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Autore: Seele    20/09/2009    3 recensioni
Vegeta è un 18enne che vive da solo a Tokio, ma incontra un alieno che, quando viene sconfitto,lo trasforma, per punizione della sua cattiveria e incapacità di amare qualcuno, in un bambino di sette anni... durante la trasformazione Vegeta e sviene e si ritrova in un letto con una ragazza bellissima davanti... riuscirà ad amare qualcuno? Leggete e lo saprete, non scappate che è da poco riscritto in HTML!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CIAO!!!!!!!!!!!!!! Scusate ci ho messo una vita ad aggiornare ma sono in punizione (la mia solita sfiga...........), eh si.... sono più iellata di Paperino!

Beh, non mi perdo in inutili chiacchiere e vi lascio alla fic... sapete, è l' ultimo capitolo.

O forse no, dipenderà da voi... che voglio dire? Lo scoprirete a fine pagina!!!!

Aspetto le vostre recensioni... me le scriverete vero?

Ci vediamo a fine pagina!


Secondo capitolo: la prima persona che ho amato


Erano passati tre mesi, ormai Vegeta era di casa fra i Brief.

Ma quel giorno era domenica.

Erano le sette, i genitori di Bulma erano usciti e Vegeta era in cucina a fare colazione.

Ehi Vegeta andiamo al parco?”

Mmm? Ah ciao Bulma... scusa non potremmo andare in un posto meno affollato?”

Uffa, sei il solito non sociale... eddai! Al parco potrai fare tante nuove amicizie, giocare con altri bambini, potrai....”

ME NE FOTTO DEGLI ALTRI MOCCIOSI”

Bulma sospirò. Vegeta era fatto così, era inutile provare a cambiarloormai lo sapeva.

E allora dove vuoi che andiamo?”

A me basta che non ci sia troppa folla”

Uhm...ah, si! Andiamo sul corso, di domenica ci vanno pochissime persone!”

Va bene...”

Una mezz' ora dopo Vegeta e Bulma erano sul corso.

Allora Veggy”

Non chiamarmi Veggy!!!!!”

Okay vegg...eta, comunque abbiamo fatto il giro due volte, come mai non sei stanco?”

Non sono esattamente un terrestre”

Come sarebbe a dire?”

Beh... provengo da un altro pianeta.”

Bulma lo guardò mentre lui osservava delle persone dalla parte opposta a quella di Bulma.

Com' era simile a lui... aveva lo stesso modo di fare, di pensare...

aveva perfino il suo stesso nome...

Bulma sospirò.

Non poteva essere lui...

Cos' hai?”

La voce di Vegeta la distolse dai suoi pensieri.

Niente Vegeta... solo che tu somigli molto a...”

Si fermò di colpo.

A?”

...a una persona che conosco.”

Continuarono a camminare verso casa, senza parlare. Vegeta perché preso da uno strano sentimento e Bulma perché aveva perso il buonumore.


Erano le quattro e mezza del pomeriggio, Vegeta stava bussando alla camera di Bulma. Da un pò gli piaceva stare con lei, gli dava uno strano senso di gioia,anche se era difficile da ammettere.

Si?”

Sono Vegeta... posso entrare?”

Certo!”

Vegeta entrò nella camera, che come al solito profumava di vaniglia. Raggiunse Bulma alla sua scrivania.

Ciao”

Ciao Vegeta... dimmi.”

Beh... volevo sapere che stavi facendo.”

Vedi questo?”, disse la ragazza facendo riferimento ad un aggeggio sulla sua scrivania. Vegeta annuì.

Ecco, questo lo devo riparare.”

Dopo pochi minuti di lavoro si accorse che Vegeta era ancora lì accanto a lei e che osservava tutte le sue mosse sull' oggetto.

Ehm... come mai sei ancora qui?”

Ti dò fastidio?”

No, solo che di solito i bambini si annoiano a guardare... ehi, ma forse vuoi provare tu... ho indovinato?”

Potrebbe essere.”

Bulma lo guardò per qualche attimo, poi lo prese in braccio facendolo arrossire violentemente.

Dai, prova tu.”

Vegeta la guardò per qualche secondo, poi concentrò tutta la sua attenzione sull' aggeggio. Prese sicuro il cacciavite, alcune viti e altri oggetti del genere, e in meno di dieci minuti aggiustò l' aggeggio sotto lo sguardo colpito di Bulma.

Ora dovrebbe andare”, disse.

Bulma controllò l' oggetto e poi guardò stupita Vegeta: aveva davvero riparato quell' invenzione!

Sei stato bravo, complimenti”

Vegeta sorrise. Certo Bulma non s' immaginava che l' aveva sempre spiata di nascosto.

Beh, ora vado”, disse un pò a malincuore tornando a terra, doveva ammettere che la posizione che aveva prima non gli dispiaceva affatto.

Ciao Vegeta... a più tardi”

A dopo”

Arrivò la sera, Bulma stava sparechiando con la madre il tavolo.

La donna si accorse che Vegeta stava aspettando Bulma e così la mandò via con un prestesto.

Lei, appena uscì fuori dalla cucina incontrò Vegeta, gli sorrise.

Ciao tesoro, mi stavi aspettando?”

Vegeta annuì un pò confuso, essere chiamato “tesoro” da quella ragazza gli faceva una certa impressione.

Che dolce che sei... dai vieni”

Dove?”

Fidati, vieni con me”

Arrivarono insieme in una stanza buia dove Vegeta non era ancora entrato.

Bulma aprì la luce, e Vegeta sussultò dentro sè.

La sua vecchia camera.

Quella che Bulma aveva costruito per lui due anni prima.

La guardò in un misto fra confusione e meraviglia.

Sai Vegeta”, disse lei guardndo la camera, “questa stanza l' avevo costruita per una persona a cui volevo molto bene...”

Se sedette sul letto, poi fece segno a Vegeta di sedersi anche lui.

E lui, appena vi si sedette sopra, riscoprì la dolce senzazione di sentirsi di nuovo a casa.

Sai, quella persona si chiamava esattamente come te... aveva addirittura il tuo stesso carattere, solo che tu sei molto più piccolo di lui...”

Vegeta guardò con disprezzo e amarezza i propri piedi che non arrivavano a terra. Bulma continuò a raccontare.

Sai, per me lui era molto più di un semplice ragazzo di sedici anni” disse guardando negli occhi Vegeta che sentì il proprio battito cardiaco diventare più veloce, “io... io l' amavo”

Era fatta.

Vegeta era arrossito di botto e si era reso conto disentimenti che da troppo tempo ignorava.

B...Bu...Bulma, io... non... sono...”

Non è colpa tua tesoro”, lo interruppe lei, “non è colpa tua se l' ho sempre aspettato da allora, non è colpa tua se se n' è andato... non è colpa di nessuno...”

vegeta notò che stava per piangere, e sentì un terribile sens di colpa dentrò sè.

Bulma ascoltami... Vegeta... il ragazzo che è stato qui due anni fa... ero... io, e .... devo ammettere che solo ora mi sono reso conto di... di amarti...”

Bulma fece una mezza risata fra la confusione più totale di Vegeta.

Dai tesoro non dire scemenze, come avrei fatto ad innamorarmi di un bambino di cinque anni quando ne avevo 14?”

Vegeta si sentiva terribilmente male, ora. Ma perché? Perché ora che finalmente imparava ad amare doveva andare tutto storto?

Scese dal letto e andò via.

Ciao Bulma”, disse prima di uscire dalla stanza.

Si avviò nella sua camera, dove si buttò sul letto.

Guardò i jeans arrotolati e anche la maglietta con le maniche arrotolate, e poi il resto delle cose che aveva cambiato da qundo era arrivato. Si era rifiutato di cambiare le scarpe, che anche ora aveva addosso come il resto, perché “da mocciosi”.

Improvvisamente si ricordò delle parole dell' alieno: “ Sei senza cuore Vegeta... avrai la giusta punizione... ti farò tornare bambino fino a quando imparerai ad amare... e se la persona amata non ti amerà, allora morirai...”

Chiuse gli occhi per poi riaprilrli dopo pochi secondi, riflettendo. Perchè non era morto? E perché non era tornato normale?

Bulma irruppe nella camera, distogliendo I pensieri del ragazzo che intanto si era messo seduto.

Che vuoi?”, chiese. Il tono gli uscì acido.

Te ne sei andato apparentemente senza motivo... perché l' hai fatto?”

Perchè ti amo”, disse in un sussuro. Bulma lo guardò stupita, e anche lui si meravigliò quando si accorse che aveva detto quella frase.

Bulma sorrise. Com' era dolce quel bambino!

Si sedette vicino al cucino del letto, Vegeta era verso al fine. Lo fece avvicinare a lei e poi mise la sua testa sulle sue gambe.

Ti voglio bene anche io Vegeta...”

In quel momento il ragazzo sentì un dolore atroce. Strinse i denti, serrò gli occhi e strinse i pugni all' improvviso, sotto gli occhi stupiti e preoccupati di Bulma che aveva capito che stava succedendo qualcosa di brutto a Vegeta.

Passò qualche minuto interminabile, poi vegeta chiuse del tutto gli occhi, senza forze.

E senza vita.

Bulma gli posò delicatamente la testa sul cuscino, poi posò la schiena al muro, rimanendo in piedi, e pianse silenziosamente appena capì che Vegeta non era più in quel mondo.

Mi dispiace... non sai quanto... perdonami.... ma purtroppo il mio cuore apparterrà sempre... al mio Vegeta...”

Sbarrò gli occhi.

No... non è possibile... non...non potevi essere tu...”

S' interruppe, smettendo di piangere, anche se aveva ancora il viso rigato di lacrime, e si avvicinò a a lui.

Se sei tu... ti amo anche io...”, sussurrò la ragazza prima di dargli un bacio a fior di labbra, per poi scoppiare nuovamente in lacrime e allontanarsi verso la sua camera, dove cominciò a guardare ogni foto e ogni indizio, sempre piangendo, che testimoniasse che Vegeta “junior” e Vegeta fossero la stessa persona.

Finalmente trovò una foto di Vegeta “grande” e corse nella camera di Vegeta “junior”.

Guardò prima il suo viso e poi quello nella foto: in una parola, erano identici.

Poggiò nuovamente la schiena al muro, rimanendo alzata, e continuò a piangere in silenzio. Quanto amava quel ragazzo...

Le lacrime continuavano a rigarle le guancie, ma non c' erano rumori lì intorno...

All' improviso la finestra si spalancò e una folata di vento mosse le tende.

Ma Bulma neanche si accorgeva di quello che accadeva intorno a sé, era troppo presa dal dolore.

Solo una cosa riuscì finalmente a farla tornare alla realtà: due forti braccia le cinsero la vita, abbracciandola.

Aprì gli occhi tuffandosi in due neri come la notte, ma che luccicavano come stelle. Vegeta. Era lui, il suo Vegeta. Che si chinò su di lei e la baciò dolcemente. Bulma ricambiò il bacio, il bacio che avva sempre sognato e voluto.

Il bacio terminò e Vegeta guardò negli occhi Bulma.

Ti amo...”

Anche io...”

Lei guardò il letto di Vegeta “junior”. Lui non c' era più.

Bulma...”

Mi spiace non averti creduto... ma non pensavo che...”

Non importa, io ti amo e basta, e tu non hai nessuna colpa, di nulla.”

E di chi sarebbe la colpa allora per averti fatto morire?”

Mi sembra ovvio... mia che non ho trovato le parole giuste per convincerti...”

Non è ver...”

Vegeta la baciò prima che potesse ribattere, e Bulma si sentì immensamente felice. La colpa non era di nessuno... anzi! Era grazie a quell' incontro che ora erano lì...

Giuro che non ti lascerò mai più Bulma”, disse lui appena finì di baciarla.

Tranquillo, tanto non te ne darò la possibilità”, rispose lei.

E sorrisero insieme prima di baciarsi di nuovo.

Ora Vegeta era con lei, e sarebbe rimasto lì per sempre...

Bulma lo sapeva, e ne era sicura, non si era mai sentita così felice.

E Vegeta ammise nella sua mente di non avere mai amato nessuno in quel modo.

Anzi, non aveva proprio mai amato nessuno.

E sentiva che avrebbe amato Bulma per sempre...

perchè lei era stata la prima persona che lui aveva amato.


FINE


CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Come vi va la vita? A me alla grande! Grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito il primo capitolo e anche a quelli che faranno lo stesso con questo!!!!!!!

E che dite, dovrei scrivere altre storie?

Sapete, ho in mente il “due” di questa fic....

la parola va a voi!

Vi adoro tutti,

Videl241097

  
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