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Autore: zekeeho    06/02/2024    1 recensioni
[Trovate la storia più aggiornata su Wattpad, sempre con lo stesso nome, mentre il mio nome utente è kariadee]
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[RanMasa centric! Hiromido e KyouTen accennate.]
Kariya Masaki è un giovane adolescente che affronta un nuovo trasferimento con i suoi genitori, lasciando la sua vecchia casa e amici. Si stabiliscono nella tranquilla città di Nagano, dove Masaki inizia a costruire nuove relazioni sincere. Tra le nuove amicizie, spicca Kirino Ranmaru, noto per essere il "pilastro della difesa". Nonostante un inizio burrascoso, Masaki e Kirino sviluppano una connessione speciale mentre affrontano sfide personali e interrogativi sulla natura dei loro sentimenti reciproci. Sono solo amici intimi o c'è qualcosa di più profondo tra loro? Questa domanda tormenta Masaki mentre combatte con le emozioni che emergono in lui.
In questo viaggio di scoperta personale, Masaki dovrà affrontare le sfide del cambiamento, della crescita e della sincerità.
Quest'avventura di scoperta personale porterà Masaki a capire che, talvolta, per trovare sé stessi, è necessario aprire il cuore e lasciare entrare l'amore e l'amicizia.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Matsukaze Tenma, Xavier/Hiroto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aveva baciato Ranmaru.

Aveva sentito le sue labbra, morbide, sapevano di fragole, anzi, sapevano della sua torta preferita, di Shortcake.

Di preciso, non sapeva neanche lui come ci erano arrivati a quel punto.

Fatto sta che era stato Ranmaru, a fare il primo passo. Del tutto inaspettato; ma almeno era stato abbastanza chiaro così, no?

Era strano, perché Ranmaru non aveva spiccato parola prima, eppure, dopo il bacio; dopo aver aperto quelle sue iridi azzurrine ed essersi allontanano, non la smetteva di chiamarlo.

"Masaki." Il suo nome suonava cosi strano, come se fosse suo. E poi, da quand'è che lo chiamava con il nome intero, e non 'Mas'?

"Masaki."

Masaki non iniziava più a vederlo chiaramente... E la sua voce era anche cambiata, come se cresciuta.

"Maki farai tardi."

Aprì gli occhi di scatto, sussultando quasi.
E davanti a se non vi ritrovò degli occhi azzurri e dei capelli rosa.

"Ryuu?" Si strofinò gli occhi, ancora in preda al sonno.

Ryuuji aveva fatto entrare un un po' di luce in camera sua, e diceva un po' perché il tempo faceva schifo.

"Buongiorno Maki, dai alzati oppure farai tardi."

Con la voce ancora impasticciata dal sonno disse: "Arrivo."

Ryuuji lo lascio da solo in camera, non prima di dirgli: "e non riaddormentarti, devi ritornare a scuola e non puoi mica entrare in seconda ora."

Si rigettò con la testa sul cuscino.
Era stato un sogno...

Uno strano sogno che aveva fatto in quella strana settimana che aveva passato a casa dopo essersi ammalato.

Scuola l'aveva iniziata insieme agli altri al rientro delle vacanze, e fu davvero felice di rivedere Hikaru lì a scuola.

Tornare alla solita routine dopo quindici giorni di nullafacenza faceva sempre strano.
Ma, fu strano anche rivedere Ranmaru dopo quei quindici giorni.

Un fuoco si espanse dentro di lui, provocandogli una strana sensazione.
Era quello che provava ogni volta che lo vedeva.
E poi, aveva scoperto che Ranmaru aveva compiuto gli anni proprio il quattro di gennaio, e quell'idiota non gliel'aveva detto.

Ed era anche il lunedì d'inizio scuola.

Come al solito, era sempre all'oscuro di tutto, ma per fortuna era riuscito a rimediare prima degli allenamenti!
E ovviamente aveva continuato a chiamarlo "vecchio." per tutto il tempo degli allenamenti. Insomma, lui aveva diciassette anni ormai, mentre Masaki solo quindici.

Gli allenamenti erano andati bene, anche se fu piuttosto stancante.
E da quel lunedì partì tutta una settimana di scuola in cui Masaki doveva riprendere il ritmo, per poi spezzarlo di nuovo per aver preso una stupidissima influenza.

A chi poteva succede qualcosa se non a lui?

E il sogno che aveva fatto, era dovuto proprio al fatto che quella prima settimana di scuola furono molto vicini, erano diventati come migliori amici.

I sogni ricorrenti probabilmente gli stavano inviando un qualche strano segnale psichico.

Non che avesse fatto chissà quanti sogni.
Quello era il primo con protagonista Ranmaru. Ed era strano, veramente strano, sognare di baciare Ranmaru.
Non perché stesse baciando qualcuno del suo stesso genere, ma perché per lui era una cosa così nuova, non sapeva come approcciarsi, e raccontarlo a qualcuno sarebbe stato ancora più imbarazzante di quanto già lo fosse.

Aveva sentito un misto di emozioni in sé, anche molto contrastanti.

Contrastanti perché, lui e Ranmaru erano amici, amici veri.

Ranmaru non faceva parte della cerchia dei primini, non era così "a stretto contatto" come lo erano Kyousuke o Tenma, e per lui sarebbe stato veramente strano baciare Tenma o Kyousuke, ma con Ranmaru non era stato così.
Poi vabbè, era un sogno, non poteva veramente sapere come si sarebbe sentito.

E non aveva mai baciato veramente una persona.

Sognare un ragazzo non significava essere automaticamente gay, l'aveva letto su internet, dopo essersi reso conto di avere una celebrity crush per Andrew Garfield.
Amava Spiderman, non poteva farci niente. Soprattutto il secondo spiderman.
(Tom Holland lo lasciava alle ragazze.)

Ma, poteva dire di non aver mai sognato di baciare Andrew Garfield! Sarebbe stato strano?

E poi, dopo aver parlato con Endou, con i suoi genitori, e aveva messo ben in chiaro, che c'era la possibilità che Ranmaru potesse piacergli, aveva capito che forse non c'era niente di male.

Ovviamente non raccontò a nessuno del sogno, soprattutto ai suoi genitori.
Quanto sarebbe stato imbarazzante raccontarglielo? Non voleva nemmeno pensarci.

In quella settimana, Kyousuke gli aveva portato gli argomenti svolti con compiti annessi, insieme a Tenma che aveva avuto una scusa per intrufolarsi in casa sua.
(forse aveva sperato di trovarci Hiroto e Ryuuji, peccato che non fossero in casa.)

Anche Hikaru era passato a trovarlo, manco si fosse operato qualche parte del corpo, ma vabbè. Quell'attenzione gli dava particolarmente fastidio.

Mentre Ranmaru gli aveva messaggiato davvero tanto e l'aveva preso in giro sul fatto che Endou gli avrebbe fatto recuperare tutti gli allenamenti persi.

Passata quella settimana a casa fu libero di tornare a scuola, quando fu del tutto guarito. Non sia mai che Ryuuji lo mandasse a scuola con un po' di tosse.

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Dunque, ritornò a scuola.

E quella mattina non disturbò nemmeno Tenma e Kyousuke ed andò a scuola tutto solo.
Non aveva disturbato nemmeno Hiroto, era stato proprio bravo.

Arrivò a scuola, e la prima persona che gli venne incontro fu Hikaru.
"Masaki!" Gli corse letteralmente incontro, quasi sembrava che gli stesse per saltare addosso. "Come stai? Sei guarito?"
"Ciao Hikaru. Sto bene grazie, dove sono gli altri?"
"Che bello che tu sia tornato proprio oggi! Shinsuke è al club di calcio, Tenma e Kyousuke... non lo so."

Masaki lo guardò interrogativo. "Cosa c'è oggi?"
"Partita d'allenamento!" Esclamò Hikaru, era molto euforico e lo si poteva notare dal fatto che gli
era quasi saltato in braccio. "Non è proprio sicura, però al 88% dovremmo giocarla."
"È un numero molto preciso."
"L'ha detto venerdì l'allenatore, parole sue."
"Ah ma davvero? E contro chi-
-Alpine."

Prima che Masaki potesse dire qualcos'altro, venne colpito da Tenma. "Masaki!! Sei tornato!" Gli urlò.
"Sì Tenma, ero soltanto malato."
"Ci sei mancato tanto." Tenma provò ad abbracciarlo, ma finì per abbracciare Hikaru.
"Tenma, smettila." Gli disse Kyousuke dandogli uno scappellotto.
"Hai saputo della partita contro l'Alpine?"
"Hikaru me l'ha appena detto."
"Non vedo l'ora di giocare! Sono così emozionato!" Disse Tenma, fece un enorme salto.

Hikaru concordò. "Sarà bello tornare a giocare."
"Ma tu... insomma te la senti?" Domandò Masaki.
"Certo che si! Sto benissimo." Rispose Hikaru.

Masaki gli sorrise. "Che bello sentirtelo dire."

Tenma passò il braccio dietro al collo di Hikaru e l'latro dietro a quello di Masaki, e li avvicinò entrambi. "Oggi giocheremo alla grande."
"Sì!" Disse Hikaru.
"Andiamo in classe, forza." Disse serio Kyousuke. "Poi pensate al club."
"Ma Kyo, tu non vuoi vincere??"
"Certo che sì ma ci tengo anche ai buoni voti."
"Hm... Capisco." Disse Tenma con fare pensieroso. "Beh allora aspetterò la fine delle lezioni per poter giocare!"

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Masaki non si perse nemmeno una singola parola che dicevano i professori prima della pausa pranzo.
Aveva seguito le lezioni in totale silenzio senza mai distrarsi, nemmeno per un singolo secondo. Non aveva molto da recuperare, per fortuna.

Dopo aver parlato con quasi tutti i professori a fine delle ore di lezione, poteva finalmente andare in mensa.
Aveva chiesto a Kyousuke e Tenma di non aspettarlo, e alla fine avevano fatto così. (e menomale.)

Il tragitto aula-mensa non era abissale, era piuttosto breve per loro al piano terra.
Per fortuna non aveva perso molto tempo, aveva ancora un bel po' di tempo per scegliere cosa prendere al bancone della mensa.

Incrociò Ranmaru per i corridoi, non si aspettava di beccarlo, ma a quanto pare era da poco uscito dallo psicologo della scuola.

"Hei Mas. Vedo che sei tornato a scuola."
"Ciao Ranmaru."

Avrebbe voluto evitarlo il più possibile, soprattutto per il sogno, ma più voleva evitarlo più sembrava che il destino facesse di tutto per avvicinarli.

"Stai andando a mensa?" Domandò Ranmaru.
"Sì, e tu?" Che domanda stupida.
"Facciamo la stessa strada."

Ranmaru era un passo davanti a lui.
Le sue spalle erano davvero larghe e grandi, sembrava così 'forte'. La giacca gli ricadeva a pennello, senza nemmeno una singola piegatura, come se gli fosse stata cucita indosso, non camminava in modo veloce, e salutava chiunque lo conoscesse con un gran sorriso stampato in faccia.

Gli parlava e il suo tono era calmo, gentile, e Masaki se ne stava lì accanto a lui ad ascoltarlo e provava una strana sensazione crescere nello stomaco.

Voleva sapere se le emozioni che provava in quel momento, le stesse provando anche Ranmaru, o se fosse tutto frutto della sua immaginazione.

"È vero che oggi giochiamo contro l'Alpine?"
"Non è niente di sicuro, però sì."
"Capisco."
"Te l'ha detto Tenma?"
Masaki scosse la testa. "No, Hikaru."
"Sono tutti molto esaltati per questa partita."
"Sì l'ho notato... non sapevo che l'Alpine avesse perso."
"Contro la Kirkwood al secondo girone... proprio come noi, ma Endou-san conosce l'allenatore e gli ha proposto di giocare un amichevole."
"Shirou Fubuki?"
Ranmaru fece spallucce. "Non credo, in panchina durante le partite non c'era."

Erano arrivati in mensa, e Ranmaru l'aveva convinto a prendere il pranzo insieme.

Anche lì, Ranmaru era gentile con la cuoca, sceglieva con calma e attenzione quello che voleva mangiare, ma senza perdere tempo, manteneva il vassoio con leggerezza, come se il cibo su non fosse per niente pesante.

"Grazie della compagnia, ci vediamo al club di calcio." Disse Masaki.
"Ehi aspetta." Lo richiamò Ranmaru.

Masaki lo guardò, attendendo con ansia ciò che avesse da dirgli.
"Cosa?" Domandò, dopo non aver ottenuto nessun commento da parte del rosato.
"Ti è caduta questa." Gli lanciò una bottiglia di succo di frutta.
"Grazie ma non credo sia..." mia.

Ma non finì nemmeno di dirlo perché Ranmaru aveva già raggiunto i suoi compagni, al suo tavolo.

Gli aveva preso una bottiglia di succo di frutta... o se l'era immaginato? Perché l'aveva fatto?

"Hei ce ne hai messo del tempo!" Disse Tenma.
"È successo qualcosa?"
Masaki scosse la testa. "No no, sto solo riprendendo a grandi linee quello che mi sono perso."
"Importunando ogni singolo professore a fine ora." Concluse Kyousuke.
"Oh ti capisco, anche io ho fatto lo stesso." Gli sorrise Hikaru.
"Siete proprio simili." Disse Tenma.

Masaki gli rivolse il suo sguardo peggiore.

Tenma cambiò discorso. "Hai fatto strada con Kirino-san però."
"Sì? Ci siamo incrociati per i corridoi."
"E?"

Masaki inarcò un sopracciglio. Dove voleva andare a parare? "E cosa, Tenma?"

Tenma sbuffò, come se volesse esser capito al volo.
"La partita. È il vicecapitano no? Lui saprà se la facciamo o meno."

Ah, ovvio, stava parlando con Tenma.

"Non lo sa nemmeno lui."
Tenma sbuffò. "Uffaaa."
"Dai Tenma, forse l'allenatore vuole farci una sorpresa!" Disse Shinsuke.
"Hai ragione!"

Oggi il menù sembrava appetitoso.
Aveva preso: Riso con tonno, mais e piselli (che scartava come la peste, lui odiava i piselli) e polpette di pollo con tofu, accompagnato da un'insalata di pomodori con cipolla e zenzero.

Buono? A vista sì.
Il gusto un po' meno, ma infondo era in una mensa scolastica.

Ranmaru invece al posto delle polpette aveva preso del tonno saltato con della salsa, si manteneva 'leggero', appunto.

Ritornò ad ascoltare la conversazione lì al tavolo, non che fosse delle migliori, ma era l'unica cosa che potesse fare in quel momento.

"E la mia Match Wind potrà avere giustizia!" Esclamò Tenma.
"Sì!" Gli diede corda Shinsuke.
"Hei fermi tutti! Ma Masaki non sa lo scoop più importante!"

Tutti in quel tavolo si voltarono per fissarlo.
"Cosa?" Domandò.

"Qualche giorno dopo la tua assenza, hanno pubblicato una foto sul giornalino scolastico." Disse Tenma.
"Ok? Sai quante cose vengono pubblicate lì."
"Il capitano e Akane, consoci Akane vero?"
"Tenma! Faccio parte anche io della squadra di calcio, è ovvio che la conosco."

Kyousuke sospirò. "Smettila di fare l'idiota."

"Bene bene, il capitano e Akane si sono baciati!"

Wow. Masaki stava mordendo dalla felicità.

"Alla fine Akane ce l'ha fatta." Disse.
"Sii, e non hanno smentito, stanno davvero insieme." Disse Tenma.
"Ma come li hanno scoperti?"
"Si stavano baciando all'uscita della scuola, si dice che Shindou l'abbia aspettata." Disse Shinsuke.

Interessante. Davvero, gliene importava proprio molto di Shindou e Akane.
Questo significava che Shindou e Ranmaru non stavano insieme, che era vero quello che avevano detto ad Hamano durante il ritiro.

"Ok? Non so cosa dire davvero."
"Non sei felice per loro?" Domandò Tenma.
"Ovviamente." No.

Non gliene importava veramente nulla. Rendeva chiaro il concetto?

"Secondo me stavano insieme da un bel po' e Kirino-san sapeva tutto, infondo lui e il capitano stanno sempre insieme." Disse Tenma.
"Cosa importa se stavano insieme da prima? Ti cambia qualcosa?" Domandò Kyousuke.
"No... però, il capitano è così riservato, non parla mai con noi di queste cose."
"Guarda che fa bene, dovresti essere riservato anche tu, soprattutto nei confronti di Kyousuke." Disse Hikaru.
"Non capirà mai." Disse Masaki.
"Hei! Io sono riservato."
Hikaru rise. "Non proprio Tenma."
"Per niente." Disse Tenma.
"Smettetela!"       

Tenma mise il broncio, e lo tenne finché non finì la pausa pranzo, parlò solo con Shinsuke che fu l'unico a non aver detto niente.

Ancora si chiedeva perché Ranmaru gli avesse preso il succo... però, lo costudì gelosamente, non gettò nemmeno la bottiglietta, o almeno non l'avrebbe gettata finché non sarebbe tornato a casa, dopo aver scattata una foto.
Era stupido, lo sapeva.

Però... apprezzò veramente quel gesto, e probabilmente si stava solo montando la testa...

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Finite anche le lezioni pomeridiane, Masaki disturbò anche l'ultimo professore prima di correre fino agli spogliatoi.

Sul loro gruppo era arrivato il messaggio che la partita si sarebbe giocata e che Endou li aspettava in sala riunioni.

Aveva detto a Tenma e Kyousuke di non aspettarlo, così nemmeno loro avrebbero fatto tardi.

Immaginava di essere completamente solo negli spogliatoi, ma non fu del tutto così. Prima di entrare sentiva delle voci parlare tra di loro.

Dopo essersi avvicinato un po' capì che le voci erano di Ranmaru e Shindou.

Il filo del discorso però non gli sembrava avere un senso logico.

Si domandava cosa ci facessero ancora lì, insomma Shindou era il capitano, non era mai in ritardo per gli allenamenti, era sempre il primo ad uscire dagli spogliatoi, e poi, senza di lui Endou non poteva di certo comunicare lo schema.

"Io davvero non ti capisco RanRan, cosa ti costa dirlo e basta?"

'RanRan', ma che razza di soprannome gli dava Shindou?

"Non puoi capire." Disse Ranmaru, ma la sua voce era molto più lontana.
"Hei, non puoi dirlo. Ti ho aiutato con gli altri e lo farò sempre, ma con questo, non posso. Mi meraviglio di come non l'abbia ancora capito, non sembra per niente stupido, sembra abbastanza intelligente."

Sentì la risata di Ranmaru, ma non quello che disse poco dopo.

Qualcosa gli diceva che stava assistendo ad una conversazione privata, molto privata, e lui non faceva lo spione.

La voce di Ranmaru ora era più vicina e continuava a parlare con Shindou.

"Preferisco scriverlo sulla fronte piuttosto che dirlo ad Hamano."

Shindou rise.

Ma allora anche lui rideva! Era un umano come tutti!
Ed era anche la prima volta che non vedeva il faccione serio di Shindou.

"La prossima volta non mi offrirò volontario per il turno di pulizie per salvare il culo di Hamano, guarda come abbiamo fatto tardi. Dobbiamo andare."
"Arrivo tra un po'."
"Corro a chiedere scusa ad Endou prima che ci ammazzi seriamente."
"Magari l'Alpine non è ancora arrivata"
"Lo spero. Corro a salvarti il ruolo in partita allora."
"Grazie, ti adoro Taku."

Shindou rise. "Oh, non credo proprio."

Masaki corse a nascondersi prima che Shindou lo vedesse, lui non voleva per niente ascoltare quella conversazione, era capitato lì per sbaglio e non ci teneva per niente a spiegare al capitano perché si trovasse lì in quel momento.

Ma perché si cacciava sempre nei guai?

Aspettò qualche minuto prima di entrare, visto che Ranmaru non era ancora uscito.
Lo trovò di spalle, che chiudeva con tutta forza l'armadietto emettendo un sospiro sonoro.

Ranmaru rimase sorpreso a vederlo lì una volta giratosi.

"Oh, ciao Masaki, non ti ho sentito arrivare."
"Se chiudi con tutta quella rabbia quell'armadietto ci credo, che cosa ti ha fatto?"

Ranmaru posò lo sguardo sull'armadietto e poi tornò a guardarlo.
Non sembrava arrabbiato, e non sembrava in nessun modo scosso dalla conversazione avuta con Shindou.

"Non riuscivo a chiuderlo, tutto qui. Sei in ritardo, abbiamo una partita da giocare."
"Guarda che anche tu sei in ritardo."
"Io sono più che pronto." Aveva ragione, indossava la divisa al completo, doveva soltanto uscire. "E poi il mio motivo è più che giustificato."
"Avevo delle cose da recuperare, quindi anche io sono più che giustificato."
"Hai fatto anche una bella corsa, sei proprio un pomodoro."

Se fosse possibile, si sarebbe acceso proprio come un albero di Natale.
Ma perché glielo faceva notare? Non poteva andarsene e basta?

"Perché sono in ritardo, ho fatto una lunga corsa fino a qui."
"Oh non preoccuparti, Endou non ti farà fare ventisette giri di campo." Rise Ranmaru.

Rimanere solo con lui adesso gli metteva uno strano disagio addosso, forse per tutto quello che aveva sentito e per le domande che gli ronzavano in testa per colpa della curiosità, ma lui non si sarebbe lasciato uccidere dalla curiosità.

"Posso farti compagnia se-
-No! Grazie... puoi anche andare, ci metterò poco."
"Va bene, se spero tu arrivi prima che Endou schieri la formazione."

Ranmaru uscì dallo spogliatoio chiudendosi la porta alle spalle.

Masaki prese un gran bel respiro prima di iniziare ad indossare la divisa del club.
Ma chi gliel'aveva fatto fare quel giorno di fare tardi? Non poteva arrangiarsi con quello che gli avevano portato Kyousuke e Tenma?

Non era nemmeno riuscito a ringraziarlo per il succo...

Cercò di dimenticare tutta la conversazione che aveva ascoltato prima di entrare, anche se gli sembrò impossibile.
Si sarebbe allenato e poi tornato a casa senza nemmeno più pensare ad una singola parola di quel discorso. Si sarebbe fatto gli affari suoi come giusto che sia.

Indossò la divisa più veloce che poteva, lasciò il borsone così com'era e senza nemmeno riordinare. Posò tutto nell'unico armadietto libero e poi fece l'ennesima corsa fino alla sala riunioni.

Entrò senza dare nell'occhio, e si appoggiò al muro mentre Endou stava parlando dell'Alpine, ma comunque lo notò.

Con tutta la corsa che aveva fatto, poteva evitare giri extra durante il riscaldamento, o almeno lo sperava.

"Useremo un 3-4-3, ho intenzione di giocarmela in questo modo: in difesa ci saranno Amagi Daichi, Kariya Masaki e Kirino Ranmaru.
Centrocampo: Hamano Kaiji, Matsukaze Tenma, Nishiki Ryoma e Shindou Takuto;
In attacco i soliti: Kageyama Hikaru, Kurama Norihito e Tsurugi Kyousuke.
Per quanto riguarda il portiere, Nishizono Shinsuke."

Era una partita di allenamento... per fortuna.

"Giocatela come avete giocato contro la Raimon ragazzi, dovrete metterci quella stessa passione, come se fosse la vostra ultima partita. Vi voglio carichi."
"Sì allenatore!"

Raggiunsero il campo e si riscaldarono prima dell'arrivo dell'Alpine.

Masaki li aveva immaginati tipo uomini delle nevi poiché la sede originaria dell'Alpine era in Hokkaido, ma solo il loro allenatore assomigliava a 'Big Foot', i ragazzi sembravano normali.

Sapeva che loro erano abituati a campi estremi, poiché si allenavano sul ghiaccio, quindi non dava scontata la vittoria, come Tenma, e lo sapeva perché il loro ex allenatore era Shirou Fubuki, anche ex giocatore dell'Inazuma Japan, e miglior amico di Hiroto, non sapeva perché aveva lasciato l'incarico di allenatore.

Anche l'Alpine si riscaldò e prima di iniziare la partita i capitani si strinsero la mano.
Il loro capitano era il portiere.

Kurumada gli lanciò uno dei suoi soliti sguardi alla: "Ti tengo d'occhio Kariya.", ma non poteva starsene bello tranquillo?
Guardò Ranmaru, che era lì al centro, ma non disse niente.

Il calcio d'inizio era della Alpine.
La loro velocità su un terreno come quello era sorprendente, come aveva pensato, oltre ad essere agili sul ghiaccio, erano agili anche su terreno.

Li fermò Hamano in centrocampo con la sua hissatsu.
Passò poi il pallone a Tenma, usò la sua hissatsu per scartare il numero cinque dell'Alpine per poi passare la palla ad Hikaru, prima di venire marcato.

Hikaru insieme a Kyousuke, provò a fare un tiro combinato, ma mancarono letteralmente la porta.

Ranmaru in un modo e nell'altro, dava supporto morale dalla sua posizione.
Aveva le mani a forma di coppa davanti alla bocca, per farsi sentire probabilmente fino in attacco.

Masaki gli sorrise non appena Ranmaru gli rivolse lo sguardo.

Shindou con un ottimo tempismo riuscì a fare una scivolata perfetta e a rubare palla al numero sei dell'Alpine, mandò la palla dietro di lui, a Ryoma, mentre correva verso l'altra metà campo, lui insieme ad Hamano, effettuarono una serie di passaggi tra loro per poi passarla a Tenma.

'Match Wind' venne fermata dalla difesa avversaria senza il minimo sforzo.
Il pallone venne rilanciato fino al centrocampo, dove il numero dieci prese palla e correva velocemente scartando sia Ryoma che Hamano come se non fossero nemmeno lì.

Ranmaru corse a fermarlo con la sua hissatsu, ma il numero dieci fu più veloce, e se volevano giocare in velocità, Masaki poteva benissimamente superarlo.
Lo raggiunse e con la sua 'Hunter's Net.' lo fermò e passò la palla a Ranmaru che usò 'The Mist.' prima che la palla gli venisse rubata.

Shindou ricevette palla e continuò a tenerla.

Prima di ritornarsene in posizione, Ranmaru era lì che lo aspettava con la mano alzata, pronto per battergli un cinque.

Era passata probabilmente una vita dall'ultima volta che si batterono il cinque, ma avevano avuto altri modi per toccarsi le mani.

Masaki gli batté il cinque con una forza mai innata. Fu bellissimo.

Nel momento esatto in cui si voltò, Kurama effettuò un gol.

"Vai così Nori!" Gli urlò Ranmaru.

Kurama scansò tutti gli abbracci da parte di Tenma, Hamano e Ryoma.

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Il primo tempo finì sul pareggio, uno ad uno.

Giocare una partita gli era mancato, sentire il buon umore della squadra, quella voglia matta di correre e stare attenti alla porta, era una sensazione inspiegabile. Non avrebbe mai volto dimenticarla, così come il calore che aveva provato dando il cinque a Ranmaru, ancora sentiva quella sensazione sui palmi.

Rientrarono in campo dopo i quindici minuti di pausa dove Endou diede loro la carica, dicendo che stavano giocando bene, e che potevano divertirsi in ogni caso.

Il calcio di inizio fu loro, ma non conclusero un bel niente.

Amagi stava recuperando palla in quel momento, e Ranmaru lasciò la sua posizione scoperta momentaneamente.
Amagi non riuscì a tenere il possesso palla, e Masaki non ci pensò nemmeno due secondi prima di coprire la parte centrale, aveva lasciato la sua area scoperta, ma se avessero tirato da quel lato, avrebbe di sicuro bloccato il tiro.

Fortuna volle che il numero dieci non riuscì a tirare poiché Ranmaru riuscì a rubargli palla con una scivolata. "Mas, tua!" Gli passò palla.

"Tenma prendi!" Passò a Tenma.

Ranmaru stava abusando di quella specie di soprannome che gli aveva dato.
Pensava che l'avrebbe usato solo quando fossero soli, ma, a quanto pare, non era così.
L'aveva urlato davanti a tutta la squadra, e sperava che nessuno ci avesse fatto caso.

Hikaru e Kyousuke segnarono gol con una hissatsu combinata.
Anche Kyousuke scansò gli abbracci proprio come Kurama, quei due sembravano avere una specie di allergia agli abbracci.

Hikaru invece, ne venne sommerso.

Ripresero a giocare subito.

La Alpine non ce ne mise molto tempo prima di recuperare il gol subito.

Masaki correva a destra e manca come un forsennato, e gli stava bene così; gli piaceva giocare, infondo non lo facevano da tempo.

Hikaru e Kyousuke riprovarono il tiro combinato, ma non ci riuscirono.
Forse prima fu soltanto fortuna?

"Tua Ranmaru!" Gli passò palla appena dopo la 'Hunter's net.' che gli era sembrata più forte delle precedenti.

Ranmaru prese palla e la passò a Shindou appena ne ebbe l'occasione.
Shindou usò 'Kami no Takuto.', non la vedeva in azione da una vita, e rimaneva comunque una bellissima hissatsu.

Così, guidando lui, Kyousuke riuscì a segnare.

"Vai così Kyousuke!" Gli urlò Masaki.
"Forza facciamogli vedere chi è la Alien!" Urlò Ranmaru.

Lì in difesa si era aperta una vera e propria tifoseria, gli mancava solo un coro decente, ma forse lui e Ranmaru potevano farcela.

Ryoma fermò l'Alpine prima che potessero entrare in difesa, con un hissatsu riuscì a mantenere il possesso di palla prima di provare a tirare in porta.
La sua azione venne fermata, e il tiro non andò mai a segno.

Il numero dieci dell'Alpine, stanco di stare lì a vedere tutte quelle azioni della Alien, arrivò fino a difesa, e Masaki per quanto fosse veloce, non l'aveva proprio visto arrivare.
Il numero dieci segnò, così da fare nuovamente pareggio.

"Possiamo recuperare!" Urlò Shindou.
"Sì!"

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La partita finì con un pareggio, ma i due capitani avevano chiesto di giocare anche i supplementari almeno finché una delle due squadre non facesse gol.

Endou accettò subito di giocare anche i supplementari e così convinse anche 'Big Foot'.

"Grazie allenatore!" Disse Shindou.
"Ma prima di iniziare, voglio far uscire Hamano e Kariya, al loro posto entreranno Hayami e Kurumada."

Aveva visto Hayami e Kurumada riscaldarsi da un bel po', quindi probabilmente Endou aveva intenzione di farli uscire già da molto tempo prima.

Infondo uscire era stata una benedizione.

Masaki era stanco, ma non così stanco da star morendo, non così stanco come dopo la partita contro Raimon... Lo sapeva che giocare come faceva lui era un grande sforzo e un grande spreco di energie.

Hamano aveva fatto un brutto contrasto con un altro giocatore dell'Alpine, ma per fortuna nulla di rotto, stava bene, ma anche lui era stanco.

Non si sedeva in panchina da un bel po' e di sicuro non invidiava Kurumada per il posto a sedere.

Gli dispiaceva un sacco uscire, avrebbe voluto stare lì in difesa con Ranmaru ancora un po'.
Dalla panchina aveva una bella visuale di tutti i movimenti della squadra e poteva servirgli anche da allenamento, non gli faceva male.

Il primo tempo supplementare cominciò con il calcio dell'Alpine.

Hikaru fece una splendida azione, ma non riuscì comunque a segnare.

Per fortuna i tempi supplementari non duravano tanto, anche perché avevano detto di giocare finché una delle due non segnasse, ma le azioni sembravano davvero interminabili e Ranmaru, lì in difesa, non mollava.
Ma quanta forza aveva ancora?

Così come Shindou e Tenma, avevano ancora tanta di quella forza in corpo.

Anche se le due squadre non mollavano, alcuni errori li facevano, anche dettati dalla stanchezza magari.

Finché, Shindou non segnò, al secondo tempo supplementare.
Tutti erano affannati e stanchi, ma sembravano davvero divertiti.

Ringraziarono Endou, e la Alpine, per aver giocato quella splendida partita, poi, corsero immediatamente a cambiarsi.

Negli spogliatoi si creò la solita confusione che c'era post-partita, e soprattutto, c'era la solita discussione per chi doveva accaparrarsi per primo la doccia.
Non vedeva l'ora di tornarmene a casa, sudato com'era non ci teneva ad ammalarsi di nuovo.

Mentre aspettava Tenma, sistemò il borsone come meglio poteva e non prestava la minima attenzione al discorso che si stava tenendo in quel momento.
Per la fretta che Kyousuke metteva a Tenma, poteva dire che anche lui non vedeva l'ora di tornarsene a casa.

Tenma fu pronto per andare, e anche Shinsuke e Hikaru, così insieme fecero strada verso l'uscita della scuola.
E mentre Tenma aveva rapito sia Shinsuke che Hikaru, Masaki se ne stava in disparte a parlare con Kyousuke.

Aveva deciso che almeno con lui poteva confidarsi con tutto ciò che gli stava capitando, non raccontò del sogno.
Non l'avrebbe mai fatto.

"È grave." Disse Kyousuke, dopo aver ascoltato tutti i suoi pensieri più profondi.
"Sto per morire?"
"Macché, sei più in salute tu che un pesce rosso."
"Allora cosa?"
"Sei cotto, infatuato, innamorato, rendo chiaro il concetto?"

Masaki annuì.
"Tu come hai fatto a capirlo? Di essere innamorato di Tenma intendo, lui è praticamente il tuo opposto!"
"Che esagerato."
"Rispondi alla domanda Kyo!"
"Tu cos'hai detto di provare quando sei vicino a Kirino?"
"Ansia?"
"Masaki."

Masaki sospirò. Odiava ripetersi.
"Lo stomaco che si attorciglia? Il cuore che batte a tremila, quale delle tante?"
"Tutte Masaki. Tenma sembra stupido, a volte lo è, ma posso dirti che quando l'ho conosciuto per la prima volta, qualcosa in me è andata nel panico più assoluto. Non ho mai avuto paura dei miei sentimenti, e ne ho sempre parlato con Yuuichi in realtà.
Quando avevo capito di essermi preso una bella cotta, pensavo che fosse da stupidi, insomma ti sembro uno che regala fiori o si tiene per mano per strada?"

Ci pensò su, e poteva dire che il solo immaginare Kyousuke che regalava un mazzo di fiori a Tenma gli fece ridere? "Assolutamente no." Rispose.
"Però questo non mi ha frenato, mi piaceva, io piacevo a lui e ci abbiamo provato. Ed eccoci qui. Ti assicuro che l'istinto omicida non mi è ancora passato, vorrei strozzarlo, ma Tenma... credo di essermi innamorato nel preciso istante in cui mi ha sorriso."
"Oh Kyousuke, non ti facevo per nulla così."
"Che vorresti dire?" Kyousuke lo guardò cagnesco.

Masaki si allontanò, quasi per paura che Kyousuke lo prendesse e lo sbattesse a terra con una mossa di wrestling. "Niente, niente!"

Kyousuke... non l'aveva mai trovato così sincero.
Ma stavano davvero parlando della stessa cosa?

Nonostante Tenma e Kyousuke sembravano così diversi, erano fatti l'uno per l'altro, e si vedeva.
Kyousuke usciva dal suo guscio con Tenma, mentre Tenma... beh, era semplicemente sé stesso, e la sua allegria contagiava anche quel burbero di Kyousuke.
Insieme facevano una bella coppia, e anche quando sembravano sul punto di scoppiare, si ritrovavano comunque.

Non poteva esserci Kyousuke senza Tenma, e non poteva esserci Tenma senza Kyousuke.

Un po' come i suoi genitori. Erano fatti l'uno per l'altro.

Ma lui? Lui e Ranmaru?
Masaki non si sentiva minimamente come Hiroto e Ryuuji, ne tantomeno come Kyousuke e Tenma...

"Insomma... mi confonde davvero tanto con i suoi atteggiamenti. E poi mi ha dato quello stupido soprannome..." Masaki sospirò. "E se mi sto solo impressionando?"
Kyousuke scosse la testa. "Hai detto di aver provato forti emozioni quando ti ha trovato al '7-eleven' e quando ti ha accompagnato a casa, io non credo che tu ti stia impressionando, credo che ti piaccia davvero, e non dovresti avere paura di ciò che provi."
"hei voi due!" Tenma gli corse incontro. "Vi ho aspettato fuori al cancello completamente da solo! Ma insomma di cosa state parlando??"

Non si era nemmeno accorto di essersi fermato.

"Scusa Tenma!"
"A Masaki piace Kirino." Disse Kyousuke, poi si allontanò sempre più verso l'uscita.

Masaki divenne paonazzo, lo sentì. Più rosso dei capelli di Hiroto. "Kyousuke!"
"Sei innamorato di Kirino-san??" Tenma urlò.
Masaki corse a tappargli la bocca. "Sta zitto!"

Inutile dire che Tenma si liberò e gli girò intorno intonando: "Ti piace Kirino-san."

Masaki avrebbe tanto voluto ucciderlo.
Ci provò a fargli qualche sgambetto, ma non funzionò.

Fortunatamente Kyousuke corse ad aiutarlo, e diede una bella botta in testa a Tenma. "Smettila adesso." Gli disse.
"Mi hai fatto male!"
"Non è vero."
"Invece sì!"
"Ti ho detto di no."

Tenma gli si parò davanti, camminando all'indietro.
"Hai anche bei gusti sai? È davvero carino." Gli disse.
"Hei!" Si lamentò Kyousuke.
"Cosa? Sei geloso? Te lo dico in faccia che tuo fratello è bellissimo!"
"Un conto è mio fratello, un altro, è quello lì."
"Smettetela. E comunque non è vero, Kyousuke ti ha mentito, non mi piace Kirino."
"Ci conosciamo da più di tre anni Masa, non puoi nasconderci queste cose!" Gli disse Tenma. "Sei innamorato di Kirino-san e si vede! Ma perché non me l'hai detto prima? Pensavo ti piacesse Midori la manager! Quindi se ti piace perché non ci provi?"
"Non risponderò a nessuna delle tue domande."
"Perché ha paura. Pensa che Ranmaru sia etero, e quindi reprime ciò che prova piuttosto che dirglielo."
"Io- io non reprimo un bel niente. Anche se mi piacesse-
-Ti piace!" Disse Tenma.
"Anche se fosse, io e Ranmaru siamo amici. Amici e basta."
"Masaki, la vita è una, provaci se va male ti rifarai di sicuro."

Tenma annuì. "E poi, non è detto che devi rovinare un'amicizia, se Ranmaru ti vuole bene davvero, come amico, non si allontanerà da te."

Tenma sembrava stupido o, meglio, faceva lo stupido di proposito, come aveva detto Kyousuke prima.
Kyousuke raccontò tutta la loro conversazione.

"Masaki si è innamorato! Questo è davvero così carino." Disse Tenma. "Hai le farfalline nello stomaco proprio come me!"

Kyousuke mise una mano sulla fronte di Tenma, e lo spinse all'indietro, facendolo quasi cadere. "E comunque, io non credo che Kirino sia etero, ma insomma l'hai visto?"
"Kyo ha sviluppato il gay radar."

Masaki rise alla cosa più stupida che Tenma avesse detto. "Beh, allora funziona bene questo gay radar."
"Diciamo che, so con chi fare amicizia." Rispose Kyousuke.
"L'hai sempre saputo...? Intendo di me."
"No, ovvio che no, però non mi sorprende che ti piaccia una persona come Kirino."
"Non ha importanza se lo sapevamo o meno, non cambia nulla! Siamo gay anche noi! Io bisessuale per l'esattezza." Ci tenne a precisare Tenma.
"Io... non credo di voler definire il mio... orientamento. Però non ho mai pensato che non sareste stati più miei amici! Sarebbe pure follia." Disse Masaki.
"Beh, sarebbe stato da stupidi pensarci Masaki; e comunque ritornando sul discorso Kirino, magari ha il prosciutto sugli occhi e non lo capisce." Disse Kyousuke.
"Forse è solo confuso anche lui." Disse Tenma. "Guarda che non dev'essere facile per lui."
"Cos'ha di speciale?"
"Niente... però insomma... lui è più grande di Masaki."
"Tenma, un solo anno, comunque pensaci Masaki."
"Grazie però adesso smettetela, mi state dando sui nervi."

Tenma gli fece la linguaccia.

Forse Kyousuke aveva avuto ragione per la maggior parte del tempo, e aveva perlopiù paura... però, insomma, se si sbagliava sui suoi sentimenti?
Gli era piaciuto giocare in quel modo durante la partita, gli piaceva che Ranmaru l'aveva accompagnato in mensa, della bottiglietta di succo che custodiva gelosamente, o quando si erano ritrovati alle macchinette... o di come si erano divertiti durante la battaglia con i cuscini, al ritiro.
Tutte quelle sensazioni... gli trasmettevano una sorta di calore, e forse anche quelle che Tenma aveva chiamato farfalline.

Visto che Kyousuke quella sera doveva rimanere da Tenma, lo accompagnarono fino a casa.

Ritornato a casa, tutto quel parlare gli aveva messo una fame enorme e purtroppo per lui, né Ryuuji né Hiroto erano rincasati.

Quindi, ebbe tutto il tempo per pensare a tutta la situazione che si era creata con Ranmaru, a ciò che aveva detto Kyousuke.
Aveva paura, era vero, non voleva perdere un'amicizia simile perché lui non era bravo per niente a crearsene di nuove; e non ci teneva a distruggerla in quel modo.
E non si sarebbe dichiarato anche perché non voleva essere preso in giro ricevendo un: 'no, Mas hai capito male, mi dispiace.'

No.
Ma non poteva mica rimanere in una situazione simile per tutta la vita.... prima o poi avrebbe perso Ranmaru, no? E lui non voleva perderlo...

Tutto ciò era frustrante... magari avrebbe atteso, sperando in un qualche segnale divino, e prima o poi avrebbe reagito.

Prima avrebbe capito come fare, poi avrebbe agito.

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×Angolino autrice ×

Heilà belli!

Eccoci qui con un nuovissimo aggiornamento; non posso crederci che questo è il penultimo capitolo! Siamo così vicini alla fine...

Vi ho trollati ad inizio capitolo, scusate xD
(e se in realtà vi stia trollando ancora? Magari Ranmaru è veramente etero 😬)

Bando alle ciance sì Ranmaru ha regalato il succo di frutta a Masaki, perché Ranmaru è BRV.

Poi, il discorso con Shindou, c'è bisogno di una spiegazione? 😉
Perché Masaki è capitato lì? Beh, è arrivato tardi non poteva farci niente. Mica poteva tapparsi le orecchie.

Scherzi a parte, il discorso con Shindou, e quello dello psicologo, e lo stesso per Ranmaru.
ED È TUTTO VELATO LO SO, ma ho provato a riscriverlo più e più volte, e secondo me non ha senso che Masaki (e voi lettori), lo scopriate SPIATTELLANDOLO.

Scusate ma questa è l'unica mia giustificazione.

Masaki che parla con Kyousuke e Tenma che gli gironzola attorno sono un must.
Insomma, non e che non abbia nessuno a parte loro, però, essendo amici da parecchio tempo... non so, mi sembrava giusto che avessero il loro screen time.

Masaki e il fatto che non voglia etichettarsi... allora, non so se veramente si possa fare, però, non perché io sia indecisa su tutto (perché per me Masaki è omosessuale, punto.), ma perché secondo me è giusto così, che non si etichetti insomma. Non è una vera e propria giustificazione, lo so.

Niente HiroMidoMasa, e sinceramente anche nell'ultimo capitolo ce ne sarà poca, e mi dispiace 🥲

Bye bye <3

  
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