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Autore: LadyOphelia    19/09/2009    0 recensioni
Dei passi risuonavano in lontananza. Una nera figura era immobile in un punto indecifrabile della strada. Sakura si avvicinò a quel misterioso personaggio, pur avendone un certo timore. Appena poté discernere quell’individuo si lascio andare allo sbigottimento. La sua nivea pelle si stagliava contro il buio della notte, i suoi occhi, neri come la pece, erano attraversati da un potente bagliore. (SasuSaku)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 3


Un’esplosione improvvisa li travolse in piena. Nessuno dei due ebbe il tempo di reagire, Sakura non riuscì neanche a capire cosa stesse succedendo; ma prontamente Sasuke, che per merito dello Sharingan percepì che qualcosa stava per accadere, riuscì a portare sé e la giovane in un punto al riparo, situato sotto le vivaci fronde dell’albero che si trovava posto limitrofo a loro, eppure non uscirono illesi da quell’esplosione veemente. Sakura riportava gravi ustioni all’addome, alle braccia e persino alle gambe, tanto da non potersi muovere. Per quanto concerneva il giovane dagli occhi color della pece, riusciva ancora a muovere gli arti, grazie alla sua maggiore resistenza, nondimeno risultò essere gravemente ferito anche lui. Il volto di ambedue s’era tinto d’una sfumatura di lancinante dolore; mentre il nemico, che si mostrò dinanzi a loro appena dopo l’epilogo della detonazione, la quale peraltro era echeggiata in tutta la foresta, aveva dipinto sulla faccia un ghigno di ostentata soddisfazione.

Solo un nome uscì dalle tremanti labbra dei due giovani ninja, poco prima che un fatale scontro si portasse a compimento.

<< Danzo! >>.


Danzo brandì celere la katana di Sasuke, che incautamente fu scivolata dalle mani di quest’ultimo nell’impeto di prendere fra le braccia Sakura e metterla in salvo, prima che la micidiale esplosione li spedisse entrambi all’altro mondo.

Una volta impugnata la spada nipponica, Danzo, s’apprestò a dirigersi presso Sasuke e Sakura, mentre questi ultimi si guardavano intorno attoniti ed in preda allo sgomento. La battaglia si consumò nel giro di un attimo. Danzo, austero, si precipitò ad infilzare la più debole dei due, armandosi di un coraggio ed una forza tali che nessuno saprebbe esplicare da dove li avesse presi, così attempato com’era.


Si udì un lieve gemito di duolo.

Del sangue ricoprì la fresca erba bagnata di rugiada mattutina. Pareva una coperta di sangue.


Altro sangue scrosciava, ancor più scarlatto dell’antecedente, tanto che schizzando andò a posarsi come una farfalla su dei timidi fiori. Erano dei papaveri, anch’essi scarlatti, così che il sangue si confondeva con i loro serici petali.

Quei fiori non si erano ancora schiusi, erano restii a mostrarsi, un po’ a guisa di Sasuke, il quale aveva un carattere chiuso, introverso, ed era restio nel mostrare i propri sentimenti agli altri. D’altronde aveva paura di farlo in quanto ciò avrebbe significato esporsi. Intrattenere una conversazione con qualcuno significa creare le basi di un legame, e lui non voleva questo. L’amore l’aveva già ferito una volta. L’amore l’aveva devastato quando perse i suoi genitori. Se non li avesse amati non avrebbe mai provato un dolore così acuto, ma lui li aveva amati. Ergo, Sasuke, per evitare di soffrire ancora a causa di tale sentimento, a motivo del fatto che in un modo o nell’altro l’amore implica sempre una buona dose di dolore, smise di avere legami con altre persone e si rinchiuse in se stesso, in un muro che lui stesso aveva eretto. Anche se poteva sembrare scontroso od arrogante, gettando talvolta qualche occhiata torva, in realtà era timoroso. Sasuke aveva solo paura, pur non dimostrandola affatto in quanto si rifugiava nella sua apparente scorza dura ed impenetrabile. Ma era solo una pallida maschera.


D’un tratto un miracolo accadde in quel gelido inverno, quei papaveri si dischiusero, si mostrarono al mondo.

Intanto Sakura, tutta tremante come se avesse degli spasmi, aveva pronunciato piangendo mestamente un semplice eppure complicato << Perché? >>.

Dirimpetto a lei vi era un Sasuke sanguinante, che era rimasto immobile per alcuni attimi.

La katana che gli era appartenuta ora gli bucava il ventre, mentre fiotti di sangue fuoriuscivano da questo.


Le parole che sommessamente pronunciò furono: << Ho mantenuto la mia promessa. Ti avevo detto che non avrei mai lasciato che tu morissi. L’ho fatto perché non avrei potuto sopportare di perdere un’altra persona che amavo. Il dolore avrebbe fatto più male di quello che sto provando adesso, con questa spada che mi trafigge…>>

<< Lo so per esperienza >>, concluse con un sardonico e sghembo sorriso.

Per affermare tutte queste parole aveva dovuto mettere da parte il suo orgoglio, e tirare fuori tutto il coraggio che aveva.


Il ragazzo dai capelli color del bitume questa volta non lesinò le parole.

<< Sai, non avrei mai pensato di innamorarmi, ne tanto meno l‘avrei voluto. Ma è successo, e mi sono innamorato di te. >>


Sasuke contemplò un’ultima volta gli occhi smeraldi della ragazza dai capelli color dei petali di ciliegio, tentando invano di asciugare con le sue cineree mani le lacrime che Sakura continuava a versare imperterrita. Ma l’unico effetto che ottenne consistette nel permeare di sangue le tristi lacrime che le rigavano inquiete il viso.

Sasuke sentì all’improvviso una fitta dritto al cuore e stramazzò a terra, mentre il fulgido sole moriva con lui, apprestandosi a far posto alla luna, e tingendo d’un vivido rosso sangue il cielo.

Si univano, come in un concerto di colori, il sanguinolento cielo con il vermiglio sole, e con i purpurei papaveri, per rendere tacitamente omaggio a quell’anima spenta e quel sangue versato.

Sakura avviluppò con delicatezza il ragazzo, che tanto aveva amato, tra le ferite braccia.

<< È morto >>, esordì con voce stentorea Danzo, mentre l’osservava aspettandosi di essere attaccato da un momento all’altro.

Sakura arrestò il suo pianto come se stonasse con il silenzio tombale che la circondava, e fece risuonare tra la foresta la sua mesta, eppure ferma voce: << Io vendette non ne voglio! >>.








Angolo dell'autrice

Questo era putroppo l'ultimo capitolo... 

Ma passiamo a rispondere alle vostre recensioni:

Saku_93: Ti ringrazio molto! Sono contenta che ti piaccia tanto e che la consideri ben scritta... Questo è l'ultimo capitolo, ma tornerò presto con altre fanfic che spero seguirai ^^ Un bacione!

Iander_94: Finalmente Sasuke si è aperto, sopratutto in questo capitolo. Spero tanto ti sia piaciuto! A presto!... speriamo XD

Hana Turner: Metà moribondo? Perché non tutto moribondo? XD Sono felice che tu l'abbia trovato romantico!! Spero che  recensirai anche questo capitolo! 

 



  
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