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Autore: terryoscar    23/02/2024    3 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Ancora femmine
 
Dopo essermi ripulito dalla cera, dopo avere sofferto, urlato disperato e non so neppure io cos'altro .... è tempo di conferire con il Generale Jarjayes, capofamiglia di questa stranissima famiglia. Lo cerco per il palazzo, raggiungo lo studio e decido di controllare se è qui, di certo non è nella cappella, questa è una casa di spretati!

TOC TOC TOC
 
Ho il capo chino sulle pratiche delle mie nuove attività, con tutto ciò che è successo ho dimenticato di firmare alcuni documenti. Sento bussare.
"AVANTI!"
 
Apro la porta ed entro deciso. Mi guardo attorno e vedo il generale seduto alla sua scrivania. Non è però da solo, in questa stanza, intenti a leggere documenti, si trovano anche alcuni dei suoi generi ed il suo erede, quella donna tanto strana quanto pericolosa, con accanto il suo quadrupede che ha scambiato la mia veste per un pitale, ed a terra, sopra una coperta con alcuni cuscini, un fagotto sorridente, frutto senza dubbio dell'unione carnale della soldatessa e del suo sposo, detto fagotto gioca con il quadrupede in questione cercando di afferrarlo e tirargli ora la coda, ora le orecchie.

"Generale, devo conferire con Voi! Adesso!"
"E' successo qualcosa?" domando tranquillo, sollevando la testa dalla mole di documenti, mentre appoggio la piuma al suo posto. Questo cardinale mi irrita, con il suo naso aquilino, la pelle di colore quasi grigio. Non so perché ma sembra persino che abbia un odore di naftalina.
"Ho terminato le mie ispezioni e sono giunto alla conclusione che sia tempo di sciogliere il legame di Madame Jolande. Ovviamente sarà necessario poi provvedere alle nuove nozze. Ecco, questo è il documento che sancisce l'annullamento del precedente matrimonio della donna in questione!"
Prendo tra le mani il documento, l'apro, su c'è il sigillo del papato, leggo ....
"Uhm ... mi fa piacere che finalmente Madame Jolande potrà disporre della sua vita ma ovviamente prima i due futuri sposi dovranno conoscersi."
"Conoscersi? Certe conoscenze solo dopo il matrimonio, Generale! Mi meraviglio di Voi!" e pensare che lo facevo uomo morigerato, invece anche lui è come quello spretato e lussurioso del fratello.

Ho sentito le parole del prelato, mi alzo di scatto dalla mia poltrona, lascio sul tavolo i documenti ed aggiungo: "Davvero avete liberato mia sorella da quel vecchio? Devo darle subito la lieta notizia!"
Ignoro le parole di mio genero Charles e rispondo aspramente al Cardinale: "Ma cosa avete inteso? Io ho vigilato sulla castità di Madame Jolande e Vi pare che possa permettere una cosa simile?! Cardinale Vi sentite bene?!"
"Bene, quindi concorderete con me circa la necessità di unire i due giovani in giuste nozze, con l'assenso del fratello della fanciulla, ovviamente!"
"Certamente ma ciò dovrà avvenire tra tre mesi a partire da oggi!"
Alzo un sopracciglio stupito, "Tre mesi? E perché mai? Una settimana sarà più che sufficiente, vero Marchese de Lincourt?!"
Charles sussurra: "Si ... si ... mia sorella ne sarebbe contenta ..." rispondo entusiasta.
Il Generale ribatte severo: "Niente affatto! I promessi sposi dovranno conoscersi a fondo. Voglio che siano convinti della loro unione affinchè non se ne pentano! ... Quindi saranno tre mesi di fidanzamento! ... Anche se sei mesi sarebbero stati perfetti ma vista l'età della sposa non vorrei che non riuscisse più a concepire."
"Ma .... ma ...... Generale, siate magnanimo! Mia sorella ha tanto sofferto ..... almeno con lei non siate così .... rigido!" Aggiungo l'ultima parola ripensando al mio fidanzamento con Joséphine, sorvegliati a vista per sei mesi, ma noi siamo riusciti ugualmente a ..... però ricordo bene il terrore che avevo ogni giorno nel recarmi nella casa del generale ... si stava tranquilli solo quando era con il suo reggimento!
Osservo attentamente mio genero, con voce grave domando: "Perché quella faccia? A cosa stai pensando?"
"I .... io? Ah ... ecco, ricordavo .... il giorno in cui mi avete concesso la mano della mia Joséphine ...  e dei successivi sei mesi che ci hanno separati dalle nozze!" s
 
sei mesi di terrore puro, con quest’uomo che mi ha interrogato, valutato, pesato e soppesato. Mi ha anche sfidato a duello, umiliandomi ovviamente, sotto lo sguardo del mio augusto genitore, anche lui militare in congedo, che senza dubbio avrebbe voluto un figlio più abile con le armi.
 
"Hai forse qualcosa da ridire?"
"Ecco .... veramente ...." mi volto ad osservare i miei cognati, alla ricerca del loro supporto. Vedo Oscar sorridere, di sicuro lei si è divertita molto all'epoca, suo padre le aveva ordinato di non perderci mai di vista, in sua assenza.
"ALLORA?!! Rispondimi!"
"I ..io .... credo di poter parlare anche per i miei cognati .... ecco .... Voi siete stato .... rigido!" rispondo un poco terrorizzato, dopo venticinque anni di matrimonio io sono ancora terrorizzato da mio suocero.
"COSA?!! Io sono stato fin troppo blando visto che TU e Joséphine ..." guardo il Cardinale, ridimensiono le mie parole, non voglio che sappia che tutte le mie figlie hanno consumato prima del matrimonio ... ovviamente tutte tranne Luisa. "Sbaglio o hai anche tu delle femmine? RISPONDIMI!"
"Signore .... lo sapete bene, nella famiglia Jarjayes la progenie è prevalentemente femminile!"
 
Sento un leggero tono ironico nelle parole di mio genero, come se volesse prendersi gioco di me, con quel mezzo sorrisino in viso. Certo, lui ha avuto ben due maschi … e poi solo femmine, una lunga serie di femmine. Io invece …. Solo la lunga serie di femmine, anche se Oscar ….
 
"Non è il caso che tu me lo ricorda, lo so da me! Dunque quando le tue figlie saranno in procinto di sposarsi, le sorveglierai oppure permetterai loro di infangare il buon nome della famiglia?! E ADESSO RISPONDIMI!"
"Ecco , se posso essere sincero .... credo che sarà Joséphine ad occuparsi della questione ....." anche perché diversamente verrei punito severamente da mia moglie.
"Ciò significa che l'onore della famiglia sarà calpestato, ma IO non lo permetterò! IO veglierò sulla virtù delle mie nipoti!"
"Ecco, grazie Generale. Le affido con piacere a Voi!" Rispondo tranquillo, "Però qui stiamo parlando di mia sorella ....  e Sua Eminenza il cardinale Richelmi, inviato qui da Sua Santità, ritiene che una settimana sia un tempo consono di attesa per la celebrazione del matrimonio .... e Voi non vorrete mettervi contro un emissario del Santo Padre, vero Signore?!"
"Cardinale fate il Vostro dovere! Non potete dileguarVi in questo modo!"
"Generale! Io non mi dileguo affatto. Ho solo stabilito che una settimana sia un temo congruo. E mi pare che il fratello della giovane fanciulla illibata concordi con me."
"Che rimanga illibata di altre dodici settimane! Che fretta c'è?"
"Devo tornare a Roma, io! Non posso di certo restare lontano dalla Santa Sede a lungo! Ho dei Sacri Compiti da svolgere, io! Una settimana! Così ho deciso!"
"Ed io ho deciso che Madame Jolande contrarrà le nozze non prima di tre mesi!"
"Siete un uomo testardo, volete forse mettervi contro le volontà di un emissario del Santo Padre?!"
"Sono un Generale e un Generale non ha paura di nessuno tanto meno di un emissario del Santo Padre! ..."
"Non cederò! Una settimana o ritiro l'autorizzazione allo scioglimento del precedente legame!"
Afferro il documento, lo infilo in tasca e con sarcasmo dico: "E' in mano mia! Voi non potete fare nulla!"
"Siete un uomo prepotente, un tiranno! Mi chiedo come facciano questi gentiluomini a sopportarvi! Un despota!!! E immagino che non frequentiate neppure la Chiesa con continuità!"
Con un mezzo sorriso, continuo: "Cardinale, forse a Roma Vi aspetta qualcuno?"
"Certo! Mi attende il Santo Padre!!"
"Beh se lo desiderate, andate pure! IO mi occuperò della faccenda."
"Voi?!!! Cosa intendete con queste parole?!"
"Ah vedo che non comprendete al volo! Sarò più chiaro, partite! Mi occuperò personalmente del fidanzamento e del matrimonio dei futuri sposi. Non ho bisogno di nessuno!"
"E chi dovrebbe vegliare sulla virtù della sposa? Forse Voi?!" Aggiungo sarcastico.
"Se Voi non potete, sarà compito mio vegliare sulla virtù della sposa! Dov'è il problema?"
"Magari nel fatto che la Vostra primogenita è divenuta madre dopo soli sette mesi di matrimonio? O vogliamo parlere della seconda? O della terza? Devo proseguire? Anche l'ultima, qui presente .... insomma Generale, ammettetelo, ve l'hanno fatta sotto al Vostro augusto naso!" aggiungo le ultime parole con tono deciso, raddrizzandomi in tutta la mia statura.
"Coff coff ... ho fatto del mio meglio e poi all'epoca ero nell'esercito invece adesso, ho tutto il tempo per sorvegliare."
"Posso avere dei dubbi circa le Vostre capacità di sorvegliante?! No no ... io resterò qui fino al matrimonio! E poiché ho poco tempo .... celebreremo il matrimonio in fretta! Così ho deciso e così sarà!"
"Tre mesi a partire da oggi! Né un giorno prima né un giorno dopo! Ed è inutile che Vi opponiate, ricordate che l'annullamento è qui ..." poso la mano sulla tasca. "Quindi sarà inutile protestare!" sorrido sarcastico. “In questa casa comando io.”
"SIETE UN DESPOTA!! E I VOSTRI GENERI ..." mi volto e li osservo uno ad uno "Ecco, voi siete privi di spina dorsale! RIBELLATEVI!!" Urlo furioso, dannato testardo, peggio di un mulo, quest'uomo.
Charles sussurra intimorito: "Non è giusto che anche Voi ci diciate questo, ci bastano i rimproveri del Generale."
"Proprio Voi parlate, dovreste difendere i diritti di Vostra sorella! Invece Vi piegate al volere di questo dittatore!" poi mi volto verso gli altri ed aggiungo: "E voi, non avete neppure il coraggio di protestare?!"
Uno dopo l'altro sussurrano: "Ecco ..."
"Veramente ..."
"Noi ..."
Maxim continua: "In fondo il Generale ha ragione! Ecco ho appena avuto una figlia e credo che anch'io sarò molto attento a ..."
Batto una pacca sulla spalla di mio genero e con orgoglio dico: "Bravo Maxim! Ed io che ti credevo uno smidollato!" osservo fiero il Cardinale. "Sentito? Mio genero appoggia la mia decisione". Guardo severo gli altri. "E voi cosa ne pensate? ... Tu, André, hai una figlia, non credo che ti farebbe piacere se si concedesse prima del matrimonio!"
"Certo che no!" rispondo deciso. "AHIAAAA" urlo non appena sento un dolore in una gamba, mia moglie non è di certo d'accordo con la mia risposta.
Mi avvicino al suo orecchio e dico: "Ti prego, assecondiamo tuo padre altrimenti rimarremo qui chissà per quanto tempo!"
“Quindi secondo te IO non avrei dovuto concedermi a te quella notte?” domando sottovoce, un poco offesa. Mia figlia crescerà libera! Parola mia.
“ecco ….”
"Tu .... non hai risposto alla mia domanda! Sgrunt!"
"Ecco ... meglio parlarne in privato ..."
Sento la voce severa di mio suocero: "André, Oscar cosa vi prende?! Non è educato parlare a bassa voce quando non si è soli!"
"Ah Padre, non si finisce mai di conoscere il proprio marito!!" Rispondo fiera, dopo aggiusteremo i conti, lui ed io.
Guardo severamente il Cardinale e con tono deciso, concludo: "Non abbiamo più nulla da dire, ormai è deciso: Madame Jolande e Robert si sposeranno tra tre mesi! E adesso vogliate scusarmi ma ho da fare!"
"Siete un despota. Sappiate che resterò Vostro ospite fino al giorno delle nozze! Ovviamente la Vostra cappella sarà a mia disposizione e tutti .... verrete a messa ogni domenica, e dovrete confessare i vostri peccati!"
Josèph sussurra: "Signor Generale avete udito?"
"Si, e allora? Genero hai forse paura di confessarti e prendere parte alla messa domenicale?"
"Ecco ... io ... ma non sarebbe meglio che si celebrassero prima le nozze della sorella di Charles?"
"Niente affatto! Madame Jolande è sotto la mia protezione, discorso chiuso!"
"Ma ..... Signore ..... " sussurro quasi disperato, dovrò affrontare mia moglie e mia sorella .... che non saranno affatto contente della lunga attesa.
"Charles dimostra di essere un vero uomo! Sbaglio ho stai tentando di farti rispettare da Joséphine?"
"Generale, dovete ammettere che la Vostra primogenita è .... come dire ..... ecco, uguale a Voi!"
"Charles fatti valere!"
"Come se fosse facile ... Voi la conoscete, Signore. E sapete bene come si arrabbierà Joséphine!"
"Sbaglio o è già arrabbiata con te?! Quindi non cambierà nulla!"
"Insomma Generale .... con lei non c'è limite alcuno, credetemi!"
Batto con forza la mano sulla scrivania, tuono: "FUORI TUTTI! FUORI!" guardo il cardinale. "Anche Voi! Fuori!"
"Si si .... meglio lasciarvi solo, Generale Jarjayes. Ma sappiate che Voi, Voi sarete il primo a dovervi confessare, il primo a dover assistere alla Santa Messa, il primo a doverla servire" Rispondo deciso mentre lascio lo studio di questo cerbero.


Sento le parole del vecchio Cardinale mentre a passo lento, leggermente ingobbito, lascia il mio studio trascinando la sua lunga veste scarlatta. MI volto verso i miei generi, ancora seduti attorno al tavolo, li osservo alzarsi uno ad uno. Solo Oscar, rimasta in dietro, trattenendo Andrè per la giacca, si ferma ad osservarmi mentre stringe tra le braccia la mia adorata nipotina, con il quadrupede ai suoi piedi.
 
"C'è forse qualcosa di cui parlarmi Oscar?!" Domando osservando mia figlia, con una mano sfiora appena il suo ventre, come ad accarezzare la creatura che dimora in lei, mentre con l’altra tiene salda la piccola Sophie.
"Si, certo. Solo una domanda: perchè volete attendere tre mesi?!"
Aspetto che tutti escano e rispondo: "La verità, Oscar, so bene che quei due non si sono astenuti anzi ... quindi ho deciso di dare loro una lezione ah ah ah ..."
"Padre .... però ricordatevi che da quando siamo partiti ..... li avete sorvegliati piuttosto bene, così mi ha confessato Madame Jolande!"
"Oscar, Oscar! Dovresti saperlo che non è mai abbastanza! Credi che sia nato ieri? So bene che basta una svista ed è fatta!" guardo mio genero. "Tu dovresti saperlo!"
"I .. Io? No Signore .... " rispondo con aria angelica, seppure un poco imbarazzato.
"Tu! Tu! Non hai mica aspettato fino al matrimonio!"
"Ah beh .... neppure Voi, Signore!" Aggiungo sorridendo scanzonato.
"Appunto! Visto che entrambi sappiamo come vanno certe cose, Madame Jolande e Robert dovranno fare una sorta di Purgatorio, l'onore in realtà spetterà al Cardinale, almeno avrà qualcosa da fare ah ah ah ..."
 
"Andrè .... tu ed io abbiamo un discorsino da fare .... ne sei consapevole, vero?!!" Aggiungo decisa.
"I ... Io?"
"Tu ... tu .... proprio tu, uomo moderno, di larghe vedute ... TU!"
Guardo soddisfatto mia mia figlia, aspetto la difesa di mio genero.

"Moderno io?! Ma non credo di esserlo anzi ... io ... ma cosa mi fai dire?! Oscar, torno in camera!"
"Si si .... torna!! Tanto a nostra figlia ci penserò io!!! E lei sarà libera, anzi di più! Liberissima!!!" Sbotto, certe affermazioni proprio non le voglio sentire!
"Calmati figliola, calmati! Appoggio pienamente mio figlio anche se ... predica bene ma ... ha razzolato male!"
"ESATTO!!! Quindi credo proprio che dovrò porre rimedio a questa .... mancanza di rispetto che ha avuto nei miei confronti! Credo concorderete con me, Padre"
"Se dovessi darti ragione, a questo punto dovrebbe sentirsi offesa anche tua madre?! Oscar ormai sei una donna adulta e non dimenticare ciò che sto per dirti, ciò che vale per te non vale per la tua discendenza. E adesso fa pace con tuo marito e rilassati! Non vorrei che François, il mio François, ne risentisse!"
"Quindi secondo Voi è giusto che mia madre si sia concessa a Voi prima del matrimonio, ed è giusto io abbia fatto la medesima cosa, ma non è giusto se ciò dovesse essere fatto dalla mia Sophie? Certo che voi uomini siete proprio strani!"
"NO! Siamo padri di famiglia!"
"E questo fa di voi i padroni delle vostre figlie? Ma fatemi la cortesia!!! MIA figlia farà ciò che riterrà opportuno, esattamente come ho fatto io e prima di me mia madre! O vi assicuro che qualcuno assaggerà la mia lama .... cosa che poi non mi dispiacerebbe affatto!" in effetti ho una certa voglia di muovermi.
"E se un uomo dovesse approfittare di lei?! Non ci hai pensato?"
"Saprà discernere, mia figlia! Esattamente come ho saputo scegliere IO con chi .... avete capito, spero"
"Eh vedrai che quando Sophie diventerà grande, tu stessa la sorveglierai!"
"Non credo proprio! Ed ora scusatemi, ho proprio bisogno di rilassarmi un poco!"
Afferro la mano di mio marito e lo trascino via.


Oscar mi porta via con forza, percorriamo in tutta fretta il corridoio fino ad arrivare nella nostra stanza. "Oscar ma cosa ti prende? Perché sei arrabbiata?"
"Tu .... tu sappi che esigo riparazione! MIA figlia sarà libera!! CHIARO?!!" Rispondo decisa mentre afferro la mia spada e la sguaino decisa, dopo avere sistemato Sophie a terra, su un comodo tappeto, circondata da cuscini, giochini e Beau.
Vedo la lama sfiorare il viso, balbetto: "O .. Oscar calmati!" metto la mano davanti. "Possibile che un semplice discorso ti abbia fatta infuriare?! E poi non mi hai dato nemmeno la possibilità di spiegarmi. Lasciami dire che sei ... prepotente, ecco!"
"Spiegati! Ti ascolto ...." aggiungo magnanima mentre tengo la lama ben vicino al collo di mio marito.
Quasi mi viene da ridere, mi trattengo. "Ecco se abbassi la lama, potrei spiegarmi meglio..."
"Uhm .... no! Dovrai spiegarti così .... "
"Impossibile, non posso."
"E perché?" Domando guardandolo dritto negli occhi. "Non sei forse comodo?"
"Mai stato meglio." rispondo sornione.
"Ecco .... quindi parla" aggiungo avanzando di un poco, Andrè indietreggia, io avanzo, fino a quando Andrè si ritrova con il bordo di una poltroncina proprio dietro ad un ginocchio, e si ritrova seduto su di essa. "Così va meglio?"
"Si, si ... molto meglio!" con un gesto deciso, inaspettato, mi alzo, le afferro i polsi, la disarmo. Udiamo il suono della spada che cade a terra. La guardo intensamente negli occhi, le rubo un piccolo bacio, indietreggiamo fino ad arrivare sul letto, la spingo, sono sopra di lei e sussurro: "Mi piaci da impazzire, la tua aria di sfida ... non resisto, ti voglio ...."
"ANDRE'!!!! Sei .... sei .... sleale! Ti stai approfittando del fatto che ti amo!" Borbotto mentre sento le sue mani accarezzarmi.
"E tu stai approfittando della mia sensibilità ... lo sai che mi piaci da impazzire quando ti arrabbi!?"
 
Vedo Andrè sorridermi, il suo magnifico sorriso, scanzonato, mascalzone. Lo amo da impazzire!
 
"Ma io non sono arrabbiata .... semmai offesa!" Aggiungo sorridendo.
"Offesa?! Non capisco come ti abbia offeso."
"Davvero? Allora dimmi .... perché mai nostra figlia non dovrebbe essere libera?!"
"Lo sarà. Certo che sarà libera di scegliere."
"Di scegliere chi amare! E quando amare! Mi sono spiegata?!"
"Chi amare mi sta bene, ovviamente che sia una brava persona e quando ... beh ... potrebbe aspettare vent'anni come tu hai fatto con me ah ah ah ...."
 
Vedo Andrè scoppiare a ridere, vent’anni come me, come sua madre …. Magari qualcuno di meno non guasterebbe. Allungo una mano e afferro una ciocca dei suoi capelli, li lascio scivolare tra le dita mentre osservo i suoi occhi verdi, così sinceri, allegri.
 
"Ma potrebbe non attendere il matrimonio! Esattamente come ho fatto io .... con te!" Aggiungo sorridendo.
"Ehhh ma tu hai aspettato ben trentadue anni, non so se mi spiego ..."
"Si si ... ti spieghi. Ciò non toglie che IO non ho atteso. E mi pare che la cosa ti abbia fatto piacere ..... o forse mi consideri una donna facile?!"
"Ma sei impazzita?!" domando stringendola sotto di me. "Però dovrai spiegare a Sophie, ovviamente alla giusta età, come tenere un uomo a bada, rendendolo suo schiavo per poco tempo, diciamo vent'anni, e poi magari ... concedersi poco prima ... no, meglio dopo il matrimonio ah ah ah ..."
Andrè scoppia a ridere allegro, si sta prendendo gioco di me.
"Oh, puoi stare tranquillo .... sarà un'ottima spadaccina .... e non solo, ovviamente! Mi occuperò personalmente della sua educazione militare!! Esattamente come mio padre ha fatto con me .... e con te" Aggiungo mentre sento le sue labbra sfiorare le mie, il suo profumo mi procura dei brividi lungo la schiena, è inutile, lo amo!
"Quindi educherai tua figlia come se fosse un maschio!? Come fece il Generale con te, giusto?"
"Ma senza farle credere di esserlo, ovviamente. Non voglio di certo confonderla!"
"Dimmi ..." la bacio. "Sei ancora confusa?" Sussurro sulle sue labbra.
"Uhm ...  diciamo che un breve ripasso mi aiuterebbe ....." sussurro mentre intrufolo le mie mani sotto alla sua camicia.
 
Sento le sue mani accarezzarmi dolcemente, mi inebrio del suo profumo ... ma la magia che ci avvolge viene interrotta da un tocco forte e deciso alla porta.

TOC TOC

"COMANDANTE AIUTATEMI! PRESTO!"


"Oscar, è Girodelle, cosa sarà accaduto?" Dico sollevandomi.
"Non lo so .... ma Victor non è un disturbatore abituale. Sarà meglio ricomporci e andare a vedere ..." aggiungo con un sospiro di frustrazione. "Ma sappi che il nostro duello è solo rimandato, gelosone!" Mi sistemo gli abiti e poi veloce vado ad aprire la porta.
Finalmente vedo aprirsi la porta. "Comandante, non trovo da nessuna parte il dottor Lassonne, forse è qui?"
"NO! Ma cosa è successo Victor?!" Osservo il mio ex sottoposto, ha un'aria molto preoccupata, è persino un poco in disordine, con i capelli che sembrano meno composti del solito, il fiocco della camicia un po' aperto.
Osservo il sottoposto di mia moglie, i suoi abiti sono bagnati, domando: "Ma cosa Vi è successo?"
"Ecco ... vedete, ho i pantaloni bagnati perché ... oh che imbarazzo, non so come dirlo ...."
"VICTOR!!! Forza, muovetevi! Parlate!" Pronuncio la frase decisa, come fosse un ordine.
"Ecco vedete, ero seduto sulla poltrona quando Elena mi si è avvicinata e così all'improvviso ha urlato dicendomi che si sentiva strana e mentre alzava le gonne mi sono ritrovato bagnato di non so cosa. Io non capisco ... dov'è il dottor Lassone?"
"Bagnato? Victor!! Ma Voi avete guardato sotto alle gonne di Elena!!! Ma .... COSA stavate facendo?!!” Poi mi viene da ridere al pensiero di Victor intento a ....
"Comandante, Vi prego, non credo che siano domande da farsi." Ribatto disgustato ed imbarazzato.
"Si si .... va bene. Credo che Elena stia per diventare madre! Voi tornate da lei, noi cerchiamo Lasonne!"
"Ahhhh Dio mio, sarò padre! Ahhh povero me! ... E povera Elena! ... Presto cerchiamo il dottore! ... Ed io che pensavo che fosse qui!"
"Qui? Ma .... non Vi capisco, ma adesso tornate da Elena o Vi assicuro che potrei perdere la pazienza!"
"Ma forse non ho reso l'idea?! Ho cercato Lassonne ovunque, non c'è, e visto che anche Voi siete incinta, credevo che fosse qui! AHHHH non resisto, appena troverò il dottore andrò immediatamente a fare un bagno!" Borbotto mentre continuo a correre per i corridoi.

Vedo Girodelle correre come un disperato, afferro la mano di mia moglie e con tono scherzoso, sussurro: "Pensa se l'avessi spostato ih ih ... tra te che non sopporti il cambio delle fasce di Sophie e lui che è disgustato dalle acque di una partoriente, sareste stati una coppia a dir poco pazzesca ah ah ah ..."
"ANDRE'!!!!" sbotto furiosa, "Tu forse avresti voluto vedermi .... con Victor?!! Dico .... ma sei forse impazzito?!"
"Neanche morto! Mai mi sarei rassegnato a perderti! Solo che immagino di come starebbero insieme due persone simili sotto un certo aspetto ih ih .."
"Simili? Cioè ... secondo te io passerei il mio tempo a pettinarmi i capelli? Ah no, mio caro. Tu necessiti di una bella lezione!!"
"Ah ah ah ... ma no, cosa hai capito?! Dicevo che ..." il nostro discorso è interrotto dalle urla di Girodelle.

"DOTTOREEEE DOVE SIETE? ... HO BISOGNO DI VOIIII ....."



Dalla mia stanza, mentre sono in compagnia di Armandina, sussurro: "Girodelle ha bisogno del dottore ed io del mio Generaleeee ... ahhh peccato che domani arriverà mio marito! ... Sniff ... avrei tanto voluto togliermi uno sfizio con Auguuuustinnnn ...."
"Madame .... siamo proprio sfortunate! Sigh .... quella donna soldato non mi ha lasciata avvicinare al bel moro .... anzi, sono ormai confinata nella Vostra stanza ..... sniff ...."
"Mettiamoci l'anima in pace, Armandinaaaaa, mai potremo accedere allenudità dei nostri tanto agoniati uomini! Sig ...."
"Sigh ..... dovremo accontentarci ..... sniff ......"
 
 
 
Continuo a correre per i corridoi fino a scontrarmi con il vecchio Generale. Maldestramente gli pesto un piede, lo sento urlare: "DANNAZIONE! EHI TU STA ATTENTO A DOVE VAI! E POI COS'HAI DA URLARE IN QUESTO MODO?" domando colpendolo con forza alle gambe.
"Ahi che male! Ma Generale! …”
“Non ti avrei colpito se non mi fossi venuto addosso!”
“Scusatemi ma sto cercando il dottor Lasonne! Forse Voi lo avete visto?!"
"Credo che sia in giardino con sua moglie." osservo i suoi pantaloni bagnati. "Girodelle siete ancora giovane per farVela sotto! Modestamente io non ho di questi problemi." Aggiungo tutto fiero.
 
Alla sua età farsi i bisogni addosso, una vera vergogna! Io, alla sua età, saltavo di fiore in fiore, per consolarmi della prematura dipartita della mia prima, dolce ed amata sposa, madre dei miei due figli maschi.
 
"COSA? No no ....  è di Elena! E sta urlando! Mi serve Lasonne, subito!!"
"COSA?! Voi mi avete sporcato con i liquidi di una partoriente?! Ahhhh dovrò cambiarmi d'abito immediatamente!"
"Eh, cosa sarà mai! Guardate come sono ridotto io! Ma ora scusatemi, devo cercare Lasonne!"
"Correte in giardino! ... Tze ... sempre se farai in tempo ad essere il primo, visto l'abbondanza di donne gravide che si aggirano per il palazzo! ..."
Mi allontano a passo deciso, quasi correndo. Mi passo una mano sui capelli, mi rendo conto che invece di pulirli li sto cospargendo di un liquido appiccicoso. "No no no!! Povero me!!"
 
 
Vedo correre Girodelle ma cosa gli avrà preso?! Poi lo guardo con attenzione, gli vado incontro e domando: "Siete forse caduto in qualche latrina? Dove andate combinato in questo modo?"
"Generale! Almeno Voi ... aiutatemi! Elena sta per partorire ... ed io non trovo il dottore!"
"Uhm ... Lassonne è nelle scuderie con sua moglie. Andate lì!"
"Nelle scuderie? Con la moglie?!! Ma ..... cosa fanno e soprattutto .... Voi come fate a sapere?!"
"Come sarebbe come faccio a saperlo?! Ma li ho visti? E poi cosa potrebbero fare là se non per vedere il loro cavallo! ... Tzè che domanda!"
"Bah .... io davvero non capisco. In ogni caso .... corro a cercarlo! Con permesso, Generale!"
Sento una voce forte e decisa, è Adelaide, la sorella del Generale. "Girodelle, Vi consiglio di non andare! Io aiuterò Elena ad avere il bambino!"
"Voi? Mademoiselle, non vorrei mancarvi di rispetto ma ... io voglio il dottore, non una levatrice!"
"Vi ricordo che di fronte avete un medico non una levatrice! E poi se volete andare nelle scuderie fate pure ma Vi avviso che mettereste in imbarazzo Lassonne e sua moglie!"
"In imbarazzo? Solo perchè stanno guardando un cavallo? Ma figuriamoci! Ora, con permesso, ho una certa fretta, io!" Faccio un veloce inchino e fuggo verso le scuderie.
 
Una donna medico .... ci manca solo! Ma io non mi fido affatto, io voglio Lassonne! Un uomo, un medico vero, non una donna!
 
Mentre osservo Girodelle, sussurro sarcastica: "Andate, andate!"
Osservo mia sorella e domando: "Adelaide hai una strana luce negli occhi, forse riguarda Lassonne?"
"Augustin! Non facevo il conte Girodelle così retrogrado! Comunque, il vostro amico Lassonne è occupato, e non con i cavalli! Ora. Credo sia meglio che io vada da Elena!"
"Vuoi dire che .... Ma dico, Edmond non ha un appartamento per fare certe cose?! E poi tu ... tu, li hai visti?"
"Certo che hanno un appartamento ... e si, li ho visti! In quanto all'appartamento .... suppongo che temano di essere spiati o disturbati!"
"Santo cielo! Una ragazza della tua età e per giunta non sposata che vede certe cose!? Qui urge immediatamente un marito per te, subito!"
"Una ragazza? Augustin, lo sapete vero che ho la stessa età di Joséphine?!!Ed in quanto al marito .... no grazie! Io voglio essere libera! Padrona di me stessa!"
"Anche se hai l'età di mia figlia, fin tanto che non avrai preso marito rimarrai sempre una ragazza... non so se mi spiego?! E in quanto a voler essere libera, basta trovare un buon smidollato come i miei generi! Nostro padre è ormai vecchio e non sempre ragiona. IO provvederò al tuo futuro!"
"Non è necessario tanto disturbo, Augustin. Al mio futuro ci penso benissimo da sola!" Rispondo piccata, mio fratello è davvero retrogrado.
"Una donna ha bisogno di un uomo anche se inetto o smidollato!"
 
AHHHHHHHH AHHHHHH
 
Udiamo le grida di Elena.
 
"Vado da Elena! Lo smidollato di turno si è dimostrato non all'altezza! Un vero uomo sarebbe rimasto accanto alla propria moglie!" aggiungo fiera, uomini! Esseri quasi inutili, servono solo per il proseguo della specie.
"Appunto! Gli smidollati come Girodelle abbondano, ed io te ne troverò uno! Vai, vai da Elena! Ne riparleremo dopo."
"Non ne riparleremo affatto!" rispondo mentre mi volto e a passo spedito salgo nell'appartamento della giovane Elena.
 
Osservo mia sorella allontanarsi, borbotto: "Che donna forte, è una vera Jarjayes!"
 
 
 
Raggiungo a passo deciso le scuderie, spalanco la porta, entro e mi addentro, alla ricerca del dottore. "LASSONNE!!!! LASSONNNEEEEE!!!!" Urlo mentre apro ad uno ad uno tutti i box dei cavalli.
"Qui non c'è nessuno, solo cavalli che nitriscono! Che il Generale si sia sbagliato?", borbotto mentre avanzo nelle scuderie senza curarmi di cosa calpesto al mio passaggio. "LASSONNE!!! DOVE SIETE!!"
 
Sono in intimità con mio marito, con le mani lo spingo via e sussurro spaventata: "Edmond, ti cercano, cosa facciamo? Oddio che vergogna!"
"Cosa facciamo .... terminiamo quello che abbiamo cominciato! In questa casa non c'è mai pace! Rosy .... credo che dovremo trovarci una casa solo nostra!"
"Si, si, ma dove ci nascondiamo?"
"Sotto il fieno! Tanto, con rispetto parlando, Victor non è di certo il generale! Non ci vedrà neppure! … Certo se fosse Augustin …. Nulla potrebbe fermarlo! Ma Victor ….”
"Presto Edmond, nascondiamoci!"
Afferro della paglia e la uso per coprirci, alfine di passare inosservati allo sguardo di Victor. "Oh Rosy .... vieni qui!!"
"Vengo! ... Ma possibile che alla nostra età per fare certe cose dobbiamo ancora nasconderci?!"
"Io lo trovo molto eccitante!!" Rispondo sorridendo, mentre copro le nostre persone con la paglia.

Mi addentro nei corridoi delle scuderie, metto i piedi sul letame, paglia, acqua e non so cos'altro, senza neppure badarci. "LASSONNE!!! AIUTO!!!!!"
 
Siamo coperti sotto la paglia, odo le parole di Girodelle ma decido di rimanere qui sotto, non sono presentabile, non ho scelta.
 
 
"Accidenti! Il Generale deve essersi sbagliato!" borbotto mentre mi avvicino ad un mucchio di paglia, nel fondo di un stallo libero dal cavallo che lo occupa abitualmente. Guardo dentro, questo mucchio di paglia è alquanto curioso, particolare, direi. "Accidenti! Questo mucchio deve essere pieno di piattole!"
 
Mia moglie ed io restiamo immobili, quasi non respiriamo. Sento dei passi allontanarsi, la porta del box sbattere .... Finalmente il Maggiore Girodelle è andato via.
Esco fuori dalla paglia, aiuto ad alzarsi appena mia moglie e dico: "Finiamo in fretta quello che stavamo facendo prima che arrivi qualcun altro!"
"Edmond … e se avessero bisogno di te?"
"Stai tranquilla, a palazzo non sono l'unico medico, c'è la figlia di Reynier! ..." sorrido malizioso. "A noi due bella cavallona!"

 
 
Sono quasi fuori delle scuderie, il generale deve essersi sbagliato, e pure mademoiselle Adelina. Mi guardo le scarpe e mi rendo conto che sono coperte di letame. "Oh Signore! Che schifo!! E adesso come faccio?" Domando mentre cerco di strofinare le mie belle scarpe su un poco di paglia, nel tentativo di pulirle almeno un poco.
Strofino con forza, nulla. Mi piego su me stesso per guardare meglio. Sento un nitrito, il calpestio di zoccoli, non faccio in tempo a voltarmi che avverto con forza il muso di un cavallo colpirmi il didietro, mi spinge, perdo l'equilibrio e finisco nella melma.
"No no no NOOOOOOOOO!!!" urlo mentre cerco di rialzarmi, appoggiando le mani a terra, riesco a sistemarmi sui talloni, mi passo le mani tra i capelli per sistemarli e invece .... "NOOOOOOOO!!!!!! E' LETAME!!!!!" urlo disperato mentre mi rendo conto che ho il viso, le mani, i capelli, tutti ricoperti di letame. Letame e paglia ovunque. "AIUTOOOOOOO!!!" Urlo disperato mentre scoppio in lacrime, esasperato dalla situazione.
 
 
 
Sono in intimità con mio marito, sussurro appena: "Edmond ma in che razza di situazione ci troviamo?!"
"Non lo so ....  e non intendo saperlo. Almeno per ora! Ti voglio Rosy!!"
"Oggi stesso dirai ad Augustin che lasceremo il palazzo! Desidero una casa tutta nostra!"
"Eh, lo vorrei anche io .... ma non posso rischiare che si offenda! Lo sai che è ..... uhm .... permaloso!"
"Non mi riguarda. O lui o me!"
"Ah .... ovviamente te, mia cara. Sempre e comunque te! Però ammettilo .... ti mancherà tutto questo caos!"
"Non credo proprio!"
 
 
 
 
Tutto sporco di letame, paglia, insetti vari tra i capelli e non so neppure io cos'altro, cerco di raggiungere l'interno del castello. "EHI!!!! SERVUTU’!!!!! QUIIIII!!!! SUBITO!!! AIUTOOOOOOOO!!!!" Urlo, sento la mia voce rimbombare nell'atrio del castello.
Sento giungere fino alle cucine la voce del giovane Girodelle, borbotto: "Oh Signur e adesso cosa sta succedendo?!" lascio i paioli di acqua e ordino alla servitù: "Ragazze, pensate voi a portare l'acqua calda alla puerpera! Io vado a soccorrere il Conte Girodelle!"
Corro verso l'atrio del castello e resto scioccata da ciò che vedo: il conte Girodelle, quell'uomo che è stato soprannominato bottiglia di profumo, quell'uomo sempre perfetto, profumato ed incipriato, quel ragazzo impeccabile, dolce e raffinato, con quelle mani perfette, dalla pelle candida e le unghie pulite .... ricoperto di letame, da capo a piedi. Sul pavimento ci sono i segni delle sue pedate, un odore indicibile pervade l'ambiente. E il conte .... è impresentabile e urla. Urla come un pazzo.
Mi avvicino circospetta e domando: "Cosa .... cosa Vi è successo?!"
"Non mi avete visto?! Ho bisogno di un bagno. Preparatemi dell'acqua, tanta, tantissima acqua!"
"Si si .... capisco ma .... cosa Vi è successo?"
"Non lo vedete?! Sono immerso dal letame! ... Oddio, il letame! NOOOOO .... AHHHHHH PRESTOOOOO ...."
"BASTA!!! Non urlate così!! Neppure Vostra moglie urla in questo modo, e lei sta per partorire!" sbotto scocciata. "E non muovetevi! Mi state sporcando tutto il pavimento!" adesso è davvero troppo! Questo ragazzo è un vero disastro.
"Il pavimento non è più importante della mia situazione! E poi ... come sarebbe che Elena sta per partorire?! C'è con lei Lassonne?"
"Con Madame Elena c'è la figlia del Conte Reynier, mademoiselle Adelina. In quanto a Voi, seguitemi!" Sentenzio decisa mentre porto il conto verso il cortile, non posso di certo farlo transitare per il castello in questo stato pietoso! Lo dovremo ripulire PRIMA di farlo rientrare.
"Mademoiselle Adeline?! Cosa ci fa con mia moglie?! Elena ha bisogno di un vero medico!" mi guardo in giro, urlo: "LASSONNE DOVE SIETE? USCITE FUORI SE NON VOLTE CHE VI TRAPASSI CON LA SPADA!"
"SMETTETELA SUBITO!!" Rispondo scocciata mentre prendo una tinozza e la sistemo al centro del cortile. "Voi Vi pulirete qui!"
"COSA?!! Niente affatto! Io ho bisogno della mia intimità! MAI mi pulirò in cortile davanti a tutti!"
"Ma cosa avete capito? Non dovrete di certo mettervi nudo! IO SONO UNA DONNA PER BENE!!!!!" Urlo scioccata mentre infilo le mani tra i capelli.
"Ma come potrei lavarmi vestito!? Ma dico, Vi sentite bene?! Fate portare l'acqua in una stanza adeguata!"
"NO!!! VOI NON SPORCHERETE IL CASTELLO!!!! Prima vi darete una bella ripulita e dopo entrerete!"
"Voi siete pazza!" Ribatto deciso mentre mi addentro nel salone centrale.
"FERMATEVI SUBITO!!! NON POTETE INSUDICIARE IL CASTELLO!!"
Ignoro le proteste di Giovanna e percorro le scale per raggiungere una stanza vuota pronta ad accogliermi mentre odo le grida di mia moglie. "Povera Elena, sta soffrendo. Spero che Adeline non la uccida altrimenti giuro che me la pagherà!"
Seguo il conte, non è difficile trovarlo, basta seguire la scia di tanfo e letame. Entro nella stanza furiosa. "Voi .... Voi siete un gran maleducato, lasciatevelo dire!"
"Io maleducato?! Voi piuttosto, dovreste stare al mio posto per capire! Fate portare l'olio e le essenze profumate, tutto ciò che trovate! Voglio che l'acqua sia colma di profumi! ... Voglio che ci siano più essenze che acqua! PRESTO!"
"Si si .... provvedo subito. Oh Signur, povera me!!!" borbotto mentre esco dalla stanza alla ricerca di Michele, toccherà a lui occuparsi del conte ... con l'aiuto di uno dei ragazzi della servitù francese, forse proprio Alain!
"PRESTO! PRESTO! FATE PORTARE L'ACQUA E CERCATE LASSONNE!"
Sento le urla di mia sorella, lascio l'argenteria e mi dirigo verso Giovanna. "Giuanina, nun gridare così! Non sono mica sordo!"
"Tu non sarai sordo ma io, IO sto diventando matta! Presto aiutami! Occupati di quella specie di uomo che si aggira per il palazzo!"
"Calmati Madamina! Fai un bel respiro e raccontami tutto con calma!"
"Cosa vuoi che ti racconti!? Sai bene che in questo palazzo sun tutt foll!"
"CERTO! Ma chi è il foll di turno?!"
"Quello di turno è quella specie di uomo che lascia la scia di profumo per tutto il palazzo, solo che adesso lascia l'odore insopportabile di letame!"
"Il conte Girodelle? Letame? Ah no, Madamina! Tu devi avere preso una bella insolazione! Quell'uomo profuma più di tutte le dame che abitano questo castello messe assieme!"
"Nessuna insolazione. pare che sia caduto nel letame." udiamo le sue grida.


"BASTA SPARLARE DI CHI NON E' PRESENTE E PORTATEMI DELL'ACQUA!"
 
"Eh si, la voce è proprio la sua! Ma come è potuto accadere?!"
"Non lo so! So soltanto che sta urlando più della povera moglie che sta partorendo!"
"E va bene, vado a fare preparare l'acqua. Però avrò bisogno di aiuto!"
"Da me non aspettarti nulla!"
"Madamina non puoi lasciarmi solo in una circostanza simile! E poi il Conte ci sta ascoltando, hai sentito poco fa? Ha detto che stiamo sparlando della sua persona ..."

Continuo ad ascoltare Michele e urlo: "NON è FORSE COSI'?"

Giovanna ribatte: "Conte noi non sparliamo, mio fratello ed io cerchiamo di metterci d'accordo come fare e poi Voi avreste dovuto ripulirVi in giardino invece stato sporcando tutto il palazzo!"

"IO NON SONO UN CAVALLO! I CAVALLI SI LAVANO ALL'APERTO! E ADESSO PORTATEMI DELL'ACQUA!"

"Oh Signurrrr non ne posso più!"
"Su forza Madamina, vedrai che andrà tutto bene ..... ci vorrà tempo ma andrà tutto bene ......"
 
 
 
 
Mio padre ed io siamo dietro la stanza in attesa di notizie.
"Augustin, ti vedo abbastanza preoccupato, cos'hai?"
"E lo chiedete? Di là, ad assistere una partoriente c'è una donna, non un uomo!" rispondo con ovvietà. “Io ho preteso che fosse Lassonne, certo aiutato da Nanny, ad assistere la mia Marguerite durate i suoi sei parti.”
"E con questo? Sappi che TUA sorella è un ottimo medico proprio come TUA figlia è un ottimo soldato! ... Augustin, non pensavo che tu fossi tarato!"
"Tarato? In che senso Padre? Io ritengo di essere un uomo moderno, figlio dei lumi!" rispondo tutto fiero.
"Se davvero fossi un uomo moderno, figlio dei lumi, non saresti prevenuto nei confronti di una donna, in questo caso di tua sorella!"
"Non è questo il punto! I medici sono tutti maschi! Da che mondo è mondo ..... sono i maschi a occuparsi della salute delle persone. E poi .... non vorrei che il nostro erede si mettesse strane idee in testa: alla nascita del mio François ci penserà Lassonne!"
"Uhm ... per quel poco che conosco Oscar, credo che si farà assistere da Adeline."
"Sgrunt! Vedete di non metterle in testa strane idee! Lo sapete che alla nascita di Sophie non ha fatto entrare nessuno?!! Nessuno!! Capite?!!!"
Osservo mio figlio è davvero scandalizzato ed infervorato. Certo però che anche mia nipote è strana … partorire senza l’ausilio di un medico? Poi domando: "E chi l'ha aiutata?"
"Andrè! Ditemi Voi se è normale! Oscar è ..... una Jarjayes! Ecco, l'ho detto!" sbotto davanti a mio padre.
"Vuoi dire che suo marito ... oh ma ... quel ragazzo è un tutto fare! Ih ih ih .... " sorrido soddisfatto. “Un ragazzo d’oro!”
"Oh si, Andrè è un angelo! Gentile, educato, a modo. Colto e raffinato, ma anche sempre disponibile, servizievole. E poi sa fare quasi tutto. E' anche per questo che l'ho adottato, Padre!"
"Speriamo che abbia saputo fare un bel maschio!"
"Ecco .... se consideriamo che Oscar è il maschio della coppia .... onestamente Padre, se posso permettermi, Andrè è una chioccia perfetta! Una femmina, diciamocelo!" Rispondo sorridendo.
"Ah ah ah ... Augustin, a questo punto credo che Giovanna abbia ragione quando dice che la nostra, è una famiglia di foll ... Oh Signurrr ah ah ah ..."
"PADRE!!!! Proprio Voi!! Devo forse ricordarvi le Vostre gesta durante la vedovanza?!"
"Ero vedovo ed ero un uomo libero!" rispondo fiero, libero di saltare di fiore in fiore.
"Che saltellava di fiore in fiore .... proprio come lo zio Claud?!"
"Vero ma poi più nulla, solo mia moglie! E poi Augustin, a cosa serve tirare fuori i vecchi trascorsi!?"
"A ricordarvi che non siamo tutt foll!"

"AAAAAAAAhhhhhhhhh!!!"

Sento un urlo spaventoso con la voce di Elena.
"Ma dove diavolo è finito Victor?! Forse si sta ubriacando da solo?!"
"Girodelle ubriaco?! Non credo! E' troppo effeminato per puzzare di vino ih ih ih ..."
"Ah no, lui non puzza di vino .... con tutto il profumo che usa .... però Vi assicuro che beve! Eccome se bene! E come tutti gli uomini .... si starà ubriacando nel momento in cui diventa padre!"
"Però! Chi l'avrebbe detto!?"
"Padre, forse Voi non Vi siete ubriacato quando sono nato io?!"
"Si, ma dalla gioia per aver avuto l'erede del mio casato."
"Eh .... lo so che sono portatore solo di liete novelle, io!"
"No! Tu sei stato portatore solo di femmine!"
"Dettagli ...... soprattutto con l'ultima. E non potete negarlo: Oscar è l'erede perfetto! Mi scoccia ammetterlo ma .... è diventata generale dell'esercito in età più giovane rispetto a me!"
"Ahhhh come hai appena detto, è un dettaglio! E adesso fammi sentire cosa succede là dentro!"
"Cosa volete che succeda: nascerà una femmina!" Rispondo con tono tranquillo.
“Una volta tanto debbo darti ragione! Da quell’effeminato non potrà che nascere una femmina!" scruto da sotto sopra mio figlio. "Proprio come te!"
"Ma io non sono effemminato!" Rispondo tutto fiero ed impettito.
"Mai pensato che tu lo fossi .... però ... secondo me non hai l'esperienza necessaria per concepire un maschio! Io, che ho fatto molta pratica prima del matrimonio con la tua povera madre, ho avuto ben due maschi! Poi, con Lorene, ho desiderato una femmina. Ed è nata Adelina." Sono piuttosto fiero della mia progenie …. E della mia prestanza, ovviamente! “E modestamente, a settantasette anni funziono ancora, io!”
 
 
 
 
 
"AAAHHHHHH!!! Adelina ..... non ce la faccio più!!! Tira fuori dalla mia pancia questo bambino!!!! AAAAHHHHH!!" Urlo disperata dopo una giornata intera di travaglio, dolori ovunque, il mio corpo che sembra volersi spezzare ma nulla, questo bambino non vuole uscire! E' come se si rifiutasse. Lo sento che è lì .... ma non esce, non so come fare!
Infilo la testa tra le gambe di Elena, osservo poi dico: "Vedo la testa, devi spingere con tutte le tue forze ed io ti aiuterò."
"Me lo avete detto anche prima .... e prima ancora. Ma non esce!!! Non ne posso più!!!"
"Ma questa volta uscirà!" l'avvicino e dico: "Al mio tre dovrai spingere con tutte le tue forze, hai capito?"
"Si si ....... " rispondo ormai esasperata.
"Uno, due e treeeee ..." dico posando pesantemente le mie mani sulla pancia della puerpera per aiutarla a spingere.
"AAAAAAAAHHHHHHHHH!" Urlo mentre spingo con tutte le mie ormai scarse forze.
"FORZAAAA SPINGIIII ...."
Sento la voce animata di Nanny che è dalla pasta opposta. "Sta uscendo! ... Ancora un pò ... forza ci siamo."
"AAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!" Urlo sempre più forte.


 
 
 
 
Sono fuori della porta della stanza di Elena, le sue urla si sentono in tutto il castello, in compagnia di mio marito Andrè, di alcune delle mie sorelle e dei miei cognati. Prendo delicatamente la mano di mia moglie e sussurro all'orecchio: "Andiamo via."
"Si si ... meglio andare via. Raggiungiamo mio padre ... qualcosa mi dice che stia facendo ubriacare Girodelle ....  e i miei cognati"
"Può darsi ..."
"Meglio andare a controllare, non credi? E ... portiamo con noi anche Beau! Queste urla lo stanno innervosendo"
 
 
 
 
 
Finalmente mi sono liberato del letame e soprattutto dell'odore del letame! ... Almeno spero! ... Temo che puzzi ancora e non sento più questo odore disgustoso! ... Non è possibile, mia moglie Elena sta partorendo ed io sono stato costretto a liberarmi del tanfo. E Lassonne?! Spero che stia assistendo mia moglie, di quella Adeline non mi fido affatto, è una donna!
 
 
 
Vago per il castello alla ricerca di Victor, come sempre devo fare tutto io, in questa famiglia. "Accidenti, ma dove si sarà cacciato quel ragazzo!!". Incontro una cameriera intenta a pulire il pavimento dell'ingresso "Mademoiselle, sai dove posso trovare il conte Girodelle?! …. Ma cos'è questo odore di letame?"
"Signor Generale! … Infatti la sala è stata sporcata di letame dal Conte Girodelle. Adesso è in camera sua a ripulirsi."
"Letame? Ma come è possibile! Ahhhh .... povero me! Adesso lo vado a prelevare! Deve brindare all'arrivo del suo primo figlio, non lavarsi! Quel ragazzo è talmente effemminato che mi domando come abbia fatto a procreare!"
 
Mi porto la mano davanti alla bocca per trattenere una sonora risata mentre vedo il Generale guardarmi severamente e poi si allontana.
 
Salgo rapido le scale e raggiungo la stanza di Victor, per fortuna che le cameriere stanno ripulendo tutto per bene. Arrivo davanti alla porta ed entro deciso, senza bussare.
 
 
Poso la mano sulla maniglia della porta, l'abbasso, quasi mi scontro con il Generale. "Ops ... Siete Voi! … Scusatemi!"
"VICTOR!!" Esclamo un poco irritato. Mi allontano di un passo e lo osservo. Pettinato, ben vestito, incipriato e soprattutto profumato. "Accidenti, ma quanto profumo ti sei messo, ragazzo?!"
"Più di quanto ne faccio uso! Purtroppo sono caduto nel letame ... a proposito si sente ancora?"
"No no ..... il letame no, qui si sente tanto odore di cipria. Ma ... dove stavi andando?!"
"Da mia moglie."
"Da tua moglie? Assolutamente no! Tu devi venire con me! Forza, muoviti!" Aggiungo mentre lo afferro per un braccio e lo trascino via con me.
"Ma io ... io voglio sapere!" Dico opponendomi con tutte le mie forze.
"Sapere, sapere ... meno sai e meglio è! Credimi. Ed ora vieni, andiamo nel salotto cinese a bere un buon brandy!"
"Non vorrei essere scortese ma io voglio sapere! ... Almeno voglio origliare dietro la porta." Dico liberandomi dalla presa del Generale.
"Assolutamente no! Lo sai cosa ti accadrebbe, ragazzo?!" Domando mentre lo afferro con una stretta decisa per un braccio e lo trascino verso il nostro salottino. Una spinta ferma e decisa a cui non può sottrarsi.
La presa del Generale è talmente forte che vengo trascinato via. Percorriamo un tratto di corridoio, sento giungere da lontano le urla di Elena. Arresto il passo e dico alterato: "Elena! Cosa succede? ... Povera moglie mia, la stanno ammazzando! Dov'è Lassonne?! LASSONNE DOVE SIETE?"
"Ma stai tranquillo e vieni via con me! Assistere al parto rende gli uomini impotenti! Forza, forza!!"
 
"AHHHHHHHH ..."


Sento l'ennesimo urlo, non capisco più nulla, sono confuso, il mio cuore è impazzito, un calore indescrivibile sale per tutto il corpo, la mia vista si offusca. Cado.
 
"Oh Signore! E non ha neppure bevuto!" Esclamo mentre vedo arrivare Oscar e Andrè. "Bene, voi due! Arrivate al momento giusto! Andrè, aiutami a portare questo .... questo .... Victor su una poltrona! Accidenti, non ha retto! L'ho sempre detto io, il parto non è cosa da uomini! Nonno Augustin ha sempre ragione!"
Vedo Girodelle disteso sul pavimento, mi piego sulle ginocchia, tasto il polso. "E' svenuto ..."
Il Generale ribatte sarcastico: "Ovvio che è svenuto, mica è morto! Forza André, sollevalo!"
"Si ... certo Generale!" Sollevo Girodelle e lo porto di peso fino alla poltrona. "Tenente! Tenente, tornate in Voi!"
"Poveretto! Padre .... ma perchè è svenuto? Forse gli avete fatto qualcosa?!" Domando guardando mio padre dritto negli occhi, mentre Beau si sistema davanti a lui, si alza sulle zampette posteriori e si appoggio alla sua gamba destra.
"Io?! Ma non ho fatto nulla! Ma perché me lo chiedi?"
"Non è che lo avete fatto ubriacare? Di solito fate così ..."
"Non ho fatto in tempo a dargli nemmeno un dolcetto che è svenuto come ... una donna!" bisbiglio all'orecchio di mia figlia: "Dopo aver assistito a questa scena, sono felicissimo che tu l'abbia rifiutato come marito! Ma ci pensi? Una femminuccia simile al tuo fianco!? Ohhh ma per carità!"
"Già .... per carità!" Rispondo mentre ricordo con quanta enfasi mio padre mi ha proposto Victor come sposo. Poi abbasso lo sguardo e vedo Beau intento a effettuare un certo movimento, piuttosto esplicito, sulla gamba di mio padre.

"Siete una famiglia di lussuriosi!! Persino il cane non pensa che ad una cosa solamente!!"
"Nonno!"
"Oscar, nipotina mia, lo vedi? Anche il tuo cane ha in testa una cosa sola!"
"Dovreste sapere che è nella sua natura! Sbaglio o Voi avevate un allevamento di cani da caccia?"
"Certo! E avevo anche degli ottimi addestratori!" poi osservo la bestia, "Uhm ... mi pare che questo quadrupede vada educato! Però vedo in lui un certo potenziale!" Poi batto con il bastone sul pavimento, deciso.
Augustin ribatte divertito: "Un ottimo potenziale, visto che ha generato quasi cento bestiole."
"AUGUSTIN! Io intendo come cane da caccia!! Certo che anche tu .... pensi ad una cosa solamente!"
Guardo i presenti e continuo sarcastico: "Se nessuno di noi non avesse pensato solamente a una cosa, nessuno starebbe qui .... compreso Girodelle che è ancora svenuto sulla poltrona!"
"Eh ...  Girodelle .... è uguale a suo padre! Pensano solo ai capelli ed al profumo! Ma ora forza, prendi i bicchieri e beviamo, alla salute della partoriente!"
Reynier ribatte: "Brindare con un uomo che dorme?"
"Tanto brindiamo alla salute di Elena, mica alla sua!" Rispondo mentre cerco di liberarmi dalla presa del quadrupede. "Andrè! Liberami dalla belva! Accidenti!”
"Sissignore!" Mi piego sulle gambe e tento di liberare dalla presa ... è troppo forte. Con le mani cerco di aprire le zampette mentre Beau continua il movimento contro la gamba della sua vittima. "Su, forza Beau, lascia la gamba del Generale!"
AUUUUU AAAAUUUUUUUUU


Sento Beau ululare fino a quando termina la sua prestazione soddisfatto. Poi lo vedo staccarsi e sistemarsi a terra, appagato, mentre inizia a leccarsi in un certo posto.
 
Osservo i miei pantaloni, urlo: "MA CHE SCHIFO! Non poteva sfogarsi con Girodelle?! AHHHH corro in camera mia a ripulirmi!"
"Ah, che figlio che ho! Povero me!" borbotto mentre mi accascio su una poltrona. "Andrè, forza riempi i bicchieri e brindiamo! Anche tu Oscar, in qualità di erede, brinda con noi alla salute di Elena!"
 
Vedo mia nonna allegra venirci incontro senza far caso a Victor dice: "Elena ha partorito ben due femmine! Sono bellissime!"
"Ecco, due femmine! Da un effemminato come lui!! Forza Andrè, brindiamo! Alla salute delle nuove nate!!"
Nanny osserva Girodelle e domanda: "Ma cosa è successo al povero Victor?"
"Nonna, quando siamo arrivati era già svenuto. Secondo il Generale ha sentito un urlo di Elena ed è scrollato"
"Oh ma povero uomo, dobbiamo intervenire immediatamente!" tiro fuori dalla tasca i sali, li passo sotto il naso. Lentamente torna in sè. "Maggiore riprendeteVi! Siete diventato padre!"
Mi passo una mano tra i capelli sussurro: "Padre?!" mi alzo lentamente dalla poltrona. "Volete dire che finalmente Elena ha dato alla luce la creatura?"
"Creature! Eh si, Elena ha messo al mondo BEN due femmine!"
"COSA?!! DUE!? NOOO ..." le parole di Nanny mi sconvolgono, perdo nuovamente i sensi e mi accascio sulla poltrona.
Reynier ribatte: "Ma che razza di uomo! Per fortuna che non ci siamo imparentati con i Girodelle!"
"Signore, non posso che concordare con Voi ....."
"Si, ma anche tuo nipote, Nanny, ha generato una femmina! E a noi serve un maschio!!"
"Ohhh e basta con questa storia! Sono quarant'anni che sono al Vostro servizio e non sento altro!" arriccio il naso, mi tiro su le lenti. "E allora?! Tutte donne, che ben vengano! E poi meglio un esercito di donne che ..." gesticolo contro Victor. "Che un uomo che non regge nemmeno alla notizia di essere diventato padre di due figlie! ... Torno da Elena, almeno non sarò più costretta ad ascoltare sciocchezze!"
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Siparietto
 
Oscar: “Padre ma non Vi pare troppo la durata del fidanzamento tra Joland e Robert?”
Generale: "In realtà mia cara figliola, l’ha deciso quell'Arpia di madamigella Aizram! L'altra Arpia voleva che fosse 1 mese ma Arpiona ha deciso che era troppo poco!"
Oscar: “Avete ragione quando dite che siamo in mano alle Arpie!”
Generale: “Io ho sempre ragione!”
AlexandarAna: “Arpie o non Arpie, sono d'accordo con il generale: Jolande e Robert devono patire, insieme al cardinale le rocambolesche avventure della famiglia, quindi due settimane sono poche😈😈😈
Elektra: “Oscar, una volta tanto debbo dare ragione a Vostro padre, dopo le piattole anche lo strappo. Cose da pazzi! E poi … Alino🤣🤣🤣🤣 come ti chiama lu re, ora sei in confidenza con lui? Ma da quando?”
Alain: “Tigre, le circostanze ovvero le disgrazie che ci colpiscono ci rendono tutti amici! … Le Arpie sono davvero tremende e poi anche al Cardinale ih ih ih …”
Elektra: “Ih ih ih …  Il cardinale sporcaccione anche lui con le piattole.”
Alain: “Beh almeno in quel caso appoggio le Arpie. Sarebbe stato ingiusto se quell’antipatico ne fosse uscito indenne!”
Elektra: “Ora tocca la ceretta al cardinale, per fortuna André è uscito dalla stanza con i due generali e questo compito tocca ad Alain che si sta divertendo come un matto.”
Alain: “Beh cerco di cogliere l’ironia in tutto ciò che succede.”
Elektra: “Bravo Alain, così si fa! E poi che dire la ceretta al vecchio Jarjayes che scalcia come un mulo e becca Alain🤣🤣🤣🤣🤣
Reynier: “Vi diverte così tanto?”
Elektra: “Certo!”
Reynier: “Tigre siete una donzella irriverente! Non si ride sulle disgrazie altrui!”
Elektra: “Lo so …  ih ih ih … Generale!”
Generale: “Ditemi!”
Elektra: “Però ha ragione madame, perché quando c'è da fare qualche lavoro ignobile dovete sempre chiamare André? Non è più un servo, che parola orribile, è vostro genero e figlio, il suo compito è  amare e proteggere Oscar, Sophie e il piccolo François, quando arriverà.”
Generale: “Vi basti sapere che Andrè è la mia spalla, il mio braccio destro, il mio supporto!”
Elektra: “Lo sappiamo tutti però dovreste lasciarlo un po' tranquillo! … Brava Carolina, sfogatevi su vostro marito prendendolo a sassate almeno così la sua attrezzatura non funzionerà più.”
Carolina: “Ah Tigre, Tigre! Sniff … per un poco di esaltazione mi ritrovo nuovamente incinta! Sig … vurrja tanto accidere Ferdinando ma le Arpie non me lo permettono.”
Terry: “Uè Carulì, nelle nostre storie niente morti!”
Carolina: “Ho capito ma almeno fatemolo ferire nu poco!”
Aizram: “Terry, potremmo accontentarla.”
Terry: “Ma siiiiiii ah ah ah …”
Ferdinando: “Uè Arpie, lassateme sta!”
Arpie: “CERTO! AH AH AH …”
Roberta: “Regina delle due Sicilia, Carolina, siete contenta di  avere l’ennesimo figlio con Re Fernando, visto che  vuole l’alleanza con tedeschi?”
Carolina: “Uè Signurì, io non so affatto cuntenta di questa creatura, Ferdinando lu pourc ha approfittato di me in un momento di … sconforto!”
Ferdinando: “Si proprio sicura Carulina mia?”
Carolina: “Uè Ferdinà statte ciett altrimenti mi levo la scarpa e te la spacco in chilla capa fraticia che tieni!”
Ferdinando: “Uè! Mamma mia a cumme sii aggressiva!”
Roberta: “E tu, Anna come sei felice di essere incinta per la terza volta con tuo Armand?”
Anna: “Io amo Armand. Questa creatura che porto in grembo è il frutto del nostro amore!”
Armand: “Anna! … Amore mio!”
 
Ferdinando: “Carulì, li vedi? La Contessa non si lamenta ca lu marito l’ha ingravidata, tu invece …”
Carolina: “Io che?! Loro si amano e lu prevete je n’ommo fedele e sincero! Non cumme a te! Tu si nu pourc, Ferdinà!”
Ferdinando: “Ahhh ma quanta mossa che fai! Statte cuntente ca tinimmo l’alleanza con i tedesti!”
Aizram: “Ehm … Maestà se non Vi dispiace, rimandate la discussione nel prossimo capitolo.”
Ferdinando: “Come vulite mia dolce Arpia!”
Carolina: “FERDINA’ si proprio nu cascamorto!”
 
Ringrazio tutte le lettrici e amiche di Facebook che mi hanno fatto gli auguri per il mio compleanno. Grazie di cuore e continuate a leggere le nostre storie.. Alla prossima!
   
 
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