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Autore: Spensieratezza    23/04/2024    1 recensioni
Sirius è appena caduto attraverso al Velo e si ritrova dove non avrebbe mai pensato di ritrovarsi. Nel passato. Un passato dove il suo migliore amico James non ha ancora perso la vita per ordine di Voldemort. Sirius sbalordito, si ritrova a dover affrontare un mondo in cui non sa come dire la verità al suo migliore amico, terrorizzato dall'idea di proteggerlo da un pericolo che non sa neanche lui se riuscirà stavolta a sventare. Paura e sensi di colpa si mescoleranno a nuovi sentimenti che non pensava di poter provare proprio verso di lui.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il ritorno dei ricordi era stato strano per Remus. Strano come un film che aveva guardato in televisione e che l'aveva fatto piangere. Strano come essersi immedesimato nel protagonista e aver pianto la sua sorte o quella dei suoi amici. Strano come realizzare che quella persona sei stato tu, ricordarlo ma sentirsene distaccati come se ricordassi a malapena che fosse successo a te.
 
È così strano...ricordo tutto...ricordo Tonks, Teddy... Ricordo la vita lasciare il mio corpo e il pensiero che Harry avrebbe pianto qualcun altro a cui voleva bene e che non era giusto neanche un po' ...e che stavo lasciando il mio povero bambino...che sarebbe rimasto orfano..e la mia amata Tonks..ninfadora..Che forse stava morendo insieme a me. Ricordo di averla amata, ma...è come se adesso non provassi..più niente..
 
Remus si strinse le spalle, abbracciandosi da solo, cercando un conforto e consolazione di cui aveva assolutamente BISOGNO in quel momento.
Il vento soffiò assieme al caldo tepore di quel giorno d'estate. I suoi capelli mossi dal vento, si girarono assieme alla sua faccia quando qualcuno lo chiamò.
 
"Remuuuus!"
 
Eccoli lì. Quanto erano belli i suoi amici. Avevano dei buffi cappelli da turisti e Sirius che buffone, aveva dato il meglio di sè con quel cappello nero e James che aveva sempre il bisogno di andargli dietro, aveva un sontuoso cappello color paglia comprato chissà dove.
 
Se avesse indovinato ai tempi delle scuola, che i suoi due amici fossero stati innamorati, avrebbe fatto in modo di intrappolarli in un gioco stuzzicante, tipo obbligo o verità, solo per vedere l'imbarazzo sul loro volto quando sarebbero stati costretti a baciarsi!
Ma poi sarebbero riusciti a lasciarsi? Forse no. Forse Harry non sarebbe mai nato...e allora forse è stato meglio così.
 
Ma mentre si avvicinava a loro, "Ehi, scavvezzacolli!!" non riusciva a impedirsi di pensare, che avrebbe voluto vederli, in quelle veste. Sì, gli sarebbe proprio piaciuto vederli.
 
"Ehi!!" protestò Sirius quando Remus prese il suo cappello e se lo mise in testa, rincorso da Sirius mentre salivano sull'aereo correndo mentre James si lamentava che avevano lasciato a lui i bagagli.
Sì, sarebbe stato bello vederli.
 
"Allora, le tappe saranno tre, in tutto: Irlanda, Norvegia, e Francia.
Remus si sentiva come un viaggiatore con quella ridicola cartina.
 
“La mappa del malandrino è più bella!” disse Sirius strappandomela di dosso.
“Ehi!”
“Mentre questo aggeggio è più bello dei fottuti camini!” disse James guardando l'interno dell'aereo con lo sguardo allegro di un bambino.
 
Sirius lo guardò con sguardo innamorato e Remus li guardò di riflesso, beandosi di quella visione. I ricordi di quello che accadde in un’altra vita, lo tormentava ancora, la solitudine che aveva vissuto, pensando che un suo amico era morto e l’altro in galera per averlo ucciso, lo aveva fatto soffrire molto e aveva fatto arrivare molto presto delle rughe in anticipo sul suo viso.
 
“Ti entusiasmi sempre per nulla. Sei il solito bambino, James!” disse Sirius appoggiando la testa sulle sue gambe.
Remus ebbe un tuffo al cuore, ricordandosi come aveva pensato, quando era tornato da Azkaban, che Sirius fosse un bambinone troppo cresciuto in effetti.
James lo picchiettò sulla testa, Sirius si coprì la testa sulle mani ma poi subito dopo accarezzò quei capelli aggrovigliandoli sulle sue dita.
 
“Vado a prendere del cibo per i bambinoni.” Disse Remus, una scusa per alzarsi.
 
“Non siamo mica all’espresso per Hogwarts!” disse James.
“Ti piacerebbe!” disse Sirius di rimando.
 
Renus ridacchiò tra sé e sé, poi adocchiò uno specchio e si guardò.
Cercò a tentoni con le dita, tracce di rughe che non erano mai comparse sul suo viso.
 
Era come attraversare di nuovo un viaggio nel tempo.
   
 
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