Novembre 1550
7 novembre 1550
Ultimamente sto frequentando i corsi di aggiornamento per gli insegnanti. Quindi se non ho scritto più di tanto, è sicuramente per questo motivo!
Che dire, degli ultimi tempi? Anche se è ormai passato quasi un mese sto rileggendo la lettera che mi ha mandato Saanvi. Tutto mi aspettavo meno che mi scrivesse, ma… sbagliavo. Saanvi è sempre stato bravo a capire come mi sentivo, ed era sempre lui a tirarmi fuori dai guai con Mayin. Infatti, ha inviato due lettere diverse per ciascuno di noi.
Mayin mi chiese, “Perché ha scritto solamente a me?”
Ma io, omettendo che avevo ricevuto la sua lettera qualche giorno prima, gli dissi semplicemente “Non saprei”. In fondo che altro avrei dovuto aggiungere? Mayin non ci fece tanto caso e preferì non indagare oltre. Ad essere onesto, è meglio così.
Sono contento che Saanvi si stia facendo la sua vita, anche se a volte non posso fare a meno che essere d’accordo con Mayin quando sostiene che probabilmente ostenta troppo il suo recente successo. È diventato un imprenditore con i controfiocchi, cosa di cui mi congratulo ma… oh, non saprei spiegarmi nemmeno scrivendo. Sprecherei solo dell’inchiostro. Forse sto facendo parlare troppo l’invidia, devo concentrarmi sui miei studi invece che sui fatti degli altri.
Per ora penso di aver detto tutto. Mi terrò la penna fresca per quando avrò più idee!
Jyo
18 novembre 1550
Me la sono vista veramente brutta.
Mayin ha scoperto le lettere che Saanvi mi ha inviato, quindi ha capito che ce le inviava individualmente. Abbiamo avuto una discussione piuttosto accesa su questo fatto, gli sono venute le paranoie e pensa che gli stiamo nascondendo qualcosa, come se stessimo facendo un complotto contro di lui.
Gli dicevo che non era vero, ma… era troppo forte. È troppo forte per me e abbiamo poteri troppo diversi. Non posso fare nulla.
«Ah! Merda, merda, merda!»
Jyo alzò la mano dal foglio, buttando la penna sul letto. Non potendo fare nulla per le gocce di sangue sulla carta, cercò almeno di pulirsi la ferita sul braccio sinistro con un panno pulito. Mayin gli colpì proprio il braccio con cui scriveva. I poteri della volpe più anziana gli si addicevano.
Jyo controllava il vento, mentre Mayin lo spazio. Tagliando lo spazio, poteva anche ferire facilmente l’avversario come se stesse lanciando delle lame invisibili. Saanvi, il fratello di mezzo, con i suoi poteri d’acqua possedeva anche dei poteri curativi. Peccato che non ci fosse, perciò se la ferita si fosse infettata Jyo sarebbe dovuto andare dal medico più vicino.
Jyo sospirò amaramente, spostandosi un ciuffo dagli occhi.
«Un’altra pagina da strappare…»