Storie originali > Nonsense
Segui la storia  |       
Autore: martaelena    18/09/2009    0 recensioni
Tra il caffè ed il toast alla marmellata, Maria scende le scale.
Di solito, indossa una vestaglia azzurrina, con farfalle bianche ricamate, i lunghi capelli castani sono raccolti in una coda di cavallo imprecisa, gli occhi sono segnati da profonde occhiaie.
Non dorme molto Maria.
- Buongiorno - sussurra lei mestamente avvicinandosi al frigo con aria concentrata.
- Buongiorno - risponde Ozu - dormito bene stanotte? -
- Due ore o più poco. Il vento fuori distraeva a continuare- [...]
( Capitolo III )
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ozu I

 

IL DOTTOR OZU

 

" Dell'essere succubi"

 

 

 

7:00 p.m.

 

La luce nello studio è ancora accesa. Carte sparse sulla scrivania danno l'idea di una giornata intensa e caotica. Sabina, l'assistente kazaka, sospira brevemente e, con straccio alla mano, inizia a spolverare divani e tavolini, libri e taccuini, riponendo il tutto in religioso disordine.

Sotto una pila di appunti macchiati di caffè trova un plico di fogli pinzati assieme. Perplessa, Sabina si siede sul pavimento ( il tutto si trovava nascosto sotto una poltroncina blu ) ed inizia a leggere.

Dopo dieci minuti, la porta dello studio si apre.

Il dottor Ozu con la mano destra sulla maniglia e la sinistra stretta a pugno osserva con aria critica la stanza.

- Sabina, noto con piacere che ti sei data da fare in mia assenza -

La giovane alza lo sguardo di scatto.

- Mi perdoni Maestro, ma mi ero persa nella lettura -

- Ah! E quale manoscritto è stato tanto abile da rubarti alle faccende domestiche? -

- " Dell'essere succubi " , si intitola -

Il dottore avanza verso la scrivania ed inizia ad analizzare con aria disgustata alcune cartoline.

- Questo è il colmo! - esclama brandendo in mano una cartolina raffigurante New York al tramonto.

- Cosa Maestro? - chiede Sabina, senza alzare stavolta il capo dal plico.

- Quella Maria di Sforza, quella insopportabile megera. Mi scrive dicendo che New York è la città più bella del mondo e che sono stato davvero stupido a non accettare il mio invito-

Uno sbuffo stizzito.

- E dice anche che è riuscita ad incontrare una delle protagoniste di "Six on the Coast " -

- " Sex & City " - lo corregge automaticamente Sabina.

- Quelllo che è. Comunque non capisco a che pro scrivermi, lo sa benissimo che io in quella città non metterò  mai piede. Non farò lo stesso errore di Atene -

- E Tokyo -

- E Tokyo -

- E Parigi -

- E Parigi -

- E Sydney -

- E Syd...eh, Sabina! Stai forse insinuando che sono succube di quella donna? -

L'assistente lo guarda: - O no Maestro, non mi permetterei mai -

L'uomo la guarda dubbioso, le sopracciglie inarcate e le mani che stringono il legno della scrivania.

- Devo ammettere però che questo manoscritto è proprio interessante- continua la giovane, sfogliando lievemente il plico- Descrive come riconoscere i sintomi dell'essere succubi in persone all'apparenza normalie rispettabili -

- Tsk, come no -

 Sabina si scosta un ciuffo di capelli corvini e se lo porta dietro l'orecchio.

- Il primo sintomo è lo SCETTICISMO -

Il dottor Ozu sbuffa e riprende a cercare tra le carte sulla sua scrivania una penna viola.

- " LA PERSONA, DINANZI ANCHE AL SOLO ACCENNO DEL PROBLEMA, SBUFFA E SI DEDICA AD ALTRE ATTIVITA' " -

- Come se fosse un problema di fondamentale importanza -

- Il secondo sintomo è l' IRONIA-

Trovata la penna viola, Ozu inizia a scrivere con un certo nervosismo sul taccuino.

- "LA PERSONA SCHERNISCE E LIQUIDA L'ARGOMENTO IN TEMPI RAPIDI, TACCIANDOLO COME BANALE ED INUTILE" -

- Certo che quello che ha scritto questo....insieme di perle di saggezza deve essere un luminare -

Si sente il rumore di un tonfo: un voluminoso pacco di foglietti si è appena schiantato al suolo. Sabina fa per alzarsi ma il Maestro le fa segno di rimanere dov'è.

- Non disturbarti, mia cara. Continua a leggere, mentre io raccolgo quegli insignificanti pezzi di carta dove annoto tutte le possibili diagnosi dei miei pazienti -

Lei, un pò sorpresa ( e anche vagamente offesa ), si riaccomoda a terra a gambe incrociate.

- Il terzo sintomo di tale stato d'animo è la PRESA IN GIRO e lo SMINUIMENTO di chi sta facendo presente il problema -

- Elementare Watson - ironizza Ozu, mentre chinato a quattro zampe sul pavimento, cerca di ricordarsi se abbia mai avuto una paziente di nome Emilia Rossellini, con l'alitosi e la mania per gli oggettini a forma di conigli.

- " LA PERSONA, ANZI, IL PAZIENTE, VISTO IL SUO CONTINUO STATO DI DE...DA....DOLIAL?-

- Denial - la corregge il dottore automaticamente.

- Grazie Maestro, " DENIAL, SMINUISCE E PRENDE IN GIRO L'INTERLOCUTORE, RITENENDOLO SPESSO E VOLENTIERI UN CIARLATANO "-

Ozu sbuffa, si alza di scatto e si mette le mani in tasca con stizza.

- Davvero non capisco chi sia questo inutile ciarlatano, pensa proprio che glielo pubblicheranno quell'insieme di boiate? -

Sabina si ferma, indecisa se continuare o meno.

- Maestro....-

- Vai avanti Sabina. Ma vedi di terminare in fretta, ne ho piene le scatole di questa storia -

- Il penultimo sintomo è l' ESASPERAZIONE: " IL PAZIENTE E' NEL PIENO DEL SUO RIFIUTO E SCARICA LA SUA FRUSTRAZIONE SU QUALUNQUE COSA GLI CAPITI A TIRO" -

Ozu rimane in silenzio, ma le sopracciglia sono aggrottate ed i pugni serrati. Ad un certo punto, afferra il primo oggetto che gli capita sotto mano ( un gattino di ceramica ) e lo scaraventa fuori dalla finestra.

Un sibilo: - Dannata Maria di Sforza -

L'assistente si accomoda un poco gli occhialie volta pagina.

- L'ultimo sintomo è la RABBIA... Maestro? Non vi sembra curioso questo trattato?-

Silenzio.

Il dottor Ozu respira pesantemente: - E perchè mai dovrebbe interessarmi Sabina? -

- Perchè? - risponde lei, ormai incurante del pericolo che rischia di correre - sembra il ritratto del rapporto tra lei e la signora Maria di Sforza -

- Quindi secondo quella testa bacata - dice indicando con il dito il manoscritto - io sarei succube di Maria di Sforza? -

- Già - risponde Sabina, chiudendo soddisfatta il plico.

Ancora silenzio.

Poi Ozu esplode: - E chi sarebbe il FANFALUCONARO che afferma ciò? -

La giovane sobbalza ma riapre il plico in tutta fretta, scorrendolo fino all'ultima pagina. Deglutisce a vuoto.

- Ebbene Sabina? - esclama iroso il dottore.

Lei alza gli occhi: - Voi Maestro -

Altro momento di silenzio.

Un'alzata di spalle.

- Beh, vuol dire che mi conosco bene -

E se ne va spegnendo la luce.

Lasciando Sabina al buio.

 

 

 

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: martaelena