Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Yupa    04/05/2025    0 recensioni
Due persone separate dallo spazio e dal tempo si ritrovano in maniera inaspettata per adempiere al proprio destino o forse per opporsi a esso.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Ti sei divertita col tuo amico peloso?"
"Sì, tantissimo!"
Satomi sapeva che sua madre gliel'avrebbe chiesto. La stessa domanda, la stessa frase, le stesse identiche parole ogni settimana, ogni domenica quando lasciavano il parco, quando salutavano Pochi e Mamoru per tornare a casa. Satomi conosceva ormai bene quella donna. Sempre gli stessi programmi televisivi ogni settimana, sempre le stesse riviste ogni settimana, lette sempre nello stesso ordine. Sempre le stesse battute scambiate con suo marito la sera, a cena, quando lui tornava dal lavoro. Sempre gli stessi piatti ogni settimana, in una sequenza immodificabile dal lunedì alla domenica.
"Adesso", pensava Satomi, "mi dirà che quand'era piccola lei poteva andare al parco da sola, mentre oggi..."
"Sai, Satomi", disse allora la madre, "Quando io avevo la tua età al parco ci andavo da sola. Mi bastava avvisare mia mamma e poi tornare prima del tramonto. Ma oggi i tempi sono cambiati e non ci si può più fidare di nessuno."
In fondo per Satomi era comodo così. Quella donna così scipita, così abitudinaria come madre facilitava il suo compito di spacciarsi per sua figlia. Satomi aveva occupato il corpo della bambina ormai tre anni prima, e aveva capito subito quanto la madre fosse ferrea nelle sue routine, le erano bastate due settimane insieme. E così si era adeguata. Era come scivolare lungo un percorso dai binari prestabiliti, un binario unico lungo tutta una serie di stazioni, senza scambi, senza deviazioni.
Certo, questo aveva causato a Satomi delle difficoltà per contattare gli altri agenti trasmigrati nei loro nuovi corpi, quelli di Takeshi e Pochi. La libertà d'azione di una bambina di sette anni era molto limitata, e sua madre aveva ragione a ripetere ogni domenica, tornando dal parco, che si andava limitando col passare del tempo, perché c'erano sempre nuove paure ad assediare le famiglie. Ma tre anni prima era ormai la quarta volta che passavano di corpo in corpo, e ormai si erano accordati da tempo su come ritrovarsi.
Non appena avrebbero potuto, dovevano solo cominciare a frequentare ogni domenica il parco del quartiere dove viveva Mamoru, l'individuo da tenere sott'occhio. Ognuno di loro avrebbe indossato qualcosa color rosa shocking per riconoscerci a vicenda, un colore che altri indossavano di rado. E così Takeshi, tre anni prima, aveva cominciato a recarsi ogni giorno al parco con una bella cravatta di un rosa brillante, e col rischio di essere pure preso per un individuo poco raccomandabile, un uomo adulto tutto solo vicino ai giochi dei bambini.
Ma ben presto era stato avvicinato da un cane, ovvero Pochi, che un giorno gli era corso incontro facendogli le feste. Quando poi aveva cercato, mordendolo al lembo dei pantaloni, di trascinarlo tra i cespugli, Takeshi aveva sospettato chi potesse essere. E difatti, lontani da orecchie indiscrete, Pochi si era messo a parlare, chiarendogli che, sì, ora si trovava nel corpo di un quadrupede canino. Takeshi non rimase stupito, tutti loro sapevano da esperienze precedenti che si poteva finire anche in corpi di animali non umani. Avevano deciso all'istante di improvvisarsi cane e padrone, Pochi era finito a casa di Takeshi, e da allora tutte le domeniche l'uomo portava a passeggio il cane, il primo sempre con la sua cravatta rosa shocking, il secondo con un vistoso collare dello stesso colore.
Satomi aveva impiegato più fatica per convincere sua madre a cominciare a portarla al parco ogni domenica. E aveva dovuto far tanti capricci anche perché le comprasse un bel paio di pantaloni rosa shocking. Ma se la madre di Satomi faceva fatica a rompere le sue abitudini, non appena ne assimilava una nuova non si discostava più da essa. E così avevano preso a frequentare ogni domenica quel parco. E così poco dopo Satomi aveva notato sia Takeshi che Pochi. E così s'era subito buttata a pesce, facendo la parte della bambina che voleva far amicizia col cane tanto coccoloso. La madre dapprima si dimostrò guardinga, forse sospettosa verso un portatore di germi come un animale, seppur domestico e dall'apparenza pulita come Pochi. Poi aveva scoperto che con Takeshi poteva scambiarsi ogni domenica tutta una sequela di ripetitivi luoghi comuni di conversazione, e allora gli incontri domenicali dei quattro erano diventati un rito fisso.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Yupa