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Autore: Danielle Petite    13/03/2024    0 recensioni
[EDITATA NEL 2021]
Sarah Moreau, una francesina metamorfomagus, affronta il suo sesto anno in una scuola nuova, completamente diversa dalla sua in Francia. Gli stendardi nella nuova scuola recitavano "Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts" . Cosa si prospettava per lei oltre quelle mura? Il mondo magico stava per affrontare una nuova sfida di sopravvivenza ora che l'Oscuro Signore si era mostrato. Sarah sperava di essere al sicuro in quel nuovo posto...
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Blue Twister '
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Capitolo 40 - La Guerra Magica, parte 2

 

 

Ad Hogwarts nessuno se ne stava con le mani in mano.
Dopo aver praticamente cacciato tutti i serpeverde, la professoressa McGranitt aveva utilizzato degli incantesimi spettacolari per la difesa della scuola, tutte le armature che si trovavano nei corridoi si erano animate e già si trovavano nelle loro posizioni assegnate pronti a combattere, come anche le statue. Aveva anche fatto chiamare Pix il poltergeist, con grande sorpresa di Gazza.
Il professor Vitius se ne stava fermo a fissare il cielo bisbigliando parole incomprensibili, probabilmente era un incantesimo molto potente, che poco più tardi capirono fosse barriera intorno al castello. Infatti, in lontananza potevano scorgere delle figure nere incappucciate che cercavano di oltrepassarla ma senza successo.
«Tu vai a nord!» 
«Dov'è la Sprite?» 
«Qualcuno ha visto il mio topo?»
Il caos e la paura regnavano ovunque.
«Hai visto Sarah?» chiese Alan a Neville.
«No, mi spiace…ma non era qui dieci minuti fa?».
«Si infatti…» si guardò intorno.

 

 ****

 

 

Sarah intanto stava cercando Draco. Aveva pensato di usare la moneta per fargli sapere dov'era ma siccome non riusciva a stare ferma ad aspettarlo in quella situazione era del tutto inutile. Sperò che fosse lui ad utilizzarla per farle sapere dove trovarlo.
Andò nella Sala Comune dei Serpeverde, ormai vuota, e persino nei dormitori maschili ma di lui non c'era traccia. Doveva essere lì però, dove si era cacciato?
«C'E' NESSUNO?!» urlò.
Attese qualche minuto ma non ci fu risposta. Che stesse ancora a casa sua?
Uscì di corsa e si diresse verso l'armadio svanitore ma fu costretta a fermarsi di botto prima di voltare l'angolo.
«Dove siamo?» disse una voce maschile.
«Nei sotterranei del castello brutto idiota!» questa era la voce di Bellatrix Lestrange.
«Ahahah non si aspetteranno mai un attacco da qui» disse un'altra voce di donna.
«Chiudi questa dannata anta! Devono passare anche gli altri!» Sentì un tonfo, Bellatrix aveva dato un colpo alla porta per farla chiudere.
Sarah si sentì mancare il respiro, aveva dimenticato di avvisare gli altri di quel passaggio.
Pensa, pensa, pensa. Cosa poteva fare? Erano a un passo da lei e se si muoveva sicuramente l'avrebbero sentita. Doveva avvisare gli altri che i nemici erano arrivati ma come poteva fare? Attaccarli? No, erano troppi e avrebbe avuto la peggio. Ostacolarli? Le balenò in mente un'idea folle e la eseguì all'istante senza pensarci.
«BOMBARDA!» fece esplodere il soffitto e si coprì il viso con le braccia. Sentì qualcuno gridare ma non ci badò, aprì gli occhi e vide che aveva combinato.
Aveva creato una barriera di pietre tra lei e i Mangiamorte «Evvai!»
«Levatevi di mezzo!» sentì la voce di Bellatrix soffocata dalle pietre. «Bombarda!»
Stava già cercando di rimuovere le macerie e capì che non avrebbero tenuto a lungo, Sarah doveva sbrigarsi.
Corse come mai aveva fatto, si fiondò in Sala Grande e con tutto il fiato che aveva in corpo disse «SONO NEI SOTTERRANEI! I MANGIAMORTE SONO NEI SOTTERRANEI!»
«Come hanno fatto ad entrare?» la McGranitt scattò verso di lei e la guardava con gli occhi sbarrati.
Cosa doveva rispondere, non poteva tradire Draco «Non lo so, io ero lì per caso e li ho visti….li ho bloccati ma non penso che l'ostacolo li tratterrà per molto»
«Bene, sei stata brava…Remus te ne occupi tu?» l'uomo già stava correndo verso i sotterranei.
«Minerva! La barriera sta cedendo!» Il professor Vitius era concentrato e il viso gli si era trasformato in una smorfia di dolore.
«AI VOSTRI POSTI!» ordinò la McGranitt.
Neville doveva seguire un gruppo nel parco «Neville! Vengo con te!»
«No! Aiuta Luna. E' alla torre nord!»
«Ok come vuoi!» ci doveva tenere moltissimo a Luna.
Si diresse verso l'atrio per salire la scalinata di marmo «Protego!» ma si vide scagliare addosso una fattura.
I Mangiamorte erano riusciti a passare dall'armadio svanitore. L'uomo di nome Remus stava duellando con due di loro contemporaneamente.
«Stupeficium!» Sarah puntò a uno dei due ma lo mancò per poco perché si era abbassato per evitarlo «Accidenti!» disse Sarah tra i denti.
Si stava preparando per attaccarlo di nuovo quando l'uomo chiamato Remus approfittando della distrazione del mangiamorte lo fece fuori «Grazie!» disse senza smettere di duellare con l'altro. Era molto in gamba.
Proseguì per le scale scavalcando corpi ed evitando incantesimi volanti. Draco dove cavolo era?
Incontrò Ginny che veniva dal verso opposto e sembrava spaventata «Ehi tutto bene?» le urlò dietro.
«Si tutto bene!» rispose senza fermarsi e la vide lanciarsi nella battaglia di sotto.
Proseguì e sulla torre di astronomia finalmente trovò il gruppo «Luna!»
«Ehi sono qui!» era affacciata alla balaustra e lanciava incantesimi verso il parco insieme a tutti gli altri.
«Come procedono qui le cose?» chiese unendosi agli altri.
«Ce ne sono moltissimi…» lo notò anche lei, il parco era strapieno di mangiamorte e creature magiche. Sarah riuscì a distinguere dei giganti, ragni immensi ed altri mostri che non aveva mai visto. Improvvisamente vide una massa di persone che usciva dal castello «Il gruppo di Neville! Aiutiamoli!» erano in numero inferiore rispetto ai nemici. Dall'alto sembravano spacciati.
«Avada ke..»
«Nooooooo» un ragazzo accanto a lei stava per scagliare una maledizione senza perdono «Non lo fare,potresti colpire qualcuno dei nostri!»
Improvvisamente i suoi battiti del cuore presero ad accelerare. Stava iniziando a rendersi conto di quello che stava accadendo. Non era più la lotta contro i Carrow, i due mangiamorte idioti. Erano davvero in guerra.
Sentì il respiro che si faceva più veloce ed un tremore nelle mani.
I suoi amici dov'erano? Erano ancora tutti vivi? Fenrir….era lì? E Draco? Stava combattendo con loro…o contro di loro? Oppure…era già morto?
PANICO.
«Expecto Patronum!» qualcuno urlò questo incantesimo e tutti si voltarono, i Dissennatori li stavano attaccando alle spalle.
«Expecto Patronum!» Luna ed altri ragazzi che si erano esercitati nella Stanza delle Necessità respinsero i dissennatori. Sarah non riuscì a pensare a qualcosa di felice, era in preda al panico..
«LUNA!» le prese il viso tra le mani «Qualunque cosa accada…giurami che starai attenta!»
«Cosa? Sarah cos' hai…»
«GIURAMELO!» era terrorizzata. Neville era lì sotto non potevano farcela...
«Va bene…» la guardò per un altro secondo e la lasciò andare. Si voltò e prese di nuovo le scale per tornare in Sala Grande, Luna sarebbe stata più al sicuro a colpire dall'alto.
Inciampò per le scale e ruzzolò per tutta la rampa forse si era slogata una caviglia, perchè le faceva malissimo. Provò a rialzarsi e sentì una fitta appena appoggiò il piede a terra.
«No, no…..adesso no!» si accasciò a terra e pianse. Odiava i suoi attacchi di panico. Non riusciva ancora a crederci davvero. Stava davvero succedendo tutto ciò?
Batté i pugni a terra e desiderò di trovare Draco. La collana con la moneta le finì davanti agli occhi e notò uno strano brillio.
Si asciugò gli occhi e guardò meglio. Era sospesa a mezz'aria davanti a lei e le indicava il corridoio davanti a sé.
«Che roba è?» disse al nulla. Era un nuovo potere di quella moneta?
«Perchè non ti guarisci?» Sarah sussultò e si guardò intorno, ma non c'era nessuno.
«Sono qui non mi vedi?» la voce proveniva da un quadro di un cavaliere.
«Che spavento!» si riprese un attimo.
«Allora perchè non ti curi? Sei del settimo anno no?» in effetti perché non ci aveva pensato subito invece di farsi prendere dal panico?
Guardò la collana che continuava a restare sospesa in aria.
«Talus Emendo» si guarì la caviglia «Grazie, mi ero…spaventata» disse al cavaliere.
«Ti capisco, hanno distrutto il mio quadro, questo è della Dama di Montassier…» guardandolo meglio aveva un aria familiare, forse era uno dei quadri che si trovavano sulle pareti della scalinata di marmo.
«Scusami ma adesso non ho tempo….» si rimise in piedi e seguì la direzione che indicava la moneta, era quasi certa che l' avrebbe portata da Draco.
Poco più avanti, davanti alla stanza delle necessità Sarah vide due corpi distesi sul pavimento e notò un bagliore galleggiare nell'aria attaccata al collo di uno dei due.
«No, ti prego no…DRACO!» si avvicinò di corsa ancora in lacrime e constatò con terrore che uno dei due era lui ed era piegato in due sul pavimento.
«Cosa ti è successo?!» si chinò su di lui e gli alzò il capo, era ancora incosciente.
«Draco! Draco!» gli diede uno schiaffo, non era il momento di essere delicata. Sperò con tutta l'anima che fosse ancora vivo.
«Ok, Sarah, calmati e analizza la situazione» si disse. Gli sentì il battito avvicinando l'orecchio al suo petto, c'era ma era molto debole, inoltre perdeva sangue dalla bocca.
La prima cosa da fare era fermare l'emorragia «Epismendo» sussurrò e il sangue cessò di fuoriuscire «Draco ti supplico svegliati…»
Lui si mosse appena e aprì leggermente gli occhi.
«Sei vivo!» gli sollevò la testa e lo strinse a se.

 

 

****

 «Alan! Prendi quello!»
«Avada Kedavra!» il lampo di luce verde colpì alle spalle il mangiamorte che cercava di fuggire.
«Evvai!….Neville attento!»
«Stupeficium!» lo sfiorò per un pelo «Tranquillo questo lo prendo io! Vai avanti!»
«Neville…non c'è la faremo mai…ce ne sono troppi…Expelliarmus!»
«Protego!» l'incantesimo del mangiamorte rimbalzò sulla barriera e gli fu restituito in faccia «Possiamo farcela!…ahi!» inciampò su un corpo.
«Nooooo! Colin! No!»
«Oddio è Colin Canon…che ci faceva qui?»
«Accidenti..» Alan aiutò Neville ad alzarsi ed entrambi guardarono il povero Colin disteso sull'erba privo di vita «…non…posso…crederci..»
«Alan! Lo vendicheremo!» si guardarono entrambi negli occhi lucidi dell'altro.
«Si»
Si voltarono e si lanciarono di nuovo nella battaglia.

  

****

 «C-cosa?»
«Devo farlo non capisci? Uccideranno me e la mia famiglia se scoprono che combatto contro di loro!»
«Ma….come puoi farlo….ci sono anche alcuni dei tuoi amici qui…non ti importa?»
«Tsk….lo sai che non ho amici qui a parte Blaise e Pansy…e come sai se ne sono anche andati»
«…ma ci sono io…»
«Vieni via con me!» la prese per mano.
Draco si riprese grazie agli incantesimi di Sarah ed ora era lei che aveva bisogno di un incantesimo per stare meglio.
Lo guardò negli occhi e lo vedeva appannato a causa delle lacrime che non accennavano a fermarsi e disse «Io rimango qui a combattere»
Tirò la mano indietro e si allontanò di un passo.
«Sei pazza? Ti vuoi far ammazzare?»
«Nessuno mi ammazzerà! Mi sono esercitata…» Draco la interruppe e cercò di trascinarla per un braccio «Tu vieni via con me e basta!»
«No! Lasciami…devo aiutarli…» lui stringeva troppo forte «LASCIAMI!» urlò. Draco fu costretto a lasciare la presa perché una strana forza sembrò respingerlo, Sarah aveva utilizzato un incantesimo senza volerlo.
Sembrava furioso «D'accordo fai come vuoi! Io non rimango qui a farmi ammazzare da quei tipi» si voltò e cominciò a camminare a passo svelto verso le scale.
«Bene! Vai via,scappa! Scappa come hai sempre fatto!» gli urlò dietro.
Lui sparì dalla sua vista. 

 

****

 

«Luna stai bene?» chiese Ernie dopo aver respinto un'altra ondata di Dissennatori.
«Si tutto bene…passa un po' di cioccolata a quelle ragazze» era seduta sul pavimento di pietra della torre.
«Prendine un po' anche tu, questi Dissennatori ti stanno distruggendo….»
«Non mi piace la cioccolata fondente…» disse mentendo. Cercò di alzarsi ma si sentiva molto stanca.
«Bha come vuoi…» il ragazzo si allontanò ed eseguì gli ordini di Luna.
Un elfo domestico si avvicinò a lei con un piccolo sacchetto tra le mani «Ehi Hollie, ne hai trovata altra?»
«Mi dispiace Signorina, questa è tutta quella che è rimasta…» aprì il sacchetto e mostrò tre barrette di cioccolata.
«Beh meglio di niente, no?» gli sorrise e con molta fatica si rimise in piedi «Expecto Patronum!»

 

****

 Con il cuore a pezzi anche Sarah si lanciò nella battaglia.
«Brutto bastardo muori!» si sentiva piena di energia. Tutta l'adrenalina e il nervosismo li stava sfogando su quelle persone.
«Confringo!» 
«Bombarda Maxima» 
«Levicorpus» 
«Avada Kedavra!»
Uno dopo l'altro si liberò di loro nel cortile dell'orologio cercando di non guardare i volti dei corpi senza vita che scavalcava ad ogni passo, non avrebbe potuto reggere se uno di loro fosse suo amico.
«Stupeficium!» finalmente un quinto mangiamorte era k.o., l'aveva fatto volare a metri di distanza.
Il suo sguardo cadde su un uomo rannicchiato sul pavimento…stava piangendo su un corpo? Non riusciva a vederlo.
Si avvicinò con cautela e sembrò che…stesse mangiando il cadavere.
«Ma cosa…»
L'uomo si voltò di scatto e mostrò i suoi denti aguzzi pieni di sangue. Fenrir Grayback.
«Tu!…» guardò il viso del cadavere e il suo cuore sembrò fermarsi «Lavanda! Nooo!»
Aveva ucciso Lavanda Brown e non percepiva più nulla al di fuori delle sue emozioni, respirava velocemente e stringeva così forte i pugni da procurarsi dolore con le unghie.
«Vieni a batterti con me orrido essere!» L'uomo si alzò ed estrasse la bacchetta leccandosi le labbra sporche di sangue «La tua voce…ci conosciamo per caso?»
«Ah bene ti ricordi di me allora…» si trasformò e divenne bionda come la ricordava lui quando aveva cercato di stuprarla a Villa Malfoy.
«Chi si rivede…ciao bellezza…..Draco stavolta non c'è a difenderti vero?» si guardò intorno divertito.
«Non ho bisogno di lui…preparati a morire!» si mise in posizione di attacco.
«Ahahah…non puoi farcela contro di me bambolina…» mosse la bacchetta ed esplose un pezzo di marmo ai piedi di Sarah.
Incantesimi non verbali…bene, pensò. 
Impedimenta. Fu rapida ma lui riuscì ad evitarlo. 
Incarceramus. Lo respinse facilmente.
«Ehi ehi…vacci piano bambolina altrimenti sarò costretto a farti molto male» continuava a sorridere.
«Io ti ucciderò! Vendicherò mio padre e Lavanda! Crucio!» Fenrir lo evitò scomparendo ed apparendo di nuovo alle sue spalle.
«No no, non si fa così… Flagello Ignis!» dalla sua bacchetta fuoriuscì una sorta di frusta infuocata, non aveva mai visto un incantesimo simile.
La agitò e Sarah fu costretta a buttarsi sul pavimento evitandolo per un pelo. Lui fece schioccare di nuovo la frusta e Sarah rotolò di lato per evitarlo ma stavolta una parte l’aveva colpita «Ti avevo avvisata bambolina…ahahahah»
Si trovava a faccia a terra e cercò di trattenersi per non urlare, sentiva un dolore immenso alla schiena. Non poteva arrendersi. Fece un respiro profondo e sentì l'adrenalina aumentare improvvisamente «Papà…»
Si rialzò a fatica e notò per terra delle ciocche di capelli blu.
«I miei capelli…» si toccò la nuca e sentì che non aveva più i capelli lunghi.
«Io sono ancora qui…» agitò di nuovo la bacchetta e un incantesimo che Sarah riconobbe come lo stupeficium fuoriuscì da essa.
«Protego» sentì il sangue che colava giù per le gambe. Doveva finirlo subito o sarebbe morta dissanguata.
Fece un passo avanti trascinandosi mentre lui le lanciava altre maledizioni «Protego!»
Si avvicinava sempre di più a lui fino a quando la respinse facendola cozzare contro la parete con la schiena «Aaaaaaah» stava per perdere coscienza, se lo sentiva.
«Dolcezza sei pronta?» lo vide sollevare la bacchetta. 
Era la fine per lei. Non avrebbe potuto vendicare suo padre e Lavanda.
«Avad…» fu interrotto da qualcuno che gli si fiondò addosso ma Sarah non riuscì a distinguere chi fosse. Gli occhi si stavano chiudendo mentre la pozza di sangue si allargava sempre di più.
Le due figure davanti a lei stavano duellando, forse era Draco che era venuto a salvarla.
«Draco…attento…» sussurrò.
Stava avendo la peggio, Fenrir gli lanciava maledizioni addosso ad una velocità impressionante e Draco stava per soccombere.
«No…no….» Sarah allungò la mano, la bacchetta doveva trovarsi nelle vicinanze.
Fenrir balzò e gli saltò al collo. Non doveva portarsi via anche lui, non glielo avrebbe permesso.
Ecco la bacchetta, finalmente l'aveva trovata «Avada Kedavra!»

 

****

 La guerra era stata interrotta da Voldemort e i sopravvissuti si trovavano tutti in Sala Grande sotto le cure di Madama Chips.
«Allora come sta? Si riprenderà?»
«Io ho fatto tutto il possibile…dobbiamo solo aspettare adesso. Vado ad aiutare gli altri»
«Certo Madama Chips, grazie mille»
«Allora come sta?»
«Ehi Neville…dobbiamo aspettare che si sveglia per scoprirlo»
«Capisco…»
«Gli altri come stanno…quanti…quanti ne abbiamo persi?»
«Parecchi…»
«Oddio…»
«Cosa avrà in mente Voldemort…crede davvero che Harry andrà da lui?»
«Non ne ho idea…»
Sentiva delle voci intorno a lei, voci familiari, voci amichevoli.
Cercò di aprire gli occhi ma si sentiva così stanca che le palpebre le sembravano di cemento, lentamente si sforzò.
«Sei sveglia! Madama Chips! Si è svegliata!» Alan era vicino a lei e riuscì ad intravedere anche Neville e Luna.
«Signorina Moreau…bentornata» Si sentì sollevare la testa «Beva questa…la rimetterà in forze»
Le avvicinò alla bocca una fiala grigia e ne bevve il contenuto. Una scarica di energia le trapassò il corpo.
«Grazie….sto meglio….ahi!» sentì una fitta che partiva dal fondo della schiena fino ad arrivare dietro al suo collo.
«Non si muova troppo…appena possibile la porteremo al San Mungo con gli altri feriti»
«Altri…feriti?» fece mente locale e si ricordò cosa le era accaduto. L'ultima cosa che vide era stato un lampo verde fuoriuscire dalla sua bacchetta per colpire Fenrir.
«Fenrir….Draco…Draco! Dov'è Draco? Come sta?» si guardò intorno ma non c'era. La Sala Grande era a pezzi e sul pavimento c'erano delle sagome distese…i caduti in battaglia. La tristezza invase il suo cuore.
«Luna! Dov'è Draco?» si sentì male.
«Sarah….non c'è Draco…nessuno lo ha visto»
«Ma come? Prima mi ha salvata…stavo duellando con Grayback…»
«Sarah ero io» guardò negli occhi Alan, dispiaciuto e forse offeso.
«Eri…tu?» era convinta di aver visto Draco…quindi non era tornato. L'aveva lasciata davvero lì ed era scappato via.
«E Greyback?» cercò di distogliere lo sguardo da lui. Si era illusa come una stupida.
«L'hai ucciso… l'hai preso in pieno salvandomi la vita»
«Hai vendicato tuo padre Sarah» si intromise Luna.
«Si…si….e anche Lavanda» fissava il pavimento.
«E' stato Grayback ad ucciderla?» chiese Neville.
«Si..» decise di risparmiargli il racconto di come era morta.
Dunque lui era andato via «Sarah…» Luna le prese la mano.
«Scusatemi…voglio rimanere da sola»
«D'accordo»
«Ok»
Rimase lì distesa sul tavolo dove per due anni aveva fatto colazione, pranzato e cenato con i suoi amici a fissare il soffitto. Era strano perché non era più incantato, ora era solo un semplice soffitto. Un semplice soffitto.
Chiuse gli occhi e ripensò al primo giorno che era arrivata in quel castello. Aveva conosciuto Luna sull'espresso con quegli occhiali buffi, poi Alan al tavolo Corvonero, poi Ginny, Neville…Draco. Ora che ci pensava la prima volta che aveva visto Draco aveva pensato di lui che fosse odioso.
Come aveva potuto innamorarsi di lui? Lo aveva scoperto fin da subito chi era e cosa faceva, perché allora proprio lui?
Si sentiva malissimo ma non per la ferita alla schiena. 
Basta non doveva più pensare a Draco. Tolse la collana e la mise in tasca, alla prima occasione lo avrebbe bruciato e distrutto. Basta soffrire.
I suoi pensieri furono interrotti da una voce «Ragazzi venite a vedere!» un ragazzo ferito indicava il cortile esterno.
Cominciarono tutti a uscire, anche Sarah era curiosa «Arrivano?»
«Accidenti!» non poteva muoversi senza procurarsi dolori lancinanti «Ditemi cosa succede!» urlò dietro ai compagni ma non ci fu risposta.
Rimasero poche persone in Sala Grande, lo poteva capire dai singhiozzi che sentiva in lontananza.
Cercò di ascoltare cosa succedeva fuori ma era troppo lontana, quindi non le rimase che attendere.

  

****

 Voldemort era proprio lì di fronte a loro con il corpo di Potter. Lo sfregiato aveva perso.
Lei dov'è? Perchè non è con i suoi amici? Loro erano lì…stavano parlando tra di loro.
Cercò di avvicinarsi per chiedere di lei ma si fermò di botto quando vide la Lovegood raccogliere da terra dei lunghi capelli blu e  sentì dire da Paciock «Grayback maledetto…non doveva prendersela»
Gli si mozzò il fiato. Sarah era…Sarah…
Si appoggiò al ragazzo che si trovava accanto a lui «Ehi, tutto bene amico?»
Non rispose, non ne aveva la forza. Non poteva essere vero,quello doveva essere un incubo.
Dopo il litigio con lei ci aveva ripensato, non poteva abbandonarla nel mezzo della battaglia ma purtroppo in quel macello non era riuscito a ritrovarla. Ed ora lei era…morta.
«…si faccia avanti!»
«Vieni Draco…» sentì la voce della madre. Non capì nulla, andò verso la voce senza pensare a niente. Ora aveva bisogno di sua madre.
«Bravo Draco…seguite il suo esempio e non abbiate paura» disse Voldemort.
Non gli importava niente di lui, nemmeno delle voci che dicevano «Oh! Allora c’era anche lui?» andò diritto verso i suoi genitori.
In quel momento successe qualcosa che non capì subito, ma solo dopo un po'. Potter si era risvegliato.
«Andiamo via» Suo padre lo prese per un braccio e lo trascinò per poi smaterializzarsi.

Ora si trovavano a Malfoy Manor ma Draco non riusciva a respirare bene «Draco stai bene?» chiese sua madre preoccupata.
«No…» iniziò a tremare.
«Cosa hai? Che ti hanno fatto….» prese a tastarlo per cercare qualche ferita.
«Sarah….è morta…» lo disse ad alta voce e la cosa gli fece più male che mai. Pianse disperato.
Sua madre ebbe un sussulto «Figliolo…» la madre lo abbracciò e pianse anche lei e stranamente anche suo padre.
«Mi dispiace…» rimasero parecchi minuti abbracciati ma il tempo scorreva velocemente.
«Tesoro…dobbiamo andare via da qui….e in fretta»
«Si tua madre ha ragione…prendi tutto quello che puoi…andiamo in un posto sicuro»

  

****

 «Allora cosa è successo?» vide Neville e gli altri arrivare di corsa.
«Andiamo via da qui! Harry e Voldemort stanno duellando in una maniera assurda!» Alan la prese in braccio facendole vedere le stelle che quasi svenne di nuovo.
«Scusami ma non sapevo come prenderti senza farti male…è un emergenza» corse con lei in braccio. Ad ogni scossone le faceva male in un modo assurdo.
«Mi dici cosa è successo?» cercò di guardare alle sue spalle ma non vide altro che persone correre come i pazzi.
«Ho visto Draco sai…si è unito a loro» si sentì irrigidita.
«Non voglio sentire mai più il suo nome…»
«Di qua, di qua!» Madama Chips li chiamava «Abbiamo creato una passaporta per il San Mungo…parte tra due minuti presto!»
«Si eccoci!» nell'atrio c'era un blocco di pietra caduto probabilmente dal soffitto ed era circondato da persone strette ad esso.
«Prima i feriti!» urlò Madama Chips
«Si ma lei non può camminare…»
«Vai con lei allora ma fa presto!» lo spinse verso il blocco di pietra e dopo qualche secondo si Materializzarono al San Mungo.
Un gruppo di Medimaghi e Guaritori erano già pronti a riceverli e presto separarono Sarah ed Alan.
«Lei ha bisogno di una forte pozione rigenerante…questa maledizione è molto potente» La portarono in una sala tutta bianca e la adagiarono su un lettino a pancia in giù togliendole la maglietta ormai strappata e zuppa di sangue. Il medimago le aveva praticato degli incantesimi curativi lungo tutta la schiena.
«Per caso ricordi l'incantesimo che ti ha colpito?» le chiese visto che era cosciente.
«Si…era una frusta infuocata…Flagello Ignis…così mi pare abbia detto il mangiamorte»
«Capisco…» sentiva che passava la bacchetta sulle ferite cercando di richiuderle.
Passarono parecchi minuti e finalmente parlò di nuovo «Dovrai stare in ospedale per qualche tempo, hai bisogno di una terapia a lungo termine purtroppo…»
«Ok…D'accordo» rispose Sarah tristemente.
«Il prossimo!» lui chiamò un guaritore che la portò nella sua stanza assegnata.
«Se ha bisogno di qualcosa prema questo pulsante e verrò subito da lei» indicò un pulsante blu al lato del letto.
«Ok, Grazie»

 

Poco più tardi andarono a trovarla anche i suoi amici che erano stati ricoverati lì. Le raccontarono quello che era accaduto e di come Harry aveva ucciso Voldemort.
«Come ti senti?» chiese Alan.
«Fisicamente….bene…»
«Ti capiamo…anche noi ci sentiamo molto scossi» vide che Neville e Luna si tenevano per mano. Le scappò un sorrisetto.
La vita non era finita lì. Lo capì guardando quei due…aveva ancora molto da vedere e da fare...perché essere tristi per qualcuno che ci ha abbandonati?
Draco era il passato. Soltanto il passato.
Sorrise e disse «Ragazzi quando esco da qui vi va di fare un viaggetto in Francia? Vi porto a casa mia…»
«Si! Mi piacerebbe visitare la Francia…ma da babbani o da maghi?»
«Da babbani ovvio! E' la parte più divertente…» risero tutti.
Dopo tutto quello che avevano passato, era un miracolo che riuscissero ancora a farlo.

 

****

 Un mese dopo Sarah uscì dal San Mungo.
«Ciao Sarah! Spero saremo colleghe!»
«Ciao Wendy! Lo spero anche io…» abbracciò la guaritrice e salutò il resto del personale medico, ormai aveva fatto amicizia con tutti.
«Ciao a tutti! Buon lavoro!» uscì dall'ingresso principale e guardò il cielo sorridendo.
«Padrona!» si sentì afferrare le gambe.
«Oddio Elle! Che ci fai qui…» si chinò lentamente per abbracciarla, la ferita non era guarita del tutto e forse non sarebbe mai tornata come prima.
«I signori Kallum mi hanno ordinato di venire a prendere la Signorina Moreau»
«Va bene Elle…ti seguo...come sono felice di rivederti!»
Una nuova vita cominciava per lei.

 

FINE PRIMO VOLUME

 
Blue Twister - La storia continua
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