Gwendaline guardò preoccupata in direzione di quello che era il marito per poi abbassare lo sguardo sulla sua pancia pronunciata ormai all’ottavo mese di gravidanza ed erano li solo e soltanto per uno degli ultimi controlli.
-distogliere lo sguardo e fare la finta tonta non servirà a niente- ringhiò Richard guardando storto la moglie -dovevi abortire quando ne hai avuto la possibilità-
-non puoi decidere cosa è meglio per me-
-così come tu potevi anche non andare a letto con il mio migliore amico mentre ero impegnato in un viaggio di lavoro restando anche incinta di lui! Maledizione avevi partorito da poco nostro figlio e sei andata comunque a letto con Simon!-
-è stato un momento di debolezza- sussurrò la donna sempre con sguardo basso pregando che quell’inferno finisse presto.
-certo! Un momento di debolezza. Ho letto i messaggi che gli hai inviato, il tuo: “ti ho sempre amato e adesso aspetto tuo figlio”-
-erano i miei messaggi, non dovevi leggerli-
-ma tu sei mia moglie e non puoi dire di amare quello che è il mio migliore amico dopo che hai partorito nostro figlio. Quell’abominio lo devi dare via-
-non lo farò mai, fattene una ragione- scosse la testa Gwendaline -è l’unico ricordo che ho di Simon-
-guarda se il mio ex migliore amico non fosse morto in quel maledetto incidente stradale ti avrei lasciata a lui e mandata a fanculo!- urlò Richard attirando l’attenzione di gran parte delle persone li presenti non curandosene minimamente della cosa.
-Richard non urlare-
-non urlare? Se io avessi fatto una cosa del genere tu mi avresti messo davanti ad un giudice chiedendo il divorzio. Devi solo ringraziarmi di non averti ripudiata e sappi un’altra cosa- ringhiò ancora Richard che voleva davvero tanto sfogarsi anche perché fino a prima della morte del suo migliore amico avvenuta qualche mese prima e quindi aver visto i messaggi sul suo cellulare non aveva minimamente ipotizzato che il secondo figlio della moglie non fosse il suo di secondo figlio -se deciderai di avere quell’abominio a casa con noi sappi che io non lo tratterò come mio figlio perché solo Tedros è mio figlio-
-lo crescerai comunque tu- cercò di dire Gwendaline -sarà tuo figlio anche se non biologicamente-
-non accetto il bambino frutto di un tuo tradimento nei miei confronti come se fosse mio figlio, fattene una fottuta ragione Gwendaline- scosse la testa Richard -ah e una volta che quel coso sarà maggiorenne, sempre se lo farò arrivare alla sua maggiore età, dovrà andare via dalla mia casa perché io non sono disposto a mantenere un estraneo-
-non è un estraneo- Gwendaline strinse con forza le mani sulla sua pancia come a voler proteggere il figlio -è mio figlio, è il figlio del tuo migliore amico che non può prendersi cura di lui-
-ex migliore amico dopo che ha messo incinta mia moglie. E non me ne può fregare nulla di tutte le moine che stai facendo: Tedros sarà sempre il mio unico figlio e non quel coso- non volle minimamente sapere ragioni Richard.
-distogliere lo sguardo e fare la finta tonta non servirà a niente- ringhiò Richard guardando storto la moglie -dovevi abortire quando ne hai avuto la possibilità-
-non puoi decidere cosa è meglio per me-
-così come tu potevi anche non andare a letto con il mio migliore amico mentre ero impegnato in un viaggio di lavoro restando anche incinta di lui! Maledizione avevi partorito da poco nostro figlio e sei andata comunque a letto con Simon!-
-è stato un momento di debolezza- sussurrò la donna sempre con sguardo basso pregando che quell’inferno finisse presto.
-certo! Un momento di debolezza. Ho letto i messaggi che gli hai inviato, il tuo: “ti ho sempre amato e adesso aspetto tuo figlio”-
-erano i miei messaggi, non dovevi leggerli-
-ma tu sei mia moglie e non puoi dire di amare quello che è il mio migliore amico dopo che hai partorito nostro figlio. Quell’abominio lo devi dare via-
-non lo farò mai, fattene una ragione- scosse la testa Gwendaline -è l’unico ricordo che ho di Simon-
-guarda se il mio ex migliore amico non fosse morto in quel maledetto incidente stradale ti avrei lasciata a lui e mandata a fanculo!- urlò Richard attirando l’attenzione di gran parte delle persone li presenti non curandosene minimamente della cosa.
-Richard non urlare-
-non urlare? Se io avessi fatto una cosa del genere tu mi avresti messo davanti ad un giudice chiedendo il divorzio. Devi solo ringraziarmi di non averti ripudiata e sappi un’altra cosa- ringhiò ancora Richard che voleva davvero tanto sfogarsi anche perché fino a prima della morte del suo migliore amico avvenuta qualche mese prima e quindi aver visto i messaggi sul suo cellulare non aveva minimamente ipotizzato che il secondo figlio della moglie non fosse il suo di secondo figlio -se deciderai di avere quell’abominio a casa con noi sappi che io non lo tratterò come mio figlio perché solo Tedros è mio figlio-
-lo crescerai comunque tu- cercò di dire Gwendaline -sarà tuo figlio anche se non biologicamente-
-non accetto il bambino frutto di un tuo tradimento nei miei confronti come se fosse mio figlio, fattene una fottuta ragione Gwendaline- scosse la testa Richard -ah e una volta che quel coso sarà maggiorenne, sempre se lo farò arrivare alla sua maggiore età, dovrà andare via dalla mia casa perché io non sono disposto a mantenere un estraneo-
-non è un estraneo- Gwendaline strinse con forza le mani sulla sua pancia come a voler proteggere il figlio -è mio figlio, è il figlio del tuo migliore amico che non può prendersi cura di lui-
-ex migliore amico dopo che ha messo incinta mia moglie. E non me ne può fregare nulla di tutte le moine che stai facendo: Tedros sarà sempre il mio unico figlio e non quel coso- non volle minimamente sapere ragioni Richard.