18/09/2009
16 recensioni
- Condannata -
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http://grinch7.deviantart.com/art/bride-111550160
Un passo.
Un altro
Occhi che ti guardano.
Ti scrutano.
Ti studiano.
Così come tu hai studiato i libri a scuola. O come studi i manuali di legge magica nel tuo ufficio. Dentro quello sgabuzzino senza finestre. Sommersa da moduli e pratiche, cercando di trovare una soluzione per tutti. Lasciando fuori dalla porta i problemi e le angosce.
Un passo.
Un altro.
La giornata é calda. Soffocante. Torrida.
Torrida come il tuo cuore colmo di disprezzo verso te stessa.
Soffocante come l’affetto delle persone che ti circondano.
Affetto che sai di non meritare.
Un passo.
Un altro.
Respiri lentamente. Il pesante vestito che indossi ti fa mancare il fiato.
Stringe il tuo corpo. Stringe il tuo cuore.
La tua vita non ti appartiene più.
Sei in balia della corrente. Lasci che gli altri decidano per te.
Sei vuota. Sola. Disperata.
Un passo.
Un altro.
Vuoi scappare. Vuoi gridare. Vuoi piangere.
Invece continui nella tua marcia.
Quella marcia che ti porterà verso l’oblio.
Un passo.
Un altro.
Ti stai condannando ad una vita infelice.
Una vita priva d’amore. Insignificante. Inutile. Dolorosa.
Ma é quello che tutti ritengono giusto.
Quello che tutti si aspettano.
Quello che lui ti ha chiesto di fare.
Un passo.
Un altro.
La tua mente sadica e perversa rivive gli ultimi momenti di felicità.
Gli ultimi attimi in cui credevi che tutto potesse andare bene.
Un’infinita tortura per il tuo cuore.
I suoi baci. Le sue carezze. Il suo cuore, anche se imperfetto. Il suo amore. Anche se, a volte, le sue parole erano ciniche e acide.
Lui non era un angelo. Lui non era un principe azzurro.
Alcuni l’hanno definito mostro. Altri assassino.
Per te era solo il grande amore.
L’unico vero amore.
Ma ora é perduto.
Resta solo l’ennesima cicatrice che fa male, che ti ricorda quanto hai perso.
E un petto arido dove un tempo batteva un cuore innamorato.
Dovresti piangere, ma le lacrime sono finite da molto tempo portandosi via non solo la tua felicità ma anche la tua anima.
Sei una marionetta i cui fili sono tenuti da lui.
Dal tuo grande amore perduto.
Maledetto bastardo.
Un passo.
Un altro.
L’hai odiato
L’hai amato.
Ma ora tutto é finito. Il tuo sogno d’amore si é dissolto.
Ti sei svegliata.
E sei precipitata in un incubo.
Un incubo che mai avrà fine.
Un incubo che ha creato lui.
Un passo.
Un altro.
- Vai con lui.
- No.
- Ci andrai in ogni caso.
Hai urlato. Hai pianto. L’hai pregato. Hai picchiato i pugni sul suo torace ma a nulla é servito.
- Lui potrà avere il mio corpo ma non il mio cuore. – avevi gridato tra le lacrime, conscia che tutto stava drasticamente cambiando.
- Col tempo saprai donargli anche quello.
Freddo. Distaccato. Proprio com’era lui un tempo; prima che iniziaste ad amarvi.
Un passo.
Un altro.
Lo senti.
Il suo sguardo su di te.
Sapevi che sarebbe venuto.
Sapevi che voleva vederti fare quel passo. Allontanarti per sempre da lui. Andare incontro al tuo inesorabile destino.
Un destino che sai non ti appartiene.
Un passo.
Un altro.
- E’ lui l’uomo giusto per te. Non io.
Con quell’unica frase aveva condannato entrambi ad una vita di falsità e menzogne.
Tu promessa ad un uomo che non hai mai veramente amato.
Lui destinato alla solitudine.
- E’ così che dev’essere. – aveva detto prima di voltarsi e sparire per sempre dalla tua vita.
Ed ora é lì.
Vuole assicurarsi che tu stia facendo la cosa giusta. Anche quando fa soffrire così tanto.
Un passo.
Un altro.
Speri che fermi tutto. Che ti porti via. Che ti ridia quella felicità perduta.
Invochi con la mente il suo nome; nello stesso modo in cui invocavi il suo nome durante le vostre notti di passione.
Un passo.
Un altro.
Non si muove.
Non dice nulla.
Risoluto nella sua decisione di lasciarti andare.
Di darti una vita migliore di quella che lui poteva offrirti.
Un passo.
Un altro.
Ron sorride, in piedi accanto al cerimoniere.
Lui é felice. Innamorato.
Quello che tu non sarai mai più.
Allunga una mano.
Vedi il corpo reagire contro la tua volontà. Come se fossi uno spettatore esterno impotente.
Ti vedi allungare un braccio e prendergli la mano.
Lui sorride. Le lentiggini sul volto sono marcate dal sole di quel pomeriggio torrido.
- Sei pronta, Hermione?
Senti i muscoli della faccia contrarsi in quello che, agli occhi dei presenti, é un sorriso.
Dentro sai che é l’ultimo momento per fermare tutto.
Per convincerlo che può esserci una seconda opportunità.
- Sì. – mormori con un filo di voce.
Una voce che stenti a riconoscere.
La sensazione di essere osservata da lui sparisce.
Se n’é andato.
Per sempre.
Si é assicurato che fossi al sicuro. Con l’uomo che meriti.
Chiudi gli occhi.
Il cerimoniere inizia a parlare.
Sei condannata.
- Fine -
Angolo dell’autrice.
Questa storia é nata di getto. In modo impulsivo.
Ormai erano settimane che non riuscivo a finire una storia. Neppure una one shot. Questa é nata da sola. In una settimana pesante.
Spero che abbia suscitato in voi qualche emozione Ammetto che mi sono sentita molto cattiva mentre descrivevo l’angoscia della mia Hermione.
Ehi devo specificare chi é lui ?
Naaaa sono certa che l'abbiate capito... altrimenti basta leggere la mia pagiana autore e capirete chi é!
Elena
Modifica del 21/09/09: ho dovuto inserire anche gli altri due personaggi. Ovvero Ron (ma lui é citato) e il misterioso lui, in parole povere: Severus.
Mi rendo perfettamente conto che non citando il suo nome questa figura nascosta nell'ombra che osserva la donna che ama sposarsi con quel buono a nulla di Ron (mi scusino tutte le fan di Ron ma a me proprio non piace)possa essere chiunque.
Il problema é che nella mia tesolina malata lui può essere solo Severus Piton.
Non me ne vogliano le amanti delle FF Hermione / Draco ma il biondissimo Malfoy, in questa storia, non c'entra nulla. Poi, é naturale, se volete immaginare lui al posto del tenebroso professore di Pozioni non posso certo forzarvi! ^^"
Era solo una precisazione.
Elena
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