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Autore: 00Alice Cullen00    20/09/2009    7 recensioni
“Emm… e che ho sentito che molte ragazze della tua età… beh… soffrono di alcuni problemi alimentari… come non so… la bulimia…” disse sempre imbarazzato. Ebbi un sussulto “No, no ma Edward, non ti preoccupare…” “Ok… però sappi che io ci sono… in ogni caso, in ogni momento… voglio solo che tu lo sappia… Non ti giudicherei lo sai…” “Si Edward, lo so che ci sei… Grazie”... [...] Mezza con le lacrime agli occhi mi inginocchiai vicino al water, e infilai le due maledette dita in gola. Subito dopo averlo fatto mi misi a piangere mentre sussurravo “Edward… Edward” Non ebbi il tempo di ragionare che Edward entrò nel bagno, la faccia sofferente, non arrabbiata, ma piena di compassione.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come un battito d’ali…

 

Capitolo quinto: Fame

 

Fame, fame, fame…

Guardai l’ora sull’orologio digitale, le 3.30…

Ero andata a dormire a mezzanotte e mezza, dopo cinque partite a scacchi, due vinte da me e tre da Carlise, ero quasi del tutto sicura che lui me le aveva fatte vincere apposta, ma non importava, avevo avuto il mio silenzioso momento di gloria.

E da quando mi ero coricata non riuscivo a dormire… pensavo solo al cibo…

Ero quasi del tutto sicura che Carlise era rimasto immobile sulla poltrona, nonostante io non lo avessi più sentito…

Fame, fame, fame… era il mio unico pensiero in quel momento… ero senza volontà… non potevo resistere… era un richiamo più forte di me…

Mi alzai dal letto, sicura di essere osservata da Carlise, cercai le ciabatte, e mi diressi verso la porta.

Prima di uscire dissi ancora: “Non mi seguire… per favore” l’ultima parola mi uscì più come una imprecazione.

Chiusi la porta, con tutta la silenziosità possibile e scesi le scale.

Subito mi avventai sul frigo, trovai due tranci di pizza avanzata, li presi e li mangiai, così com’erano, freddi, non mi importava… dovevo riempire quella sensazione orrenda di vuoto… di nullità…

Subito dopo afferrai un piatto, conteneva dei resti di pasta, lo presi e ne mangiai il contenuto. Poi presi il budino e mangiai anch’esso senza il cucchiaino però…

Continuai a setacciare il frigo e trovai solo gli affettati e il burro di arachidi… perfetto, mi feci un panino e ingurgitai anche quello.

Passai alla dispensa trovai un pacco di cracker, della focaccia e un pacchettino di biscotti.

Quando mi sentii sazia misi la faccia sul tavolo. Mi sentivo molto, molto meglio…

Attesi qualche minuto e mi fiondai in bagno.

Non riuscivo a smettere di piangere… sapevo che Carlise sentiva… sapevo che era a conoscenza di ciò che avevo fatto…

Mi lavai accuratamente la faccia e mi sciacquai la bocca.

Dai miei occhi continuavano a scendere lacrime. Mi imposi di trattenerle, per rendermi presentabile… per cercare di rimanere normale.

Uscii dal bagno chiusi la porta mi voltai e trovai Carlise, di fronte a me… mi guardava… ma non avevo il coraggio di alzare gli occhi e guardarlo in faccia.

D’istinto tornai a singhiozzare e lui mi prese tra le sue delicate e fredde braccia.

Era un abbraccio paterno… più caloroso di qualsiasi altro, nonostante la sua temperatura.

Rimanemmo abbracciati per non so quanto tempo. Io continuavo a piangere e lui mi stringeva a se.

Non sapevo più che fare… in quel momento… solo in quel momento mi resi conto di aver toccato il fondo… e di ciò che avevo minimamente fatto ad Edward… e ad il resto della Famiglia…

Quando i miei singhiozzi iniziarono ad affievolirsi fino a scomparire Carlise mi lasciò andare.

“Come stai? Un po’ meglio?” chiese con la sua voce dolce e delicata.

Feci cenno di sì mentre tirai su col naso.

“Ti va di parlarne?” chiese ancora.

Non sapevo perché, ma in quel momento era la cosa che volevo fare più di tutto… e con Carlise, non con Edward.

Volevo Carlise al mio fianco, avevo bisogno di parlare… di sfogarmi… di parlare senza pensare sempre a non scombussolare Edward.

Feci un altro cenno affermativo, mentre i miei occhi tornarono a lacrimare.

Carlise mi condusse nella camere e chiuse la porta.

Restammo alcuni minuti senza dire nulla, in fondo era anche una nuova situazione per lui… non sapeva bene come comportarsi.

Poi mi richiese.

“Come stai?”

Non risposi, un singhiozzo uscì dal mio petto… era più che esauriente come risposta.

“Bella… sai bene che sono qui per aiutarti…” attese un mio cenno di risposta, e io mossi la testa su e giù indicandogli un sì.

“Bene… allora… quando è iniziato?” mi chiese con un tono misto medico e padre.

Mi schiarii la gola e balbettai “circa… quattro mesi fa…”.

Carlise rimase composto, ma sapevo che era rimasto sorpreso…

Si chiedeva come avessi potuto tenergli nascosta una cosa del genere per così tanto tempo.

“Ok –continuò- e… perché hai iniziato?” Stentò un po’ per pronunciare l’ultimo pezzo della frase.

In quel momento mi venne in mente tutto.

Era un pomeriggio, e mi sentivo vuota… mi sentivo una nullità… davo solo grane… a Edward, al resto della famiglia e a Charlie.

Avevo avuto una brutta litigata con mio papà, riguardava Edward.

Lui non voleva che io stessi sempre con lui da quando Alice se ne era andata.

Mi aveva chiesto di andare a trovare Angela, Jessica, o Jacob…

Jacob… non mi era permesso andare da lui, ne avere contatti con lui… eppure vedere Charlie così mi dava sui nervi. Dovevo metterlo a tacere.

Decisi di andare da Jacob durante una battuta di caccia di Edward, tanto Alice non avrebbe visto le mie intenzioni…

Arrivata però non fui accolta come mi aspettavo…

Jacob appena mi vide corse fuori, e iniziò a urlarmi dietro… perché? Mi chiedevo, perché? Lui mi voleva sempre bene… perché mi cacciava via?

“Jacob… non capisco…” dissi.

Lui mi prese arrogantemente il viso tra le mani e disse “Torna dalla tua schifosa sanguisuga” il suo tono era freddo… duro…

“Jacob… ma…” non mi lasciò il tempo di pronunciare la frase, con arroganza mai vista mi diede uno schiaffo… a me… non riuscivo a capire… cosa avevo fatto?

Dopodiché mi caricò nel pick-up e mi ordinò da uscire dalla sua proprietà…

Ero spaventata… mi aveva dato uno schiaffo… uno schiaffo… non era dei suoi più forti, altrimenti mi avrebbe spappolato la guancia, ma non era così dolce per me… essere umano troppo fragile.

Misi in moto veloce e me la filai, non volevo più saperne niente… piansi durante tutto il tragitto, e arrivata a casa mi cambiai e mi lavai veloce… Non volevo che Edward lo scoprisse… era troppo anche per me…

Dopo essermi asciugata e vestita mi guardai allo specchio… un livido blu mi teneva una gran parte della guancia.

Edward non doveva scoprirlo… non doveva… mi sentivo così inutile… se fosse scoppiata una guerra tra vampiri e licantropi la colpa sarebbe stata solo mia.

Ero vuota… non avevo altri sentimenti se non il dolore per il mio cuore che per ogni secondo si frantumava un pezzo.

Cos’ scesi in cucina e mi misi a mangiare… mangiai tantissimo, in non più di mezz’ora…

Dopo mi sentivo piena… troppo piena… così decisi di andare a vomitare…

Ma era tornato il senso di vuoto ed il dolore…

Ripetei quell’operazione più volte durante tutto l’arco della settimana.

Dopodiché il dolore diminuì… ma ogni qualvolta tornava ed io ero costretta a mangiare… mangiare e vomitare…

Ne ero diventata dipendente… ma non mi importava… non mi importava più di nulla, ero una grana ed era la verità…

A Edward raccontai che il livido me lo ero fatto cadendo dalle scale…

Lui non ci credette molto… ma col tempo non ebbe più possibilità di ripensarci.

“Bella?” la voce di Carlise mi riportò alla realtà…

“No… non lo ricordo” fu la mia unica risposta.

 

Ciaoooooo!!!!!!! Come va????

Io tutto bene, anche se è iniziata la scuola… =(

E va beh… dai pensiamo che tra poco è Natale!!!!! =)… ok tra molto poi… e va beh… guardiamo i lati positivi delle cose!!!

Allora… questo capitolo termina così… ma la chiacchierata non è mica terminata!!!

Muhaha!!!!

Mi scuso per tutte le lupacchiotte… ma mi sembrava l’unica cosa che avrebbe potuto far andare Bella così in crisi… sorry…!!!

Credo che posterò nuovamente la prossima settimana, così do il tempo a tutti di leggere e volendo di recensire… =)

Infatti vi ricordo (Nuovamente XD) che è gradito ilcommentino!!!!

Un grosso bacio

00Alice Cullen00

 

 

barbiemora______ Grazie mille!!! Mi è venuta di scrivere questa idea proprio anche per le persone Bulimiche o che vorrebbero provare… Non fatelo MAI!!!!!!!!! E se ci siete dentro so che è difficile, ma fatevi aiutare!!

Agente 007 Cullen Ciao, già trasformarla sarebbe una soluzione… ma sai… Edward è proprio intransigente rispetto a certe cose!!! Questo capitolo è più lungo….!!!

Allora cosa ne pensi di questa motivazione che l’ha spinta a vomitare?? Baci…

federika88 Già il vecchio vampiro centenario (hihi però li porta più che bene i suoi anni XD XD) Un bacio!!!

angel94 Povera povera Bella…!!! Stai tranquilla si risolverà tutto… J

Ed4e ciao!! Beh ti spiego perché non l’anno fermata… perché gli farebbero solo del male costringendola a non vomitare… devono prima cercare di capire il motivo e poi risalire fino a ricucire questa ferita… Poi beh… Edward davvero non se lo aspettava… non così tanto… Carlise sì… lo sapeva, ma Edward nonostante le sue due lauree non è molto esperto…!!

silvia16595 Io faccio lo scientifico!! Dai il primo giorno è passato!! Il tuo come è amdato?? Il mio era passabile… Un bacio

Luna95 Jane cara!! Sono contenta che sei passata di qua… avvertimi quando da Volterra e torni a farci una visitina!!! Andiamo di nuovo sull’altalena… o facciamo shopping!! *_*!!! J salutami tanto Aro e Alec un bacio by Aly

Kumiko_Chan_: Ciaoooo!!!! Ma figurati!!! Puoi dare qualsiasi suggerimento all’autrice *Me*!! Comunque faccio prima liceo scientifico!!! Un grosso bacio e grazie per aver recensito!!!

  
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