Exchange-quando la linea fra odio e amore viene valicata

Il sole sorgeva alto ormai, e la città piano piano si stava svegliando dal suo torpore.

In una stanza del secondo piano, di una villetta dalle mura bianca, una ragazza dormiva tranquilla nel suo letto a una piazza e mezza, mentre sua madre usciva di buon mattino.

La ragazza si stava svegliando, il dolce dormiveglia la stava abbandonando piano piano e lei si stava svegliando. Quando mentre stava per aprire i suoi bellissimi occhi d’ambra sentì due braccia forti che la tenevano stretta a un altrettanto corpo aitante. Sbarro li occhi di scatto, per poi girarsi e constatare che un uomo molto più alto di lei stava dormendo con lei fra le braccia: aveva i tratti del viso molto maturi, i capelli erano di un nero molto intenso ed erano abbastanza lunghi da essere scompigliati. Non aveva la parte di sopra del vestiario e quindi era a petto nudo, la parte inferiore invece era caratterizzata solo da un pantalone di stoffa abbastanza aderente che finiva a metà polpaccio.

La ragazza era sconvolta e impaurita, getto un urlo allucinante che anche sulla luna era arrivato, di scatto scese giù dal letto e prese la prima cosa che gli capitava tiro: l’abat-jour sul suo comodino.

Nel frattempo col suo urlo l’uomo si era svegliato, e si era alzato di scatto, incrociando le gambe muscolose e stropicciandosi gli occhi come fosse un bambino, mentre sbadigliava sonoramente mostrando la perfetta dentatura bianca.

:-Chi sei tu?- Domandò un po’ impaurita Chaterine.

:-Eh?- la faccia stranulata del ragazzo non fece altro che accentuare le sue ipotesi su uno stupratore.

:-Dimmi subito chi sei e perché ti trovi nel mio letto- Domandò seria.

:-C…Cosa?- Rispose con foce rocca e maschile l’uomo, per poi guardarsi introno –non ne ho la più pallida idea milady, più tosto, voi chi siete madame, per cortesia potrei conoscere il vostro nome?- fece educato l’uomo, dopo essersi alzato e messo di fronte a Chaterine.

:-cos’’è questo linguaggio quattrocentesco?- chieste indietreggiando la ragazza.

Il ragazzo piegò la testa verso sinistra con uno sguardo curioso nel viso, cosa che lo fece sembrare molto un bambini –Mi scusi Milady, ma noi siamo nel 1476- la stava guardando come se avesse detto un fatto ovvio

:-Tu stai fuori- nella sua mente il pensiero del pedofilo si era sostituito a quello del pazzo –noi siamo nel 2009 fratello credo tu stia qualche calendario arretrato- fece la ragazza alzando la guardia

:-come prego? 2009? Cavolo…allora ha funzionato davvero…- Fece stupito mentre si guardava le mani come a testare se fossero vere o no

:- cosa è riuscito?- domandò la donna molto curiosa abbassando la difesa.

:-La macchina di mastro Leonardo, ero scettico, ma a quanto pare funziona- disse sorridendo con uno sguardo angelico

:-di che macchina state parlando? E chi è questo Leonardo?- fece stranita la ragazza

:-Come? Qui in quest’epoca non conoscete Leonardo di ser Pero da Vinci?- fece stupito

:-Leonardo Da Vinci? Certo che lo conosciamo, è uno dei miei geni preferiti- fece la ragazza inarcando un sopracciglio

:-Ecco, lui ha inventato questa macchina, permette di scambiare una persona che la usa con un'altra in un'altra epoca- Fece ancora sorridente

:- E voi pretendete che io ci creda?- Fece la ragazza

:-se volete non credermi fatelo, ma vi do la mia parola d’onore che non sto mentendo. Perché non provate a fare qualche ricerca su me medesimo, sicuramente min troverete da qualche parte. In quest’epoca immagino avrete le cronache di famiglie antiche e prestigiose- fece l’uomo gesticolando leggermente

:-abbiamo di meglio- fece la ragazza –dimmi come ti chiami- fece severa

:- A…A…A- disse mentre agitava un dito in segno di diniego –Prima le signore- fece un inchino galante

:- e va bene- sbuffo – mi chiamo Chaterine Violet Cancer. Ora tocca a te- fece la ragazza posando l’abat-jour.

L’uomo prese di scatto la mano destra della donna per poi dilungarsi in un elegante baciamano.

:-il mio nome madame è Ezio Auditore da Firenze- fece l’uomo dopo aver baciato la mano della ragazza –per servirla-

La donna arrossì come un peperone e ritirò la mano immediatamente come scottata. SI diresse verso il computer e lo accese sotto lo sguardo sgranato di Ezio, digito: “Famiglia Auditore”

“gli Auditore furono una delle famiglie più importanti ed influenti del XV secolo, Giovanni Auditore ricco banchiere fu famoso per la serie di tradimenti, subiti da amici e parenti”

La ragazza allora incominciò a scendere fino ad arrivare all’albero genealogico della famiglia, trovò dopo poco cosa cercava

“Ezio Auditore da Firenze: (Firenze 1450-???) primogenito di Giovanni Auditore, la sua vita fu passata in modo strano: in molto dicevano si rintanasse in casa per non ne uscire più, altri dicevano fosse diventato pazzo, ma la vera versione fu’ che per vendetta contro coloro che avevano tradito la sua famiglia divenne un assassino, per uccidere coloro che lo avevano tradito. La sua data di morte e il luogo sono tutt’ora sconosciuti. In molti affermano che da vivo esso avesse avuto parecchi contatti con Leonardo Da Vinci”

La ragazza era stupita, quello che gli aveva detto il ragazzo era vero. Snet’ ridacchiare alle sue spalle e capì che l’uomo stava ridendo

:-Visto? Si è convinta Milady?- fece sorridente Auditore

:-smettila di chiamarmi Milady o Madame, mi da sui nervi. E poi chi mi assicura che tu non abbia letto queste cose prima di me e ti sei inventato la bella storiella della macchina scambiante?- fece la ragazza girandosi verso di lui, e iniziando a squadrarlo da capo a piede: era a petto nudo quindi poteva vedere il petto nudo e i muscoli giovani guizzare emanando un sex appeal non indifferente, le gambe erano fasciate da quel pantalone aderente nero e lei poté benissimamente guardare le gambe muscolose del uomo. Non era di certo un brutto ragazzo, ma lei a pelle sentiva di non sopportarlo

:-perché io non so nemmeno cosa sia quella cosa luminosa. E comunque, cosa devo fare per convincerti? Mostrarti il carta bollata scritta la mia provenienza nobile?- Fece serio

:-No va bene ti credo…credo!?!- fece sconcertata la ragazza –e dimmi come farai a tornare indietro?-

:-emh- arrossì di botto l’uomo –non ne ho la più pallida idea- disse ridacchiando

Alla ragazza venne un gocciolone in testa in stile Manga e guardò storto l’uomo.

:-Non puoi andartene in girò, e va bene- fece un po’ più convinta –ti faccio rimanere qua con me, a patto che trovi il modo per ritornare a casa tua in 7 giorni, perché mia madre tornerà tra 7 giorni. E soprattutto non devi nemmeno provare a saltarmi a dosso chiaro? A si cosa più importante: chiamami Chaterine, Chate, o come vuoi tu, ma non Milady o Madame- fece seria

:-Grazie Chaterine, davvero grazie,non te ne pentirai- fece davvero lusingato

:-lo spero per te- lo guardò d sottecchi –dovremmo trovare qualcosa per coprirti, non puoi andare in giro per casa vestito, anzi, svestito così- fece la ragazza andando in un'altra stanza mentre Ezio la seguiva come un cane

:-Perché non sto bene così? Non ti piaccio- disse con aria maliziosa –In fondo non devo uscire da qui chi vuoi che mi veda- disse sbuffando

:-sei indecente così, e poi ci sono io qui quindi copriti- disse prima di lanciare a dosso all’uomo una felpa, una canottiera, un pantalone e un paio di boxer aderenti neri – sono vestiti di mio fratello, dovreste avere la stessa taglia, i boxer sono nuovi quindi no problem- fece prima di uscire dalla stanza per permettere all’uomo di cambiarsi.

Nel frattempo si diresse verso la cucina per prendersi un bicchiere d’acqua, quando si girò col bicchiere in mano per poco non spruzzò l’acqua che aveva messo in bocca: davanti a lei si presentò un ezio con un paio di pantaloni da ginnastica, senza ne scarpe ne calzini, sopra questo aveva una felpa abbastanza larga di un color nero, nel complesso faceva la sua bella figura

:-Allora? Come sto?- chiese vanesio l’uomo

:-Passabile- fece lei tornando a bere

:-Bene. E ora che si fa?- fece curioso il ragazzo

:-tu niente- gli rispose la ragazza –io entro un attimo nel database del posto dove lavoro per vedere se hanno qualche informazione su fatti strani avvenuti di recente- fece lei avviandosi al piano di sopra

:-Fanno lavorare una così bella ragazza come voi?- fece stupito il giovane –Ma è un indecenza-

:- e si mio caro qui nel XXI secolo anche le donne lavorano- fece lei girandosi e assumendo una posa da super eroe, con l’unico risultato di far ridere Ezio.

La ragazza dopo aver sorriso si girò per tornare a salire mentre Ezio la seguiva

:-Allora… dove lavori?- chiese curioso l’uomo

:-in un posto dove producono medicinali. Per così dire, in realtà si occupano della lettura di ricordi mnemonici e del raggruppamento di oggetti rari e preziosi fece la ragazza

:- che genere di oggetti preziosi?- fece curioso

:-mai sentito parlare del santo Graal? O dell’arca dell’alleanza, o ancora chessò … dei frutti dell’eden?- fece lei sorridendo

:-pensavo fossero solo leggende- fece sconvolto

:-a quanto pare no- disse ridacchiando

:-e ha un nome questo posto?- fece ancora immobilizzato dallo sconvolgimento

:- Società farmaceutica: Abstergo industruis S.P.A.- Fece lei accendendo il pc

:-perché questo nome non mi è nuovo?- fece pensieroso

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Angolo dell'autore!

Eccomi con un altro aggiornamento di questa storia che rimarra senza aggiornamenti per un pò di tempo, vuoi perchè ne ho altre di più importanti, vuoi per mancanza di ispirazione, quindi mi scuso per la cortezza del capitolo (appena battezzata 4 pagina) e ringrazzio con affetto tutti coloro che hanno recensito il prologo ^-^ grazzie ragazze siete di grande sostegno senza di voi non avrei osato nemmeno mai postare qualcosa in questo sito ^-^ quindi ora io vi lascio e vi prometto che ci rivedremmo presto con un aggiornamento di qualche altra storia ^-^

Dark Dream