Ewan appoggiò la schiena sulla poltrona. "Fingere." Si passò una mano tra i capelli. "Lo hai fatto anche con me." Il principe spostò lo sguardo sul fuoco che scoppiettava nel camino. Aprì e chiuse i pugni, nervoso.
"Non ho avuto scelta." Sussurrò lei.
"Davvero?" Ewan si alzò in piedi di scatto, voltandosi verso di lei. "Mi sembrava di averti chiesto di essere te stessa, con me."
La ragazza lo guardò, disorientata. "Cosa avrei dovuto fare?"
"Parlarmene." Rispose lui, secco.
Lei gli rivolse un'occhiata amareggiata. "E dirti che cosa, esattamente?"
"Non lo so!" Ewan alzò la voce. "Ma ti ho chiesto una cosa, una cosa soltanto, quando ci siamo conosciuti. Niente segreti." Le puntò un dito contro. "Io mi sono aperto, con te, e ora vengo a sapere che mi hai preso in giro tutto questo tempo?"
Lei indietreggiò. "Non provare a paragonarci. Non è la stessa cosa. Tu non..."
"Io non, cosa?" Gridò Ewan.
"Tu non capisci." Lyanna strinse i pugni con forza, ed Ewan vide i suoi occhi inumidirsi.
"Davvero? Credevo mi reputassi abbastanza intelligente da comprendere qualsiasi cosa. Cos'è, che non capisco?"
"Sono una donna!" Urlò lei. "Non sono niente, senza un uomo al mio fianco!"