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Autore: x3rise    04/06/2024    0 recensioni
Una raccolta di one shot brevissime thriller. Nulla più e nulla meno di quello che esce dalla mia testa.
Genere: Dark, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Cosa succede, hai perso battito? Ti senti male? Anna non rispose, guardando il vuoto. Guarda che la scena muta qui non funziona. Anna sentiva la saliva scendere rumorosamente per la gola. Dicci cosa é successo. Anna non sapeva esattamente cosa era successo, sapeva cosa aveva fatto ma non avrebbero compreso cosa sentiva. Avanti, dicci. L'hai ucciso tu? Si signore. E perché? Avevo paura, signore. Di cosa? Avevo paura. Quindi ha ucciso suo marito per paura. Si. Le faceva del male? Non spesso. Cosa intende? Non a tutte le ore. D'accordo, le faceva del male ogni giorno, e lei lo ha ucciso. Si signore. Conferma l'arma del delitto? Si signore, un coltello signore. D'accordo, vedremo a processo. Posso dirle una cosa? É inerente? Si, suppongo. Dica. Ho ucciso per difesa. La dinamica? Mi stava facendo male. Avevo paura. Non si uccide per paura, signora. Se si vive di violenza, si. Non si pente del gesto che ha commesso? Mi pento Dio sa quanto di aver sporcato le mie mani. Peró si giustifica. Si signore, non si combatte la violenza con la violenza. Pagheró per l'errore, ma l'ho ritenuto necessario. Pensa che uccidere sia necessario? Penso che la paura faccia macchiare le mani, ma lui non si vergognó di sporcarsele di tortura signore. Una vittima violenta non é piú putrida di una vittima impaurita. É stato vittima ma si fidi che non ha patito. Non ha patito? No. Io ho patito. Si suppone che con un morto a carico sia lei la vittima? Inesatto signore, si suppone che abbia ucciso la persona che da anni mi torturava. Le sto dicendo che ho ucciso un carnefice. Rende me colpevole e carnefice, ma non lui la buona vittima innocente. Dunque, conferma di averlo ucciso, ricapitoliamo. Si signore. Accetterá qualunque pena? Si signore. Anna da quel giorno non parló piú. Mutismo totale. Anna da quel giorno, restó in carcere a vita. Ma a qualunque donna questo, fece nascere un seme controverso di rabbia. Aveva ucciso. L'avevano torturata. Ma non si reagisce con violenza. Peró aveva paura. Ma non si uccide. Ma lei soffriva. La gente stette muta, e questo perché era una bilancia inesatta, era un peso dare qualunque opinione. Anna morí un giorno, un giorno qualunque. Anna morí nel silenzio piú quieto, consapevole che le prime acque erano mosse. Che la gente non diceva ma si che pensava che probabilmente era stato un gesto estremo, ma che qualcuno avrebbe potuto fare come lei. Anna sentí una carcerata parlare di legge e difesa legittima, e morí.
   
 
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