Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Fricknstein    02/09/2024    0 recensioni
Un ragazzo di 17 anni di nome Ennosuke, corpulento, bullizzato e che ha una visione tutta sua, seppur sbagliata delle donne, una sera durante un'esplorazione di un ospedale abbandonato, incontra uno strano vecchio, che gli dà un medaglione. Cosa sarà quel medaglione che il vecchio ha dato ad Ennosuke?
Genere: Angst, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Threesome
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le scelte che facciamo alle volte sporcano la nostra anima, l'importante è capirlo in tempo.


CAP 5: VELENOSA COME UNO SCORPIONE.


Fin da quando aveva ricevuto le dimissioni dall'ospedale, stava cercando di sistemare le cose in quella casa.

Non aveva detto niente a nessuno.

Aveva accettato quel corpo grasso e flaccido e quel brutto aspetto fisico che si era ritrovata.

Prima era stata comprata da dei bastardi ad un'asta di schiavi, poi si era ritrovata in quella stanza in cui curavano le sue ferite.

Chiamavano quel ragazzo Ennosuke, così sarebbe stato per lei.

Quando la madre non era carina con Ennosuke, iniziava a digrignare i denti, ed usare un tono di voce furioso, fin quando la madre del ragazzo non capì che forse era meglio tenere un comportamento almeno di facciata.

Ennosuke mise in riga quei genitori, e sentì che stava facendo la cosa giusta, solo per tornaconto personale ovviamente.

Non capì che cosa fosse successo, però voleva esplorare e comprendere come funzionava quell'epoca.

Quando andò a scuola, Ennosuke dovè confrontarsi con i bulli.

Ehi Onosuke, allora? Ti è piaciuto il viaggetto in ospedale?” disse il capo dei bulli mentre guardava Ennosuke con un'espressione alquanto maligna.

Ennosuke guardò il bullo dai capelli rosa e storse il naso.

Scusa? Non capisco cosa dovresti rappresentare con quei capelli così femminili. Dimmi, ti identifichi in una donna?” sogghignò Ennosuke con far spavaldo.

Cosa!? Come osi?!Le botte che ti abbiamo dato io e i miei compari non ti son servite?

Ennosuke si girò e inspirò ed espirò.

Senti, coso. Non ti conviene darmi grane, ok? Forse dovresti pagarti un'istruzione più adeguata invece che venire a parlare con me...

Scusa? Da quando in qua hai questo attegiamento contro di me? Sei solo geloso del mio corpo...” il capo dei bulli guardò Ennosuke sconcertato.

Non me ne frega niente del tuo corpo, caro. Voglio solo stare in pace, quindi...Vai al diavolo!” disse spintonandolo con forza.

Ennosuke scatenò una reazione a catena e una rissa nei corridoi.
Molti altri studenti iniziarono a riunirsi e fare il tifo solo per vedere una rissa.

Ennosuke sembrava una furia subiva ma ne dava anche agli altri.

Non riusciva a fermarsi, fin quando uno dei professori bloccò Ennosuke, mentre altri professori bloccavano gli altri studenti.

Ennosuke andò dal preside dopo che la rissa venne calmata dai professori.

Ennosuke Moriyama...” sospirò il preside.

Mi dica. Sono stato preso di mira, signor preside. E le dirò, so che voi doveste fare qualcosa riguardo ai bulli. Se non lo farete, purtroppo dovrò vedermela da me, e andare dalla polizia. Funziona così, no?” disse Ennosuke con un'espressione fiera.

Beh, si. Dovrebbe essere così, ma non si può sempre fare qualcosa contro i bulli, le pare? Cosa possiamo fare? Cambiarli di classe? Di scuola? Mandarli...?

Lavori forzati. Magari convincere i genitori a vendere i figli al migliore offerente e lavarsene le mani. Questi hanno bisogno di disciplina, signor preside.” scosse il capo Ennosuke spiegando come si poteva risolvere il problema.

Ma tutto questo è inaudito! Compravendita di esseri umani? Lavori forzati? Non siamo più nei tempi andati e barbari, ora abbiamo leggi e decoro...

Decoro che viene meno quando queste persone instigano il prossimo a fare cose che non vogliono fino a malmenarli!” disse con tono indignato.

Ha...Ha ragione però...!”

Niente però!Se io non posso difendermi, dovreste farlo voi, no? Allora?

Si, non si preoccupi. Faremo qualcosa...” sospirò il preside.

Ennosuke lasciò la stanza senza aggiungere più niente.

Per i corridoi della scuola Ennosuke incontrò Kaito.

Ehi, Enno. Ciao. Scusami se non son venuto all'ospedale, ma mio padre mi ha proibito di frequentarti fuori dalla scuola, cerca di capirmi...” sospirò davvero rassegnato l'amico.

AH SI?! Bell'amico che sei! Fai quello che ti dice papino e invece? Ci devo rimettere io?!” lo sguardo di Ennosuke si fece cupo.

La ragazza che era nel corpo di Ennosuke aveva fatto le sue ricerche.

Aveva letto il cellulare di Ennosuke, aveva capito chi erano i suoi amici, e credeva che Ennosuke avesse un comportamento troppo passivo con Kaito.

C...Calma, Enno. F...Forse l'incidente della macchina ti ha fatto male. Prendiamoci un po' una pausa, ok? Mi dispiace. Non so che altro dirti...

Non sei un vero amico. Non sono una pezza da gettare quando ti dico come mi sono sentito! Ma non ci arrivavi dai miei messaggi? La mia delusione? Ti contattavo solo per uscire con te, non per portarti sulla cattiva strada...!” Ennosuke sembrava avere un'espressione sconsolata sil volto.

Si, ma mio padre...!” si vedeva che Kaito aveva paura del padre.

Lo so che hai paura di tuo padre, ma io cosa c'entro? Non dovresti combattere per la nostra amicizia? Svegliati!” cercò di svegliarlo in modo arrogante.

Ci devo pensare...” sospirò Kaito davvero indeciso.

No. Non pensarci! La nostra amicizia è finita! Non contattarmi più!” disse con cattiveria per poi girarsi.

Ennosuke se ne andò senza aggiungere altro per i corridoi della scuola.

Le settimane passavano e Ennosuke si comportava come se nulla fosse con i genitori.

Faceva quello che chiedevano, solo se glielo chiedevano gentilmente o lo pregavano.

Sembrava che li stesse manipolando davvero alla grande senza che i genitori se ne accorgessero.

Non andava a parlare con il nonno Jin, e il vecchio se n'era accorto che c'era qualcosa che non quadrava.

Ennosuke. Possiamo parlare?

Si, cosa c'è?” chiese Ennosuke con un po' di fastidio.

Tu non sei Ennosuke, vero?” disse l'uomo con un tono gelido.

Ma certo che sono io. Che problemi hai, nonno?” disse Ennosuke mentre sorrideva.

No. Non sei Ennosuke. Lo avrei capito subito se fossi lui. Cosa ti è successo, figliolo?” chiese davvero sconvolto il nonno di Ennosuke.

Nonno è tutto ok. Sono solo un po' agitato, quindi, lasciamo perdere...” sospirò Ennosuke allontanandosi poi e andando in camera.

Ci mancava solo il vecchio...” sussurrò tra sé e sé Ennosuke quando fu solo in camera. “Devo escogitare qualcosa perché anche lui mi creda...” sospirò con un tono preoccupato per la sua copertura.

Ennosuke non ci pensava neanche a dire che non era lui, non voleva perdere tutti quei benefit che stava acquisendo pian piano in quell'epoca.

Le settimane passarono e Ennosuke iniziò a fumare e a bere.

I suoi genitori erano davvero perplessi, ma non avevano tempo da dedicargli poiché Jin, il nonno di Ennosuke stava molto male, si stava lentamente spegnendo.

Quando il momento arrivò, Ennosuke non pianse neanche, disse solamente

Ok...”.

Andò alla funzione funebre, ma non parlava con nessuno, aveva un'aria seria e pensierosa e non voleva parlare con nessuno.

Non pianse, non fece neanche un piccolo discorso per salutare suo nonno.

Tutti rimasero sotto shock, non potevano minimamente pensare che Ennosuke non fosse in uno stato di turbamento, il nonno era una figura positiva per Ennosuke, e nessuno si potè spiegare un attegiamento del genere.

I genitori restarono disgustati, non era davvero lui, se ne accorsero.

I litigi iniziarono furiosamente tra lui e la madre, anche il padre che lo picchiò una volta sola perché aveva davvero risposto male alla madre quasi alzandole le mani.

I suoi voti a scuola non erano dei migliori.

Ennosuke aveva preso a fare il bullo e ad approfittarsi dei ragazzi più deboli per racimolare soldi e prestigio.

Mentre si aggirava per i corridoi della scuola, Ennosuke sentì qualcosa nel bagno dei maschi.

Andò a vedere lentamente, e si accorse di un ragazzo con una pistola.

Il ragazzo nascose la pistola in tasca.

Ennosuke vide l'opportunità e l'avrebbe sfruttata.

Corse da un professore e con tono gelido informò il docente che il ragazzo aveva la pistola in tasca.

Il professore con calma chiese al ragazzo di vuotare le tasce.

Il ragazzo cercò di scappare, ma Ennosuke lo placcò subito per terra.

Sentendo le grida del professore e il trambusto, il preside arrivò velocemente.

Allora cosa succede?! Moriyama, cosa sta succedendo?!” chiese il preside sotto shock.

Signor preside! Questo studente ha una pistola addosso!” disse serio Ennosuke.

Cosa?! Davvero!?” il preside era davvero incredulo.

Dopo un po' di colluttazione, il ragazzo si arrese e la polizia fu chiamata.

Ennosuke spiegò la situazione alla polizia.

Inutile dire che la famiglia fu davvero fiera di Ennosuke, tant'è che Ennosuke iniziò a ricevere sempre più stima e benefici.


                                                       
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Fricknstein