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Autore: nerry    23/09/2009    5 recensioni
E se Bella non fosse Bella ma un'altra? Se non fosse destinata ad Edward ma a Jasper? Se Ed stesse con Alice?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jasper Hale, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Jasper Twilight Emmet Twilight Due giorni a Montepulciano
Jasper
Twilight
Terzo libro in corso
Emmett
Twilight
Conclusa
Due giorni a
Montepulciano
In corso




NON DIRLO...



Cassandra POV
 
Come per un  tacito accordo, ogni sera i mutaforme arrivavano a casa Cullen per fare il punto della situazione sulle “ricognizioni” che Vittoria ed il suo nuovo esercito compievano sul territorio, e come ogni sera Esme preparava loro la cena. Ci trovavamo sempre seduti a tavola, io con i Quilutes, mentre la mia famiglia partecipava alla conversazione di noi commensali occupando divano e poltrone del salotto.
Erano trascorse due settimane dalla sera in cui i mutaforme erano venuti per portare notizie di Vittoria e l’argomento clou di quella sera era ancora una volta l’opportunità o meno che la sottoscritta andasse a stare alla riserva, da Jake e Keyla, poiché quello senz’altro era per me  il posto più sicuro. Io non ne volevo sapere di lasciare Jasper e la mia famiglia e quello era costantemente un motivo di discussione, dai toni anche abbastanza accesi, tra me, Rosalie ed Alice, da una parte, e Jasper, Edward e Jake, dall’altra:  noi donne insistevamo con il dire che io dovessi rimanere con i Cullen, con Jasper, Edward ed Emmett a proteggermi fisicamente ed Alice a vegliare sul mio futuro; gli uomini sostenevano che con i due branchi a presidiare il confine difficilmente Vittoria sarebbe riuscita ad attaccarmi in maniera diretta ed al contempo loro si sarebbero occupati di intercettarla al di fuori della riserva, anche se Alice non avrebbe potuto usare il suo potere per vedere il mio futuro, “spento” dalla presenza dei lupi.
In tutto questo, mi stupiva l‘assenza di presa di posizione da parte degli altri Quileutes, ma soprattutto mi stupiva l’atteggiamento che Leah aveva assunto nei miei confronti. Avevo l’impressione che cercasse di ridurre al minimo i contatti tra me ed i Clearwather e la cosa mi dispiaceva, soprattutto tenendo conto del rapporto di amicizia che mi legava a Seth, che era il solo ad essermi coetaneo.
La mano di Edward sulla mia spalla mi distrasse da quei pensieri.
Edward? Tu sai cosa sta succedendo, vero?
Mi rispose annuendo impercettibilmente, mantenendo la conversazione in modalità silenziosa.
Me lo diresti?
Cenno di diniego.
Perché?
Guardò in direzione di Jasper e poi di Seth.
Hanno litigato?
Altro cenno di diniego.
Allora?!
Mi sorrise carezzandomi una guancia per poi baciarmi la fronte.
- Ehi, voi due… la smettete di parlare stando zitti? Siete insopportabili!!!
- Emmett, fratellone, lo sai che ti adoro, vero? – gli chiesi andando a sedermi in braccio a lui mentre facevo l’occhiolino ad Edward, che dopo avermi sorriso si voltò verso Jasper, ammiccandogli in direzione di Seth.
Io assistetti a questo scambio di occhiate senza capirci niente e mi ripromisi di chiedere spiegazioni direttamente al Quileute non appena mi se ne fosse presentata l’occasione.

***

Jasper POV

Avevo assistito impotente alla conversazione silenziosa tra Edward e Cassandra, con il sospetto che stesse chiedendo ad Edward di spiegarle il motivo per cui Leah si era così raffreddata nei suoi confronti. Speravo vivamente che mio fratello non confermasse i  miei sospetti al riguardo, anche perché Cassy era molto affezionata al lupacchiotto e l’idea che arrivassero ad una rottura non mi andava a genio.
D’altra parte…
I miei dannati dubbi erano tornati a tormentarmi.
E se non fossi giusto per lei?
Avrebbe diritto ad una vita normale.
Lui non è un essere normale, nel senso che non è un normale essere umano… Ma potrebbe dargli ciò che io non potrò mai darle: una vita da umana, una famiglia vera, un figlio.
Ma per colpa del mio egoismo, del mio amore insano per lei, queste cose non potrà averle comunque, non potrà restare umana.
Le ho sconvolto la vita e per salvarla tra un anno la priverò dell’anima, dannandola come me.
Sollevai la testa di scatto quando la mano di Cassandra mi sfiorò la spalla.
- Amore… smettila. – mi disse facendomi alzare e portandomi fuori dalla stanza.
Cristo Santo se mi conosceva!
Solo guardandomi in volto aveva capito quali pensieri affollavano la mia testa, solo ascoltando il mio silenzio aveva sentito le grida di dolore che mi squarciavano il petto.
Cercai di sorriderle ma mi resi conto di aver fatto una smorfia patetica che non avrebbe convinto nessuno.
- Jazz… - sospirò tristemente – hai intenzione di cominciare ancora una volta?
- No… è…
- A qualcosa a che fare con Seth?
Colpito ed affondato!!!
- No
- Non sai mentire – mi disse sorridendomi
- Non chiedermi niente
Mi guardò inclinando la testa a destra, studiandomi, poi mi sorrise e mi abbracciò posandomi la testa sul petto.
- Come vuoi… ma tu non osare mai più pensare che tra un anno mi priverai di molte cose che per me sono importanti.
Sollevò la testa per guardarmi negli occhi ed io mi persi in quei laghi di oro fuso.
- So io cosa è importante per me… o meglio, CHI. Ti amo, Jasper Withlock.
Aveva usato il mio cognome da umano e sapevo cosa questo significasse.
Amava me, non quello che potevo sembrare al resto del mondo.
Amava me, la mia essenza vitale, non il bel guscio che la mia nuova natura di predatore mi aveva dato per garantirmi una rapida conquista delle mie prede.
Amava me, non le importava che avessi desiderato e desiderassi ancora il suo sangue con tutto me stesso.
Amava me… e per me era pronta a sacrificarsi, a dare la vita, a divenire come me.
Amava me, e con me voleva vivere in eterno.
Ed era tutto ciò che desideravo.
Abbassai la testa e le sfiorai le labbra, trovandomi coinvolto in un bacio dolcissimo.

***

Seth POV

Mi alzai dal tavolo in preda al nervosismo, ed uscii in giardino passando per la porta finestra.
Sapevo cosa stava succedendo nello studio di Carlisle, tra quei due.
La cosa non mi aveva mai dato fastidio, prima…
Ma prima di cosa?!
Non lo sapevo neanche io… o meglio, mi rifiutavo di ammetterlo con me stesso.
Jake e Leah lo avevano capito immediatamente.
Edward analizzava costantemente i miei pensieri.
Jasper era sempre con le antenne dritte.
Ed io mi affannavo a negare con me stesso, anche se…
Era sempre più difficile guardarla mentre stavano assieme, fingere che in quell’ultimo anno non fosse cambiato niente, almeno non per me.
Avrei voluto odiarlo, ma sapendo quanto lo amasse… non ci riuscivo, sarebbe stato come odiare anche lei.
- Seth… non puoi continuare così…
- Leah, non so di cosa tu stia parlando – le dissi voltandomi verso di lei
- Non trattarmi da idiota, fratellino… ci sono passata con Sam.
- E’ difficile… dannatamente difficile – sospirai, arrendendomi all’evidenza.
- Lo so.
- E’ per questo che cerchi di tenermela lontana?
- No, sto cercando di tenere te lontano da lei… è diverso.
- Dettagli…
- Forse… Seth… lei ha scelto lui, è sua… da quasi due anni, ormai… Era pronta a morire per lui, ha cercato la morte quando Vittoria le ha fatto credere che ci avessero massacrati tutti, che James lo avesse ucciso… Hai visto come si è ridotta quando l’ha lasciata dopo l’attacco di Maria… ed in Italia… sono certa che è successo qualcosa che non sappiamo. Non puoi credere veramente di avere possibilità contro di lui… Anche Jake…
Mano a mano che mia sorella proseguiva con la sua tirata, sentivo il cuore farmisi sempre più pesante e la rabbia stava prendendo il sopravvento.
- Basta!!! – urlai con tutto il fiato che avevo in gola.
- Piantala!!! Credi che non siano le stesse cose cui penso io per togliermela dalla testa?! Credi che non veda come lo guarda?! Lo so che non mi guarderà mai come guarda lui!!! Ma non riesco a smettere di desiderarla!!!
Un suono soffocato mi costrinse a voltarmi verso la portafinestra dello studio.
Era lì, gli occhi spalancati per la sorpresa, una mano sulla bocca. Poi vidi lui, arrivarle alle spalle e circondarle la vita con le braccia.
Portai lo sguardo sulle mani di lui, intrecciate sul ventre di lei, poi lo guardai in volto, leggendogli negli occhi il dispiacere che provava per me.
Tornai a guardare lei e vidi gli occhi divenire liquidi per le lacrime trattenute.
- Seth… io… - si staccò da Jasper per avvicinarmisi e quando allungò una mano fino a sfiorarmi il volto, le afferrai il polso, bloccandola.
- No… non dirlo… - le abbassai il braccio, per poi farle una lieve carezza sulla guancia.
Devo andarmene, non posso stare più qui.
Indietreggiai senza staccare gli occhi dai suoi.
Addio.
Mi voltai bruscamente ed iniziai a correre.
Uno schiocco, e mi ritrovai a correre a quattro zampe, lontano da casa Cullen, lontano da lei.

***

Cassandra POV

Jasper era tornato in salotto per prendermi da bere ed io ero rimasta da sola nello studio di Carlisle.
Mi avvicinai alla portafinestra e vidi Seth e Leah in giardino, a pochi metri da me, che parlavano in maniera concitata.
Non si accorsero della mia presenza.
Stava parlando Leah.
- …ed in Italia… sono certa che è successo qualcosa che non sappiamo. Non puoi credere veramente di avere possibilità contro di lui… Anche Jake…
Italia…
- Basta!!! – la interruppe Seth.
Mi feci più attenta…
- Piantala!!! Credi che non siano le stesse cose cui penso io per togliermela dalla testa?!
Togliermela dalla testa…Ma cosa…?
- Credi che non veda come lo guarda?!
Come lo guarda…
Italia

Come lo guarda…
Iniziai a sentire un leggero fischio nelle orecchie.
- Lo so che non mi guarderà mai come guarda lui!!!
Come lo guarda…
Non mi guarderà mai come guarda lui.
Mi prende sempre in giro dicendo che quando guardo Jazz sembro un fedele in estasi mistica davanti alla Madonna.
Stavo ragionando in maniera frenetica, rielaborando tutte le informazioni che registravo, incredula.
Mi ritrovai con la gola secca mentre dentro di me si faceva strada la consapevolezza.
Non puoi credere veramente di avere possibilità contro di lui…
Non mi guarderà mai come guarda lui.
Anche Jake…
Anche Jake, prima dell’imprinting con Keyla…l’ho lasciato per Jasper…
No…
- Ma non riesco a smettere di desiderarla!!!
Sussultai, ormai certa di conoscere il motivo per cui Leah mi tenesse a distanza… anche da Seth.
Vidi il ragazzo voltarsi verso di me, lo sguardo sconvolto che rifletteva il mio.
Mi resi vagamente conto di Jasper alle mie spalle che mi circondava i fianchi con le braccia.
Continuavo a fissare Seth senza riuscire a formulare un pensiero coerente, senza riuscire ad articolare una parola.
Lo vidi fissare le mani di Jazz sul mio addome per poi sollevare lo sguardo sul volto del vampiro alle mie spalle. Quando tornò a fissarmi negli occhi mi accorsi di essere prossima alle lacrime.
Avevo capito cosa stava per fare e non potevo sopportare di perdere un amico.
- Seth… io… - mi staccai da Jasper per avvicinarmi a lui.
Allungai una mano: volevo che sapesse che mi dispiaceva, che gli volevo bene, che era importante per me averlo come amico.
Cercai di carezzargli quel volto da bambino su un fisico da adulto, ma mi bloccò il polso.
- No… non dirlo… - mi abbassò il braccio delicatamente, poi, con due dita, mi sfiorò la guancia in una carezza lieve, sorridendomi tristemente.
No, per favore Seth…
Indietreggiò senza staccare gli occhi dai miei.
No...
Si voltò bruscamente, iniziando a correre.
Uno schiocco, e corse via lontano da casa Cullen, lontano da me, lasciando dietro di sé brandelli di abiti.

  
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