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Autore: ilenia23    22/09/2009    4 recensioni
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E se Albus Silente avesse una figlia? E se Sirius Black  se ne innamorasse? E se la storia fosse andata tutto in un altro modo o quasi?
Un intenso sguardo, durato un solo istante.
Pieno di dolcissima tensione.
Complicità.
E paura.
E ansia.
E passione.
E felicità straziante.
Gioia pura, autentica.
In un brevissimo sguardo  tutto questo.
Eravamo tutto questo io e Sirius.
E quel poco d’amore che c’era.
Genere: Drammatico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci tornati al presente. Finalmente siamo arrivati alla parte che avete tanto atteso, il punto saliente di questa prima parte della storia. Devo dire che ho scritto questo capitolo ma soprattutto il prossimo con il cardiopalma...Spero che emozioni anche voi come mi sono emozionata io. Ringrazio tutti quelli che hanno anche solo letto questa storia e chi ha commentato, come al solito.Adesso vi lascio alla lettura. Baci, Ile.

Hogwarts – Marzo 1995

Trovati allo steccato alla fine della strada che esce da Hogsmeade (dopo Mondomago) sabato pomeriggio alle due. Porta tutto il cibo che puoi.
Sirius
 
Harry rilesse più volte il biglietto, ogni volta sempre più preoccupato.
Sirius era arrivato fino ad Hogsmeade.
L’ aveva detto e l’ aveva fatto.
Harry era molto combattuto: da una parte non vedeva l’ ora di riabbracciare il padrino, dall’ altra quell’ incontro risultava essere troppo rischioso.
Questo stato d’ animo lo accompagnò per due settimane di fila ma alla fine la curiosità vinse su tutto e in compagnia di Ron e Hermione quel sabato si recarono nel posto indicato da Sirius nel biglietto.
Ad attenderli c’ era un grosso cane nero che li trascinò fin sulla montagna, in una oscura caverna che fungeva da nascondiglio.
A Harry si strinse il cuore per un attimo.
Come si faceva a vivere in quel modo? Con quale forza?
“Sirius, mi devi parecchie spiegazioni”esclamò Harry dopo aver abbracciato il padrino, più magro e sporco che mai.
“Hai ragione, ma prima ho bisogno assolutamente di mangiare”rispose, mettendosi in bocca tutto il cibo che poteva, il più velocemente possibile.
Harry incominciò a parlare come un fiume in piena, esternando tutti i suoi dubbi e le sue incertezze a partire da Crouch e finendo con Piton e Karkaroff ma lasciando Aryana fuori dal suo discorso.
Aveva paura di affrontare quell’ argomento, senza contare, che non sapeva come fare.
Insomma come poteva affrontare Sirius su di lei?
Non era nemmeno a conoscenza del legame che li univa. Non poteva di certo prenderla di petto.
Fortunatamente parlare di Crouch e Piton portò con sé abbastanza tempo, così da dare modo ad Harry di organizzare le idee.
Quando anche l’argomento torneo fu esaurito Harry non poté più aspettare..era da mesi che attendeva una spiegazione.    
Specie dopo tutto quello che era emerso dalla conversazione con Sirius, c’ era qualcosa di terribilmente marcio e oscuro che si stava estendendo a macchia d’ olio attorno alle vicende della comunità magica.
Il clima di terrore stava tornando, forse più forte di prima.
Lui stava tornando.
 Alla luce di tutto questo Harry sentiva più che mai il desiderio di far chiarezza, di scoprire la verità.
“Sirius, perché quando hai saputo che Aryana Silente era ad Hogwarts ti sei precipitato qua alla velocità della luce?”esclamò tutto d’ un fiato, interrompendo la conversazione dal clima scanzonato di Sirius e Ron, appena intrapresa.
Non trovò un modo più delicato per dirlo. Andò dritto al punto e, anzi, rincarò la dose.
“Voglio che mi dici tutto quello che sai di lei, è importante. Per adesso ho solo spezzoni di storia e sinceramente non ci sto capendo più niente. Voglio che tu incominci dall’ inizio. Voglio sapere come conosceva i miei genitori, te, Remus..voglio sapere la verità, senza omissioni”.
Prima di rispondere a Harry, Sirius sospirò forte.
Il suo sguardo sembrò incupirsi, più di quanto già non fosse.
“Aryana Silente è…era.. la donna della mia vita. È sempre stato così e sempre sarà. Frequentavamo il quinto anno ad Hogwarts quando lei piombò inaspettatamente nelle nostre vite. Che ti devo dire, Harry? L’ hai vista com’è, no? In poco tempo diventò tutto il mio mondo. Mi ha ipnotizzato. Lei e i tuoi genitori insieme a Remus e a Peter erano le persone a cui tenevo di più, eravamo sempre insieme, inseparabili. La mia famiglia. Inutile dirti che furono i migliori anni della mia vita”.
Harry cercò di metabolizzare la cosa.
“Poi cosa è successo?”chiese impaziente Hermione.
Sirius piantò lo sguardo in quello di Harry.
Sembrava risentito.
 Forse avrebbe solo voluto dimenticare…e invece adesso era costretto a tirare tutto fuori, di nuovo.
E faceva male.
Più di tutto. Più della solitudine, più dell’anonimato, più dell’ingiustizia che aveva subito.
Harry leggeva tutto questo nello sguardo del padrino.
Era restio a ricordare.
Conservava quella sorta di contegno che conservano le persone ferite e umiliate dal destino.
Quella sorta di fierezza e orgoglio che ti fa rimanere in piedi nonostante tutto.
Si, perché Sirius Black aveva semplicemente il cuore distrutto… ma sopravviveva e combatteva.
Forse senza speranza.
“Dopo il settimo anno, fummo costretti ad abbandonare Hogwarts, la nostra casa, con la morte nel cuore. Ma eravamo entusiasti. Eravamo giovani di talento, vitali, pieni di energia e avevamo tutto un nuovo mondo che si apriva davanti a noi. Io e Aryana eravamo spensierati e spericolati. Scorazzavamo in giro per il mondo con la mia moto a vedere posti e persone incredibili. Invece i tuoi genitori erano molto più tranquilli di noi, si sposarono quasi subito dopo il diploma e Lily rimase incinta di te. Inutile dirti che eravamo al settimo cielo”disse con aria trasognata.
Harry non l’aveva mai visto così…vivo.
 Doveva essere stato davvero felice con Aryana e i suoi genitori,pensò.
 Ma tanto grande è il dono che ricevi, tanto grande è la sofferenza che avrai quando sarai costretto a rinunciarci.
Il suo tono cambiò improvvisamente.
Il suo sguardo,idem.
Si tormentava le mani e i capelli e Harry non poté fare a meno di sentirsi in colpa per quel supplizio. 
“Quando tornammo in Inghilterra però cambiò tutto. Successe il finimondo. Voldemort spargeva terrore e morte per tutta l’ Inghilterra e le cose stavano peggiorando a vista d’occhio. Continuava a raccogliere seguaci e fanatici pronti a fare qualsiasi cosa per lui e per l’idea malsana che covava dentro di sé: epurare il mondo dai non puri. Ogni giorno un nostro amico perdeva qualche caro o lui stesso cadeva nelle mani dell’Oscuro Signore. Alla luce di questi eventi la nostra decisione fu quasi scontata: arruolarci come Auror a servizio del Ministero e, in segreto, combattendo per conto nostro insieme a Silente e ad altri maghi brillanti. Sparizioni, omicidi, imboscate, aggressioni ai danni di Babbani e di maghinò erano all’ordine del giorno”sputò con disprezzo. “Non avete idea di come è stato assistere a tutto questo. L’impotenza e la rabbia…”.
“Facemmo del nostro meglio per arginare il potere dilagante dei Mangiamorte. Tuttavia la nostra carriera da Auror durò ben poco perché il Ministero brulicava di talpe e il male stava invadendo anche i cuori più puri e le menti più insospettabili. Ci ritrovammo a combattere unicamente sul fronte, come dire,segreto. (n.d.a. Ovviamente Sirius non può dire a Harry&co.  dell’Ordine o comunque ho deciso di rispettare l’ordine delle cose.)Io e Aryana lavoravamo per lo più in incognito: spiavamo Mangiamorte, ci infiltravamo nelle loro case e,grazie alle notevoli doti di Legilimens di Aryana, cercavamo di carpire quante più informazioni fosse possibile. Andavamo in missione molte volte ,cercando l’aiuto di maghi, streghe e di altre razze. Lavoravamo nei bassifondi, nell’ oscurità perché << è solo se conosci il tuo nemico che puoi sconfiggerlo>>, diceva sempre Silente. Lily e James invece facevano tutto il contrario. Erano i più esposti e,per questo, i più in pericolo insieme ad Albus: mettevano in guardia, spargevano la voce, tenevano comizi pubblicamente, erano il manifesto della resistenza. Loro erano le menti dell’organizzazione e noi le membra. Eravamo una bella squadra e ,persino in tempi bui come quelli, il nostro spirito era sempre vivo. Tant’ è vero che fu proprio poco prima dell’ assassinio dei tuoi genitori che io e Aryana decidemmo di sposarci in gran segreto. Non lo sapevano neanche Lily e James, loro vivevano già nascosti sotto l’ Incanto Fidelius. Al matrimonio non c’era nessuno, solo noi due, ma fu perfetto lo stesso, a noi bastava”disse con la voce più roca che mai.
“Poi le cose peggiorarono drasticamente…Voldemort uccise i tuoi genitori e il resto della storia già la conosci. Aryana come gli altri non sapeva come erano andate le cose realmente e io non me la sentivo di metterla in mezzo, non me la sentivo di mettere in mezzo nessuno,a dire la verità, tanto meno lei. Sapevo già che sarebbe stato inutile. La spinsi ad odiarmi e a credere a tutte le accuse contro di me perciò se ne andò dall’ Inghilterra per molto tempo. So solo questo e non ho avuto notizie di lei fino a quando non sono evaso. Sono andato a trovarla a casa nostra..poco fuori Londra..ma arrivato sull’ uscio di casa non ce l’ ho fatta. Non ho avuto il coraggio. Probabilmente mi aveva dimenticato e si era rifatta una vita..era inutile piombare di nuovo all’ improvviso, senza alcun diritto, nel suo mondo e stravolgerlo. Per questo motivo quando poi ebbi modo di parlare con Silente, decisi insieme a lui che per il bene di tutti era meglio che lei non sapesse niente e credo sia ancora così. Gli ho fatto giurare di non dire una parola a sua figlia e quando Silente fa una promessa, state sicuri che ,caschi il mondo, lui la mantiene.  Se Aryana è tornata non è di certo per me. Se è tornata vuol dire che sta per succedere qualcosa di terribile, avrà avvertito qualcosa, avrà avuto una delle sue premonizioni. È esattamente come la prima volta…la guerra sta per scoppiare…di nuovo. La storia sta per ripetersi”.
Harry, Ron e Hermione avevano ascoltato l’intera vicenda con attenzione, totalmente sconvolti.
Nella mente di Harry piano, piano ogni tassello del puzzle andava a posto..
Ecco perché Aryana non gli parlava di lui, evitava l’ argomento.
Lei credeva che Sirius fosse colpevole, che fosse un’ assassino, un traditore, un bugiardo.
Ecco perché se ne era andata dall’ Inghilterra tanto tempo fa..per dimenticare..
Ora tutto era molto più chiaro.. la perenne malinconia di Aryana…
“Perché non me lo hai detto subito?”chiese Harry, quasi scusandosi per aver fatto riemergere quei ricordi fin troppo dolorosi.
“Non potevo certo dirtelo per lettera. Nessuno sa di me e Aryana. Albus mi ha detto che hanno affossato la vicenda fortunatamente. Ve lo immaginate? Il migliore Auror con il criminale più spietato.  Con me in carcere la sua vita era già rovinata, non potevo rovinarle anche la carriera”.
“Wow...non ho parole..”boccheggiò Ron, scioccato.
“Si può sapere perché non le hai detto la verità? È assurdo”quasi strillò Hermione, beccandosi le occhiatacce di Ron e Harry.
“Hermione, fidati, non è assurdo. Le avrei solo fatto perdere la faccia e il lavoro nel novantanove per cento dei casi. L’ avrebbero presa per pazza e poi..”.
Ma la strega lo interruppe prima che potesse finire.
“E adesso? Quando sei evaso? Perché non le hai detto la verità ora? Potevo anche comprendere vagamente perché non le hai raccontato tutto subito ma adesso non hai più scuse”disse infervorata Hermione.
Solidarietà femminile, pensò Harry.
“Adesso? E per quale motivo? Per il mio egoismo? Dopo quattordici anni mi ripresento e le stravolgo la vita, con quale diritto? Perché dovrei metterla in pericolo? Perché dovrei esporla ad un tale rischio? E che vita potrei offrirle?  Sempre in fuga, nascosto, un latitante. Questo è quello che dovrei fare?”.
“Lei ha il diritto di sapere..lascia che sia lei a decidere. Non puoi negarle questa scelta”.
“Hermione, ormai quel che è fatto, è fatto”.
“Ti sbagli, siamo ancora in tempo per aggiustare le cose” esclamò Harry prima che Hermione aprisse bocca per controbattere.
“Harry, davvero, non dovete fare niente. Tu ti devi concentrare sul Torneo, sulla tua vita, non puoi pensare a questo..e poi..io non voglio..”.
“Sirius, le cose potrebbero cambiare se lei verrà messa al corrente. Magari potrebbe trovare una soluzione, potrebbe aiutarti, nasconderti..”.
“Ma non capisci che è proprio questo che voglio evitare? Lei non deve essere messa in mezzo, non posso coinvolgerla, il rischio è troppo alto” urlò Sirius, alzandosi in piedi.
Era furioso.
“Ti prego, ragiona..”implorò Harry comprensivo.
“No, ragiona tu. È troppo pericoloso..Lei deve starne fuori”.
“Sinceramente Sir, tu che mi parli di pericolo fai ridere. Sei venuto qua alla velocità della luce, senza pensare ai rischi che correvi appena hai saputo di Aryana..”.
“Sai benissimo che volevo raggiungere Hogwarts ben prima che sapessi di lei..”.
“Si, ma sapere che fosse qui ti ha dato la spinta decisiva e non ti sei fatto problemi, non hai pensato a te stesso ma alle persone che amavi. Perché non lasci che lei faccia lo stesso?”disse Hermione decisa.
“Anche se fosse..probabilmente lei mi avrà dimenticato, avrà qualcun altro nella sua vita. Non voglio darle un motivo per rimpiangere il passato, un altro carico di rimorsi come se già non avesse sofferto abbastanza”.
“Tu questo non potrai mai saperlo se non le dici la verità. Allora è giusto che tu viva con il rimpianto, il rimorso di non sapere cosa sarebbe potuto accadere se solo avessi avuto un po’ più di coraggio?”.
“Si, Hermione. Ne vale la pena. È meglio che sia io a vivere con questo dolore piuttosto che lei”.
“Ma non è giusto”strillarono in coro Hermione e Harry.
“Amare una persona significa anche saperci rinunciare per il suo bene..”.
“Non puoi sacrificarti così..”.
“Io non ho più niente da perdere, lei invece tutto. È così che stanno le cose”.
“Io le dirò la verità, con o senza il tuo consenso”esclamò Harry.
“Tu non farai niente del genere. Esigo un giuramento”.
“Non posso fare un giuramento che non manterrò. Le cose cambiano, Sirius. Tu non sarai per sempre un latitante..la ruota gira..non può essere per sempre così”.
“Harry, questo è il mondo reale…È sempre così e tu non puoi farci niente”.
“Sirius, pensaci. E se le cose migliorassero?”.
“E se invece peggiorassero? Il prezzo da pagare è troppo alto”.
“Cosa vuoi fare, allora? Stare tutta la vita ad aspettare non so cosa? Vivere come un vegetale solo per paura? Non ti facevo un codardo..”.
“Io non sono un codardo. Ho molta più esperienza di te e ti dico con forza che stai commettendo un errore”.
“Sei tu quello che sbaglia, Sir. Facci almeno tentare”sussurrò Hermione.
Nel viso incavato di Sirius apparve un accenno di speranza.
Stava immaginando quello che sarebbe potuto succedere se le cose sarebbero andate come Harry e Hermione sostenevano.
“Senti, per quel poco che abbiamo conosciuto Aryana sono sicura che la prenderà benissimo”.
Sirius si sedette su una pietra con la testa tra le mani.
Infine disse: “Lei è sempre così..incredibile?”.
“Molto più che incredibile..”bofonchiò Ron a cui si arrossarono le orecchie per il pensiero appena espresso.
Tutti risero, rilassando l’ atmosfera.
“Sirius, adesso noi dovremmo andare..si sta facendo buio..”.
“Oh, già..”esclamò Sirius, riprendendosi dal torpore contemplativo nel quale era caduto.
“Noi le diremo tutto, Sir” mormorò Harry all’ orecchio del padrino mentre si salutavano.
“Non farlo, Harry..”.
“Lo faccio anche per te, non capisci?”.
“Lo so ma..”.
“Niente ma”.
“Sei testardo come tuo padre..”.
“Ci vediamo qui appena è possibile..”.
“Non mi muovo”.
“Andrà tutto bene..”.
“Io lo spero tanto, Harry. Adesso andate..”.
“Ciao Sir..”.
Sirius li guardò allontanarsi alla luce del tramonto mentre una sensazione remota si risvegliava in lui: la speranza.
Per la prima volta dopo tanto tempo pregò affinché quella fievole luce si trasformasse di nuovo in un fuoco ardente, affinché tornasse di nuovo vivo.



*******************

Hogwarts –  Maggio 1995 

“Harry, cosa stai aspettando?” lo sollecitò spazientita Hermione mentre Harry continuava a fissare la porta dell’ ufficio di Aryana incapace di fare nulla.
“Ho cambiato idea..forse è meglio se andiamo..”.
“Non se ne parla. Adesso tu bussi a questa porta e vuoti il sacco”.
“Hermione..io..”.
“È da quasi un mese ormai che ci crogioliamo in questo dilemma. Sono stufa. Se non lo fai tu, lo faccio io”.
Ma non ci fu bisogno di fare nulla in quanto la porta si spalancò davanti ai loro volti stupiti: Aryana Silente li stava fissando, sorridente.
“Che cos’è che dovreste fare voi tre?”.
“Ehm..noi..dovremmo parlarti”balbettò Harry a disagio.
“Entrate, allora”disse, facendoli accomodare dentro la stanza.
“Volete qualcosa da bere o da mangiare?”.
“No, grazie..”.
“Lei invece si..”disse Aryana mentre apriva la finestra per far uscire Syria. Era l’ ora della caccia.
“Cosa succede?”disse serafica, sedendosi sulla poltrona dietro la scrivania.
È molto complicato..”mormorò Harry titubante, lanciando un’ occhiataccia a Hermione.
“Harry puoi parlare liberamente..”.
“è una storia lunga..”.
“Abbiamo tutto il tempo..”disse con voce vellutata. Era impossibile resisterle.
Dopo aver scambiato un rapido sguardo con i due amici, Harry iniziò a parlare: “Quando i miei genitori sono morti, scoppiò il caos. Tra gli innumerevoli avvenimenti, ci fu anche l’ arresto di Sirius Black”.
A sentire quel nome, Aryana sussultò, tradendo il suo solito atteggiamento stoico ma lasciò che Harry continuasse.
“Fu condannato per crimini terribili: l’uccisione di Peter Minus e di tutti quei babbani, il vincolo oscuro che lo teneva legato a Voldemort e, non ultimo, il tradimento dei miei genitori”.
Aryana lo interruppe immediatamente.
Proprio quello che Harry temeva.
Adesso come avrebbe fatto ad andare avanti?
“Sapevo che prima o poi avremmo affrontato l’argomento, Harry. In fondo, hai scoperto da meno di un anno chi era il tuo padrino. Probabilmente vorrai sapere qualcosa in più da me visto che ero così vicina ai tuoi genitori. Beh, quello che posso dirti è che io non ho mai conosciuto Sirius Black. O meglio, non il vero Sirius Black. Ai tempi della scuola ho conosciuto questo ragazzo, il migliore amico di tuo padre e credevo fosse una delle persone più incredibili che avessi mai incontrato. Era spigliato, intelligente, testardo, molto carismatico, brillante. Ma questa era solo una maschera,purtroppo. Devi credermi, nessuno poteva immaginare che si sarebbe rivelato per quello che è in realtà. Quindi se ti stai chiedendo quello che mi chiedo io da tutta la vita, cioè se si poteva evitare, se si potevano salvare i tuoi genitori, beh, la risposta è no. Mi sono fatta mille sensi di colpa, mille domande, sul perché e sul come non abbiamo fatto ad accorgerci che lui non era chi diceva di essere…Ma dopo anni sono giunta ad una conclusione: era impossibile prevederlo. Ho cercato di pensare innumerevoli volte a situazioni equivoche o perplessità a cui potevamo non aver dato il giusto peso..ma niente. Non c’è stato mai niente che potesse insinuare in noi qualsiasi tipo di dubbio. Sirius Black probabilmente è il Mangiamorte più in gamba che io abbia mai conosciuto. Non ha mai fatto un errore”.
Aryana non aveva parlato con enfasi.
Non c’era stato alcun tipo di tremore o  esitazione nella sua voce.
Era chiaro che si era preparata quel discorso da tempo.  
 “Non sono venuto a chiederti questo”disse Harry con semplicità.
Aryana lo guardò perplessa.
Capitava poche volte di cogliere impreparata l’Auror ma questa era una di quelle.
Lo sguardo sapiente di Aryana metteva a disagio Harry, si sentiva un idiota.
“Ti prego di lasciarmi finire il discorso che avevo iniziato…”disse precipitosamente Harry prima che l’ Auror potesse aggiungere qualcos’altro.
Per tutta risposta Aryana alzò entrambe le sopracciglia, sempre più preoccupata ma in un modo quasi sarcastico. Guardava Harry come se fosse un pazzo.
Era tipico di Aryana assumere quell’atteggiamento saccente nei confronti di chi si arrogava il diritto di conoscere meglio di lei qualcosa.
Harry cercò di rifuggire il suo sguardo e riprese il suo discorso, sentendosi alquanto patetico.  
“Dunque, dicevamo…Quando Sirius fu arrestato tutti pensavano che giustizia fosse stata fatta, che l’assassino, il criminale, il bugiardo, il servitore dell’ Oscuro Signore fosse stato rinchiuso per sempre nel posto più tremendo che ci fosse, il posto che si meritava. Questo mi è stato raccontato e a questo ho creduto io stesso. Ma ora, prova ad immaginare per un solo secondo, se tutto quello che ti hanno detto, se tutto quello in cui hai creduto fino ad adesso, fosse solo una gigantesca menzogna? Un piano escogitato alla perfezione da una mente disperata e sconvolta dalla paura?”.
L’espressione perplessa di Aryana si trasformò velocemente in una maschera impenetrabile di ghiaccio.
“Che cosa vaneggi, Harry?”chiese glaciale Aryana, fissando Harry negli occhi.
“E se Sirius Black fosse innocente? E se il cattivo fosse un altro, invece?Come la prenderesti?E se fosse stato Peter Minus a rivelare il nascondiglio dei miei genitori a Voldemort, ad uccidere tutti quei babbani, inscenando una strage per mano di uno dei suoi migliori amici, mentre lui fuggiva in forma di topo, terrorizzato e solo? Non è strano che di lui si sia trovato solo un dito? Non ti ha fatto sorgere delle domande? Ah no, già. Perché quando tu hai chiesto spiegazioni a tuo marito, lui ti ha indotto a credere a quelle falsità per proteggerti. Prova a pensarci, a volte la soluzione più scontata è quella reale e per questo la più insospettabile. Sirius all’ ultimo minuto convinse i miei genitori a cambiare il loro custode segreto, scegliendo Peter al suo posto. Chi mai avrebbe sospettato del povero, pavido, indifeso Peter Minus? Nessuno, infatti. Purtroppo la paura lo divorò e fu lui ad andare da Voldemort a spifferare tutto, non facendosi scrupoli ad incolpare Sirius quando fu il momento più adatto. Per tredici anni, mentre Sirius marciva ingiustamente ad Azkaban, visse in forma di topo nella famiglia Weasley, ignara del fatto che il loro topolino era in realtà un Animago. Fece quello che sapeva fare meglio: si nascose, vivendo ancora una volta nel terrore che il suo segreto fosse rivelato ,o peggio, che il suo vecchio padrone potesse ritornare per vendicarsi dei servi infedeli e pavidi come lui che preferirono fuggire piuttosto che aiutarlo. Fortunatamente il 30 Luglio di quasi due anni fa, Sirius, riconoscendo Peter da topo in una foto sulla Gazzetta, scappò da Azkaban, trasformandosi in un cane per cercare vendetta. Voleva a tutti i costi uccidere Peter ma noi lo impedimmo. Mio padre non avrebbe mai voluto che Sirius diventasse un assassino perciò lo risparmiammo ma lui riuscì a scappare approfittando dell’ improvvisa trasformazione del professor Lupin. Sirius fu catturato di nuovo e raccontare questa storia sarebbe stato assurdo, non avevamo prove, nessuno ci avrebbe creduto. Quindi tuo padre ci ordinò di far scappare Sirius e da quel giorno si da alla macchia. Noi continuiamo ad avere contatti discontinui con lui e..”.
“Non voglio sentire un'altra parola. Ascolta, Harry, il professor Lupin mi ha detto che Black vi ha fatto un incantesimo Confundus, evidentemente ancora ne pagate le conseguenze. Dovete dimenticare le menzogne che vi ha propinato quel vigliacco..”.
“È  la verità, Aryana.Nessun incantesimo Confundus e il professor Lupin sa tutto di questa storia. Ti ha mentito perché Sirius gliel’ ha chiesto, come lo ha chiesto a tuo padre e loro hanno giurato di non dirti niente per il tuo bene..ma è la verità, Sirius è innocente e...”.
Ancora una volta l’ Auror lo interruppe più infervorata che mai.
“Remus Lupin e mio padre non potrebbero mai mentirmi e Sirius Black è un folle criminale”.
“No, è una delle persone più coraggiose e straordinarie che conosca”.
“Basta così. Fuori di qui, subito”disse Aryana, alzandosi in tutta la sua fierezza.
“Aspetta non ho finito..non è..”.
“Ho detto fuori”sentenziò Aryana senza ammissione di replica.
Mestamente i tre maghi uscirono dalla stanza circolare, senza sapere se essere scioccati, delusi o arrabbiati per la cecità dell’ Auror.
Come era possibile che fosse cambiata così tanto?
Quella che conoscevano loro era l’ Aryana aperta, brillante, pronta a tutto pur di sapere la verità, sempre e comunque, l’ Aryana coraggiosa, sicura di sé, generosa.
Quella che si trovarono di fronte invece era una donna che aveva quasi paura delle loro parole, che voleva nascondersi dalla verità, che ne rifuggiva come se le rivelazioni appena confessate da Harry contenessero un veleno letale.
Forse tutto quel fiume di parole dal contenuto sconvolgente era stato troppo, persino per una come Aryana Silente.
È meglio una bugia alla quale è possibile rassegnarsi, abituarsi e col tempo affezionarsi o una verità sconvolgente che possa mettere in discussione tutta la nostra vita?
È una vigliaccheria squisitamente umana scegliere sempre di star fermi e accettare l’inaccettabile piuttosto che compiere un salto nell’ignoto.
Ma Aryana Silente non era una tipica umana..a dire la verità, non era affatto umana. 

  
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