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Autore: Mery Rosa    08/04/2024    2 recensioni
Dopo l'aggressione a Saint Antoine André ed Alain si trovano a svolgere il turno di guardia insieme. Nonostante i diversi caratteri, la loro amicizia si delinea e si sviluppa sempre di più.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier
Note: Lime, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“André è quasi ora del turno di guardia, preparati”.
“Si Alain, arrivo...” André posò sulla branda un piccolo libro, poi indossò l’uniforme.
“Cosa fai? Leggi? Lo sai che non puoi sforzare l’unico occhio che ti rimane, la luce delle candele è fioca. Libri in un luogo come questo, in mezzo a noi zotici…sei proprio differente.” Esclamò divertito.
“Stai zitto Alain, andiamo, o il comandate ce la farà pagare.”
Con un movimento scaltro Alain prese il libro e lo intascò. La notte trascorreva tranquilla, ogni tanto si udiva il rumor d’ali di qualche pipistrello, una civetta nascosta, il lieve vento trasportava l’eco dei raduni di Parigi. Il cielo era pieno di stelle, e André le guardava sognante.
“André smettila di pensare a quella donna, e a riempirti la testa con simili sciocchezze. Saffo… chi era Saffo?”
“Una poetessa! Chi ti ha detto di toccare la mia roba?” disse scostante a causa dell’invadenza di Alain.
 
“Le stelle intorno alla stupenda luna
nascondono i loro volti splendenti
quand'essa s'inargenta in tutto il suo splendore
illuminando la terra...”   Lo canzonò, offrendogli un sorso di brandy.
 
“Te l’ho detto l’altra volta. È una donna da ammirare non da amare. Saresti capace di tutto, anche di morire per lei” disse di spalle.
“Cosa ne sai tu Alain?” Sfidandolo.
“Ne so abbastanza da quando ti ho conosciuto alla locanda ad ubriacarti, per soffocare il tuo amore per lei. Avrai avuto sicuramente qualche passione fra le vie di Parigi, ma… nulla ti fa star male come lo sguardo non ricambiato di quella donna”.
“Si chiama Oscar, Alain”
“Comandate Oscar!”  ribatté.
“Ridammi il libro!” Alain glielo porse conscio della difficoltà dell’amico di vedere con nitidezza.
“Sai Alain, dopo che ci hanno aggredito a Parigi quella sera, è cambiato qualcosa…” Il suo viso si fece più disteso, e un po' narciso, guardò Alain dritto negli occhi, con un atteggiamento di intesa.
“Cosa? Cosa?”  disse Alain “Tu e il comandante…” sorrise compiaciuto.
“Non incorrere in conclusioni affrettate. Ti dico solo che aveva un buon profumo…” Cercò di essere delicato, essendo Alain un giovane irriverente. “E’ una persona molto dolce e avvolgente. Dietro quella risolutezza si nasconde una tenera fragilità”.
“Ahahahah, sei incredibile, e chi se lo sarebbe aspettato! E dimmi, le aveva o no le fasce intorno al petto?”
“Scellerato, come ti permetti?” Si mise in posizione come per dargli un pugno.
“Su su non scaldarti tanto, sto scherzando. È veramente bella, dimostra grande valore, ma non crederci troppo. Il solo fatto che sia di alto lignaggio non ti permetterà di unirti a lei.  Continuiamo la ronda”. Cercò di spezzare il discorso, preoccupato per il suo amico.
André in quei giorni non aveva pensato ad altro, a come lo baciava, a come erano avvolti in quegli abbracci alla luce del tramonto, alle sue mani che stavano imparando a modularsi ad ogni tinta di emozione…I suoi pensieri si fecero ardenti e voluttuosi, e credette di morire al sol pensiero che chissà quanto tempo sarebbe trascorso prima di trovare un’altra occasione per stare insieme alla sua Oscar. La gola si stringeva a ricordare come era bello sentirla nella voce, nell’odore, nella pelle, nel cuore, e nei suoi occhi di ghiaccio bollente. Come nessun altro sapeva leggerla, e avrebbe voluto stilare ogni suo lembo, come la penna d’oca tinta nell’inchiostro, chiara in ogni suo intento, indelebile.
 
Egli pensò:
Se adesso fugge, poi ti cercherà;
se sdegna i tuoi doni, presto ne farà;
se non ti ama, presto ti amerà,
anche se non vuole...
 
Quei versi martellavano la sua testa, perché rivide tutta la sua giovane vita trascorsa al fianco di quel giglio non colto, e che ad ogni pericolo, ad ogni abbandono, ad ogni incomprensione e punizione del padre, ad ogni richiamo alle convenzioni sociali, perdeva un petalo alla volta. Egli avrebbe raccolto quei petali come sempre, e lei l’aveva compreso, apprezzato, nonostante a volte si esprimesse con toni aspri e modi bruschi tipici da militare. Era una vita che proteggeva gli altri, e una vita che difendeva sé stessa dalla libertà di far emergere il suo essere.
 
Si ricordò di aver trovato quel libro sulla scrivania di Oscar, poco tempo dopo quel pomeriggio, aperto in una pagina un po' umida:
Tramontata è la luna e le Pleiadi,
a metà del suo corso è la notte,
il tempo passa e io dormo sola...
 
Forse aveva pianto, forse si sentiva sola, non era solo paura di perderlo, ma anche voglia di amarlo. Per sempre.  I suoi pensieri vennero distolti dal primo raggio di sole, e dalla voce di Alain: “Ai vostri ordini comandante Oscar!”.
   
 
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