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Autore: Clay92    23/03/2024    0 recensioni
[sun ken rock]
L'incubo, spin off delle Sorelle Saint, ritrova vecchie conoscenze della prima saga e approfondimenti su personaggi secondari e addirittura di comparse.
La storia si base a poche settimane dal matrimonio tra Mary-chan e Ken Kitano. L'ex teppista dovrà fare i conti con il suo passato che lo porterà a rivelazioni per lui inaspettate ma che metterà a dura prova il rapporto con la sua amata mocciosa.
Spero che questo piccolo spin off possa emozionarvi e piacervi come la saga originale.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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 All'alba Ken si svegliò nonostante fosse andato a dormire poco prima. Era il miglior risveglio che avesse fatto da settimane, settimane che erano apparse anni. A fianco di Ken si trovava Mary addormentata. I capelli, castani come il primo giorno in cui l'aveva conosciuta ora avevano dei riflessi biondi, molto probabilmente fatti apposta per il matrimonio, il viso era girato verso sinistra, era coperta sbadatamente come sempre dal lenzuolo che la copriva dal seno fino al linguine. Era dannatamente sexy, a Ken le ricordava sempre la prima volta che avevano fatto l'amore. Mary aveva una gamba distesa e l'altra piegata a formare una specie di quattro. Un braccio piegato e con la mano sotto al viso e l'altro braccio sopra al seno, come se avesse paura di scoprirsi. Ken la guardava estasiato. Si sorprendeva sempre di sé stesso e di quanto l'amasse. Tutto quello che era successo in queste ultime due settimane, tutto quello che era successo il giorno prima, sembrava solo un incubo. L'incubo peggiore che lui potesse fare. Aveva rischiato di perdere per sempre Mary ma allo stesso tempo grazie a questo incubo aveva capito tante cose. Avrebbe preferito capirlo senza dover rischiare di perdere tutto. Andò a lavarsi dopo aver dato un bacio sulla guancia a Mary. Preparò lui la colazione anche se molto probabilmente Mary, visto che non dovevano accompagnare Yui all'asilo, avrebbe dormito fino all'ora di pranzo. Provò lo stesso a portarle la colazione a letto e Mary stranamente era sveglia, sembrava quasi spaventata, ma quando vide Ken il suo viso si rasserenò. 
K<< ei mocciosa tutto bene? ti ho lasciato che dormivi tranquilla e ora... >>
Ma Mary gli si catapultò in braccio, tanto che Ken non seppe manco lui come aveva fatto a salvare l'intera colazione. 
M<< non mi lasciare MAI più. Se lo rifai giuro che emigro in Messico e faccio perdere le mie tracce. STRONZO!! >> e poi si mise a piangere.
Ken appoggiò il vassoio con la colazione sul comodino e poi si mise nel letto abbracciato alla sua mocciosa. Rimasero così per ore, con Mary che quasi stritolava Ken talmente l'abbracciava stretto e lui che continuava ad accarezzarla e a darle un sacco di baci sulla nuca. Quando Mary finì il piagnisteo si accorse di avere fame e anche se ormai il caffelatte era freddo, proibì a Ken di alzarsi per andarlo a riscaldare e fecero colazione attaccati. A Ken sembrava che Mary avesse davvero il terrore di separarsi da lui, nemmeno Yui con Ikky arrivava a tanto, forse. 
K<< AMORE NON HO MAI AVUTO INTENZIONE DI LASCIARTI, SOLO LA MIA BOCCA DICEVA UN SACCO DI STRONZATE. MARY NON TI LASCEREI MAI. Anche se questa cosa che sei incollata non mi dispiace per niente, anzi >> Era già pronto a parare eventuali colpi quando si accorse che Mary si era stretta ancora di più a lui.
K<< amore sposiamoci oggi! >>
M<< no! Susy ha organizzato tutto nei dettagli. Abbiamo aspettato 4 anni per avere il matrimonio perfetto e lo avremo. Dobbiamo solo portare un po’ di pazienza, però insomma, in realtà c'è una cosa che tu potresti fare per me, tipo subito >>
Ken ci pensò giusto un secondo, poi liberandosi dalla presa della mocciosa, che quando voleva tirava fuori una forza olimpionica, andò a prendere si quello che si aspettava la mocciosa ma prese anche un paio di cuffie e mp3.
Mary non vedeva l'ora di riavere il suo anello, si sentiva come se le mancasse un pezzo. Certo sua sorella le avrebbe fatto tutto un discorso sul fatto che un anello non significava niente, che era solo un pezzo d'oro bianco con un diamante. Che non era un anello di fidanzamento a dare valore alla coppia, che se ne poteva benissimo fare a meno. E tante altre cose che per Mary risultavano quasi incomprensibili. Lei rivoleva il suo anello di fidanzamento, non per il valore in sé, l'avrebbe rivoluto indietro anche se fosse stato un anellino uscito dalle patatine. 
Ken tornò subito nonostante alla mocciosa fosse apparsa un'eternità.
K<< amore prima vorrei dirti delle cose, ti va di ascoltarmi? è importante. Ci sono delle cose che ancora non ti ho detto e ci tengo a fartele sapere. Avanti non fare quella faccia preoccupata, non è niente di cattivo o roba che possa farti cambiare idea sul matrimonio. Mi ascolti? Ma ascoltarmi per davvero e non con quella faccia da condannata a morte. >>
M<< va bene però vieni vicino a me mentre me lo dici. >>
Ken si rimise nel letto vicino alla mocciosa che si fiondò subito tra le braccia del suo uomo, lui avrebbe preferito guardarla negli occhi come sempre quando aveva qualcosa d'importante da dirle, ma anche tenerla stretta a sé, gli andava più che bene.
K<< Ora sono un po’ imbarazzato però. >>
M<< perché? >>
K<< be perché è imbarazzante. Non ho mai detto cose così, mi sembrano troppo sdolcinate per un ex teppista come me >>
M<< ti ricordo che ti ho beccato con la tua ex e anziché fartela pagare ti ho fatto godere come matti. è il minimo qualche frase smielata da parte tua ora >>
K<< mi sembra di aver ricambiato a pieno e averti fatto godere a mia volta >>
M<< Ken non è il momento di fare l'altezzoso o il permaloso.  Avanti parla ora, sono curiosa di sapere perché hai portato anche le cuffie >>
Ken fece un sospiro, tanto con Mary la spuntava sempre lei. Si fece coraggio, diventò paonazzo dalla vergogna. Si sentiva più nudo del fatto stesso che lo era davvero. Mary si staccò solo un attimo da lui giusto per mostrargli la sua faccia contrariata e Ken capì che ormai aveva lanciato il sasso e non poteva nascondere la mano.
K<< e va bene mocciosa, hai vinto tu. Stammi a sentire in silenzio però e rispetta le mie pause d'imbarazzo. >>
M<< PROMESSO >>
K<< caspita mi sento quasi importante come zio Yoshioka ora. Allora quello che ti volevo dire è che anni fa andai in Italia, ancora prima di conoscere Benito, c'era un gruppo famoso, si chiamava GEMELLI DIVERSI, anche se non sapevo la lingua le loro canzoni mi piacevano un sacco. C'era una canzone che però mi era rimasta impressa, tanto che imparai qualche parola senza sapere se fosse qualche insulto. Quando incontrai Benito mi sorpresi che anche lui ascoltasse quel gruppo, sai si erano già sciolti da un po’. Mi feci insegnare l'italiano da Benito e poi iniziai ad analizzare tutti i loro testi e infine analizzai anche il testo di quella canzone che continuavo a canticchiare. In realtà la canticchio ancora spesso quando tu non ci sei. Ascoltavo quella canzone come un mantra, l'ascoltavo anche prima di prendermi la sbandata per Yumi. Sognavo sempre di trovare una ragazza così. Una persona che non mi avrebbe mai abbandonato e sarebbe stata sempre al mio fianco. Quando mi misi con Yumi non capivo perché quella canzone non mi facesse pensare a lei. Insomma, era la mia fidanzata e invece io mentre ascoltavo questa canzone pensavo a un'altra ragazza. Ovvio nessuna in particolare, semplicemente una ragazza a cui un giorno avrei potuto dedicare questa canzone. Dopo Yumi e il tradimento, non l'ascoltai per un po’. Non volevo più innamorarmi. Tutte le ragazze erano traditrici. Quella ragazza che immaginavo da una vita, pur non avendo minimamente idea di come potesse essere fisicamente, non esisteva. Non sarebbe mai esistita. Quando tornai in Italia da Benito, nemmeno l'avessero fatto apposta, alla radio passò proprio questa canzone, avrei voluto cambiare stazione radio ma figuriamoci se Benito me l'avrebbe permesso. Tornai in Giappone con un briciolo di speranza, forse quella ragazza esisteva davvero. Infine, siete arrivate voi sorelle Saint e dopo averti visto al maid ho continuato ad ascoltarla. Anche se mi ripetevo che dovevo starti lontano, che ti avrei protetto senza innamorarmi di te, senza farti capire i miei sentimenti, quando ascoltavo quella canzone era il tuo volto che mi appariva. Fin dal primo giorno Mary che ti ho visto, io davvero non ho mai fatto altro che pensarti. All'inizio non capivo perché ascoltando quella canzone io pensassi a te finché non ho capito di amarti, che di te potevo fidarmi. Ok l'ho detto, è stato meno imbarazzante di quello che pensavo >>
Ken poi le passò le cuffie e mise play. Mary ascoltava la canzone come se fosse la prima volta. L'aveva già sentita, lei che i GEMELLI DIVERSI li amava da sempre, non era di certo una delle sue canzoni preferite eppure ora, le pareva la canzone più bella che fosse mai stata scritta. Rimaneva lì in silenzio, abbracciata a quell’uomo che le aveva dedicato questa canzone, ancora prima di conoscerla. Capì cosa intendesse dire Ken quando quella mattina le disse che la stava aspettando da tutta la vita. Non stava mentendo e lei questo l'aveva capito, ma allo stesso tempo pensò che fosse una frase detta solo per non far saltare il matrimonio. Ken davvero l'aveva aspettata da una vita e ora l'aveva trovata. Proprio come dicevano le strofe di quella canzone lei non se ne sarebbe mai più andata. Si asciugò le lacrime silenziose e si strinse ancora di più a Ken. Rimise la canzone da capo e staccò le cuffie. La musica si espanse per tutta la stanza. E sulle note di quella canzone guardò negli occhi l'uomo che amava e gli disse semplicemente
M<< sono arrivata, mi hai trovata e giuro che non me ne andrò mai via >>
K<< TI AMO! e puoi starne certa che non ti lascerò mai andare via da me >>
Tornarono a baciarsi mentre STRANO, THEMA E GRIDO cantavano quella canzone che parlava senza alcun dubbio della loro storia d'amore.
 
Si, lady, perché mi guardi così e tremi
Mi chiedi su due piedi cosa cerco
Se vuoi sapere quel che sento

Ehi, guardami dritto in fondo agli occhi e vedrai cosa ho dentro
Un uomo stanco di false illusioni e di parole al vento
Cerco quel sentimento perso da troppo tempo
Apri il cuore un momento e capirai che non mento

Certo che non è facile fidarsi adesso
Capisco visto che per me è lo stesso
Mi chiedi cos'è che voglio e su un foglio stendo parole
Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore

Sai voglio assecondar la voglia di baciarti
Voglio che ti venga voglia di baciarmi
E coccolarmi fino a tardi
Scambiarsi la vita lasciare fuori il dolore
Gustarsi la parte migliore e leccarsi le dita

Voglio che solo tu sia
La donna che non ho mai avuto prima in vita mia
Il motivo dell'allegria
L'inizio della magia
La fine della follia
La rima che arriva al cuore in ogni mia poesia

Dai vieni più vicino
Davvero vuoi capire chi sono?
Disse così: conosciamo così poco di noi
Le risposi: dimmi chi sei e dimmi cosa vuoi?

Voglio svegliarmi e trovarti davanti agli occhi
Voglio aiutarti a non curarti
Di quello che dicono e pensano gli altri sciocchi
Voglio che tu riesca ad uccidere il mio lato peggiore
Vivere amore non una nuova illusione

Voglio che sappia che spero sia tu
Se squilla il telefono
Che un giorno senza te non passa più
Mi sembra un secolo

Suona ridicolo, ma
E' proprio l'effetto che fa
Non averti accanto da
Quando ti ho vista in quel club

Voglio sincerità su questo non si scappa
Voglio che tu sappia che sentirmi in gabbia mi fa rabbia
Ma adoro vederti furiosa perché sei gelosa
Degli sguardi delle altre lo sai sei meravigliosa

Perché al momento giusto tu sai diventare un'altra
E mi stringi forte mentre Mina canta
Voglio che sia amore alla follia o mettimi da parte
Una bugia e mi fai il cuore a pezzi come le altre

Dai vieni più vicino
Davvero vuoi capire chi sono?
Disse così: conosciamo così poco di noi
Le risposi: dimmi chi sei e dimmi cosa vuoi?

Voglio sorprenderti e proteggerti da un mondo di squali
Darti le mani se cadi scoprire se siamo uguali e saremo sempre leali
Voglio che tu voglia me soltanto e nessun altro
Trovarti accanto quando dentro sto tremando

Conoscere i tuoi sogni e quello che non sopporti
Voglio darti il mio meglio e aspettare sveglio che torni
Voglio essere la spalla su cui piangere che trovi accanto a te
Nei giorni neri e le notti insonni

Voglio che mi porti per mano nei posti nuovi
Guardarti quando mi parli e mi incanti mentre ti muovi
Sai voglio capire da uno sguardo cosa provi
Dimmi se sei bella dentro tanto quanto lo sei fuori

Hey, voglio mancarti da matti se parti
Voglio esser quello che ai tuoi occhi è sempre più bello degli altri
Tu mi domandi cosa voglio ma mi spiazzi
Lady, non vedi voglio soltanto innamorarmi

Sparirai al sorgere dei primi guai?
Tu mi stringi e dici che non lo faresti mai
  • Scorderai la certezza?
O sorridendo mi dirai

Dai vieni più vicino
Davvero vuoi capire chi sono?
Disse così: conosciamo così poco di noi
Le risposi: dimmi chi sei e dimmi cosa vuoi?
 
Dai vieni più vicino
Davvero vuoi capire chi sono?
Disse così: conosciamo così poco di noi
Le risposi: dimmi chi sei e dimmi cosa vuoi?
 
Fecero di nuovo l'amore, con nuove consapevolezze e nuovi sentimenti. Fu difficile staccarsi e arrivati ormai all'ora di pranzo, Ken riprese l'anello di fidanzamento dalla scatolina, si inginocchiò ai piedi di Mary e le chiese di sposarlo. Lei si emozionò come la prima volta e tra le lacrime disse di nuovo Sì. Ora che la mocciosa aveva di nuovo l'anello al dito erano entrambi felici e sereni. Quell'anello rappresentava tutte le promesse che si erano fatti. Mangiarono e parlarono del più e del meno. Quando Ken tirò fuori il discorso del matrimonio finalmente vide per la prima volta Mary tutta emozionata. 
K<< amore queste settimane mi sono parse un vero incubo. TI AMO, non ti lascerò mai Mary. >>
M<< te l'ho detto no? mi hai trovata finalmente e non me ne andrò mai via. >>
K<< PROMESSO? >>
M<< PROMESSO! >>
 
   
 
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