-mi dispiace okay?- disse Darcy guardando preoccupato in direzione dei suoi genitori -ma davvero ho fatto tutto il possibile ma non ci riesco- e lanciò uno sguardo anche in direzione del fratello minore che li stava osservando quasi annoiato da tutta quella situazione -non sono un genio come lui-
-non devi essere un genio Darcy ma almeno non essere rimandato o peggio bocciato- disse sua madre mentre continuava ad osservare la pagella con i voti che aveva difronte: erano tutti troppo bassi per poter sperare che il figlio riuscisse a superare quell’anno.
-io ci ho provato veramente ma se provo a chiedere ai prof di aiutarmi non lo fanno. Dicono che è colpa mia che non riesco a stare al passo degli altri ma in tutta la classe solo tre persone riescono a stare a passo. Non sto cercando di giustificarmi per i miei pessimi voti ma i prof non aiutano- disse serio Darcy, fin troppo serio cosa della quale si accorsero entrambi i genitori.
-non volevamo arrivare a questa soluzione ma credo che sia l’unica possibile al momento- disse allora Lucas osservando la moglie -ti dobbiamo mandare in una scuola privata e non pubblica. Li forse ti seguiranno meglio e se davvero è quello il motivo dei tuoi pessimi voti potrai migliorare-
-ma qui non ci sono scuole private- sussurrò Darcy.
-dovrai andare in un’altra città e vivere lontano da noi per un po’, almeno per il periodo del liceo che hai appena iniziato- disse seria Mia osservando il figlio in parte preoccupata. Era stata lei a dire al marito di aspettare a fare quella scelta perché non si voleva allontanare troppo dal figlio ma in quel momento sapeva che per il meglio del figlio doveva lasciarlo andare.
-aspettate- disse Nathaniel osservandoli tutti e tre -no!-
-Nat è l’unica soluzione e io sono d’accordo- bloccò il fratellino Darcy -voglio vedere se posso avere voti migliori, tu sei un piccolo genietto e io no quindi ne ho bisogno-
-ma io resto solo- protestò il dodicenne osservando il fratello preoccupato -io non voglio restare solo!-
-non iniziare a fare i capricci Nathaniel- disse Lucas alzando gli occhi al cielo per le proteste del figlio minore -lascia andare tuo fratello in quella scuola, sarà solo per un anno-
-solo un anno davvero?- domandò il biondo osservando attentamente entrambi i suoi genitori per avere la conferma che non gli stessero mentendo solo per farlo stare calmo.
-si, e se poi si troverà bene continuerà li ma tornerà a casa per le vacanze- cercò di farlo ragionare a sua volta Mia e Nathaniel si trovò ad osservare Darcy per avere conferma anche da parte sua e il quindicenne annuì confermando quindi al fratello che era vero quello che stavano dicendo loro i genitori-
-allora starò calmo- si arrese a dire Nathaniel -ma me la prenderò davvero tanto se non manterrete la vostra promessa-
-non ti preoccupare Nat, mancherai anche a me- ridacchiò Darcy sorridendo al fratellino che si limitò ad incrociare le braccia al petto e mettere su la faccia più seria che aveva per far capire che non stava minimamente scherzando.
-non devi essere un genio Darcy ma almeno non essere rimandato o peggio bocciato- disse sua madre mentre continuava ad osservare la pagella con i voti che aveva difronte: erano tutti troppo bassi per poter sperare che il figlio riuscisse a superare quell’anno.
-io ci ho provato veramente ma se provo a chiedere ai prof di aiutarmi non lo fanno. Dicono che è colpa mia che non riesco a stare al passo degli altri ma in tutta la classe solo tre persone riescono a stare a passo. Non sto cercando di giustificarmi per i miei pessimi voti ma i prof non aiutano- disse serio Darcy, fin troppo serio cosa della quale si accorsero entrambi i genitori.
-non volevamo arrivare a questa soluzione ma credo che sia l’unica possibile al momento- disse allora Lucas osservando la moglie -ti dobbiamo mandare in una scuola privata e non pubblica. Li forse ti seguiranno meglio e se davvero è quello il motivo dei tuoi pessimi voti potrai migliorare-
-ma qui non ci sono scuole private- sussurrò Darcy.
-dovrai andare in un’altra città e vivere lontano da noi per un po’, almeno per il periodo del liceo che hai appena iniziato- disse seria Mia osservando il figlio in parte preoccupata. Era stata lei a dire al marito di aspettare a fare quella scelta perché non si voleva allontanare troppo dal figlio ma in quel momento sapeva che per il meglio del figlio doveva lasciarlo andare.
-aspettate- disse Nathaniel osservandoli tutti e tre -no!-
-Nat è l’unica soluzione e io sono d’accordo- bloccò il fratellino Darcy -voglio vedere se posso avere voti migliori, tu sei un piccolo genietto e io no quindi ne ho bisogno-
-ma io resto solo- protestò il dodicenne osservando il fratello preoccupato -io non voglio restare solo!-
-non iniziare a fare i capricci Nathaniel- disse Lucas alzando gli occhi al cielo per le proteste del figlio minore -lascia andare tuo fratello in quella scuola, sarà solo per un anno-
-solo un anno davvero?- domandò il biondo osservando attentamente entrambi i suoi genitori per avere la conferma che non gli stessero mentendo solo per farlo stare calmo.
-si, e se poi si troverà bene continuerà li ma tornerà a casa per le vacanze- cercò di farlo ragionare a sua volta Mia e Nathaniel si trovò ad osservare Darcy per avere conferma anche da parte sua e il quindicenne annuì confermando quindi al fratello che era vero quello che stavano dicendo loro i genitori-
-allora starò calmo- si arrese a dire Nathaniel -ma me la prenderò davvero tanto se non manterrete la vostra promessa-
-non ti preoccupare Nat, mancherai anche a me- ridacchiò Darcy sorridendo al fratellino che si limitò ad incrociare le braccia al petto e mettere su la faccia più seria che aveva per far capire che non stava minimamente scherzando.