Buonpomeriggio a tutti! Sono lieto di annunrciarvi il finale a sorpresa di questa ff. Avviso che i riferimenti storici sono casuali e che non è mia intenzione offendere Il maestro Kishimosto in alcun modo, ma solo immedersimarmi. Poichè è la mia ultima apparizione per quest'anno, permettetemi di dire solo alcune cose. Mi dispiace molto che solo in pochi abbiano apprezzato questa storia e lo dico non per vantarmi delle mie capacità ( che non ho ), bensì perchè durante il mio lavoro di creazione ho cercato sempre l'originalità ed evitare noiose trame, utilizzare le ritrite parole e i soliti personaggi. Ho scoperto da poco questo sito, però ho letto sufficienti ff da dire che sono tutte molto, troppo simili. La mia posizione è del tutto contestabile, ma avevo bisogno di dirlo. Ora vi lascio alla storia. Grazie dell'attenzione. Shoji
Ultimo Capitolo: Lo spunto
Venerdì,
24/08/2012
Il numero
di copie vendute, nonostante ci volle parecchio tempo, superò quello del
precedente finale, anche perché avendo ritirato dal commercio il 68, i lettori
non ebbero modo di acquistarlo ulteriormente.
Chi ne
era entrato in possesso lo custodiva e lo conserva tuttora con molta cura,
essendo oggetto di grande valore per i collezionisti.
La
critica fu soddisfatta e placò gli animi, mentre i lettori non furono molto
entusiasti ma si accontentarono.
Finalmente
però posso dire di aver imparato la lezione. Come potevo essere così ottuso da
tralasciare i miei sentimenti, le mie idee al fine di accontentare la gente?
Ciò è proprio impensabile, in fin dei conto ognuno interpreta la storia come
meglio crede e si crea delle altre parallele, ma quello che la scriveva ero io
e nessun altro! Tutta quell’euforia per il compimento della missione mi deviò
molto, facendomi accantonare la mia vera persona. Si è mai visto uno che cambia
il finale, perché non piace? Piuttosto si accettano le critiche, se valide, e
se ne assume la responsabilità, quella responsabilità che non volevo ricadesse
su chi, come me, ha lavorato con impegno e dedizione. Tuttavia non mi posso
lamentare, sono entrato negli annali della storia del manga, sia per
originalità, trama e successo della serie nel suo insieme ( manga-anime ).
La cosa
che mi fa soffrire di più è non essere stato in grado di essere fedele alla
vera storia fino alla fine…
“Nonno,
hai finito di leggere?” mi rivolgo verso
l’anziano seduto sulla poltrona di fronte a me, recante in mano un manga di
Naruto. Si toglie gli occhiali e mi guarda fisso, sfoggiando i suoi occhi
celesti.
“ Penso
di sì, caro nipotino. (come penso di si??) Devo dire che è proprio un’opera
superba, anche se alla mia veneranda età non è facile capire né la trama,
troppi complotti, né tutti quei termini strani tipo chakra, sharingan ecc.”
“Come non
capisci la trama? L’hai scritta tu! O meglio, tu l’hai vissuta in prima
persona. Seconda guerra mondiale,1944, Sasuke, ricordi nonno Naruto?
Quando
ero un ragazzino, venivo a trovarti con
mio padre e tua figlia, nonché mia madre. Ho in mente ancora i
meravigliosi paesaggi che vedevo durante il viaggio, poiché tu abitavi in un
luogo sperduto tra i monti, non era semplice arrivarci. Ogni volta ci offrivi
sempre il tè e i dolcetti fatti col riso che coltivavi ed erano proprio buoni,
ma mai quanto il ramen che ci preparavi per cena. Dopo aver mangiato ci
raccontavi sempre la solita storia, tant’è che non potevo dimenticarla e così
decisi di rielaborarla a mio modo, aggiungendo quel tocco di sana azione,
purificandola da quella della guerra, che non mi piace per niente. Iniziavi
sempre parlando della tua infanzia…”
Vedevo i
suoi occhi lucidi, quando raccontava le sue vicissitudini era, per lui, come
immergersi in quel passato cosi doloroso e fare un tuffo nella memoria di tutte
le persone scomparse.
“ Già,
ora rammento. Ti dicevo sempre di essere forte nella vita, che non è semplice
come sembri e nessuno ti da la pappa pronta. Gli anni della scuola erano duri,
non riuscivo a fare amicizia con nessuno ed ero emarginato, finché non
arrivarono lui e lei. Successivamente ci
fu l’attacco a sorpresa della Cina, che tu facesti diventare il paese della
sabbia, durante il quale lottai con il ragazzo che odiava tutti, hmm credo si
chiamasse Gaara. Erano i primi anni della guerra e ci si preparava con
l’addestramento a diventare soldati,
nonostante la povera gente del mio villaggio e più in generale di tutta la
regione, non volesse avere niente a che fare con questa carneficina, ma
soprattutto con i tedeschi. Il mio amico ebbe quella vicenda con il fratello
Itachi, per ordine del governo locale e
cosi lo persi.Lo
ritrovai solo anni dopo davvero cambiato, si era alleato con i signori della
guerra, che trasformasti nell’Akatsuki.
Durante
la ribellione del ’44 persi molti degli amici che mi ero fatto, ma a differenza
del tuo manga, il massacro era stato terribile ed il numero di caduti fu
spropositato. In quell’occasione ebbi la possibilità di dichiararmi finalmente
a quel ragazzo dagl’occhi nero pesto, la mia vita iniziava e finiva. Finiva,
poiché persi tutto quello che avevo creato, credevo proprio che non ce l’avrei
fatta a superare il trauma; iniziava, una volta superata la crisi, incontrai la
nonna e cosi rinacqui, abbandonando quelle memorie nel dimenticatoio...”
Che tipo, si è addormentato…Grazie ojisan Naruto, senza di te non sarei quello che sono. Hai sempre creduto in me e mi ringraziavi per aver dato voce alla tua storia. Ora è tempo che vada, passo di qui l’anno prossimo ….
@TheBestBaby: sono molto contento di averti trasmesso il mio interesse v/ Naruto e come vedi ho rispettato la scadenza. Come è mio modo di fare meglio il concetto che scrivere miriadi di pagine inutili. Con questo ti ringrazio e a presto.
@Fallen Star: Dispiace anche a me di averla conclusa, ma era neccessario. Per quanto riguarda Sasuke, il concetto lo spiego bene nel 4°capitolo, la vera verità su NaruSasu secondo me. La scelta della coppia finale NaruSaku è dovuta al fatto che il biondo ha bisogno accanto una figura molto forte per evitare di metterlo nei guai, cosa che la povera Hinata (che stimo molto) non sarebbe in grado di ricoprire. Grazie della recensione
Alla prossima FanFiction