Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Dafne_5    29/07/2024    2 recensioni
Xenaya. Tutti conoscevano il nome di quella graziosa fanciulla che, in un freddo giorno di dicembre, non ritornò più a casa.
Xenaya. Era la ragazza più intelligente del villaggio, ma anche la più ribelle.
Xenaya. Quella figura minuta con i capelli azzurri come il cielo d’estate e gli occhi verdi come germogli rigogliosi.
Xenaya. Nessuna sapeva dove fosse diretta. Si sapeva solo che non sarebbe tornata.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Novembre 1902

Da quando Xenaya aveva scoperto la Bella di Notte (era così che lei chiamava la radura le cui piante fiorivano solo nelle ore notturne) si divertiva ad andarci tutte le sere.
Non sapeva neanche lei come, ma quando si addormentava nella radura, si risvegliava a casa sua con un vestito nuovo (di solito era bianco, azzurro e del colore della gonna con cui si addormentava la sera prima).
I suoi genitori e tutte le persone del villaggio ci avevano preso la mano. Nessuno si spaventava più non vedendola tornare la sera, ma trovandola a casa la mattina.
Tutte le volte che le veniva chiesto dov’era andata (che accadeva ormai di rado), lei rispondeva restando il più possibile sul vago. Era determinata a mantenere il Segreto della Radura.
Anche quella sera andò alla Bella di Notte. Come al solito, seguì la voce angelica che la condusse dolcemente nella radura. Xenaya iniziò a camminare e la gonna, sfiorando i petali, riempì l’aria di quel canto a lei familiare. 
Appoggiò una mano su un fiore e lo raccolse. Prima di addormentarsi tornò indietro per portare quella piantina alla mamma e farle un regalo, ma, appena uscita dalla Bella di Notte, il fiore cadde sul terreno umido e sprofondò in esso. Era quello che Xenaya aveva sempre saputo: la radura non voleva essere trovata o osservata se non da chi decideva lei.
Il giorno dopo volle provare a fare entrare Zevir perché, essendo suo amico, forse sarebbe riuscito a varcare il lieve confine che divideva il bosco dalla Bella di Notte.
A passo sicuro seguì la voce addentrandosi sempre più nel bosco. 
Arrivata alla Bella di Notte si voltò a guardare se Zevir la stesse ancora seguendo. Vide che la sua espressione era preoccupata.
“Zev, tutto bene? Riesci a vederla?”
“Vedo cosa?! Vedo che ci siamo persi, ecco cosa vedo!” Esclamò trattenendo il respiro.
“Zev, respira.” Gli ricordò Xenaya un po’ turbata dalla reazione dell’amico.
“Xena, sei sicura di star bene? Io non vedo niente. O perlomeno niente di interessante a meno che tu non sia diventata magicamente una botanica che si interessa di questo particolare tipo di alberi.”
Ok, non ha funzionato. 
Appurato che nessuno a parte lei poteva entrare nella radura, tornarono indietro. A metà strada si guardarono e decisero tacitamente che quell’episodio (che secondo Zevir era stata pura pazzia, mentre per Xenaya una rivelazione) sarebbe rimasto tra loro due e gli alberi che li stavano ascoltando. 
Una volta arrivati al villaggio, Xenaya accompagnò Zevir a casa sua, mentre lei rimase a gironzolare per la piazzetta al centro del paese. La piazza era bellissima: aveva fiori in vaso che ricoprivano quasi tutto il perimetro, qualche gioco per bambini in mezzo e delle panchine su ogni lato. Fu proprio su una di quest’ultime che trovò Destarya. 
Destarya era la donna più anziana del paese ed era da poco arrivata alla veneranda età di 143 anni.
“Ciao Xenaya.” La salutò Destarya.
“Buongiorno.”
Poi, forse parlando tra sé, forse parlando con Xenaya, aggiunse: “Chissà com’era la radura.”
Xenaya sbarrò gli occhi e le sembrò di vedere il mondo capovolgersi. Com’era possibile? Lei non aveva svelato a nessuno il Segreto della Radura… 
“C-cosa?” Disse con la voce che le tremava.
“No, non dirmelo.” continuò imperterrita Destarya. “Sono sicura che è rimasta uguale a come la vidi io per la prima volta.”
Solo allora Xenaya notò che la donna vestiva un abitino bianco come le nuvole, azzurro come il cielo e verde come germogli. E notò anche che era della stessa fattura con cui venivano realizzati i suoi vestiti magici.
Xenaya l’aiutò ad alzarsi, poi, non trattenendo più le briglie della curiosità, chiese: “Mi potrebbe raccontare qualcosa di quel posto?”
“Scoprirai tutto, bambina mia. Scoprirai proprio tutto.” Fu l’ultima cosa che Xenaya riuscì a farle dire per tutto il tragitto fino alla bottega del figlio di Destarya.
Xenaya rimase tutto il pomeriggio con l’anziana signora, perchè, dentro di sé, nutriva la speranza che lei dicesse qualcosa, qualsiasi cosa, sulla Bella di Notte.
La sera rientrò a casa sua giusto il tempo di cambiarsi i vestiti e prendere il cappotto.
Come faceva tutte le sere da ormai un mese, andò nella radura, ma questa volta non era l’unica. In mezzo ai fiori ormai sbocciati sedeva una donna. Era bassa, abbastanza anziana ma senza capelli bianchi. I suoi capelli erano rosa, ma non nel senso di “leggermente rosati” o “con riflessi rosati”. Erano proprio rosa. Sembravano rose appena sbocciate. Poi si rese conto che, nella chioma della donna, c’erano veramente delle rose appena sbocciate! Erano bellissime.
La figura misteriosamente anonima si voltò e Xenaya per poco non svenne: era Destarya.
Xenaya, con un aggraziato cenno della mano, la salutò.
Destarya si portò l’indice della mano destra alle labbra in un inconfondibile gesto per farle fare silenzio, poi, alzando l’altra mano, la salutò.
Xenaya vide il vestito dell’anziana signora illuminarsi (in senso letterale!) e un germoglio spuntare nel terreno ai suoi piedi. Poi Destarya semplicemente scomparve.


Note autrice:
Ciao a tutti! Ecco il nuovo capitolo di questa storia.
Spero che vi stia piacendo e che vi faccia anche divertire.
Devo dire che mi sono già affezionata ai personaggi (soprattutto a Xenaya) e alla radura.
Vorrei sapere cosa ne pensate e se avete qualche consiglio da darmi per il seguito.
Vi saluto!!!
Dafne_5


 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Dafne_5