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Autore: Volpe__    27/09/2024    1 recensioni
Due avventurieri si incontrano in un bar... non è l'inizio di una barzelletta ma è la prima storia dedicata al mio mondo fantasy.
In questa storia due uomini che si sono appena conosciuti andranno alla ricerca di un misterioso artefatto, mossi solo dal senso dell'avventura. Chissà quali posti visiteranno e quali personaggi incontreranno?
Una storia leggera che scava nel carattere dei due protagonisti.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La birra calda non è di certo la bevanda più adatta da prendere nella taverna di un'isola tropicale.
Questo fu il primo pensiero del ragazzo seduto al bancone del locale.
Poco lontano un pesce con il corpo da uomo, o un uomo con la testa di pesce...dipende da come lo si vuole interpretare, stava pulendo vari boccali con una pezza bagnata.
Nonostante fosse impegnato in una mansione manuale il suo sguardo era completamente preso da quel ragazzo alla fine del bancone intento a trattenere una faccia disgustata mentre beveva la sua birra calda, neanche lo avesse costretto lui ad ordinarla.

-Le avevo sconsigliato di prendere la birra con questo caldo, mi avrebbe dovuto ascoltare- disse l'uomo pesce, interrompendo l'imbarazzante silenzio che si era venuto a creare.
-Non si preoccupi per me, ci sto solo facendo l'abitudine. Dalle mie parti il clima è leggermente diverso, le birre si possono gustare tranquillamente durante tutto l'anno- rispose il ragazzo sorridendo leggermente.
L'uomo pesce finì di pulire gli ultimi boccali e si avvicinò al ragazzo, il locale era particolarmente vuoto quindi poteva permettersi di concentrare le attenzioni su un singolo cliente.
Si appoggiò con il gomito sul bancone.
-Che cosa la porta qui a Fezze? Non è certo la tappa turistica più famosa dell'arcipelago- chiese curioso l'uomo pesce
-Non ho un obiettivo preciso, sto girando il mondo in cerca di avventure, caso vuole che oggi mi sia ritrovato qui su Fezze- disse prima di prendere il boccale di birra per poi fare un grosso sorso.
All'uomo pesce scappò una leggera risata
-Dici che sei senza obiettivo? Quindi suppongo tu stia aspettando un qualche segnale divino che ti spingerà a vagabondare in altri continenti- 
Tolse i gomiti dalla lunga tavola di legno scuro e si diresse in una piccola stanza dietro il bancone.
I rumori di cianfrusaglie spostate e bottiglie appoggiate per terra poteva essere sentito fino a fuori dal locale.
Il ragazzo provò in modo fallimentare a sbirciare dentro la stanza per capire cosa stesse facendo l'oste.
Dopo qualche minuto uscì dalla stanza con una grande bottiglia scura piena di polvere, l'etichetta era cosi vecchia che a malapena si potevano distinguere alcune lettere.
-Questo è un liquore tipico di Fezze, lo tiro fuori solo nelle occasioni speciali- disse L'oste spolverando la bottiglia con un panno.
Lo sguardo del ragazzo si fece curioso.
-Cosa stiamo festeggiando di preciso?- chiese il ragazzo.
-Stiamo festeggiando il tuo spirito libero, non se ne vedono di ragazzi come te qui in giro- prese un bicchiere dalla mensola dietro di sè e lo riempì di liquore.
-Grazie mille, comunque mi chiamo Ermando, è un piacere- esclamo il ragazzo mentre si avvicinava il liquore alle labbra.
-Il piacere è mio, mi chiamo Will- rispose il pesce accennando un sorriso.

La porta della taverna si aprì mentre l'uomo pesce stava finendo di dare una spolverata alla bottiglia.
-Quella si che è una bottiglia di classe... Oste me ne versi un bicchiere per piacere- disse un uomo sulla cinquantina sull'uscio della porta.
La sua pelle era olivastra, indossava un completo da esploratore ed in testa aveva un classico cappello in pelle da cowboy.
Si sedette nello sgabello di fianco ad Ermando, con un movimento rapido di mano prese il bicchiere che gli aveva servito l'oste e se lo scolò in un attimo, fece un sospiro di sollievo mentre i suoi baffi erano ancora bagnati dalla bevanda.
-Questo si che è un liquore!- esclamò allegramente sbattendo con forza il palmo della mano sul bancone.
-Viene chiamato anche Sangue di palma, può essere comprato solo qui a Fezze, sono contento che sia piaciuto ad entrambi- disse Will mentre riportava la bottiglia nella polverosa stanza da cui proveniva.
Mentre Will era impegnato nel magazzino il signore olivastro prese dalla sua tasca un taccuino ed iniziò a scriverci sopra, il ragazzo diede un'occhiata, notò che stava scrivendo le sue impressioni sulla bevanda che aveva appena assaggiato.
-Lei è una specie di sommelier? Vedo che sta annotando i suoi pensieri li sopra- disse Ermando mentre continuava a guardare il quaderno.
L'uomo si girò verso di lui con un'espressione molto allegra.
-Io un sommelier? Hahahaha- la sua fragorosa risata risuonava per tutta la taverna -No, non sono un sommelier, io sono uomo di mondo, anche più semplicemente detto esploratore con la E maiuscola-
-Ah si? Che cosa la porta qui a Fezze?- la curiosità del ragazzo ormai era assoluta.
L'esploratore alzò il sopracciglio e si guardò intorno, come per controllare che nessuno stesse origliando.
-Sai ragazzo, si dice che nella questa città ci sia qualcuno capace di scoprire il luogo in cui è nascosto un particolare oggetto che sto cercando... una cosa abbastanza segreta- disse quasi sussurrando.
-Che cosa sta cercando di così misterioso?- chiese il ragazzo con gli occhi che brillavano dall'emozione.
-Non posso sventolare ai quattro venti la mia missione segreta, mi potrebbero sabotare- rispose l'uomo facendo chiudere il discorso.

Will uscì dal ripostiglio con un ghigno sulla faccia.
-Lei sa che noi tritoni abbiamo un buon udito? Una curiosità che non sanno in molti- disse Will con un mezzo sorriso sul volto
-Ha sentito tutto quello che ho detto?- esclamò l'uomo -Ecco, addio riservatezza- si mise la mano sulla faccia.
-Io conosco la persona che sta cercando, si trova a poche centinaia di metri da qui- 
Il volto dell'uomo brillò di una nuova luce 
-Per favore mi dica nome e indirizzo di questa persona- implorò 
-Si chiama Madama Perla, abita a qualche via di distanza, le basta andare dritto verso la fine di questa strada per poi girare a destra, la sua casa è l'ultima del sentiero- 
Will guardò Ermando che fino ad ora era rimasto in silenzio mentre ascoltava la conversazione
-Ermando, tu non stavi cercando un segnale divino per andartene da qui?- chiese Will
-Si in realtà- rispose il ragazzo
-Penso tu lo abbia trovato-

-Ei che cosa intendete voi due?- Esclamo l'uomo.
   
 
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