Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: terryoscar    17/03/2024    3 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Un generale e la sua truppa di femmine …. In attesa
 
Sono sul terrazzo del mio appartamento, osservo la carrozza preparata dai miei soldati per trasportare il cardinale Richelmy ben lontano dalla mia casa. Vedo la piccola scorta pronta, persino il colonnello D'Agout ha deciso di partecipare alla spedizione. Non fossi bloccata qui dalla gravidanza, mi sgranchirei volentieri con una bella cavalcata!
Sento Andrè avvicinarsi alle mie spalle, mi abbraccia leggero, appoggiando le sue mani sulle mie, sulla balaustra del terrazzo. "Oscar ... " sento la sua voce, un soffio tra i miei capelli, mentre Beau si appoggia ai miei piedi. Sento il calore del suo corpo, il suo pelo morbido sui miei piedi. Sorrido, Sophie, Andrè, Beau … il mio mondo.
"Guarda Andrè! Finalmente il Cardinale va via! Adesso toccherà a Madame Batista!"
"Oh si, e onestamente ne sono solo felice! Pensa a quanti problemi in meno per tuo padre!"
"E per te, mio caro. E per quella sgualdrinetta che ha cercato di infilarsi nel tuo letto!" aggiungo sorridendo mentre Baeu si aggira tra le nostre gambe.
"Oscar, lo so che vorresti essere a capo della scorta ..."
"Ah si?! Ma dimmi come fai a saperlo?" Domando sorridendo.
 
 Andrè sa leggermi dentro, nell’anima.
 
"Lo vedo da come sorridi, dai tuoi occhi ... "
"E pensare che mancano ancora molti mesi alla nascita della nostra creatura." mi tocco il ventre. "È gonfio, dovrò passare ai pantaloni con i laccetti." Sentenzio rassegnata all’evento.
"Non è gonfio ... contiene una vita. E' una cosa magnifica, non credi anche tu?" domando mentre appoggio una mano sul suo ventre, accarezzandola leggero, lento.
 
 Oscar non è abituata a queste cose, lei è libera, vuole correre, tirare di scherma e cavalcare. Lo so.
 
"Beh si ... c'è una nuova vita. Chissà se sarà un maschio o una femmina?! ... Sai, comincio ad essere curiosa." guardo mia figlia. "Anche se sarà una bambina non significa che sarà di compagnia a Sophie. Guarda me e le mie sorelle, non abbiamo nulla in comune."
"Tuo padre ti ha tenuta lontana dalle tue sorelle ... ma i nostri figli cresceranno liberi e felici. In quanto al sesso ... per la salute mentale di tuo padre spero che sia un maschio ...."
Vedo Andrè sorridere. “Come darti torto. Se fosse una femmina mio padre impazzirebbe … questa sua ricerca dell’erede è estenuante.” mi porto il dito alla bocca e con tono giocoso sussurro: "Scccch non farti sentire dal mio povero padre! Ih ih ih ... in tutta onestà non mi dispiacerebbe se fosse un maschio, mi piacerebbe fare questa nuova esperienza ma lui non deve saperlo!"
"Ih ih ... non posso darti torto ... anzi ... sai, potremmo attendere alcuni giorni dopo la nascita per comunicare a tuo padre il sesso ...." aggiungo sorridendo, mentre vedo che Oscar sorride, con aria dispettosa, lo stesso sguardo che aveva da bambina.
"Ma lo sai che ci ho pensato anch'io! Però qualche giorno mi sembra troppo, sai è per via del nonno, non vorrei che rimanesse stecchito a causa del nostro scherzetto."
"No aspetta ... tuo nonno rimarrà qui fino al parto? Tu ... tu ne sei sicura? Cioè, non è che mi dispiaccia però ... troppe generazioni di Jarjayes ... insomma ...."
Osservo Andrè. “ Hai un’aria preoccupata, forse temi che se fosse una femmina questa volta sarebbero ben due i Jarjayes a rincorrerti per tutto il palazzo?”
“Cosa?!”
"Mio nonno non andrà via finché non avrò la creatura."
"Quindi dovremmo attenderci mesi di brontolii ... e bastonate?!"
"Magari brontolii per me e per te invece tante bastonate se non sarai stato capace di dargli l'erede! Ah ah ah ..."
"Ah ah ah ah ... Oscar ... ti scongiuro, mi basta già tuo padre ... se ci si dovesse mettere anche tuo nonno ... potrei sfoderare la spada per difendermi!"
"Contro mio nonno?! Ma sei impazzito?! Lui è il capostipite della famiglia! Ah ah ah ...."
"E allora? Dovrò pur difendermi ... o vorresti rimanere vedova?!"
"Non potrebbero mai ammazzarti, tu servi! Ah ah ah ... hai il compito ingrato di dare l'erede alla famiglia ah ah ah ..."
"Eh, ma se fallissi ancora i tuoi avi potrebbero accanirsi contro di me ... non trovi? Ed io devo essere pronto a difendermi!"
"Andrè! Ah ah ah ... scusami ma la tua espressione è magnifica, impagabile direi!”
"Ah ah ah ah" scoppiamo a ridere mentre vediamo il cardinale uscire dal castello, ingobbito, e salire sulla carrozza, con il suo piccolo seguito di prelati, segretari ed altro personale.
"Bene ... e uno se ne va!"
"Avanti il prossimo, anzi le prossime ah ah ah ..."
"Oh si ... ma adesso Madame ... Voi dovreste occuparvi un poco del Vostro povero marito ... non trovate?!" aggiungo con tono impertinente.
"Con molto piacere! Rispondo posando un piccolo bacio sulle sue labbra. "Uhm ... ti amo Andrè ..." sussurro a fior di labbra, mentre assaporo le sue.
"AAAAUUUUUUUUUUUUUUU"
Beau attira la mia attenzione. "Si può sapere cosa ti prende? Perché ululi?"
"AAAAAAAAUUUUUUUUUUU"
Lo osservo mentre ulula alla vista della carrozza che parte ed esce dal cancello del castello.
"AAAAAAAAUUUUUUUU"
"Magari è felice?!"
"Oppure lo sta salutando! Ah ah ah .."
"Ah ah ah ah ah! Vieni qui madame Grandièr ... voglio che tu sia felice ..." poso un bacio sulla pelle del suo collo, "Appagata" poi un altro, un poco più in basso, "Soddisfatta!" ed aggiungo un altro bacio sempre un poco più in basso.
Sento la voce calda e sensuale di Andrè, le sue labbra sulla mia pelle, le sue mani scendere in una leggera carezza, mentre mi sfila la veste da camera. Poi di colpo mi solleva, mi prende tra le sue braccia e mi posa con attenzione sul letto.
"Andrè ..."
"Oscar ... ti amo da impazzire ..."
"Anche io Andrè ... " sussurro mentre Andrè mi bacia, mi accarezza. Lo amo, lo amo da impazzire.
 
 
 
 
La carrozza esce dal cancello, svolta verso sud e trotta veloce fino a raggiungere lo stradone di Francia, poi svolta ad est, in direzione della capitale, Torino. Ci vorrà una mezz'ora per raggiungere la porta di accesso alla città, sempre che la stessa sia aperta e il cardinale riesca ad accedere oltre la cinta muraria.
Intorno a noi la strada è illuminata solo dalla luna, alcuni cespugli affiancano la strada.
"Gerard ... speriamo di raggiungere le porte di Torino in fretta e senza problemi!"
"Alain, mi sto guardando intorno, non c'è nessuno però ho un brutto presentimento."
"Ah no ... in caso di assalto io questo pazzo non lo difendo, sappilo!"
"Magari ti guadagneresti un posto in paradiso ih ih ih ..."
"Non credo proprio Gerard ..."
"Su su, non fare quella faccia ah ah ah ... Alain dovresti guardarti allo specchio, hai una faccia ah ah ah ..."
"Ho la mia faccia ... Gerard!"
TONF TONF TONF
"Hai sentito?!"
Mi svolto di scatto. "Si, certo che ho sentito!"
"FERMATEVI!! ARRENDETEVI!!!"

Sento delle urla e degli uomini comparire dal nulla sbarrandoci la strada con forconi, pale, vanghe ed altri attrezzi.
 
Sussurro sottovoce al mio amico: "Giuro se sono qui per il Cardinale che se lo portino via anche subito!"
I cavalli nitriscono mentre il Colonello D’Agout avanza verso di loro. "CHI SIETE? COSA VOLETE?"
"Vogliamo tutto! Oro, gioielli, abiti ... tutto!"
"Ma siete impazziti?! Noi non abbiamo nulla, siamo dei soldati!"
"Voi siete dei soldati ... ma in quella carrozza viaggia senza dubbio un gran riccone!"
Dall'interno della carrozza ascolto la voce del delinquente, stringo tra le mani il crocifisso che porto al collo. "Signore, Vi prego salvatemi dai briganti!"


D’Agout ribatte: "Non ci sono ricconi ma solo un uomo timorato di Dio!"


Sussurro al mio amico: "Meglio sguainare le spade e che Dio ci assista! Ho un figlio e un altro in arrivo, devo portare la pelle a casa!"
"E se li lasciassimo rapinare il Cardinale?!" domando impertinente. “A me questo prelato proprio non piace.”
"Amico mio, se solo potessi, lo consegnerei senza alcuna resistenza ma non posso."
"Perchè no? Alla fine ... a noi cosa importa di quest'uomo? Ha pure maltrattato il Comandante!"
"Non si può, potremmo passare un guaio ed io ormai sono un padre di famiglia!"
Uno dei briganti urla: "AVANTI, CONSEGNATECI I VOSTRI AVERI!"
Alain ribatte: "Averi?! Quali averi?! L'unica cosa che posseggo è la mia divisa di ex soldato della Guardia francese! ... Però accidenti, ho imparato bene a parlare italiano! Ih ih ..."
Gerard ribatte: "Amico come fai a scherzare in un momento simile?!"

Uno dei briganti strepita: "BASTA CON LE CHIACCHIERE, FUORI IL BOTTINO!"
D’Agout ribatte: "Avete ascoltato il soldato?! Non abbiamo nulla con noi!"
Un secondo brigante punta la pistola contro la carrozza e continua: "Sicuramente il vostro passeggero avrà un mucchio di monete e gioielli altrimenti non si sarebbe permesso una scorta!"
"Eh ma ... noi siamo la scorta del Generale Jarjayes, non è il passeggero a pagarci ma la corona francese!"
"Vedremo!" Ribatte stizzito il malvivente che si avvicina alla carrozza e spalanca lo sportello puntando la pistola al mal capitato. "O la borsa o la vita! Prete tira fuori i tuoi averi!".
"Soldati!!! Voi dovete difendermi!!! Presto!!"
Sentiamo le urla del Cardinale, siamo indecisi sul da farsi.
"Gerard davvero, e se lo lasciassimo qui?!"
"Ma come?! Non hai appena detto che sei un uomo sposato e padre di famiglia e che non vuoi avere problemi?! Amico sei alquanto confuso!"
"Confuso? No no ... abbandoniamo il Cardinale al suo destino, tanto ha parecchi averi, lui! Invece questi briganti, guardali ... cos'hanno loro?!"
Sento le urla del Colonello D’Agout: "SOLDATI, ATTACCATE!"
Il brigante carica il grilletto e dice: "Provateci e mando in paradiso il vostro prete!" osservo il crocefisso al collo, tutto d’ora massiccio ricoperto di pietre preziose, rubini, smeraldi e non so neppure io cos’latro, glielo strappo con forza. "Questo serve a me, debbo sfamare i miei vecchi, tu invece solo le tue amanti, porco!"!
"Io non ho amanti! E ridammi il mio crocefisso!!"
Punto la pistola sulla sua fronte, digrigno: "Vieni a prenderlo se ne sei capace!"
"Non ci basta! A noi servono abiti, e soldi per il cibo. Vogliamo tutto!" poi mi volto verso il prelato ed aggiungo: "Dateci tutto! Uomini! Prendete tutto! Bagagli abiti ... tutto!"
Il Cardinale supplica: "No, no! Io devo tornare alla santa sede!"
"Ci tornerai in mutante!"
Un secondo brigante continua con tono canzonatorio: "Un poco per uno non fa male a nessuno! Presto, consegnateci i vostri averi!"
 
Alcuni briganti si arrampicano sul tetto della carrozza, slegano i bagagli e li prelevano, mentre noi rimaniamo impotenti. Che poi alla fine ... a noi poco importa di questo corvaccio che ha insultato il nostro comandante.
 
Dall'interno della carrozza sento slegare il mio bagaglio, vorrei ribellarmi ma non posso, ho una pistola puntata sulla fronte, sussurro: "Se avete preso tutto adesso lasciatemi andare!"
"I Vostri abiti! ORA!" Urlo mentre vedo questo vecchio tremare un poco. "ORA!"
"Abiti?! Almeno lasciatemi questi che indosso!"
"Assolutamente no! Veloce, Vi lasceremo solo le culottes!" Poi punto la pistola ai piedi e paro, deciso.
BANG
"ARG ...."
 
Vedo il prelato saltare indietro di un passo, nel tentativo di salvare i suoi piedi.
 
"CONSEGNATECI TUTTO!" Urlo mentre vedo la pistola ancora fumante. Poi vedo il vecchio tremare un poco. "Veloce o potrei aggiustare la mira!"
Sono scioccato per la situazione, tremo, sudo, balbetto: "E ... e ... va be .. bene ... vi ... vi darò il vestito ..." mi libero della mia veste con difficoltà. "Ma cosa ve ne volete fare? E' un abito cardinalizio!"
"Lo taglieremo e lo ricuciremo, ovviamente!" Poi osservo il prelato ed aggiungo: "Certo che siete proprio bruttino! Bene, ora datemi il sacchetto con le monete!"
"Ma io devo viaggiare! Come farò senza denaro?!"
"Ve ne farete dare altro dall'esimio Cardinale di Torino, ne ha a bizzeffe, lui. Mentre noi siamo solo dei poveracci, questi soldi a noi servono per sopravvivere!"
Urlo disperato: "COLONELLO DOVRESTE DIFENDERMI!"
"Ecco ... Cardinale, perdonatemi ma ... avete una pistola puntata addosso ... fate felici questi uomini e proseguiamo il viaggio!"
Consegno il mio abito e il sacchetto delle monete che erano in tasca poi guardo le mie gambe nude, sussurro: "Lasciatemi almeno una sola moneta per le mie necessità."
"Necessità? E quale necessità avreste mai?! Su su ... andate, ovunque dobbiate andare!" rispondo mentre scendo dalla carrozza allegro. "Amici, possiamo andare!"
"Capo, abbiamo fatto un bel bottino! Almeno potremo mangiare per qualche mese ih ih ih .... Grazie Cardinale! Siete un uomo generoso!”
"Oh si ... credo che per almeno un anno saremo a posto! Speriamo che poi arrivi un altro Cardinale! Ih ih ih!"
"Grunt ..." il brigante si allontano insieme ai suoi amici, guardo il Comandante e dico stizzito: "Ma che razza di soldato siete? Voi con i Vostri uomini siete dei buoni a nulla!"
"Siete vivo ed in salute, Eminenza. In effetti gli ordini ricevuti erano di consegnarvi vivo ed in salute! Il Generale Jarjayes non ha ordinato altro ..."
 
Questo prelato non è piaciuto nemmeno a me, quindi se gli ordino sono di consegnarlo vivo ed in salute, una rapina non è di nostro interesse.
 
"Ma parlate sul serio?! Non è possibile!" mi osservo, con le mani mi tocco le mutande. "Secondo Voi, IO dovrei presentarmi così dall’arcivescovo? Piuttosto avete una qualche moneta per poter comprare dei vestiti?"
"Comprare vestiti, a quest'ora! E dove credete di trovarne! No no ... uomini, partiamo! In meno di un quarto d'ora saremo alle porte della città e là potremo consegnare Sua Eminenza!"
"Ma io non posso presentarmi in mutande!"
"E perchè?!"
"Come perché?! Dico ma in che mondo vivete?! Ah già, voi tutti abitate in un palazzo dove regna la lussuria, molto peggio di Sodoma e Gomorra!"
"Uomini!! Andiamo, forza!" Sbatto la porta della carrozza sul muso di questo spocchioso cardinale, io davvero non lo sopporto più. "Rimettiamoci in marcia!!"
Gerard affianca D’Agout e dice: "Comandante, con tutto il rispetto ma credo che il Cardinale abbia ragione, non può presentarsi in quel modo dall’arcivescovo."
"Soldato Lasalle, forse vorresti dare a lui la tua divisa e tornare TU dal Comandante in mutande?!"
"Oh beh ... ecco ... almeno io non ... devo presentarmi d'innanzi a un prelato ..."
"Ma davanti al Comandante si. Forse vuoi presentarti ignudo? Davanti ad una dama?!"
"Mi scuserete con lei però durante il viaggio di ritorno viaggerò in carrozza! ... Beh almeno questo dovrete concedermelo."
"In carrozza? Gerard ... sei confuso. Noi rientriamo a cavallo! La carrozza appartiene a Sua Eminenza!! Oh povero me, fare l'attendente ti ha ... confuso!"
 
E pensare che era un soldato a modo, educato e gentile. Forse stare troppo in compagnia della famiglia Jarjayes gli ha fatto male? Ma no, non è possibile!
 
"Se il Cardinale vorrà presentarsi coperto divanzi all’arcivescovo dovrà rinunciare alla carrozza altrimenti che rimanga in mutande!"
Ascolto le parole del soldato e ribatto: "Ehi tu, soldato, riconosco che sei un uomo generoso e altruista e ti ringrazio ma io mi sentirei a disagio presentarmi in divisa all’Arcivescovo, io un Cardinale vestito da soldato?!"
Alain ribatte diverto: "Bene, allora non Vi resta che presentarVi in mutande! Ih ih ih ..."
"Hai poco da ridere, scostumato! Il tuo amico è un vero Signore, tu invece!"
"Io invece prendo la vita come viene! Ih ih ih!!!" Rispondo scoppiando a ridere. "Gerard, il colonnello però ha ragione! Temo che i due generali potrebbero non gradire la vista di te in mutande! Ah ah ah ah!"
Il Cardinale digrigna: "Voi tutti, Vi state divertendo alle mie spalle! Ma è soltanto colpa vostra se mi ritrovo in questa situazione!"
"Nostra? Ah no, Eminenza. Non siamo noi ad affamare il popolo! Semmai siete Voi che predicate bene ma poi ..."
"Sono allibito! Non mi meraviglio affatto che i Jarjayes abbiano al loro seguito soldati come voi!"
"Cosa avreste mai contro i Jarjayes! Non Vi permetto di parlare male del nostro comandante e della sua famiglia!!"
"Lussuriosi, ecco cosa siete! Ovviamente la mela non cade lontano dall'albero!"
D’Agout si affianca alla carrozza e ribatte: "Con tutto il rispetto Eminenza, non credete di esagerare?”
“Esagerare io?!”
“Si, Voi! Vi ho sentito, avete sparlato della famiglia che Vi ha ospitato. Sappiate che ne i Jarjayes e tanto meno noi che Vi abbiamo scortato, non abbiamo colpa di ciò che è accaduto!" lo guardo da capo a piedi. "Siete in mutande, se volete, potete accettare la divisa che il soldato Lasalle tanto generosamente Vi ha messo a disposizione!"
"Non ci penso proprio! Sono un Cardinale, io! Voglio una veste adatta!! E muovetevi! Voglio arrivare in arcivescovado il prima possibile! Sgrunt ... francesi ... brutta gente!"
Con la flemma da soldato continuo stizzito: "Sono spiacente ma nessuno di noi ha una sola moneta per acquistare un abito degno della Vostra reverendissima persona, quindi Vi presenterete all’arcivescovo così, in mutante!" Colpisco sui fianchi del cavallo e mi allontano in tutta fretta mettendomi nuovamente alla testa dei miei uomini.

Ascolto divertito il Colonello e sussurro: "Ehi Gerard a quanto pare la tua divisa non serve, quindi non sarai tu a rimanere in culottes ... ops come le chiamano gli italiani?"
"Mutande, Alain. Qui le chiamano mutande."
"Si, si, mutande ah ah ah ... Ma che andasse al diavolo questo dannato Cardinale!"
Dopo un piccolo viaggio raggiungiamo le porte della città, le guardie torinesi ci fermano e controllano i nostri documenti di viaggio.
"Chi siete e dove state andando?"
D’Agout risponde: "Sono il Colonello D’Agout, Comandante dei soldati della Guardia Francese!"
"E chi viaggia in carrozza?"
"Sua Eminenza il Cardinale Richelmy.”
"E perchè lo state scortando? E dove lo state scortando?"
"Sua Eminenza deve recarsi dall'arcivescovo di Torino, da questa notte risiederà lì, avendo egli terminato il suo compito presso la famiglia Jarjayes, il cui capofamiglia è ambasciatore presso la corte sabauda! Ed ora lasciateci passare!"
Scruto la carrozza e continuo: "Devo controllare!"
"Prego, fate pure! Ma sappiate che siamo stati assaliti da un gruppo di briganti ... che ha derubato sua Eminenza!"
"Purtroppo è una piaga che colpisce il nostro territorio ..." Rispondo mentre mi avvicino alla carrozza.



 
Dall'interno della carrozza ho ascoltato tutto, e adesso cosa faccio?! Sono in mutande! Oh Signore che brutta situazione, che imbarazzo!"
TOC TOC
"Eminenza, dobbiamo controllare la carrozza!"
Mi agito, mi dimeno, con le mani copro le mie nudità, rispondo timoroso: "Ma è proprio necessario? Non Vi è sufficiente la parola dell'ufficiale D’Agout?!"
"Potrebbe essere ... ma noi soldati sabaudi siamo molto scrupolosi!"
"Ma io ..." continuo a coprirmi con le mani quasi a proteggermi dall'eventuale sguardo del Comandante. "Ma io ... io... Vi prego, fidateVi della mia parola, non posso mostrarmi a Voi!"
"Uhm ... almeno mostratemi l'anello cardinalizio!"
"Siamo stati assaliti e derubati da alcuni malviventi, si sono portati via ogni cosa perfino le mie vesti. Spero che abbiate la compiacenza di non guardarmi visto che indosso appena le ... mutande."
"E sia, potete passare!" Rispondo fiero, spostandomi per lasciare transitare la carrozza.
"Colonnello, potete entrare!"
Faccio il saluto militare e dico: "Grazie Comandante!" alzo la mano ai miei soldati e ordino: "Proseguiamo!"
 
 
 
 
 
Entriamo attraverso la porta ovest della citta, seguiamo un breve tratto di strada, attraversando il quartiere della città Case basse, con botteghe al piano della strada. Alcuni caffè, taverne e altri locali. Poi ci avviciniamo alla sede dell'arcivescovo, nella costruzione adiacente al duomo, proprio nel cuore della capitale sabauda, dove siamo stati nel nostro precedente viaggio.
"Gerard ... finalmente siamo arrivati! Prima consegniamo il Cardinale, prima torniamo al castello e prima potrò ritrovare mia moglie!!! Hai visto tutte quelle donnine in strada? Ho bisogno di Sabrina!"
"Alain, ti prego! ... A volte sei così infantile!"
"Infantile? Gli infanti cercano il petto delle loro madri ... ed io cerco quello di mia moglie!! AAHHHHH, Sabrina mia!!!"
Tiro su gli occhi. "Con te non c'è nulla da fare! Per fortuna che hai trovato moglie, almeno non mi costringi la sera a sentire le tue sciocchezze."
"Gerard! Anche tu hai trovato moglie, mi pare! E ti sei anche dato ben da fare!!" Rispondo deciso scoppiando a ridere
"Beh prima o poi arriva per tutti, non trovi?"
"Certo, infatti IO ora voglio solo Sabrina! E non vedo l'ora di rientrare al castello!"
"Eh smettila! Pensiamo a consegnare la mutanda dal suo amico! Ah ah ah ..."
"GERARD!! Ah ah ah ah!"
La carrozza entra in un cortile e si ferma davanti all'ingresso del palazzo dell'arcivescovo. Scendo rapido da cavallo ed apro lo sportello a Sua Eminenza.
"Prego ... se volete accomodarvi ... così noi possiamo fare ritorno al castello!"
"Accomodarmi dove? Come? Sono svestito, io non uscirò mai dalla carrozza in queste condizioni!"
"Beh, fate come volete, noi abbiamo terminato il nostro lavoro!"
Lascio lo sportello aperto, mi volto verso il colonnello Testa di Legno ed aggiungo: "Signore, possiamo andare? Abbiamo delle mogli che ci attendono, noi!!"
Da dietro le tendine della carrozza udiamo la voce grossa del Cardinale: "NON POTETE LASCIAMI COSI'! Chiede dei vestiti all’arcivescovo!"
"Noi? Ma noi siamo dei soldati! Buona serata, Eminenza!"
"NOOOO .... Non potete lasciare che un ministro di Dio venga umiliato in questo modo"
Osservo il colonnello D'Agout, annuisce appena e volta il cavallo.
"Soldati, andiamo! Dobbiamo rientrare al castello!"
Vedo i soldati allontanarsi, urlo disperato: "DOVE ANDATE? NON POTETE LASCIARMI COSI'!"
Gerard ribatte: "CARDINALE AVETE RIFIUTATO LA MIA DIVISA, ARRANGIATEVI!"
Mi affaccio alla finestra della carrozza coprendomi con la tendina e continuo: "PORTATEMI QUALCOSA!"
Alain ribatte da lontano: "FATEVI COPRIRE DAI VOSTRI COMPARI PRETI! AH AH AH AH ...."
"CHE SIATE MALEDETTI! GUAI AD IMBATTERSI NEI JARJAYES! .... ops ..." alzo gli occhi al cielo: "Padre, perdonatemi ...."
Dall'interno del palazzo udiamo delle grida, ci affacciamo alle finestre anche l’arcivescovo è con noi. Vediamo alcuni soldati a cavallo allontanarsi mentre una carrozza è ferma nell'atrio. Il nostro superiore dice: "Fratelli andate a vedere cosa succede!"
"Subito Eminenza!" Rispondiamo quasi in coro mentre già scendiamo le scale per raggiungere il cortile del palazzo.
Vedo avvicinare degli uomini di Chiesa, che imbarazzo, sono in mutande! Che vergogna, tutta colpa dei Jarjayes, dannati francesi!"
 
"Eminenza!! Eminenza!! C'è un uomo quasi nudo su una carrozza con le insegne del Santo Padre!"
"Cosa?! Ma com'è possibile?!"
"Non lo sappiamo, Eminenza!"

Ci avviciniamo circospetti, con i nostri rosari stretti nelle mani e decisi spalanchiamo lo sportello della carrozza.
 
"AHHH vi prego, non guardatemi! Pietà! Portatemi degli abiti! Sono stato derubato e abbandonato ..."
"Chi siete?!!"
"Sono il cardinale Richelmy, inviato dalla Santa Sede! Sono stato derubato! Non ho neppure un abito!"
Guardo i miei fratelli, ci facciamo il segno della croce e uno dopo l'altro diciamo: "Avete sentito?!"
"Oh povero Cardinale! E' stato derubato!"
"Si, io lo vedo, è in mutande!"
"Ma non si può presentare così davanti a Sua Eminenza!"
"Infatti! Portatemi degli abiti .... per favore, Vi supplico ...."
"Si si .... andiamo a cercare una tonaca per Voi, Eminenza!"
Tiro su gli occhi e sussurro: "Finalmente l'incubo è terminato! ... I Jarjayes che incubo, non potrò mai dimenticarli!"
Sentiamo le parole del Cardinale, uno di noi torna da lui e domanda: "I Jarjayes? Voi .... Voi li conoscete?!"
"Purtroppo! E' a causa loro che mi ritrovo in queste condizioni!"
"Ma .... intendete la casa di quel generale che ha allevato la figlia come un maschio? Che ha ballato, in abiti maschili, con sua altezza Reale il Duca?!"
"SI! Proprio lei ... o lui! A questo punto posso dire che non ho capito nulla! In quel palazzo sono tutti dei pazzi sacrilegi!"
"Addirittura sacrileghi?!!!" Mi faccio il segno della croce e prego, prego, prego.
"Ecco, pregate, pregate per quelle anime perdute!"
"Ave Maria, gratia plena ......"
 
 
 
 
Palazzo Jarjayes


Percorro in tutta fretta il corridoio che mi porta nello studio del Generale Augustin. Ecco, sono dietro la sua porta, busso.

TOC TOC
 
"Uff ....  e adesso chi sarà mai! Ma perchè in questa casa non c'è mai pace? Ah, ma lo so bene io, ci sono troppe femmine!!!!!" borbotto tra me e me. "AVANTI!!" poi urlo deciso, e speriamo che non siano quei tormenti delle mie nipotine, carine certo, ma sono dei veri terremoti!
Sento la voce altera del Generale, non mi intimorisce, entro deciso. "Buona sera Generale, devo parlarVi!"
"Robert? Dimmi, ma sii veloce!” alzo appena lo sguardo dalle mie carte, osservo un poco questo ragazzo, chissà cosa vuole!
"Signore, Visto che il Cardinale Ricchiuti ha lasciato il palazzo e Jolandee ha finalmente ricevuto l'annullamento del suo precedente matrimonio, Vi chiedo di accelerare i tempi per le nostre nozze."
Alzo la testa dalle mie scartoffie, osservo per bene questo individuo ed aggiungo: "Richelmy ragazzo. Se non ricordi neppure il nome della persona che ha rotto il vincolo matrimoniale della tua amata .... non meriti che perda tempo con te, nè meriti il suo amore"
"Ecco Signore, io non conosco l'italiano e non so come pronunciare il suo nome. Come ha detto che si chiama il Vescovo che è andato via?"
"RICHELMY!!!" sbotto scocciato, mentre batto il pugno sul tavolo. "Nella mia casa non accetto simili errori!! Ed ora sparisci dalla mia vista!"
"Ma Signore, è assurdo aspettare altri tre mesi quando sono anni che io e Jolandee siamo amanti!"
"DISGRAZIATO!!! E lo dici così? Come se nulla fosse?!!! TRE MESI SONO PURE POCHI!!! E OVVIAMENTE STARAI IN ASTINENZA!!!" sbotto al limite della sopportazione. “Amanti, questo termine in casa mia non deve esistere!”
"Ma Signore, forse pensavate che io e Jolande per tutto questo tempo ci fossimo guardati negli occhi? Madame Joséphine è al corrente di tutto e ci ha sostenuti e non vedo perché dovremmo aspettare ancora!"
"Perchè IO ho deciso così, e basta!" Aggiungo mentre guardo dritto negli occhi questo individuo che osa fiatare al mio cospetto.
Rispondo fiero: "Generale, non voglio prenderVi in giro, almeno apprezzate la mia onesta!"
"Apprezzo ....  e tu dovresti apprezzare l'aiuto che ti ho offerto. Quindi rispetterai le mie decisioni, tre mesi di astinenza e poi le nozze"
"Ma non ce la posso fare!"
"Certo che puoi, anzi devi. Così ho deciso e così sarà" sentenzio fiero.
Avanzo di qualche passo e con umiltà continuo: "Generale siete un uomo sposato quindi potete capirmi .... Voi riuscireste ad astenerVi dopo aver assaggiato la mela?"
"Io divento matto! Sei uguale a mia figlia, non a caso diventerai suo cognato!"
"Ma Signore, è la legge della natura e la natura chiama!"
"E tu non rispondere!!"
"E Voi?! Voi non avete risposto? Generale, Jo mi ha raccontato che è nata ben sette mesi dopo il Vostro matrimonio con madame Marguerite e ..."
"E niente! E tu non devi dare ascolto a mia figlia ... lei .... lei soffre di una rara malattia ... "
"Si, certo! Soffre di una malattia ma non certo rara visto ne soffriamo tutti!"
TONF
Batto il pugno sulla scrivania, le carte si sollevano e lasciano scoperta la famosa macchia di inchiostro. La vedo e mi arrabbio ancora di più.
TONF
"TRE MESI! E SE CONTINUI COSI’ SARANNO QUATTRO!"
"Ma volete comprendere che Jolande ed io siamo già marito e moglie?! E' stata mia, è mia da diversi anni, che senso avrebbe aspettare ancora? Tutto questo è ridicolo!"
"Dovete purificarvi e pentirvi. Ora esci e lasciami lavorare ... anzi trovati anche tu una occupazione e vedrai che tre mesi passano in fretta."
"E va bene, come volete ma Vi avverto, qui a palazzo Jarjayes a breve nascerà una creatura fuori dal matrimonio e sarà solo colpa Vostra! Vedremo come lo spiegherete d'innanzi al prelato che officerà il nostro matrimonio! Con permesso!" Faccio un inchino sarcastico accompagnato da un sorriso sottile.
Mi alzo dalla poltrona, mi avventi su questo maniaco e lo afferro per il colletto della camicia. "DISGRAZIATO! ECCO COSA SEI! UGUALE A QUELL'ALTRO DISGRAZIATO DI CUI DIVENTERAI COGNATO!"
Sento le mani stringere al collo, sussurro appena: "A ... chi? ... Chi sarebbe?"
"CHARLESSS!!!!!!!" Urlo mentre afferro Robert per il collo e lo trascino per il corridoio alla ricerca di mio genero. "CHARLESSSS!! ESCI SUBITO O TUA SORELLA RIMARRA' VEDOVA ANCORA PRIMA DI ESSERSI SPOSATA!!"
 
 
 
Sento le grida del generale, invoca il mio nome. Mia moglie sussurra: "Ma cosa ha mio padre da urlare in questo modo?!"
"Forse non lo conosci? Lui urla e strepita per qualsiasi cosa, anche per la pipì di Beau! … Ohi che male ... sento dolore ovunque e adesso tuo padre mi farà agitare!" concludo portandomi una mano alla testa mentre mi rigiro nel letto. "Jo per favore va a vedere cosa vuole."
"Si si ... vado amore mio ... tu riposa .... tu e .... lui!" Rispondo indicando mon petit. Mi alzo dalla sedia ed apro decisa la porta. "PADRE!!!! NON POTETE URLARE COSì!! IL MIO CHARLES STA SOFFRENDO!!"
"JOSEPHINE ABBASSA LA VOCE! TU CON ME NON DEVI URLARE, CHIARO?!!!"
"VOI DOVETE SMETTERE DI URLARE!!! MIO MARITO DEVE RIPOSARE!!" Urlo sempre più forte.
Robert stretto nella morsa del Generale sussurra appena: "Mi sembra di assistere ad uno scontro tra Titani! Jo, Vi prego aiutami a far capire a Vostro padre che io non ho fatto nulla di diverso di ciò che lui ha fatto ..."
Sento il mio quasi cognato, forse potrei trovare il modo di divertirmi un poco in attesa che mio marito guarisca. "Padre, spiegatemi un poco cosa sta accadendo ...."
"Nulla di nuovo, dovresti sapere che questo ... individuo e Madame Jolande sono amanti e presto ci sarà un nuovo arrivo a palazzo!"
"Ah!!! Ma è una notizia magnifica!! Complimenti Robert! Sono così felice!!" aggiungo saltellando felice, io adoro i bambini .... soprattutto adoro farli, ma questo è un altro discorso.
Il Generale fuori di sé strepita: "Ma ti rendi conto che a breve nascerà un bambino fuori dal matrimonio? ! Cosa diranno della nostra famiglia!?" guardo Robert gli punto il dito "E tu, tu .. come hai osato?"
"Padre, lasciate tranquillo il povero Robert ... tanto ormai ha già fatto quello che doveva fare! Su su ... siate moderno!"
"Ma io ... grunt ... io sono moderno! ... Robert tra quanto nascerà tuo figlio?"
"Tra .... ecco ..... sei mesi, Signore!"
"SEI!? ... Ma ... ma ... voi dovete sposarvi tra tre mesi, quando nascerà la creatura! Disgraziato! Grunt ....." mi aggiro tra i corridoi. "ARMAND!!! ARMAND OVUNQUE TU SIA ESCI FUORI!"
Sento mio fratello urlare come un matto, ma perché non è rimasto a Parigi, lasciandomi qui tranquillo? Perché?!!! Spalanco la porta del mio appartamentino, cammino rapido, seppure a piccoli passi, e lo raggiungo. "Ma cosa vuoi, Augustin?!! MA PERCHE' URLI COSI’?!!"
Avanzo verso di lui e fuori di me, continuo: "Succede che mi devi procurare un prete, subito! E serio, non un esaltato o pazzo o di gusti particolari, insomma voglio un prete SERIO! Mi sono spiegato?"
 
Osservo mio fratello Augustin, sembra quasi posseduto dal demonio, quasi quasi provo a fare un esorcismo!
 
 
"Un ... prete? E ... da cosa ti deriva tutta questa urgenza? Forse .... forse vuoi finalmente confessare tutti i tuoi innumerevoli peccati? Vuoi forse riavvicinarti a Nostro Signore? Tu .... tu sei finalmente rinsavito!!!"
"Ma tu sei fuori di testa! Ma quali peccati?! Qui urge un prelato perché abbiamo due peccatori sotto il nostro tetto!"
"Giusto giusto ... anche nostro padre deve confessarsi! Hai perfettamente ragione!!" Rispondo deciso. “Finalmente i miei congiunti hanno deciso di riavvicinarsi a Nostro Signore! Niente esorcismo, anche se mi sembri strano, agitato direi!”
"Ma cosa hai capito?! Mi riferisco a Madame Jolande e Robert!"
"Ah ... e cosa .... cosa avrebbero da ... confessare? Perchè ... immagino si tratti di una confessione, vero?!"
"Ma quale confessione!? Beh si prima delle nozze dovranno confessare i loro peccati ma io voglio un prete perché li sposi subito! Tra tre giorni."
"Subito? Ma ... perchè subito? Non capisco davvero tutta questa urgenza! Il matrimonio è un sacramento, richiede studio, preparazione, incontri con i futuri sposi ... non è mica un gioco, sai? Un matrimonio è per la vita!!"
"Quei due non hanno bisogno di alcuna preparazione e in quanto agli incontri beh ne hanno avuti fin troppi. Troppi incontri a distanza ravvicinata! Armand, avevo organizzato tutto tra tre mesi invece, invece quei due scellerati tra tre mesi diventeranno genitori! Hai capito perché mi devi trovare un prelato ADESSO?"
"Tra tre mesi? Ma .... ma .... non sono ancora sposati ... non è possibile! Augustin ... secondo me tu non stai affatto bene, aspetta, vado a chiamare Lassonne ... e magari anche Oscar ... si si ... hai bisogno dei tuoi affetti più cari, Oscar e Marguerite ti sapranno aiutare .... "
"Io non sto bene?! Tu hai qualche problema visto che non afferri al volo ciò che ti si dice! Robert, mi ha appena confessato che Madame Jolande è al sesto mese di gravidanza."
"AAAHHHH!!! Quindi il vecchio marito funzionava! Oh Signore, questo è un problema! Come facciamo adesso con l'annullamento? Dovremmo fare annullare l'annullamento?!!" Domando davvero preoccupato mentre mi passo una mano sul pizzetto.
Lo guardo dritto negli occhi e dico: "Fratello stai bene? Forse ti manca la tua vita ecclesiastica?"
"Eh? No no .... certo che no! Ho una moglie io! Due figli e .... beh, quasi tre ... niente vita ecclesiastica, e ci mancherebbe!"
"Armand, vediamo se adesso capisci: Madame Jolande ha funzionato con Robert ed è rimasta incinta! ... Adesso ti è tutto più chiaro?"
"E ti ci voleva tanto per dirlo? Augustin .... lo sai che sei proprio diventato vecchio?!!"
"Uhmm ... basta! Vai al villaggio e cerca un prete ma che sia VERO, SERIO!!!"
"Si si .... ho capito, Augustin. Non ti preoccupare, chiamo il mio amico, Padre Filippo! Un brav'uomo, vedrai!! Adesso gli scrivo ... magari potrebbe diventare il padre spirituale della nostra famiglia. Gioverebbe a tutti sai, parlare con un padre spirituale! Anche a quei poveri ragazzi che hai fatto alloggiare nella vecchia cascina, sempre lì con le spade in mano i fucili .... preghiera, ci vuole! Ritiro, preghiera, meditazione ...."
"Dove vive?"
"Alla Sacra di San Michele!! Forse ... potremmo andare direttamente da lui! E perché no, un piccolo ritiro spirituale farebbe bene a tutti! Si si .... che idea!!! Così potrai pregare per avere il tuo François!" aggiungo felice. “Un bel ritiro spirituale, ecco quello che ci vuole per la nostra famiglia.”
"Ogni tanto dici qualcosa di sensato. Presto, andiamo!"
"Aspetta .... devo chiamare Anna ....  e poi nostro padre ... e anche Oscar! E' necessario che la sua pancia venga con noi!!"
"Ma cosa dici?! Dico, ma sei davvero fuori di testa?! Ti basterà avvisare tua moglie, in quanto a nostro padre è anziano, lascialo stare e Oscar, beh lei deve riposare! Armand sei grave. Appena torneremo dovrai farti vedere da Lassonne!"
"Lasonne!! Giusto!!! Deve venire anche lui!!! Forza, Augustin! TU fai preparare i cavalli che io chiamo tutti!!" aggiungo mentre mi allontano ed inizio a bassure alla porta di Oscar.  TOC TOC TOC

"AVANTI!"

"Padre, zio Armand cosa succede?"
"Dobbiamo parlarti ....."




Mi avvicino al mio futuro cognato e dico: "Robert, finalmente mio padre e lo zio Armand hanno finito di urlare."
"Già ..."
"Robert non devi preoccuparti tanto a breve mio padre Vi costringerà a sposarvi!"
"Spero davvero che ce lo permetta subito ..."
"Però lasciami dire che siete stati coraggiosi, avete taciuto per tutto questo tempo ... ma Jolande dovrà darmi una spiegazione, perché non si è fidata di me? Perché non mi ha detto che era incinta?"
"Perché non è vero! Ecco perché!"
"Come sarebbe che non è vero!! Ah ah ah ah!!! Robert!! Ah ah ah!! Aspetta che lo scopra il mio augusto genitore!!!! Ah ah ah!" Scoppio a ridere al pensiero della reazione del mio augusto genitore …. Non voglio proprio perdermela!
"Ho detto una bugia a fin di bene, io desidero sposare la mia Jolande, non voglio più aspettare! ... Devo dirglielo immediatamente! ... Spero di arrivare prima del Generale!"
"Ah ah ah ah!!! Prevedo un bel duello, Robert!! Ah ah ah ah!"
"Quello è l'ultimo dei miei pensieri, ciò che mi preme è che finchè non avrò sposato Jolande il Generale non dovrà scoprilo!"
"Ah beh ... io non gli dirò nulla! Puoi stare tranquillo!" aggiungo con aria innocentemente divertita.
"Lo so e Ve ne sarò sempre riconoscente! Adesso scusatemi, vado dalla mia fidanzata!"
"Si si .... vai ... ma qualcosa mi dice che dovrai andare con mio padre a cercare questo sacerdote!! Ih ih ih!"
 
Corro velocemente verso le stanze della mia Jolande, devo assolutamente parlarle prima del Generale. Svolto il corridoio, ci sono quasi. Santo cielo!! Il Generale è dietro la porta di Jolande! Adesso cosa faccio?! Se dovesse scoprire la verità è capace di farci aspettare sei mesi!
 
TOC TOC TOC

Busso deciso, devo assolutamente sincerarmi delle condizioni di salute della sorella di Charles, adesso che so che è in attesa .... devo fare quello che avrebbe fatto suo padre!
Sono seduta davanti alla specchiera, con le forcine raccolgo le ciocche dei capelli, sento bussare. "AVANTI!"
Apro la porta ed entro deciso.
"Madame, devo farvi le mie congratulazioni ... ed assicurarmi che siate in salute! Certo che avreste dovuto essere sincera con me!"
 
Le parole del Generale mi confondono. Vedo arrivare di corsa Robert, rimane di spalle al Generale, gesticola, tenta di dirmi qualcosa ma non riesco a capire ....
 
"Madame ... non fate quella faccia, il Vostro ... ormai marito, anche se non per le leggi degli uomini, mi ha detto tutto!" Aggiungo mentre noto che madame è sempre più strana, come se non capisse di cosa stia parlando. Mah, le donne, in certi frangenti sono di una pudicizia inconcepibile, tutte tranne Joséphine, ovviamente!
"Ma io ..." continuo a guardare Robert, tento di capire cosa voglia dirmi. Esasperato mimetizza un gesto come se fosse gravido poi guardo il Generale, le sue parole mi fanno riflettete, anche i cenni di Robert mi fanno riflettere.
Il Generale si accorge che qualcuno è alle sue spalle, si volta e con tono grave domanda: "Cosa ci fai tu qui?"
"E ... ecco ... io ... appunto .. come Voi volevo sapere se mia moglie ha ancora la nausea. Sapete nei giorni scorsi è anche svenuta a causa della gravidanza!" con un scatto veloce, la raggiungo quasi l'abbraccio, la guardo negli occhi e sussurro: "Cara come stai? Il nostro piccolo ti tormenta ancora?" Strizzo l'occhio.
Osservo per bene madame Jolande, "Uhm ... fatevi un poco vedere .... uhm ..." la scruto con attenzione "Certo che per essere al sesto mese di gravidanza siete decisamente troppo magra! Non è che vi state prendendo gioco di me, voi due?!"
 
Sento un tono sospettoso nella voce del generale, non posso di certo permettere che scopra la verità, potrebbe offendersi e vendicarsi!
 
"... Generale, tutte le donne della mia famiglia hanno partorito senza nemmeno saperlo proprio a causa della mancanza visibilità del ventre gonfio ..."
"Uhm ... sarà ... ma non sono per nulla convinto. In ogni caso ... Robert, TU verrai con me! E Voi, Madame, Vi farete visitare da Lassonne!!" sentenzio deciso.
"Ma nemmeno per sogno! Io non mi farò MAI vedere e soprattutto MAI toccare da un uomo! Solo il mio Robert può!"
"E allora .... Vi visterà mia sorella! Così ho deciso e così sarà! Ed ora muoviti Robert! Dobbiamo andare a prelevare il nostro nuovo padre spirituale, cappellano e ... insomma, il nuovo prete di famiglia!"
"Sissignore!" prendo la mano della mia amata e gliela bacio.
"Muoviti!!! Veloce!! E da ora e fino al parto ... sarai il mio sorvegliato speciale! Perchè lo sai che durante la gravidanza ... nulla di nulla!!" aggiungo le ultime parole guardando Robert dritto negli occhi.
Il Generale quasi mi trascina di peso, protesto: "Ma cosa dite?! Non è così che funziona! Gli uomini della mia famiglia non si sono astenuti e non vedo perché dovrei farlo io!"
"Perchè nella mia famiglia funziona così! E basta!" Rispondo deciso mentre usciamo dalla stanza.
"Non Vi credo. Chiederò a Vostra figlia, Madame Joséphine!"
"Joséphine? Ah ah ah ah!!" scoppio a ridere mentre raggiungiamo il cortile. "Forza, vai a fare sellare i cavalli! Veloce!!"
"Ma dove dobbiamo andare?"
"Ma se te l'ho detto! A prelevare il nostro nuovo sacerdote! Ragazzo .... ma ci senti bene? VELOCE!!!"
"Si, si, ho capito ma dove?! Forse al villaggio?"
"Ovviamente no! Armand, mio fratello, sostiene di avere un buon amico che potrebbe fare al caso nostro che vive presso un monastero ... in cima ad una montagna ... e noi andremo lì!"
"Dovremo scalare una montagna!?"
"Più o meno ... forse la cosa ti preoccupa?!"
" ... Oh beh ... ma perché non ci andate Voi? Io preferirei rimanere a palazzo."
"Perchè sarà lui a celebrare le tue nozze, quindi tu verrai con noi. E basta! Chiaro?!"
"E va bene! ... Come volete ..."
"Bene! E adesso fai preparare i cavalli!! VELOCE!!!"
"... Agli ordini!"
 
Osservo Robert allontanarsi deciso verso le scuderie, poi mi volto, devo andare a cercare il mio erede, e anche mia moglie!
 
 
 
 
Ripiego la lettera del primo ministro e dico al mio Cumparo: "E' giunta l'ora di tornare nella mia bella Napoli! Il Consiglio dei Ministri mi richiede con urgenza."
"Ahhhh, Ottimo Maestà! Così torneremo a correre dietro alle donzelle! Qui, con mio fratello e mio nipote, non si combina più nulla!"
"E tieni raggione! E poi le femmine di Napoli so più calde, più allegre e con le zinne più grosse! Acca le femmine so secche, secche come Giovannina."
"Verissimo! Bene, faccio subito i bagagli e sono pronto, Maestà!! Alla caccia!!!"
"Uè uè ue! Uè Cumpà, forse ti dimentichi che pure Carulina partirà con noi?"
"Ma no, meglio ca torna a casa. Lu regno ha bisogno di una Reggina!"
"Allora sarà un gran brutto viaggio ..." aggiungo triste
"Brutto o bello c'hamma fa(dobbiamo fare) più di mille Km! Oh San Gennà quanta strada amma fà!(quanta strada dobbiamo fare) … Devo avvertire lu generale matto!" dico mentre mi aggiro per il corridoio. Lo vedo, è dietro la porta della Generalessa. "Uè Agostino, cercavo proprio a Vuje!"
"Oh Maestà! Buongiorno! Mi sembrate molto allegro!"
"Ehhh mio caro Agostino, si, sono allegro che lascio stu freddo e torno nel paese du sole ciò a Napoli! Ma so triste ca lascia un'allegra compagnia quale site vuje!"(siete voi)
"Quindi avete deciso di tornare nella vostra Napoli? Quando intendete partire, Maestà?!"
"Appena ci saremo organizzati, pure Carulina verrà cu me! A proposito devo ancora avvertirla."
"Maestà ... Vi ricordate vero che il Vostro ultimo figliolo, Sua Altezza il principe Gennarino, sposerò la mia cara nipotina, Marie?"
"Si, si, me lo ricordo eccome! Una parentela con dei conti francesi e perfino na famiglia di Generali mi può far pure comodo anche se ci fossi stato, non avrei permesso a muliereme (mia moglie) di fare sto fidanzamento visto ca mi serve mi serviva l'alleanza con lu tedesco. Comunque ho fatto comunque, ho messo incinta Carulina quindi ... vabbuò siamo parenti! Speriamo ca Vostra nipote somigli alla zia Generalessa, sapite (sapete) anche l'occhio vuole la sua parte e a Gennarino mio ci vuole na bella femmina na cavalla di razza!"
"Maestà ... spero che la piccola Marie non abbia il carattere ... come dire ... dittatoriale, di Oscar!"
"Uè Vuje educatela al meglio e se poi avesse a venj (dovesse venire) un'altra mascolona (maschiaccio) beh ... penso che a Gennarino mio, non dovrebbe dispiacere, in fondo le femmine mascoline sono accussj ... brrr ... eccitanti!"
"Spero non stiate facendo dei pensieri indecenti su mia FIGLIA! Con tutto il rispetto Maestà, ma Oscar è una donna per bene!!" Rispondo deciso e pronto a difendere l'onore di mia figlia, che poi lei sa difendersi da sola ma io sono suo padre!
"Oh Agostino ma per chi mi avete preso!? Io so n'ommo (sono un uomo) d'onore! Mai potrei mancare di rispetto a dei parenti e tanto meno a Vuje, Agostino."
"Bene Maestà. Io ora dovrò assentarmi per qualche giorno ... spero di rientrare in tempo per salutarvi!"
"Non saprei, forse partirò durante la vostra assenza ma per un'eventualità stasera ci faccimmo na bella spaghettata con la pummarola (con il pomodoro) e stavolta sarò io stesso a cucinarli. Giovannina o collaborerà cu me in cucina oppure ne ne dovrà andare!"
"Ah ... ecco ....  magari potreste ... cucinare all'aperto, Maestà?" aggiungo giusto per salvare la cucina del castello da sua Maestà.
"No, no ... a me piace stare in cucina!"
" E sia Maestà!" guardo mio zio e domando: "Anche Voi, zio Claude partirete con il re?"
"Ehm ... si, spero che non ti dispiaccia, nipote."
"Nooo assolutamente no! Visto che ci siete perché non fate fare una bella vacanza anche a Vostro figlio?"
"Uhm ... gli domanderò se vuole partire con noi! Sarebbe una bella esperienza, Augustin! Però sappi che tornerò a trovarti! Ih ih ih"
"Sarete il benvenuto ma adesso prendeteVi una bella e lungaaaa vacanza!"
"Uhm .... percepisco un certo sarcasmo da parte tua, Augustin!"
"Me ne guarderei bene! Ih ih ih ..." guardo il re. "Maestà sarà un piacere e un onore, stasera, assaggiare i Vostri spaghetti."
 
 
 
 
Siparietto
 
AlexandarAna: “Ma non è che il cardinale ha le stesse tendenze di Jean?”
Cardinale: “COSA?! Signora ma cosa dite?!”
Aizram: “No, no … al Cardinale piacciono le donne …”
Terry: “Forse non si è capito? Ah ah ah …”
AlexandarAna: “E che cavolo, vuole il generale tutto per sé.”
Generale: “Appunto! Che mi lascino in pace! Meno male che ci ha pensato Oscar a mandarlo via!”
AlexandarAna: “Charles non cedere!!! Fatti rispettare!”
Joséphine: “Madame, sono giorni che sono in astinenza quindi siete pregata di non istigare mio marito!”
AlexandarAna: “Uhm … beh … Jo e se Charles con la caduta del soffitto, perdesse anche lui la memoria e diventasse un vero tiranno !!!”
Joséphine: “NOOOO … Arpie, non ascoltatela!”
Jolande FB: “vi faccio i miei complimenti marchese Charles che prontezza di riflessi, come un vero soldato forse il generale ha un altro genero di cui essere fiero?”
Generale: “Sccc … non voglio che i miei generi mi sentano … io sono fiero di tutti loro perché sopportano le mie figlie! Ih ih ih …”
Elektra: Con tutte le urla di Jo contro Charles, è caduto pure il soffitto addosso a loro …”
Rotelle: “Charles è proprio arrabbiato con Jo, spero che riesca un po' nel suo intento, magari Jo si e' spaventata della caduta del soffitto e sarà più dolce con il marito.”
ValeAlcazar: “Carles si è ben fatto intendere da Josephine, purtroppo non ci voleva il crollo del soffitto..”
Joséphine: “Tutte contro di me … grunt …”
Generale: “E’ stata un’idea delle Arpie!”
Aizram: “Di Terry!”
Terry. “Eh no, sei complice anche tu!”
 
Generale: “Marguerite che sia la volta buona che bisticciano e Avventura termina?!”
Marguerite: “Non credo. Madamigella Aizram e Madame Terry sono complici e soprattutto affiatate.”
Generale: “ARG …”
Lupen: “Generale, non c'è niente da fare, a Palazzo non si dorme mai ogni sera succede qualcosa!”
Rotelle: “Comunque in questo palazzo non si riesce a dormire …”
Generale: “Avete perfettamente ragione Mesdames, a casa mia non si dorme MAI! Colpa delle Arpie!”
Lupen: “Josephine a forza di urlare con Charles ha fatto cadere pure il soffitto🤣🤣🤣
Poverino speriamo non si sia fatto male! Certo che per lei l'astinenza sessuale è una tragedia!🤣🤣🤣
Joséphine: “Tragedia?! Di più, molto di più! … Sig …”
AlexandarAna: “Povera Jo, altro che servo del sesso, vorrei proprio vederla buona, ubbidiente, intenta a ricamare e timorata di Dio. 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Joséphine: “Vi sembro una donna da salotto?!”
AlexandarAna: “Infatti ah ah ah …”
Elektra: “Jo sei in crisi d'astinenza, urli come una pazza in piena notte e hai svegliato tutto il palazzo …”
Joséphine: “Forse ho le mie buone ragioni?!”
Elektra “Certo ih ih … Brava Oscar, trasferitevi nella dependance, almeno starete tranquilli …”
Generale: “Tigre, mia figlia rimarrà a palazzo!”
Elektra “Generale siete prepotente! Oscar era ora che prendessi il comando di questa situazione per cacciare sto corvaccio del cardinale.”
ValeAlcazar: “Oscar ha fatto bene ad allontanare l'insopportabile Cardinale.”
Oscar: “Non ne potevo più! Il palazzo è troppo affollato.”
Rotelle: “Finalmente Oscar cominci ad eliminare gli inutili e poco desiderati ospiti, sai farsi rispettare, spero che continui anche con gli altri, madame pom pom in primis.”
Oscar: “La prossima ad andar via sarà Madame Battista e la sua gallinaccia di Armandina!”
 
AlexandarAna: “Se Jolande rimanesse incinta, ci saranno altri guai.”
Robert: “E’ una bugia. L’ho detto solo per accelerare i tempi, non voglio più aspettare.”
Elektra: “Generale …”
Generale: “Tigre …”
Elektra “Generale, quando vi fa comodo dite di essere giovane, ma per fare i turni di notte per controllare le virtù della sorella di Charles, siete vecchio🤣🤣🤣🤣, tanto vi fregherà ugualmente.”
Generale: “Non ne siate tanto sicura.”
Jolande FB:  “Tre mesi sono lunghi, come farete Generale a tenere sotto controllo i due fidanzatini… d’altronde non è difficile distrarvi…. Ahahahah ahahahah”
Generale: “Sarò MOLTOOOO vigile. E poi Robert partirà con me! Ih ih …”
Jolande FB: “Generale Augustin Reynier De Jarjayes, io starei attenta è strano che le arpie vi lascino in pace …. Non fidatevi ci sarà sicuramente qualcosa sotto ahahahah.”
Generale: “Madame, sono giorni che ci penso sinceramente le temo. Comunque farò un viaggio e Oscar e André verranno con me! Spero che vada tutto per il verso giusto.”
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: terryoscar