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Autore: terryoscar    27/03/2024    3 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Un tranquillo pomeriggio in famiglia
 
TOC TOC TOC
Busso deciso alla porta dei miei eredi, devo conferire con loro circa il viaggetto per cercare il nostro nuovo cappellano di famiglia.
"Oscar! Andrè!! Devo parlarvi!" parlo deciso, quasi un ordine.
"AVANTI!"
Apro la porta ed entro deciso, mi guardo attorno e vedo il caos. La bestiaccia corre da una parte all'altra mentre la piccola Sophie, seduta a terra appoggiata a dei cuscini, lancia degli oggetti, pupazzetti, palline e altro, che la bestia le riporta subito.
Mia figlia Oscar osserva tranquilla tutto ciò in compagnia di Andrè.
Se non fosse che la bestiaccia è insopportabile, sarebbe un quadretto perfetto.

"Dunque figliola ... possiamo parlare?!"
"Si, certo. AccomodateVi!"
Entro, mi accomodo sulla poltrona, davanti ad Oscar.
"Dunque ..." aggiungo mentre continuo a guardarmi attorno. "Posso sapere cosa stanno facendo Sophie, a terra, e la bestia?!"
Guardo mia figlia e con la mano indico. "Giocano, mi pare ovvio!"
"Giocano? Ma la bestia mette i giochi di Sophie nella sua bocca! Li lecca! Ti rendi conto?!"
 
Sento il tono un poco scandalizzato di mio padre, le sue espressioni del viso poi, di solito impassibile e glaciale, è alquanto schifata.
 
"Beh anch'io da piccola giocavo con i cani, i gatti, le lucertole e sono qua."
"Nella mia casa gli animali sono sempre stati fuori dal palazzo! E poi ... tu sei cresciuta come un maschio ... mentre lei ... è una lei!"
"Per favore! Non venite a farmi discorsi fuori luogo! Che sia femmina o maschio non cambia nulla! Mia figlia vivrà come vorrà, è chiaro?"
"Si si .... come desideri, Oscar. Comunque non sono qui per questo. Devi sapere che ho deciso che necessitiamo di un cappellano!"
"Spero che questa volta sia un vero uomo di chiesa!"
"Oh si. Tuo zio Armand sostiene di avere trovato la persona giusta. Il problema è che dovremo andare a prelevarlo ... e convincerlo, ovviamente! Partiremo domani, e avrei piacere che tu venissi con me!"
"IO?! E per quale motivo?"
Ascolto la conversazione tra il Generale e mia moglie, intervengo: "Ma Signore, Oscar aspetta un bambino, non può viaggiare."
"Storie, un pellegrinaggio sarà propizio alla creazione di un bel maschietto! Andremo alla Sacra di San Michele, e ovviamente verrai anche tu, Andrè! E pregherai ... per il mio François, ovviamente!"
"Io non capisco perché volete la nostra presenza?!"
"Perchè voglio che mi aiuti a decidere se è un buon sacerdote, ovviamente!"
"Portate con Voi lo zio Armand, lui di certo se ne intende più di qualunque altro!”
"Certo che verrà con noi! E anche Marguerite verrà! Ma insomma Oscar, quante storie che stai facendo! Voglio che esamini con me questo sacerdote!"
"Ma ..." guardo dritto nei suoi occhi. "Cosa avete in mente?"
"Ma nulla!! Possibile che tu sia sempre così sospettosa? Una volta non eri così!!" Sbotto scocciato mentre la bestiaccia raggiunge una pallina che è arrivata accanto ai miei piedi, si ferma e mi osserva. "E tu, cosa vuoi?!!"
BAU BAU BAU BAU ....
"E adesso perché abbai, bestia pelosa?!!" Domando mentre allungo una mano verso il quadrupede peloso.
"Forse perché non avete mai mostrato interesse per lui!"
 
Sento uno strano tono dolce nella voce di mia figlia, come se volesse dirmi che basta un po’ di dolcezza con questa bestia. E invece di vuole ordine e disciplina, come in una caserma!
 
"Interesse? Uhm ...  e cosa dovrei fare, sentiamo!"
"Un sorriso, una carezza, del cibo! Insomma padre, non dovrei essere io a dirVi certe cose! Comunque riguardo al viaggio credo che un poco di svago mi farà bene."
"Ottimo! Partiremo domani mattina! E se proprio vuoi puoi portare anche la bestia .... e ovviamente la mia piccola nipotina!" Poi mi volto verso Sophie e la vedo sorridermi. "Piccola, guardala, allunga le sue manine verso di me! Amore del nonno!!!!"
André domanda: "Quanti giorni ci vorranno per raggiungere il Santuario?"
"Poco più di mezza giornata! Non è un viaggio lungo!"
"E va bene!"
"A proposito, il re mi ha appena comunicato che a breve lascerà il palazzo, tornerà nel suo Regno!"
"Davvero? Mi mancherà certo ma .... devo dire che ne sono davvero felice! Questo castello è troppo pieno, per i mei gusti, Padre! Pensate che Andrè ed io stavamo valutando di trovarci un'altra sistemazione!"
"Non pensarci nemmeno! E poi con i sovrani andranno via anche lo zio Claude e suo figlio! Ahhh che felicità, avremo più spazio! Senza contare che tra qualche giorno arriverà il mio amico, il barone di Villeneuve, così si porterà via Madame Battista e la sua cameriera!"
"Questa si che è una buona notizia! Ci libereremo di due problemi!!"
"Signore, posso sapere quanti giorni staremo via dal castello? E' per Sophie ... dovremmo organizzarci!"
"Una notte fuori e poi ripartiremo. Non voglio che mio nipote si affatichi beh ... ovviamente stesso discorso vale per la piccola Sophie! A proposito, stasera siamo tutti invitati dal re .... ih ih .... ci onorerà dei suoi famosi piatti, spaghetti al pomodoro. Lui stesso li preparerà. Chissà cosa ne penserà Giovanna!?”
"Oh Poveri noi! Sentiremo le urla di Giovanna per tutta la notte!"
 
 
 
 
 
Nelle stanze di Girodelle


Mi pettino la lunga chioma e dal riflesso dello specchio vedo mia moglie Elena distesa sul letto mentre contempla le due culle, sussurra: "Victor ma non le trovi bellissime?"
"Si ... certo mia cara! ... Le bimbe sono molto belle, ti somigliano." Dico mentre mi passo una lozione alle erbe sulla chioma diradata.
"Victor, dobbiamo ancora dare loro dei nomi! ... Che ne diresti se le chiamassimo come le loro rispettive nonne?"
"Ehm ... si, mia cara, come vuoi!" scruto attentamente gli spazi sulla mia testa. "Uhm ... credo che questa lozione cominci a funzionare, vedo dei capelli spuntare!" mi volto verso mia moglie, tiro su col naso. "Sniff sniff ... Elena ma non senti un cattivo odore? Da dove proviene?"
Mi avvicino alle due culle, mi piego un poco verso una, sposto un poco la piccola, deliziosa creatura ed annuso. Strizzo un poco il mio nasino, mi sollevo e sentenzio decisa: "Sono loro, Victor!"
"Ma come può essere?! Sono così piccole ma tanto potenti!?" guardo la finestra e poi il balcone. "Questa stanza ha bisogno di areare ma ... credo che non sia salutare per loro!" mi alzo dalla poltroncina e spalanco la porta della stanza. "Ecco, magari il cattivo odore si propaga verso i corridoi del palazzo! ... Uff che puzza infernale! ... Serve qualcuno che le pulisca."
"VICTOR!!! Non puoi dire certe cose delle nostre piccole creature! Tu ... tu ...  credi forse di essere stato profumato da neonato? Anche TU puzzavi di cacca, come tutti!! Anzi ... ci sono adulti che puzzano ancora adesso di cacca!!"
 
Questo è davvero troppo, non permetterò a mio marito di insultare così le nostre piccole, indifese creaturine!
 
"Non lo metto in dubbio ma le piccole vanno lavate e profumate."
"E allora fallo!" Sentenzio decisa.
"Chi?! IO?! Ma dico, hai voglia di scherzare?! A parte il fatto che queste sono cose da donne e poi io non riesco nemmeno a prenderle in braccio per quanto sono piccole!" vedo passare nel corridoio André, lo chiamo: "Capitano Grandièr, per favore potete entrare un attimo?"
Sento la voce di Girodelle, che stranezza sentirmi chiamare con il grado militare, con un tono poi che sembra proprio un ordine.
"Certo, Maggiore!" Rispondo e mi avvicino alla stanza.
"Capitano, cortesemente potreste mandare la balia di Vostra figlia affinchè si occupi, almeno per il momento, delle mie?! Ovviamente avrebbe una lauta ricompensa."
"Balia? Ma ... Sophie non ha una balia! Lo sapete bene che mia moglie non ne ha voluta nessuna!" Sentenzio deciso, davvero non capisco cosa voglia Girodelle!
"Non vorrete mica dire che è il Comandante Oscar ad occuparsi dell'igiene della piccola Sophie perché stenterei a crederci, anzi lo troverei impossibile!"
"Dipende da cosa intendete dire. Oscar fa il bagnetto a Sophie, le mette le cremine, il talco, la asciuga e la vezzeggia. L'unica cosa che non fa .... è cambiarle le fasce" aggiungo sorridendo.
 
Oscar proprio non sopporta gli odorini forti che Sophie produce!
 
"Lo immaginavo! Dunque delega qualcuno e Voi mandatemi quella persona!"
"Ma veramente .... lo faccio io! E se non ci sono io, ci pensa mia nonna, o Sabrina! Ed è capitato anche che se ne occupasse Madame Marguerite ... o una delle sorelle di Oscar! Insomma .... la prima persona che capita, Sophie è molto socievole, sapete!" Aggiungo fiero, la nostra piccola è un vero tesoro.
"Vo ... Voi?! Volete dire che Voi togliete le fasce a Vostra figlia e la pulite?! No, non può essere!"
 
mi sento tremare e poi sudare, un uomo NON può svolgere certe attività, non è decoroso!

Elena si solleva dal letto e domanda: "E perché no?! Forse madame Oscar l'ha fatta da sola la piccola Sophie?!"
"Esatto Madame Elena! E' proprio quello che sostiene mia moglie! Lei la allatta ed io la pulisco! Una cosa per uno ...  e Maggiore, ne converrete che in quanto uomo non posso proprio allattarla!" Aggiungo mentre vedo un'espressione stupita sul volto di Victor. Sembra quasi che i suoi capelli si stiano raddrizzando per lo spavento.
"Ma .. ma ... Capitano state parlando sul serio?!"
"Certo! Non avrei motivo di mentirvi!"
Elena ribatte: "Sentito Victor?! Io non lo posso ancora fare, vista la mia condizione di puerpera."
Mi volto di scatto e ribatto: "Per quanto ami le mie figlie non potrei mai farlo! Ciò significa che andrò personalmente a cercare qualcuno affinché si occupino di loro ... magari Giovanna! ... Ah no, lei proprio no, non ha avuto figli ..."
UEEEEEE UEEEEE
"Ecco ci mancava solo che cominciassero a piangere!"
"Mi pare ovvio, sono sporche! Victor ... Victor ... non puoi trattare in questo modo le tue figlie .... BOUUUUU..."

Vedo Madame Elena in lacrime, sono in imbarazzo, faccio un piccolo inchino e sussurro appena: "Con permesso!"
Osservo stupito l'ex attendente di madamigella Oscar mentre entra deciso nella stanza, cerca delle pezze pulite, delle salviette, dell'acqua e del sapone. Sistema tutto e poi prende tra le braccia una delle mie piccole creature e con dolcezza e destrezza la cambia e la pulisce. "Non è possibile .... un uomo non può fare queste cose!" sussurro disperato. "Che odore terribile!!! Non posso resistere un attimo di più!"
Mentre mi occupo della piccola dico: "Maggiore Girodelle, non è poi così difficile anzi, è più facile pulire dei neonati che andare in missione! Comunque nel frattempo che Voi cercate una balia, io pulirò le Vostre figlie!"
"Eh ... si si .... anche se trovo che sia disdicevole per un uomo!"
"Beh io mi occupo di Sophie e a breve nascerà il mio secondo figlio e non avrò alcun problema ad occuparmi di loro anzi trovo che sia meraviglioso. Maggiore, Vi assicuro che Vi state perdendo i momenti più belli!" Dico mentre pulisco accuratamente la piccola. "A proposito come si chiamano le Vostre figlie?"
"I momenti più belli ... pulire la cacca delle bambine? Ma ti pare normale Andrè? E' .... terribile!! In quanto al nome ... non lo abbiamo ancora deciso, sai ... è accaduto tutto troppo in fretta."
"Immagino Maggiore .... ditemi, quando intendete battezzarle?" Domando mentre mi occupo della seconda gemellina.
"Battezzarla?! Oh beh ... so che certe cose vanno fatte quanto prima! Beh ..." guardo mia moglie. "Se tu sei d'accordo uno dei padrini di battesimo potrebbe essere il Capitano Grandièr. Cosa ne pensi?"
"Sarebbe un'ottima idea! E ovviamente Madame Oscar sarà la madrina!" Aggiungo felice. "Sono certa che con una madrina come lei, le nostre piccole cresceranno libere e indipendenti!"
“Elena, le tue parole mi sorprendono, crescere le mie figlie libere ed indipendenti proprio no! Ci manca solo, le femmine sono creature delicate, facilmente impressionabili, fragili … E poi … Libere e indipendenti? Dico Elena, sei forse impazzita? Sono femmine!! Le femmine sono creature da proteggere, difendere, indirizzare!!" Rispondo mentre vedo Andrè chiudere in un pacchetto le pezze sporche e metterle in un angolo della stanza.
"Forse Madame Oscar non è una donna e non è stata un tuo superiore?"
"Lei non fa testo. Ti ricordo, Elena, che il Generale l'ha cresciuta come fosse un maschio!!"
"Potremmo farlo anche noi con le nostre figlie ..."
"Assolutamente no!" sentenzio scandalizzato. “Ci manca solo che le mie figlie umilino un altro maschio, come fece Madame Oscar con me! Assolutamente no!”
 
Alle parole di Girodelle trattengo il sorriso. E così Victor si è sentito umiliato da mia moglie ih ih ...

"Ma cosa dici Victor!?" Chiosa Elena.
"Dico quello che è ... accaduto! E tu, Grandièr, vedi di non ridere! Te lo ordino! Taci e non ridere!!"
Rimetto la piccola nella culla. "Ecco fatto! Adesso puoi dormire tranquillamente!" mi inchino ad Elena. "Madame , tolgo il disturbo... "guardo Girodelle. "Maggiore, Vi consiglio di cercare alla svelta una balia, sapete, le piccole non rimarranno pulite a lungo! ... Con permesso!"
"Una balia ... ordinerò alla moglie di Alain o a quella di Gerard di occuparsi di loro!!" Sentenzio deciso.
"Meglio che cerchiate altrove, entrambe le donne sono in attesa, meglio che riposino. E poi a palazzo la servitù non manca!"
"Si si ... ma mi serve qualcuno di affidabile! Che io non voglio pulirle è certo, ma questo non significa che sia disposto ad accettare che sia una persona a caso ad occuparsi delle nostre creature!"
Appena Andrè chiude dietro di sé la porta domando a mio marito: "Victor, io non pensavo che tu fossi tanto sensibile a certe cose."
"Certo che sono sensibile! Elena .... le creature puzzano! E' inutile girarci attorno. E ti faccio notare che sono un uomo! Se tu pensi che anche il Comandante Oscar è sensibile a certi odori ... e lei è una lei ... potresti ben comprendere che io, che sono un lui, non posso resistere!"
 
Mi passo una mano tra i capelli, sento un poco di sudore scendere dalle tempie, accidenti come è difficile essere padre! Che poi, da che mondo è mondo, a certe cose provvedono le balie! Sono un gentiluomo, io. Un nobile! Non posso toccare la cacca, seppure santa cacca, delle mie piccole!
 
Sento le lacrime salire e con la voce rotta dall'emozioni, sussurro: "Dimmi la verità ... ami le nostre figlie o avresti preferito che non fossero nate?!"
"Ma certo che le amo! E se proprio vuoi saperlo ... desidero altri figli! Ma devi ammettere che i neonati puzzano!"
"Si, certo ma ... credo tu stia esagerando! ... Victor se reagisci in malo modo di fronte alle necessità corporali delle bambine, meglio non avere altri figli!"
"Ah no! Io voglio altri figli ... magari ... il prossimo sarà un maschio!"
"A te importa solamente un maschio, vero?! Sei uguale al Generale Jarjayes! BOOOUUUUUU .... NOOOO ... Sappi che figli non ne voglio più!"
"Ehi ehi ehi .... IO non sono come il Generale! Che poi, sotto certi aspetti, è un grand'uomo! Non credi? Un po’ matto, questo è certo. Ma il casato è il casato. Il nome va trasmesso. È fondamentale avere almeno un figlio maschio.”
"Si, ma è ossessionato dall'erede come te! ... Mi dispiace ma io non avrò altri figli! Se tu non resisti agli odori dei bambini, beh, io non resisto ai disturbi della gravidanza e soprattutto al dolore del parto! Quindi se vorrai altri figli … fatteli da solo!"
"Da solo? Ma ... ma ... Elena! Vabbè, dai. Ne riparleremo, adesso è troppo presto. Ora è necessario trovare una ... anzi due .... meglio tre balie! Tre è il numero perfetto!"
Trattengo le lacrime e continuo: "Sei un insensibile!"
"Assolutamente no! E te lo dimostrerò, assumendo le balie!" Aggiungo, mi avvicino a Elena e la bacio.
Stringo le mani e colpisco sul petto mio marito. Mi allontano, protesto: "Lasciami! Victor sei un egoista, dovresti prendere esempio da André, lui si, sa come comportarsi con sua moglie!" aggiungo combattiva, beata madame Oscar, ha un marito eccezionale!
"Ah certo. Andrè è nato per servire, ricordatelo! Io no, io sono nato per essere servito! Come te!"
"Grunt ... Victor sei ... sei ..." lo guardo dritto negli occhi e continuo severa: "Non voglio esprimermi perché sono una dama! Ma sappi che un vero uomo oltre ad essere servito sa come far felice la propria moglie!"
 
non sopporto proprio Victor quando si comporta in questo modo, retrogrado, vecchio e maschilista!
 
"Procurandole tre balie! Provvedo subito!" Rispondo tutto fiero.
"AHHHH BOUUUU ... VICTORRRRR ..."
"No no no noooo!!! Non piangere anche tu!!!"
UEEEEEE UEEEEE UAAAAAAAAA
"Ecco ... lo sapevo! Se tu piangi ... piangono anche loro!!"
"BOUUUUUU AHHHH ... VICTORRRR ..."
Corro verso Elena e cerco di abbracciarla, la afferro, la stringo tra le mie braccia. "Non piangere ... Elena ... io ti amo!"
"Sniff ... sniff ... " le lacrime continuano a scendere ....
"Shhhh .... non piangere, mia amata Elena!!" Sussurro piano mentre la accarezzo leggero.
 
 
 
Vedo mio marito entrare in camera, ha un'aria strana, domanda: "André forse non ti va di fare questo viaggio?"
"No, per me va bene ..."
"Davvero?! Credevo che fossi contrariato, è forse successo qualcosa?" domando curiosa mentre lo osservo meglio. Ha qualcosa di strano …
"Non precisamente ..."
"Spiegati!"
"Sai, passavo casualmente davanti gli appartamenti di Girodelle, discuteva con sua moglie riguardo a trovare delle balie per occuparsi della pulizia delle bambine. Poverine, urlavano per la disperazione perché erano sporche. Non ho resistito e sono andato in loro aiuto..."
"Oh Andrè! In certi momenti mi chiedo come tu possa essere così perfetto!" Aggiungo mentre mi avvicino a lui, poso una mano sul suo petto, mi sporgo un poco e poso le mie labbra sulle sue.
 
Vedo Oscar avvicinarsi con passo lento, sinuosa ed aggraziata come lei sa essere, leggera e seducente senza sapere di esserlo. La amo, la amo, la amo.
 
"Perfetto io?! No, no ... io ho un mucchio di difetti ..."
"Uhm ... e sentiamo ... quali sarebbero questi tuoi ... difetti?" sussurro a fior di labbra.
 
Sento il profumo della mia Oscar, mi perdo un poco, distratto. Non posso farci nulla, la amo, la desidero.
 
" ... Ecco ... io ..." sento tirare con forza la gamba del pantalone. "Ma ..." abbasso lo sguardo, è Beau che tenta di allontanarmi da Oscar. "Non è possibile! ... E' geloso, non vuole che ti sia così vicino!"
"Ah ah ah ah!! Andrè!! Non vorrai farti mettere in soggezione dal nostro cucciolo!" Scoppio a ridere mentre vedo Beau continuare a tirare i pantaloni ad Andrè.
"Ma ... lo vedi? Cosa faccio?"
"Lo ignori! Ih ih ih! A cuccia Beau!" Ordino decisa, vedo Beau lasciare la presa, poi mi osserva.
AAAUUUUUUU
Ulula e poi si allontana un poco, continuando a voltarsi per osservarci. Zampetta e va a sistemarsi accanto a Sophie, tra i cuscini, sul morbido tappeto.
"Perfetto! Mi ha lasciato." poso un bacio sulle labbra di mia moglie. "Ora che abbiamo deciso di fare questo piccolo viaggio, dobbiamo organizzarci al meglio. Dovremo portare con noi tante fasce per Sophie e qualche pantalone in più per te."
"Capisco le fasce ... ma perché pantaloni in più? Un cambio sarò più che sufficiente! E poi staremo via solo pochi giorni. Io non credo che scegliere un sacerdote per la famiglia porti via tutto questo tempo, non credi?!"
"Meglio essere previdenti. A dire il vero, penso che ci farà bene allontanarci un poco anche se per un paio di giorni."
"Ah si, questa casa è troppo affollata! Anche se un viaggio con mio ... anzi nostro padre ... è comunque una fatica!"
TOC TOC
"E adesso chi è che bussa? Andrè, vai tu ad aprire la porta?"
Mi avvicino alla porta, l'apro. E' una cameriera, si inchina e dice: "Scusate se disturbo ma il Generale Vostro suocero mi manda a dirvi che è appena arrivato il Barone di Villeneuve."
"Evviva!!" Esulto decisa alle parole della cameriera. "E così ci liberiamo di Madame Pom pom e soprattutto di quella sgallettata di cameriera che si ritrova!!" Esulto contenta, via il Re, via lo Zio Claude, via Madame Battista, via Armandina! "Finalmente questa casa inizia a svuotarsi un poco! Andrè!! E dì qualcosa!!" aggiungo entusiasta.
"Ecco ... mi compiaccio! Finalmente avremo un po’ di pace!"
"Molta pace! Niente più sgallettata che ti ronza attorno!" Poi osservo la giovane cameriera che osserva un po' troppo mio marito ed aggiungo: "Avvisa pure tutte le donne che vivono o lavorano qui che Andrè è mio! La prima che oserà posare i suoi occhi su MIO marito .... assaggerà la mia spada!"
Arrossisco per le parole della padrona, sussurro con un evidente imbarazzo: "Si ... Si contessa ..."
 
Vado via in tutta fretta dopo avere buttato un’occhiata al ritratto del signor conte, quello in cui è così bello, muscoloso, scolpito. Sospiro, mi volto ed esco, prima che madame le comte mi tiri uno stiletto.

Accidenti, ho l'impressione che quella donna riesca a leggere nel pensiero! E' vero che ho avuto un pensiero indecente su suo marito ma a leggermelo così! ... Sarà anche la padrona ma è una donna davvero insopportabile! Ma che male c'è se ci deliziamo soltanto con gli occhi?! Eppure guardare non ha mai fatto male a nessuno!"
 
"Uff ... Andrè, voglio solo camerieri in al nostro servizio! Non ne posso più di tutte queste donnette!!"
"Suvvia, non credi di esagerare?"
"Assolutamente no! Ti pare che io possa mai esagerare?" Aggiungo sorridendo mentre osservo Andrè dritto negli occhi. "Comunque sono felice di questa gita ... e poi dalla Sacra di San Michele ci deve essere un panorama magnifico!"
"Si, è un bellissimo posto!" abbraccio mia moglie, le bacio sulla testa. "Stasera ci aspetta una serata particolare, avremo a tavola il re e il Barone di Villeneuve."
"Il solo pensiero che mi rallegra è che al nostro rientro questa casa sarà meno affollata!" Aggiungo sorridendo mentre mi avvicino a mio marito e lo bacio. Prima un bacio leggero, poi mordicchio appena le sue labbra, sorrido. "Ti amo!"
La stringo forte a me. "Ti amo da impazzire!"
AAAUUUUUUUUUUUU
Sento Beau ululare. Sorrido. "Beau questa sera non vuole proprio vederci assieme, stretti ed innamorati!"
"E' molto geloso! ... Bene, adesso dobbiamo prepararci per la cena. Sono sicuro che avremo in tavola gli spaghetti!"
"Ed io sono sicura che Beau avrà modo di mangiarne parecchi!"
"Già! Ah ah ah ..."
Scoppiamo a ridere felice, mentre Andrè mi cinge la vita, attirandomi più vicino a lui. "Uhm ... dobbiamo proprio scendere?!"
"Purtroppo si ..."
"Uhm ... ne sei sicuro?!" Domando sorridendo maliziosa, passo un dito sul suo petto, sbottonando appena la sua camicia. Riesco a percepire il calore del suo corpo, la sua pelle sembra bollente. Mi avvicino ancora di un passo tenendo la mia mano sul suo petto.
" ... Possiamo rubare una mezz'ora ai convenevoli ..."
"Uhm ... mi dovrò accontentare, Grandièr ... mi dovrò proprio accontentare!" sussurro mentre Beau si avvicina e afferra una calza di Andrè nel tentativo di allontanarlo da me.
"Santo cielo ma cosa gli prende?! Non ha mai fatto così!"
"Credo che anche Sophie non voglia vederci così vicini!" Sussurro sorridendo. Mi stacco da Andrè, la raggiungo e la sollevo in braccio, alzandola per bene sopra alla mia testa.
"Amo anche te piccola mia! Anzi, amo prima te!"
 
 
 
Faccio il mio ingresso nel salone, vado incontro al Barone, tendo la mano destra e con l'altra reggo la pipa fumante. "Maurice finalmente sei arrivato?!"
"Augustin! E' un piacere essere qui, nella tua nuova casa!"
"Ti assicuro che l'onore è mio! Sono così felice di vederti che sei mio ospite per la cena! Devi sapere che stasera il Re delle due Sicilie si conceda da noi e per l'occasione ha addirittura preparato la cena!"
"Cucinerà sua Maestà? Ecco ... non vorrei che ti offendessi .... ma sono alcuni mesi che non vedo mia moglie ...." lascio la frase volutamente in sospeso, di sicuro lui capirà.
"Ma si, certo, certo ma ti assicuro che non ti pentirai di desinare con noi!"
"Uhm .... mi lascerai almeno il tempo per .... insomma ... una cosa veloce .... cerca di capirmi ..."
"Certo che ti capisco ih ih ih ...."
"Bene ... allora scusami ... vorrei raggiungere la mia sposa! Spero di non disturbarti!"
"Non disturbi affatto! ... E poi il mio palazzo non è nuovo a certe cose ah ah ah ... Scusami Maurice ma non ho resistito."
"Ah .... in effetti la tua primogenita è nata molto in anticipo, e così è stato anche per i primogeniti delle tue figlie ... con la sola esclusione della ... uhm ... quinta? Ricordo bene?!"
"Ehm ... si, si coff coff ..."
"Ih ih ... la carne è debole, amico mio. E lo spirito è vispo, molto vispo! Ora ti lascio, a dopo amico mio!"
"A dopo ..." Ih ih ih ..."
 
Vedo il Generale ridere, mi avvicino e domando: "Suocero va tutto bene?"
"Maxime, va tutto bene, benissimo! Vedi quell'uomo? Quello ... è la salvezza del mio matrimonio ... e non solo il mio! Tu piuttosto ragazzo, come va con tua moglie?!"
"Ehhh beh ... comunque ... Luisa è migliorata, adesso si concede ogni due settimane."
"Ogni due settimane? Oh Signore .... ma dimmi, tu ... come fai?!!" domando sospettoso, “Non andrai ad appagare certe necessità in una maison de joie?"
"Ma no, no! Cosa dite Generale? Quelle donne sono ... sono piene di malattie ed io ho una certa repulsione!"
"E quindi ... provvedi in proprio? Ma lo sai che non è una bella pratica?!"
"Ma ... Generale!"
"Ma cosa? Spiegati, parla!"
"Nulla, nulla Generale! ... Scusatemi, vado da mia moglie."
"Nulla cosa? MAXIME!! TU devi farti rispettare! Forza! Prendi esempio da me!"
"Sissignore!"
"Bene Maxime! Vai di sopra e fatti rispettare! E soprattutto ... dammi un altro nipote! Un maschio, ovviamente!"
"Ma Signore ... Vostra figlia ha deciso di non volere altri figli!"
"E tu invece li vuoi! Quindi vai e moltiplicati! Forza ragazzo ... forza!!" Aggiungo mentre lo spingo con una bella pacca nella schiena. "E mi raccomando, che sia un maschio! Anche tu hai un nome ed un titolo da tramandare!"
"Signore .... forse non mi sono spiegato!? Luisa non vuole altri figli, dice che si soffre troppo e vuole la sua libertà, proprio come Oscar."
"Ma Oscar sta attendendo il mio secondo nipotino ... quindi vedi? Basta che tu faccia come Andrè ... zac e via!!"
 
Sento lo sguardo del generale addosso, serio, deciso, intransigente. Lui crede davvero a ciò che dice!
 
"Ecco ... Luisa non mi permette di fare ... zac ... perché intuisce il momento e mi spinge via! Ecco ... l'ultima volta mentre ero sul punto di concludere, mi ha perfino spinto via con un calcio nel didietro ...”
"Nel didietro?" Domando mentre cerco di capire come sia possibile .... un calcio nel didietro mentre sta operando? "Ma ... Maxime, scusami ma tu e ... Luisa ... ma come fate a fare certe cose?!"
 
 è davvero tutto assurdo, che siano due contorsionisti. Non lo avrei mai detto!
 
"Per me è così ... imbarazzante ..."
"Nessun imbarazzo e spiegami ... dovete essere due contorsionisti!!"
"Ma no!!! Ora mi spiego: vedete, mentre ero di sopra a Vostra figlia, ed ero lì, lì per ... si, insomma avete capito ... lei ha intuito e mi ha praticamente scaraventato a terra. Mi sono ritrovato giù dal letto e lei, Vostra figlia, è balzata dal letto ed io mentre tentavo di alzarmi da terra, mi è venuta dietro le spalle e mi ha dato un sonoro calcio nel didietro! ... Signor Generale, in tutta sincerità, Luisa, Vi soglia in tutto e per tutto!"
"MA COME TI PERMETTI! IO NON PRENDO A CALCI MIA MOGLIE!!!" Urlo esasperato. Ma come ha fatto a farsi cacciare! Con tutto quello che pesa ... ma quanta forza deve avere mia figlia!!
"Ma no!!! Io mi riferivo al fatto che Luisa ha la tempra dei Jarjayes!"
"E quindi? Guarda che qui l'unica Jarjayes che rifiuta di svolgere certe attività ... l'hai sposata tu! Chiedi ai tuoi cognati ... o anche a mio padre! Noi Jarjayes, modestia a parte ..... ih ih ih!"
 
Osservo mio suocero, sorride compiaciuto mentre si vanta della gesta dei Jarjayes nel talamo nunziale, in effetti non posso dargli torto, quasi tutti i Jarjayes sono focosi … quasi … solo a me è capitata la Jarjayes fredda …. Sigh.
 
Mi avvicino lentamente a mio figlio, ascolto la conversazione e ribatto: "Augustin puoi dirlo forte! Noi Jarjayes siamo dei grandi amatori ma dobbiamo ammettere che abbiamo un pessimo carattere e Luisa ha ereditato il peggio!"
"Luisa ha ereditato solo il peggio! In quanto al resto ... a Voi Vi ci è voluta Lorene per metterVi in riga ... prima del suo arrivo ... ih ih"
 
sorrido mentre ricordo il mio augusto genitore, nel fiore degli anni, mentre correva dietro ad ogni gonnella, cameriera o contessa, lavandaia o baronessa … a lui non importava! Ed il nonno lo rincorreva con il suo altrettanto augusto bastone.
 
Poso entrambe le mani sul bastone, tiro su gli occhi e sussurro estasiato: "Grande donna, unica e inimitabile. Che femmina! Una vera cavalla di razza!"
"Eh ... saranno i geni dei De Laborde, Padre!" Aggiungo mentre lo osservo, perso nei suoi ricordi.
Maxim domanda: "Generale Reynier dunque anche Madame Lorene non ha desiderato più figli?"
"Beh ... non proprio ... vedi Maxime ... la gravidanza ... il parto ... sono un trauma per un uomo! Soprattutto per questo uomo, che ha perso la prima moglie pochi giorni dopo la nascita di Armand!"
"Dunque siete stato Voi a non desiderare altri figli?"
"Esattamente! Ma io ho avuto il mio erede ... tu no! Quindi vedi di andare e produrre questo maschio! Forza!"
"Ma Signore! Ho già spiegato che mia moglie non vuole, mi caccia via proprio nel momento fatale!"
"E tu resisti! Resta lì! SII UOMO!!"
"Signore ma io ... E' tutto inutile .. tanto non capireste!" Sussurro allontanandomi.
"Ma se persino Andrè è riuscito ad avere la meglio su Oscar!!! MUOVITI!!!!"Urlo mentre vedo Maxime allontanarsi.
"Ma Luisa non è Oscar ..."
"Appunto! A maggior ragione ... fatti onore!"
 
Annuisco e continuo ad allontanarmi ....

Reynier borbotta: "Augustin, quel tuo genero è privo di spina dorsale!"
"Lo so, lo so. Maxime è perfetto per Luisa ... ma non sa affatto farsi rispettare! Che poi .... se Andrè è riuscito a conquistare quella fiera feroce che è Oscar ... non vedo perchè Maxime non possa avere la meglio sulla svenevole Luisa!"
"APPUNTO! ... Ma che razza di famiglia che hai!"
"Che abbiamo Padre! Che abbiamo!!" Rispondo allegro. "Ditemi piuttosto, domani verrete con noi?!"
"Uhm ... meglio che resti qui, a sorvegliare. Andate voi!"
"A sorvegliare? Ih ih ... dite la verità, siete troppo anziano per scalare il monte Pirchiriano! Comunque avete ragione, meglio che un uomo, uno Jarjayes intendo, resti qui!"
"Bene! Vado a prepararmi per la cena. A dopo!"
"A dopo Padre!" Rispondo mentre lo vedo allontanarsi, dritto, marziale. Spero davvero di invecchiare bene come lui!
 
 
 
 
 
 
Sono dietro la porta, busso, la spalanco senza attendere oltre. Vedo mia moglie coricarsi, ha in testa una cuffietta bianca come il suo grosso camicione mettendo in risalto la sua adorabile carne abbondante, esclamo: "Mia dolce Giovanna! Finalmente ti avrò!"
"JAAAAAAAAAAAAACQUES!!"" Sento la voce di mio marito, mi volto, lo vedo, fiero, alto, muscoloso. Urlo il suo nome, mi alzo dal letto e gli corro tra le braccia, gli salto addosso, mio marito perde l'equilibrio e ci ritroviamo sul tappeto. "Oh caro, facciamolo qui a terra!"
"Certo! Non attendo altro! Sarai mia, Giovanna Battista di Villeneuve! Mia adorata Baronessa!!!"
"Ih ih ih!! OVVIO MIA AMATA!!!!! AAAAHHHHH!!"
Riduco a brandelli i suoi calzoni e dico: "Mi sei mancatooooo ohhhh siiiiiiiiii ..."
!IH IH IH!!!!! Miaaaaaaaaa!!!" Urlo mentre la faccio mia.
 
 
 
 
 
Passo per i corridoi insieme al mio Compare e dico: "Uè Clà! Sapessi che spaghettata aggio preparato! Uhm ... ho messo tanto di quel pommarolo che ti leccherai i baffi!"
"Maestà ma io non ho i baffi ih ih ih ..."
"Uè Cumpà e non ti attaccare a li baffi!"
Allungo l'orecchio e annuisco.
"Uè cumpà cosa ti succede?"
"Maestà, Voi non sentite nulla?"
" .... Aspetta ... si, ora sento. Questi gemiti provengono dalla stanza di quella racchia famelica di donna Giovanna! ... Che abbia finalmente trovato na cavia per la sua lussuria?"
"Uhm .... o forse mio nipote ha finalmente deciso di tradire Marguerite?!"
"Chi?! Quel banbascione?! Seeee uè mò, mò! Cumpà, lo conosco più io ca tu che sei parente! ... Però voglio proprio sapere chi è la vittima di Donna Giovannina ih ih ..." mi avvicino alla porta, tendo l'orecchio. "Uhm ... a cussj non lo saprò mai!"
"Maestà ... potremmo provare a guardare dal buco della serratura!"
"Buona idea! Anche se mi sento uno spia coppia come lu Generale!"
"Ma è per una buona causa ... e poi mio nipote non spia ... sorveglia! Ih ih ih!"
"E sorvegliamo pure noi!" mi reclino su me stesso e guardo. "Oh ma chillo chi sarebbe? ... Io non l'aggio mai visto ... chissà dove l'avrà trovato."
"Uhm .... fatemi vedere un po' Maestà!"
"Guarda, guarda!"
Mi piego un poco, metto l'occhio davanti al buco della serratura e resto allibito davanti alle acrobazie di questi due. Resto così fermo, invidioso persino, che qui quel serioso che ho per nipote non ci fa più batter chiodo! Resto così finché non ricevo uno spintone e cado a terra. Alzo lo sguardo e lo vedo, questo nipote guastafeste. "Augustin!!! E dannazione!!"
"Zio cosa state facendo?! Ma non Vi vergognate di spiare due giovani sposi che non si vedono da mesi?"
"Due giovani sposi? E chi sarebbero questi due giovani? Questa è la stanza di Madame Giovanna Battista .... che proprio giovane non è!"
"Sarà come dite ma quei due si sono sposati da poco e non è delicato stare qui dietro la porta a spiare."
"Cioè .... quello sarebbe il marito?!!" Domando sospettoso, che mio nipote mi sta prendendo in giro?
"Si, è suo marito. Quindi è tutto lecito."
"Ah ... quindi loro possono ... uhm ... arrecarci disturbo per tutta la sera, la notte e tutto il resto? AUGUSTIN!!! IO VOGLIO FARE SESSO!!"
"Accidenti Zio!! Ma cosa volete da me?! Io non sono quel genere di uomo! IO AMO LE DONNE, LA MIA DONNA!"
"Ami LE donne? Tutte le donne?!! Evviva!!!!! Finalmente ti stai mettendo sulla retta via!"
"Grunt ... ma per favore!"
"Uè Generà infondo stiamo facendo la stessa cosa che facite vuje: spiamo ah ah ah ..."
"EHI!! Io non spio!! Io SORVEGLIO!!!" Urlo furioso.
"E sorvegliamo pure nuje ah ah ah .... Uè Generà non Vi arrabbiate, sapeste che spaghettata ho preparato! E solo ca Giuannina la secca si è arrabbiata perché lo cacciata via dalla cucina! A proposito devo tornare nella cucina a vedere se la pummarola è cotta al punto giusto. Andiamo Cumpà!"
"Andate, andate Maestà ...." borbotto mentre vedo il Re e lo Zio allontanarsi. "Povero me .... certo però che qui dentro producono certi rumori .... non vorrei che il mio amico si sentisse male!!"
 
 
 
 
Mentre entro nella cucina con il mio Compare dico: "Certo che Madame pom pom è un'assatanata!"

Sento nuovamente la voce del re, mi giro e protesto: "Oh Signur, siete ancora qua?!"
"Ebbè?! E a te cosa ti importa? Qui stasera cucino io e tu statte cett, esci fuori!"
"QUESTA è la MIA cucina!!! Oh Signur ...... come farò, io!!"
"L'unica cosa che farai è andartene!"
"Povera me!!!!" Borbotto mentre lascio la cucina. "Vi vorranno giorni per ripulire tutto ..."
"Giuanna la secca si na rompiscatole!"
"E Voi Maestà, con rispetto parlando, siete uno zozzone!!"
"Ehhhh l'ho ammetto, mi piacciono assaje le femmine!" rispondo mordendomi il labbro.
"Le femmine? Qui stiamo parlando della MIA cucina!"
Mi avvicino e con atteggiamento suadente, sussurro: "Giuanna ... tu mi piaci assaje! Che ne diresti se dopo cena ..."
"ARGH!!" Mi segno rapida e fuggo via. "In questa casa è giunto l'Anticristo!! Devo chiamare un esorcista!!"
"Ah ah ah ...” dò una piccola gomitata al mio amico e dico: "Cumpà hai visto come è stato facile fare scappare quel gallinaccio di Giovannina? Ah ah ah ..."
"Ah ah ah ah!! Iniziavo a temere che foste davvero attratto da Giuanna!!" Scoppio a ridere, "E' troppo secca per Vostra Maestà!"
“Troppo per i miei gusti!” afferro un cucchiaio, alzo il coperchio della pentola fumante e lo immergo ..."Uhm ... senti che profumo! ... Ohh si! … Uhm ... mi lecco già i baffi ..... pregusto la pummarola ... anche se la gradirei di più in compagnia di una bella donna! Possibilmente disponibile! Ih ih ih … Ehhh in tutta sincerità, spero di ritrovare la mia favorita."
"Sempre se la Regina sarà d'accordo .... mi pare molto ... uhm ... agguerrita! E gelosa, Maestà!!"
"Ehhh Carulina! Carulina, Carulina la selvaggia ah ah ah ..."
"Ah ah ah .... Maestà!! Vi hanno rifilato una moglie piuttosto .... selvaggia!"
"Selvaggia?! E' una diavola!"
"Ih ih ih ... Non smetterò mai di ringraziare il Signore per avermi fatto rimanere signorino!"
"E ma tu non eri costretto dalla maledetta politica! Alla tua famiglia ci ha pensato tuo padre, poi Agostino e infine ci penserà la bella stangona della bionda."
"Mio padre ... sgrunt ... mi avrebbe voluto vedere Papa!! Ma VI rendete conto? IO ... Papa!!! Ah ah ah ah!!!"
"Si, certo che ti avrei visto Papa ma con una bella Papessa accanto ah ah ah ..."
"Ah ah ah ah ah!!!  Noi Jarjayes siamo fatti per l'amore!!! E anche la nostra bionda ce lo sta dimostrando ... altro che vergine di ghiaccio!! Avete sentito che rumori escono di notte dalla sua stanza?!"
"Sentito, sentito … ih ih h ... lu capitano si da un gran bel da fare!"
"E anche la generalessa ... ih ih ih .... Maestà ... credetemi ... una vera Jarjayes!!" Aggiungo tutto fiero della mia discendenza.
"Ah ah ah ... e adesso occupiamoci della cucina alla faccia di Giovannina la secca secca ah ah ah ..."
"Ah si Maestà!!" Rispondo mentre prendo il mestolo e giro la pummarola.
Esco dalla cucina a gambe levate e mi scontro con mio fratello. "Arg ... sei tu! Grunt ... sono furiosa, furiosa!"
"Ma cosa ti succede? Madamina alla tua età meglio non agitarsi ...."
"MICHELE!!! Non ti ci mettere anche tu! Mi basta il Re!"
"Il Re? Ma cosa ti ha fatto, Madamina sorellina mia?!"
"Il Re ... il Re ... grunt ... si è impossessato della MIA cucina, il mio regno! Prima il mio trovo voleva usurparmelo la nonna del Conte consorte e adesso il Re gruntttt …”
"Su su ... forza Madamina! La Governante di questa dimora resti tu! Ed ora andiamo a controllare l'allestimento del giardino ... pare che i padroni vogliano cenare all'aperto, questa sera!"
"Meglio! Così gli spaghetti e la ... PUMMAROLA cadranno nell'erba e non sul pavimento! E che dire dei pipedi del Re? Si espanderanno direttamente nell'aria come pure i rutti!"
"Quindi il castello sarà salvo! E per il giardino ... basterà annaffiare per bene e sarà tutto ripulito. Ora controlliamo la disposizione dei tavoli, Madamina. A proposito .... ci saranno ospiti?!"
"La famiglia al completo! Pare che il Re voglia congedarsi dall'intera famiglia."
"Ottimo! Allora non ci resta che controllare come procede la riparazione del soffitto ..."
"Ecco! Altro guaio e altra polvere!"
"EEEEhhhh ... neanche fossi tu personalmente a pulire tutto!! Su su Madamina! Vieni e controlliamo i tavoli, l'argenteria, le lanterne .... e che i cani siano nel loro recinto!"
"Ci manca solo che scappino come è già successo!"
"Altri cuccioli ... altri canidi .... altri ululati!!! Ih ih ih"
"Ohhhh ma per carità!"
 
Raggiungiamo il giardino, osservo mia sorella mentre scruta le cameriere che corrono da una parte all'altra sotto lo sguardo di Madame Nanny. Sembrano gli ingranaggi di un orologio, tutti perfetti. I tavoli sono stati imbastiti con tovaglie bianche su cui sono collocati candelabri di cristallo, piatti di porcellana, posate con lo stemma della famiglia Jarjayes. "Allora Madamina ...come ti sembra?!"
"E' tutto perfetto. Peccato che quelle candide tovaglie verranno imbrattate dalla pummarola!"
"Ih ih ih ... Madamina hai imparato bene la lingua de lu Re ah ah ah ..."
"Smettila di prendermi in giro!"
"E rinunciare a queste risate? Per nulla al mondo, Madamina! Ih ih ih!"
Guardo minacciosamente mio fratello e vado via.
"Ah ah ah ah ah!!!" Scoppio a ridere mentre sento mia sorella brontolare mentre si allontana a passo spedito.
 
 
 
 
Ho indossato uno dei miei completi maschili, elegante e sobrio, sui toni dell'azzurro. Camicia, gilet, giacca. Anche se credo che la giacca avrà vita breve, questa sera è piuttosto calda. Anche Andrè indossa un bel completo, con tanto di scarpe con sulla fibbia lo stemma di famiglia. Scendiamo di sotto, Sophie è dentro una bella cesta, ho deciso che resterà con noi, in giardino. Non riesco proprio a separarmi da lei ... e neppure da Beau, che ci segue, corre avanti, scodinzola e torna da noi. Raggiungiamo la scala di ingresso, ci fermiamo appoggiati alla balaustra mentre Beau corre nel giardino, annusa, alza la zampina ... e scava!
"Andrè, è una serata magnifica, non trovi?!"
"Si, molto bella nonostante siamo alla fine dell'estate! ... Chissà cosa starà succedendo a Parigi?!"
"Le notizie non sono buone, lo sai anche tu" aggiungo con tono triste.
"Già ..."
 
 
 
Osservo da lontano Oscar e Andrè, mentre sono al braccio di mio marito, passeggiando per il giardino. "Augustin, guardali, non sono bellissimi assieme?"
"Saranno molto più belli quando mi avranno dato l'erede!"
"AUGUSTIN!! Sei davvero noioso! Possibile che tu non sappia pensare ad altro?!"
"IO devo pensare a tutto e a tutti!" guardo Beau e aggiungo. "Ci mancava il quadrupede! Spero che non si metta a fare i suoi bisogni addosso alle nostre gambe."
"Beh … magari se tu provassi ad essere cordiale con lui .... sarebbe tutto più semplice!"
 
Sento la voce allegra e squillante di mia moglie, sembra che sorrida anche con la voce, mentre parla del quadrupede peloso.
 
"Io sono cordiale ... sempre!"
"Non con lui ..." rispondo indicando il caro Beau.
"Anche con la bestiaccia! Ieri per esempio, gli ho sorriso."
"Accarezzalo! Dagli un bocconcino. Fallo giocare! Forza Augustin!"
"Eeeeee ho già i miei nipoti intorno adesso anche i cani?!"
"Il cane, Augustin. Lui è IL cane di Oscar. Vedi di ricordartelo! E fagli una carezza! Forza! Piegati sulle ginocchia e accarezzalo!" Aggiungo mentre osservo Beau, fermo davanti a noi, che ci osserva.
Osservo dall'alto Beau e dico: "Vieni qui bestiolina, voglio accarezzarti!"
GRRRRRRR
"Augustin .... usa un tono più dolce! E piegati sulle ginocchia, forza!"
"Non posso, mi fanno male le ginocchia!"
"AUGUSTIN!!!! Non dire sciocchezze!! Piegati e mettiti alla sua altezza!"
Sono alle loro spalle, ascolto la conversazione tra donna Marguerite e lu Generale e dico: "E jammè Generale!! Cosa vulite (volete) che sia na carezza a nu cane?! Io ne ho almeno cento e li accarezzo tutti, certo quando ne ho tempo, sapite (sapete) a me piacciono molto le femmine ..."
Sento alle spalle l'urlo di Carulina: "FERDINANDO!!"
"Ehm ... non fraintendere mia affabile sposa, mi riferivo a te! Quando dico femmine è perché tu vali per cento, anzi mille!"
"Sgrunt ...." borbotto mentre mi piego sulle ginocchia, Marguerite si sistema al mio fianco , mi prende la mano e la allunga verso la bestia. Beau si avvicina con circospezione, mi annusa appena, mi guarda e poi mi salta in braccio, deciso, buttandomi a terra. "ARGH!!"
"Ah ah ah ... forza Generà alzateVi e andiamo a magiare i miei spaghetti ah ah ah ..."
 
Sento le zampette di Beau sul mio petto, la sua lingua ruvida mi lecca sul viso. "Marguerite!!! Aiutami!"
Dal terrazzino osservo la scena, accanto al mio Andrè. "Ih ih ih Andrè ... guarda! Beau sta accarezzando mio padre! Ah ah ah!"
"Direi che gli vuole bene ..."
"Si .... lo credo anche io .... lo ha persino gettato a terra! Ah ah ah ah! Andiamo Andrè, prima che mio padre perda la pazienza!"
"Ah ah ah ... andiamo!"
Porgo il braccio a mia moglie, mentre nell'altro mano tengo la cesta in cui sistemeremo Sophie, accanto a noi. "Madame Grandier ... lo sai vero che ti amo?!"
“Ti adoro, Andrè…”
 
“Oscar guarda tuo padre!”
“Andrè corriamo in suo aiuto!”
Raggiungiamo di corsa mio padre, non posso fare a meno di osservarlo mentre cerca di liberarsi di Beau che, però, resiste continuando a saltargli addosso, impedendogli di fatto di rialzarsi dal prato.
"Padre ... Vi serve aiuto?!"
Urlo per la disperazione: "A ME SERVIREBBE SOLAMENTE CHE LA BESTIACCIA MI GIRI AL LARGO!"
"AUGUSTIN!!! Non urlare contro il cucciolo!! TU ... TU DEVI dimostrargli che gli vuoi bene!" Sbotto mentre vedo Beau continuare a leccare mio marito.

Sento le zampacce del mostricciattolo peloso saltellare sul mio petto mentre mi lecca tutto felice. Oscar mi osserva, con la testa un poco piegata di lato, come a volermi soppesare. Poi sento la sua voce, un ordine secco. "BEAU! Qua, subito!" Ed indica con la mano un punto ben preciso ai suoi piedi. Beau si ferma, mi osserva un attimo, spalanca le sue fauci emettendo una sorta di lamento e poi si allontana, tutto fiero, per fermarsi ai piedi di Oscar, proprio dove lei gli aveva indicato di andare.
"Vedete Padre, ci vuole autorità, proprio come con i soldati"
"Quel cagnaccio ti ascolta perché ha scelto te!"
"Certo, Beau è il mio cane, non il Vostro!"
"Oscar, tuo padre sta cercando di fare amicizia con Beau ... anche se proprio non ci riesce!" Aggiungo sorridendo allegra mentre finalmente mio marito riesce a rialzarsi, con qualche filo di erba tra i vestiti e sulla parrucca.
"Maledizione, maledizione ... MALEDIZIONE! Questa cena comincia davvero male!"
"Augustin ... non dire così! Ih ih ..." sorrido mentre lo osservo, devo dire che è ancora un gran bell'uomo, proprio come quando l'ho sposato. Bello, forte, deciso, amabile ...
"Marguerite .... perchè mi guardi così? A cosa ... a cosa stai pensando?!"
"Ehm ... a nulla! ... A nulla! ... Augustin la cena sta per iniziare, dobbiamo sbrigarci."
"Si si ... andiamo ..." rispondo mentre mi sistemo gli abiti, sgualciti dalla belva feroce. Alzo lo sguardo un attimo e vedo Oscar, mia figlia, il mio erede, che tiene in braccio Sophie, bella sveglia, che sorride allegra. "Per fortuna che c'è la mia nipotina a rallegrarmi!"
"E' bellissima!"
"Si, bellissima!" Aggiungo mentre mi avvicino e la accarezzo. "Oscar, posso prenderla in braccio? O la belva mi assalirà?!"
"Ah ah ah ..." porgo la piccola. "Eccola ..."
La stringo tra le braccia, mentre muove le sue manine per afferrare la mia parrucca. "Mia cara ... sei uguale a tua madre! Dispettosa fin da piccola!"
Scoppiamo tutti a ridere, allegri e felici. Passo una mano sulle spalle di Oscar, la stringo un poco a me, mentre penso che abbiamo una famiglia magnifica. Sono un uomo fortunato, molto fortunato.
 
 
 
 
Siparietto
 
Tigre: “Ma quanto siete teneri quando parlate così, della vostra vita, complottando contro il Generale per non fargli sapere subito il sesso del vostro bebè, appena sarà nato.”
Generale: “Ehi ehi che cos’è questa storia? Volete dire che mi farete soffrire?”
Aizram: “Esatto! E adesso tacete!”
Terry: “Non vogliamo anticipare più di quanto non abbiamo già fatto!”
Generale: “Grunt …. Grunt …. Grunt ….”
 
Elektra: “Ah ah ah … Brave Arpie! E riguardo al Cardinale, finalmente qualcuno ha sistemato il corvaccio.”
Alain: “Tigre, in tutta onestà Gerard ed io ci siamo divertiti un mondo nel vederlo in mutande! Ah ah ah …”
Gerard: “Però io volevo dargli la mia divisa ma poi …”
Elektra: “Ma lasciatelo in culotte sto corvaccio che sparla di tutti!”
Cardinale: “Ma come osate!”
Elektra: “Oso, oso! Un figlio fuori dal matrimonio non è una novità per Voi, basta pensare a Jo, nata appena 6 mesi dopo.”
Cardinale: “Che famiglia! E pensare che i lettori appoggiano le malefatte dei Jarjayes!”
Diana: “Brave, il cardinale è andato, ora il prossimo. Alain non si smentisce mai.”
Alain: “Madame Diana, come potevano resistere? Il Cardinale è un mezzo pazzo! Il Diavolo biondo ha fatto benissimo a mandarlo via!”
Elektra: “Corvaccio malefico Vi hanno spedito a Torino e ci siete arrivato in mutande🤣🤣🤣🤣🤣”
Cardinale: “Che vergogna! Io un Cardinale ridotto in mutande!”
Lupen: “Il povero Cardinale penso che non metterà  mai più piede Palazzo Jarjayes! 🤣🤣
Il nostro Generalone urla sempre, ora cerca un prete disperatamente per celebrare il prima possibile il matrimonio della sorella di Charles, chissà se scoprirà la verità? Speriamo di no sennò urla di nuovo🤣🤣Finalmente pure " lu re" se ne va e con lui zio Claud ma sono sicura che arriveranno altri ospiti🤣
Generale: “Mia cara amica, spero di essermi definitivamente liberato del cardinale Richelmy, anche se con le due arpie non si sa mai. Madame, di quale verità state parlando? Cosa hanno architettato le due arpie? Ditemi ditemi ..... Ve ne prego! Altri ospiti dite .... chissà ... nulla lo esclude!”
Rotelle: “Finalmente uno è andato, chi sarà il prossimo, il re con il suo amico e il figlio oppure madame pon pon con la sua servetta? Forse Oscar pensaci tu”
Generale: “Madame Rotelle, ovviamente caccerò tutte e tutti! Voglio quiete, pace, tranquillità ... ma temo che con le arpie tutto ciò non sarà possibile ... loro si divertono nel caos!”
 “ValeAlcazar: “Ciao Ragazze!”
Terry: “Ciao Vale.”
“ValeAlcazar: “Il cardinale Richelmy finalmente ha preso la strada del ritorno, ma i "guai' a Collegno sono ben lontani da essere risolti...GRANDI..”
Aizram: “Ciao cara, i guai non sono mai risolti .... è ovvio! Se no ... noi come facciamo a divertirci?”
Generale: “GRUNTTTT … CHE DONNE MALEFICHE!”
 
AlexandarAna: “In attesa, Generale, prima Lasonne e poi il prete, vogliamo vedere se Jolande è davvero incinta?”
Generale: “Certo che non è vero! Quel Robert l’ha detto solo per convincermi ad accelerare i tempi ma appena lo scoprirò … grunt …”
AlexandarAna: “Al palazzo le donne e in convento gli uomini!!!”
Generale: “Che idea geniale! Madame la Vostra idea mi piace.”
AlexandarAna: “Generale, so chi può aiutarvi a tenere casta e pure Jolande!”
Generale: “Chi?”
AlexandarAna: “Miss Pentitevi!!!!! Ops, volevo dire Abbesse Repentez-vous!!!!!!
😂😂😂😂😂😂😂😂
Generale: “Mia zia?! No, grazie! Meglio che rimanga dove sta!”
AlexandarAna: “Uhm … visto che non volete guai, lasciatela nel suo convento! Però se permettete, Vi consiglio Tre mesi di castità per tutti gli uomini, ovviamente all' infuori di André, Alain, Gérard e D'Algout.
Il resto con il generale, soprattutto Robert.
Una punizione ci vuole, per aver infangato il buon nome di una dama😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Generale:  “In casa mia non si pensa ad altro!”
AlexandarAna: “Carolina parte. Lu porcu parte. O'papavall part. A'mappina part.
Portatevi Armandina!!!!!!
un pizzaiolo, un pescivendolo, ma anche uno scaricatore di porto lo trova sicuramente.
Se resta con madame Battista, resterà zitella.
Arpie,..... volevo dire madame Arpie, che fine ha fatto Monique?
Girò?
Ed Elena?
le gemelle come si chiamano?”
Lasciate, anche Maxime a palazzo, a lui non servono tre mesi di castità, li fa già!!!!
😂😂😂😂😂😂😂
Terry: “Calmati! Una domanda per volta!”
Aizram: “Ti basterà leggere il capitolo e scoprirai tutto. Riguardo a Monique, a breve ci occuperemo di lei.”

 
 
 
 
   
 
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