Prompt: 12. android
Altro da sapere?: si ambienta in un'ipotetica avventura post-Egghead, quindi oltre che what-if potrebbe essere spoiler per chi non è in pari con il manga.
I serafini non erano divertenti, pensava Rufy, né da combattere, né da giocarci insieme. Non ridevano; sorridevano, forse – ma non veramente, nemmeno quel serafino che sembrava la copia senza colori di Hancock. Erano dei bambini, ma avevano le mani sporche di sangue più di un ammiraglio, più di quello che aveva cavato il cuore dal petto di Ace. Rufy soffriva raramente il freddo, ancor più raramente la paura, ma in presenza dei serafini avvertiva un brivido che stentava a lasciarlo in pace. Era il suo segnale di quando le cose non andavano, e non sbagliava mai, nemmeno in presenza dei suoi amici.
Per questo, Rufy aveva cercato di avvertire Koby: c’era qualcosa di strano, nei serafini, qualcosa che non andava, qualcosa di brutto, doveva allontanarsi da loro…
Ma quel brivido non lo lasciava, neanche quando Rufy ebbe incrociato lo sguardo di Koby. E capì, prima ancora che Koby ordinasse ai serafini di attaccarlo.
Non c’era più vita nei suoi occhi, proprio come nei loro.
Io sono per la teoria che sull'epilogo questi due si menano, perché il team angst non si molla mai.
I serafini non sono esattamente degli androidi, quanto più dei cloni; qui ho voluto giocare più sul prompt inteso come essere artificiale, non davvero in grado di provare emozioni umane, ché c'è tutta una biblioteca di narrativa fantascientifica a riguardo di androidi, umani e della possibile assenza di differenze tra entrambi. Come un amico che diventa più simile al tizio che ha ucciso a sangue freddo tuo fratello...