Le mani correvano veloci, ripetendo un movimento che aveva già fatto milioni di volte, e prese velocemente il taglierino presente al suo fianco per tagliare con precisione il nastro oro che stava usando e mettersi a fissare con sguardo critico tutte e tre le alette accertandosi che fossero al loro posto e che il nastro stesse facendo il suo dovere. Felice del lavoro pose con delicatezza la penultima freccia e prese l’ultima. Osservò con attenzione le tre alette dorate ad elica e storse la bocca nel notare che solo una era integra quindi iniziò a togliere il nastro e poi le due alette rotte con calma stando attento anche a portarsi dietro il biadesivo vecchio, tenerlo gli avrebbe solo complicato la vita. Una volta fatto recuperò il rotolo di nastro biadesivo e velocemente rimise due strisce della lunghezza giusta sull’asta. Si allungò leggermente anche per prendere la bustina delle alette prendendone due e sistemarle al loro posto. Dopo aver controllato come al solito di aver realmente messo le alette nella giusta direzione riprese il nastro dorato per poter fermare il tutto. Quella era sempre l’azione più veloce e sorrise davanti alla freccia completa e la mise delicatamente insieme alle altre.
-io non posso credere che tu abbia sprecato la pausa in questo modo- borbottò una voce che MASON conosceva perfettamente e sorrise in direzione di Cody.
-avevo distrutto troppe alette e lo sai che non tiro bene se ne ho anche solo una rotta-
-perché fai sempre rosate troppo strette- sbottò ancora Cdoy addentando il muffin al cioccolato che aveva nella mano destra.
-evita di fare briciole- disse semplicemente Mason osservando quasi con sguardo omicida in direzione del muffin di quello che era il suo compagno di squadra in nazionale ma che in quel momento era un suo avversario.
-non sto facendo briciole, so contenermi- fu la risposta di Cody che finì definitivamente il suo muffin per poi andare a buttare il pirottino in uno dei cestini vicino ai risultati della prima metà gara che né lui e ne Mason avevano minimamente guardato anche se per due ragioni diverse: Mason non lo faceva perché era sicuro di se e delle sue capacità mentre lui non lo guardava perché altrimenti sarebbe andato in ansia iniziando a fare calcoli inutili per capire come arrivare a prendere una medaglia.
-fra cinque minuti riprendiamo- disse Cody raggiungendo l’amico e osservandolo attentamente mentre si era messo a cospargere di cera la corda ben tesa del suo arco -il coach ha detto mille volte che è inutile mettere la cera nel mezzo di una gara…sei coglione?-
-è secca- sbottò invece Mason continuando a tenere gli occhi fissi sulla corda per poi prendere un panno in microfibra al suo fianco e togliere gli eccessi di cera dalle sue dita -non avrò problemi di sicuro sono sopra i 540 in prospettiva ed è quello che mi importa-
-sei impossibile- sbottò Cody alzando gli occhi al cielo.
-è inutile che ti lamenti, nessuno è al mio livello compreso te e soprattutto nessuno qui dentro può impensierirmi e può impensierirti- e così dicendo si alzò per sgranchire leggermente le gambe pronto alla seconda metà di gara, gara che era certo avrebbe vinto, nella sua categoria ovviamente.