Come
un battito d’ali…
Capitolo quinto: Fame
Fame, fame,
fame…
Guardai
l’ora
sull’orologio digitale, le 3.30…
Ero andata a
dormire a mezzanotte e mezza, dopo cinque partite a scacchi, due vinte
da me e
tre da Carlise, ero quasi del tutto sicura che lui me le aveva fatte
vincere
apposta, ma non importava, avevo avuto il mio silenzioso momento di
gloria.
E da quando mi ero
coricata non riuscivo a dormire… pensavo solo al
cibo…
Ero quasi del
tutto sicura che Carlise era rimasto immobile sulla poltrona,
nonostante io non
lo avessi più sentito…
Fame, fame,
fame…
era il mio unico pensiero in quel momento… ero senza
volontà… non potevo
resistere… era un richiamo più forte di
me…
Mi alzai dal
letto, sicura di essere osservata da Carlise, cercai le ciabatte, e mi
diressi
verso la porta.
Prima di uscire
dissi ancora: “Non mi seguire… per
favore” l’ultima parola mi uscì
più come una
imprecazione.
Chiusi la porta,
con tutta la silenziosità possibile e scesi le scale.
Subito mi avventai
sul frigo, trovai due tranci di pizza avanzata, li presi e li mangiai,
così
com’erano, freddi, non mi importava… dovevo
riempire quella sensazione orrenda
di vuoto… di nullità…
Subito dopo afferrai
un piatto, conteneva dei resti di pasta, lo presi e ne mangiai il
contenuto.
Poi presi il budino e mangiai anch’esso senza il cucchiaino
però…
Continuai a
setacciare il frigo e trovai solo gli affettati e il burro di
arachidi…
perfetto, mi feci un panino e ingurgitai anche quello.
Passai alla dispensa
trovai un pacco di cracker, della focaccia e un pacchettino di biscotti.
Quando mi sentii
sazia misi la faccia sul tavolo. Mi sentivo molto, molto
meglio…
Attesi qualche
minuto e mi fiondai in bagno.
Non riuscivo a
smettere di piangere… sapevo che Carlise sentiva…
sapevo che era a conoscenza
di ciò che avevo fatto…
Mi lavai
accuratamente la faccia e mi sciacquai la bocca.
Dai miei occhi
continuavano a scendere lacrime. Mi imposi di trattenerle, per rendermi
presentabile… per cercare di rimanere normale.
Uscii dal bagno
chiusi la porta mi voltai e trovai Carlise, di fronte a me…
mi guardava… ma non
avevo il coraggio di alzare gli occhi e guardarlo in faccia.
D’istinto
tornai a
singhiozzare e lui mi prese tra le sue delicate e fredde braccia.
Era un abbraccio
paterno… più caloroso di qualsiasi altro,
nonostante la sua temperatura.
Rimanemmo
abbracciati per non so quanto tempo. Io continuavo a piangere e lui mi
stringeva a se.
Non sapevo
più che
fare… in quel momento… solo in quel momento mi
resi conto di aver toccato il
fondo… e di ciò che avevo minimamente fatto ad
Edward… e ad il resto della
Famiglia…
Quando i miei
singhiozzi iniziarono ad affievolirsi fino a scomparire Carlise mi
lasciò
andare.
“Come stai?
Un po’
meglio?” chiese con la sua voce dolce e delicata.
Feci cenno di
sì
mentre tirai su col naso.
“Ti va di
parlarne?” chiese ancora.
Non sapevo
perché,
ma in quel momento era la cosa che volevo fare più di
tutto… e con Carlise, non
con Edward.
Volevo Carlise al
mio fianco, avevo bisogno di parlare… di
sfogarmi… di parlare senza pensare
sempre a non scombussolare Edward.
Feci un altro
cenno affermativo, mentre i miei occhi tornarono a lacrimare.
Carlise mi
condusse nella camere e chiuse la porta.
Restammo alcuni
minuti senza dire nulla, in fondo era anche una nuova situazione per
lui… non
sapeva bene come comportarsi.
Poi mi richiese.
“Come
stai?”
Non risposi, un
singhiozzo uscì dal mio petto… era più
che esauriente come risposta.
“Bella…
sai bene
che sono qui per aiutarti…” attese un mio cenno di
risposta, e io mossi la
testa su e giù indicandogli un sì.
“Bene…
allora…
quando è iniziato?” mi chiese con un tono misto
medico e padre.
Mi schiarii la
gola e balbettai “circa… quattro mesi
fa…”.
Carlise rimase
composto, ma sapevo che era rimasto sorpreso…
Si chiedeva come
avessi potuto tenergli nascosta una cosa del genere per così
tanto tempo.
“Ok
–continuò- e…
perché hai iniziato?” Stentò un
po’ per pronunciare l’ultimo pezzo della frase.
In quel momento mi
venne in mente tutto.
Era un pomeriggio,
e mi sentivo vuota… mi sentivo una
nullità… davo solo grane… a Edward, al
resto
della famiglia e a Charlie.
Avevo avuto una
brutta litigata con mio papà, riguardava Edward.
Lui non voleva che
io stessi sempre con lui da quando Alice se ne era andata.
Mi aveva chiesto
di andare a trovare Angela, Jessica, o Jacob…
Jacob… non
mi era
permesso andare da lui, ne avere contatti con lui… eppure
vedere Charlie così
mi dava sui nervi. Dovevo metterlo a tacere.
Decisi di andare
da Jacob durante una battuta di caccia di Edward, tanto Alice non
avrebbe visto
le mie intenzioni…
Arrivata
però non
fui accolta come mi aspettavo…
Jacob appena mi
vide corse fuori, e iniziò a urlarmi dietro…
perché? Mi chiedevo, perché? Lui
mi voleva sempre bene… perché mi cacciava via?
“Jacob…
non
capisco…” dissi.
Lui mi prese
arrogantemente il viso tra le mani e disse “Torna dalla tua
schifosa
sanguisuga” il suo tono era freddo…
duro…
“Jacob…
ma…” non
mi lasciò il tempo di pronunciare la frase, con arroganza
mai vista mi diede
uno schiaffo… a me… non riuscivo a
capire… cosa avevo fatto?
Dopodiché
mi
caricò nel pick-up e mi ordinò da uscire dalla
sua proprietà…
Ero
spaventata… mi
aveva dato uno schiaffo… uno schiaffo… non era
dei suoi più forti, altrimenti
mi avrebbe spappolato la guancia, ma non era così dolce per
me… essere umano
troppo fragile.
Misi in moto
veloce e me la filai, non volevo più saperne
niente… piansi durante tutto il tragitto,
e arrivata a casa mi cambiai e mi lavai veloce… Non volevo
che Edward lo
scoprisse… era troppo anche per me…
Dopo essermi
asciugata e vestita mi guardai allo specchio… un livido blu
mi teneva una gran
parte della guancia.
Edward non doveva
scoprirlo… non doveva… mi sentivo così
inutile… se fosse scoppiata una guerra
tra vampiri e licantropi la colpa sarebbe stata solo mia.
Ero vuota…
non
avevo altri sentimenti se non il dolore per il mio cuore che per ogni
secondo
si frantumava un pezzo.
Cos’ scesi
in
cucina e mi misi a mangiare… mangiai tantissimo, in non
più di mezz’ora…
Dopo mi sentivo
piena… troppo piena… così decisi di
andare a vomitare…
Ma era tornato il
senso di vuoto ed il dolore…
Ripetei
quell’operazione più volte durante tutto
l’arco della settimana.
Dopodiché
il
dolore diminuì… ma ogni qualvolta tornava ed io
ero costretta a mangiare…
mangiare e vomitare…
Ne ero diventata
dipendente… ma non mi importava… non mi importava
più di nulla, ero una grana
ed era la verità…
A Edward raccontai
che il livido me lo ero fatto cadendo dalle scale…
Lui non ci credette
molto… ma col tempo non ebbe più
possibilità di ripensarci.
“Bella?”
la voce
di Carlise mi riportò alla realtà…
“No…
non lo
ricordo” fu la mia unica risposta.
Ciaoooooo!!!!!!!
Come va????
Io tutto bene,
anche se è iniziata la scuola… =(
E va beh…
dai
pensiamo che tra poco è Natale!!!!! =)… ok tra
molto poi… e va beh… guardiamo i
lati positivi delle cose!!!
Allora…
questo
capitolo termina così… ma la chiacchierata non
è mica terminata!!!
Muhaha!!!!
Mi scuso per tutte
le lupacchiotte… ma mi sembrava l’unica cosa che
avrebbe potuto far andare
Bella così in crisi… sorry…!!!
Credo che
posterò
nuovamente la prossima settimana, così do il tempo a tutti
di leggere e volendo
di recensire… =)
Infatti vi ricordo
(Nuovamente XD) che è gradito ilcommentino!!!!
Un grosso bacio
00Alice Cullen00
barbiemora______
Grazie mille!!! Mi è venuta di scrivere questa idea proprio
anche per le
persone Bulimiche o che vorrebbero provare…
Non
fatelo MAI!!!!!!!!!
E se ci siete dentro so che è difficile, ma fatevi aiutare!!
Agente
007 Cullen Ciao, già trasformarla sarebbe una
soluzione… ma sai… Edward è
proprio intransigente rispetto a certe cose!!! Questo capitolo
è più lungo….!!!
Allora
cosa ne pensi di questa motivazione che l’ha spinta a
vomitare?? Baci…
federika88
Già il vecchio vampiro centenario (hihi però li
porta più che bene i suoi anni
XD XD) Un bacio!!!
angel94
Povera povera Bella…!!! Stai tranquilla si
risolverà tutto… J
Ed4e
ciao!! Beh ti spiego perché non l’anno
fermata… perché gli farebbero solo del
male costringendola a non vomitare… devono prima cercare di
capire il motivo e
poi risalire fino a ricucire questa ferita… Poi
beh… Edward davvero non se lo
aspettava… non così tanto… Carlise
sì… lo sapeva, ma Edward nonostante le sue
due lauree non è molto esperto…!!
silvia16595
Io faccio lo scientifico!! Dai il primo giorno è passato!!
Il tuo come è
amdato?? Il mio era passabile… Un bacio
Luna95
Jane cara!! Sono contenta che sei passata di qua… avvertimi
quando da Volterra
e torni a farci una visitina!!! Andiamo di nuovo
sull’altalena… o facciamo
shopping!! *_*!!! J
salutami tanto Aro e
Alec un bacio by Aly
Kumiko_Chan_:
Ciaoooo!!!! Ma figurati!!! Puoi dare qualsiasi suggerimento
all’autrice *Me*!! Comunque
faccio prima liceo scientifico!!! Un grosso bacio e grazie per aver
recensito!!!