancora pura!"
"Mi state chiedendo di mentire? Ad un Cardinale?!"
"Suvvia Oscar! Credete che quel mandrillo sia puro? State pur certa che Lui è illibato come Vostro zio Armand! Ricordate?! Anche Armand de Jarjayes è stato un Cardinale e può tranquillamente vantarsi dei suoi trascorsi amorosi."
"Ah beh ..... su questo non ho dubbi! Non credo che ci sia un solo prete per bene! E di sicuro non lo è quello .... prima mi ha guardata in un modo così ..... lussurioso! E sia, noi adesso staremo qui un po' e poi .... dirò che siete esattamente come dovete essere!"
Prendo le sue mani, le bacio. "Oh grazie Oscar! Vi sarò per sempre debitrice! ... Finalmente potrò diventare la moglie del mio Robert! ... Oh povero caro, è stato attaccato dalle piattole proprio lì ... sniff ..."
"Le piattole! Spero che Andrè sia salvo! Io ho dovuto disinfestare Beau .... che giornata faticosa!"
"Già ... mi dispiace, non sapevamo che il fienile fosse infestato dalle piattole altrimenti Robert ed io saremo andati nel casino di caccia! ... Sniff ... povero caro, spero che non riporti danni seri."
"Se il fienile è infestato .... Joséphine e Charles saranno pieni zeppi di piattole! Con tutto l'utilizzo che ne hanno fatto ... ih ih ih ....."
"Poveretti!"
"Già .... secondo mio padre la soluzione è semplice e ... radicale! ma temo anche molto dolorosa!"
Vedo un sorriso un poco strano sulle labbra di madame Oscar quando produce le ultime parole.
"Quale?"
"L'eliminazione dei .... peli ..." sussurro un poco imbarazzata.
"Cosa?! Oh ma ... è davvero una pratica insolita, abominevole, direi."
"Pare che tra i soldati sia il metodo più usato. Per mia fortuna non ho mai avuto di questi problemi .... ma mio padre si. Ed ha risolto in questo modo."
"Oh ma ... comunque sia, ritengo che sia una crudeltà! ... Povero il mio Robert ...."
"Prevedo urla ..... bene, attendiamo ancora qualche minuto e poi facciamo rientrare il Cardinale?"
 
 
 
In attesa che la Contessa mi dia una risposta, mi appoggio con la schiena alla porta e penso: certo che questa famiglia è davvero strana, basti pensare ad Armand che ha rinunciato alla poltrona papale per svolgere certe attività alla luce del sole quando poteva tranquillamente farlo con discrezione! Mah ... comunque debbo ammettere che le donne di questa famiglia sono molto belle ....



Mano nella mano di mio figlio Carlo percorro il corridoio, svoltiamo. Vedo il Cardinale Richelmy appoggiato alla porta, mi avvicino sussurrando: "Ma cosa ci fa il Cardinale dietro la porta di mia nipote?"
Carlo ribatte allegro: "Forse sta spiando la cuginona proprio come fa lo zio Augustin ... ih ih ih "
"CARLO! Un Cardinale di Santa Romana Chiesa NON fa certe cose! Solo lo zio Augustin spia .... anzi no, come dice lui ... sorveglia!"
"E allora cosa ci fa il Cardinale dietro la porta di mia cugina?"
"Non lo so .... ma possiamo domandarglielo!" Aggiungo mentre ci avviciniamo a sua Eminenza.
"Buonasera Eminenza! Posso esservi d'aiuto?" domando deciso, per nulla intimidito, seppure dover chiamare Eminenza con ossequio quando quest’uomo è solo un uomo …. Proprio come me!
Osservo la mano di Armand stretta a quello di un bambino e domando: "E' tuo figlio?"
"Si, il mio primo figlio, Carlo! Ma ditemi ... cosa fate dietro la porta dell'appartamento di mia nipote Oscar?"
"Hai detto primo?! E si può sapere di grazia quanti figli hai?"
"Attendo il terzo!" rispondo fiero mentre osservo quest'uomo, nella sua tonaca rosso porpora, con la sua papalina in testa. Mi irrita, nella sua ipocrisia. E nel suo tono. E nel suo atteggiamento. Mi irrita e basta.
"Uhm ... vedo che non hai perso tempo!" scruto il ragazzino e continuo: "Come ti chiami?"
"Carlo! Siete forse sordo? Mio padre Ve lo ha appena detto! Carlo Maurizio di Saluzzo, ora anche de Jarjayes! Fieramente de Jarjayes!" aggiungo tutto fiero. "La cuginona Oscar Vi ha chiuso fuori dalla porta? Ih ih .... fate attenzione ... lei è sempre armata!"
"Ohhh ma che insolente! ... Armand, ti consiglio di educare questo ragazzino se non vuoi che diventi il tuo castigo."
"Eminenza ..." aggiungo aprendo le braccia in un segno di rassegnazione. "Però ... cosa ci fate qui?"
"Aspetto che la Contessa Jarjayes mi dia il responso da me richiesto per poter far rapporto alla Santa Sede riguardo l'annullamento del matrimonio della Marchesa di Limoges”
"Responso? Non comprendo .... cosa dovrebbe mai dirvi Oscar?!" domando davvero curioso.
 
Non capisco proprio cosa possa volere da mia nipote.
 
Guardo il ragazzino e continuo: "Ci sono occhi e orecchie che non possono ascoltare. Manda via tuo figlio!"
"Assolutamente no! Siete un Cardinale, non potete fare discorsi sconvenienti. E poi .... Carlo ormai è abituato persino ai discorsi di Joséphine ...."
"Ohhh Armand! Vuoi fare di tuo figlio un miscredente?!"
"Certo che no! Forza ... ditemi tutto!"
"Niente affatto! Certi discorsi non possono essere fatti dinanzi a delle anime pure!" osservo ancora il ragazzino. "Dimmi, quanti hai anni?"
"Sei, Eminenza. E sappiate che sono un bambino bene educato, recito le preghiere tutte le sere e vado a messa ogni domenica!"
"Almeno in questo, Armand ti stai dimostrando all’altezza della situazione!"
 
 
Dopo avere atteso un tempo accettabile per espletare questa stupida formalità, come se un uomo potesse fare certe cose ed una donna assolutamente no, decido di fare rientrare il nostro cardinale bacchettone. Jolande si sistema sulla poltrona ed io vado ad aprire la porta. Tolgo l'asciugamano dallo spioncino ed apro decisa.
 
 
Vedo la porta spalancarsi e mia nipote Oscar affacciarsi.
"Zio, ci siete anche Voi qui?!"
"Passavo per caso. Ma dimmi, cosa succede?"
"Sua Eminenza ha richiesto che io verificassi un certo dettaglio .... per la pratica di annullamento della sorella di Charles!"
"Dettaglio?! ... E quale sarebbe il dettaglio?"
"ZIO!!!! Ma che domande fate?" Aggiungo scandalizzata.
"E pensare che sei stato un Cardinale .... un Santo Padre mancato! Ma la purezza della fanciulla, ovviamente! E tu Carlo ... pussa via!!"
"Ma ... cosa dici?! ... Ecco io non sapevo e soprattutto non mi sono mai trovato in una simile situazione ..."
Il Cardinale ribatte: "Ovvio che non ti sia mai stato affidato mai un compito simile!"
"Cosa volete intendere Cardinale?"
"Che tu, Armand, eri talmente occupato a correre dietro alle vesti delle donne che Sua Santità temeva che potessi irretire le giovani fanciulle che dovevano essere sciolte dal santo vincolo del matrimonio!"
"COSA?!!! No no no!!!!!" poi mi volto verso Carlo ed aggiungo: "Non gli credere, Carlo! Assolutamente non devi credere a queste assurdità! Ed ora vai .... vai ...... alla cappella!" Poi spingo via mio figlio.
"Eh?! ... Padre, davvero Voi eravate un depravato sporcaccione come Re Ferdinando?"
 
Osservo il piccolo Carlo mentre guarda un poco di traverso suo padre, non posso fare a meno di sorridere, questo bimbetto è proprio uno Jarjayes, uguale a mio padre …. E a me! Sorrido e ascolto la giustificazione che mio riuscirà a trovare.
 
"Ma no! Certo che no!! Carlo ... è meglio se vai!! Su su ...... vai!!!!"
"Si, però io, Vi ho visto baciare mia madre!"
"Certo, tua madre è una donna eccezionale!"

Osservo questa strana discussione tra lo zio ed il Cardinale Richelmy. "Non vorrei disturbare ma ..... l'annullamento?!"
"L'esito, Contessa? Ditemi prima se la Marchesa è ancora pura oppure ha conosciuto uomo!"
"La risposta è ovvia! Forse avevate dei dubbi al riguardo? La marchesa è una donna irreprensibile!" Aggiungo fiera e decisa, odio questi discorsi, sono ingiusti e maschilisti.
"Ne ... siete davvero sicura? Non vorrei che Vi foste sbagliata."
"Potrei offendermi!" Rispondo un po' arrabbiata.
"Assolutamente non è mia intenzione ma sapete, a volte si potrebbe sbagliare."
"Mi ritengo offesa, sappiatelo!"
"La questione è troppo seria e delicata per offendersi! Contessa, queste sono le disposizioni papali ed io sono qui per farle rispettare!"


Stringo la mano di mio padre e con voce innocente domando: "Padre, cosa significa, essere puri? ... Forse Madame Jolande ha trasgredito ai Comandamenti di Nostro Signore?"
"Eh? No no Carlo ..... non sono cose adatte ad un bambino. Su, vai alla cappella!"
"Allora Eminenza .... questo annullamento? Sapete, IO avrei una figlia da accudire, non ho tempo da perdere, IO!! E con mio marito in questa sorta di quarantena .... sono da sola!"
"Uhm ... Marchesa Jolande, quali sono le Vostre intenzioni future?"
Arrossisco un poco, i miei occhi si incontrano con il Conte Armand, che imbarazzo. Sussurro: "Vedete, io vorrei unirmi in matrimonio con un giovane e ..."
"Avete detto che vorreste sposarVi?!"
"... Ssssi ... ecco ... forse non posso?"
"Oh ma ... e da quanto tempo lo conoscete?"
"Ecco io ..."
Vedo l'evidente imbarazzo della Contessa e vado in suo aiuto. "Ma insomma Cardinale Richelmy, comunicate alla Santa Sede che tutto è lecito e organizziamo le nuove nozze di questa povera giovane donna che ha già sofferto abbastanza!"
"Armand devi riconoscere che sei di parte, visto che ti sei trovato nella stessa situazione!" Scruto severamente il ragazzino.
"Padre, ma di cosa parla il Cardinale? Forse .... forse Voi volete abbandonarci?" Domando osservando quest'uomo anziano, brutto, impettito e .... che odora di stantio!
"Ma no! Carlo sta tranquillo. Non potrei mai farlo."
Osservo i presenti ed aggiungo stanca: "Allora? Questo annullamento? Avrei una figlia da accudire ...." BAUUUU "Ed un cane a cui far fare i bisogni! Vogliamo muoverci?!" Aggiungo mentre Beau di avvicina al cardinale Richelmy, gli gira attorno, lo annusa e decide di espletare i suoi bisogni sulla sua lunga tonaca rossa.
"ARG .... NOOOO .."tiro su la tonaca per tentare di liberarla dai suoi escrementi. "Non è possibile!"
Trattengo a stento una risata, nascondendomi dietro ad una mano. Vedo anche lo zio Armand sorridere alla vista della scena.
"Eminenza .... avete visto? Il cucciolo vuole uscire, possiamo terminare questa conversazione?!" Aggiungo decisa.
Continuo a scrollare la tonaca e continuo: "Ma io non ho ancora finito ... ho da fare ancora alcune domande!"
"E allora fatele! Lo volete capire che ho una certa fretta?!!" Aggiungo come stessi parlando ai miei soldati.
Carlo osserva il Cardinale, sghignazza: "Ih ih ih ... che buffo!"
Ascolto la risatina del ragazzino e ribatto: "Hai poco da ridere! Non ho mai visto dei cani vivere nei palazzi!"
"Ed io non ho mai visto un Cardinale con la tonaca bagnata! Eppure ho avuto un Cardinale per precettore, io!"
"Dunque tuo padre ti ha affianco un Cardinale!? Non si direbbe! Magari era un amico tuo, vero Armand?"
"Coff coff .... " tossisco imbarazzato, "In effetti .... ero io il suo precettore!"
"Ahhhh lo immaginavo! Ahhh ma dove arriverà la nostra Santa Romana Chiesa con prelati simili!?"
"Molto lontano!" rispondo fiero. Questo vecchio non mi è mai piaciuto e mai mi piacerà! Mi detesta, vorrebbe divenire lui Santo Padre!
"Quante parole inutili!" dopo essermi assicurato che la mia veste porpora sia liberata dagli escrementi canini guardo dritto negli occhi della giovane donna e domando: "Quindi vorreste sposarvi!?"
"Si, Eminenza ..."
Osservo la Contessa Jarjayes e continuo: "Siete davvero sicura che la qui presente Marchesa sia del tutto innocente?"
"Certo! O forse volete mettere in discussione la mia parola di gentiluomo? Potrei ritenermi offesa!" Aggiungo guardando quest'umo dritto negli occhi.
"E sia, mi fiderò della Vostra parola. Oggi stesso invierò il comunicato alla Santa sede. Il matrimonio verrà sciolto nel più breve possibile affinchè si celebri un secondo! ... Ah questi giovani quanta fretta che hanno! Però!!!! Voglio prima conoscere il futuro sposo! "
"Ma certo Eminenza!" Aggiungo decisa, "Mio zio andrà subito a chiamarlo, vero zio Armand?!" sottolineo le ultime parole sperando che lo zio comprenda che deve istruire il ragazzo.
" ... Si, certo. Vado!" guardo mio figlio e concludo: "Andiamo, Carlo!"
"Si Padre!" rispondo mentre afferro la sua mano e saltellando lo trascino via con me.
 
 
 
A passo spedito raggiungo la stanza in cui alloggia il giovane Robert, nell'ala della servitù in cui mio fratello lo ha recluso, affidato ... anzi no, sorvegliato a vista da un suo fidato servitore. Busso deciso ed attendo.
TOC TOC TOC
"Avanti!"
Apro la porta ed entro, seguito da Carlo.
"Robert, devo parlarti. Il Cardinale Richelmy ha delle domande da farti ma .... devi prima sapere alcune cose!"
Osservo il volto preoccupato del Conte, domando: "E' forse accaduto qualcosa a Jolande?”
"No no .... Jolande sta assolutamente bene ma ... ecco, il Cardinale ha preteso una ... prova per concedere l'annullamento. Spero abbiate compreso di cosa parlo!"
Guardo il ragazzino e continuo: "Conte, ho bisogno di parlare in privato con Voi."
Mi volto verso Carlo ed aggiungo: "Carlo, per cortesia lasciaci soli."
"E va bene ... sigh ... Vi aspetto nell'orto, ho visto Alain, lui mi fa ridere."
"Va benissimo! Grazie Carlo!"
Chiudo la porta e continuo: "Conte, comprenderete che sono molto agitato. Il Cardinale ha forse preteso di toccare la mia fidanzata?"
"COSA? Dico, ma stai parlando di un Cardinale di Santa Romana Chiesa!! Oh Signore .... dammi la calma!"
"Ma avete detto ... forse ho capito male ..."
"Si è occupata mia nipote della .... questione. Oscar intendo. E conoscendola ..... si saranno messe d'accordo, ovviamente per mentire al Cardinale!"
Tiro un sospiro di sollievo. "Oh ma ... che imbarazzo."
"Tu? E io allora? Che devo parlare di certe questioni?!"
"Oh povera Jolande! ... Ma di cosa vuole parlare con me il Cardinale?"
"Vorrà la conferma che la amate .... ma che non siete amanti! Mi pare ovvio! Vedi di essere convincente! E non guardarla con concupiscenza, chiaro?!"
Mi gratto ovunque e continuo: "Conte ma io non posso andare dal Cardinale, ho addosso le piattole!"
"Non ci avevo pensato! Quindi tu, Robert hai le piattole!? Oh Signore, spero che tu non mi abbia contagiato! ... E ... Carlo!? Oh povero figlio mio, forse anche lui è stato infettato!"
"Mi dispiace Conte, io nn volevo. Quindi comprenderete che non posso andare!?"
"Rimediamo ... rimediamo!" Borbotto mentre mi allontano alla ricerca di Nanny.
 
Cerco per tutto il castello la cara Nanny, la vedo intenta a lavare, anzi no, strigliare, i piccoli di casa. Evidentemente ha deciso che la sua missione è quella di sterminare le piattole dai piccoli Jarjayes. "Nanny! Ho bisogno di te!"
"Armand cosa succede?"
"Ho bisogno del tuo aiuto. Robert, l'amante della marchesa Jolande, deve essere ripulito dalle piattole. Sua Eminenza il Cardinale Richelmy desidera vederlo."
"Scccc Armand mi meraviglio di te! Modera le parole, ci sono i bambini!"
Con tono candido il piccolo Augustin domanda: "Zio, cosa significa amante?"
Loulou ribatte: "Amante significa baciarsi quando non si è sposati."
La piccola Marguerite continua: "Ahhh dunque anche Giovanna ha un amante! L'ho vista baciarsi con lo stalliere!"
"Giovanna e lo stalliere? Oh Signore ..... porta la luce in questa casa! Comunque Nanny, ho bisogno del tuo aiuto!"
"Vengo. Ma tu la prossima volta sta attento a ciò che dici! E poi non hai alcun riguardo nemmeno con Carlo."
Carlo ribatte: "A me, mio padre piace così! Ih ih ih .... è troppo simpatico."
"Grazie Carlo. Comunque Nanny, secondo mio fratello bisogna ..... estirpare ..... ovunque ..... anche ... lì! Però non mi ha detto con quale metodo intende .... che ciò avvenga! Tu .... tu lo sai?" Domando imbarazzato.
"Armand .... l'unico metodo è una bella ceretta! Miele e cera delle candele, mischiati. Ce ne è già di pronta, le cameriere .... ed i soldati, la stanno preparando. Va mantenuta calda, mi raccomando, ma non deve bruciare! Soprattutto in certe parti. E poi, dovrai proteggerti prima di procedere!"
"Oh Signore! Ma dico, cos'altro dovrà accadere!?"
"Spero nulla! Forza e coraggio Armand!" aggiungo mentre raggiungiamo la cucina dove, su alcuni fornelletti, si trovano delle ciotole di coccio con dentro la cera. "Ecco Armand, devi prelevarla con una spatola, spalmarla e poi .... metti un panno e tiri, deciso!"
"Oh ma ... forse sarebbe meglio che se ne occupasse Augustin. Vedi io non credo di farcela."
"Figuriamoci! Puoi riuscirci benissimo! Forza, vai e procedi! Se davvero è atteso dal Cardinale .... ti devi muovere!"
"Ma io ...no no ..."
Carlo mi guarda divertito e dice: "Potrei farlo io! Mi sembra così divertente!"
"NO!!! CERTO CHE NO! Carlo .... non è cosa adatta a te! Cecherò Augustin, mio fratello DEVE aiutarmi!"
 
Armand lascia la stanza ed io borbotto: "Possibile che debba impressionarsi per così poco? Augustin, sempre Augustin deve occuparsi di incombenze tanto delicate."
Sento alle mie spalle i borbottii di Nanny, mi volto ed aggiungo: "Augustin dice sempre di essere il capofamiglia .... che si occupi di questa famiglia!"
"Bella scusa per evitare i problemi!"
"Non è una scusa! E' solo giustizia!!" Aggiungo tutto fiero.
"Giustizia di cosa?"
"Giustizia di famiglia, ovviamente! E' il fratello maggiore, il capofamiglia, il rappresentante del casato ..... che si assuma le sue responsabilità!"
"Oh, questa si, che è bella! Augustin non ha alcuna responsabilità di ciò che è successo! Armand ma cosa ti prende?"
"Mi prende che lui decide, lui comanda, lui ordina .... beh, questa volta sarà lui a subire le conseguenze del suo ruolo!"
"Armand, giuro che non ti capisco."
"Non importa. Cerchiamo Augustin!"
Vedo Armand tirare la porta. "Che cosa avrà?!"
Loulou continua divertita: "Lo zio Armand ha paura delle piattole invece mio nonno è un soldato coraggioso ih ih ih ... mio nonno è un vero eroe!"
Augustin continua: "Si, il nonno ammazzerà tutte le piattole. Lui si, che è tanto coraggioso!"
Marguerite sussurra: "Sono fiera di nostro nonno! Magari ucciderà quei brutti insetti sguainando la spada!"
Nanny continua: "Si, certo, magari scapperanno tutti dalla paura ih ih ih ... quanta fantasia che avete!"
Vado nel giardino alla ricerca di Augustin, lo vedo mentre passa in rassegna le sue personali truppe, con alcuni dei suoi ufficiali è intento a disinfestare i suoi generi. "AUGUSTIN!!!" Urlo mentre corro verso di lui.
"Armand, cos'altro succede?"
"Augustin! Ho bisogno del tuo aiuto. Devi ... disinfestare Robert! ADESSO!"
"Ma io devo occuparmi degli altri! ... Fallo tu!"
"Io .... io non ne sono capace!" Rispondo mentre osservo un soldato intento a disinfestare il povero Maxime, sento le sue urla di dolore. Non posso fare a meno di recitare una preghiera per lui. "Pater Noster ...."
"Armand, qui c'è poco da pregare e tanto da agire! Ma possibile che non sai fare altro? Eppure sei mio fratello."
Sospendo le mie preghiere, osservo meglio quello che sta accadendo. Vedo Maxime contorcersi per il dolore ad ogni singolo strappo mentre delle forti mani lo tengono ben fermo. "Augustin .... ma è proprio necessario tutto ciò? E soprattutto ..... lì?!"
"Come vorresti rimuovere quelle bestiacce?! Forse con la spada?" aggiungo le ultime parole con tono ironico, mio fratello è tutto matto, c’è poco da dire.
"Beh .... se fosse possibile ....."
“Oh forse con il rosario e le tua giaculatorie?!” Domando sempre più ironico.
"Suvvia Augustin non scherzare!" osservo la pratica che mio fratello che infligge ai mal capitati. mi tocco alla parte bassa. "Ma tu sei impazzito davvero? Ma ti rendi conto di ciò che stai facendo? Mi sembra di essere nel Medioevo!"
"Beh .... nel medioevo alcune persone sostenevano che una fronte alta era sinonimo di intelligenza e nobiltà .... e quindi strappavano i capelli! Questa è barbarie, non sanificare la MIA casa dalle piattole. Uhm ...  Armand .... dovrei sanificare anche te!" Aggiungo mentre scoppio a ridere alla vista dell'espressione terrorizzata di mio fratello. "Stai tranquillo .... funzionerai ancora! Mica te lo strappo!"
Guardo mio figlio e ribatto: "Augustin ma l'hai visto Carlo? Sta attento a cosa dici!"
Dal basso guardo mio padre e domando: "Io non riesco a capire i discorsi dei grandi ... ma ditemi, cos'è che Vi funziona?"
"Oh piccolo Carlo .... lo capirai .... intorno ai dieci anni lo capirai da solo!" Aggiungo osservando mio nipote, un ragazzino impertinente ma sveglio.
"Uhm? ... Come siete strani voi grandi! Però mi diverto ad essere in Vostra compagnia."

"AHHHHH ...."

Udiamo le urla di George.

"Basta Augustin! Io me ne vado! Comunque va a soccorrere Robert che il Cardinale vuole parlare con lui!"
"Certo, porterò con me alcuni uomini .... e tu dovrai assistere alla pratica! E' ora che diventi un uomo, uno vero!" Ribatto deciso con tono duro.
Mi allontano e con un gesto del braccio, sbotto: "Ma fammi il piacere!" mi allontano con mio figlio.
"Ah, poveri noi! Che fratello che mi ritrovo!! ARMAND! SEI UN PUSILLANIME!!!" Urlo mentre vedo Armand allontanarsi.
 
Ignoro le parole di mio fratello e vado via con Carlo.
 
"E va bene, adesso vediamo di occuparci di Robert! ALAIN!!! Vieni con me, ed anche tu, GERARD!! Mi servono delle braccia forti .... e poi .... Andrè! Genero mio prediletto .....  TU mi aiuterai nell'incombenza!"
Gerard mi guarda e dice: "Alain poi toccherà anche a noi. Oh mio Dio!"
"Sinceramente vorrei evitare questo trauma! Magari il Generale se ne dimentica e ci grazia dal supplizio!"
"Uhm ... non ne sarei tanto sicuro."
"Beh ... intanto andiamo o non la smetterà di urlare come un matto! Forza Gerard ...... "
 
 
Dopo una tortura senza eguali, dopo avere passato dell'olio di mandorla sulla mia pelle più sensibile, finalmente mi rivesto. "Qualcosa mi dice che il Generale Jarjayes si sia divertito parecchio ..... ha ragione Charles, quell'uomo è un vero mistero! Forte, giusto ma anche ... sadico!!" Finisco di vestirmi ed esco deciso dalla mia stanza per raggiungere la mia amata Jolande, nell'appartamento della contessa Oscar. Ecco, Madame Oscar, un altro mistero di questa strana famiglia. Una donna dolce e sensibile, quando guarda il marito o la figlia, il ritratto del generale suo padre con tutti gli altri. Un vero enigma.
Salgo le scale lentamente, ho un dolore assurdo in una certa zona del mio corpo. Con fatica salgo scalino dopo scalino. "Povero me, che dolore!" Raggiungo l'appartamento in questione, mi fermo, faccio un respiro e busso.
TOC TOC
 
"AVANTI!"
Apro la porta ed entro.
"Madame, mi avete fatto chiamare?"
"Entra Robert! ... Il Cardinale Richelmy vuole parlarti."
"Grazie Madame" rispondo mentre mi avvicino a piccoli passi, temo che un po' di quella cera sia rimasta appiccicata alla mia pelle ed ora mi tira!
Jolande mi osserva, vedo in lei una certa tensione, il Cardinale invece ha un'aria burbera, quasi mi spaventa. Con voce timoroso dico: "Ai Vostri ordini Eminenza. Perché volete parlarmi?"
"Ragazzo .... vieni avanti ... devo esaminarti!"
"E ... esaminarmi?! Ma io non ho le piattole."
"E cosa c'entrano le piattole adeso?  Io devo valutare la tua situazione! Dimmi ... cosa vuoi, tu?!"
Le mani della mia Jolande si intrecciano nervosamente, temo che il Cardinale si accorga che sto per mentire. "Sposare Jolande, naturalmente."
"Naturalmente ..... perchè voi due ..... non avete anteposto i vostri istinti carnali alle leggi di Santa Romana Chiesa, vero? TU .... che sei ormai un uomo, hai represso i tuoi istinti di predatore, i tuoi istinti riproduttivi, vero?! Tu .... hai rispettato questa giovane anima pura?" Aggiungo le ultime parole indicando la marchesa.
"Ma ... si, certo. Io non ... non potrei mai mancare di rispetto ad una dama."
"Uhm .... dunque .... mi confermate di avere represso i Vostri istinti carnali?!"
"Sissignore!"
"E intendete convolare a giuste nozze con Madame?" osservo questo ragazzo, muove le gambe in uno strano modo. "Ma cos'hai? Smettila subito! TU hai le piattole, lì!!"
"No, no, Signore ecco io sono stato pulito ..."
"Pulito? In che senso ...pulito?"
"Ecco ... vedete, le piattole mi avevano invaso nella zona ..." guardo con imbarazzo le donne. "dei pantaloni e il Generale Jarjayes ha dato ordine a tutti gli uomini di pulire ... lì ... ecco ... credo che abbiate capito."
"Oh insomma! Cerchiamo di essere rapidi! Mio padre ha fatto strappare tutti i peli contagiati! E basta Eminenza, ho una figlia da curare io! Vediamo di sbrigarci!" Mi inserisco ormai stanca da tutte queste chiacchiere inutili! Questi giri di parole, queste perdite di tempo.
"Contessa, prego, calmateVi! Io sono qui per indagare, appurare la situazione di questi due giovani!" guardo l'uomo e continuo: "Fin dove Vi siete spinto carnalmente con la qui presente Contessa Jolande?"
"E basta! Eminenza, questi due non hanno fatto niente! Mio padre si è assicurato che non facessero nulla! E credetemi, mio padre è talmente tanto impiccione che c'è riuscito anche con me e mio marito! Quindi basta! Annullate quel matrimonio e celebrate questo! CHIARO?!" sbotto sempre più indispettita.
"Ohhhh ... Contessa siete alquanto indisponente, calmateVi! Io sto facendo solo il mio dovere."
"ED io il mio di madre!"
"Contessa non è il caso di intrattenerVi, potete andare! La conversazione potrà continuare anche senza di Voi."
"Andare? IO? Eminenza ...." indico la stanza con le braccia, "Questo è il mio appartamento! Al massimo, siete Voi a dovere uscire da qui!"
"Ma cosa dite?! Come ho già detto devo essere certo che tutto si svolga secondo le leggi della Santa Romana Chiesa!"
"E adesso cosa vorreste ancora sapere?" sbuffo davvero scocciata.

AUUUUUUUUU
 
Sono davvero preoccupata, il Cardinale non ci lascia in pace, il mio Robert è troppo nervoso potrebbe tradirsi. Tiro fuori tutto il coraggio, avanzo verso il prelato e ribatto decisa: "Con tutto il rispetto Cardinale forse non è stato sufficiente sottopormi a una tale umiliazione e la parola di un soldato quale è la Contessa? Cos'altro volete?! Ahhhh forse tergiversate perché volete che mi spogli davanti e Voi per potermi toccare!?"
"SIETE FORSE IMPAZZITA?!"
Sento sua eminenza urlare mentre prende dalla tonaca una boccetta di acqua e la getta addosso a Jolande.
"Ma Vi pare il modo Eminenza?!" Aggiungo esagerata mentre Beau afferra una mia gamba e cerca di trascinarmi verso la culla di Sophie.
Robert interviene: "Ma cosa fate?! Perché avete gettato l'acqua addosso alla mia promessa sposa?"
"Per purificarla dopo le sue pessime parole!"
"Purificarla?! Jolande è pura e non ha bisogno dell'acqua benedetta!"
"Questo lo dite Voi, ma le sue parole testimoniano il contrario. Il demonio si è impossessato della sua lingua ed ella va sanificata!"
Vedo lo sguardo di Madame Oscar adirarsi, la vedo farsi avanti e dice: "Ora basta! Voglio che lo zio Armand sia presente per sapere se la Vostra condotta è regolare!"
"Vostro zio Armand è un ex Cardinale che ha abbandonata la Sacra Chiesa solo per dare sfogo ai suoi bassi istinti! Sarebbe stato un Santo Padre perfetto, se si fosse comportato onestamente!"
Sorrido e con atteggiamento beffardo sussurro: "E Voi?! Potreste vantarVi di essere diverso da mio zio?"
"Certo che si! Ma come Vi permettete, Contessa? Forse ... forse Voi avete bisogno di riconciliarvi con Nostro Signore! D'altro canto .... Vostra figlia è nata dopo soli sette mesi di matrimonio!"
"La questione non Vi riguarda! Ancora una sola parola e mi recherò personalmente alla Santa Sede per verificare la Vostra condotta!"
"Potete accomodarvi anche subito, non ho nulla da nascondere io! Ma Voi ditemi .... da quanto non Vi accostate a Nostro Signore?!"
Avanzo di qualche passo e continuo: "E Voi?!"
"Io? La risposta è decisamente ovvia!"
"E anche la mia! E adesso firmate quel documento! Come avrete appreso, il palazzo è infestato dalle piattole e se non volete essere passato in rassegna come tutti gli uomini, firmate!"
"Ah no, resterò qui a palazzo per almeno una settimana, al fine di verificare il comportamento di questi due giovani!"
"Bene se è questo che volete, Vi farò preparare una stanza! ... NONNA!!"
Sento le urla della mia bambina, accorro in suo soccorso, preoccupata per quello che può essere accaduto. Spalanco la porta ed entro. "Oscar, dimmi bambina mia, cosa sta ... " mi guardo attorno, osservo tutte queste persone qui presenti, "Ma cosa ci fanno qui tutte queste persone?!"
"Nonna fa preparare una camera per il Cardinale e gli altri prelati! Riguardo a me, non ho più nulla da fare!"
"Certo bambina, farò preparare un appartamento per le loro eminenze .... se tutte queste persone volessero gentilmente lasciare i tuoi appartamenti .... sarei loro grata!"
Il Cardinale ribatte: "Prego, mostratemi i miei appartamenti! ... E che siano puliti, non vorrei che le piattole violassero il mio corpo."
"Certo Eminenza .... Oscar, posso andare? Ti serve altro? Aiuto per la piccola Sophie?"
“Grazie nonna, ma non ho bisogno di nulla.”
"Bene Oscar, come desideri!" Rispondo mentre esco seguita da questo prelato ed il suo seguito.
 
 
 
Molise, Basilica di Castelpetroso

 
 
ValeAlzar: “Ciao ragazze!”
Arpie: “Ciao!”
ValeAlzar: “Ancora peripezie al castello,,adesso ci mancavano pure le piattole e tutto il trambusto che hanno portato...Jo in astinenza forzata da Charles...l’arrivo del Cardinale insomma non ci si annoia mai a Collegno..Adesso ci manca il bagno nell aceto per Andre contro le piattole
Uniche complimenti!”
Arpie: “Grazie!”
Aizram: “Come saprai, non ci facciamo mancare niente!”
Generale: “Ehi Arpia, semmai è a noi che non manca nulla!”
Terry: “Infatti mancavano le piattole e noi ve l’abbiamo rifilate! Ih ih …”
Generale: “Arpie, ARPIE!”
 AlexandarAna: “ Quando ho letto il titolo, pensavo che fosse tornato nonno Augustin, non che ci fosse un invasione di piattole🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 …”
 Terry: “E’ stata un’idea di Aizram …”
 Aizram: “Ma che bugiarda che sei!! L’idea è stata tua!”
 Generale: “GRUNT … ARPIE!”
 Aizram: “ZUT E SUBITE!”
Genny Fam: “Ben gli sta a lu Re.”
 Ferdinando: “Pure a me!!! Noooo che femmine fetenti!”
 Aizram: “Forse Vi riferite a me e Terry, Maestà?”
 Ferdinando: “Certo a chi se no?! Siete delle femmine malefiche!”
 Terry: “Ehhhh calmateVi! Non Vi conviene.”
Rotelle: “Né succede sempre una, pure le piattole, troppo divertente.”
Arpie: “Grazie! Ih ih …”
Generale: “Io non mi sto divertendo per niente! Grunt …”
Terry: “Tacete!”
Generale: “Grunt …”
Elektra: “Le piattole, la stalla che brucia, ci vorrebbe 1 benedizione dal vescovo 😂😂😂
Cardinale Richelmy : “Signora Tigre, a questa gente altro che benedizione, qui serve l’esorcista!”
Lupen: “Morta, a fine capitolo sono morta, non riuscivo più a smettere di ridere …”
Generale: “Anche Voi, Madame?!”
Lupen: “Si, si ah ah ah … scusatemi Generale ma ci mancavano pure le piattole!”
Elektra: “Appunto!”
Lupen: “Me li sono immaginati tutti con i secchi in mano a spegnere il fuoco e a fare battute comiche fra di loro! Il frate poi con il suo accento romano è al " top"
Romano: “Anvedi ohhh ma sta Signorina che ha nella capoccia?! Qui rischio che mi estirpino il cespuglio e lei ride?! Bah … ma dove so finito io?!”
Aizram: “In Avventura sulle Alpi! Ah ah ah …”
Romano: “A li  mort …..”
Arpia: “ROMANO!!!”
Romano: “Scusate Arpie! … Anvedi oh cosa mi tocca subì!”
Lupen: “Per non parlare poi del nostro Generalone che è sempre in confusione! 😂😂😂
Caro Generale non vedremo soltanto la nascita del vostro erede, ma pure la crescita, le Arpie" non vi lasceranno più in pace!😂😂😂
Generale: “Lo so…. LO SOOOOO …”
Dorabella: “Allora, per intenderci: il marito di Joséphine è in sciopero del sesso, stile Lisistrata …”
Charles: “Non so cosa intendiate Madame ma Jo, la mia Jo deve imparare a rispettarmi, almeno un po'.”
Jo: “Ohhh Charles ma io ti rispetto.”
Charles: “Jo, non è così e lo sai.”
Jo: “Charles, appena tutto sarà finito vedrai cosa ti farò!”
 Dorabella: “Uhm … ne vedremo delle belle! Comunque il porporato in visita crede di essere giunto in una casa di depravati …”
Jo: “Ma quali depravati! Anche il cosiddetto Cardinale è qui per un atto d’amore!”
Cardinale: “Marchesa, prego, niente sconcezze, almeno in mia presenza!”
Dorabella: “Assistiamo a una potenziale epidemia di piattole, sventata, ma il buon Alain per eliminare il contagio stai per incendiare le scuderie: CHE CAOS!”
Ma questo non è un palazzo nobiliare: è una gabbia di matti!
Matti fatti e finiti.”
Alain: “Madame, è stato un incidente. Vi pare che io volessi incendiare le scuderie?”
Dorabella: “Certo che no! Ma nel frattempo veniamo anche edotti circa uno scherzetto e un "quasi regalo" che tu e i soldati avevate preparato al vostro neo-comandante. Non è che se ne potrebbe sapere di più? (chiedo per un'amica, ovviamente, io ho studiato dalle suore e dai preti dei Fratelli delle Famiglie Cristiane e non posso nutrire certe pruriginose - è il caso di dirlo! - curiosità).”
Terry: “Ih ih ih … ma si, perché no?! Ih ih ih … magari nel prossimo capitolo.”
Dorabella: “Un saluto caro e grazie per le risate e i sorrisi che sempre dispensate, il che non è mai poco, specialmente in questo periodo!”
Alain: “Grazie a Voi, Madame! … Scusatemi ma debbo grattarmi. Che prurito!”
 AlexandarAna: “Però l’idea non è male, il nonno che fa visita, questa volta al figlio, anziché che al nipote,🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Generale: “Cosa c’è di così tanto divertente?”
Dorabella: “Ehhh Generale, chi la fa l’aspetti.”
Elektra: “Oscar da quando ti sei sposata, ti stai lasciando andare, per fortuna fi André,  a pensieri sempre più arditi su di lui e voi. Era ora😂😂😂😉😉😉😉
Oscar: “Tigre, Voi … Voi siete tale e quale a Jo!”
Elektra: “ Ahah ah … Tutti lisci ovunque, spero per André che non abbia niente per non perdere la sua bella chioma. Per il resto, gli altri peli non servono a niente😂😂😂😂
Generale, se André starà lontano da Oscar x via delle piattole, ci starete anche voi lontano da vostra moglie.”
Generale: “Tigre, spero che almeno questa volta quelle due … Vipere mi lascino tranquillo!”
 
Aizram: “Terry hai sentito?”
Terry: “Certo! Ci ha appena chiamate Vipere! Uhm … grunt … questa ce la pagherà!”
Aizram: “Calmati Terry! Ricordi cosa abbiamo detto?! Niente piattole allo scimunito.”
Terry: “Si, ma … se continua ad offenderci giuro che … che …. Grunt …”
 
Aizram tira furi la piuma magica e zac fa scivolare il Generale.
 
Generale: “AHHHH DANNAZIONE ALLE VIPERE …”
Marguerite: “Augustin smettila di provocarle!”
Generale: “Marguerite ma vedi che donne impossibili!? Non ho nemmeno la libertà di parola! Grunt …”
 
 
 
Roberta: “André dove è finita Anne la tua amante che Oscar era gelosa?”
André: “Anne la mia amante?! No, no ma cosa dite, Madamigella?! Io non ho mai avuto amanti, solo Oscar!”
Oscar: “Cosa?! Mio marito … COSA?!!! Madamigella, mio marito è stato solo mio e di nessun’altra! ... Vero Andrè?”
André: “Ti prego Oscar, non guardarmi in questo modo …”
Oscar: “E come ti guarderei, sentiamo!”
André: “Male, no … molto male ….”
 
 
Terry: "Aizram, il Generale non fa che borbottare. mi ha stufata!"
Aizram: "Merita una bella lezione. Che ne diresti se gli facessimo un piccolo scherzetto?"
Terry: Tipo?"
Aizram: "Un bel ballo in maschera ma vestiti tutti da animali."
Terry: "Ah ah ah ... sei diabolica! Uhm.... un bel travestimento da mulo è ciò che andrebbe bene al nostro Generalone."
Aizram: “E che mulo sia! Tanto lui è talmente tanto testardo .... che il mulo è perfetto!"
Terry: "E il vecchio Jarjayes?! In quali vesti lo vedresti?"
Aizram: "Uhm .... il vecchio ... vediamo ..... un pennuto spiumato! Sai ... per l'età!"
Terry: "Ah ah ah ah ah ...."
Aizram: "Ma .... per il nostro Andrè, ci vuole un animale prestante, forte, bello ......"
Terry: "Leone? Gorilla? Ah ah ah ...."
Aizram: "Gorilla? No no no!! LEONE!!! è perfetto!!!"
Terry: "E sia! Oscar?! La gazzella, si, la Gazzella! Ih ih ... la gazzella preda del leone."
Aizram: "Ah ah ah ah ah! Certo anche una leonessa potrebbe andare .... che poi il simbolo del casato è proprio un leone!"
Terry: "Vada per la leonessa ma Charles e Jo .... saranno mascherati da conigli! Ah ah ah ....
Aizram: "Ah ah ah ah!! Tanto loro pensano e fanno una cosa solamente!! Ah ah ah ah ah!!"
Terry: "Esatto! Ascolta, tu invece?"
Aizram: "Io ..... potrei essere una leggiadra farfalla ..... o una magnifica elefantessa! Ah ah ah ah!"
Terry: "Io sarò una zanzara, sai, voglio infastidire la nostra creatura smidollata."
Aizram: "Ah ah ah ah!! Tu .... lo vuoi pungere!!! Mordilo e succhiagli il sangue!! Ih ih ih!!"
Terry: "Più o meno. Stavo pensando ad Alain ... uhm ... "
Aizram: "Oh ...  Alain .... direi che uno stallone sarebbe appropriato .... non trovi?!"
Terry: "Siiiii ... e Gerard?"
Aizram: "Gerard .... è un uomo dolce .... ci serve un animale gentile, fidato .... un levriero?"
Terry: "Vada per il levriero. Madame Marguerite? E l'asino? Chi sarà l'asino?"
Aizram: "L'asino .... Armand, ovviamente! Ma per Madame ci vuole qualcosa di ..... particolare! Non saprei ..... lei è dolce e forte, determinata e sensibile."
Terry: " Non saprei, decidi tu. Riguardo a Padre Romano voglio che indossi il costume da pecorone."
Aizram: "Ah ah aha ha! Perfetto. Ma dobbiamo trovare un costume adatto a Madame!"
Terry: "Ape? Gazzella, zebra? Oppure ... da gatta."
Aizram: "Gatta!! E' perfetta! Nobile, sinuosa, sfuggente. Ma anche dolce, determinata .... perfetto!!"
Terry: "Riguardo agli altri beh ... qualsiasi animale andrà bene ma Luisa voglio che abbia un costume particolare ...."
Aizram: "Particolare .... quanto? Sono curiosa .... cosa hai in mente?!"
Terry: "Luisa dovrà indossare un costume da gatta sexy. Non ricordo il nome di quel personaggio ... ricordi?"
Aizram: "Catwoman? L'alter-ego femminile di Batman?"
Terry: "Siiiii lei! Ah ah ah .... e Maxim il topo!"
Aizram: "Ah ah ah ah ah ah!!! Sei tremenda!"
Terry: "Aspetta, ho cambiato idea! Meglio che si cali nei panni di un cagnone ... un pitbull! ... Ih ih ... almeno per una volta potrà dare la caccia a sua moglie e sottometterla. Cosa ne pensi?"
Aizram: "Che così sarà perfetto! Ovviamente Maxime dovrà avere la meglio!!"
Terry: "Ovviamente! Ih ih ... adesso dobbiamo scegliere la location ...."
Aizram: "Hai carta bianca! Basta che sia un posto dispettoso per il generale!"
Terry: "Dunque ho scovato su Google la Basilica di Castelpetroso sembra il castello di una fiaba ambientata sulle colline molisane. "
Aizram: "Ma è una Basilica!"
Terry: "Con la nostra piuma magica lo trasformeremo in una sala di ricevimento."
Aizram: "E sia .... da basilica a castello delle fiabe!! Ih ih ih!"
 
 
 
Generale: "Marguerite, le Arpie stanno tramando qualcosa .... ho paura ..."
Marguerite: "Ma no caro, sono donne così per bene .... e poi mi fanno sempre delle sorprese molto gradite!"
Generale: "Si, ma ... i loro sguardi, non mi piacciono affatto e poi hanno tirato fuori il loro strumento infernale."
Marguerite: "Ci staranno preparando una sorpresa! Come sono felice!"
Generale: "Sarà ... ma io temo che ci faranno qualche brutto scherzo ..."


Terry: “Sei pronta Aizram?"
Aizram: "Prontissima! VIAAAAAAAA ...."


Basilica di Castelpetroso
Risultato immagine per Basilica di Castelpetroso

Terry: "Ohhh ma che meraviglia!"
Aizram: "Molto bello! Su adesso facciamoci aprire la porta da ... Giovanna ah ah ah ...."
Terry: "Prego Terry, ti cedo la piuma e fai ciò che desideri! Io intanto voglio ammirare questo posto! E' così ..... favoloso!"
Bau bau bau

Aizram: “Terry ma hai portato con te anche Nilo, il tuo cane!"
Terry: Ti piace? … “
Aizram: “Adoro Nilo, lo sai!!! Ma fai attenzione che non scappi alla ricerca di qualche cagnetta .... Sono sicura che andrà d'accordo con Beau ..."
Terry: "Aizram non ci contare! Nelle sue vene scorre il sangue dei Jack Russal, un maschio alfa ... anzi meglio tenerlo d'occhio, non vorrei che si azzuffasse con Beau."
Aizram: "Beau è un bracco! Un cane da caccia! Vedrai che si comprenderanno!"
Terry: "Vedremo! ... Non vedo l'ora di vedere le nostre creature mascherate. A proposito sai quale costume indossa Giovanna? ... Quello da cavalla ah ah ah ...."
Aizram: "Giovanna la cavalla!!! Sei tremendissima, Terry!"
Terry: "Mentre Michele è una lumaca."
Aizram: "Ih ih ih .... per Michele è perfetto!! Ah ah ah ah ah!! Terry!!!!!!"
 
DRIN DRIN DRINNNN

Giovanna: "AHHHHH Michele ma cosa indosso? AHHHH Oh Signur ... Questa volta le Arpie l'hanno fatta grossa!"
Michele: "Tu ti lamenti? Ed io allora? Guardami!!!!"
Giovanna: "Indossi un costume da lumaca e in tutta franchezza è perfetto, ti si addice ma a me no. Io non sono una cavalla e non mi rispecchio in un tale animale!"
Michele: "Beh Giuanina .... ti hanno visto tutti baciare il giardiniere! Ih ih ih"
Giovanna: "CHE?!!!COSA?! NON E' VERO!"
Michele: "Certo che è vero! Ti ho visto anche io! Ih ih ih"
 
DRIMMM DRIMMM

Giovanna: "Lo senti il campanello? Va ad aprire!"
Michele: "Io? No no ... vacci tu! Sei tu la governante, mica io!!"
Giovanna: "Saranno le Arpie, mancano solo loro!"
Michele: "Certo che sono loro!! Per una volta devo dare ragione al padrun! Sono davvero dispettose!"
Giovanna: Apro la porta, ho di fronte le Arpie: madamigella indossa il costume da farfalla mentre madame indossa un disgustoso abito da zanzara. Abbasso lo sguardo, vedo un cane, sbotto: "Oh Signur! Non bastava il cane di Madame le Conte adesso ce n'è un altro!"
Terry: "Ti piace? Il suo nome è Nilo."
Giovanna: Vedo questo pelosetto bianco con due macchie marrone chiaro sulle orecchie e occhi avvicinarmi, mi osserva e mi urina sulla gamba. "NOOOO Oh Signur anche lui! Povera me ma che male ho fatto!?"
Aizram: "Ah ah ah ah ah ah!! Terry!!! La povera Giovanna ha ragione. Nilo è tremendo!!"
Terry: "Sta solo marcando il territorio! ... Giovanna dove sono gli altri?"

Giovanna: "Nel salone .... e sono tutti .... o quasi tutti, furiosi per gli abiti che avete scelto! Il Padrun poi ..... se vi vede vi passa a fil di spada tutte e due!"
Terry: "Così impara a darci delle vipere!"
Giovanna: "Beh .... con tutto il rispetto ... ma questa volta il Padrun ha ragione!!"7
Aizram: "Pensate di noi ciò che volete! Terry ed io abbiamo tanta voglia di divertirci e di divertire i nostri lettori quindi .... rassegnatevi tutti, è così e basta!"
Giovanna: "Sgrunt!!!"
Aizram: "Forza Terry, raggiungiamo gli altri!"


Giovanna: Vedo le Arpie percorrere il corridoio seguito da quel cagnaccio di nome Nilo. Il quadrupede annusa e urina in ogni angolo. Sono fuori di me, sbotto: "Michele, non ne posso più! Sono stanca di vedere urinare dappertutto, non c'è la posso fare ... ahhhhh ...."
Michele: "Forza Madamina ....almeno in Avventura c'è un solo cane, proprietario indiscusso del castello! Le bestiacce di madame Pom pom stanno per lasciare il castello!"
Giovanna: "Poverino noiiiii .... che incubo!"
 
 
 
Maxim: "Luisa sei un sogno! Sei come ti ho sempre sognata! .... Tieniti pronta che ti azzanno molto volentieri! AUUUUU ...."
Luisa: "MAXIME!!! Non osare! E non guardarmi così! La tua lussuria è insopportabile!!"
Maxim: "E no, mia cara, come puoi vedere i nostri ruoli sono invertiti: tu sei il gatto, io il cane e sarai miaaaaa ..."
Luisa: "Stai lontano o ti graffio! Tieni giù quelle zampacce!! Razza di ... depravato!!"
Maxim: "AUUUUU" stringo tra le braccia mia moglie, la bacio con passione. "Almeno per stasera sarai mia!"
Luisa: "Scordatelo!” rispondo mentre infilo i miei dentini aguzzi nelle sue labbra.
Maxim: "AHIA! E va bene gatta spudorata, è la guerra che vuoi, guerra avrai! Sono io il cane e tu comportati da gatta!" carico sulle spalle mia moglie e mentre mi allontano dalla sala, urlo: "RINGRAZIATE LE ARPIE DA PARTE MIA! DITE LORO CHE NON SAREMO PRESENTI ALLA FESTA. LUISA ED IO ABBIAMO MOLTO DA FARE!"
Luisa: "LASCIAMI! METTIMI GIU' SUBITO!!" Urlo furiosa mentre cerco di infilare le mie unghie nella sua schiena pelosa.
Maxim: "Luisa non potrai avere la meglio: io sono il cane e tu il gatto ah ah ah ..."
Luisa: "AAAAHHHHH!! DANNATISSIME ARPIE!!!! PRIMA O POI MI VENDICHERO'!!"
 
 
 
 
Alain: "Ehi Gerard ma cosa diavolo indossi? Sei così ... ridicolo!"
Gerard: "Ridicolo? Non mi pare proprio! Questo costume da levriero è perfetto. Guarda, mette in mostra il mio fisico statuario, la via rapidità ..... tu piuttosto! Ih ih ih"
Alain: "Io cosa?" mi specchio. "Maledizione che scherzo è questo?! Sono ... indosso ... un abito da stallone!"
Gerard: "Beh Alain .... ti si addice ... anzi, ti si addiceva! Intendo ai temi che furono, quando saltavi di letto in letto ..... ah ah ah ah!"
Alain: "Ehi ehi ma tu che ne sai cosa faccio con Sabrina?! Io sono sempre quello di un tempo ma quest'abito è davvero ridicolo! Ahhh ma sono sicurissimo che qui c'è l'ombra di quelle due squinternate donzelle che si divertono alle nostre spalle."
Gerard: "Le due adorabili donzelle, vorrai dire!!"
Alain: "Le Arpie! ... Mai nome tanto azzeccato dal Vecchio scimunito."
Gerard: "Ah ah ah ah!! Attento .... potrebbero vendicarsi!!"
Alain: "Più di quello hanno combinato? Dimentichi che sono stato rapinato, legato, prurito nelle parti intime, lo scandalo in convento e non ricordo neppure più cos'altro mi ... CI hanno fatto!"
Gerard: "Potrebbero metterti in astinenza .... o fare sì che quella tua parte non funzioni più! Lo sai che sono tanto buone e dolci .... ma anche mooooooolto dispettose!"
Alain: "Dimentichi che l'hanno già fatto? Amico mio ormai quelle Streghe mi hanno fatto di tutto e di più, cos'altro potrebbe accadere?!"
Gerard: "Meglio non domandarselo, credimi!"
Alain: “MEGLIO!”
 
Joséphine: "Charles, finalmente Maxim stasera si divertirà. In quanto a noi ... ma come siamo vestiti? Ma dico, è assurdo! Cosa hanno combinato le Arpie con noi?!"
Charles: "Ci hanno abbigliati da conigli .... e noi ci comporteremo come tali .... accoppiandoci!! Ih ih ih!"
Joséphine: "Si, si ma che bisogno c'era prenderci in giro in questo modo!?"
Charles: "Mia cara .... lo sai che le due adorate Arpie hanno uno spiccato senso dell'ironia!"
Joséphine: "Sig ... hai ragione ma io non mi sento un coniglio!"
Charles: "Beh caro .... la tua resistenza è molto superiore a quella dei conigli .... e devo dire che sei anche molto più affascinante"
Joséphine: "Lo pensi davvero?"
Charles: "Ma certo mio amato, infaticabile, insaziabile marito!"
 
 
 
Oscar: “Andrè ma come ti hanno conciato?”
André: “E tu, Oscar?! Sei una gazzella. Una splendida gazzella!”
Oscar: “Oh ma .. che strano costume … ma perché Aizram e Terry hanno fatto questo?”
André: “Eh mia cara, dimentichi che nella loro epoca hanno dato il via ai festeggiamenti del carnevale?! Le nostre Autrici hanno pensato di dare un ballo in maschera.”
Oscar: “Uhm … però ammetto che tu non sei affatto male, sei bellissimo nella veste da leone!”
André: “Grazie amore mio! … Ehi Oscar ma hai visto che meraviglioso palazzo?”
Oscar: “Si, sembra il castello delle favole …”
André: “Tu sei la mia favola ….”
 
 
 
Generale: “Marguerite, guardami! Cosa mi hanno messo addosso quelle Vipere!”
Marguerite: “Scccc … secondo me, ti hanno rifilato il costume da mulo per vendicarsi perché le hai chiamate vipere!”
 
Generale: “DANNAZIONE! Grunt … ma ti pare che io rispecchi il mulo?!”
Marguerite “Beh … a dire il vero …. Devi riconoscere che sei molto testardo …”
 
Generale: “Grunt cosa vorresti insinuare?!”
George: “Nonno, con tutto il rispetto ma debbo dare ragione alla nonna …”
Antony: “George ha ragione! Nonno dovreste addolcirVi un poco altrimenti sarete il bersaglio preferito delle Autrici.”
Generale: “George, Antony, possibile che nemmeno Voi mi capiate? Non è assurdo che le Arpie abbiano appena pubblicato il 279esimo capitolo ed io non ho ancora avuto il MIO erede?!”
George: “Beh … effettivamente non avete tutti i torti!”
Antony: “Però dovete ammettere che nonostante gli innumerevoli capitoli, i lettori hanno ancora il piacere di leggere le avventure dei Jarjayes.”
Generale: “Innanzitutto le nostre non sono avventure ma disavventure e poi se i lettori ci seguono ancora è perché sono spinti dalla curiosità di sapere quando arriverà il MIO erede!”
Marguerite “Augustin, io invece penso che i nostri lettori ci leggano ancora perché hanno voglia di trascorrere qualche minuto spensierato, in allegria, direi.”
Generale: “Allegria?! Io direi piuttosto che trascorrono il tempo a ridere di noi!” mi osservo la coda. “Dannazione, ho anche la coda …”
George: “E le orecchie Nonno!”
Generale: “Hai poco da ridere tu, visto che indossi il costume da zebra!”
George: “Beh sinceramente lo preferisco a quello dello zio Joseph, lui è un pavone ih ih ih ….”
Generale: “Non è possibile! Non è possibile! Arg … Arpie! Ma se solo per qualche motivo litigassero!”
George: “La Vostra è una vana speranza Nonno.”
Marguerite “Augustin, George ha ragione, le Arpie sono due donne rispettose tra loro …”
Generale: “Peccato che non lo siano con me! Grunt … Giuro che appena le vedrò …”
Marguerite “Meglio se mantieni la calma, potresti solo peggiorare le cose.”
Reynier: “Peggiorare le cose, cara nuora?!”
Marguerite “Ah ah ah … Suocero ma che strano vestito! Ih ih … siete un uccello spiumato ah ah ah …”
Reynier: “Grunt … Marguerite porta rispetto a tuo suocero!”
Marguerite: “Ehm … si, scusatemi Generale Reynier ih ih ….”
Reynier: “Ma dico perché quest’abito inappropriato proprio ame? Vi sembro tanto vecchio da essere paragonato a un uccello vecchio?”
Lorene: “Ah ah ah …. Reynier forse perché sanno che non funzioni quasi più  ah ah ah …”
Reynier: “LORENE!”
Generale: “Padre avete ragione! Questa volta le Vipere l’hanno fatta grossa! Guardate me!”
Reynier: “Augustin meglio essere un mulo che un vecchio uccello!” Sento un boato di risate, sono i miei nipoti …. “VI PROIBISCO DI MANCARMI DI RISPETTO!”
 
Giovanna spalanca la porta.

Giovanna:
“Eccoci arrivati! Sono tutti qua ma Vi avverto: lu Padrun è fuori di sé perché ha un abito non consono alla sua personalità.”
Terry: “Ah ah ah ah … questa si, che è bella!”
Aizram: “Ah ah ah … invece il tuo Padrun ha un abito che gli calza a pennello: il mulo! Ah ah ah …”
Giovanna: “Mulo o non mulo, sappiate che lu Padrun è fuori di sé! … Oh Signur quante stranezze!”
 
Terry ed io facciamo il nostro ingresso nella sala, vedo il nostro Generalone e suo padre venirci incontro ….
 
Aizram: “Terry, le cose si mettono male, guarda le facce di quei due!”
Terry: "Eh, le facce sono brutte ... ma noi abbiamo la piuma magica!"
Aizram: "Io direi di lasciarli sfogare ... ih ih ... ah ah ah ... guarda il vecchio Generale ah ah ah ... ha la coda spennata!"
Terry: "Solo la coda? Hai visto la testa? Ha una sola piuma per fare la cresta .... ed è pure piegata! Ah ah ah ah"
 
 
Reynier: Augustin ed io a passo marziale andiamo incontro alle Arpie. "Ridete di noi?! Siete contente di averci messi in ridicolo?! NOI, Reynier e Augustin de Jarjayes, discendenti di un nobile e antico casato, messi in ridicolo da due donne dispettose!"
Aizram : “E non avete ancora visto Armand! Ah ah ah ah!"
Reynier: "Armand? Cosa avete fatto ad Armand?"
Aizram : "Da da .... provate un po' ad indovinare! Ah ah ah!"
Reynier: "Dov'è? Dov'è Armand?"
Terry: "Ecco ... vedete quel bel asinello con il pelo arruffato .... poco pelo in verità! D'altronde è un asinello anziano ..... ih ih ih ih"
Reynier: "OHHHH Ma ... passi che mio figlio Armand abbia deluso le mie aspettative: da diventare Papa a ritrovarsi padre è stata una delusione ma vederlo addirittura nelle vesti di un asino è troppo!" guardo Augustin da sotto sopra. "Non bastava avermi rifilato un mulo adesso ho pure un asino come figlio, è troppo!"
Aizram: "È troppo? Beh, potete rifarvi con l'erede del casato! Oscar è .... magnifica! E pure André...con loro siamo state a dir poco perfette! E anche le altre Jarjayes....ih ih ih"
Reynier: "Mi guardo intorno e sbotto: "Vi state burlando di noi! Se continuerete con i Vostri piani assurdi, mi verrà un infarto! .... LORENE, MI SENTO MALEEEEEE ..."

Aizram: "Ma quale infarto?! Su, allegria! Siamo prossimi al carnevale magari torniamo a Venezia!" Terry ed io tiriamo fuori i coriandoli e inondiamo la sala lanciandoli ovunque.

Giovanna: "OH SIGNUR! ADESSO MI TOCCHERA' PULIRE! AHHHHH MICHELE FERMA LE ARPIE!"
Michele: "Impossibile Madamina, ormai ci sono coriandoli e festoni ovunque e come se non bastasse Beau e Nilo stanno marcando il territorio in ogni angolo del palazzo. C'è pipì dappertutto!"
Giovanna: “OH SIGNUR ... SVENGOOOOO ....."
Aizram: "Terry .... in effetti mi pare che Beau e Nilo stiano facendo una gara a chi fa più pipì....."
Terry: "Era inevitabile, entrambi sono maschi Alfa ih ih .... Ascolta Aizram, direi di lasciare il caos alla famiglia Jarjayes, noi invece dovremmo dare qualche informazione ai nostri cari lettori riguardo a questo magnifico posto."
Aizram: "Va bene! Ma visto che lo hai scoperto tu .... ti lascio l'onore!"
Terry: “Ma cosa vuoi che ne sappia!? … Apro Gogle!”
 
Generale: “Ecco l’Arpia in azione!”
Marguerite: “Zitto Augustin! … Voglio ascoltare cosa ci racconterà Madame di questo posto.”
Generale: “Madame?! Vorrai dire la Vipera!”
 
Terry: “Uhm mio carissimo Generale, ti ho sentito! Quindi prima di cominciare un bel scivolone non te lo toglierà nessuno!”
 
Generale: “AHI … MALEDIZIONE! L’ARPIA SI è VENDICATA, MI HA FATTO SCIVOLARE!”
Marguerite: “L’avevo detto ma tu come sempre non mi ascolti! … Ti sei fatto male?”
Generale: “NOOOOO …”
 
Terry: “Scusate il contrattempo, amici, ecco le informazioni di questa magnifica Basilica.

In Molise c'è uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti di tutto lo stivale: parliamo di un'abbazia medievale amata dai religiosi del mondo   
La Basilica Santuario di Maria Santissima Addolorata è un maestoso esempio di architettura neogotica, immerso in un ambiente naturale di rara bellezza.
L'Italia, questa affascinante terra di contrasti e bellezze, è una fonte inesauribile di opere d'arte. Tra le sue gemme più preziose, le chiese ricoprono un ruolo fondamentale, simboli indiscutibili delle nostre città. Tra le numerose meraviglie che custodisce, oggi vogliamo presentarti la Basilica Santuario di Maria Santissima Addolorata situata nel borgo molisano di Castelpetrosonella provincia di Isernia, un autentico capolavoro d'arte sacra.
Un angolo incantevole dove il tempo sembra essersi fermato, preservando intatta la sua autenticità. Indubbiamente, uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti che attira fedeli da ogni angolo dello stivale.
Immersa nel cuore verde del Molise, la Basilica Santuario di Maria Santissima Addolorata svetta come un faro di spiritualità e bellezza. Questo maestoso capolavoro di architettura neogotica, che si erge in posizione panoramica lungo il crinale della montagna, non è solo una meta di pellegrinaggio, ma anche un tesoro dal fascino storico e artistico che cattura l'anima di chiunque si avventuri nelle sue sacre profondità.
Costruito nei pressi del luogo dove, alla fine dell’Ottocento, si verificarono alcune apparizioni mariane, il santuario di Maria Santissima Addolorata non è solo un edificio ecclesiastico, ma un vero e proprio punto di partenza per un viaggio spirituale. Questo luogo sacro segna l'inizio della Via Matris, un sentiero che conduce i visitatori attraverso un paesaggio di tranquilla serenità, tra le verdi colline molisane, fino alla cappella delle apparizioni. È qui che si trova la fonte dell'Acqua Miracolosa, un luogo di preghiera e riflessione che ha attirato fedeli da tutto il mondo.”

 
 
 
   
 
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