Il modo in cui ti baciano quando le dici “Ti amo”.
L’inverno
era stato molto rigido,
quell’anno. Quando finalmente era arrivata la primavera,
tutti avevano tirato
un sospiro di sollievo, approfittando delle giornate di sole per
scappare dalle
mura del castello.
James
respirò a pieni polmoni l’aria fresca
del primo pomeriggio.
Osservò,
sghignazzando, i primini che
scappavano dai tentacoli della piovra gigante. Poi scoppiò a
ridere quando uno
di loro cadde nel lago, inzuppandosi.
«Potresti
fare meno confusione?» una voce
irritata arrivò alle sue orecchie.
Sorrise,
posando gli occhi verdi sulla
ragazza seduta al suo fianco. Lei gli scoccò
un’occhiata e tornò al suo libro,
scostandosi i lunghi capelli biondi dal viso.
Era
contento da morire.
Avrebbe
fatto i salti di gioia quando lei
aveva accettato di andare con lui al lago. Non la vedeva da una
settimana
intera.
E
lei si era portata uno
stupido libro da leggere.
Sbuffò,
attirando di nuovo la sua
attenzione.
«Cosa
c’è?» sibilò.
«La
proposta che ti ho fatto stamattina era
per me e per te. Non per me, per te e il
libro!»
«Sei
geloso di un libro?» chiese incredula e
vagamente divertita.
«Sono
geloso di tutto quello che distoglie
la tua attenzione da me!» si imbronciò,
incrociando le braccia al petto.
«Egocentrico»
sussurrò lei, alzando gli
occhi al cielo e tornando al suo libro.
«E’
una cosa inconcepibile!» continuò lui
«Merlino, tutti i fidanzati passano del tempo insieme,
perché noi no?!
Preferisci stare con un libro, invece che con il tuo bellissimo e
stupendissimo
ragazzo!»
«James,
per favore» biascicò esasperata, ma
lui la ignorò, continuando la sua filippica.
«Io
voglio stare da solo con te e tu cosa
fai?! Ti porti un inutile ammasso di fogli di carta! Sei
insensibile!»
Samantha
si massaggiò le tempie, poi
sospirò, continuando ad ascoltare i suoi sproloqui.
«Dovresti
saltare dalla gioia di essere qui
con me! Giuro sulla mia scopa che lo brucerò quando meno se
lo aspetta, quel
dannato libro!»
«Hai
finito?» gli chiese, una volta
terminate le lamentele. Lui non rispose e lei riabbassò lo
sguardo sulla causa
della questione.
Ancora
una volta James posò gli occhi sulla
bionda e sospirò.
Era
felice lo stesso, in fondo.
Gli
bastava stare seduto accanto a lei e
respirare il suo profumo.
Sorrise
inconsapevolmente, guardando i suoi
bellissimi occhi azzurri scorrere sulle righe.
C’era
una cosa che non le
aveva ancora detto.
La
vide portarsi una ciocca di capelli
dietro l’orecchio e le parole gli uscirono da sole.
«Ti
amo»
Lei
si bloccò, sgranando gli occhi, e strinse
le labbra.
Alzò
lo sguardo dal libro, un’ultima
volta, e lo piantò
nel suo.
James
deglutì, in attesa.
Era
la prima volta che
glielo diceva.
Come
incantata, lanciò il tomo alle sue
spalle e gli si avvicinò, afferrandolo per la cravatta. Gli
occhi le
brillavano, mentre sorrideva a pochi centimetri dalle sue labbra.
Poi
lo baciò con foga, dimentica di tutto il
resto e soprattutto di quel libro, che ormai giaceva senza cura dietro
di loro.
A
cosa le serviva un noioso
volume di un migliaio di pagine, se poteva baciare il ragazzo che amava
per
tutto il tempo che desiderava?
Beh,
che dire? Ci pensa già
il titolo a parlare al mio posto! A proposito del titolo: so
anch’io che è
grammaticalmente sbagliato (non sarebbe “le”, in
quanto singolare, ma “loro”)
però sta meglio così e non me la sentivo di
cambiarlo, sarebbe suonato male!
Ovviamente
non possono
mancare i ringraziamenti di rito! Grazie a chi legge, aggiunge e,
soprattutto,
recensisce!
Finleyna
4 ever: Da
fan di James e Sam, cosa
ne pensi di questo capitolo? ^.^
Milla
Nafira: Bene,
bene! Utilizziamo i
metodi di Lily, che forse funzionano sempre! E’ una furbina,
lei!