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Autore: Volpe__    28/09/2024    0 recensioni
Due avventurieri si incontrano in un bar... non è l'inizio di una barzelletta ma è la prima storia dedicata al mio mondo fantasy.
In questa storia due uomini che si sono appena conosciuti andranno alla ricerca di un misterioso artefatto, mossi solo dal senso dell'avventura. Chissà quali posti visiteranno e quali personaggi incontreranno?
Una storia leggera che scava nel carattere dei due protagonisti.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Non ho ancora capito perchè tu mi stia seguendo, non ho mai dato l'ok nel farti diventare il mio galoppino- disse l'uomo con il cappello da cowboy mentre scendeva le scale fuori dalla taverna.
-Per favore signore, sto cercando una qualche avventura, mi porti con lei- disse implorando Ermando mentre lo seguiva.-Non ho ancora capito perchè tu mi stia seguendo, non ho mai dato l'ok nel farti diventare il mio galoppino- disse l'uomo con il cappello da cowboy mentre scendeva le scale fuori dalla taverna.
-Per favore signore, sto cercando una qualche avventura, mi porti con lei- disse implorando Ermando mentre lo seguiva
I due si allontanarono dalla taverna e iniziarono a percorrere la via che li avrebbe portati alla casa di Madama perla.
Le strade non erano molto affollate a causa dell'ondata di calore che stava colpendo Fezze negli ultimi giorni, per strada si poteva parlare tranquillamente senza attirare attenzioni indesiderate.
-Lei non mi ha ancora detto come si chiama- disse Ermando mentre iniziavano a vedere la strada verso destra che dovevano prendere.
-Mi chiamo Josè, non che ti serva saperlo visto che NON verrai con me a cercare l'amulet...Oh no!- Josè si accorse troppo tardi di aver appena detto al ragazzo il segretissimo oggetto che stava cercando.
-Un amuleto? La storia si fa ancora più interessante. Che tipo di amuleto sta cercando? Magico?- la curiosità del ragazzo gli stava uscendo dalle orecchie.
-Non ti serve saperlo... dannazione- Josè si fermò in mezzo alla strada e prese da parte Ermando.
-Senti, io posso anche portarti con me a cercare l'amuleto ma tu devi promettermi di non intralciarmi, chiaro?- gli occhi dell'esploratore facevano trasparire solo serietà dopo quelle parole.
Un sorriso a sessanta denti spuntò dalla bocca del ragazzo.
-Si signore, prometto che non sarò un peso morto- si mise la mano vicino alla testa come per imitare un saluto militare.
I due ricominciarono a camminare fino a che non arrivarono davanti ad una casa particolare.
Ai lati della porta erano appesi due teschi di toro con addosso delle ghirlande di fiori, al centro della porta invece era disegnato un cerchio magico molto complesso.
-Credo che questa sia la casa giusta, lo dico così a naso- disse Josè indicando i teschi di toro.
-Dovremmo andare a bussare?- disse Ermando mentre si stavano avvicinando cautamente alla porta.
Un gioco di sguardi fra i due fece intendere che fosse compito del galoppino quello di andare a bussare alla porta della casa inquietante.
Uno sbuffo del ragazzo che si avvicinava alla porta fu seguito da un rumore di legno molto vecchio che strusciava sul pavimento all'entrata della casa.
Una vecchia signora con abiti violacei ed una gemma sulla fronte aprì la porta ancora prima che Ermando potesse avvicinarsi alle scale che portavano alla casa.
-Vi stavo aspettando, entrate pure- disse la signora mentre si sistemava i grandi occhiali.
Il ragazzo si girò verso Josè con uno sguardo incoraggiante prima di varcare la soglia della porta.

I due esploratori entrarono nella casa e la prima cosa che risaltò nei loro occhi era il fortissimo odore di erbe aromatiche nell'aria, in una stanza vicino l'ingresso una serie di grandi scaffali era piena dei più disparati ingredienti per pozioni di ogni tipo.
Seguendo la vecchietta per il corridoio dell'ingresso arrivarono in un grande salone con migliaia di libri impilati sulle librerie, al centro della stanza risplendeva una grande sfera trasparente messa su un piedistallo.
-Accomodatevi- disse rapida la signora mentre si apprestava a prendere tre sedie, mettendole tutte intorno al piedistallo.
I tre si sedettero e per qualche secondo ci fu un silenzio tombale.
-Ehm... salve Madama Perla, noi stavamo cercan- provò a dire il ragazzo prima che la signora alzasse la mano per interromperlo.
-Tu stai cercando qualcosa, vero?- disse Madama Perla guardando Josè
-Se non mi avesse interrotto le avrei spieg- un altro tentativo inutile di Ermando di inserirsi nella conversazione, la mano della signora era già sollevata.
-Stai cercando qualcosa di molto prezioso, si potrebbe dire quasi inestimabile- continuò la signora, non staccando mai lo sguardo da Josè.
-Sto cercando un amuleto- finalmente l'uomo si decise a parlare.
Al tocco della signora la grande sfera trasparente iniziò a risplendere di luce propria, andando quasi ad accecare i due uomini presi alla sprovvista, strani canti iniziarono a ridondare nella stanza lasciando chi li sentiva in uno stato di confusione.
Dopo qualche minuto la cantilena cessò, e con essa lo stordimento.
La veggente guardò negli occhi Josè. 
-Quello che tu cerchi si trova in un luogo molto caldo, circondato da sabbia e rovine, stai attento quando metterai piede nel sacro luogo perchè ci sarà qualcuno ad attenderti-
I due uomini si guardarono per qualche secondo per poi alzarsi, e mentre lottavano con il proprio equilibrio riuscirono ad uscire dalla casa dopo aver salutato la vecchia signora che ancora stava scrutando nella sua sfera trasparente.

I due entrarono nella taverna mentre Will era indaffarato con dei boccali sporchi, neanche il rumore della porta che si apriva gli fece togliere lo sguardo dal suo lavoro.
-Will siamo stati dalla Madama- disse Josè
-E ci ha quasi accecato- continuò Ermando
Una piccola risata uscì dalla bocca dell'uomo pesce
-Ho evitato di avvertirvi riguardo alla perla luminescente, fa sempre molto ridere quando la gente torna qui in taverna... quindi che cosa avete scoperto?- chiese Will appoggiando i boccali sul bancone.
-Che a quanto pare quello che cerco si trova in mezzo a delle rovine che si trovano a loro volta in mezzo ad una distesa di sabbia...perfetto direi- disse Josè mentre si sedeva al bancone.
Il galoppino gli si sedette di fianco con una faccia pensierosa.
-Una distesa di sabbia eh? Potrebbe essere il deserto ad Ermoria- concluse Will.
Ermando ebbe un sobbalzo e si tirò uno schiaffo sulla fronte.
-Ermoria! Giusto, li è tutto deserto praticamente... Josè hai una barca?- chiese il ragazzo
-Ricorda con chi stai parlando, ovvio che ho una barca- Josè si alzò dallo sgabello e guardò Will
-Noi due andiamo, ti ringrazio per l'indicazione sulla Madama-
L'uomo iniziò ad avviarsi verso l'uscita della taverna.
-Grazie di tutto Will, ci vediamo- disse Ermando mentre si alzava anche lui per seguire Josè.
L'uomo pesce salutò entrambi con la mano libera e si rimise a lucidare boccali.
I due si allontanarono dalla taverna e iniziarono a percorrere la via che li avrebbe portati alla casa di Madama perla.
Le strade non erano molto affollate a causa dell'ondata di calore che stava colpendo Fezze negli ultimi giorni, per strada si poteva parlare tranquillamente senza attirare attenzioni indesiderate.
-Lei non mi ha ancora detto come si chiama- disse Ermando mentre iniziavano a vedere la strada verso destra che dovevano prendere.
-Mi chiamo Josè, non che ti serva saperlo visto che NON verrai con me a cercare l'amulet...Oh no!- Josè si accorse troppo tardi di aver appena detto al ragazzo il segretissimo oggetto che stava cercando.
-Un amuleto? La storia si fa ancora più interessante. Che tipo di amuleto sta cercando? Magico?- la curiosità del ragazzo gli stava uscendo dalle orecchie.
-Non ti serve saperlo... dannazione- Josè si fermò in mezzo alla strada e prese da parte Ermando.
-Senti, io posso anche portarti con me a cercare l'amuleto ma tu devi promettermi di non intralciarmi, chiaro?- gli occhi dell'esploratore facevano trasparire solo serietà dopo quelle parole.
Un sorriso a sessanta denti spuntò dalla bocca del ragazzo.
-Si signore, prometto che non sarò un peso morto- si mise la mano vicino alla testa come per imitare un saluto militare.
I due ricominciarono a camminare fino a che non arrivarono davanti ad una casa particolare.
Ai lati della porta erano appesi due teschi di toro con addosso delle ghirlande di fiori, al centro della porta invece era disegnato un cerchio magico molto complesso.
-Credo che questa sia la casa giusta, lo dico così a naso- disse Josè indicando i teschi di toro.
-Dovremmo andare a bussare?- disse Ermando mentre si stavano avvicinando cautamente alla porta.
Un gioco di sguardi fra i due fece intendere che fosse compito del galoppino quello di andare a bussare alla porta della casa inquietante.
Uno sbuffo del ragazzo che si avvicinava alla porta fu seguito da un rumore di legno molto vecchio che strusciava sul pavimento all'entrata della casa.
Una vecchia signora con abiti violacei ed una gemma sulla fronte aprì la porta ancora prima che Ermando potesse avvicinarsi alle scale che portavano alla casa.
-Vi stavo aspettando, entrate pure- disse la signora mentre si sistemava i grandi occhiali.
Il ragazzo si girò verso Josè con uno sguardo incoraggiante prima di varcare la soglia della porta.

I due esploratori entrarono nella casa e la prima cosa che risaltò nei loro occhi era il fortissimo odore di erbe aromatiche nell'aria, in una stanza vicino l'ingresso una serie di grandi scaffali era piena dei più disparati ingredienti per pozioni di ogni tipo.
Seguendo la vecchietta per il corridoio dell'ingresso arrivarono in un grande salone con migliaia di libri impilati sulle librerie, al centro della stanza risplendeva una grande sfera trasparente messa su un piedistallo.
-Accomodatevi- disse rapida la signora mentre si apprestava a prendere tre sedie, mettendole tutte intorno al piedistallo.
I tre si sedettero e per qualche secondo ci fu un silenzio tombale.
-Ehm... salve Madama Perla, noi stavamo cercan- provò a dire il ragazzo prima che la signora alzasse la mano per interromperlo.
-Tu stai cercando qualcosa, vero?- disse Madama Perla guardando Josè
-Se non mi avesse interrotto le avrei spieg- un altro tentativo inutile di Ermando di inserirsi nella conversazione, la mano della signora era già sollevata.
-Stai cercando qualcosa di molto prezioso, si potrebbe dire quasi inestimabile- continuò la signora, non staccando mai lo sguardo da Josè.
-Sto cercando un amuleto- finalmente l'uomo si decise a parlare.
Al tocco della signora la grande sfera trasparente iniziò a risplendere di luce propria, andando quasi ad accecare i due uomini presi alla sprovvista, strani canti iniziarono a ridondare nella stanza lasciando chi li sentiva in uno stato di confusione.
Dopo qualche minuto la cantilena cessò, e con essa lo stordimento.
La veggente guardò negli occhi Josè. 
-Quello che tu cerchi si trova in un luogo molto caldo, circondato da sabbia e rovine, stai attento quando metterai piede nel sacro luogo perchè ci sarà qualcuno ad attenderti-
I due uomini si guardarono per qualche secondo per poi alzarsi, e mentre lottavano con il proprio equilibrio riuscirono ad uscire dalla casa dopo aver salutato la vecchia signora che ancora stava scrutando nella sua sfera trasparente.

I due entrarono nella taverna mentre Will era indaffarato con dei boccali sporchi, neanche il rumore della porta che si apriva gli fece togliere lo sguardo dal suo lavoro.
-Will siamo stati dalla Madama- disse Josè
-E ci ha quasi accecato- continuò Ermando
Una piccola risata uscì dalla bocca dell'uomo pesce
-Ho evitato di avvertirvi riguardo alla perla luminescente, fa sempre molto ridere quando la gente torna qui in taverna... quindi che cosa avete scoperto?- chiese Will appoggiando i boccali sul bancone.
-Che a quanto pare quello che cerco si trova in mezzo a delle rovine che si trovano a loro volta in mezzo ad una distesa di sabbia...perfetto direi- disse Josè mentre si sedeva al bancone.
Il galoppino gli si sedette di fianco con una faccia pensierosa.
-Una distesa di sabbia eh? Potrebbe essere il deserto ad Ermoria- concluse Will.
Ermando ebbe un sobbalzo e si tirò uno schiaffo sulla fronte.
-Ermoria! Giusto, li è tutto deserto praticamente... Josè hai una barca?- chiese il ragazzo
-Ricorda con chi stai parlando, ovvio che ho una barca- Josè si alzò dallo sgabello e guardò Will
-Noi due andiamo, ti ringrazio per l'indicazione sulla Madama-
L'uomo iniziò ad avviarsi verso l'uscita della taverna.
-Grazie di tutto Will, ci vediamo- disse Ermando mentre si alzava anche lui per seguire Josè.
L'uomo pesce salutò entrambi con la mano libera e si rimise a lucidare boccali.
   
 
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