Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: Hideto Takahashi    19/04/2025    0 recensioni
Le avventure di un duo di scemi coinvolti in una missione impossibile, ma che indebitati accettano di fare...
Ma avrà delle conseguenze?
Genere: Avventura, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Il prossimo!- 
La voce della signora Margot fu come una stella cadente, ravvicinata, nelle orecchie di tutti nella sala d'attesa. Ogni tot tempo gridava quelle due uniche parole, dipendeva per la durata dell'operazione tra utenti e lei. 
Loro erano in coda da almeno quaranta minuti. 
Il biondo alzò gli occhi al cielo, stringendo in una mano un bigliettino tutto stropicciato e rovinato. 
-È inutile dire te lo avevo detto, vero?- 
Il ragazzo si girò con sguardo assassino, consapevole però che avesse ragione. 
-Se fossimo arrivati prima...- disse lei con un movimento della mano, come a sottolineare che fosse una cosa abitudinaria. 
-Lo so', lo so'... Ti prego non dirlo.-
Sbuffò e si buttò di schiena sulla sedia, scomoda e che la faceva male al culo. Sdraiò le gambe sul pavimento, incrociandole l'una sopra l'altra. -Lo sai come funziona all'Agenzia Verye, se non arriviamo la mattina presto ci stiamo per ore.- 
-Lo so', ma avevamo da fare, no?- 
-Come cacciare quel Dermen? Non era una cosa che dovevamo fare subito, potevamo rimandare e venire qui.- 
-Bah ma almeno ci pagano tutto in una volta e non dobbiamo tornarci per un po', fino a quando non completiamo una taglia.- 
-Già, ma è davvero una palla stare qui...-
Il biondo si sistemò nella sua stessa posizione e annuì. -Sono d'accordo... Ma abbi pazienza.- 
Sbuffò un'altra volta, l'alieno polipo di fianco a lei le lanciò un'occhiataccia e un commento non tanto carino sulla sua non educazione nella propria lingua. 
Lei si girò di scatto. -Lo sarai tu, maledetto pesce marcio...- 
Il biondo alzò il sopracciglio tagliato a metà e osservò la creatura. -Mi scusi signore, ma non le conviene farla arrabbiare... È parecchio nervosa in questo momento.- 
-Tu non ti immischiare, posso cavarmela da sola. Se ti metti contro di me, pesce marcio, non finisci bene... Chiaro?- 
-Io... Beh, lo dicevo per lui, non...- 
-Il prossimo!- 
Il biondo si alzò di scatto. -Oh ma guarda, tocca a noi!- 
-Ma cosa dici... Non è...- 
Ma non riuscì a finire che venne afferrata e trascinata via di lì. Si andarono a sedere dall'altra parte della stanza. 
-Perché ti devi mettere contro chiunque incontri??- 
-Perché? Stai scherzando? Ma lo vedi come mi trattano?- 
-Oh ti prego, adesso non fare la vittima dell'universo... Sei brusca e spesso dai fastidio con i tuoi modi di fare.- 
Lei si sistemò di nuovo nella stessa posizione di prima, incrociando le braccia sul petto. -Che si fottano...- 
Sospirò e anche lui tornò in quella posizione. 
 
Attesero con pazienza, finché finalmente dopo ore, sul tabellone si illuminò il numero 429 e la voce di Margot si fece sentire per l'ennesima volta. -Il prossimo!- 
Il biondo scattò come una molla e quasi saltellando si diresse allo sportello. Una volta raggiunto si appoggiò con un braccio sulla parte sporgente e la salutò con un sorriso smagliante. -Ciao, mia bellissima Margot.- 
La donna di mezza età appena notò di chi si trattasse alzò i suoi quattro occhi al cielo e con movimenti meccanici prese la pila di documenti, portandoli davanti a lui. -Ecco qui i vari danni che avete fatto alle opere pubbliche.- 
-Neanche un salutino? Andiamo sul diretto?- 
-Avete completato qualche richiesta lavorativa?- 
-Eddai...- 
Intervenne la ragazza, che spintonò il biondo e prese il suo posto. Con una certa forza sbatté due sacche, una con sangue secco e invece l'altra ancora gocciolante. 
-Si, queste sono le prove che ci sono state richieste.- 
La donna annuì, scocciata dal sangue che sporcava tutto. Prese le sacche, diede una rapida pulita e poi insieme, con un grosso timbro, prese altri documenti. -Richieste?- 
-Del dottor Frauser e Kisr.- 
Sfogliò la pila e una volta trovato quello che le interessava le diede una timbrata, con un rumore secco e meccanico. Le mise da parte. -Altro?- 
-Penso che siamo apposto.- 
Il biondo si fece avanti. -Senti, c'è qualche richiesta succulenta?- 
Tra le mani stringeva la pila di carta. -Penso che siate già apposto.- 
-Si, ma si trattano di lavori di poco conto... Insomma, qualcuno ha fatto qualche richiesta particolare e di un certo livello?- 
-Anche se l'avessero fatta non vorrebbero da voi due, scusa Alex, ma è la verità- disse guardando la rossa di capelli. 
-Dai, che cattiveria...- mugugnò il biondo. 
-Jack, siete di grado E, per ora potete permettervi solo questo.- 
-Ma siamo fermi qui da anni, non ci meritiamo di salire almeno al grado D?- 
-Avete portato a termine più di 145 lavori, tutti finiti perfetti e senza danni estremi?- disse mettendogli sotto al naso la prima pila di fogli che aveva portato alla vista. 
Jack la osservava. -Ok, no, ma... Ce lo meritiamo, non credi?- 
-No, ora andate a occuparvi dei lavori arretrati e arrivate ai famosi 145.-
-Ma...- 
-Il prossimo!- disse interrompendolo e facendo passare la carta sullo schermo del computer. 
Jack, con in mano i fogli dei danni, e la ragazza si allontanarono. 
Uscirono dall'edificio e si ritrovarono in mezzo alla tipica folla di abitanti di Kari76, che passavano avanti e indietro, quasi trascinandoli via. 
Il sole stava tramontando. 
-Cavolo, siamo entrati nel tardi mattina e usciamo a quest'ora... Abbiamo superato il nostro record- commentò Jack. 
-Andiamo al bar di Elziel e sistemiamo i conti- suggerì Alex, che subito prese a camminare. 
Jack la seguiva facendo difficoltà. -Ma soprattutto andiamo a bere qualcosa...-

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Hideto Takahashi