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Autore: Ellens    19/09/2009    6 recensioni
James Potter poi le dava letteralmente la “caccia”: le chiedeva sempre di uscire e, anche durante l’estate, le aveva inviato numerose lettere, finite tutte nella pattumiera. Nonostante ciò però, Lily non poté fare a meno di notare che, al solo pensarlo, il suo cuore mancò qualche battito…”Sciocca, che ti succede? Ti stai rammollendo?” si disse cercando di cambiare pensieri.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I, Malandrini, Severus, Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14

Capitolo 14

 Non è mai troppo presto per dire ciò che si prova

 

 

 

- Sapete perché sono qui?- un sospiro.

Le voci dei marmocchi si andavano alzando, di nuovo.

- Perché hai urlato nella Sala Grande- disse in tono strafottente uno dei sette.

- Giusto- silenzio- quindi… come dire? Ah, sì, se non volete fare la fine di quella ragazza, non dovete nemmeno respirare-

I marmocchi la guardarono seriamente spaventati - E- disse notando uno che stava per ribattere- quando dico una cosa, io sono sempre seria. Sempre-

Il marmocchio abbandonò il tentativo di parlare.

Chinarono tutti la testa, seriamente terrorizzati.

 

* * *

 

James si rigirò nel letto.

Avrebbe soffocato Peter molto volentieri.

Molto, molto volentieri.

Stava dormendo in una posizione che ricordava una stella e, precisamente in quel momento, stava intrattenendo un discorso decisamente poco interessante con il suo cuscino.

- Sei proprio comdfo sfai??-

Silenzio, il cuscino non si riteneva comodo, forse.

- E anche sbello-

Silenzio.

- E sexji-

Silenzio.

- Molto, moooolto sexghi-

- Peter, un cuscino non può essere sexy, se è quello che intendevi- brontolò a mezza voce il moro.

- Oooooh sgi che sgei segsi-

- Smettila-

- Segsi, segsi-

- Basta-

- Tanto, tanto-

- Peter, se non la smetti ti pianto un pugno sul naso-

- Dammi un baceeeeetto-

- Umphf- e, ormai rassegnato, scivolò dal letto per andare nel bagno.

Era possibile che non si potesse dormire come Merlino comanda?

Aveva sonno, però, tanto sonno. E non poteva dormire. No, perché Peter doveva dichiarare il suo amore al cuscino.

Un cuscino. La causa del fatto che non potesse chiudere occhio era un insulso cuscino “sexy”.

Si sedette sul bordo della vasca.

Un’idea gli passò per la mente.

 

“ Non sarà poi così scomodo, no?” e, senza rifletterci sopra, sussurrò – Accio cuscino-

 

Si sdraiò comodamente nella vasca boccheggiando un pochetto poi, trovata la serenità, iniziò a vedere Sirius con mutande a cuoricini che andava a spasso a braccetto con la McGranitt.

I sogni erano così divertenti, contando che la McGranitt aveva un tutù rosa.

* * *

 

- Mmmm noooo fai la pipì sull’erba…mmm noooo non su di meeeee…AAAAARRRGH-

James aprì gli occhi ancora assonnati.

Remus lo guardava indeciso tra il ridere e… No, non era indeciso, lo guardava e rideva.

- Che- risata- Ci fai- altra risata- lì?-

- Ti fa ridere?- chiese il moro guardando sconcertato la maglietta zuppa.

Lo aveva fatto: Remus aveva aperto l’acqua della vasca mentre lui ci stava dormendo dentro.

- Sì-

- Ma non mi hai visto?-

- No-

-E ti fa ridere?- ripetè.

- Alquanto-

- Aiutami ad alzarmi- disse porgendo una mano.

Remus afferrò l’avambraccio dell’amico e tirò.

James si alzò in piedi, scavalcò con una gamba il bordo della vasca e poggiò il piede per terra.

Fu un attimo. Il piede era bagnato, il pavimento leggermente scivoloso, la mano di Remus non salda abbastanza, il sonno ancora in possesso dei loro riflessi.

Un istante dopo James si ritrovò steso a terra, Remus che lo guardava inspiegabilmente scioccato.

- Merlino, sono caduto come un sacco di patate. Ehi, che c’è?- osservò Lunastorta: guardava con occhi spalancati per quanto fosse possibile la sua gamba.

- Cosa...?- Seguì la traiettoria dello sguardo dell’amico e, finalmente, i suoi occhi si posarono sulla causa di quella strana sensazione. Di colpo il dolore avvampò: la gamba era decisamente… rotta.

- James, ti porto subito in infermeria- balbettò l’amico.

- Chiama Sirius…-iniziò chiudendo un occhio per il dolore: gli faceva davvero male.

- No, è uscito presto questa mattina-

- Non c’è mai quando serve- si lamentò il moro.

- Dammi il braccio: ti aiuto ad alzarti- e, completamente padrone delle proprie emozioni, lo aiutò a metterlo in piedi.

- Merlino, non ci voleva- mormorò tra se e se James.

- Già, la gamba rotta non ci voleva proprio- convenne l’amico.

- No, che hai capito!? Cioè, sì, la gamba rotta non ci voleva ma per il semplice fatto che oggi c’è la festa di Halloween- il silenzio calò tra i due poi, con una nota di dolore nella voce, James riprese-  E volevo portarci Lily. E volevo andare ad Hogsmead visto che oggi è il week-end delle uscite. E volevo farmi una passeggiata con Lily. E volevo stare un po’ con lei visto che tra prefetti e Caposcuola non abbiamo più molto tempo. E volevo…-

- E ho capito che volevi fare, James- disse leggermente affannato Remus- Sapessi quante cose vorrei io- si lamentò.

- Cosa vorresti?- chiese curioso il ragazzo.

- Innanzi tutto, vorrei che tu pesassi un po’ meno. Mai pensato ad una dieta babbana?- chiese sarcastico.

- Portami da Madama Chips- sbuffò l’altro – e non dire bugie. Io peso molto meno di te- concluse poi.

 

 

* * *

 

 

Lily aprì una palpebra. Il panorama decisamente disordinato della camera le dette il benvenuto in quel freddo mattino di un monotono 31 Ottobre.

 

Anzi, no! Quella non sarebbe affatto stata una giornata monotona pensò sgusciando fuori dalle coperte e trascinandosi in bagno.

 

- Oggi è Halloween e, se oggi è Halloween, oggi si va a Hogsmead. E se oggi è Halloween, oggi c’è la festa- disse ad alta voce eccitata.

Guardò la sua immagine riflessa nello specchio. Afferrò con la mano destra i boccoli rossi leggermente opachi e provò ad acconciarseli più volte facendo poi una smorfietta di disapprovazione con le labbra.

- Mmm, no, no. Devo proprio lavarli, sono inguardabili!- si disse.

Dopo una lunga e complicata operazione, Lily decise di ammirarsi nello specchio leggermente appannato. Con una mano lo pulì per poi guardarsi critica.

- Vanno bene- concluse poi. Non erano più opachi ma, al contrario, lucenti e setosi. I boccoli le ricadevano sulle spalle e qualche ciocca sfuggita all’asciugatura spuntava più scura dalla chioma.

 

Scese le scale del dormitorio femminile velocemente e, quando uscì da dietro il ritratto della Signora Grassa, questa la richiamò alla sua attenzione.

- Ehi, ragazza, tu non sei Lily Evans?- chiese squadrando con i suoi occhi sbiaditi dal tempo la sua maglietta di lana bianca a dolceevita e la sua gonna color panna corta sopra il ginocchio.

- Sì, perché?-

- Come perché? Ti agghindi solo per andare in infermeria?-

Lily la guardò confusa – Non vado in infermeria. Devo uscire con Jam…- assunse un’espressione comprensiva.

- Non guardarmi come fossi una povera tonta! Non lo sai?- l’interruppe lei.

- Cosa?-

- Che il tuo amico si è rotto la gamba-

- Amico chi…?-

- Come chi? Per il Barone Sanguinario, sei una Caposcuola, dovresti essere intelligente o perlomeno capire ciò che ti dice la gente!-

Lily la guardò. Ma di chi diavolo stava parlando?

- Oh, Merlino incinto, James Potter, ragazza mia!-

- Impossibile- sentenziò la rossa – Dobbiamo uscire insieme. Dobbiamo andare alla festa, dobbiamo andare a Hogsmead. Impossibile- scosse con forza il capo.

- Allora sei tocca! Ti ho detto che si è rotto la gamba!-

- No, non credo proprio! Andiamo, sarebbe davvero una sfortuna tremenda se  proprio lui si rompesse la gamba. Oggi, per di più- disse sorridendo e cercando di convincersi. Quella donna la voleva solo prendere in giro.

- Senti, io ti ho avvisata – rispose portando le braccia incrociate sotto il seno e spingendolo verso l’alto in una posizione offesa.

- Si sarà confusa- e, così dicendo, scese in Sala d’Ingresso dove doveva trovarsi col ragazzo.

 

Arrivò davanti al portone della scuola che i ragazzi si spintonavano per uscire prima.

Adocchiò Alice Collins seduta da sola agli scalini d’ingresso e decise di aspettare James con lei.

- Ciao- disse allegramente.

- Ciao- rispose l’altra in modo decisamente più timido.

- Che fai? Aspetti qualcuno?-

- Ehm, non saprei. Forse un ragazzo ma non mi ha assicurato la sua presenza. Mi dovrebbe mandare un gufo per dirmi se ci troviamo ai Tre Manici di Scopa. Se me lo manda bene, altrimenti me ne ritorno alla Torre di Grifondoro-

Lily la osservò: era una ragazza paffuta ma era davvero carina. I capelli scuri e lisci erano raccolti in una coda di cavallo e gli occhi azzurri luccicavano alla luce del giorno. Non era assolutamente grassa anzi, stava bene con la sua corporatura e il sorriso le illuminava il volto.

- Se vuoi, puoi venire con me e James- le propose. Le sarebbe dispiaciuto se fosse rimasta sola.

- No, non preoccuparti. Non voglio essere il terzo incomodo-

- Ma non dire sciocchezze, non lo saresti affatto-

La ragazza sorrise – Allora, come va con Potter?-

- Bene. E’ davvero dolce se s’impegna- scherzò.

Alice rise e poi con gli occhi seguì la traiettoria di un gufo che planò precisamente accanto a loro.

- E’ per te!- disse allegra Lily.

- Già- sorrise emozionata l’altra. Afferrò la lettera che era legata alla zampa del gufo e la lesse velocemente. Un’espressione desolata si dipinse sul suo viso.

- Che dice?-

- Che non può venire – sospirò triste – lo sapevo, non ci speravo più di tanto- e fece per alzarsi.

Lily l’afferrò per una manica – Ehi, non crederai davvero che ti lasci sola soletta tutto il giorno?-

- Perché?-

- Come perché? Se a James va bene, tu sarai costretta a seguirci- rispose risoluta.

- No! Davvero, non voglio essere di peso. Io sono sempre di peso un po’ a tutti, non voglio creare imbarazzo!-

- Cosa dici? Tu non sei mai di peso! Sei una ragazza davvero simpatica e se ti rifiuti di seguirci, giuro che ti trascino di peso-

Alice rise – Grazie – mormorò.

- Figurati! Ora non ci rimane che aspettare quel ritardatario che mi ritrovo come fidanzato-

 

Passarono cinque minuti, dieci minuti, un quarto d’ora ed infine, alle undici e mezza, Lily si alzò infreddolita e si pulì il fondo schiena con le mani.

- Se lo becco gli faccio passare la voglia di dimenticarsi l’orologio. Giuro, dieci minuti è passabile ma un’ora intera!-

Il volto assassino si posò sulla ragazza che fino a quel momento si era imbattuta in una chiacchierata coi fiocchi. Sembrava in apparenza timida ma poi, presa la parola, era davvero difficile fermarla.

- Scusami, Alice. Ti ho fatto perdere inutilmente un’ora. Vieni, torniamo dentro-

 

Mentre entravano nella Sala Comune, Lily vide Sirius scendere di corsa dalla scala del dormitorio maschile.

- Ehi, Sirius!- lo chiamò.

- Sì?-

- Se vedi quel minorato, patetico, ritardatario del tuo migliore amico, digli che ciò che ha appena fatto non glie la perdono- disse. Era davvero arrabbiata.

- E che ha fatto?- Sirius la guardò confuso. Come poteva fare James qualche cavolata delle sue se era stato confinato da Madama Chips per una giornata intera a letto in infermeria?

- Come che ha fatto? Non si è presentato all’appuntamento-

- Ah…- di colpo Sirius parve comprendere – No, senti, non è come credi…-

- No, credo benissimo! Come si è permesso di piantarmi lì al freddo mentre tutta la scuola mi sfilava davanti e mi guardava come fossi una povera cretina?-

- Senti, non lo sai?- era la seconda volta che le veniva rivolta quella domanda.

- Cosa diavolo devo sapere? E non raccontarmi la balla che la Signora Grassa va dicendo in giro! Non crederò mai che  James si sia…-

- Invece sì- l’interruppe Sirius – James si è veramente rotto la gamba-

Lily lo guardò intensamente. Sembrava sincero ma, andiamo, sarebbe stata una vera e propria congiura contro di lei se James si fosse davvero rotto la gamba quel giorno.

- Black, se mi stai dicendo la verità…- si bloccò e lo guardò dritto negli occhi.

- … la sto dicendo-

- … significa-

- … che ha la gamba rotta?-

- … No! Che sono sfigatissima!-

- Ah, ma questo lo si sapeva già- ironizzò Sirius.

- E come si sarebbe rotto la gamba?- chiese lei senza dar troppo peso alla battuta.

- Aaah, questa è una lunga storia, mia cara. Tutto è incominciato da un cuscino…-

 

 

* * *

 

Remus camminava sicuro nel corridoio del terzo piano.

Era decisamente arrabbiato.

Trovò Gail Prettend sulla sua strada la osservò con gli occhi in fiamme.

La fermò – Ehi, Gail, devo farti vedere una cosa- e, senza aspettare risposta, si tirò su la divisa.

Appena però la lasciò cadere per vedere la reazione della ragazza, la McGranitt lo guardò inorridito.

 

- Ehi, Potter, lo sai che ti odio?-

James aprì un occhio – No! Ti giuro, era Remus che si è alzato la divisa, non io!-

- Che avrebbe fatto Remus?-

- Io … non mi sono alzato la divisa davanti a Gail Prettend!-

- Tu che… cosa???-

- Non l’ho fatto! E’ stato Remus-

- Remus non lo farebbe! Potter ti sei alzato la divisa davanti alla Prettend?-

- No, ti giuro… Aaaaaah- disse dopo pochi secondi ragionando a fondo.

- Cosa?- Lily lo guardò indagatoria.

- Stavo sognando- disse annuendo.

- E hai sognato che Remus si alzava la divisa davanti alla Prettend?-

- Precisamente-

- Non sei normale- disse lei sconcertata.

- Certo che lo sono! Mica è colpa mia se sogno cose simili-

- Sì, invece! I sogni sono una rielaborazione della realtà-

- Stai dicendo che nella realtà Remus va in giro alzandosi la divisa? – riflettè ad alta voce.

- No, sto dicendo che la tua mente è così malata da farti sognare cose simili-

- E’ un insulto-

- Certo che sì! Sai, credo di odiarti perché la festa di Halloween è sfumata-

- Ah… be’, scusa-

Lily lo guardò di sottecchi – Penso però che riuscirò a perdonarti. Immaginati che non ho nemmeno creduto a Sirius quando mi ha detto che ti sei rotto la gamba-

E, detto questo, lo baciò dolcemente. Per consolarlo, si capisce.

 

 

 

 

 

* * *

 

Anno 1905

Hogwarts

Caro diario,

E’ successo!

E’ stata la cosa più bella che sia capitata nella mia vita e, finalmente, è successo!

Eravamo in Sala Comune e io ripassavo per il test di Incantesimi che avremmo avuto l’indomani e, ormai le undici, eravamo gli unici rimasti. Lui si era offerto di aiutarmi nel ripasso e, mentre gli ripetevo l’esatto movimento della mano per l’Incantesimo Tacitante, mi ha guardata diritto negli occhi e ha detto “ Hai davvero degli occhi fantastici”.

E’ successo tutto così in fretta! Si è avvicinato e mi ha baciata! Sulla bocca!

Mi rendo conto che è stato un gesto poco opportuno ma sono sicura che nessuno verrà a saperlo.

Sarà il nostro piccolo segreto e lui ha davvero delle serie intenzioni con me!

Oh, caro diario, sono davvero innamorata.

Ha gli occhi ambrati e i capelli castani chiaro e quando sorride due fossette gli compaiono sulle gote.

Harry è davvero un ragazzo per bene, educato e altruista e, anche se il suo gesto è stato improvviso, sono sicura che non lo rivaluterò.

 

 

Tua

Olympie

 

 

 

 

Lily lanciò un’occhiata a James che sonnecchiava nel letto dell’infermeria.

Erano le undici di sera ma era riuscita a corrompere Madama Chips perché la facesse restare un’altra mezzora.

Il petto del ragazzo si muoveva ritmicamente in su e in giù.

Anche se scherzavano sempre, anche se si prendevano in giro, Lily si ritrovò a pensare quanto lui fosse importante.

Tanto, si rispose, tantissimo.

Voltò la pagina per continuare a leggere il diario di Olympie.

 

 

Anno 1906

Londra

 

Lily guardò meglio la data. Possibile che non avesse scritto per un anno? Poi, senza farsi ulteriori domande, continuò a leggere.

 

Caro diario,

Non scrivo da un anno ma ho avuto grossi problemi.

Alla fine del quinto anno ho fatto conoscere Harry ai miei genitori.

E’ stata una giornata fantastica, stupenda.

Ma tutto è finito troppo presto.

E’ morto. Per sempre. Per una semplice malattia.

Ha avuto un’Influenza Dolenza, un’influenza conosciutissima che però se trascurata, è letale.

Lui l’ha trascurata.

Ed è morto. Così.

Sono distrutta.

Avevamo tantissime cose da dirci, io lo amavo.

Non ho avuto il tempo di dirglielo per l’ultima volta, se n’è andato così velocemente che non ho avuto il tempo neanche di piangere.

E’ scomparso dalla mia vita nello stesso modo in cui vi è entrato: come un uragano.

E so che è sbagliato dirlo perché lui vivrà sempre nel mio cuore, ma è così.

La mia anima è morta con lui, io sono morta nell’istante in cui lui è morto.

Avevamo un futuro davanti, avevamo una vita da vivere insieme.

Non abbiamo avuto il tempo di capire ciò che provavamo l’uno per l’altra, non abbiamo avuto il tempo di dirci davvero i nostri sentimenti…

La cosa che mi fa più male è che non sono sicura che lui sappia quanto io l’’ho amato.

Ed è morto senza sentirselo dire, senza darmi una possibilità.

E questa possibilità è sfumata quanto è sfumata la mia vita.

In un ragazzo, in un amore.

Non è mai troppo presto per dire ciò che si prova realmente e io l’ho capito a mie spese.

 

 

Lily si sorprese a piangere.

Le lacrime le scendevano copiose e, in qualche modo, un’angoscia pesante le si fiondò addosso.

- James- lo chiamò in un sussurro. Sentiva il bisogno di udire la sua voce.

- Mmmm- rispose lui.

- James-

- Sì?- disse lui girandosi dalla sua parte.

- James, ti amo. Sei la cosa più importante che mi sia capitata e voglio che tu sappia che ti amo, tanto-

James, dal canto suo, la guardò frastornato – Anche io… perché me lo dici?-

- Perché non è mai troppo presto per dire ciò che si prova realmente- singhiozzò rumorosamente e, con le lacrime agli occhi, lo abbracciò.

Bastava quello per sentirsi in pace.

 

 

 

 

 

 

 

Salve mooondoooo!!

Sono in un grosso ritardo e non ho avuto molto tempo contando che ho appena iniziato il primo delle superiori

Passo perciò direttamente ai rigraziamenti:

 

elys: certo! E penso proprio che Lily chiamerà il suo figlioletto Harry in memoria del ragazzo, dopo, si capirà meglio il perché!!

Non solo perché la cosa è commovente…. Ma non dico altro, silenzio di stampa u.u XD Al prossimo capitolo ^^ bacii

 

Cullen Isabella: non ho aggiornato proprio prestissimo ma mi sono impegnata XDXD spero di trovarti anche in queste recensioni!! Baci giganti

 

FeFFe_95: una nuova lettriceeeee *_* ma ciaooooo XDXD Ma come, per me non hai cenato?? Ma tesoro, io non voglio averti sulla coscienza!! xD okay, bando alle chiacchiere vuote, sono felice che ti piaccia la parte di Severus. Devo dire che in quel pezzo della storia mi sono quasi emozionata u.u Aspetto una tua recensione ciaoo baci megagalattici

 

Lovegio92: cara, ma non è già scontato il fatto che io sia maligna?? XD Se lo vuoi sapere, Lily l’ho sempre vista come una ragazza una dal carattere forte e, dopotutto, se le si toccano le persone care, le difende con le unghie e con i denti, no? XD Spero ti piaccia anche questo capitolo!! Baci baci

 

Emily Doyle: ciao! Quanto tempo… già penso anche io che sia così XDXD E la tua sensazione è… esatta!!!! Ho tante di quelle cose in mente che quando mi ritrovo a metterle su foglio non riesco ad ordinarle XDXD baci grossi

 

_Mary: già diciamo che mi sono rifatta nella scrittura nel senso che una cosa simile l’avrei fatta molto volentieri nella realtà XD no, non ho intenzione di fare il raiting rosso però per precauzione è meglio saperlo, no? Potrei sempre alzarlo ad arancione, non lo so ancora. Comunque, no problem, siamo in due ad essere minorenni <3 XD aspetto una tua recensione baci gigantescamente giganti

 

coriandoli_di_zucchero: cara, come va? Ah, hai proprio ragione, quella è la nostra frase ma per una volta, a loro possiamo concederla XDXD Già, era proprio gelosa quell’oca ma Lily si è riscattata u.u

Sono felice che ti piaccia la storia, baci biggosi XD

 

Spero recensirete in tanti.

 

Baci baci

Caramella_rosa_gommosa

 

 

   
 
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