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Autore: Isa is smiling    21/09/2009    0 recensioni
Elizabeth Garden è una ragazza bella, sensuale, ricca, schietta e sola. Vive la sua vita secondo la massima "Occhio per occhio, dente per dente", cercando di non ripetere gli errori che hanno caratterizzao il suo passato. Non prova sentimenti, è una Casanova in versione femminile e ha collezzionato un centinaio ragazzi. Mai stata innamorata, fino al "reincontro" di un ragazzo della "sua stessa specie" che le stravolgerà l'esistenza. Chi ha detto che solo gli opposti si attraggono? “Salve. Il mio nome è Elizabeth Garden. Abito a Londra. Ho 27 anni. Alta, bionda, occhi azzurri. Segni particolari: ho alle spalle 110 ragazzi, per adesso. Usati e buttati via. So cosa starete pensando. “Che troia”. Beh, si, volendo…qualcuno potrebbe pensarla così. Ma appena sentirete la mia storia, credetemi, cambierete idea."
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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[Io, Elizabeth Garden]*
{Occhio per occhio, dente per dente..}

 

Quarto capitolo:

 

Il ragazzo la guardava con gli occhi sbarrati, la bocca semiaperta e l’espressione da babbuino sconvolto.

Lei, in risposta, lo guardava come se aspettasse che dalle sue pupille uscisse un raggio laser di quelli che lacerano la pelle di coloro che volete colpire. Aveva gli occhi ridotti a due fessure.

“Grisam!” sputò, quasi fosse un insulto.

“Lizzie?!?” ribatte lui, con un tono che somigliava molto all’espressione che aveva, quella del babbuino sconvolto.

Non che Elizabeth avesse l’idea di che tono usasse un babbuino sconvolto, ma era sicura che quello appena sentito ci assomigliasse molto.

“Emh..Quanto tempo!” disse il ragazzo, portandosi una mano sulla nuca e grattandosi la testa, imbarazzato.

“Già, è passato tanto tempo, troppo! E adesso ti prego caldamente di uscire subito da casa mia.” disse Elizabeth con tono basso e marcato, in preda ad una rabbia che neppure lei riusciva a controllare.

Quel ragazzo aveva sempre fatto nascere in lei i sentimenti che, diciamo, non sono adatti ad una donzella che si rispetti.

Avrebbe voluto fortemente torturarlo fino a fargli implorare perdono per tutto quello che aveva fatto, lo avrebbe illuso di poterlo lasciare libero e poi gli avrebbe staccato la testa a morsi.

Ma c’era poi il problema del cadavere, delle tracce. Così decise di lasciar perdere e ritrovare quella che poteva essere una parvenza di lucidità e, soprattutto, di calma.

Non poteva quasi crederci.

Il ragazzo che aveva davanti era Grisam Burdock*

Il ragazzo soprannominato “Highlander”.

Il ragazzo ricco da fare schifo.

Il capitano della squadra di football del liceo quando lei andava a scuola.

Il suo ex vicino di casa.

La sua prima cotta.

Il primo ragazzo che le spezzò il cuore.

Ricordate del cambiamento di Elizabeth?

Lei lo attribuisce a dopo “la famosa notte”, ma, in realtà, il processo comincia proprio da Grisam Burdock. Da quando la piccola Lizzie, convinta che anche lui provasse qualcosa per lei, gli confessò cosa provava per lui.

E sapete cosa fece lui?

Sù, non è difficile da indovinare!

Le disse che era mortificato, ma che aveva già un ragazza e che lei..non gli interessava.

Da quel giorno Elizabeth cominciò ad innalzare la barriera di protezione che tutt’oggi la circonda, completandola ed affinandone la resistenza dopo la “fatidica notte”.

Adesso si ritrovavano lì, uno davanti all’altro, lei in accappatoio bianco e lui in perfetto imbarazzo.

Elizabeth aspettava che lui uscisse da casa sua, ma da quel che poteva vedere, lui non era intenzionato a farlo.

“Beh, Lizzie, sei cambiata!” disse Grisam guardandola attentamente, o forse dovremmo dire “mangiandola con gli occhi attentamente”.

In fondo, indossava solamente un accappatoi bianco. E di questo Elizabeth parve accorgersi solo in quel momento.

“Porco, non guardarmi! Non ne hai il diritto! Adesso io vado a cambiarmi! Se ti trovo ancora qui giuro che ti strangolo con queste manine dolci e delicate!” e unì le mani come se le stesse stringendo sul collo di qualcuno “Chiaro?” concluse.

“Cristallino!” rispose il ragazzo con un sorriso sulle labbra.

Un sorriso splendido, di quelli che ti illuminano la giornata, se non fosse stato per quell’aria da inguaribile pervertito.

“Lizzie..” cominciò.

“Cosa vuoi, razza di maniaco?” chiese la ragazza cercando di convincerlo, con lo sguardo, che avrebbe potuto ucciderlo.

“Niente, volevo solo farti una comunicazione di servizio. La cordicella che tiene chiuso il tuo accappatoio va allentandosi. Ci tenevo a chiarire che non sono un pervertito, ma se mi metti davanti ad uno spettacolo del genere..” ribatté lui, con la faccia da angioletto caduto per sbaglio dal paradiso.

Elizabeth abbassò lentamente il viso sul suo corpo, con la paura che le parole di quel pervertito fossero vere e che lei si sarebbe ritrovata mezza nuda davanti a lui.

Sgranò gli occhi quando vide che la cordicella si era veramente allentata e adesso l’accappatoio offriva un’ampia veduta del decolté abbastanza notevole di Elizabeth.

Si coprì velocemente e poi, alzando lo sguardo su di lui, gli tirò uno schiaffo.

Che, però, non ebbe l’effetto desiderato.

Lui, dotato di riflessi molto pronti, non solo le blocco il polso, ma la attirò a se, facendo combaciare i loro corpi.

Elizabeth trattenne il respiro, ritrovandosi a pochi centimetri dal volto di lui, che con la sua voce suadente disse: “No no, Lizzie, non si fa! Vuoi davvero rovinare il mio bel faccino?”

“Credimi, sarebbe la cosa che mi piacerebbe di più, in questo momento” rispose lei, con lo stesso tono di voce, spostandosi poi e riuscendo a colpirlo con la mano che aveva ancora bloccata.

“Sicura che non vorresti fare altro?” sussurrò Grisam, il pervertito.

Fu un attimo.

Lui la trascinò di nuovo verso di sé e la baciò a forza.

Elizabeth non capì più niente.

Le labbra morbide e calde di lui stuzzicavano quelle di lei in una danza passionale, combaciando perfettamente le une con le altre.

Elizabeth posò una mano sul petto di lui, tastando la stoffa pregiata della camicia, trovandovi dei muscoli evidenti ma non troppo sviluppati.

Il bacio continuava ad approfondirsi lentamente, inesorabilmente.

Grisam le sfiorava l’incavo del collo con le dita, continuando a farla morire di piacere con quel bacio che aveva coinvolto troppo entrambi.

Si staccarono per riprendere fiato, accorgendosi che la camicia di lui era arrivata misteriosamente a terra.

“Resta.”sussurrò Elizabeth come un ordine.

Grisam sorrise sulle sue labbra e prima di riprendere a baciarla le rispose con un semplice “Si”.

Lizze lo prese per mano e lo condusse, in un silenzio carico di passione, verso la sua camera da letto.

 

***

 

Elizabeth si svegliò accompagnata da un tenue raggio di sole che le colpiva i capelli, leggermente mossi.

Si girò verso l’altra metà del letto, cominciando a ricordare gli avvenimenti delle ultime 24 ore. Avevano riso, avevano scherzato, si erano conosciuti molto bene in senso bibblico.

Elizabeth non aveva mai usato il termine “fare l’amore”, perché sapeva benissimo che in realtà  l’amore non esisteva.

Si poteva stare bene con una persona, avere le sue stesse idee, ma non la si poteva amare.

O almeno, lei non ne era mai stata capace.

La sua mano, che continuava a sfiorare le pregiate lenzuola di seta, si imbatté in qualcosa di ruvido.

Un foglio di carta.

Lo prese tra le mani e lesse quelle poche righe, scritte in una grafia elegante e sbarazzina allo stesso tempo.

 

“So benissimo che non ti dispiacerà svegliarti sola, nel tuo letto ancora intriso del mio odore.

Del nostro, ormai.

Siamo uguali.

Grazie per la bella scopata, e anche per la chiacchierata.

Anche se quella viene dopo.

Se è destino ci rincontreremo.”

 

Nessuna firma, nessuna parola inutile.

Elizabeth rise e strappando il foglio in mille pezzettini si coricò di nuovo, cadendo poco dopo in un sonno profondo.

Con ancora il sorriso sulle labbra.

 

To be continued..

 

 

* Il nome non l’ho inventato io. È un personaggio della saga di Fairy Oak! Sono sempre stata affascinata da questo personaggio..anche se il Grisam della mia storia è completamente differente! xD

 

 

Spaces:

Saaallve! Lo so, sono imperdonabile..non ho idea di quanto tempo sia passato dall’ultimo aggiornamento! =S

Elizabeth è un personaggio molto speciale e sto cercando di non farla cadere nel banale, perché tengo troppo a lei.

E poi non so mai come farla comportare perché è troppo simile a me e io non so mai come comportarmi! xD

Per adesso la storia è all’inizio, quindi è molto pallosa [xD]..spero di appassionarvi comunque!

Non credo ci sia altro da dire..=D

Ringrazio tantissimo coloro che hanno recensito e coloro che hanno la mia storia tra preferiti e seguiti!

Spero vivamente che continuiate a seguirmi e commentiate in tanti!!

Grazie!

Baci..

Isa! <3

  
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