Foglie che cadono, amori che nascono
Capitolo 2: Geometria
Una delle cose che più amava di quel periodo, era fare i compiti con Gohan.
«Ecco, facendo così ti ricavi l’ultimo dato mancante e puoi applicare la formula base» spiegò Gohan, tracciando con la penna, chiusa dal tappo, linee immaginarie sul quaderno di Videl.
La ragazza corrugò la fronte annuendo. «Okay» sussurrò, poggiando bene la schiena contro di lui.
Erano da soli a casa Son, una volta tanto, e Videl aveva deciso di fare i compiti sedendosi sulle sue gambe.
Gohan le mostrò un sorriso e tornò sul suo quaderno, riprendendo l’esercizio che aveva lasciato a metà per aiutare la ragazza.
Di certo non era la posizione più comoda per studiare e averla seduta su di lui non lo aiutava a mantenere la concentrazione, ma allo stesso tempo era così bello poter stare con la testa appoggiata alla sua spalla mentre l’odore di lei gli riempiva le narici.
Quando ebbe finito, alzò lo sguardo di nuovo su di lei e la vide nella stessa identica posizione di qualche minuto prima, totalmente immobile.
«Qualcosa non va?» le chiese preoccupato.
Videl scosse la testa, mordendosi il labbro. «No, va tutto alla grande» mormorò, senza staccare gli occhi dal quaderno.
Il ragazzo le passò un braccio attorno alla vita per spostarla e guardare il suo quaderno. «Sei al punto di partenza» le fece notare.
Videl arrossì. «Non mi piace la geometria» ammise. «Non la capisco» continuò, girando il corpo verso di lui.
Per un attimo tutti i recettori di Gohan si concentrarono nel sentire il corpo morbido della sua ragazza che si strusciava involontariamente su di lui, facendolo arrossire di colpo.
«Stai bene?» chiese questa volta lei, preoccupata di vederlo d’un tratto così paonazzo.
Non ebbe risposta, se non quella del corpo di lui che, nonostante stesse cercando con tutte le sue forze di trattenersi, reagì a quel semplice strusciamento.
Non appena lo percepì, Videl sussultò e arrossì lievemente. «Ah» disse solamente senza aspettare una sua risposta.
«Torniamo alla geometria!» esclamò con voce grave lui, facendo sorridere divertita Videl.
Era così tenero quando si imbarazzava!
Si sistemò per bene nuovamente sulle sue gambe, facendo arrossire di più Gohan che le pizzicò il fianco giocosamente. «Smettila o non potremo fare i compiti» la rimbeccò.
Videl si girò verso di lui, mostrandogli lo sguardo più ingenuo del suo repertorio. «Smettila di fare cosa?»
Con una calma che non gli apparteneva, il ragazzo strisciò rumorosamente la sedia indietro, afferrandola per i fianchi e girandola verso di sé mentre si alzava. «E va bene, l’hai voluto tu» le disse, gettandola senza troppe cerimonie sul letto.
Videl rise divertita, rendendosi conto ancora una volta di quanto amasse ogni aspetto del suo carattere, fatto da mille sfaccettature.
Gentile, ingenuo, timido e dolce, quanto arrogante, forte, testardo e sicuro di sé.
Angolo dell'autrice:
Giorno 2: Fatto!
Dai ragazzi, ce la posso fare, secondo me almeno una ventina riesco dai! (Mi cerco di motivare da sola ahahah)
Spero vi piaccia questo scorcio di Gohan adolescente alla quale gli ormoni partono molto facilmente ahah
Grazie per essere arrivati fin qui!
P.s rimarcare sempre e comunque che Gohan sia arrogante è una delle missioni della mia vita, lo sapete ♥
-Rohan♫ *e dal Gohan dentro l'armadio*