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Autore: terryoscar    21/04/2024    3 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Il ritorno di Nonno Augustin
 
Sono in camera di Oscar, seduta a una poltroncina e mi sventolo con il ventaglio. "Dunque sorellina, sei pronta per lo scherzetto al nostro simpatico nonnetto?"
"Joséphine .... sei davvero sicura? Insomma ... il nonno è anziano! Non vorrei mai che si sentisse male!" Rispondo mentre sistemo Sophie nella sua culla, la osservo un attimo, dorme tranquilla e serena.
"Ma no! Ma no! Vedrai che sarà felicissimo di incontrare suo padre se non che il nostro caro bisnonno! Ih ih ih ..."
"Come vuoi ... ma poi non dire che la responsabilità è anche mia! Piuttosto ... vuoi chiamare anche Marianne? Non vorrei che si sentisse messa da parte .... di solito andiamo in tre nelle segrete."
sorrido al ricordo degli scherzetti che abbiamo fatto a nostro padre … poveretto! Crede davvero di avere parlato con il suo caro nonnino!
 
"Marianne?! Ma si certo, già lo sa, sarà qui a breve."
TOC TOC
"Eccola! Cosa ti dicevo? ... AVANTI!"
 
Vedo la porta aprirsi e Marianne entrare, sorridendo, con ancora indosso il suo abito da sera, in cotone leggero, adatto ad una serata in famiglia.
 
"Anche tu sei d'accordo a fare questo ... come dire ... scherzetto a nonno Reynier?!" Domando sospettosa.
"Certo! Almeno ci divertiamo un po’!"
"E va bene .... cedo .... ma non venitevi a lamentare con me se il nonno dovesse spaventarsi! Devo solo aspettare che arrivi Andrè per lasciare a lui Sophie!"
"Ma no, dai! Vedrai che sarà felice di scambiare qualche parola con suo padre."
"Bene ... se solo Andrè si muovesse ad arrivare! Non posso lasciare Sophie da sola!" Mi avvicino alla culla e vedo Beau osservarmi, come se intendesse dire che c'è lui con Sophie. La porta della mia stanza si apre, è lui, mio marito.

"Oscar, sono qui."
"Ecco .... si. Dobbiamo .... " lascio la frase a metà, imbarazzata. Non intendo di certo mentirgli o nascondergli qualcosa però .... Lo osservo un attimo, mi sorride compiaciuto, come se avesse già capito tutto.
Jo si alza dalla sedia e con tono frizzantino dice: "Bene, possiamo andare!"
Osservo le tre sorelle, sorridono maliziose, anche se Oscar è un poco imbarazzata. Qualcosa mi dice che stanno organizzando qualche scherzetto. "Uhm ... voi tre ... sono certo che state per combinare qualche brutto tiro ...."
Jo continua: "Chi? Noi?! Nooooo ah ah ah ... andiamo sorelle!"
"Ecco .... lo sapevo. Chi è la vostra vittima?!" domando curioso mentre Beau sbadiglia rumorosamente.
"Nonno Renyer!" Risponde Marianne.
"UUUHHHHHH .... e cosa volete fare? Ricordatevi che ha ... uhm ... ottant'anni?"
Oscar continua: "Vogliamo fargli fare una chiacchierata con suo padre."
"Ecco!!! Chissà perchè lo immaginavo! Ah ah ah ... povero Monsieur Reynier!! Mi raccomando .... siate leggere!!" Scoppio a ridere mentre Oscar apre la porta di accesso alle segrete. Una folata di aria fresca arriva nella stanza, un sollievo in questa calda serata estiva.
"Naturalmente ..." Rispondo mentre faccio strada per le segrete.
Vedo le tre sorelle allontanarsi, si addentrano nelle segrete a passo deciso. "Bene, adesso non resta che attendere .... saranno urla o risate?!" Domando ad alta voce a me stesso.
 
Bau bau

Vedo Beau precedere Oscar, anche lui si unisce alla comitiva.

Sento i passetti di Beau, abbasso lo sguardo. "Anche tu?! Vuoi unirti a noi? E va bene ma fai silenzio!"
"Dunque ... il nonno sarà nella sua stanza. Quindi .... per di qua" Avanzo decisa tenendo in mano il candelabro, per illuminarci il cammino. "Questo posto avrebbe bisogno di una bella ripulita!" borbotto mentre tolgo alcune ragnatele dal passaggio. "Bene, fate silenzio ... siamo arrivate!"
Marianne domanda: "Adesso cosa si fa? Jo, tocca a te!"
"Vediamo .... io inizierei con le catene ...  e se magari Beau ululasse ....  sarebbe perfetto!"
"Uhm ... si, ci vorrebbe un ululato per attirare la sua attenzione."
AAAAUUUUUUUUUUUUUU
Sentiamo Beau ululare, come se avesse capito la nostra richiesta.
Prendo le catene ed inizio a muoverle per farle cigolare, mentre mi rendo conto che Oscar ha aperto lo spioncino e sta osservando cosa accede nella stanza del nonno.



 
Mi sto preparando per la notte quando sento un ululato seguito da uno strano cigolio. Esco di scatto da dietro al paravento, ancora ignudo. "Lorene ... l'hai sentito anche tu?"
"Si. Sembrava un ... ma no, mi sarò sbagliata."
AAAUUUUUUU
Clic clac
"Lorene .... c'è qualcosa ....." Poi sento come un soffio tra i miei capelli, un refolo di aria fresca. "Assurdo .... "
AAAAAAUUUUUUUUU
"Renyer, io non so ..." Sussurro confusa.
ccclliiiiiiic ..... cccciiiiiii
Sento un rumore strano, sembra provenire dalle pareti della stanza, come un cigolio, un rumore di catene arrugginite, vecchia ferraglia.
Poi una voce, bassa e cavernosa, che risuona lontana.
"REYNIEEERRRRR ..... REYNIEEEEEEEEEEEEER"
"... Gulp ... cos'era? ... Lorene hai sentito?"
"Uhm .... Reynier .... ho sonno ....." rispondo confusa.
"Ma come fai ad avere sonno dopo ciò che ho sentito?!"
AAAUUUUUUUUUUU
"REYNIEEEEEEERRRRRR" sussurro con voce bassa mentre Oscar soffia attraverso lo spioncino, in modo da fare muovere appena i capelli bianchi del nonno. Marianne agita le catene ed io continuo. "RREEEEEEEYYYNIIIIIEEEEEERRRRR"
"Lorene hai sentito?! Qualcuno pronuncia il mio nome ma dove?"
"L'ho sentito Reynier ..... ma secondo me .... è solo .... solo .... il vento, ecco!" Poi afferro le lenzuola e le tiro su fino al naso. Poi osservo mio marito ed aggiungo: "Dovresti coprirti, Reynier!"
"Ma come fai a sentirti tranquilla?"
"Non sono affatto tranquilla!" Rispondo con voce squillante.

AAAUUUUUUUUUUUUUU
 
"Questa volta l'ho sentito benissimo e anche tu!"
"Uhm ..." ascolto appena le parole di mia moglie, penso a ciò che mi ha detto mio figlio Augustin, stando a ciò che dice, i fantasmi esistono e mio padre l'avrebbe inseguito fin qui ...
AUUUUUUUUUUUU
CLING CLING CLING
"REYYYYYYNIEEEEERRRRRRRRRR"
"Ecco .... ancora ... Reynier ... invece di Uhmmare fai qualcosa!!"
Non mi lascio prendere dal timore, afferro la spada e mi avvicino alla parete. "Tu rimani qui! Io andrò nelle segrete."
"Si si .... ma prima mettiti almeno i pantaloni, Reynier! E magari anche una camicia ... non vorrai ammalarti?!!"
" .. Si, hai ragione!" poso la spada sul tavolo, indosso i pantaloni e la camicia che sono appoggiati alla poltroncina e sistemo in testa la berretta da notte, quella di famiglia, con lo stemma, il pom pom e tutto il necessario per una buona notte. Poi riprendo la spada, mi avvicino alla parete e l'apro. "Lorene, io vado!"
"Ecco .... vai e ... torna vincitore, Reynier!!!"
"Ci puoi giurare!" Dico entrando nel passaggio deciso, deve ancora nascere il fantasma che spaventa uno Jarjayes.
 
"Shh .. allontaniamoci di un poco o il nonno ci vedrà!" Sussurro piano alle mie sorelle non appena capisco che il nonno sta entrando nei passaggi.
"Si, hai ragione, andiamo!"
 
Ci allontaniamo un poco, rimanendo nascoste dietro un angolo particolarmente buio, mentre Beau avanza verso il nonno.
 
Sono entrato nelle segrete, ho in mano la spada ben sguainata ed una piccola candela che illumina troppo poco. "Accidenti, avrei dovuto prendere un candelabro!" Nella fretta sono rimasto scalzo, avanzo titubante sulla fredda pietra quando sento qualcosa di umido, viscido, sulla pelle dei miei piedi, poi qualcosa mi accarezza appena i polpacci.
"AAARGH!!!! VIAAAA!!! CHI .... CHI SEI?!!!"
Sorrido a bassa voce e dico a mia sorella: "Beau ci sta dando una mano ih ih ih ... anche lui sta facendo la sua parte. Bravo Beau!"
"Già .... è davvero un cucciolo intelligente!"
"Adesso però ... usiamo le catene!"
CLING CLING CLING
Sento una goccia scendere dalla fronte, adesso sento anche il suono delle catene. Che ci siano davvero i fantasmi?! ... Devo addentrarmi nelle segrete. Svolto il primo passaggio, passo davanti alla prima e alla seconda stanza poi sento dei gemiti, li confondo, penso che ci siano davvero i fantasmi. Poi la mia mente si rischiara, riconosco che sono rumori molesti, mi avvicino, guardo nello spioncino, è la stanza di Madame Battista, guardo! ... Certo che si da un gran da fare! E brava Madame Battista! Ih ih ... suo marito si sta sollazzando alla grande ih ih ih ... però mi chiedo come farà?! Lei è così volgare!
 
 
AAAAUUUUUUUU
CLING CLING CLING
"Reyniiiiiieeeeeerrrrr!!! Reynieeeeeeerrrrr!!!"
 
 
Mi guardo alle spalle, sussurro: "Ancora?! ... C'è davvero qualcuno ..."
"Ih ih ih ... povero nonnino ..... " sorrido con difficoltà mentre Beau torna verso di noi:
"REYNIIIIEEERRRR!!! FERMATI E ASCOLTAMI!!!"
" ... Padre, siete Voi?"
"CEEEEERTO!!! CHI ALTRI SE NO?!!!!!"
Mi viene da ridere, povero nonnetto.
"Ma ... possibile?! Voi non ci siete più!"
"SONO QUI IN SPIIIIIRITOOOOOOO!! TUO FIGLIO FORSE NON TE LO HA DETTO?!!!!!"
"Si ... ma non gli ho creduto ..."
"MALEEEEEE!! MALISSSSSIIIMOOOOOOO!!!! COME SEMPRE SEI UN PASSO DIETRO!!!!"
"Niente affatto! Io non sono dietro a nessuno! Figuriamoci poi ad Augustin! Tzè ..."
"TZE?!!TZE COOOOOSAAAA?!!! REYNIEEEERRRR ..... TU DEVI OCCUPARTI DELLE MIE NIPOTINEEEEEE!!"
"Io cosa?! E perché mai?"
"PERCHE' AUGUSTIN È TROPPO IMPICCIONE!!!"
"Impiccione?! Non capisco, cosa c'è che non va in Augustin? Lui è un ottimo padre e un nonno premuroso, e un marito esemplare! ... Vi raccomando, non diteglielo altrimenti potrebbe montarsi la testa ed io non lo sopporto quando si esalta."
"E' un impiccione!!! Spia tutti!! Tu .... tu devi convincerlo ad essere ... diverso!!"
"Augustin non spia, sorveglia!"
"NO!!! AUGUSTIN SPIA!!"
"E' il Vostro punto di vista, non il mio! ... E poi ... lui tiene alta la tradizione della nostra famiglia che VOI ci avete inculcato a dovere. Quindi di cosa Vi lamentate?"
"Se non lascia tranquilla Oscar .... avrà un'altra femmina!!"

Sorrido alle parole di mia sorella Jo, poi mi chino e sussurro a Beau "Vai ancora cucciolo ...."
"NO! NO! Oscar ha il compito di darci l'erede! E visto che siamo in argomento, visto che siete vicino a Nostro Signore, pregate, intercedete affinchè finalmente in questa casa arrivi un maschio, bello, forte e intelligente!"
"ARRIVERA' ..... SOLO SE AUGUSTIN SMETTERA' DI ESSERE ASSILLANTE .. E DEVE PREGARE .... PREGARE E .... PREGARE! PREGHIERA E ASTINENZA!!! PER LUI!"
"Uhm ... solo così la famiglia potrà avere il suo erede?"
"ESATTO FIGLIOLO!!!! E OVVIAMENTE .... TU ... DOVRAI ESSERE UNA MARITO ESEMPLARE!!!!!"
"Ma io lo so! Forse mi confondete con il Re di Napoli!? Lui è un traditore, non io!"
"DI QUESTO TI DEVO DARE ATTO ..... MA DEVI PENTIRTI .... DEI TUOI TRASCORSI DI LIBERTIIIIIINO!!! PENITENZA REYNIEEEEERRRRR! PENITEEEENNNZAAAAAAA!!"
Poi vedo Oscar muovere un poco la lampada, per creare delle ombre, mentre Beau riparte verso il caro nonnino.
"Proprio Voi lo dite? Vi ricordo che in vita siete stato un grande amatore proprio come Vostro nipote Armand!"
"IO SONO STATO UN UOMO FEDELEEEEEEE!!!! SCREANZATOOOO!!"
"Non mi risulta! Prima della mia povera madre avete frequentato tutte le cortigiane di corte!"
 
 
 
Sussurro piano: "Ma davvero il vecchio nonno è stato così? Però .... "
"Joséphine .... tu credi che il nonno stia dicendo il vero?"
"Non si mente ai fantasmi ...."
"Sicuramente è la verità ..."
"Ih ih .... che famiglia!!! Ih ih ih!!"
"Una famiglia che non pensa ad altro! Ih ih ih ..." aggiunge Marianne.
"Beh, considerato che il nonnetto ha fatto solo due figli .... significa forse che lui è stato morigerato? Uhm ...."
"Nooooo!!" diciamo tutte in coro.


"PADRE!!! SIETE FORSE .... ANDATO VIA?" Avanzo per il passaggio, sento di nuovo qualcosa di viscido sui piedi, qualcosa che mi solletica. D'istinto salto ed urlo "AAAHHHHRRRRGGHHH!!"
"SONO ANCORA QUAAAA!!! REYNIERRRR!! DEVI OCCUPARTI DEI TUOI FIGLI!!!"
"Ma lo faccio! E poi ormai sono grandi anzi vecchi! Cos'altro dovrei fare ancore per loro?!"
"REDIMERLI!!! OSSERVARLI!!! CONTROLLARLI E....INDIRIZZARLI!"
"Indirizzarli, dove? Come?"
"NON LO SO .... MICA POSSO SAPERE TUTTO, IO!!! ED ORA VAIIIII ...... VAI E .... REDIMILI!!"
"Cercherò di fare del mio meglio! ... Ma Voi come state nell'aldilà? Dico, la Vostra è una vita agiata? Avete visto mia madre? Come sta?"
 
 
"Oh Signore ... e adesso cosa gli dico?" domando alle mie sorelle.
"Quello che ti pare purché sia credibile. Avanti, digli qualcosa! Muoviti!"
"IO .... SONO BLOCCATO QUI IN ATTESA DELLA MIA DISCENDENZA!!! TUTTA COLPA DI AUGUSTIN!!! HA PRODOTTO SOLE FEMMINEEEE!!!!!!"
"Quindi se non avremo l'erede anch'io e mio figlio rischiamo di avere la stessa sorte?" adesso inizio a preoccuparmi, io voglio andare in paradiso!
"OVVIO!!!!"
"MALEDIZIONE! Ciò significa che se Oscar dovesse partorire un'altra femmina dovrò stare col fiato sul collo a quel ragazzo ... André. Santo cielo! Mai avrei pensato che alla mia età avrei monitorato le attività amatorie del NOSTRO erede affinché ci desse a sua volta l'erede! Grunt ..."
"Jo!!! Stai combinando un disastro!!!" sbotto, cercando di non urlare.
Sussurro: "Ma cosa vuoi da me se si sta complicando tutto!?"
"Vedi di risolvere!!! Nostro padre basta e avanza!! Anzi ... avresti dovuto liberarmi di lui!"
 
 
"DUNQUE PADRE, VORRO' INVOGLIARE ANDRE' A PRODURRE FINCHE' NON AVRA' GENERATO UN MASCHIO! AHHH MA TRANQUILLIZZATEVI, CI PENSERO' IO! LO GIURO SULLA MIA VITA!"
 
 
"JO!!! Va sempre peggio!!! Vedi di tranquillizzarlo!!! ADESSO!!"
"Ma che colpa ho io, se questi vecchi sono tutti rincretiniti?! Accidenti a loro e la fissazione del maschio!"
"Non mi interessa come .... ma vedi di liberarmi dei due Jarjayes!! O ti assicuro che .... aiuterò Charles a starti lontano per i prossimi mesi .... lo sai vero che è ancora offeso?!"
"No, no, NOOOOO!" lancio un urlo e mi porto la mano sulla bocca, sperando che il nonno non abbia sentito ...

 
"Padre come sarebbe?! Forse volete che sia più presente nella vita di André? Lo devo addestrare su come produrre un maschio? Oppure devo tenerlo lontano da Oscar affinchè nasca un bel maschio sano e salvo? Se è così penserò a tutto! Appoggerò Augustin in tutto e per tutto! Vi saluto Padre, torno da mia moglie!" Dico allontanandomi in tutta fretta e raggiungo la mia stanza.
 
 
Afferro mia sorella per un braccio e la trascino per i corridoi delle segrete fino a tornare nella mia stanza. "JOSÉPHINE AMÉLIE MARGUERITE DE JARJAYES LIANCOURT!! COME HAI POTUTO?!!!" Urlo furiosa contro mia sorella Jo.
Mi libero dalla stretta e ribatto: "Calmati! Mi stai facendo male!"
"CALMARMI?!! MA TIRENDI CONTO DI COSA HAI FATTO?!!" urlo sempre più furiosa.
"Mi reno conto che anche tu sei stata mia complice, vero Marianne?"
"Oscar, Jo non ha nessuna colpa, la situazione è sfuggita di mano."
"E adesso sarò io a farne le spese? No no no no!!!" sbotto scocciata, mentre scuoto la testa, disperata. Mio padre basta e avanza, pure il nonno, no!
"Io ... non ho colpa!" Dico lasciando la camera di Oscar in tutta fretta.
Mi volto verso Marianne, la osservo ed aggiungo sempre più furiosa: "Non è possibile! Marianne .... questa volta Jo ... me la pagherà!!!"
"Non so cosa dirti .... mi dispiace Oscar, sei davvero in un mare di guai!"
Sento la voce di Oscar, furiosa come non la sentivo da molto. Mi avvicino e domando timoroso: "Oscar ... cosa è successo?!"
"Andrè! ... André!!!! Non avrei dovuto assecondare le follie di mia sorella!!"
"Oh beh ... questa non è una novità ... ma si può sapere cosa è successo, questa volta?!" domando con circospezione, Oscar è davvero molto agitata, con tutti i capelli scompigliati ed uno sguardo che non promette nulla di buono.
"Succede che d'ora in poi non soltanto avremo mio padre alle calcagna, avremo addosso anche mio nonno! Grunt ..."
"Tuo nonno? Ma .... perchè?!" Domando ora un poco timoroso. Troppi Jarjayes, tutti assieme, sono pericolosi!
"PERCHE? ... PERCHE' ... GRUNT ...."
"Sgrunt .... cosa?!" Poi mi volto verso Marianne, la guardo perplesso e domando: "Marianne ... cosa è successo?"
"Beh Andrè ... c'è stato un .... piccolo ... piccolissimo ... involontario equivoco e ..."
"PICCOLO? INVOLONTARIO? MARIANNE!!! SARA' UNA TRAGEDIA!!"
"Ma insomma .... mi volete spiegare una volta per tutte?!”
"Ecco ... vedi Andrè ... oltre a nostro padre .... ora avrai anche il nonno alle calcagna!"
"L'ha appena detto Oscar ma perché?"
"Perchè il nonno ha .... travisato le parole di Jo! Insomma .... per un equivoco il nonno ha capito che se vuole andare in paradiso .... tu e Oscar dovete generare l'erede! Maschio, ovviamente. Un maschio vero ...."
"COSA?!!! Ma è pazzesco!"
"Mi dispiace Andrè .... questa volta lo scherzetto si è ritorto contro di noi ... anzi ... contro te e Oscar!" Aggiungo mentre lascio la loro stanza.
 
"Assurdo! Tutto questo è assurdo!" guardo mia moglie. "E' troppo chiedere di vivere in pace? ... Questa proprio non ci voleva. Non bastava tuo padre adesso avremo addosso anche tuo nonno!"
"Andrè ... ho sempre saputo di avere una famiglia .... ingombrante, ma questa volta è davvero troppo! Dovremmo pensare seriamente di lasciare questo palazzo e trovare una sistemazione solo nostra!" sbotto scocciata.
"Ottima idea! Ti appoggio!"
"Bene ... allora è deciso, lasceremo questa casa! Adesso vado a dirlo subito a mio padre!" Sbotto decisa mentre mi avvicino alla porta della nostra stanza.
"No, no... aspetta! Meglio dirlo dopo essere tornati dal viaggio. Almeno questa stanotte vorrei dormire tranquillo."
"Non intendo attendere un solo minuto!" spalanco la porta ed esco a passo deciso per raggiungere la stanza di mio padre.
"NO!!! Fermati Oscar!!!! Ho sonno, sono stanco e voglio dormire! FERMATIII!"
Non ascolto nessuno, corro, raggiungo la stanza di mio padre e busso decisa.

TOC TOC TOC

"Padre, aprite immediatamente!"
 
 
 
 
Mi accingo a mettermi a letto, mi sistemo la beretta quando sento bussare molto forte, dico a mia moglie: "Marguerite, è Oscar!"
"Come fai a saperlo?"
"Conosco il suo tocco ed è pure arrabbiata! .... AVANTI!"
Spalanco la porta ed entro decisa.
"Padre, Andrè ed io abbiamo deciso di lasciare questa casa!" Sbotto decisa.
"CO ... COSA?! MA DICO, SEI FORSE IMPAZZITA?! PROPRIO ADESSO CHE STA PER NASCERE ..." mi rendo conto di urlare, abbasso i toni. "proprio adesso che sta per nascere il MIO erede?! Niente affatto!" punto il dito ad entrambi. "Voi due resterete a casa e non transigo! E' CHIARO? E sappiate che non accetto repliche!" Poi osservo per bene mia figlia, ha un’aria sconvolta, agitata, con tutti capelli arruffati. Sembra un gatto arrabbiato.
"IO voglio una casa MIA!!! Sono stufa di essere controllata, sorvegliata, spiata e tutto il resto!!" sbotto sempre più infervorata mentre sento una mano di Andrè prendere la mia. Mi ha seguita, raggiunta, mi sostiene.
Punto il dito contro i due e sbotto: "Io non ti controllo e non ti sorveglio! Forse non ti sei resa conto che sono meno apprensivo di quando aspettavi Sophie? Si o no?! Dunque adesso cosa ti prende?"
"Mi prende che .... che .... " e adesso cosa gli dico, non posso certo raccontargli della nostra scorribanda nelle segrete.
"ALLORA?!!! Dunque non hai alcun motivo di irritarti in questo modo!" poso la mano sulla sua spalla. "Figliolo ehm ... scusami volevo dire figliola. Sai, per più di vent'anni mi sono rivolto a te come se fossi davvero un maschio. Dicevo, ti capisco, aspetti un bambino e so bene che le donne in gravidanza spesso sono nervose e a volte fuori di testa e tu non sei un’eccezione! Con ciò voglio dire che io non ti ho irritata e tu non hai alcun motivo di andartene."
"Ma ... ma  ..." borbotto confusa. "Io non sono nervosa. Io voglio ... voglio .... rispetto! Ecco, io esigo rispetto e ... libertà!"
Marguerite interviene: "Oscar, questa volta riconosco che tuo padre ha ragione. Non vedo la ragione della tua decisione! ... Tuo padre non ti assilla, non ti spia, non ti sorveglia. Cosa desideri di più?"
"Ma ... " sono davvero senza parole, non mi resta che voltarmi ed uscire dalla stanza, questa volta ho perso. "Io ... torno a dormire, domani mattina dovremo alzarci presto! Vi auguro una buona notte Madre!"
"Buona notte a te, Oscar."
Mi volto, Osservo Andrè ed aggiungo: "Andiamo ...." poi afferro la sua mano e lo trascino via con me.
 
Vedo la porta chiudersi, prendo la mano di mio marito e dico: "Augustin, andiamo a dormire ... domani ti attende un viaggio faticoso anche se breve."
"Si, meglio Marguerite. Però davvero non capisco tua figlia! Ma cosa le è preso?"
"L'hai detto tu: è incinta!"
"E allora? Anche tu sei stata incinta, per ben sei volte! E non sei mai voluta scappare da palazzo!"
"Ma l'avrei voluto tante e tante volte a causa di tuo nonno! Ricordi? Ci spiava, sempre!"
"Mio nonno non spiava ... sorvegliava!" rispondo fiero.
Mi metto a letto, con disinvoltura tiro su le coperte e concludo: "Si, certo ... proprio come te. Buona notte Augustin!"
"Si si ... buona notte, Marguerite ... Ma tu ... tu domani verrai con noi alla ricerca del nostro padre spirituale, vero?!” Domando mentre mi sistemo nel letto e passo un braccio attorno alla vita di mia moglie, voglio abbracciarla, stringerla, baciarla …
"No, no, preferisco rimanere a palazzo. E poi domani mattina partirà Madame Battista ed io farò ripulire la sua stanza da cima a fondo!"
"Ma ... tu davvero vorresti lasciarmi nelle mani di mio fratello Armand? E abbandoneresti tua figlia Oscar, la lasceresti venire senza il tuo sostegno?" domando con voce suadente mentre la stringo un po' di più a me.
"Oscar ha suo marito. E' in ottime mani!" rispondo decisa, con leggerezza, mentre sorrido alla vista dell’impegno che mio marito sta mettendo per convincermi.
"Ma ... io come farò senza di te?!"
"Con te ci sarà Armand e poi Anna rimarrà qui a palazzo."
"E ... e allora?!! IO ho bisogno di te!! Mica di Armand! Insomma, c'è una evidente differenza tra te e ... lui!"
"Non dire sciocchezze! E poi mi sentirei di troppo, visto che Anna non verrà."
"Ma verrà Andrè! Quindi ... se Oscar è un maschio, Andrè è la moglie. Ed anche io voglio mia moglie con me!"
 
Certe volte le idee di mio marito sono davvero folli … Oscar è un maschio, Andrè è la moglie …. È di nuovo impazzito!
 
"Ma io non voglio venire!"
"Ma perchè?!!!" domando con voce suadente mentre avvicino il mio viso al suo, alla ricerca delle sue labbra.
"Augustin non fare così ..."
"Così .... come?!" domando posando le labbra vicino all’orecchio, in quel posto che so che a lei piace tanto.
"E va bene, hai vinto, verrò con te!" rispondo mentre sento un brivido percorrermi il corpo, iniziando da dietro l’orecchio per poi scendere …. Augustin sa come blandirmi.
"Grazie Marguerite! Sei un Angelo. Ma ora vieni qui ... e fatti baciare!"
"Augustin ..."
"Ti amo Marguerite ...  e ti desidero ... ora!" Aggiungo con voce suadente mentre poso le mie labbra sulle sue.
 
 
Rientro a passo veloce nella mia stanza, chiudo l'accesso alle segrete e osservo mia moglie Lorene.
"Mio padre ... mio padre è qui, Lorene!!"
Vedo mio marito entrare deciso e iniziare a camminare avanti ed indietro per la stanza, mentre borbotta cose assurde.
"Tuo padre?! Ma cosa dici?! Reynier sei forse sonnambulo?"
"No no no! Mio padre è qui ... il suo spirito è qui! IO ci ho parlato! Ah ... ma Augustin me lo aveva detto!!!"
"Non vorrai che ti creda!?"
"Osi forse mettere in dubbio ciò che dico? Lui ... lui era la dentro! Ed è qui! Lui ci spia, tutti! Lo capisci Lorene? E poi ... poi mi ha detto delle cose .... terribili!! Devo trovare Augustin, subito!"
"Tuo figlio, ti ha suggestionato."
"NO! IO L'HO SENTITO!! IO CI HO PARLATO!! LO CAPISCI?!!"
"L'avrai sognato."
"Sei una miscredente. Vado da mio figlio!" Aggiungo mentre afferro il mio bastone, spalanco la porta ed esco, il più velocemente possibile.
 
Osservo mio marito, sospiro mentre lascia in tutta fretta la nostra camera.
 
Raggiungo la stanza di mio figlio, busso deciso.
TOC TOC TOC
Poi spalanco la porta senza neppure attendere risposta.
"AUGUSTIN!! TU ed IO dobbiamo parlare!!"
 
 
Marguerite ed io siamo sotto le coperte nudi, all'improvviso la porta si  spalanca la porta e udiamo la voce di mio padre, digrigno a gran voce: "PADRE!!!! MA CHE MODI SONO QUESTI?"
"AUGUSTIN!! Non è il momento per il sollazzo! La situazione è grave, molto grave! Ho parlato con mio padre!" Aggiungo deciso mentre mi accascio su una poltroncina. La prima che trovo, per altro osta in una posizione piuttosto …. Compromettente!
"COSA?!! E POI ... USCITE! NON VEDETE CHE SONO IMPEGNATO?"
"Non mi interessa. E poi non stai facendo nulla che io non abbia mai fatto. Non con Marguerite, ovviamente! Forza, vieni qui che dobbiamo parlare!"
Ho infilato la testa sotto le coperte e protesto: "SUOCERO, LASCIATEMI INDOSSARE UNA CAMICIA!"
"Oh Marguerite .... fai come credi! Anzi ... per tua informazione, so benissimo quanto tu sia bella, affascinante e tutto il resto ... ma sei una figlia, per me!"
"Quindi dovrei farmi vedere nuda da Voi?"
"Come desiri tu, mia cara. AUGUSTIN!!! Ti muovi? Esci da sotto le lenzuola!!!!"
 
Che figlio indisciplinato che ho!
 
"Ma volete capire che sono come mia madre mi ha fatto?!"
"Guarda che ti ho fatto anche io!! Cosa credi?!" aggiungo ironico, che razza di figlio che ho.
"Basta! Tanto è inutile discutere con Voi!" mi siedo sul letto coperto dalle coperte solo nella parte bassa mentre mia moglie non ha tirato fuori nemmeno la testa. "Avanti! Siate sbrigativo. Cosa volete?"
"Avevi ragione, Augustin. Mi scoccia ammetterlo ma avevi ragione"
"Riguardo a cosa?"
"A mio padre, ovviamente!"
"Solo dopo quarant'anni te ne accorgi?!"
"Zitto, screanzato! E non ti permettere di darmi del TU!! Comunque, mio padre è qui!" Poi batto il mio bastone a terra.
"Perché siete qui?"
"Perchè dobbiamo andare a controllare il nostro erede! Ovvio!" possibile che mio figlio non capisca? Che abbia ancora il cervello sotto alle lenzuola?
"Il nostro erede sta benissimo. Lasciatelo, anzi lasciatela in pace! Buona notte!"
"NO! Dobbiamo sorvegliare il nostro erede o faremo la stessa fine di mio padre!" Aggiungo deciso mentre mi sistemo la berretta da notte per bene in testa.
"Ma quale fine?"
"Restare qui per sempre!!"
"Qui?! In questo palazzo?! E qui che voglio rimanere!"
"AUGUSTIN!!! Mio padre è qui! E resterà qui fin tanto che non avremo un erede, un maschio, uno vero! Capisci? Mi ha detto che dobbiamo sorvegliare Oscar!! Muoviti e vieni con me, adesso!"
"Vostro padre?! Ma non eravate Voi a dire che i fantasmi non esistono? E poi cosa c'entra Oscar?"
"Ma mi ascolti, Augustin? Ho parlato con mio padre!!" rispondo deciso.
 
Mio figlio questa sera non capisce ... forse frequenta troppo Marguerite … possibile che non sia come me, io faccio tutto quello che faccio ma resto sempre lucido.
 
"Si, ho sentito! Cosa Vi ha detto?"
"Di sorvegliare Oscar! Ma insomma Augustin!! TU NON STAI AFFATTO BENE!!"
"Ero impegnato a pensare e a fare altro quindi mi pare ovvio che sia distratto! Ma perché dovremmo sorvegliare Oscar?"
"Per avere un maschio!!! TU non stai affatto bene, sai? Marguerite ... devi avere più cura di mio figlio!" Aggiungo mentre lo osservo per bene.
"Ne stavo avendo ... poco fa!"
"Non quel genere di cura!! Ma insomma .... siete due lussuriosi!! Voi due invece ... dovreste prendervi cura della nostra discendenza!"
"Lo sto facendo!"
"Non mi pare proprio! Ed ora alzati e vieni con me! Veloce, Augustin!!!"
"Ma dove?"
"Da Oscar!!! Ma Augustin, TU non stai affatto bene!!"
"Sono stanco!"
"E allora? SE hai ancora la forza per certe .... attività, ne hai anche per me. Muoviti e andiamo!!"
"Ma sono nudo!!!" rispondo esasperato.
"E vestiti! Ma cosa aspetti?!!"
"Grunt ... MALEDIZIONE!" Protesto dando un pugno al materasso. Poi sento la voce di mia moglie.
"Augustin muoviti! Sto soffocando sotto le coperte! VESTITI E PORTA TUO PADRE FUORI DI QUI!"
"SGRUNT!! E va bene, Padre. Avete vinto!!" Lancio le coperte e mi alzo in tutto la mia possenza. "In quanto a te, Marguerite, non scappare ..." Poi afferro le mie culottes e cerco di infilarle in tutta fretta, saltellando da un piede all'altro.
Osservo la parte bassa di mio figlio e dico: "Però!! Anche se ormai sei vecchio, sei ancora efficiente!"
"CERTO!!! Efficiente e molto ma molto ben dotato!!" Rispondo fiero e deciso, sorridendo compiaciuto.
Guardo mio figlio e con tono sarcastico concludo: "Non ti esaltare! Ricordati che la tua attrezzatura non è stata capace di darmi nemmeno un erede!"
"Oscar è il mio erede! Ed è perfetta! E poi ... è risaputo che è la donna a determinare il sesso, mica l'uomo!"
"Io non ne sarei tanto sicuro! Muoviti! Ho una certa fretta!"
"Andiamo"!" aggiungo fiero mentre infilo la giacca da camera. "Certo che fa caldo questa sera".
"Ma cosa ti importa del caldo! Andiamo!" Mi volto verso Marguerite ed aggiungo: "Mia cara nuora ... buona notte!! E perdona i modi un poco bruschi ... ma tu lo sai, con Augustin servono le maniere forti!"
"Sarà! ... Ma solo con Voi!"
"Sei una contestatrice, Marguerite! Proprio come tua zia!"
Sento mio suocero sbuffare mentre trascina con se mio marito. Dopo quarant’anni abbondanti di matrimonio … non è cambiato assolutamente niente. Povero Augustin! Poi sbotto davvero scocciata: "Ora basta! Sto soffocando qui sotto. USCITE!"
"Si si ... andiamo Augustin!" Afferro il mio bastone ed esco dalla stanza, seguito da mio figlio.
Raggiungiamo la stanza di Oscar, busso deciso.
TOC TOC TOC
"Apri! Sono tuo nonno!! Il capostipite!"
 
 
 
André si è appena messo a letto mentre io mi accingo a raggiungerlo. Sophie dorme beatamente sulla culla mentre Beau è disteso sul tappeto davanti alla pediera. Improvvisamente sento un tocco deciso alla porta, Beau scatta in piedi e comincia ad abbaiare. Mi porto il dito alla bocca e dico sotto voce: "Sccc ... zitto Beau! Sophie si è appena addormentata!"
AUUUUUUUU
"Oscar .... ma cosa vuole adesso tuo nonno?!" Domando mentre scendo veloce dal letto ed afferro Beau, nel tentativo di zittirlo, se dovesse mai svegliare Sophie .... la piccola strilla troppo forte.
"Cosa vuoi che sappia!?" apro la porta. " Nonno, Padre! Cosa succede?"
"Oscar, non guardare me. In questo caso sono vittima di mio padre, così come tu lo sei di tuo nonno!"
Osservo mio padre, ha i capelli, i pochi capelli, scompigliati. Qualche segno inequivocabile in viso. Forse è vero, il nonno deve averlo disturbato. Mi sposto appena e li lascio entrare.
"Buonasera Nonno, prego, accomodatevi pure!"
"Grazie Oscar!" entro deciso, e mi accomodo sulla prima poltroncina che trovo. "Dobbiamo parlare! ANDRE'! Vieni qui, veloce!"
 
Almeno questi due non si stavano intrattenendo!
 
Avanzo lentamente. "Sissignore!"
"Dunque .... questa notte ho parlato con mio padre. Voi due dovete darmi un erede" sentenzio deciso, tutto serio e composto.
"Ma Signore! ... Io ..." Osservo l'espressione di mia moglie, temo una sua reazione.
Non resisto e intervengo: "Nonno che storia è questa?! Di cosa state parlando?"
"Del fatto che TU devi darmi un erede, un maschio, uno vero. In caso contrario MIO padre non avrà pace e ... quando, il più tardi possibile, anche il mio trapasso avrà luogo ... neppure io avrò pace! E neppure Augustin! Quindi ci serve un erede, maschio, vero. Da te!"
"Non vorrei contraddirvi ... ma mi pare di essere in attesa ... o forse lo avete dimenticato, Nonno?!" Domando mentre mi accarezzo la mia pancetta.
"Si, lo so, ma nel caso che dovesse essere l'ennesima femmina ..." guardo Andrè e punto il dito. "TU dovrai ridarti da fare. INTESI?"
"INTESISSIMI Signore!" Rispondo mettendomi sull'attenti e scoppiando a ridere alla vista dell'espressione di Oscar.
"Tu ... tu ...NON CI PENSARE NEMMENO, CHIARO?!" La sento urlare furiosa mentre mi punta un dito dritto sullo sterno.
"Taci tu, nipote! Lascia fare a noi uomini! Certe cosa appartengono a noi non a voi!"
"FINO A PROVA CONTRARIA LA PANCIA E' MIA!!! E QUI ..." indico la mia pancia, "COMANDO IO!!!"
Osservo Oscar, è furiosa, con i capelli scompigliati, pronta a dare battaglia.
Augustin interviene "Calmati figliola! Potresti sentirti male." prendo per un braccio mio padre. "Venite con me! Oscar deve riposare. Domani dobbiamo partire... "poi guardo mio genero. "Andrè tu sai cosa fare quindi tranquillizza tua moglie!"
"Signore ... conoscete bene Vostra figlia ..." aggiungo spalancando le braccia.
"La conosco, la conosco! E' mio padre che non la conosce affatto. Andiamo Padre!" Concludo tirandolo via.
"VOI DUE!!! ANZI, VOI TRE! RICORDATEVELO PER BENE! QUESTA SARA' LA MIA ULTIMA GRAVIDANZA!! MASCHIO O FEMMINA CHE SIA!!!" Urlo mentre li vedo allontanarsi. Poi mi volto verso Andrè ed aggiungo: "Ricordatelo per bene ... questo sarà il nostro ultimo figlio, sono stata chiara?"
"Sssssi ... si ... ma calmati ... e poi io ... a dire il vero avrei voluto una famiglia numerosa, almeno quattro, ma se tu non sei d'accordo per me vanno bene solo due ...."
 
Reynier dall'uscio della porta urla: "HAI SENTITO TUO MARITO?! DAGLI ASCOLTO!"
 
"DUE!!! E basta! Chiaro?!"
Vedo Oscar avanzare minacciosa, mi spinge verso la camera, indietreggio, un passo dopo l'altro, fino a trovarmi contro al nostro letto.
"TACETE NONNO!!!!"
 
Continuo a trascinare mio padre e sussurro: "CalmateVi! Vedrete che questa volta avremo François! E adesso torniamo in camera nostra!"
"AUGUSTIN!!! Non pretenderai che IO divida il letto con te?!"
"Ma cosa dite?! Vi porto da Lorene!"
"Hai detto camera nostra ...." sbotto scocciato. "E ricordati che se sarà un'altra femmina ... TUA figlia dovrà riprodursi ancora ... e ancora ... e ancora!"
"Tacete se ci tenete alla Vostra vita."
"E perchè mai dovrei tacere?!"
"Perché non conoscete mia figlia Oscar! Ecco perchè!"
"E allora? E' una femmina! Ragiona come una femmina ... beh non sempre ma ciò non toglie che sia una femmina, e ti ha sempre obbedito, ti obbedirà ancora! Quindi tu le ordinerai di riprodursi ancora ... e ancora ... e ancora. Fino ad avere il nostro erede!"
"Oscar non obbedisce a nessuno. E quando dico nessuno, è nessuno! ... Soprattutto a suo marito!" siamo davanti alla porta di mio padre, busso.

"AVANTI!"

Abbasso la maniglia e spingendo appena mio padre dico: "Lorene, Vi consegno Vostro marito! Eccolo! E' tutto Vostro!"
"Grazie Augustin ... come sempre sei molto gentile. Ma ... entra un attimo, per cortesia!" Domando con voce suadente, anche se ancora un po' spaventata dai rumori sentiti.
"Scusatemi Lorene ma sono molto stanco e domani partirò. Quindi, scusatemi!"
"No no no!! Augustin!!! IO devo sapere!!" Urlo tra lo spaventato ed il disperato.
"Sapere cosa? Io non capisco?"
"Di tuo nonno. Voglio sapere se tu ... tu credi che il suo fantasma sia qui?!"
"Lorene, ecco ... si, è vero ma Vi assicuro che non reca alcun fastidio a nessuno. Lui è come mio padre, borbotta. E adesso vado!"
"Come sarebbe a dire? IO ho paura dei fantasmi!!! E se venissi qui a ... a.... tirarmi le lenzuola? O se ...  se ci SPIASSE?!! Ma certo, CI SPIA!!!!!" Sbotto scocciata.
"Ma no!!! E poi potrebbe solo sorvegliare e non spiare! Lorene, mio padre non esce dalle mura delle segrete quindi siate tranquilla."
"Eh, non uscirà ... ma dalle mura si può vedere tutto!!! Me lo ricordo bene, tuo nonno! Ci spiava, tutti!!"
"Ma no! Ma no! Ma NOOOO! Lui non ci spia! Vuole solo assicurarsi che avremo il nostro erede!"
"E come se ne assicurerebbe? Sentiamo .... un po'?!"
"E' un fantasma o no?! Lui tutto sa e tutto può!"
"E tutto vede! Ergo ... ci spia!! E io ... io .... io ho paura! Ci sono dei rumori che vengono da quelle pareti ... lo capisci?!"
"Lorene!! Cosa posso dirVi?! Cambiate stanza."
Sussulto alle parole di Augustin. "E dimmi ... Marguerite lo sa? Del fantasma ... intendo!"
"È risaputo da tutti. Solo Voi non ne eravate a conoscenza. Ecco, adesso lo sapete. Buona notte!"
"Oh povera me! Pure il castello infestato!!" Borbotto, poi mi volto verso Reynier ed aggiungo: "Tieni la spada sul comodino ... IO ho paura dei fantasmi!"
"Non dobbiamo avere paura di mio nonno ma di un'altra femmina che potrebbe generale Oscar!"
"E allora? Sarebbe la ben venuta, Reynier! Vedi di ricordartelo! Uomini ... sbuff ..."
"TACI! Tu non capisci nulla!"
"MA COME TI PERMETTI!!! SCREANZATO!!!" Sbotto furiosa. Maschi, non capiscono nulla, assolutamente nulla!
"AHHHH BASTA! IO VADO A DORMIRE!"
"ASSOLUTAMENTE NO!!! Tu resterai ben sveglio a vegliare sul mio sonno!!"
"COSA?! Ma nemmeno per sogno!" mi infilo a letto, mi sistemo prima i cuscini e poi le coperte. "Augustin, lasciami dormire, va via!"
"Certo Padre. Lorene, Vi auguro una buona notte ... e non preoccupatevi, il nonno è un cara fantasma, molto buono, corretto e ... non disturba affatto!"
Stringo i pugni per la rabbia. "GRUNT .... ARG ..."
 
 
 
 
 
 
Poco fa ho visto passare nei corridoi il vecchio Generale era in compagnia  del mio Augustinnnnn ... devo salutarlo prima di lasciare il palazzo ma un saluto tutto mio ....


Cammino in tutta fretta per recarmi in camera mia, svolto l'ultimo corridoio, arrivo nei pressi di una colonne e vedo sbucare Madame Battista. Tiro su gli occhi e borbotto: "Uhm ... povero me!"
"Uhm ... lo dico io, Augustinnnnn .... ahhhhh quanto Vi ho pensato mentre ero in intimità con mio maritoooo ahhhhh ...."
"Ma cosa? Ma ... ma ... Voi siete pazza!!!" sbotto scocciato.
"Sarei pazza solo per aver detto la verità? Ascoltate! ... Domani entrambi lasceremo il palazzo, Voi per il Vostro viaggio ed io ahhhh ahimè per andare a vivere nel palazzo di mio marito. Ecco, non pensate male ma  io desidero solo salutarVi!"
"Bene, lo avete appena fatto. Buona notte Madame!”
Afferro la sua mano, lo tiro a me. "NOOOOO non così! Voglio almeno un abbracciooooo ." mi avvento addosso al mio Generale, l'abbraccio, lo stringo, le mie mani scendono giù fino al suo fondoschiena, con le mani l'accarezzo e infine lo stringo con tutte le mie forze. "AHHHHHHHHHHHHH ..... che goduriaaaaaa siiiiiii ..."
 
Salto, Madame mi ha preso di soppiatto. Sono un pessimo generale se non so neppure schivare gli assalti di una vecchia. Sento il suo grasso corpo contro al mio, le sue mani sulle mie natiche, mi strizzano, pizzicano e non so neppure io cos'altro. Poi un urlo. "AUGUSTIN!!!!!!!" è la voce di mia moglie, furiosa.
Entrambi saltelliamo alle urla della megera Marguerite. Sento le guance accaldate e dico: "Non ... non è come pensate, volevo solo salutare il pa ... padrone di ca ...casa..." faccio un inchino e scappo via.
Sono furiosa, corro contro la sgualdrina. La raggiungo la afferro per i capelli e tiro. Tiro forte, decisa, furiosa.
Subisco in silenzio gli attacchi della moglie del mio Generale, mio marito non deve scoprire ... arg ... tento di ripararmi con le braccia e le mani ma nulla, continua a picchiarmi ....
Inseguo Marguerite, la raggiungo e la afferro. "Marguerite ... tu non vuoi uno scandalo, vero?!"
"Certo che non voglio! Altrimenti il marito di questa svergognata ce la lascia qui ed io non voglio! Deve sparire!"
"E allora vieni via ... ahi ahi ... che qui la parte lesa sono io! Marguerite ... ti toccherà passarmi quel magnifico unguento sul mio didietro .... ohi ohi ohi ...."
"Maledetta!" mi tiro su, la guardo, digrigno: "Vi lascio andare solo per il piacere di vederVi fuori da casa mia. Sgualdrina!"
Mi alzo in tutta fretta, corro verso la mia stanza, sussurro: "Le donne di questa famiglia sono tutte pericolose ed egoisteeee ..." entro in camera e mi chiudo dietro poi guardo mio marito, dorme profondamente, per fortuna ....





Mie care Lettrici, Miei cari lettori,
Oltre mia più rosea aspettativa, le due Arpie hanno terminato il nuovo capitolo.
Ahimè ... esso è privo di siparietto ma sono certo che apprezzerete ugualmente.
Buona lettura e ... al prossimo capitolo ... che sono certo tarderà un poco ... ma non certo a causa mia!
Il Vostro Gen. Augustin Reynier Francois comte De Jarjayes

 
   
 
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