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Autore: terryoscar    05/03/2024    3 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Un soffitto pericolante
 
E' quasi notte, dopo la discussione di oggi con il generale, che alla fine ha avuto l'ultima parola sulla data delle nozze della giovane Liancourt, non mi resta che organizzare i turni di guardia, io non mi fido di certo. Mi reco alla porta dell'appartamento del generale e busso deciso, e poco male se si sta già preparando per la notte.
TOC TOC TOC
Sono in procinto di recarmi a letto con la mia Marguerite quando sento bussare. Mi sistemo il cappello da notte, afferro il candelabro e borbotto: "Non c'è mai pace! Non è bastata una giornata alle prese con quell’effeminato di Girodelle, adesso vengono pure a bussare alla mia porta a quet'ora!"
"Calmati Augustin e vai a vedere chi è!" vedo mio marito di spalle, certo che è davvero buffo con il suo cappellino da notte con il pom pom che dondola lungo la sua schiena, la camicia lunga ai piedi e il candelabro in mano. "Ih ih ih ..."
Mi volto e dico: "Cos'hai da ridere?"
"Coff ... ehm ... stai attento, la camicia è un tantino lunga, potresti inciampare! Forse ... ti sarai un tantino accorciato, Augustin."
"Accorciato? Dico Marguerite ..... ma ti senti bene?!"
TOC TOC TOC
"No, no ... dico davvero!"
TOC TOC TOC
Sono fuori dalla porta, continuo a bussare mentre sento alcuni rumori provenire dall'altro alto della porta.
 
"Ti stai prendendo gioco di me, Marguerite! Ma dammi il tempo di liquidare chiunque sia dall'altro lato della porta ....  e ti dimostrerò che non mi sono affatto accorciato!" spalanco la porta, di fronte a me c'è il Cardinale. "Siete Voi, cosa succede?"
"Generale! Dobbiamo discutere circa le modalità di vigilanza della virtù della giovane Liancourt!"
"A quest'ora?! Cardinale, non vorrei sembrarVi scortese ma sono molto stanco. Ma dico, non avete sonno?!”
"Certo che ho sonno, ma qualcuno dovrà vigilare, non trovate Generale?!" Rispondo fiero.
"Vigilare?! Ma come Vi è venuto in mente questa cosa? E poi, dovete sapere che dal primo giorno che siamo arrivati in questa casa, ho messo di guardia i miei attendi a sorvegliare il giovane sposo!" aggiungo fiero e deciso.
 
Ma questo vecchio crede forse che io non sappia gestire la mia casa, che io non sappia cosa accade sotto al mio tetto?
 
"Beh, io non mi fido, e nemmeno Voi dovreste! Avete preteso ben tre mesi di attesa per celebrare le nozze .... ed ora Ve ne dovrete assumere la responsabilità! Dovete sorvegliare la Marchesa!"
"Vi ho già detto che a Robert ci pensano già Gerard e Alain! E adesso lasciatemi dormire, ho sonno!"
"E chi vigilerà sulla Marchesa?! Voi vi siete assunto l'onore ....  ed a Voi spetta l'onere!"
"Se è tornata ad essere una Liancourt .... l'onore e l'onere spetta a suo fratello, Charles!" aggiungo sornione.
 
Questo prelato .... lo sistemo io! E così sistemo anche quel buono a nulla che ho per genero, per primo genero intendo.
 
"Uhm ... non avete tutti i torti ma come comprenderete un solo uomo non basta per sorvegliare la dama!"
"Certo che no .... sarete per l'appunto in due!" Aggiungo sorridendo, astinenza per Jo e Charles .... ih ih ih
"Come sarebbe a dire, sarete?! E Voi?!"
"Io? Io ho una certa età .... non posso fare i turni di guardia!" aggiungo sistemandomi la berretta da notte.
 
Io voglio la mia Marguerite, non questa cornacchia vestita da cardinale!
 
"Beh anch'io ho pressappoco la Vostra età ma non mi tirerò indietro e poi, come ho già detto, l'idea è stata Vostra, Generale, quindi pretendo la massima collaborazione!"
"Ma certo, potete disporre di tutto il personale del castello .... se lo desiderate anche di tutti i miei generi! Loro sono giovani, vedrete che non avranno problemi a svolgere i loro turni di .... vigilanza!"
"Appunto, sono giovani e potrebbero essere compiacenti con la Marchesa! Generale, io non mi fido di nessuno, solo di Voi quindi ... VOI ed io ci occuperemo della questione e nessun altro! .. Se poi non Ve la sentite a causa della Vostra veneranda età ... beh ... potremmo sempre accorciare i tempi. A Voi la scelta!"
"Bene, questa notte inizierete Voi a sorvegliare la giovane ... per domani valuteremo come provvedere in merito. Ora Eminenza, non mi resta che augurarvi una buona notte!" Rispondo fiero mentre sbatto la porta in faccia a questo Cardinale.
Mi ritrovo con la porta chiusa in faccia, alzo la voce quel tanto da farmi udire: "E così sia! Stanotte provvederò io ma domani, VOI sarete di guardia! Pensavo di avere a che fare con un Generale dell'esercito invece mi sto ricredendo sul Vostro conto!"
Sento i borbottii di questo individuo, mi allontano dalla porta, raggiungo la mia Marguerite. "Questo è tutto matto! Ma ti rendi conto? Vorrebbe farmi sorvegliare la sorella di Charles!! Cose da pazzi!! Non sono mica un servitore e neppure uno spione, io!"
Sorrido maliziosa e con tono giocosa, sussurro: "Beh ... sul fatto di non essere un servitore, ti dò ragione ma riguardo a non essere spione ... beh ... coff coff ..."
"Coff Coff .... " faccio il verso a mia moglie. "Cosa intendi con questi colpi di finta tosse?!" Domando mentre mi sistemo nel nostro letto, a fianco della mia dolce sposa. La osservo un poco, sorride, trattiene a stento una risata.
"Ho solo un poco di tosse ... coff coff  ... E ricordati che domani dovrai fare il turno di guardia a Jolande per sorvegliarla, non per spiarla! Buona notte Generale!"
"Ma io non farò proprio nessun turno di guardia! Che se ne occupi Charles!" Rispondo deciso mentre mi appoggio al cuscino.
"Uhm ... prevedo un duro scontro tra te e il Cardinale."
"Pazienza! Non mi sono mai tirato in dietro ..... piuttosto mi preoccupa di più tua figlia!"
"Chi delle sei?"
"Quella che dovrà dividere il letto con il cuscino .... mentre il marito si occuperà della .... purezza della sorella! Ah ah ah ah ah!"
"Oh ma possibile che tu abbia dimenticato che Charles è ancora arrabbiato con Jo? Sono giorni che non divido il letto!"
"AAAAHHHHHH!!! Questo semplifica di molto le cose!! Perfetto, che resti arrabbiato con la moglie per altri tre mesi!! Buona notte, mia cara!" Aggiungo tutto felice, un problema in meno, ottimo!
"Oh beh se ne sei convinto! ... Buona notte!" dico rigirandomi sul fianco.
"Buona notte cara! Ah se non fossi tanto stanco, saprei io cosa farti!"
"Augustin, possibile che non pensi che a quello?!" rispondo con leggerezza, fintamente scandalizzata. Adoro il mio Augustin!
"E a cos'altro dovrei pensare?! E poi oltre a quello come tu lo definisci, cos'altro ci sarebbe?"
"Sei identico a Jo! ... Chissà cosa starà accadendo tra loro!? Meglio non pensarci ..." Sussurro mentre mi abbandono al sonno.


 
 
Cammino avanti e indietro per la mia stanza, con indosso la mia migliore camicia da notte, in seta, con numerosi inserti in pizzo, le maniche a sbuffo appena accennate che mettono in risalto la elle di alabastro delle mie braccia, in preda alla rabbia più accecante. "ARGH!!! CHARLESE!!!!!!" Urlo sempre più forte, nel tentativo di placare la mia rabbia .... e le mie necessità.
Mi sistemo nel letto della stanza comunicante a quella padronale e rispondo: "Non urlare, ho sonno!"
"IO INVECE HO ALTRE NECESSITÀ DA ASSECONDARE!!" Urlo, rivolta alla porta che mette in comunicazione le nostre stanze. "SEI UNO SCREANZATO, CHARLES!"
"Ed io non sono il tuo servitore, anzi non sono il tuo giocattolo, no, schiavo! Ecco la parola più appropriata, schiavo sessuale!" rispondo stizzito.
 
Sono davvero stufo delle angherie di mia moglie!
 
Spalanco la porta con forza, avanzo minacciosa con le mani sui fianchi. "Schiavo?!! Ma sei forse impazzito?!!"
Batto il cuscino sul letto. "Si, ecco come mi sento, il tuo schiavo sessuale e più nulla! Sono un uomo IO!"
"E CERTO CHE SEI UN UOMO! ESATTAMENTE COME IO SONO UNA DONNA!!" Ribatto sempre più furiosa. “Ormai sono al limite della sopportazione.”
"Uomo o donna non significa solo quello! Un uomo va rispettato tanto quanto una donna e tu non mi rispetti!"
"Come sarebbe che non ti rispetto? Tu sei impazzito! Certo che ti rispetto!!! Ma si può sapere cosa ti passa per la testa?!"
"Mi passa che io voglio sentirmi un uomo vero, invece tuo padre mi tratta da smidollato e tu ... tu ... io per te sono solo un giocattolo da utilizzare a tuo piacimento!"
"Charles! Per mio padre tutti i suoi generi sono degli smidollati, tutti tranne Andrè, ovviamente. Anche perché, se osasse dire di lui una cosa simile, mia sorella lo passerebbe a fil di spada. In quanto a me ... tu sei MIO marito, ed io ho dei diritti coniugali da esigere! E mi pare che tu abbia sempre gradito, i miei diritti coniugali intendo. Per il resto ... sono una moglie molto accondiscendente!"
Osservo Joséphine, con le braccia incrociate sul petto, che esaltano così il suo magnifico petto, la sua pelle candida, che profuma di rose. E poi ha un’espressione imbronciata, così dolce e tenera. Poi la osservo intensamente ed aggiungo fiero: "Molto che?!! Chi? Tu?! Oh, ma per favore! Jo riconoscilo, sei prepotente!"
"Non più di quanto non lo siano le mie sorelle! E poi io davvero non ti capisco! Prepotente ...... figuriamoci!"
"Si! Prepotente!" Ribatto deciso mentre mi metto a letto e mi copro fino ai capelli.
"E sentiamo .... come eserciterei questa mia .... prepotenza?!" Domando mentre mi avvicino al mio Charles, posando una mano sui suoi capelli. Affondo con le dita, nei suoi pochi capelli, e li scompiglio, ricordando i tempi in cui aveva una ben folta capigliatura, setosa e profumata.
 
 
 
Sono abbracciato a mia moglie quando alcune voci animate dalla stanza accanto attraggono la mia attenzione. "Elisabette, li senti?! Questa volta i miei genitori fanno sul serio."
"Direi piuttosto che tuo padre fa sul serio! E onestamente ... non fraintendere, tua madre è un'ottima suocera ed una splendida nonna ... ma tuo padre non ha proprio torto!"
"Hai ragione! Mia madre è identica ai miei nonni, prepotente e testarda!" continuo a sentire la sua voce. "Uhm ... certo che non si arrende, urla sempre di più!"
"Forse dovremmo cambiare stanza ..... temo che questa notte non ci faranno dormire!"
"Già lo credo anch'io ..."



”Accidenti al Generale Jarjayes è davvero testardo ma io lo sono di più!" borbotto mentre mi sistemo sul sofà posto di fronte alla porta della Marchesa Jolande. "Non gli è sufficiente aver deciso che le nozze avverranno tra tre mesi, non vuole nemmeno far la guardia alla porta! ... Non è possibile!" mi sdraio sul sofà poi mi rialzo. "No, meglio che rimanga seduto altrimenti rischio di addormentarmi!" mi sistemo la coperta sulle gambe e scruto il corridoio ormai silente. All'improvviso sento giungere da lontano delle grida. "Ma cosa sta succedendo?! Chi urla in questo modo? Vorrei andare a vedere ma se ... Uhm ... fosse una trappola?!" vedo venirmi incontro uno dei figli di Liancourt, domando: "Cosa sono queste urla?"
"Ed io cosa volete che ne sappia?! Sono stato svegliato dalle grida ..." allungo l'orecchio. "Sembra la voce di mia madre!" sento mio fratello chiamarmi alle spalle. "George! George!"
Mi volto. "Antony, cosa succede?"
"Temo che nostra madre stia avendo una crisi di rabbia ... nei confronti di nostro padre! Ti ricordo che sono ancora ... come dire ... in rapporti non ottimali!" Rispondo dissimilando un sorriso, nostro padre che vuole farsi valere ...
Vedo il Cardinale giungere le mani, tiro su gli occhi, sussurro: "Ora pro nobis ..."
"Ecco ... pregate per la pace ... domestica!" Rispondo deciso. "Vieni George ... andiamo ad assicurarci che i nostri vecchi siano in salute!"
"Sta tranquillo George! ... La salute non c'entra."
"C'entra c'entra ... lo sai benissimo anche tu che se nostro padre non .... " osservo il prelato di sott’occhi "Nostra madre potrebbe impazzire!"
Il Cardinale continua: "Ave o Maria ..."
"Si si ... pregate!" Poi seguito da mio fratello raggiungo la stanza dei nostri genitori. Faccio un bel respiro, poi busso.
TOC TOC TOC
"Ed ora speriamo in bene!"
 
Sentiamo delle urla provenire dall’interno, acute e decise.
 
"CHARLES, TU NON PUOI TRATTARMI COME SE FOSSI L'ULTIMA DELLE DONNE! IO SONO TUA MOGLIE!"
 
 
"Stanno proprio litigando ..... io busso di nuovo, George!"
TOC TOC TOC
 
"SMETTILA JOSEPHINE! HO SONNO, LASCIAMI DORMIRE!"
 
 
TOC TOC TOC
"Senti come urlano! Se non aprono .... io sfondo!"


"E INVECE NON LA SMETTO! HO I MIEI DIRITTI, IO!!!!!! E TU ... TU HAI DEGLI OBBLIGHI!"
 
"Ascolta George, forse non è il caso di intervenire, in fondo la loro è una questione ... intima."
"Molto intima direi ... ma qui ci stanno assordando tutti!"


Sento delle urla, la nostra piccola Sophie non riesce a dormire a causa di tutto questo frastuono. "Andrè vieni, andiamo a vedere cosa sta succedendo!"
"Sono sicuro che si tratta di tua sorella Joséphine!"
"Ecco ... andiamo a calmarla, Sophie ha bisogno di riposo e tranquillità! Non certo di queste urla isteriche!! Forza, andiamo!" Afferro la spada, la lego al fianco, poi prendo Sophie tra le braccia e mi avvio a passo spedito verso la fonte di tutto questo chiasso. Con le buone o con le cattive metterò fino a tutto questo caos, parola mia!
 
 
Tutti corrono verso le stanze dei conti de Liancourt. Io non mi muovo da qui, devo sorvegliare la futura sposa!
Mi sistemo meglio sul sofà quando all'improvviso vedo aprirsi la porta della Marchesa Jolande. Mi alzo di scatto e con tono inquisitorio domando: "Dove pensate di andare?"
"E ... Eminenza ... io ..." poi sento le urla di mio fratello. "Ecco ... vorrei assicurarmi che mio fratello sia in salute!" Rispondo un poco titubante.
 
Ma cosa ci fa questo pazzo davanti alla mia porta? Prima quel cerbero del suocero di Charles, che ci ha perseguitato per tutto il viaggio, ed ora che potremmo ritagliarci qualche momento di … intimità, ci si mette quest’altro!
 
"Non preoccupateVi per lui! Se ha la forza di urlare significa che sta bene!"
 
Sento la voce di questo vecchio, accidenti, io voglio liberarmi di lui.
 
"Beh ... vorrei ... assicurarmene, se non Vi dispiace Eminenza. Piuttosto Voi ... cosa ci fate qui?!"
"Mi pare ovvio, Vi sorveglio!"
"COSA?!!! E perchè mai?! … Sorvegliarmi … ma …”
"Ho il dovere di assicurarmi che non commettiate peccato con il Vostro fidanzato. Dovete giungere all'altare pura!"
"Ah ... ma certo, sarà così. Ma non è il caso che mi sorvegliate!" rispondo con leggerezza, nel tentativo di sviare ogni sospetto di questo vecchio prelato.
"Invece lo è! Quindi è inutile che protestiate, sarà così fino al giorno prima delle Vostre nozze!"
"Quindi ... Voi intendete pernottare qui ... fino alle nozze?!"
"Esattamente!"
"Uhm ...  e quanti giorni durerà tutto ... ciò!"
"Il Vostro matrimonio avverrà tra novanta giorni."
"COSA?!!!! NO .... NON E' POSSIBILE!!!! PERCHE'?!!!!" Urlo disperata.
 
Io non posso continuare così, io voglio Robert! Di sicuro sarà stata un’idea di questo prelato. Non ho alcun dubbio.
 
"Sarà Vostro tra tre mesi. Chisì è stato deciso e così sarà! Ma dovete sapere che tutte le notti dietro la Vostra porta saremo da sentinella, io e il Generale Jarjayes!"
"Voi e ... quel cerbero?!! ASSOLUTAMENTE NO! DEVO PARLARE CON MIO FRATELLO CHARLES, LUI DEVE IMPEDIRE TUTTO CIO'!"
"Vostro fratello non ha alcuna voce in capitolo! E Voi dovete rassegnarVi! ... A pensarci bene il Vostro atteggiamento mi insospettisce, che siate stata compromessa dal Vostro fidanzato?"
"MA COME VI PERMETTETE!!!" Sbotto furiosa mentre mi avvio verso la stanza di mio fratello. Davanti alla porta vedo i miei nipoti bussare e la sorella di Joséphine, Oscar, con in braccio la figlia e Andrè al seguito, in attesa davanti alla porta. Con loro ovviamente c'è anche il quadrupede peloso, con le se lunghe orecchie, che sbadiglia vistosamente. Certo che questo animale è assai buffo!
"JOSEPHINE!! APRI!!" Urlo cercando di farmi sentire.
 
Nonostante il fatto che la voce di mio marito sia pacata, sono fuori di me, digrigno: "Charles sei insopportabile! Ma forse ho capito ... tu non puoi più!" Improvvisamente mi giunge l'urlo di mia sorella. "Oscar?! Ma cosa vorrà a quest'ora?"
"Molto probabilmente, avrai svegliato tutti gli abitanti del palazzo e tra poco anche l'ultimo dei mattoni del castello saprà che sei maledettamente in crisi di astinenza! Basta! Io non sono il tuo schiavo e tu non sei la mia Poppea!"
 
"JOSEPHINE!!!! APRI!!!! SUBITO!!" Urlo mentre mia figlia sorride, sembra che abbia già metabolizzato il chiasso di questa famiglia.
BAU BAU BAAAAUUUUUUU
Anche Beau inizia ad abbaiare, contribuendo al caos generale.
 
Con stizza spalanco la porta e domando: "Ma non hai sonno? Perché sei qui?"
Vedo mia sorella Joséphine spalancare la porta, mezza spettinata, con le gote arrossate, furiosa.
"Joséphine! Possibile che tu debba urlare in questo modo? Hai svegliato tutti! Guarda!"
Vedo il Cardinale e mia cognata Jolande venirci incontro. "Bene, che si sappia! ... Mio marito mi ha appena detto che non è il mio schiavo ed io non sono la sua Poppea! BOUUUUU POVERA ME!!"
Il Cardinale tira fuori il rosario e dice: "In questo palazzo c'è l'ombra del maligno!" guardo Armand. "Tu tu ... ecco perché hai deciso di abbandonarle l'abito talare, il malvagio è qui e noi stasera dobbiamo esorcizzare questo posto! Armand, faremo una processione all'interno del castello, getteremo ovunque l'acqua benedetta e tu mi farai da chierichetto!"
Il vecchio cardinale mi indica con il dito indice, ossuto, storto. Trema un poco mentre mi punta.
"IO?!! No di certo! Io sono stato un Cardinale di Santa Romana Chiesa ma non di certo un esorcista! Che poi ... qui non c'è nulla da esorcizzare, questo è il normale caos della nostra famiglia!" Rispondo con tono deciso e tranquillo, sotto lo sguardo allibito delle mie nipoti.
Mia nipote Joséphine mi guarda e continua stizzita: "Zio Armand, ora capisco perché non avete potuto resistere in mezzo a dei bigotti simili! E Voi Cardinale che ne sapete della vita matrimoniale?! Forse è peccato!"
"E' peccato se viene svolta per pura lussuria! L'atto della procreazione serve solo per perpetrare la specie, non per il sollazzo!"
"COSA!? Ma fatemi il piacere!"
"BASTA!! MA SONO DISCORSI DA FARE DAVANTI A MIA FIGLIA?!! VERGOGNATEVI!!!" Sbotto scocciata mentre sistemo Sophie bene in braccio. “Avrà pochi mesi ma non intendo di certo farle ascoltare simile sconcezze.”
Il Cardinale continua: "Ohh almeno in questa famiglia c'è qualcuno di buon senso!"
George ed Antony si avvicinano alla madre, la prendo per un braccio e la riportano in camera, quest'ultimo chiude la porta dicendo: "Scusateci ma dobbiamo parlare con i nostri genitori!"

Il Cardinale continua: "Armand, prepariamoci per la processione, ovviamente i futuri sposi dovranno unirsi a noi!"
"Se processione deve essere .... voglio che partecipi tutta la famiglia!" Rispondo fiero mentre sento una sorta di pugnalata con lo sguardo di mia nipote Oscar, se potesse mi ucciderebbe all'istante.
Reynier fuori di sé domanda: "Augustin ma che razza di educatori ha avuto la maggiore delle tue figlie?!"
Osservo mio padre ed aggiungo: "I migliori, lo sapete bene! Vi ricordo che siete partito da Parigi solo dopo il trapasso del nonno ...." rispondo fiero dopo essermi avvicinato a tutto questo caos. “E pensare che io stavo riposando così bene, nel mio letto, stretto alla mia Marguerite, con la mia berretta in testa, quella che concilia il sonno.”
"Ma per favore! E poi ascoltando tua figlia, ne dubito! Comunque, mio caro Armand, io torno in camera mia, se proprio non puoi fare almeno di sfilare nel bel mezzo della notte con il tuo amico Cardinale fa pure, io farò sonni tranquilli!"
"Ah no, Padre, Voi parteciperete alla processione!" rispondo fiero e deciso. “Mi avete voluto sacerdote .... ed ora ne pagherete le conseguenze!”
Tiro su il bastone e colpisco alle gambe di mio figlio.
"AHIII ..."
"Ancora una parola e giuro che ti spacco la testa!"
"Padre, siete uguale al nonno! Un uomo impossibile!" poi mi volto verso mia nipote Oscar ed aggiungo: "Spero che tu non abbia preso da loro! Pare che essere l'erede porti alla follia!" sbotto ormai scocciato.
 
Tra mio padre e mio fratello, questa casa è sempre più nel caos. Stavo così bene prima del loro arrivo!
 
"Ma Zio cosa dite?! Anch'io alleverò tutte le mie figlie come fossero dei maschi e la prossima la costringerò a diventare Papessa!" rispondo infastidita.
“COSA?!!! TU DOVRAI DARMI UN MASCHIO! HAI CAPITO!” guardo minaccioso il marito di mia nipote, continuo: “E tu, bada a farti valere nel letto coniugale! Hai capito?! Un maschio! Ci serve un bel maschio!”
“Sissignore!” Rispondo trattenendomi dal ridere.
 
 È di nuovo ora di sentire i discorsi sul maschio, sulla discendenza e tutto il resto.
 
“Grunt … questo è troppo! E poi cosa ci sarebbe tanto di strano se mia figlia diventasse Papessa? Non siete uomini moderni, VOI? … Andiamo, André!” aggiungo mentre afferro la mano del mio Andrè, nell’intento di lasciare questo caos.
Reynier ribatte: "Papessa? Oscar ma .... ma .... non è possibile! Non starai parlando seriamente!" Aggiungo mentre vedo mia nipote afferrare con la mano libera Andrè e trascinarlo con se, con un gesto imperioso e deciso.
 
Quel ragazzo è un vero santo. E mia nipote è una vera tiranna, prepotente e ... niente, è il carattere di famiglia, mi scoccia ammetterlo ma noi Jarjayes siamo così!

Augustin continua: "BRAVA OSCAR! COSI’ SI PARLA! NOI SIAMO JARJAYES, NOI POSSIAMO FARE QUALSIASI COSA!!"
Mentre mi allontano con la mia famiglia, borbotto: "E' assurdo vivere in questo modo! A mia sorella Jo basta negargli i diritti coniugali che mette a soqquadro un intero palazzo! E poi ci si è messo anche il Cardinale! Spero che non facciano troppo rumore con la loro processione altrimenti giuro che gli tirerò dietro un bel catino d'acqua!"
"Oscar .... se ti limiterai all'acqua saranno fortunati! Conoscendoti dovrebbero temere ben di peggio!" Aggiungo mentre scoppio a ridere alla vista dell'espressione di mia moglie.
"Andrè, ho un'idea! E se andassi a vivere nella dependance?! Domani faremo il bagaglio e via da questi matti!" sorrido soddisfatta dalla mia idea, finalmente potremmo stare tranquilli.
"Dubito che ti sarà consentito, Oscar. Tu sei l'erede .... tuo padre ti vuole al suo fianco. Te lo ha fatto promettere .... ricordi?!"
"Sono stanca! Meglio andare a dormire!"
"Sempre se si riuscirà a dormire, credo che il Cardinale provocherà il caos!"
 
 
 
 
George ed io siamo nella camera dei nostri genitori per sedere gli animi.

"Madre dovete calmarVi! E Voi, Padre, cercate di rabbonirVi, non potete andare avanti in questo modo."
"George, Antony, io sono buono. Ho solo detto a vostra madre che non sono il suo giocattolo del sesso! E non fate quella faccia! Siete uomini sposati quindi possiamo parlare liberamente!" aggiungo mentre osservo i miei figli. “Siete grandi, sposati e avete figli. Certe cose le fate anche voi, ormai!”
"Si, si ... ma è così imbarazzante parlare di certe cose con Voi! Comunque Padre dovete trovare un punto d'incontro, non potete far guerra a nostra madre per tutta la vita."
"Macché guerra! Vostra madre deve solo imparare a rispettarmi! Dopo quasi venticinque anni di matrimonio ... esigo rispetto! Rispetto come uomo, come marito e come vostro padre!" Sbotto deciso, impettito, con il mio ventre bene in mostra.
Guardo mia madre e dico: "Beh ... dovete ammettere che mio padre non ha tutti i torti. Voi dovreste essere più rispettosa nei suoi riguardi soprattutto davanti agli altri! ..."
"Sgrunt .... come se io non lo fossi! Lo tratto benissimo, io!! Qui è LUI che viene meno ai suoi doveri! Non io!"
 
Osservo nostra madre, leggermente imbronciata, con le mani sui fianchi. In certi momenti mi domando davvero perché mio padre sia così intransigente, nostra madre è decisamente una bella donna!
 
"Non stiamo parlando dei doveri coniugali ma di dare un poco di valore a nostro padre."
"Valore? Certo! E ci mancherebbe!!"
"Si, ma non è abbastanza! ... Vedete Madre, per un uomo è importante che sua moglie lo esalti e lo valorizzi di tanto intanto ..."
"Ma certo che lo esalto! Nessuna moglie esalta le prestazioni del marito come me! NESSUNA!"
Charles protesta: "Avete sentito?! Vostra madre mi vede solo come un oggetto da utilizzare a suo piacimento!"
" ...Eh si, avete ragione però ..."
"Però Padre, se fino adesso Vi andava bene ... Voi avete sempre saputo com’è fatta! Padre posso farVi una domanda personale?"
"Certo figliolo, domanda pure!" Rispondo fiero mentre decido di accomodarmi su una bella poltroncina, nella MIA stanza, senza varcare la soglia che divide il mio spazio dal suo.
"Mia madre è sempre stata così esigente?"
"Ma che domande sono, certo! Io credo che tutti i Jarjayes siano ... esigenti, ma anche appassionati, passionali, precisi, instancabili. Ecco ... secondo me sono esattamente come quando hanno la spada in mano, impegnati in un duello. E qui mi riferisco a tuo nonno e tuo zio Oscar!" ed utilizzo volutamente il maschile anche per mia cognata, in certi frangenti ci vuole!
"Eh … Voi siete sempre stato sempre così accomodante?"
"Accomodante? Dico .... ma si può essere accomodanti con i Jarjayes?! Dei Jarjayes si è succubi, servi, obbedienti.”
"Padre, credo che la colpa sia anche Vostra, avreste dovuto farVi valere. Mia madre ormai è abituata ad essere assecondata in tutto, l'avete viziata."
"Antony ... dimmi, tu forse riesci a dire di no a tua moglie?!" aggiungo con tono volutamente ironico. “Tutte le donne sono … tremende, le Jarjayes più delle altre, ovviamente.”
"Beh, mia moglie è una donna dolce, comprensiva, mi ama e soprattutto mi rispetta ..."
Le parole di mio figlio mi manda su tutte le furie, incrocio le braccia e ribatto: "Vorresti dire che io non rispetto tuo padre?! Avanti, rispondimi!"
"CERTO CHE NON MI RISPETTI JO!! Te lo stanno dicendo anche i nostri figli maggiori! E se chiedi alle nostre figlie ... non potranno che dirti la stessa cosa: TU NON MI RISPETTI AFFATTO!" sbotto scocciato.
 Questa sera aggiusteremo tutti i nostri conti.
 
"OHHHH Questa è davvero troppo! Charles, dimmi cosa vorresti da me! Avanti, muoviti!"
 
Osservo mia moglie, imbronciata, mentre incrocia le braccia al petto, mettendolo così maggiormente, ed involontariamente, in risalto e battendo il suo delizioso piedino pantofolato a terra, pantofole di seta ovviamente.
 
"RISPETTO!!" rispondo deciso mentre batto i piedi a terra, comodamente seduto sulla mia poltrona, nella mia stanza, lasciata con la porta doppia aperta.
" ... Uhm ... Rispetto. Nemmeno se io non ti rispettassi!"
"Certo che non mi rispetti! E non lo capisci neppure! Sgrunt"
"Dunque vorresti una moglie che ti dica sempre si!? Sottomessa? Che stia buona e zitta sul divano a ricamare e a spettegolare?"
"Certo che no! Ma vorrei una moglie con cui uscire a cavallo, andare a caccia e magari anche a teatro, per vedere un bello spettacolo. Non una moglie che pensi sempre e solo ad una cosa: sesso!"
George ed io ci guardiamo sottecchi, tratteniamo appena la risata. Povero padre mio, che moglie si ritrova!

"Ahhh finalmente ho capito! Preferisci il teatro e altre frivolezze simili al me?! ... E sia! Da questo momento sarò la tua Geisha. E che non si dica mai più che Joséphine de Jarjayes è una donna carnale e irrispettosa nei riguardi di suo marito!"
"Come desideri ... attendo di vedere quale spettacolo saprai realizzare per intrattenermi!"
"Vorrei dirlo ma ci sono i nostri figli, quindi non posso."
"Oh, non preoccuparti. Hanno oltre vent'anni ... ormai nulla li scandalizza più! Prego ... esponimi i tuoi progetti"
"Niente affatto! Tu non proverai alcun imbarazzo ma io si!"
"Beh ... è un problema tuo, non certo mio!" Aggiungo sorridendo sornione.
Mio fratello mi guarda e con tono giocoso dice: "Anthony, siamo di troppo, meglio andare!"
"Si, decisamente meglio ... ma prima portiamo via tutte le armi e gli oggetti fragili ... "
"Ottima idea!" Rispondo mentre afferro tutti gli oggetti contundenti.
 
Non vorrei mai che i nostri anziani si facessero male!
 
"Bene ... augusti genitori ... buon riposo!" aggiungo mentre mi allontano con mio fratello, con le mani cariche di oggetti, per fortuna non ci sono armi, solo alcuni tagliacarte.
Charles ed io rimaniamo in silenzio finché vediamo uscire i nostri figli. Mi avvento sulla porta e, dando un giro di chiave, guardo mio marito e digrigno: "E adesso a noi due Charles de Liancourt!"
"Uff ... allora, dimmi mia cara, cosa hai in mente di rappresentare questa sera? Forse ... ti dedicherai al canto? O alla recitazione?!"
"Charles io non sono il giullare del re! Quando mi hai parlato di teatro, pensavo che mi portassi fuori! Ecco questa si, che è una bella idea! Voglio uscire! Basta rimanere in questo palazzo."
"E sia. Tuo padre ha richiesto, pagato ed ottenuto un palco al Teatro Regio ed al teatro Carignano. Non resta che decidere dove recarci!"
"Dove vuoi! Tu sei il maschio e tu decidi! Io sono la tua Geisha." Rispondo ironicamente mentre mi inchino a mani giunte.
"Ottimo! Allora questa sera mi rallegra l'opera!" aggiungo mentre mi alzo dalla mia poltrona e mi infilo rapido una bella giacca, le scarpe ed il tricorno. "Eccomi, io sono già pronto e perfetto! E tu, mia cara?!"
“Prendo la mantella ed arrivo.”
"La mantella? Mia cara, siamo ad agosto!" rispondo ironico.
"So bene che siamo ad Agosto ma faremo tardi e potrei sentire freddo."
"Come desideri! Io vado a fare preparare la carrozza! Ti attendo in giardino!"
"No, vengo con te. Usciamo insieme!" Faccio un inchino e porgo il braccio a mia moglie.
 
Lasciamo la nostra stanza e udiamo un eco spropositato di voci. "Charles ma davvero quel pazzo di Cardinale ha costretto gli altri ad andare in processione per il palazzo?"
"Pare di sì!"
Li vedo avvicinarsi, mio zio domanda: "Voi due dove credete di andare?"
"Che domanda!? A teatro!" Precedo mia moglie nella risposta.
 
Se sono l’uomo voglio mantenere le mie prerogative!
 
Il Cardinale ribatte: "Come sarebbe a teatro?! Voi siete la causa di tutto ciò e anziché unirvi a noi, andate via?!"
"Esattamente! E adesso scusateci!"
"Madame de Liancort, avete l'obbligo morale di intervenire alla processione!"
"Cardinale, il mio UNICO obbligo è quello di compiacere mio marito. E se mio marito ha deciso di andare a teatro io l'asseconderò!"
"Siete dei miscredenti! L'anticristo aleggia in voi! Dovete pentirvi e confessarvi!"
Rispondo sarcastica: "Cardinale, Vi consiglio di non alzare la voce, sapete, il Vostro eco rimbomba così forte che potrebbe far crollare il soffitto del palazzo!"
"Figuriamoci!" Rispondo mentre alzo gli occhi verso il soffitto.
 
Poi sento come degli scricchiolii, vedo una riga marcata sul soffitto, una linea che si muove, corre, attraversando tutta la volta, sento un poco di polvere cadere sui miei capelli e poi un rombo. Un rombo fortissimo, seguito da un botto. Sento due forti braccia afferrarmi e trascinarmi verso di se, buttandomi a terra e proteggendomi con il suo corpo. Poi il nulla. Tutto nero, l'oblio. Polvere, voci attorno a noi, scricchiolii .... ma non riesco a capire, sento solo freddo nel momento in cui non sento più le braccia di Charles addosso a me.
 
"Charles! Charles come stai, amore mio!?"
"Coff ... coff ..... ohi ... ohi ..."
Sento mio marito tossire mentre attorno a noi si affaccendano molte persone. La nuvola di polvere si deposita a terra, osservo le mie mani, tocco i miei capelli. "Ma cosa ... cosa è accaduto?!"
Ho visto il soffitto cadere sui due lussuriosi, urlo: "AVEVO RAGIONE! QUESTO PALAZZO È INFESTATO DAL MALIGNO!"
 
 
 
Sono stato svegliato da un forte boato, mi alzo di soprassalto, sposto le coperte ed afferro la spada, mentre vedo mia moglie sobbalzare nel letto e guardarmi spaventata. "Tu resta qui, Marguerite!" ordino deciso mentre la osservo per un attimo.
"Oh mio Dio! Augustin ma cosa sta accadendo?!"
"Non lo so, spero solo che non sia un assalto. Fammi andare a vedere." Mi alzo deciso, tolgo la spada dal fodero, ed apro la porta. Davanti a me vedo solo polvere, polvere e polvere. "Marguerite ..... non capisco ... qui c'è un polverone, nel corridoio!"
"Cosa?! Ma ... non capisco ..." esco dalla camera, non vedo nulla ma sento tanta confusione, poi la voce del Cardinale.

"In questo palazzo ci vivono lussuriosi, miscredenti, spretati, donne che vestono come gli uomini, donne che ragionano come uomini per non parlare di uno spretato che ha messo su famiglia! Nostro Signore ha colpito la nuova Sodoma e Gomorra!!"
Il Re ribatte: "E jamme Cardinà ma site asciuto pazzo? E stateve cett!" (siete diventato pazzo state zitto)
“Ma avete visto?! E’ caduto il soffitto e poi io non sono pazzo!”
“Se nu foste pazzo, non avreste offeso chista brava gente! Uè Cardinà, vuoi sarete pure n’ommo timorato di Dio ma qualche volta mordeteVi la lingua e non offendete! … Uè ma guarda a chiste!”
 
 
"Marguerite, vieni con me, stammi vicino!" aggiungo mentre vedo anche Oscar e Andrè uscire dalla loro stanza, con la piccola ben stretta al petto ed il quadrupede che inizia ad annusare tutto.
Andrè domanda: "Cosa è successo?" osservo i calcinacci poi guardo il soffitto. "Ha ceduto il soffitto!" poi vedo Charles seduto sul pavimento mentre sua moglie lo rincuora. Mi avvicino: "Charles, ti sei fatto male?"
"Andrè ... ohi ohi ... ho male ovunque!" Osservo Charles, Oscar mi ha raggiunto ed anche il generale con madame. Charles è ricoperto di polvere e presenta diversi taglietti sul volto, ha gli abiti mezzi lacerati. Il soffitto deve essere caduto proprio addosso a lui.
"Andrè, dobbiamo chiamare Lassonne! Charles sembra ferito"
Sento dei passi veloci, odo le voci di Lassonne e Adelaide: "Cosa è successo?"
"Oh ma il soffitto ha ceduto e ci sono i feriti!"
Jolande si avventa su Charles. "Fratello mio come stai?! ... Presto, presto! Voi due siete dottori, aiutate mio fratello!"
"Augustin, dobbiamo portare Charles in una stanza pulita per medicarlo. Adelaide, Voi occupatevi della marchesa Joséphine, mi sembra sotto choc!"
"Andrè, potresti portare Charles in una stanza adeguata?!"
"Si ... certo Madame!"
Adelaide si accosta a Joséphine e l'aiuta a sollevarsi. "Venite con me ...."

Vediamo precipitarsi Nanny, Giovanna, Michele, Jean e gran parte della servitù.
Nanny esclama: "Oh Signore che tragedia! ... Marchese siete tutto sanguinate!"
Michele guarda il soffitto e dice: "Madamina guarda! ... E' caduto il soffitto!"
Jean, spaventato, abbraccia Giovanna e dice: “Oh che paura! Che paura! Per fortuna che non è morto nessuno!”
“Oh Signur! Ma cosa dici Jean! Ci mancava solamente che ci scappasse il morto!”
Mi allontano da Giovanna, mi guardo intorno e domando: “Dov’è il Generale?” non lo vedo!”
“Ma cosa vuoi che ne sappia?! Sarà nella sua camera!”
“Oh si, meno male! Però corro a vedere il povero Marchese di Liancourt!” Dico precipitandomi. Gli asciugo la fronte sanguinato. “Poveretto, si è fatto davvero male!”
"Oh Signur, non c'è pace! Non fanno che succedere disgrazie!"
Il Cardinale ribatte: "Cosa Vi aspettate se gli abitanti di questo palazzo non sono timorati di Nostro Signore!"
Armand ribatte: "Cardinale state davvero esagerando!"
Robert si avvicina a Jolande in lacrime per il fratello, posa le mani sulle sue spalle poi l'abbraccia, sussurra: "Jolande non piangere, amore, su, vedrai che non è nulla di grave ..."
"Oh Robert ... booooo .... sniff ..."
Il Cardinale avanza verso i fidanzati, tuona: "Robert allontanati dalla tua promessa sposa, non devi toccarla!"
Il Re sbotta: "Cardinà avite scucciato (avete scocciato) a tutti quanti!"
Reynier continua: "Il Re ha ragione! Cardinale basta offendere la mia famiglia e tu Augustin di qualcosa, difendi la nostra famiglia, FATTI VALERE DA QUESTO ESALTATO!"
Vedo Andrè sollevare mio cognato, poi arriva Alain che lo aiuta, seguito da Gerard. "Lascia Andrè, ci pensiamo noi!"
Reynier continua: "AUGUSTIN!!"
"Ditemi Padre" rispondo mentre osservo tutto questo sfacelo. "Giovanna, Michele. Fate pulire tutto immediatamente e chiamate dei bravi muratori per riparare il danno .... e controllate tutti gli altri soffitti! Non vorrei mai che cadesse anche sul mio letto! O su quello del mio erede!"
 
 Oscar viene prima di tutto.
 
"Augustin non sai dire altro?"
"Padre siete troppo agitato, calmateVi!"
"Mi calmerò quando avrai messo al suo pasto questa specie di Cardinale!"
"Ma come osate?! Io sono un ministro della Santa Romana Chiesa!"
Sentiamo la voce di questo vecchio corvaccio, mezzo spennato. "E con questo?! Non avete alcun diritto di mancare di rispetto la MIA famiglia! E se mio figlio Augustin non è in grado di difenderla lo farò io!" sollevo il bastone per colpire il Cardinale ma André blocca la mia mano.
"No! No! Cosa fate Signore?!"
"LASCIAMI! LASCIAMI O COLPIRO' ANCHE TE!"
"Signore ... colpire un Cardinale potrebbe portare sciagure! Vi prego .... siate paziente!" Rispondo mentre afferro mia moglie in un gesto protettivo. "Vieni Oscar, forse è meglio se torni a riposare, nelle tue condizioni ...."
Il Cardinale ribatte: "Voi avreste davvero l'intenzione di colpirmi?"
Il Re ribatte: "E farebbe buoon!"
Reynier continua: "Siete fortunato che l'erede consorte mi ha bloccato altrimenti Vi avrei spezzato le gambe! Vi assicuro che picchio forte! ... Armand ne sa qualcosa, vero figliolo?"
"Eh ... ne so parecchio ... da ragazzino ho auto il dispiacere di assaggiare quel bastone ... dalle mani del caro nonno Augustin!"
"Oh Signur! Oh Signur!!! Michele aiutiamo la servitù a ripulire tutto! ... Ma guarda i calcinacci!"
Oscar si piega sulle gambe, ne afferra uno e dice: "André, sono enormi! Charles è vivo per miracolo! ... Ma com'è possibile che nessuno si sia accorto del soffitto lesionato!?"
Il Cardinale ribatte: "Forse eravate tutti presi dalla lussuria ..."
Non ci vedo più dalla rabbia, interrompo il discorso di questo folle, alzo il bastone e colpisco alle gambe del cardinale!" sento la voce del Re.
"Bravo Generà! Accussj impara!"
"AHIII ... ma come avete osato?!"
"Oso e basta! Spero di non udire altre offese dalla Vostra bocca, sempre se avete deciso di vivere! E badate, con me Vi aspetteranno tre mesi di disciplina militare altro che quella ecclesiastica! Qui siamo a casa MIA e VOI dove rispettarla altrimenti Vi manderò via con una pedata nel didietro!"
Madame pom pom batte le mani esulta: "E' bravo il vecchio Generaleeee! Siete un vulcano!"
"Seeee ma siente a chista! (senti a questa) Adesso mette in miezzo lu (mezzo il) Vesuvio!" guardo la moglie del Generale Reynier e dico: "Uè Contessa facite (fate) attenzione a chillà, (quella) perché chillà la je na porca!"(quella è una porca)
"COSA?!!! IN CHE SENSO, MAESTA'?"
"Nel senso ca chistà ci ha provato con tutti gli uomini!"
Madame Battista continua: "Ma cosa dite?! Con Voi no! ... Siete troppo scurrileeeee ..."
“Scurrile io?! Uè pom pom Vuje nu sapite (sapete) cosa Vi siete persa ah ah ah …”
Il Cardianle urla: "AHHHHH HO RAGIONE! QUESTO E’ IL PALAZZO DEL PECCATO!"
Reynier colpisce ancora le gambe del Cardinale: "Per una pazza non dovreste offenderci tutti! Prendete questo!"
"AHIAAAA"
Dopo il primo colpo Augustin interviene, blocca il braccio di suo padre e dice: "Padre calmateVi! Meglio che torniate in camera Vostra!"
"Figlio impotente, lasciami andare!" sbotto scocciato. “Mi stai deludendo, se non riesci neppure a mettere al proprio posto questo corvaccio.”
"Impotente? Ah no, Padre! E poi il Re ha ragione, quella donna ... va tenuta ben alla larga. Per fortuna i lavori al suo palazzo sono finalmente terminati e a giorni potrà togliere il disturbo!"
"Meglio così! Na porcona in meno! Ah ah ah ..." Ride a crepapelle il Re.
"Povero me ... Augustin, aveva ragione mio padre, con te ho sbagliato tutto!!"
Oscar conclude: "Ora basta! Il povero Charles è ferito e Voi altri siete qui a discutere di un mucchio di sciocchezze!" guardo negli occhi il Cardinale: "E in quanto a Voi, appoggio pienamente mio nonno! Non osate più offenderci altrimenti io stessa Vi scorterò fino a Roma!"
"Sgrunt! Ho ragione io! Voi siete l'anticristo! Una donna dovrebbe essere pia e devota, sottomessa al proprio sposo! Voi invece .... siate quanto di più lontano possa esserci!"
"ALAINNNN!" Urlo furiosa.
 
Questo vecchio corvaccio mi ha davvero stancata!
 
"Comandante, il Vostro soldato è ai Vostri ordini!"
"Prepara immediatamente la carrozza e la scorta per il Cardinale! Stanotte stessa lascerà il palazzo!" ordino decisa.
 
Se mio padre non intende prendere in mano la situazione, allora lo farò io! In fondo la scorta dipende da me.
 
"Sissignore!"
Jolande scoppia in lacrime e tra i singhiozzi domanda: "Chi celebrerà il mio matrimonio!? BOUUUU ..."
Con tono grave Reynier tuona: "A costo che ad officiare sia Padre Romano ma il Cardinale lascerà il palazzo!"
Oscar sentenzia: "Niente affatto! Esigo che sia un prete normale, pio, un vero timorato di Dio! Ci penserà lo zio Armand a cercarlo! Magari al villaggio ce ne sarà uno!" poi osservo severamente il mio ex soldato. "Alain cosa aspetti ad andare? Ti ho appena detto che devi organizzare una spedizione!"
"Agli ordini Diavolo biondo!"
"ALAIN!!"
 
Uff, non cambierà mai!
 
Corro in tutta fretta per non ascoltare gli isterismi del mio Comandante ... però che coraggio ho avuto chiamandola diavolo biondo davanti a tutti ih ih ih ...
 
Osservo Alain correre via veloce, dopo che ha abbandonato Charles sulle spalle di Gerard, ridendo felice di fare un dispetto ad un Cardinale. "Andrè ... forza, occupiamoci di Charles!"
Sento il Cardinale protestare: "Contessa o Generale, Voi non sapete cosa fate! IO sono Cardinale ..."
"Ed io sono il Generale Oscar François de Jarjayes. Prima Colonello delle Guardie Reali poi Comandante dei Soldati della Guardia! Dunque?! Il mio titolo non è inferiore al Vostro!"
Sento mio nonno esultare: "BRAVA NIPOTE, COSì SI FA!" mi volto verso mio figlio. "Altro che tu, Augustin! Per fortuna che il nostro erede è un maschio a tutti gli effetti!"
Il Cardinale protesta: "Voi tutti siete pazzi!"
Alain sarcastico conclude: "Eminenza, prego, da questa parte!" fingo un inchino. "Ih ih ih ..."
"Forza Oscar, ordina al tuo soldato di tirare due pedate a quest'uomo in sottana e torniamo alle nostre attività di ristoro! Da veri Jarjayes! Uh ...." poi osservo per bene la più giovane delle mie nipoti, colei che poterà avanti il nostro nome. "Uhm ... forse però tu dovresti riposare, in effetti!"
"NONNO!!! Non Vi permetto certe interferenze!" Rispondo stizzita. "E muoviamoci, dobbiamo occuparci di Charles!" Aggiungo mentre stringo la mia piccola Sophie, poi vedo Beau avvicinarsi al nonno, alzare la sua zampetta e spruzzare le scarpe del nonno.
“Accidenti a questo cagnaccio! ARG ….”
 
 
Accompagno il Cardinale nella sua stanza, gli spalanco la porta e fintamente mi inchino e dico: "Prego! Nel frattempo che preparate il Vostro bagaglio, avviso il Colonello D'Agout che dobbiamo scortarVi fino alle porte di Torino!"
"Fino alle porte? E poi? Non vorrete abbandonarmi ai briganti! Dovrete scortarmi sino alla sede arcivescovile!"
"Ma scusate, non avete raggiunto la Nostra Contea da solo con i Vostri amici preti?"
"E allora?!! Forse vi difettano le buone maniere, in questo maniero?"
"Cardinale, scusate se mi permetto ma credo che l'unico che non conosce le buone maniere siete Voi, visto che avete offeso tutti gli abitanti del palazzo! E Vi dirò di più, il Generale Augustin si è comportato da gentiluomo con Voi, Vi assicuro che un'altra circostanza e per molto meno, Vi avrebbe preso a pedate!"
"Chi? L'anziano? Sgrunt ... uno smidollato!!"
"No, no! Mi riferisco al figlio! Vi assicuro che il vecchio Generale è innocuo rispetto a suo figlio! In questa casa di Augustin ne abbiamo uno solo! Forse siete in leggera confusione, Eminenza!"
"Può darsi, visto che mi hanno cacciato! A me!? Un Cardinale, un rappresentante di Santa Romana Chiesa messo alla porta in questo modo! Ahhh quando lo saprà Sua Santità!"
"Vi do una mezz'ora per preparare i bagagli, io devo andare dal Colonnello a chiedere una scorta! A quest'ora è meglio non essere soli!" Rispondo mentre faccio un inchino e saluto l'alto prelato.
Vedo il soldato andare via. "Pazzesco! Pazzesco! Quella strana donna mi ha mandato via. Che vergogna! Cosa dirà Sua Santità? Ed io cosa racconterò?!"
"Racconterete la Verità! Ah ah ah ah ah!!" scoppio a ridere allontanandomi dalla stanza, certo che il Diavolo biondo è davvero una diavolessa!
Cammino a passo spedito, dopo avere preso una lanterna per illuminarmi la via, cerco di raggiungere la cascina adibita a caserma. Entro deciso, attraverso alcuni corridoi e busso alla porta della stanza del colonnello.
TOC TOC
"E speriamo che non sia occupato con la moglie!" sussurro mentre rido, al pensiero di disturbare il Colonnello!
 
 
 
 
Sono seduto dietro lo scrittoio mentre scrivo una lettera, sento bussare. "Chi sarà mai a quest'ora?"
TOC TOC TOC
"Colonnello! Perdonate l'orario! Mi manda il ... ehm ... la .... ehm ... Generale. Quello giovane!" Urlo mentre busso ancora alla porta.
"Il Generale Oscar!? Cosa sarà successo?!"
"Su avanti apri! Altrimenti non lo saprai mai!" Ribatte mia moglie.
"AVANTI!"
Giro la maniglia ed apro la porta. Mi metto sugli attenti, faccio il saluto militare e sorrido. "Il Comandante ha gentilmente messo alla porta il Cardinale Richelmy. Devo accompagnarlo per un tratto di strada ... e ovviamente servirà un piccola scorta. Ih ih ih ..... ah, gentilmente per modo di dire, ovviamente Signore!"
 
Quando il diavolo biondo si arrabbia … è davvero un diavolo!
 
"Immagino! Ma cosa è successo?! Perché il Comandante Oscar ha mandato via addirittura un Cardinale?!"
"Il Cardinale ha un poco esagerato ... diciamo che ha portato molto scompiglio ... ed ora aveva intenzione di effettuare un esorcismo ... su tutto il palazzo!"
"Cosa?! Meglio che prepari la scorta immediatamente! ... Il Comandante Oscar ha perfettamente ragione ad allontanare gli esaltati dal palazzo!" Dico mentre scatto in piedi. Guardo mia moglie. "Per favore, preparami l'indispensabile per questo viaggio!"
"Verrete Voi, Colonnello?!" Domando stupito. Cero che il Comandante incute ancora un certo terrore se il colonnello in persona vuole prendere parte a questa piccola scorta. "Ih ih ..." sorrido, testa di legno è tremendo.
"Certo che si! Anche se è un esaltato, non voglio che accada nulla a un Cardinale!"
"Come desiderate, allora! Vi aspetto davanti al palazzo allora!" Poi batto i tacchi ed aspetto il permesso di andare.
Appena Alain lascia il mio alloggio, dico a mia moglie: "Ogni giorno ce n’è una nuova!"
"Già caro. Con la famiglia Jarjayes non ci si annoia mai!" Rispondo allegra mentre afferro la giacca della divisa di mio marito e gliela porgo.
 
 
 
Siparietto:
Lupen: “Oddio che capitolo! Sempre risate a non finire! Girodelle che cade nel letame e che sviene quando ha saputo di essere diventato padre di due femmine …”
Victor: “Io cado nel letame e Voi ridete?”
Lupen: “Certo! Ah ah ah  … mi ha fatto morire, come pure il dottor Lassonne che è  andato ad amoreggiare con la moglie nella stalla, neanche fossero due adolescenti 🤣🤣🤣
Rosy Lassonne: “Oh che imbarazzo!”
Lassonne: “Su, cara, le Arpie hanno preso di mira anche noi …”
Lupen: “Carissimo Generale il vostro Palazzo è davvero sempre " incasinato" ormai non ci sono più speranze! 🤣🤣🤣
Generale: “Mia gentile Madame Lupin, purtroppo il destino, intrecciato dalle sapienti e dispettose piume magiche delle due Arpie, si è ormai accanito sul mio castello. E pure il mio amico Edmond Lassonne è stato vittima delle piume dispettose. Per non parlare di Victor, un uomo che sviene perchè divenuto padre ... povero me. Che poi .... questo castello è sempre più affollato!
Elektra: “Ma è mai possibile che quando i 2 sposini iniziano 1 pochino a concedersi qualche coccola, arriva sempre qualcuno a rompere le p....?”
Jolanda: “Giusto! Non bastava il generale Augustin Reynier De Jarjayes a disturbare la coppia sul più bello vi ci mettete anche voi Girodelle animo tenente dovreste essere in grado di fronteggiare la situazione invece cosa fate addirittura svenite appena sapete che sono due gemelle. Madame Luisa ha ragione l’unica fortunata è Oscar…. Oh Andrè siete l’uomo dei sogni ah ah……”
Victor: “Un momento Madame! … Datemi l’opportunità di difendermi! …. Non sono un uomo che sorveglia, che spia figurarsi disturbare …”
Generale: “State forse parlando di me?”
Tutti: “NOOOOO ….”
Generale: “Ecco, lo sapevo! Possibile che tutti pensano sempre il peggio di me?!”
Victor: “Generale, Vi prego, datemi la possibilità di difendermi da Madame Jolande.”
Elektra: “E da me!”
Generale: “Tigre!”
Elektra: “Girodelle comportati da uomo, invece che starnazzi come un'oca, sembra che devi partorire tu e non Elena. 🤣🤣🤣🤣 tutto sporco di letame il signor perfettino 🤣🤣🤣🤣 che fa I capricci peggio di 1 bimbo
🤣🤣🤣🤣🤣 Beau è peggio di tutti gli uomini Jarjayes e anche + prolifico🤣🤣🤣🤣🤣
Auguri Girodelle x le 2 bambine, speriamo non diventino smidollate come te.”
Generale: “Sentito Victor?”
Victor: “Generale! … Dunque Mesdames, vorrei la Vostra comprensione … ma sapete cosa comporta partorire?! Che orrore! Acqua, sangue, urla, per carità! Però sono diventato padre di due femmine e non le ho ancora viste, le Arpie hanno rimandato al prossimo capitolo. Dispettose!”
Terry: “Ecco un altro che se la prende con noi.”
Aizram: “Ignoralo!”
Rotelle: “Arpie, Victor è proprio un pappamolla.”
Aizram: “Vero ma è così divertente!”
Rotelle: “Oscar e André quando fanno pace sono così teneri.”
Aizram: “Moltissimo! Io adoro Oscar e Andrè!”
 
AlexandarAna: “Sono proprio curiosa di vedere come reagiranno Jo e Jolanda ai tre mesi di supplizi, Charles che si trattiene, e Robert che diventa l'assistente del generale e quando lui non c'è, c'è solo una persona che può sorvegliare Robert e che per il generale farebbe qualsiasi cosa, no, non parlo di André, ma del nostro eroe, Jean!”
Jean: “Oui oui grazie Madame!”
Jolande: “Madame Oscar ha risolto il primo problema: ha mandato via il Cardinale magari convincerà suo padre ad anticipare le nozze con qualche stratagemma ….”
 
Terry: “Ehi Aizram, ho avuto un’idea!”
Aizram: “Le tue idee mi spaventano. Parla!”
Terry: “E se …”
Aizram: “Se?”
Terry: “Jolande fosse incinta? A questo punto il nostro Generalone dovrà anticipare le nozze.”
Aizram: “Ih ih ih … sei diabolica!”
Generale: “Arpie non fate scherzi!”
Terry: “E chi sta scherzando?”
Aizram: “Noi non lo facciamo mai!”
Generale: “Arg … non voglio complicazioni, è chiaro?”
Rotelle: “Però Generale non potevate come vi ha detto il Cardinale di fare sposare Jolande fra una settimana così qualcuno cominciava a lasciare casa vostra, avete perso un’occasione.”
Generale: “Ma dico, aspettare tre mesi, non possono?”
Elektra: “Generale, siete sempre più testando di un mulo. Volete sempre sorvegliare sulle virtù altrui, facendo il solito spione sporcaccione, quando nemmeno voi avete aspettato la 1° notte di nozze per consumare il matrimonio.  Sappiamo tutti che Josephine è nata 6 mesi dopo.”
Generale: “Arpie è tutta colpa Vostra!”
Arpie: “NOSTRA!?”
Generale: “Si, Vostra! Avete messo in piazza la mia intimità.”
Elektra: “Generale siete sempre più zuccone, con l'avanzare dell'età peggiorate. L'unico che non ha paura di voi è Beau 🤣🤣🤣🤣🤣 e voi siete il suo bersaglio preferito 🤣🤣🤣.
Generale: “Grunt … Tigre!”
Elektra: “Bravo André che hai risposto per le rime al Generale.  Tu hai atteso Oscar per 20 anni prima di consumare, non pochi giorni come ha fatto il Generale, quando ha conosciuto Marguerite.”
AlexandarAna: “Non è più una famiglia di solo femminea un reggimento. Era da tanto che non sentivo madame pom pom e Armandina. Ma voi Ve lo immaginate che oltre a madame Battista che corre dietro al nostro Generale, suo marito appena arriva corre dietro a madame Margherite😂😂😂😂😂o addirittura a Carolina 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂. Per Armandina,non si potrebbe trovare un uomo, che l' accontenti?”
Generale: “A breve arriverà suo marito ed io finalmente mi libererà di lei!”
Madame pom pom: “Generaleeeeeee …”
Generale: “Via via!”
AlexandarAna: “Io avevo pensato a Frate Romano, tanto come si dice..... l'abito non fa il monaco, lui per l'appunto di monaco ha solo l'abito!”
 
Terry: “Sentito Aizram?”
Aizram: “Noooo ti prego Terry! Hai appena cacciato il Cardinale!”
Terry: “E’ stata Oscar non io!”
Aizram: “Hai dimenticato che la tastiera era nelle tue mani?”
Terry: “Ih ih …”
Aizram: “Ma dico, uno, solo un prete normale nooo?!”
Terry: “NO! Ah ah ah …”
 
ValeAlcazar: Ciao ragazze…”
Aizram: “Ciao, come va?”
ValeAlcazar: “Ho letto il capitolo. Non solo il cardinale a Palazzo con le sue idee, Oscar che rivendica i diritti sul futuro di Sophie che sarà libera di scegliere di amare e come amare...E poi Florian (Victor) il solito che da effeminato sviene non resistendo alle urla di Elena mentre partorisce due femmine... Grandi a presto e complimenti!”
Aizram: “Ciao alla prossima!”

 
   
 
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