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Autore: ilenia23    18/09/2009    4 recensioni
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E se Albus Silente avesse una figlia? E se Sirius Black  se ne innamorasse? E se la storia fosse andata tutto in un altro modo o quasi?
Un intenso sguardo, durato un solo istante.
Pieno di dolcissima tensione.
Complicità.
E paura.
E ansia.
E passione.
E felicità straziante.
Gioia pura, autentica.
In un brevissimo sguardo  tutto questo.
Eravamo tutto questo io e Sirius.
E quel poco d’amore che c’era.
Genere: Drammatico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Allora, ringrazio immediatamente tutti per i vostri complimenti. Vedo che avete accolto con entusiasmo l'incipit di questo intermezzo che ho deciso durerà 5 capitoli e nn più 4 per motivi formali. In ogni caso, credo che parecchi dei dubbi che avete espresso nei commenti non verranno risolti con questo intermezzo bensì nel presente....ma non voglio rovinarvi la sorpresa...Buona lettura!!!



Londra, 1980-81

Aryana Silente

Tutto successe troppo in fretta perché me ne rendessi davvero conto:
L’ incarico da Auror.
L’ Ordine.
Harry.
Il trasloco appena fuori Londra.
La profezia della Cooman e le teorie folli di mio padre, che forse tanto folli non erano: Harry, il prescelto?
E poi le sparizioni, i delitti, le nostre prime indagini.
La nostra paura.
Le notti insonni e gli incubi.
Le premonizioni.
La voglia di mollare tutto.
Le lacrime.
E poi ancora la nostra corazza impossibile da scalfire, l’ impermeabilità apparente.
La nostra forza, il nostro talento da Auror.
L’ansia dell’ attesa.
Il dolore per le perdite crescenti.
L’ angoscia che si trasformava in panico ma che non potevi mostrare a nessuno.
Gli abbracci troppo rapidi.
I falsi sorrisi di rassicurazione.
Gli sguardi pieni di troppa poca speranza.
L’ unione difficile da tenere.
I litigi e le riappacificazioni.
La diffidenza e l’odio serpeggianti.
L’ intolleranza.
Il nervosismo.
E poi ancora la rabbia, la frustrazione di non trovare risposte.
Le piste sbagliate.
Le soffiate.
Le minacce.
I combattimenti.
Tutto questo era la guerra che ci arrivò addosso come una valanga.
E in mezzo noi.
James e Lily
Io e Sirius.
Remus.
Mio padre.
E tutti gli altri. Quelli che rimanevano, almeno.

                                                                         



                                                          ***************




24 Ottobre 1981 - Casa Black/Silente, poco fuori Londra

Accoccolati sul divano, con una tazza di the in mano, io e Sirius osservavamo il temporale fuori dalla finestra.
Entrambi non riuscivamo a dormire a causa della mia visione.
Pochi minuti prima, cercando di prendere sonno, ebbi uno dei miei soliti flash, innumerevoli in quel periodo. Tutto era come al solito troppo confuso: la culla di Harry, grida, lampi verdi, visi sfocati.
Non sempre si avveravano le mie premonizioni , non erano avvenimenti sicuri e certi..erano per lo più degli avvertimenti, delle piste da seguire. In questo caso, se mi appariva Harry voleva dire che dovevamo tenere gli occhi aperti attorno a tutta la famiglia Potter. Purtroppo quella era l’ennesima visione sui nostri amici e io cominciavo a sentirmi davvero inquieta.
“Sirius” sussurrai, levando la testa dalla sua spalla e fissandolo negli occhi.
“Dimmi”.
“Stavo pensando che stanno cambiando molte cose. In questo periodo non ci si può fidare di nessuno, ogni cosa è incerta e le persone a te care possono non esserci più domani…”.
“Perché mi stai dicendo queste cose?”mi interruppe.
“Perché se un domani ci dovesse succedere qualcosa vorrei non dover rimpiangere niente. Vorrei non aver perso tempo con te”.
Un debole sorriso gli si stampò in volto.
Non sorrideva più da tanto tempo ormai.
“Mi sono chiesta così tante volte se fosse la cosa adatta a noi…però…”.
“È quello che vogliamo, no?”completò lui per me.  
“Più di ogni altra cosa al mondo”.
“Allora, Aryana Kendra Arya Saphira Silente, è deciso. Ci sposiamo” disse guardandomi fisso negli occhi.
Non era una proposta, ovviamente.
Tipico di Sirius.
Odiava tutto ciò che sapeva di convenzionale, odiava le regole..e io lo amavo così.
Ogni centimetro di me stessa lo amava.
“Assolutamente si, Sirius Black” esclamai, attirandolo per il colletto della camicia verso di me.
Prima che le nostre bocche potessero incontrarsi, bussarono violentemente alla porta.
Immediatamente a bacchette sfoderate ci precipitammo all’ingresso.
“Chi è?”tuonò Sirius.
Nessuna risposta.
Mi scansò dal lato interno della porta, mentre si preparava ad aprirla.
Anche se sapeva che io avrei potuto schiantare meglio di lui l’ospite indesiderato, doveva sempre proteggermi e ovviamente dimostrare quanto era in gamba.
Aprì lentamente la porta.
Il suo viso si rilassò quando vide chi era ma tornò subito teso.
La famiglia Potter al completo, totalmente fradicia, piombò a casa nostra, inzuppandoci l’ingresso.
I loro volti erano preoccupati e nervosi.
Il piccolo Harry dormiva placidamente tra le braccia di Lily ,ignaro di tutto.
“Che è successo?”esclamai preoccupata.
“Voldemort ci cerca e questa volta fa sul serio. Non possiamo tornare a casa nostra, ci serve un nascondiglio”.
“In realtà lo abbiamo già trovato ma abbiamo bisogno di un custode segreto prima di andarci”completò Lily, posando Harry sul divano.
James e Sirius si scambiarono uno sguardo pieno di eloquenza.
“Noi siamo pronti a farlo, lo sapete” esclamai, precedendo Sirius.
“James, posso parlarti un attimo di là…da soli?”esclamò Sirius serafico.
“Ma certo..”rispose James ,seguendo Sirius nello studio.
Rimasi interdetta per un po’ dopodiché feci accomodare Lily sul divano insieme al piccolo e sfogammo reciprocamente le nostre angosce e i nostri timori, come sempre era stato.

Sirius Black  

“In realtà non credo sia una buona idea” dissi,chiudendo la porta dello studio.
“Sir, ma che dici?” dichiarò James, stupito.
“Fratello, sai che sono pronto a dare la vita per te, Lily e Harry e ti prego di non dubitare mai un solo istante di questo. Tuttavia credo che sia troppo scontato ed inevitabilmente rischioso che sia io ad essere il custode segreto. Dobbiamo far credere a tutti che sia così ma in realtà possiamo scegliere qualcun altro, in modo da essere completamente certi che Voldemort non lo scopra mai”.
“La solita vecchia volpe…e tu chi suggerisci Felpato?Remus?”dichiarò James, mettendomi una mano sulla spalla.
“È il secondo della lista dopo di me. No, io invece prenderei il più insospettabile di noi ,quello che all’apparenza potrebbe sembrare il più pavido, il più tocco…Peter Minus”.
“In effetti nessuno sospetterebbe di lui ,e poi, io mi fido”.
“Anch’io..è la cosa migliore, Ramoso. Ah, un’ultima cosa: non deve saperlo nessuno tranne noi due”.
“Nemmeno Lily e Aryana?”domandò sorpreso.
“Meno persone ne sono a conoscenza meglio è”conclusi risolutivo.

Aryana Silente

“Allora io e Lily dobbiamo andare subito” esordì James,rientrando in salotto.
“No, dai, rimanete un altro po’”insistetti io.
“Tesoro, non c’è un attimo da perdere. Ricordati che ti scriverò prestissimo. Ti voglio bene. A presto” rispose Lily, abbracciandomi.
“Allora a presto amici miei..”disse James abbracciandoci a sua volta.
Dopodiché in fretta e furia sparirono sotto il mantello dell’invisibilità.
Non potevo sapere che quella fu l’ultima volta che rividi i miei migliori amici….da vivi.
“Tipico di te..”mormorai a Sirius.
“Cosa?”.
“Diventare il loro custode segreto, lasciandomi fuori come al solito”.
“Elfo, sai benissimo che è la cosa migliore per tutti..”.
“Tranne che per me..”.
“Se uno dei due deve morire preferisco che sia io, piuttosto che tu”.
“Peccato che per me valga lo stesso..non mi hai lasciato altra scelta”.
“Aryana, rifletti: se tu resti viva con il tuo talento e i tuoi poteri saresti molto più utile di me..”.
“Ma che discorsi fai? Parli di utilità?”.
“Elfo..basta così..non possiamo litigare per questo..”disse, stringendomi a sé.
“Non possiamo più rimandare..dobbiamo farlo subito..” mormorai, stretta al suo petto.
“Domani ti va bene?”mi rispose.
“D’accordo. Sarebbe troppo pericoloso avvertire gli altri per cui saremo solo io e te..non lo saprà nessuno..”.
“Nessuno”.
L’indomani mattina io e Sirius Black ci unimmo in matrimonio.
Non fu niente di eccezionale.
Nessun invitato, nessun ricevimento, nessun festeggiamento.
Era solo una conferma. Solo il suggellamento di quello che noi sapevamo già: ci appartenevamo.
Eravamo felici ,nonostante tutto.


                                                                                              **************

I giorni che seguirono trascorsero lenti e furono pieni di ansia e attesa.
I Potter si facevano sentire poche volte e le sparizioni si infittirono ancor di più, soprattutto tra la nostra cerchia di amici.
 I Paciock vennero torturati fino alla pazzia per mano di Bellatrix Black e molti altri sparirono in circostanze misteriose.
Voldemort voleva disperatamente i Potter e noi capimmo ben presto che non poteva essere solo per la loro posizione scomoda.
Più il tempo passava più eravamo convinti che qualcuno aveva spifferato la profezia a Voldemort.
Nel frattempo io scoprii qualcosa destinato a cambiare per sempre le nostre vite…

27 Ottobre 1981 – Casa coniugi Black

Era una mattina dal cielo plumbeo, l’ennesima brutta giornata.
Entrai in cucina, stropicciandomi gli occhi.
Sirius stava sorseggiando il suo caffè amaro mentre leggeva una lettera.
La gazzetta del Profeta sul tavolo intitolava: “È guerra?”.
“’Giorno, signor Black”sbadigliai ancora un po’ intontita.
“Elfo, guarda qua..una foto di Harry sulla scopa che gli abbiamo regalato..”esclamò entusiasta abbracciandomi da dietro. “Mi piacerebbe tanto averne anch’io uno così che mi gira per casa..”.
La buttò lì, come una bomba a mano.
“È  il tuo modo carino per dirmi che vorresti un figlio da me?”gli chiesi, lasciandomi accarezzare il ventre ,ancora totalmente piatto.
“A te no?”chiese, voltandomi verso di lui.
“Beh, forse non è così astratto come credi il tuo desiderio..”.
Il suo viso si illuminò, sgranò gli occhi e passò lo sguardo da me alla mia pancia più volte.
“Vuoi dire che…”.
“ Credo proprio che presto avremmo un piccolo Black”.
“Yuuu” urlò, sollevandomi in aria e sballottolandomi per tutta la casa.
Ridemmo per almeno mezz’ora senza proferire parola, solo guardandoci negli occhi e per un attimo dimenticammo tutto.  
Esistevamo solo noi due.
Io e Sirius.
Anzi, noi tre.
Fu in quell’istante che avvenne. Tutte le mie barriere crollarono.
Potreste dirmi che l’avevo abbassate da un pezzo ma non era realmente così.
Una parte di me aveva sempre paura che un giorno Sirius avrebbe potuto farmi del male. Che quello che avevamo potesse finire.
Ma in quell’istante preciso….il sorriso che fa Sirius, azzera tutti i dubbi miei.
Ero sua. Totalmente, inesorabilmente, sua.
La mia felicità nelle sue mani. La mia vita nelle sue mani.
Quella sensazione di pace e completezza.    
E d’un tratto una convinzione affiorò dentro il mio animo….
Sarebbe stato per l’eternità…
Non potevo sapere quanto mi stessi sbagliando e quanto l’avrei pagata per aver potuto credere ad una simile ingenuità.

                                                          
                                                           **********************
 

31 Ottobre 1981 -  Casa coniugi Black


Mi svegliai di soprassalto nel letto madido di sudore.
Subito Sirius mi stette addosso: “Che è successo?Cosa hai visto?”.
Ansimando, cercavo di fare ordine nella mia testa..
Cosa avevo visto di tanto orribile?
Casa Potter.
La porta verde d’ingresso.
Una mano bianca come il latte che gira la maniglia.
Potevo sentire il suo respiro eccitato e avido di morte e violenza..
Era venuto lì per uccidere, di questo era certa.
Due occhi verdi, che conoscevo fin troppo bene.
Un lampo.
Un urlo agghiacciante e poi più nulla.
“Voldemort…ha trovato Lily e James o lo sta per fare..”balbettai sconvolta.
“È impossibile..sei sicura?”.
“No che non sono sicura. Lo sai come sono le visioni quando riguardano qualcuno a noi caro, è tutto troppo confuso. Forse questa è una visione senza senso come le altre..”.
“Le tue visioni non sono mai senza senso. C’è qualcosa che non va stanotte..lo sento anch’io”mormorò, affacciandosi alla finestra della nostra camera da letto.
Lampi e fulmini dardeggiavano nel cielo.
Era una notte infausta e malaugurate.
“Che cosa facciamo?Avvertiamo mio padre?”.
“No, non ce n’è bisogno. Andrò io da James”.
“Vengo anch’io”esclamai, saltando giù dal letto ma Sirius mi afferrò per le braccia e mi rimise a sedere.
“Non esiste. Tu starai qui e aspetterai che ritorno. C’è un tempaccio là fuori ,non vorrai che succeda qualcosa al piccolo?!”.
“Non ti aspetterai che rimanga qui ad aspettare da sola mentre tu sei là fuori?!”.
“È esattamente quello che farai, elfo”disse dolcemente, stampandomi un bacio sulle tempie.
Andammo avanti per un po’ a battibeccare ma Sirius era irremovibile.
Giunse il momento di salutarci sull’uscio di casa.
“Non posso lasciarti andare non sapendo se tornerai”farfugliai con le lacrime agli occhi.
Lui prese il mio mento con due dita e mi costrinse a fissarlo.
“Elfo, te lo prometto, tornerò da te….da vivo”.
“Non andare, ti prego. Ho una strana sensazione addosso. Può darsi che mi sia sbagliata riguardo la visione e ti avrei messo in pericolo per nulla..”.
“O può darsi che invece non ti sia sbagliata. Aryana, lo sai che devo andare..”.
“Tieni questo almeno..”dissi con la voce spezzata mentre mi staccavo il medaglione elfico di mia madre dal collo e lo legavo a quello di Sirius.
“Te lo riporterò sano e salvo”.
“Cerca di tornare tu sano e salvo”.
“Buonanotte..”esclamò infine concedendomi un bacio intenso, che mi convinsi non poteva simboleggiare un addio.
“Ti amo..”sussurrai al suo orecchio,restia a lasciarlo andare.
Sorrise.
“Cos’è la terza volta che me lo dici in tutta la vita questa?”.
“Credo la seconda..”.
Ridemmo.
“Ti amo anch’io” mormorò ,fissandomi negli occhi.
Poi sparì.
Quella fu l’ultima volta che vidi Sirius Black, o almeno, il mio Sirius Black.
  
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