SONATA, QUASI UNA FANTASIA.
(Seguendo la struttura del Nocturnal di B. Britten)
III POSTLUDIO
Io non avei potuto rispondere in verità. Tanto per cambiare Franco mi metteva sul piatto molte cose tutte insieme. D'altronde nella vita non è tutto lineare come al lavoro. Inoltre, il groppo in gola che già mi aveva fatto rispondere con difficoltà, mi si stava attorcigliando fino a diventare nuovamente una matassa. Le carte erano state tirate fuori tutte assieme e ora si trovavano sparigliate. Rimetterle a posto nel mazzo comportava sempre un sacco di tempo. E questo a tempo a volte va in conflitto con le esigenze della vita altrui.
Poi continuai così:
“Sai qual è la mia paura? Natalia mi ha conosciuto in un momento di particolare fragilità e solitudine quindi, potrebbe benissimo darsi che io sia solo un “trasfert” della sua coscienza. Mi ha sempre detto, sei il mio psicologo personale, non immagini quanto tu mi abbia dato e quanto mi abbia fatto capire di me stessa. Come sai, certi fenomeni accadono. Potrei benissimo essere una proiezione della sua “voglia di liberazione” da una situazione oppressiva o del suo desiderio di immanenza, che è un’immanenza paradossale essendo basata sulla distanza. A volte mi chiedo se io sono il Fabrizio che lei ama, se mi ascolta, se abbia davvero l’idea di chi sono oppure se si aspetta che io sia quello che lei pensa.”
Questo è un pericolo che non riguarda solo la situazione corrente. Esiste sempre un delicato e fragile equilibrio di aspettative e verità di fatto. E vale anche per i rapporti di coloro i quali hanno il privilegio di stare vicini. Avviene sempre, Fabrizio, persino nei rapporti più sani. È la componente di rischio implicata dal solo fatto di mettersi in gioco. Io penso che in maggiore o minore misura tutte le relazioni comportino un minimo di transfert.
Pensa un po' avviene anche tra genitori e figli. I figli non hanno nemmeno il tempo di nascere ed i genitori se li vedono già adulti, magari di successo, sposati e sistemati con chissà chi e magari padroni del mondo. I figli si aspettano che i genitori siano degli eroi indefessi e incorruttibili, senza macchia e senza paura e ci mettono molto a capire che eroi non sono e che nessuno ha detto loro come si dovevano comportare. I genitori, come tutti, non hanno la risposta in tasca e ci mettono a volte molto tempo a vedere le cose come sono per davvero, ma questo i figli lo capiscono solo molto dopo. Occorre, insomma, che il mito cada.
Voglio dire che se anche esiste questo transfert, come lo chiami tu, nessuno si sognerebbe mai di dire che un rapporto non è vero o solo illusorio. Tornando a te, può anche darsi che tu sia un transfert o forse no, può benissimo darsi che lei se ne renda conto e che in un futuro si distacchi da te. Cosa farai allora? Hai mai visto nessuno non iniziare mai una cosa per timore che finisse? Oddio, a pensarci bene ce ne sono di quelli che ragionano così, ma non credo tu sia tra questi, almeno da un certo punto in poi. Ci sarebbe pure la parabola evangelica dei talenti. Ricordati che fine fece quello che ricevuti i talenti in dono, ma non li mise a frutto e li nascose nel tentativo di preservarli, per il timore di perderli. Ti ricordi che fine fece?
“Eh si, si prese le scudisciate del padrone non appena quello tornò.”
Ecco, ed è tutto. Oddio, non proprio tutto... si fa per dire. Ne potremmo discutere vita natural durante senza mai venirne a capo. Siamo per altro condizionati da tutta una serie di strutture per le quali, agli occhi del mondo, non ci viene concesso di amare più persone contemporaneamente, sebbene io credo che questa cosa faccia parte della nostra natura umana perché capita, eccome se capita! E magari finché non capita diciamo che non esiste nulla di più sbagliato, ma quando capita ci sembra improvvisamente possibile e magari iniziamo pure a dirci che non c'è nulla di male dal momento che sembriamo non provare nemmeno sensi di colpa, anche se molti cercheranno sempre di convincerti del contrario. Ma anche se togli di mezzo i sensi di colpa e la morale, resta lo stesso tutto maledettamente complicato. Complicato perché siamo creature capaci di notevoli slanci in verticale, verso il cielo, ma siamo sprovvisti di ali e la nostra andatura da bipedi è irrimediabilmente orizzontale e goffa. Quanto al fatto di immaginare il futuro, poi chi può farlo davvero?
Certe cose sono destinate e restare per forza delle grandi incompiute. Non te lo dico atteggiandomi a saggio perché non mi pare davvero d’esserlo. Magari lo fossi. Ma sono abbastanza certo del fatto che tu ami profondamente questa donna e lei ama te. Il tuo senso d’insufficienza a sprazzi ti prenderà come allora ed in una certa misura dovrai farci pace. Cerca solo di fare in modo che per lei tutto questo tuo “sentire” non diventi un peso.
Siete due creature differenti entrambe straordinarie, con molte similitudini, che si sono trovate ad un certo punto della loro vita. Non è facile, lo so, né so come andrà a finire tra voi. Cerca solo di fare in modo che questo tuo pezzo di vita non vada sprecato. Cogli l’occasione per imparare qualcosa e fa in modo che questa non vada sprecata. Prendine almeno il buono che vi troverai.
Il problema dei problemi è in verità è un altro. Ed è una cosa nella quale io non posso e nemmeno voglio mettere bocca. Tu pensi che questa storia possa avere un futuro? O pensi che prima o poi entrambi, per diversi motivi, dovrete uscirne in buon ordine? Potrebbe darsi che non vi vedrete mai più oppure che dovrai limitarti a fare, come dice lei, il suo psicologo personale, trovandoti liquidato quando la “terapia” sarà finita. E comunque è fare lo psicologo quello che vuoi per davvero? Io non ho certezze e non ho soluzioni. Ho una mia visione che non è la tua, questo è palese. E non ho voglia né diritto di essere giudicante.
Per questo ti ho detto di prendere il buono che troverai, anche se magari è limitato.
Per mio conto, al posto tuo non mi sarei infilato in una cosa che deve finire. Ho il sospetto che questa sia l’idea che avete entrambi, anche se non ve lo siete mai detto. Non mi sarei infilato dentro perché ne soffrirei prima ancora di vedersi profilare la fine.
Sai, non sono tipo che si può far bastare di un abbraccio in riva al mare al tramonto se si tratta di godersi solo il momento. Molta gente decide di campare di questi momenti e si dicono che lo fanno perché in fondo la vita è una. Ma poi quando il momento è passato gli resta forse qualcosa?
Se la questione è solo il ricordo del godimento e non qualcosa di più profondo allora, povero “carpe diem”, a furia di vedersi abusato, e povero genere umano…
Se il punto è lasciare la vita avendo soddisfatto una serie di piaceri, allora la vita stessa finirebbe per diventare ben poca cosa. Ti potrei anche dire che di piaceri ce ne sono di diversi, assai più facili e meno carichi di effetti collaterali, di amarezze e di malinconie da portarsi appresso, con molta meno di quella retorica che tutti gli altri paiono metterci dentro e pure con gran soddisfazione.
Si fa presto a dire carpe diem quando in verità il loro vivere è – carpe diem, sed pati melancholia in perpetuum.
“Certo che la vita è complicata ed anche l'amore.”
Eh si, come sarebbe più comoda la vita senza amore. L'amore, più di ogni altra cosa, si industria a darti la sensazione che il tuo corpo non corrisponda mai alla tua anima. A maggior ragione quando gli anni passano. Come sarebbe comoda la vita senza amore. Così placida, così lineare e semplice. Così noiosa!1
CODA:
Quando l'amore vi fa cenno, seguitelo, Benché le sue strade siano aspre e scoscese.
E quando le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a lui, benché la spada che nasconde tra le penne possa ferirvi. E quando vi parla, credetegli, Anche se la sua voce può mandare in frantumi i vostri sogni come il vento del nord lascia spoglio il giardino. Perché come l'amore v'incorona così vi crocifigge. E come per voi è maturazione, così è anche potatura.
E come ascende alla vostra cima e accarezza i rami più teneri che fremono al sole, Così discenderà alle vostre radici che scuoterà dove si aggrappano con più forza alla terra. Come fastelli di grano, vi raccoglierà. Vi batterà per denudarvi. Vi passerà al crivello per liberarvi dalla pula. Vi macinerà fino a farvi farina. Vi impasterà fino a rendervi malleabili.
E poi vi assegnerà al suo fuoco sacro, perché possiate diventare il pane sacro per il banchetto divino.
Tutto questo farà in voi l'amore, affinché conosciate i segreti del cuore, e in quella conoscenza diventiate un frammento del cuore della Vita. Ma se avrete paura, e cercherete soltanto la pace dell'amore ed il piacere dell'amore, Allora è meglio che copriate le vostre nudità, e passiate lontano dall'aia dell'amore,Nel mondo senza stagioni dove potrete ridere, ma non tutto il vostro riso, e piangere, ma non tutto il vostro pianto. L'amore non dà nulla oltre se stesso e non prende nulla se non da se stesso.
L'amore non possiede né vuol essere posseduto, Perché l'amore basta all'amore.
Quando amate non dovreste dire: "Dio è nel mio cuore" ma, semmai, "sono nel cuore di Dio".
E non crediate di guidare il corso dell'amore, poiché l'amore, se vi trova degni, guiderà lui il vostro corso. L'amore non desidera che il proprio compimento.
Ma se amate e quindi avete desideri, i vostri desideri siano questi: Sciogliersi e farsi simili a un ruscello che scorra e canti alla notte la sua melodia. Conoscere il martirio della troppa tenerezza. Esser feriti dal vostro proprio intendere l'amore, E sanguinare di buon grado, gioiosamente. Svegliarsi all'alba con un cuore alato e dire grazie a un nuovo giorno d'amore; Riposare nell'ora meridiana e meditare sull'estasi amorosa; Tornare a casa con gratitudine la sera; E addormentarsi con una preghiera per chi amate nel cuore, e un canto di lode sulle labbra.
(Kahlil Gibran, Il Profeta.)
1 Citazione ed omaggio da U. Eco – Il Nome della Rosa. È più o meno quello che dice Guglielmo da Baskerville ad Adso da Melk dopo la confessione del suo amore clandestino con la bella giovinetta, colei che solo a lui pare una mulier amicta solis nel pieno della sua suggestione oscillante tra amore sensuale ed amore spirituale, fin troppo mutuata dalla letteratura del suo tempo.