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Autore: Lady Lynx    24/09/2009    6 recensioni
Erano le tre e ventisette del 9 giugno 1998.
La ragazza che camminava lentamente sotto l’accecante luce del sole estivo sentiva il suo cuore oppresso dal peso del mondo.
Prese a pugni i ricordi, spezzò i legami con il passato, cancellò con ostinazione le tracce del tempo.
Pensò a un fuggevole bacio, senza volerlo, ma sapeva che era tutto finito.
Il vuoto avvolse il suo cuore, spinse la magia in un angolo dell’anima.
Game Over.
Lauren Silente non esisteva più.

POSTATO L'ULTIMO CAPITOLO.
Genere: Generale, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Memorie di una Silente'
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Quindi, dopo questo mese di novembre, intenso dal punto di vista dei ricordi ma molto scialbo da quello degli avvenimenti recenti, arrivò ovviamente il mese di dicembre.

- Con grande dispiacere ti comunico che sono finiti gli allenamenti di Quidditch, Silente! – mi disse Malfoy con tono solenne, osservando con attenzione la mia reazione.
Sbuffai, addio unica possibilità di togliersi la coppia perfetta dagli occhi e dalla mente.
- Io ho bisogno di quello sport, Draco! – piagnucolai con tono d’urgenza – Dovessi passare ore e ore tra le correnti d’aria cariche di neve tornando in dormitorio assiderata! –
Blaise scoppiò a ridere, tirandomi una pacca amichevole sulla spalla.
- Non dire sciocchezze, Lauren! Faremo in modo di distrarti in altri modi… -
Gli sorrisi debolmente, anche se probabilmente avrei passato il resto dell’anno in depressione.
O almeno, lo sarei stata fino alla tanto attesa rottura tra Daniel e Astoria.

Un tintinnio di cristallo risuonò in tutta la Sala Grande, facendo cessare il consueto brusio.
- Buongiorno a tutti, ragazzi! – iniziò a dire nonno Albus – Solo qualche piccola comunicazione di servizio prima di lasciarvi il pomeriggio libero per nascondervi in qualche cespuglio con la vostra dolce metà! –
Gli lanciai uno sguardo infuocato che sembrò non cogliere.
- Prima di tutto, tra due settimane inizieranno le vacanze di Natale e per questo vi chiedo gentilmente di avvertire i Referenti dei vostri dormitori se resterete qui ad Hogwarts… e anche se tornerete a trascorrerle a casa! –
I brusii tornarono. Tutti stavano ovviamente comunicando al loro vicino di tavolo cosa avrebbero fatto per Natale quell’anno.
Draco mi tirò una gomitata che ignorai spudoratamente.

- Inoltre, come ci è stato suggerito da tutti i Responsabili di dormitorio, quest’anno verrà organizzato un attesissimo Ballo di Natale! –
La Sala Grande scoppiò in un tripudio di voci, io incrociai le braccia sul tavolo e ci appoggiai la testa cercando di estraniarmi dalla situazione.
Ma certo, un Ballo di Natale. Che meravigliosa idea. Magnifica. Stupenda. Favolosa.
Così tremendamente idiota.
- Ci scommetto che c’è sotto lo zampino della Greengrass – borbottai, ancora chiusa nella mia posizione di protesta.
- Della Greengrass e del sottoscritto – mi sussurrò Draco nell’orecchio.
Alzai improvvisamente la testa, guardando Malfoy come se mi avesse detto che era dell’altra sponda.
- Draco… perché l’hai fatto? – strillai, approfittando della ripresa del vociare di tutti.
- Perché le feste della scuola sono sempre molto divertenti – replicò, sfoderando un sorriso a trentadue denti. Stavo per ricominciare ad odiarlo.
- Silenzio, silenzio, per favore! – riprese mio nonno – La professoressa McGranitt mi ha appena ricordato un dettaglio importante! -
Tutti tacquero di nuovo, io abbassai di nuovo la testa sul tavolo. Non volevo sentire quale altra assurdità sarebbe spuntata fuori in quel momento.
- Dato che da oggi potrete inserire in una delle scatole magiche sparse per la scuola la vostra opinione riguardo alla riforma provvisoria dell'unione delle Case, esprimendo la vostra approvazione o il vostro disaccordo, vi chiediamo di fare in modo di dimostrarci l’utilità che ha avuto questo progetto… - disse divertito nonno Albus – suggerendovi di presentarvi in coppie miste, quindi composte da componenti di Case differenti, al Ballo di Natale! Questo invito vale soprattutto per i Responsabili dei dormitori, che dovrebbero dare il buon esempio! –
Il “suggerendovi” dei professori corrispondeva quasi sempre a un “dovete farlo”, ne eravamo tutti più che consapevoli.
Voci entusiaste si levarono dai tavoli, mentre io alzavo di nuovo la testa riprendendo a fissare Malfoy con sguardo infuocato.

- Anche questa è una delle tue geniali idee? –
- A dire il vero, no… - mi rispose, sghignazzando – ma penso che sia ancora farina del sacco della Greengrass –
Sospirando scocciata mi alzai, abbandonando a metà il mio arrosto.
- Dove vai, Lauren?- mi chiese Blaise, sembrando preoccupato per quello che avrei potuto fare.
- Voglio convocare una riunione dei Responsabili dei dormitori – borbottai.
- Ma la abbiamo fatta meno di una settimana fa! –
- Già, peccato che io fossi in punizione da Piton! Non ricordi? –
Draco si alzò con me, forse temeva che se fossi andata da sola a dire alla Greengrass della riunione l’avrei uccisa a colpi di bacchetta.
Paura legittima, direi.

Comunicammo a tutti che ci saremmo incontrati quel pomeriggio esattamente lì in Sala Grande.
Quando arrivammo al tavolo del quinto e sesto anno, Astoria mi sorrise con sguardo soddisfatto come se fosse stato il suo più grande obiettivo riuscire ad irritarmi con l’idea del Ballo di Natale.
E l'aveva raggiunto.

Alle tre di quello stesso giorno, io e Draco stavamo giocando tranquillamente a scacchi magici in attesa dell’arrivo degli altri Responsabili.
Rebecca Johnson e Michael Macmillan furono i primi e si unirono alla partita; Seamus Twain arrivò correndo tutto trafelato, pensando di essere in ritardo, mentre era largamente in anticipo; Eleanor Chang e Colin Canon si unirono a noi, giusto in tempo per vedere la lancetta del mio orologio scattare sulle tre e mezza. Di Astoria nemmeno l’ombra.
- Bene, direi che ci siamo tutti – dissi sarcastica, sottolineando sull’ultima parola.
- Veramente manca Astoria, Lauren – intervenne Colin.
Gli lanciai un’occhiata che voleva chiaramente dire “complimenti, hai vinto il premio sveglione dell’anno!”.
- Possiamo cominciare anche senza di lei – sussurrò Rebecca, con una leggera inflessione di odio. Quella ragazza mi era simpatica.
- Direi di sì, dato che avete iniziato e finito anche senza di me l’altra volta – dissi, guardando le loro espressioni imbarazzate – ma non siamo qui per condannare nessuno! Volevo solo farvi qualche domanda sulla scorsa riunione… -
- Non puoi farle a Draco? – chiese Michael, tormentando distrattamente un pezzo degli scacchi magici.
- No, perché è una cosa che riguarda tutti voi – risposi con calma – quindi… per decidere se suggerire o meno il Ballo di Natale agli insegnanti avete fatto una votazione? –
Gli sguardi si puntarono su di me tutti insieme. Eleanor, che forse fu la prima a riprendersi, scosse lentamente la testa.
- Astoria aveva detto che si sarebbe occupata lei di tutto, infatti non sapevamo nemmeno che avremmo poi dovuto fare coppie miste al ballo! –
- Mentre il Preside ha detto che questo suggerimento veniva da parte di tutti i Responsabili – sentenziai io seccamente.
- A me non va molto questa storia delle coppie miste, ad essere sincera – intervenne Rebecca – insomma, se mi piace un ragazzo della mia Casa perché non posso invitare lui? –
- Perché l’ha deciso Astoria, naturalmente – disse Draco con il suo ghigno divertito.
- Quindi volete dirmi che nessuno di voi ne sapeva nulla? –
Questa volta scossero la testa tutti insieme, sentii la rabbia montarmi dentro.
- Bene, allora andrò a discuterne con mio no… ehm, con il Preside! –
- Perché devi andare dal Preside, Silente? – disse una vocina leziosa che proveniva dall’ingresso della Sala Grande.
Ci voltammo tutti per sorbirci l’entrata in grande stile della Greengrass, accompagnata da Dwight in stile “cagnolino”.
Mi alzai in piedi, ma Malfoy mi tirò seduta di nuovo con uno strattone.

- Stai calma – mi sibilò nell’orecchio, mentre i due si univano al nostro tavolo.
- Non mi rispondi, Silente? –
- Certo che ti rispondo, Greengrass, e la risposta è che sto cercando di risolvere tutti i casini che hai tirato in piedi – dissi con voce piatta – e che il tuo cane non può partecipare alla riunione dato che non è un Responsabile di dormitorio! –
I suoi due occhietti celesti si strinsero, accompagnati dall’arricciarsi del naso, mentre si accomodava al tavolo dove eravamo seduti.
- Io non ho cani –
- Daniel né è un ottimo esempio, invece –
Ci alzammo entrambe in piedi, mentre tutti gli altri (tranne ovviamente Dwight) se la ridevano sotto i baffi.
- Lo dici solo perché ha preferito te a me – replicò, con espressione soddisfatta.
- Certe persone è meglio perderle che trovarle – sputai io, lanciando un’occhiata eloquente all’oggetto della nostra discussione.
Sentii Malfoy riprendersi dalle risatine e allontanarmi da Astoria, mentre Daniel faceva lo stesso con lei. I presenti rimasero a guardarci come se si aspettassero una rissa da un momento all’altro.
- In fondo, Silente – riprese a parlare Astoria con voce saccente – nessuno preferirebbe una scialba Mezzosangue come te quando per la scuola può trovare una meravigliosa Purosangue come me! –
Nessuno sapeva che ero una Mezzosangue a parte Draco, Blaise… e Daniel. Mi liberai dalla presa di Malfoy ed estrassi la bacchetta, tutto accadde in una frazione di secondo.
- Stupeficium! – urlai con rabbia. Il corpo privo di sensi di Astoria descrisse un ampio arco in aria prima di atterrare come un sacco di patate ai piedi di Daniel. Eleanor e Rebecca urlarono spaventate, i ragazzi mi fecero un applauso. Draco mi strinse il braccio, mentre Dwight mi fissava paralizzato.
Puntai la bacchetta verso di lui, con sguardo omicida.
- E ora tocca a te, Dwight… così impari a tradire la fiducia di un’amica! –
- Ferma, signorina Silente! –
Lupin era davanti all’ingresso della Sala Grande con la bacchetta in mano. Abbassai la mia, riponendola nella tasca della veste.
Avevo fatto una cretinata, ne ero consapevole, ma almeno mi ero tolta lo sfizio di colpire Astoria.
Il professore si avvicinò a noi e puntò la bacchetta verso di lei.

- Innerva! –
La Greengrass sbattè gli occhioni da cerbiatto come se fosse appena uscita da un coma profondo. Sospirai, era una grandissima attrice.
- Signorina Silente, devo chiederti di seguirmi nel mio ufficio –
Senza dire una parola obbedii, ignorando i bisbigli degli altri Responsabili. Non mi aspettavo sicuramente un’espulsione, ma ero abbastanza certa che la mia punizione con Piton si sarebbe allungata all’inverosimile.
Arrivammo nell’ufficio di Lupin, mi sedetti continuando a tenere lo sguardo basso. Dentro di me sorridevo per quello che avevo fatto all’odiosa Astoria.

- Lauren, mi hai molto deluso –
Lo avevo deluso? Mi dispiaceva, certo, ma non credevo di poter deludere un professore che conoscevo a malapena.
- Sono spiacente, signore –
- Perché l’hai fatto? –
- Mi sono sentita tradita, signore –
- Severus mi ha raccontato della storia tra te, Astoria e Daniel… capisco, ma non posso fare eccezioni per un incantesimo praticato su una studentessa… –
Alzai lo sguardo, sbuffando irritata. Possibile che gli affari miei dovessero sempre diventare di dominio pubblico?
- In questa scuola nessuno è a conoscenza del rispetto della privacy? –
- Ti abbiamo a cuore, Lauren, sei la nipote di Albus… - sussurrò Lupin con dolcezza.
Alzai gli occhi al cielo. Ero stufa di quelle paroline per indorare la pillola.
- Insomma, quale punizione mi aspetta? – chiesi con freddezza.
Remus sgranò gli occhi, pensando forse che non avrei mai osato chiederglielo così direttamente.
- Ehm… credo che dovremmo parlarne con tuo nonno… -
- Perché sono io o perché è la prassi per queste situazioni? –
Lupin non mi rispose, facendomi cenno di alzarmi e di seguirlo. Di nuovo obbedii senza dire una parola, dandomi da sola la risposta alla mia domanda.
Si andava dal Preside solo perché ero io.

Quando arrivammo nell’ufficio di nonno Albus, il diretto interessato mi fissò con severità. Remus si dileguò, ma non ci feci molto caso.
Scommettevo che mio nonno, con un solo secondo nei miei occhi, avesse già capito tutto quello che era successo.

- Lauren Silente! – tuonò con voce profonda ma controllata, come se avessi appena ucciso qualcuno ma non fossi stata capace di intendere e di volere – Tu sei una Responsabile! Cosa ti è passato in mente? –
Non avevo mai visto nonno Albus scoppiare così, ero abbastanza certa che non fosse quello autentico.
- Tu, sporco impostore, cosa ne hai fatto di mio nonno? – scherzai per alleggerire l'atmosfera.
- Io sono tuo nonno! E in questo momento mi vergogno di averti come nipote! –
Cosa aveva detto?! Cosa – aveva – detto?!?
- Nonno… - piagnucolai, profondamente ferita - …non ho fatto niente di male! –
Vedendomi così improvvisamente pentita, si calmò subito. Era incredibile come fosse capace di passare in un battito di ciglia dalla modalità “tempesta” a quella “sole e uccellini cinguettanti”.
- Lauren… perché non capisci che devi tenere la testa a posto? Non possiamo permetterci questi passi falsi… -
- Quali passi falsi? – chiesi indignata – Ho solo lanciato un innocuo Schiantesimo a una snobbettina che pensa di essere superiore a chiunque! –
- Non si fa, Lauren… né alle snobbettine né a chiunque altro… -
- Quindi secondo te dovrei stare zitta e buona a farmi insultare e scavalcare? –
Attesi trepidante la sua risposta, che però non arrivò.
- Cosa devo fare per avere la promessa che smetterai di agire in maniera così impulsiva e ti comporterai come una vera Responsabile? –
Stavo per dire “nulla”, quando all’improvviso mi venne l’illuminazione.
- Ho due cose da chiederti, nonno, se la metti su questo piano… –
Sospirò, appoggiando il mento sulle mani e i gomiti sulla scrivania. Sapeva che ero una patteggiatrice tremenda.
- La prima, è l’annullamento del Ballo di Natale… -
- Non c’è storia, Lauren – mi rispose con calma – questo non posso concedertelo, dopo che abbiamo organizzato tutti i preparativi necessari –
Maledetta Astoria. Me l’avrebbe pagata.
- Ma nessuno dei Responsabili è d’accordo con l’idea che lei ha proposto! – protestai, sperando di ottenere quello che volevo tirando in ballo le opinioni degli altri.
- Troppo tardi, Lauren – disse semplicemente.
- Allora voglio trascorrere il Natale con te al Quartier Generale dell’Ordine! –
Strinse per un attimo gli occhi, come se non avesse capito bene. Sospettava qualcosa, ma non gli diedi modo di entrare nella mia testa.
- E perché mai? –
- Perché voglio conoscere quelli che dici tuoi amici – replicai con sicurezza. Non era il caso di nominare Draco e Narcissa, troppo rischioso.
- Minerva, Severus, Remus li conosci già… non c’è bisogno di lasciare Hogwarts il giorno di Natale per conoscere gli altri! –
- Ma io voglio conoscerli – brontolai con il mio miglior tono infantile.
- Ci saranno anche Harry, Hermione e Ronald, questo lo sai? Se non vai d’accordo con loro non credo ti piacerà passare il Natale a Grimmauld Place… -
- Ti prego, nonno! –
Sembrò pensarci un po’, prima di annuire ma senza abbandonare il suo sguardo severo.
- Vada per il Natale con l’Ordine, ma devi comportarti in modo impeccabile da ora in poi… e vorrei che iniziassi ad avvicinarti a Harry, Hermione e Ronald per poter passare una giornata serena, ok? –
Annuii, intimamente soddisfatta per come stessero andando bene le cose.
Avevo schiantato Astoria, detto a Daniel cosa pensavo di lui, ottenuto indirettamente il permesso di scoprire l’identità di mio padre e guadagnato la possibilità di passare il giorno di Natale con mio nonno e il mio miglior amico.
Niente male per una sola giornata.

Note dell'autrice

Buon pomeriggio a tutti! Posto rapidamente questo capitolo piuttosto leggero rispetto ai precedenti, prima di dedicarmi ai compiti (ovvero la tragedia quotidiana -.-')
Vi ringrazio come sempre per il vostro appoggio e perchè continuate a leggere questa storia che nella mia mente diventa sempre più lunga... quindi spero di non annoiarvi!

mistero: questa curiosità purtroppo è uno dei misteri portanti, quindi temo che non potrò soddisfarla molto presto ^^ comunque sono felice che ti sia piaciuto il momento tenero di Severus, temevo di averlo trascinato troppo OOC
Yvaine0: grazie mille! James in effetti è proprio antipatico (il mio James, almeno...non so se quello della Rowling dovesse fare lo stesso effetto xD). Fai pure tutte le domande che vuoi, cercherò di rispondere nel limite del possibile ^^
snapEly: spero che questo capitolo un po' meno triste ti abbia risollevato l'umore xD
DarkViolet92: felice che ti sia piaciuto... Voldemort il padre di Lauren? Chi lo può sapere! xD
Valery_Ivanov: diciamo che nell'ultimo periodo sono andata a braccetto con le scene tragiche e lacrimose ç.ç spero che anche questo capitolo, seppur meno impegnativo, ti piaccia!
Elfosnape: cerco di essere costante nella mia promessa del postare "ogni due / tre giorni" ^^  in effetti Draco è ormai fondamentale, mentre Severus...sì, l'ho fatto un po' più umano del solito, ma non volevo eccedere perchè (come ho detto sopra a mistero) la paura del troppo OOC è sempre in agguato xD
  
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