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Autore: Lord Ace    21/09/2009    1 recensioni
Una brutta giornata termina con un viaggio indimenticabile, riuscirà un sogno a far scappare la malinconia?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quei codardi mi lasciarono solo con Zanna Nera, il mio nuovo spirito nonchè il primo. Avevamo vinto la nostra prima battaglia, e ci eravamo ormai annunciati al nemico, quindi bisognava in fretta stabilire la prossima mossa per sorprendere Occhi Blu prima che riuscisse a schierare una contromossa abbastanza forte da fermarci.

“Ora cosa faremo Zanna?”

“Ora dobbiamo muoverci per andare a recuperare Ala Rossa è ovvio”

Mi girai stupefatto, mi era sembrato chiaro dal racconto che non poteva essere recuperata, perché era andata nel mondo degli spiriti.

“Come faremo a recuperare uno spirito che è tornato nel suo regno?”

“La risposa è molto semplice se rifletti due secondi, basta solamente aprire la porta del mondo degli spiriti e viaggiare per esso finchè non ritroveremo la nostra alleata, una volta ottenuto anche il suo spirito ti insegnerò come combattere con due spiriti in una sola volta, sarà questa a nostra arma segreta contro Occhi Blu”

“ E immagino che tu conosca un modo per aprire la porta del mondo degli spiriti!”

“Bhe in realtà no, ma conosco il posto dove possiamo trovare la formula. Dobbiamo andare nella città fondata da Ala Rossa e riuscire a trovare nella sua grande biblioteca  la formula giusta. Sono abbastanza convinto che se iusciamo a penetrare nella grande biblioteca riusciremo di certo a trovare la formula che fa al caso nostro”

Bene, avevamo una rotta, dovevamo andare nella grande Rubinia e penetrare in una biblioteca, sembrava un’impresa che non avremmo mai potuto affrontare ma dovevamo comunque provarci. Senza ulteriori indugi, salii in groppa a Zanna Nera e aprendo la porta del palazzo dove era stato rinchiuso per tantissimo tempo, finalmente potemo assaporare la libertà che solo il volo poteva dare. Ero stato tante volte in aereo, ma volare su un drago dava sicuramente una sensazione diversa. Non sapeva quanto distava la città di Rubinia, ma ero sicuro che non sarebbe stata lontanissima volando.

“Quale è il tuo vero nome Liberatore? Credo che chiamarti sempre in questo modo rischi di essere una cosa troppo formale, invece dobbiamo fidarci l’un l’altro adesso che condividiamo le nostre menti, quindi mi interessa chiamarti con un nome che ti sia comodo”

“Non ci avevo mai fatto, ma è vero, comunque puoi chiamarmi Simox, è il nome con cui mi piace essere chiamato,  ed è un nome mio esattamente come la mia anima”

“Ok Simox, mettiti comodo e rilassati perché prima del nostro arrivo dovrai sapere qualche piccola tecnica che gli sciamani provetti sanno e che usano per combattere. Quindi apri bene la testa e impara in fretta, quando atterreremo dovremo essere pronti a tutto”

Passammo a studiare le formule più comuni che uno sciamano doveva sapere per tutto il tempo del volo. Volammo per ben due ore, al termine delle quali avevo le gambe tutte indolenzite per la ripetuta postura scomoda. Eravamo atterrati fuori dalle mura della città, vicino ad una piccola foresta, in modo che potessi per il momento sciogliere l’evocazione dello spirito ed entrare nella città come se nulla fosse. Grazie ad una piccola formula che Zanna mi aveva insegnato riuscii a camuffare i miei vestiti con un bel mantello nero, in modo che non dessi nell’occhio. Per fortuna stava sorgendo il sole, e speravo di poter approfittare del senso di stanchezza che coglieva le guardie per riuscire ad intrufolarmi in biblioteca senza essere fermato e controllato. Le porte della città erano praticamente incustodite, e mentalmente Zanna Nera si lamentò di come erano cadute in basso le ronde delle guardie, perché ai suoi tempi trovavi guardie sempre scattanti sia di mattina che di notte. Passando per tutte le vie secondarie ed evitando le grandi arterie principali, riuscii ad arrivare davanti alla grande biblioteca senza che nessuno notasse la mia presenza. Non era ancora orario di apertura della biblioteca, ma visto che l’entrata alla biblioteca era sempre stata sorvegliata, bisognava entrare prima che arrivassero le guardie. Anche in questo caso una piccola formula riuscii a soddisfare la mia esigenza di entrare. L’interno della biblioteca era buio, poiché erano i bibliotecai che accendevano le varie luci utilizzando la magia e allo stesso tempo controllavano tutti i volumi che venivano consultati.

Mancava un’ora soltanto all’apertura ufficiale, e in quell’ora saremmo dovuti entrare e uscire senza che nessuno riuscisse a scoprirci. Mi diressi con passo sicuro verso il reparto dell’arte sciamanica, in particolare dove si trattava l’argomento degli spiriti. Ovviamente il mio navigatore era Zanna Nera, che sembrava ricordarsi ancora perfettamete dell’ubicazione di ogni sezione. Mi ricordo ancora di come mi parlava con entusiasmo di Ala Rossa e di quando avevano costruito la biblioteca, erano bei tempi allora mi ritrovai a pensare. Finalmente, dopo tanto girare, riuscii a trovare lo scaffale giusto, e mi misi a ispezionare volume per volume. Fu al settimo volume che accadde la svolta, purtroppo non avevo ancora trovato quello che mi serviva, ma venni sorpreso dalle guardie!

Maledizione, una luce improvvisamente mi accecò gli occhi e mi ritrovai circondato da guardie in armatura che mi intimavano di fermarmi e di non muovere un muscolo. Dovevo scappare alla svelta se non volevo rimetterci la vita, ma in che modo potevo farlo se ero circondato da almeno una dozzina di guardie? E se avessi resistito sicuramente ci sarebbe stato il panico, seguito da un allarme generale che avrebbe attirato ancora più guardie, e non mi serviva niente di tutto questo.

Decisi che mi sarei arreso per il momento, perché era più che necessario aspettare una buona occasione per tentare la fuga. Sfortunatamente neanche Zanna Nera aveva idee su come avremmo potuto tagliare la corda, e allo stesso tempo tutti e due dovevamo toglierci da quell’impiccio. Fu allora che apparve lui. Aveva i capelli bianchi e gli occhi azzurri, tipico tratto di una persona albina pensai. Aveva un lungo vestito blu e portava una katana al fianco, si presentò a me con queste parole

-E così tu sei il Liberatore? Non mi aspettavo un ragazzino che non sa neanche  come entrare in una biblioteca senza essere scoperto. Come abbiamo fatto ti starai chiedendo, bhe è stato semplice, il potere del tuo spirito  è troppo grande e tu non sai ancora come dissimularlo bene, quindi ti abbiamo individuato subito-

Detto ciò estrasse la spada e me la puntò al collo, avevo paura e nei suoi occhi azzurri si leggeva il ghiaccio, solo ghiaccio, non c’era traccia di pietà e non c’era nessunissima traccia di emozioni. Era come se quel corpo non fosse realmente lì, eppure c’era e mi stava per uccidere.

-Sai chi sono Liberatore? Zanna Nera non ti ha parlato di me?-

In quel momento un sussulto del mio spirito mi fece capire di chi stava parlando, avevo davanti a me niente di meno che Occhi Blu, il nostro nemico, colui che aveva posseduto l’umano che doveva diventare il suo padrone ma invece era diventato il suo schiavo. Avevo davanti la causa delle sofferenze del continente di Mur. Provai rabbia e l’istinto mi diceva di provare ad aggredirlo, ma non c’è ne fu il tempo.

-Occhi Blu-

Queste furono le parole che dissi, prima che quest’ultimo mi staccasse la testa con un solo colpo di spada. Successe così in fretta che non riuscii a sentire assolutamente niente, ero morto senza neanche accorgermene e la mia storia sarebbe finita così. Pensai davvero che fosse finita così, pensai davvero che non ci fosse lieto fine per questa storia. Ma a quanto pare non avevo fatto i conti con il destino. Io ero il Liberatore, e dovevo arrivare nel mondo degli spiriti, l’unica cosa che non avrei mai immaginato, è che ci sarei arrivato proprio come uno di loro.

  
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