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Autore: ArrowVI    24/09/2024    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 20-5: Sangue e Fiamme



 

Shiro scrutò il campo di battaglia con sguardo impassibile, quindi i suoi occhi si soffermarono su un ragazzo nel gruppo che accompagnava Xernes Ravier.
Qualcosa attirò la sua attenzione: sul volto del giovane cominciarono a manifestarsi segni tribali, identici ai suoi. Un fremito di sorpresa e curiosità uscì dalle sue labbra: per un attimo, le sue difese si abbassarono, lasciando intravedere la perplessità che lo colpì.

 

<< Interessante... >>
Mormorò tra sé, con la voce appena percettibile, mentre i suoi occhi percorrevano attentamente i tratti del ragazzo.
L'energia che proveniva da lui era familiare, ma leggermente diversa, come un riflesso sbiadito della propria.


 

Con occhi carichi di una rabbia primordiale, Michael continuò a fissare Shiro con un'intensità che sembrava bruciare l'aria tra loro.
I muscoli del giovane erano tesi come corde pronte a spezzarsi, mentre il terreno ai suoi piedi cominciò a frantumarsi sotto la pressione dell'energia che ribolliva dentro le sue vene. Il sangue di Azael che scorreva in lui, cominciò letteralmente a bollire; l'energia che rilasciò creò crepe nel suolo e fece tremare la terra intorno a lui.


 

Shiro inclinò la testa, incuriosito, poi spostò lo sguardo verso il corpo immobile di Vermilion, distesa ai suoi piedi.
Le mani di Michael tremavano dalla collera, segni chiari di quanto l'incolumità della ragazza gli importasse. La sua furia era palpabile, quasi tangibile nell'aria densa di tensione. Ma Shiro rimase imperturbabile, la sua curiosità stuzzicata.


 

All'improvviso, una voce minacciosa rimbombò nella sua mente, come un'eco oscura proveniente da abissi insondabili: Azael gli parlò con un tono duro e collerico, quasi beffardo.

<< Abbiamo un accordo! Non vorrai perdere tempo con quel moscerino, vero? >>
Il tono era perentorio, come se pretendesse obbedienza.

 

Shiro fece un piccolo click infastidito con la lingua, lo sguardo ancora fisso su Michael.

 

< Chiudi quella fogna. >
Pensò con tono secco e infastidito, soffocando il ruggito crescente di Azael dentro la sua testa.

< Non hai alcun controllo su di me: sono io che scelgo come e quando portare a termine il nostro accordo. >
Pensò.

La voce demoniaca quindi tacque, lasciando Shiro libero dalla sua presenza opprimente, almeno per il momento.

 

Con un gesto rapido e deciso, il ragazzo allungò un dito verso Michael, come a convocarlo. Il suo sguardo era carico di sfida e provocatorio.
 

<< Tu. >> 
Gli disse con tono glaciale, la sua voce tagliente come una lama.

<< Vieni. Mostrami di cosa sei capace. >>

La mano di Shiro si strinse attorno all'elsa della sua lama, che sollevò quindi con noncuranza verso il gruppo di soldati che circondava Michael. L'acciaio scintillava al sole, una minaccia silenziosa.

<< Questo è uno scontro uno contro uno. >>
La sua voce si alzò di un'ottava, divenendo autoritaria.

<< Chiunque osi intromettersi, gli taglierò la testa dal collo. >>
L'avvertimento era chiaro, e aveva tutta l'intenzione di mantenere la parola data.


 

Xane, che osservò la scena con crescente preoccupazione, si mosse rapidamente verso Michael posandogli una mano sulla spalla, cercando di calmarlo. Il giovane continuava a ringhiare, come una bestia ferita pronta a scatenarsi.
 

<< Michael, fermati. >> 
Lo implorò Xane, il suo tono carico di preoccupazione.

<< Vermilion sta bene... Non c’è nessun motivo per accettare la sua provocazione, o di perdere il controllo! >>
Cercò di farlo ragionare, ma l'ira cieca di Michael lo rese sordo a qualunque parola.


 

Michael non ascoltò. In un lampo furioso scattò in avanti, caricando Shiro con una velocità impressionante. Lasciò una scia di polvere dietro di sé, come un turbine inarrestabile, la sua rabbia così intensa che perfino Xernes Ravier ed Ehra rimasero per un attimo sorpresi dalla rapidità e ferocia dell'attacco.
 

<< Quell'idiota! >> 
Gridò Ehra, pronta a intervenire per fermare la follia del giovane.

Prima che potesse fare qualsiasi cosa, però, venne fermata da un gesto silenzioso di Xernes, che le bloccò il braccio con un movimento deciso. L’uomo non disse nulla, ma con un solo cenno del capo le fece capire che dovevano lasciare che lo scontro avesse luogo.


 

Michael si lanciò contro Shiro con tutta la forza che aveva in corpo, il suo pugno pronto a colpire il fratellastro con forza devastante.
Tuttavia, Shiro evitò l'attacco con una facilità disarmante, spostandosi di lato senza mostrare la benché minima preoccupazione.

Michael, incapace di frenare il suo impeto, finì per colpire il terreno dietro il suo bersaglio con tale violenza che si aprì in crepe e detriti volanti, il suolo frantumato sotto la sua furia mal direzionata.


 

<< Lento. >> 
Disse Shiro con calma glaciale, osservando con disprezzo il suo fratellastro, prima di colpirlo brutalmente alla schiena con un calcio. Il colpo fece vacillare Michael, costringendolo a indietreggiare di qualche passo.

 

Nonostante il colpo ricevuto, Michael non si arrese: il suo corpo iniziò a tremare mentre venne avvolto da fiamme rosso sangue.

<< Phoenix! >>
Sibilò tra se e se, invocando il potere del suo Spirito.


 

Il mercenario per un istante non riuscì a nascondere il suo stupore: i suoi occhi si strinsero mentre osservò il fratellastro avvolto dalle fiamme.
Non si sarebbe mai aspettato che possedesse lo stesso potere di Vermilion.

 

< Lo spirito di Vermilion...? >
Pensò, riconoscendo la fonte del potere tra un misto di stupore e curiosità.


 

Fu proprio in quel momento di esitazione che Michael passò al contrattacco. Le fiamme del ragazzo agirono come un propulsore, spingendolo in avanti a velocità sorprendente.
Il suo pugno collise sul volto di Shiro, facendolo indietreggiare di qualche metro: il ragazzo si portò la mano al labbro, asciugando una sottile striscia di sangue che colava dalla sua bocca causata dal primo attacco che lo colpì da quando mise piede ad Avalon.


 

<< Curioso... >>
Mormorò, più divertito che preoccupato, con un sorriso appena accentato dipinto sul suo volto.
Rispondendo alla dimostrazione del fratello, Shiro decise di ricambiare il favore.

<< Amaterasu. >>
Sussurrò con voce profonda; in un attimo il suo corpo venne avvolto da fiamme nere come la notte, dense e opprimenti, che sembravano divorare la luce intorno a lui.


 

I due fratelli si scagliarono l'uno contro l'altro, pugno contro pugno, una collisione che fece tremare l'aria. Si afferrarono in una presa feroce, ciascuno cercando di sopraffare l'altro con la pura forza bruta... Ma non ci volle molto affinché la differenza tra loro diventasse evidente: Shiro, spingendo con calma inesorabile, iniziò a far indietreggiare Michael, che lottava disperatamente per mantenere il controllo.

 

<< Se questo è il massimo che puoi fare, sono davvero deluso. >> 
Disse Shiro con voce gelida, facendo lievemente più forza sulla sua presa.
Michael si ritrovò in ginocchio, il suo corpo tremava sotto lo sforzo di opporsi alla forza schiacciante di Shiro. Le sue mani si aggrappavano a quelle del fratellastro, ma sapeva di essere alla sua mercé.

 

Pochi istanti dopo, infatti, Michael fu costretto a mollare la presa e indietreggiare, piegato dalla forza travolgente di Shiro.
Il mercenario, però, non gli diede nemmeno un attimo di respiro: con una velocità fulminea, si lanciò in avanti e lo colpì con una ginocchiata brutale al ventre, seguita da una serie di pugni ben assestati al volto; attacchi rapidi e precisi, con la stessa tecnica del pugilato.

 

<< Sei debole. >> 
Sospirò Shiro, mentre Michael cercò disperatamente di reagire, ma i suoi tentativi si infrangevano contro la precisione chirurgica degli attacchi del suo avversario.
Senza sforzo, Shiro deviò una palla di fuoco che Michael gli scagliò contro con un semplice movimento della mano, le fiamme si spensero ancora prima ancora di sfiorarlo.


 

<< I poteri che hai preso in prestito dagli altri non ti serviranno a niente. >>
Disse con disprezzo, sollevando una mano e invocando a sua volta una palla di fiamme nere che volò verso Michael, esplodendo in una furia di fiamme oscure che lo lanciarono a dozzine di metri di distanza, facendolo rotolare sul terreno come una bambola di pezza.

 

Cercò di rialzarsi, ma il suo corpo tremava: le forze lo stavano abbandonando. Shiro si avvicinò lentamente a lui, calpestandogli il petto con un piede e fissandolo dall'alto con occhi pieni di disprezzo.

<< Tutto qui? >>
Gli domandò, la sua voce tagliente come una lama affilata.

 

<< Mi deludi. Mi aspettavo di meglio. >> 
Disse freddamente, dando poi un calcio al volto del fratellastro, costringendolo a gridare di dolore.


 

<< Cosa pensi di fare con questa forza patetica? >>
Continuò.

<< Con quale coraggio hai dato il via a una battaglia che non sei in grado nemmeno di combattere alla pari? >>


 

Michael ringhiò, il dolore e la rabbia lo soffocavano, ma Shiro non gli lasciò scampo, premendo nuovamente sul suo petto.
 

<< In questo modo non farai altro che farti uccidere. >> 
Disse con calma disarmante.

<>


 

Le parole di Shiro scossero Michael, che lo fissò con occhi sorpresi e confusi.
 

<< Ho un regalo per te. >> 
Continuò Shiro, estraendo lentamente la sua lama, mentre uno sguardo terrorizzato si fece rapidamente largo nel volto del ragazzo.

<< Un promemoria della tua debolezza e della tua stupidità. >>
Con un movimento rapido e preciso Shiro infilzò la spalla del fratellastro, le urla del ragazzo riempirono l'aria mentre i presenti non furono in grado di fare altro se non osservare con orrore e rabbia.

 

La voce di Azael rimbombò nuovamente nella mente di Shiro, con tono sarcastico e beffardo.

< Ma che gentile, vuoi fargli da maestro? >

Shiro ignorò le parole del demone, estraendo la lama dalla spalla di Michael con un movimento fluido.
Il colpo non era letale, né avrebbe causato danni permanenti: l'unica cosa che gli serviva, era fargli raggiungere il messaggio.

 

<< Diventa più forte. >>
Gli disse, continuando a fare pressione con il piede sul petto del fratellastro.

<< Altrimenti moriranno tutti a causa della tua debolezza e stupidità. >>






 

Michael digrignò i denti, il suo corpo tremava dalla rabbia e frustrazione. I suoi occhi, iniettati di collera, rimasero fissi su Shiro.

<< Non... Non permetterò che accada! >>
Ruggì, la sua voce spezzata ma carica di determinazione.

 

Una risata beffarda sfuggì dalle labbra del fratellastro.
 

<< Cosa pensi di fare, ridotto in questo stato? >>
Gli occhi di Shiro si strinsero tra un misto di disprezzo e divertimento.

<< Se avessi davvero voluto ucciderti, avrei avuto almeno venti occasioni per farlo. >>

 

Shiro gli sferrò un calcio nel fianco, facendo gemere Michael dal dolore.
 

<< Sei debole, sei un folle e non hai nemmeno una tecnica decente di combattimento. >>
Continuò, come se stesse ridicolizzando un insetto.

<< Come pensi di opporti a qualcuno più forte di te? >>


 

Michael, respirando a fatica, trovò comunque la forza di rispondere.

<< Combatterò... Sempre... Per chi mi è caro... >>
Le sue parole erano spezzate, ma il suo sguardo non vacillava. Shiro lo guardò con un misto di disprezzo e irritazione.

<< ...Non importa la differenza tra me e il mio avversario... >>
 

Shiro sentì le sue labbra tremare per un istante. Un istante di esitazione, quasi impercettibile. Da un lato, invidiava il coraggio del fratellastro. Lui stesso non ebbe il fegato di affrontare Amon con quella stessa risoluzione. Eppure...
 

<< ...Che importanza ha...? >>
La sua voce, inizialmente calma, esplose presto in preda a una rabbia incontrollata.

 

<< Che cazzo di senso ha?! >>
Gridò, la sua frustrazione fuori controllo, mentre cominciò a colpire Michael con una raffica di pugni. Ogni colpo accompagnato da parole spezzate e feroci.

<< Andare a morire... Contro qualcuno... Che non puoi... Sconfiggere! >>
Le sue mani continuarono a bersagliare Michael senza tregua, mentre il ragazzo provò a difendersi invano.


 

<< Come pensi di proteggerli se sei morto, coglione?! In che modo vorresti vendicarti da morto?! >>
Con un ruggito furioso, Shiro afferrò il colletto di Michael, sollevandolo di peso. Nonostante stesse parlando con il fratellastro, quelle domande sembravano essere rivolte al se stesso di allora.

 

<< Queste stupide, fragili parole che non hanno senso... Non le sopporto! >>
La sua mano si strinse in un pugno, pronta a colpire ancora. Ma, inaspettatamente, Michael bloccò il colpo con una mano.

Gli occhi di Shiro si spalancarono per lo shock. Michael lo fissava con una determinazione incrollabile, un calore sconosciuto iniziò ad avvolgere il suo corpo.
All'improvviso fiamme azzurre esplosero intorno a lui, inondando l'aria di un potere arcano e imponente.

 

Le fiamme di un blu intenso, nettamente più potenti di quelle rosso sangue di Phoenix, lasciarono tutti i presenti a bocca aperta. Shiro stesso fece un passo indietro, il suo volto rigido tra stupore e incredulità.

<< Fiamme... Blu? >>
Borbotto, come se non potesse credere a ciò che vide.

 

Michael si alzò lentamente dal terreno, ansimando e sanguinando da ogni ferita, ma i suoi occhi erano fissi su Shiro.
 

<< Io non sono... Come te...! Non li lascerò indietro! >>
La voce di Michael era debole, ma il suo spirito non era stato spezzato.

 

La rabbia di Shiro esplose nuovamente. Le fiamme nere che avvolgevano il suo corpo crepitarono con ancora più violenza, avvolgendolo in un'aura oscura e opprimente.

Michael non esitò: si lanciò in avanti, le sue fiamme azzurre lo spinsero con velocità sovrumana, ma con un gesto rapido e preciso Shiro bloccò l'assalto con una sola mano.
Gli occhi di Michael si spalancarono dallo shock, incapace di credere alla rapidità e forza del fratellastro.

 

<< Meglio... >>
Disse con una calma glaciale.

<< Ma comunque non abbastanza. >>

 

Le fiamme nere avvolsero nuovamente le braccia di Shiro, e in un attimo colpì Michael con una serie di pugni devastanti. Uno dritto nel ventre, seguito da un secondo colpo sotto al mento, e poi un terzo pugno diretto al volto che lo scagliò lontano, facendolo rotolare per metri sul campo di battaglia. Quando si fermò, le fiamme azzurre che lo avvolsero, si erano ormai estinte.
 

Shiro lo raggiunse con calma, osservandolo dall'alto. Anche i segni tribali erano scomparsi dal corpo del fratellastro, lasciandolo ormai a terra, esausto e privo di forze.
Non disse nulla. Si limitò a fissarlo per un istante, poi gli voltò le spalle con indifferenza.


<< Credi di conoscermi, ma quel giorno, se fossi stato al posto mio, saresti morto come loro. >>
Lo avvertì.

<< Solamente un altro corpo da seppellire in mezzo agli altri. >>


<< Ricorda la lezione di oggi. Fai delle mie parole ciò che preferisci. >>


 

Con movimenti rapidi afferrò il mantello che usò per entrare nel bar e lo indossò, allontanandosi dal campo di battaglia senza voltarsi indietro.

 

Michael, ferito e distrutto giaceva a terra, il respiro affannoso e il corpo tremante. Con un ultimo gesto disperato, sollevò il pugno e lo abbatté sul terreno, la rabbia e il dolore che lo consumavano.



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Qui si conclude il capitolo 20-5, grazie di avermi seguito e alla prossima!


Bonus: 

Shiro "Zero" Taira. Abilità: Mezzo Demone. Spirito in possesso: Amaterasu.
Livello di potenza estimato: 225'000.

   
 
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