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Autore: Hikary    27/09/2009    7 recensioni
[ JaneLisbon ~ RigsbyVanPelt ]
In un mondo un po' diverso dal nostro, la stragrande maggioranza delle persone è dotata di una speciale abilità dovuta a mutazioni genetiche non meglio identificate; solo una piccola percentuale della popolazione può ancora definirsi normale.
Teresa Lisbon non fa parte di questa minoranza: come la maggior parte dei suoi coetanei, anche lei possiede un' Abilità, grazie alla quale è a capo di una piccola squadra che si occupa di tenere al sicuro gli studenti della Bose Academy of Sacramento.
Quando però il preside le affibbia un bizzarro collaboratore che afferma di essere assolutamente normale, nonostante sembri in grado di fare le cose più incredibili, la curiosità ha subito il sopravvento...
Patrick Jane è davvero un Regolare?
Qual'è la sua storia, cosa nasconde?
( Un piccolo esperimento nato in un momento di pura follia che spero possa divertirvi!)
Genere: Generale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bloody Red Classes


[Prologue]

The Sentinel and the Mentalist


Benché fosse già ottobre inoltrato, l'aria pomeridiana non era ancora tanto fredda da imporle di tirar fuori dall'armadio il suo pesante giaccone invernale. Per di più il professore di storia non si era presentato alla lezione; così si era ritrovata con un'inaspettata ora extra di libertà, che normalmente avrebbe sfruttato per una cavalcata lungo il fiume.

I presupposti per una bella giornata c'erano – su questo non aveva dubbi.

E tuttavia, dall'andatura spedita e dannatamente seria si capiva quanto l'umore della ragazza fosse tutt'altro che buono.

Alle dodici e zero otto spaccate, Teresa Lisbon entrò a passo di carica nell'ufficio del preside.


- Signore – esordì prima che l'uomo potesse interromperla – dobbiamo parlare. Di Jane. -


Minelli deglutì, allentandosi il nodo della cravatta.

Quella giornata iniziata tanto bene stava per prendere una brutta piega.

Indubbiamente.



Virgil Minelli dirigeva la Bose Academy of Sacramento all'incirca da quindici anni e non aveva mai avuto un'allieva paragonabile all'agguerrita diciannovenne che ora gli si parava davanti.

Con il suo metro e sessanta e un fisico più che minuto, Teresa Lisbon aveva un'aria innocua – quasi tenera, diceva Jane – che avrebbe tratto in inganno chiunque l'avesse incrociata per caso.

Minelli, al contrario, conosceva molto bene Lisbon: aveva sperimentato in prima persona la sua vivace intelligenza, il suo sarcasmo pungente e quella determinazione che spesso sfociava in vera e propria ostinazione.

Ma Lisbon era anche un'attenta osservatrice delle regole e della gerarchia e il preside apprezzava sempre il modo discreto di esprimere il suo parere, tra le mura dell'ufficio al terzo piano.

Se si potevano evitare scenate gratuite e sbandieramenti ai quattro venti degli scandali scolastici, era certo che Lisbon li avrebbe evitati.


Per questo parlare di Jane lo inquietava; di certo le argomentazioni della ragazza non era sciocche né infondate – e di guai seri, con Jane, ne aveva avuti abbastanza.


- Che succede, Lisbon? - sospirò, rassegnato.


Forse assegnare quel ragazzo alla squadra di Lisbon non era stata poi una grande idea...


- Ecco, io... -


Il cellulare di Lisbon emise un leggero “ bip”. La ragazza lo estrasse rapidamente, mormorando qualche parola di scusa al preside. La sua espressione tesa si ammorbidì e Minelli fu certo di aver visto una scintilla di divertimento attraversare per un istante i suoi occhi verdi.


- Idiota... - mormorò.


Quando distolse lo sguardo dal display, aveva un'aria smarrita; come se non si ricordasse più il motivo per il quale era venuta.


- Jane ...? - la incoraggiò l'uomo.

- Oh... - sgranò gli occhi e arricciò le labbra in una strana smorfia – Volevo solo ...rassicurarla,sì, rassicurarla a proposito di Jane. Sta andando tutto a meraviglia. -


Annuì – più per convincere sé stessa che lui, a detta di Minelli – e lasciò precipitosamente l'ufficio del preside, che non aveva ancora deciso se sentirsi sollevato o ulteriormente in ansia.


***


Solo quando fu nel corridoio si decise a rileggere il messaggio.


Tutto sistemato, ho perfino chiesto scusa a quel perfetto idiota!

Ti aspetto da Tina, con caffè e muffin ai mirtilli :)

Ps: mi perdoni?


Suo malgrado, sorrise.

Riusciva perfettamente ad immaginare che faccia avrebbe fatto Jane pronunciando quel “ mi perdoni?”; motivo per cui aveva deciso di fare dietro front e non lagnarsi – di nuovo – per la sua totale incapacità di rispettare anche una sola regola.

Patrick Jane era davvero eccezionale, questo Lisbon doveva riconoscerlo. Da quando il preside lo aveva assegnato alla sua squadra, un piccolo team che si occupava di supervisionare la vita quotidiana all'interno del college, avevano risolto i loro “ casi” molto più in fretta.

Ma – santo cielo! - sapeva essere talmente irritante!

Agiva continuamente di testa propria, si divertiva a fare cose assolutamente vietate, come ipnotizzare le persone, e soprattutto, cosa ancora più tragica, riusciva sempre a farsi perdonare.

Sempre.

Lisbon riusciva ad infuriarsi con lui a livelli inverosimili, per ritrovarsi, un attimo dopo, a sorridere da perfetta scema di fronte all'espressione da cucciolo bastonato che Jane sapeva fare tanto bene ogni qual volta voleva chiederle scusa.

Adesso, poi, bastava un semplice sms perché capitolasse.


Diamine, Jane, tu mi farai impazzire!


Nonostante tutto, si avviò col suo usuale passo di carica verso la caffetteria. L'ufficio di Minelli era al secondo ed ultimo piano dell'ala nuova dell'istituto, mentre la caffetteria si trovava al pianterreno.

Ne approfittò per decidere cosa averebbe detto a Jane una volta arrivata: magari si sarebbe finta offesa ancora un altro po' . In fin dei conti, poteva permettersi di fargli sudare il suo perdono, una volta tanto.


E invece, non appena lo vide seduto al bancone, intento a chiacchierare con Tina, tutti i suoi bei piani sfumarono. Si sedette accanto a lui, accettando di buon grado la tazza di caffè fumante che le stava porgendo.


- Ciao. -

- Ciao. -


Jane la stava osservando con attenzione, ma Lisbon si costrinse a tenere gli occhi bassi, lo sguardo fisso sul marmo bianco.

Posò il cellulare di fronte al ragazzo, che lo prese subito, incuriosito.

La sua risata leggera, appena percettibile, non tardò ad arrivare.


Perdonato.


[FINE CHAP. ONE]




SPAZIO AUTRICE

Questa fic è un vero e proprio esperimento! Io non scrivo AU, non mi sono mai sentita tagliata, eppure mi è venuta questa folle idea. Insomma, se non è una follia mettere Jane, Lisbon e tutta la cricca al college, ditemi voi cos'è xD

Il primo capitolo è più un assaggio, trama & ambientazione si chiariranno man mano ( ho anche disegnato una piantina della Bose Academy, che in qualche modo renderò visibile agli ipotetici lettori). Per la futura parte un po' “ sovrannaturale”, mi sono rifatta all'unica fonte di genetica che conosco, ovvero Heroes XD

Se la cosa può interessarvi, fatemelo sapere e sarò ben lieta di continuare, anche se i miei aggiornamenti non saranno tempestivi quanto quelli dell'altra bellissima long-fic su The Mentalist ( pubblicità occulta XD !!!), Red Dream.

Con la speranza che passino di qui, vorrei dedicare il mio esperimento a Teresa Lisbon ed evelyn_cla, che hanno contribuito ad arricchire ( anzi, a creare direi!) la sezione The Mentalist, che spero di vedere sempre più popolata :D


DESCLAIMER: The Mentalist non mi appartiene e la fic non è a scopo di lucro ù_ù


*kisses


Hikary





  
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