Eccomi con il mio aggiornamento giornaliero!! Sono brava vero!? ahahahahahah
Credo però che il prossimo arriverà direttamente lunedi mattina ... ma non è certo, devo ancora decidere ... dipende se riesco a terminare l'ultimo capitolo!
Per rispondere alle domande vi dico che questa storia è composta da 8 capitoli ... quindi ne restano altri 2 da postare ed io devo solo scrivere l'ultimo che però è un pò complicato ç_ç
spero di riuscirci!! sigh ... vi ringrazio per i commenti e per gli in bocca al lupo per il mio ragazzo, che sta decisamente meglo, sebbene sia finito in quarantena >.<'''
Spero tanto di leggere i vostri commenti!!!
Betato by Ronnie8437
Capitolo dedicato a Samy88
(ho apprezzato tantissimo i tuoi commenti, anche perchè adoro la tua storia, scrivi benissimo ♥ ps: posta prestissimo)
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Ero
rintanato nella mia stanza da quasi tre ore. Io
e Bella eravamo tornati a casa restando in religioso silenzio per
l’intero
tragitto e, non appena fatto il nostro ingresso, ci eravamo dileguati
entrambi
nelle nostre camere.
Un’ora
dopo, avevo udito i suoi passi incerti
dirigersi verso la cucina. Dai rumori delle pentole, potevo dedurre
fosse
intenta a preparare qualcosa.
La immaginavo
camminare in punta di piedi,
terrorizzata dall’idea di incontrarmi.
Sospirai
sommessamente, avvilito dai miei stessi
pensieri.
Di Emmett non
c’era traccia. Era svanito da quella
mattina e, stranamente, durante il tempo trascorso con Bella non si era
premurato di telefonarle.
Che strano.
Dal canto mio
non avevo indagato, troppo distratto
da ciò che stava accadendo. Il pomeriggio era trascorso
velocemente - forse
troppo – ma ciò che in quel momento mi
turbava era il pensiero di lei stretta tra le mie braccia.
Come avevo solo
potuto abbandonarmi a
pensieri poco consoni su di lei?
Non potevo non
percepire disgusto per me stesso.
Eppure in quell’istante, tutto era avvolto da uno strano
torpore. Il suo corpo
caldo e morbido, i nostri respiri pesanti e accelerati ...
perché si, anche il
suo respiro era tutt’altro che regolare.
Che avvertisse
anche lei quelle sensazioni? Che
fosse solo imbarazzo?
Nella mia mente
vagliavo ogni ipotesi, attaccandomi
spesso ad appigli assurdi. Desideravo non averla incontrata, desideravo
riavere
quel fratello burlone e libertino che non prendeva alcuna ragazza
seriamente.
Come? Come era
potuto accadere? Perchè
proprio lei?
Tutte le
sensazioni che invadevano il mio corpo
erano nuove, mai avevo sperimentato una tale adorazione. Mai un simile
bisogno
per una persona che non fossi io.
Ero sempre
bastato a me stesso, e credevo che nessuno
avrebbe potuto mutare questa mia natura.
Bella fregatura,
tra tutte le persone di cui è pieno
il mondo proprio di Bella dovevo innamorarmi.
Dio mi odia?
… si, decisamente si.
Il
perché? Non ne ho la minima idea,
sono sempre stato un bravo ragazzo, forse un po’ strano
… ma non ho mai fatto
male ad una mosca. Al massimo al cane di Alice, dopo che lei aveva
tentato di
annegare il mio gatto …
Ma su, era solo
un’innocente vendetta!
“Che
vita assurda …” bisbigliai tra me e me.
Maledizione ...
Avvertii la
porta di casa aprirsi, ed
involontariamente trattenni il respiro quando il vocione di Emmett si
propagò
per la casa.
“Bellinaa!”
– urlò in tono concitato.
Non riuscii ad
udire altro della loro conversazione,
ma la risata cristallina di Isabella non mi sfuggì. Quel
suono tanto delizioso
mi aveva incantato per l’intero pomeriggio.
Sentivo il
bisogno di ascoltarla, di osservarla ...
di bearmi di quell’innocenza racchiusa nei suoi occhi. Della
sua dolcezza e
passione anche per le piccole cose.
Diamine, sembro
un quindicenne alla sua
prima cotta!
Stanco della mia
reclusione, e conscio della
presenza di Emmett, decisi di affrontare il probabile sguardo
inquisitore di
Bella ed abbandonare la mia stanza.
La vita da
recluso non mi si addice … e
non ho certo intenzione di morire di fame!
Oltretutto,
ipotizzai non avesse parlato a mio
fratello di quello che era accaduto, oppure avrei avuto un uomo dalla
stazza di
un orso con manie omicide da gestire.
Emmett sa essere
molto violento. Durante
l’infanzia spesso giocavano ad imitare i lottatori in tv, e
naturalmente io ne
ricavavo sempre un occhio nero, un pugno nello stomaco oppure un
tentato
annegamento in piscina …. Mio fratello aveva la leggera
tendenza ad esagerare.
Leggerissima… non aveva ipotizzato che
il suo fratellino di
cinque anni, il sottoscritto, non fosse in grado di nuotare.
Rabbrividii
pensando alla mia infanzia traumatica.
“Bentornato!”
mormorai salutando mio fratello,
sebbene una lieve nota ironica sfuggì al mio controllo.
“Eddino
– urlò lui. Quel giorno pareva ancor
più
allegro del solito. – ho saputo della gita!”
Mi irrigidii e
voltai il capo verso Isabella, il cui
volto aveva assunto colorazioni intense. Ciò che mi sorprese
fu non notare in
lei alcuna traccia di irritazione o sdegno.
“Già
– replicai mesto. – una giornata
interessante!”
Lui non parve
notare il mio sguardo sfuggente, e
continuò a ciarlare incessantemente delle meraviglie che
Forks nasconde. O
qualcosa di simile …
Certo che mio
fratello è più tonto di un
orso nella stagione del letargo!
Sono seriamente
avvilito per lui …
“Bene
adesso il vostro uomo preferito si concederà
una doccia rilassante – ghignò sotto il mio
sguardo perplesso. Iniziavo a
sospettare avesse fatto uso di qualche sostanza particolare,
perché sul suo
volto era dipinta un’espressione indecifrabile. Estasiata
oserei dire. – quindi
mi congedo!” terminò con un teatrale inchino.
Ok, lo abbiamo
perso!
Arcuai un
sopracciglio, seguendolo con lo sguardo
mentre spariva oltre la porta della sua stanza. Bella ridacchiava
divertita,
scuotendo il capo.
“Non
farci caso …” mormorò sorridendomi
dolcemente,
sebbene il rossore non si fosse totalmente dissolto.
Ti prego
smettila di sorridermi in quel
modo, stai attentando alla mia salute mentale …
Ricambiai con un
sorriso incerto, non riuscivo a
comprendere il significato di quel suo comportamento. Che non si fosse
resa
conto del mio interessamento era da escludere. Sarebbe stato palese
anche ad un
cieco … forse non ad Emmett, ma a qualsiasi persona con un
minimo di acume si.
L’unica
spiegazione plausibile era che tentasse di
ignorarmi per non creare situazioni incresciose, benché a
parer mio fosse tutto
degenerato ormai da tempo.
Il silenzio
calò inevitabilmente, ed io non ebbi il
coraggio di colmarlo con parole vuote ed inutili. Mi accomodai al
tavolo
spezzettando una fettina di pane con le dita.
A completare il
quadro di quella bizzarra situazione
c’era il vocione di Emmett che intonava le parole di
“Power of Love” di Celin
Dion.
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Ostentando una
falsa indifferenza, trascorrevo i
giorni scambiando con Bella ed Emmett futili convenevoli. Lo stretto
necessario
per celare lo strazio del mio cuore.
Divertente?
No, per nulla!
Utile?
Forse per gli
altri …
Per me la
situazione era angosciante.
Sbuffai
sommessamente, mentre tentavo di recuperare
la chiave di casa che si era impigliata nella tasca.
Giornata
grandiosa … e non avevo visto
ancora nulla!
Avessi saputo
che il peggio era dietro l’angolo,
sarei fuggito a gambe levate. Proprio come Alice dinanzi ad un negozio
di
marche sconosciute.
Una volta
recuperato l’arnese infernale, la girai
svogliatamente nella toppa aprendo pigramente la porta. Ma
ciò che i miei occhi
misero a fuoco fu devastante.
Il corpo di mio
fratello in versione “senza veli”
sovrastava quello di una ragazza … sul divano
bianco di casa mia.
Oh porca miseria …
Mi
sentii sprofondare. Il pensiero di Bella tra le sue braccia mi aveva a
lungo
tormentato. Ma vederlo … bhe quella era tutt’altra
cosa.
Non si
erano accorti di me e continuavano imperterriti nella loro
attività sotto il
mio sguardo sbalordito. Desideravo fuggire e dimenticare quella scena
che
probabilmente avrebbe invaso i miei incubi per molto tempo. Ma ero
impietrito.
La
chioma bionda della ragazza ricadeva sul pavimento mentre la stanza era
colma
di ansiti.
Aspetta
… chioma bionda?
I miei
occhi saettarono immediatamente sui capelli biondo cenere
così diversi da
quelli di Bella.
“Oh
mio
Dio!” un’esclamazione di stupore mista a sdegno si
levò nella stanza attirando
l’attenzione dei due amanti.
Mio
fratello sgranò gli occhi con aria terrorizzata notando la
mia figura
appoggiata allo stipite della porta, mentre la ragazza, arrossendo
vergognosamente, tentava di coprire le sue grazie.
Con scarso
risultato oserei
precisare.
“E..
emmett?!” balbettai mentre il mio
cervello era in uno stato di totale black-out.
“Non
è
come credi!” borbottò lui rosso come un gambero,
mentre il suo sguardo saettava
per la stanza alla ricerca dei suoi pantaloni.
Non
è Bella!
All’iniziale
sensazione di gioia un moto d’ira venne sostituito,
comprendendo a pieno quella
scena. Lui, mio fratello stava tradendo Bella. Lui che a breve
l’avrebbe
sposata … lui che aveva accanto una donna meravigliosa ..
La mia
angoscia ed i miei sensi di colpa mi parvero totalmente folli ed
inadeguati.
Avevo temuto di farlo soffrire innamorandomi di Isabella. Avevo
represso i miei
sentimenti per lei, affliggendomi maledettamente pur di non fargli
torto.
Lui
aveva la donna dei miei sogni … e non la meritava, ed io non
avrei indugiato
oltre.