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Autore: Marauders    27/09/2009    3 recensioni
- Voldemort si ferma un attimo e si siede nella poltrona. Poi congiunge le mani e mi guarda. “Uccideresti per me, Weasley? Tortureresti per me? Mi porteresti da Harry Potter?” “Ti porterò da Harry, si. E se sarà necessario torturerò e ucciderò. Conta su di me.” - Padfoot
Genere: Romantico, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3: Face to face whit…the friend

 

 

Ecco finalmente il capitolo che risponde a tutti i vostri ‘perché’!! Buona lettura a tutti!

 

 

Capitolo 7: My alter ego

 

 

Un mese.

 

Un altro mese di isolamento.

 

Con la sola differenza, che questa volta non sono chiuso in una stanza, ma libero di vagare per Hogwarts e i suoi giardini a debita distanza da Harry, Hermione e Ginny.

 

Non so in quale delle due situazioni mi sia trovato peggio.

 

Difficile dirlo.

 

Vivere da escluso, con appena quattro persone in tutto il castello che ti rivolgono la parola, quando sei consapevole di poter essere d’aiuto a tutti, ma nessuno ti vuole ascoltare…è frustrante.

 

E’ angosciante tanto quanto il silenzio della camera in cui sono stato recluso per quattro lunghi mesi.

 

E’ notte.

 

Notte inoltrata.

 

Sono solo, nella sala comune deserta e tengo lo sguardo fisso nel fuoco del caminetto.

 

Sono un habitué ultimamente…

 

E in più, sono stato di nuovo ricontattato da Malfoy e qualcun altro di quella schiera.

 

Il fatto che Harry e Hermione siano al “sicuro” a Hogwarts li riempie di gioia.

 

Loro non sanno che presto, però, non avranno più il coltello dalla parte del manico.

 

E il gioco cambia radicalmente.

 

Improvvisamente il mio braccio torna a bruciare.

 

Capita spesso, negli ultimi tre giorni.

 

Voldemort sta riorganizzando l’esercito chiamando a se tutti i suoi alleati possedenti il marchio

nero.

 

Ma non sono tra quelli che deve tornare alla base.

 

No.

 

Il mio compito è ben altro.

 

E mi tocca solo sopportare più e più volte il bruciore ustionante nel braccio.

 

Stringo forte la mano destra sopra l’avambraccio, pregando che finisca presto.

 

E dire che non avrei immaginato questa forma di tortura anche sui suoi seguaci…

 

Improvvisamente un’altra forte sensazione di terrore cancella completamente il dolore ancora persistente, prendendone il sopravvento.

 

“Alza quella manica, Ron. O giuro che domani mattina non sarai più di questo mondo.

 

Harry…

 

La punta della sua bacchetta è puntata forte contro la mia schiena.

 

Mi volto lentamente verso di lui, alzandomi dal divano e tenendo levate le braccia in segno di resa.

 

Accanto a lui c’è Hermione, anche lei con la bacchetta puntata contro di me.

 

“E’ giunta o no, l’ora in cui ci devi tutte le spiegazioni che chiediamo da molti mesi?”

 

“Solo se mi date la possibilità di parlare in assoluta libertà.”

 

“Alza la manica.” Replica duro Harry puntando ancora minaccioso verso di me la bacchetta.

 

“Non ho niente da nascondere.”

 

“Benissimo. Alzala.” Ripete ancora.

 

“Mi lascerete spiegare, vero? Non voglio urla o maledizioni addosso prima di aver finito di parlare.

 

“Solo se non scopro di avere davanti un potenziale assassino. Perché se no ti scuoio a vivo e venderò le tue carni per due zellini, come hai fatto tu con noi.

 

“Allora mi andrà meglio di quanto credessi…

 

“Alza la manica.”

 

Guardo prima Harry, poi Hermione.

 

Sospiro.

 

E alzo la manica sinistra, rivelando il marchio nero.

 

Harry mi guarda con odio.

 

Hermione ha gli occhi pericolosamente lucidi, ma tiene lo sguardo duro di una pronta a combattere.

 

“E’ questa la tua spiegazione Ron?” mi chiede lei, tremando leggermente nella voce.

 

Non rispondo, ma dopo aver tirato ancora un po’ meglio la manica, mi do una sorta di pizzicotto sotto il gomito e tiro via uno strato di pelle, tirando insieme la macchia del marchio nero.

L’operazione non è proprio indolore…ma dopo poco passa.

 

Certo è meglio di quello che provavo un attimo prima, con il marchio nero che bruciava come veleno…

 

Lo sguardo di Harry e Hermione muta completamente.

 

Ridacchio un po’.

 

“Pelle finta dei Tiri Vispi Weasley: quando vuoi un tatuaggio senza farti scoprire dalla mamma troppo apprensiva.” Poggio la mia pelle fina sul palmo della mano. E’ ancora calda. “E’ così perfetta che nemmeno Mc Nair se n’è accorto mentre me lo tatuava.”

 

Harry alza lo sguardo verso di me.

 

“A che gioco stai giocando, Ron.”

 

“C’è poco tempo ormai per i giochi, Harry. Il tempo stringe ed era necessario che qualcuno facesse qualcosa, ora che anche l’unica spia delle nostre schiere è tornata, da brava serpe, dove era sempre stata. Ho pensato fosse giusto ricambiare con la stessa moneta.” Dico a bassa voce arrossendo e chinando il capo, fingendo di guardare la pelle finta.

 

Si passa una mano tra i capelli e comincia a vagare per la sala comune.

 

“Tu…Tu ti vuoi fare ammazzare! Sei un pazzo suicida, non è così?! Tu…tu non hai le rotelle al posto giusto! No, che non le hai…tu hai dato di matto!! Proprio così!! Tu sei uscito di cervello, Ron…”

 

“Che fossi matto l’avevo capito da solo, già molto tempo fa…” guardo il marchio nero svanire sempre di più dopo la chiamata. “…ma i risultati ottenuti mi fanno credere che forse non tutto è perduto. Hanno organizzato insieme a me l’attacco. E io stesso ho pensato a come sventarlo. Ora mi hanno dato un nuovo incarico, che in parte ho portato a termine.

“Sarebbe?” Chiede Harry dandomi le spalle.

 

“Riportarvi qui.”

 

“E tu l’hai fatto. Ottimo lavoro.”

 

“Era l’unico modo per tornare da voi e fare contenti loro, capisci? Loro non attaccano se prima io non ho spianato loro la strada per quella che reputano la fine della guerra.

 

Si volta di scatto e mi raggiunge a grandi passi, prendendomi ferocemente per il maglione.

 

“Mi stai dicendo che tu sei qui per agevolare i loro piani?”

 

“Mi dà una mano Draco. Tieni…ho ancora i confetti del suo matrimonio…

 

Mostro una bomboniera blu che Harry scaraventa a terra con una manata.

 

“Se non ti calmi, Harry, non arriverai mai a capire qual è il vero motivo per cui sono qui.” Replico io stizzito.

 

Lui si lascia cadere sulla poltrona.

 

E finalmente mi volto verso Hermione e sorrido speranzoso, nel rivedere quella bellissima aria che tiene insieme a uno sguardo pensieroso quando ha tutti i suoi meravigliosi ingranaggi all’opera per elaborare qualcosa di enorme valore!

 

“Tu hai capito tutto, vero?” Le chiedo con un sorriso più tranquillo.

 

“Tu…tu fai il doppiogiochista, in tutta questa storia, non è così? Loro si fidano, mettono nelle tue mani la loro guerra, mentre tu vieni da noi, dici i loro piani e ci aiuti a preparare la nostra controffensiva. Ma…noi possiamo ancora fidarci di te? Come volti le spalle a loro potresti farlo anche con noi…

 

“Con la sola differenza, che di loro non sono affezionato…mentre di voi si. Se muore uno di loro non posso che essere felice…ma se muore uno di voi, potrei anche impazzire.

 

Sospiro stanco, mentre Hermione stringe le labbra e Harry guarda ancora fisso davanti a se con le mani congiunte davanti alla bocca.

 

“Sentite. Quello che avevo da dirvi l’ho detto. Io non vi ho mentito, ne tanto meno traditi. Non vi ho detto niente solo perché mi avreste fermato tutti e due, ed era necessario il mio ruolo. Hermione è la cervellona, un’ottima testa anche nei momenti critici. Tu, Harry…tu sei il Prescelto. Se muori tu moriremo tutti. Io non sono nessuno. L’unica cosa che potevo fare era questa. Per lo meno…ho imparato a stringere i denti e a convivere con la paura. Ora so cosa vuol dire veramente vivere come un condannato a morte. Ora so come vivi tu ogni giorno, Harry.”

 

Nessuno risponde, replica o urla.

 

Nessuno.

 

Solo il rumore del vento fuori dalla torre e lo scoppiettare dei bracieri nel camino.

 

Harry si alza dopo parecchio tempo.

 

Torna nel suo dormitorio.

 

Hermione mi guarda.

 

Non lascia trasparire niente nei suoi occhi.

 

Ne compiacimento, ne paura, ne disprezzo.

 

Anche lei un attimo dopo mi volta le spalle per tornare di sopra.

 

Quello che potevo fare l’ho fatto.

 

Anche se non mi accettassero, non tornerei mai dalla parte del nemico.

 

Io non posso tradire le persone più belle che la vita mi ha regalato.

 

Non posso tradire la mia famiglia e i miei cari.

 

E non posso tradire o ancor peggio uccidere, la ragazza di cui sono innamorato.

 

Farei più volentieri a cambio.

 

Più volentieri.

 

***

 

Forse è passata solo un’ora.

 

Forse anche meno.

 

O forse anche di più.

 

Non mi sono reso conto di quanto tempo è trascorso da quando Harry e Hermione sono saliti in camera senza dire una sola parola.

 

Fuori albeggia appena, sorgerà a breve.

 

Il castello è ancora immerso in un sonnacchioso silenzio, come se anche le mura stesse, oltre che i suoi abitanti, stessero dormendo.

 

E io non riesco a prendere sonno.

 

Mi decido finalmente a mettermi in piedi.

 

Mi stiracchio un po’ e mi guardo intorno.

 

Se solo fosse già ora di colazione…

 

Decido di andare a farmi un giro.

 

Tanto il sonno non arriverà nemmeno costringendomi.

 

Prendo la giacca dalla spalliera di una sedia e con un rapido gesto me la getto sulle spalle.

 

Resto con le braccia a mezz’aria, guardando la figura ferma sul primo gradino.

 

Hermione.

 

“Dovunque tu stia andando…posso venire con te?” mi chiede con una mano appoggiata sul muro accanto a lei.

 

Le sorrido: è testarda, dura e terribilmente dolce allo stesso tempo.

 

Questo aumenta il suo punteggio.

 

N-non sto andando da nessuna parte. Solo…una passeggiata.” Balbetto e arrossisco davanti a lei. “Non ho sonno e mi sono un po’ scocciato di stare fermo qui. Se vuoi puoi farmi compagnia.” Azzardo titubante.

 

Vedo i suoi occhi brillare e le sue guance arrossarsi.

 

Annuisce e gettatosi anche lei il mantello sulle spalle mi segue oltre il ritratto.

 

Andiamo su, nella torre nord.

 

Questo posto lo amo ogni giorno di più.

 

Mi siedo per terra, accanto la porta, mentre lei occupa quello che certamente è il posto più bello: sulla balaustra, a guardare l’immensità degli spazi che ci circondano per avere un minuto per tirare il fiato e sentirsi per qualche breve istante vivi.

 

“Ho parlato con Harry.”

 

Rompe l’irreale silenzio che è calato su di noi.

 

“E…anche con tua sorella.”

 

Emetto uno sbuffo divertito.

 

“Avete avuto una notte brava, su in dormitorio…se siete rimasti tutti belli e svegli a chiacchierare…

 

Mi ferma severa con un’occhiataccia.

 

“E che hanno detto?”

 

“Non lo so.”

 

Alzo le sopracciglia.

 

“Non lo sai? Hai detto che hai parlato con loro, quindi…

 

“Senti. Harry continua a fare discorsi sconnessi. Da quando te ne sei andato, Harry è cambiato parecchio. Tu eri la sua figura d’appoggio. L’amico di cui si fidava e con cui poteva condividere il bello e il brutto. Contava su di te per riuscire nell’impresa. E vederti andar via…vedere sul tuo braccio il marchio nero, vero o finto che sia…Non è stato bene. Ha sofferto parecchio. E ora non sa più di chi fidarsi. Ginny sta dalla tua parte. Dice che sei così scemo che non potresti mai fare il mangiamorte

 

“E tu? Tu che dici, invece?”

 

Evita deliberatamente di guardarmi, mentre io tengo gli occhi fissi su di lei.

 

Sospira e guarda verso il pallido sole che sorgerà da un momento all’altro.

 

“Io…io so che tu non hai agito per male, Ron. Lo so che sei dalla nostra parte e che se ti sei allontanato è stato solo per una giusta causa. Si ferma un attimo, poi finalmente si volta a guardarmi. “Ma a che prezzo?”

 

Mi guardo le mani.

 

Ora sono io a distogliere lo sguardo.

 

“Anche se il tuo piano fosse andato a buon fine…se andrà a buon fine…i mangiamorte scopriranno il tuo tradimento. Ti troveranno e faranno di te carne da macello. E allora a cosa sarà servito questo tuo ruolo, se non a condannarti irrimediabilmente a morte?”

 

“Se andrà a buon fine, non morirò.”

 

Mi sento addosso il suo sguardo preoccupato. “Non riusciremo mai ad eliminarli tutti. E tu sarai in cima alla loro lista.”

 

“Ormai non posso più tornare indietro.”

 

 “Ron…”

 

Non posso voltarmi.

 

Sto piangendo silenziosamente già da qualche minuto.

 

Si inginocchia accanto a me.

 

“Non sei mai stato di sfondo in questa storia. Hai anche tu il ruolo importante quanto il nostro. Quello che hai fatto è un gesto pieno di coraggio e buone intenzioni, ma non pensare mai che sei un…

 

Non resisto.

 

Non ce la faccio più a sentirla parlare come se fossi un eroe.

 

Io…io sono un disperato.

 

“Ron…”

 

Le ho gettato forte le braccia al collo e ho lasciato che il mio pianto di angoscia si sfogasse liberamente.

 

Hermione ricambia il mio abbraccio e sento che anche lei sta piangendo silenziosamente sulla mia spalla, la quale si inumidisce sempre di più dalle sue lacrime.

 

“Ho paura, Hermione. Ho una paura folle di morire. Di perdere tutto. Io ho paura, Hermione.”

 

Urlo.

 

Tremo.

 

Mi dispero.

 

Sono un  uomo.

 

E non mi vergogno più di tanto.

 

Chiamatemi codardo, femminuccia e cacasotto.

 

Ma prima di farlo…mettetevi solo un attimo nei miei panni.

 

Mettetevi solo un momento nei panni di un uomo morto.

 

***

 

“Ron si è beccato il raffreddore…”

 

Spiega un po’ sbuffante Ginny a qualcuno con lei fuori dalla porta dell’infermeria.

 

Lascio roteare gli occhi al cielo per l’esasperazione e Hermione, seduta accanto al mio letto con un libro sulle ginocchia, si lascia scappare un sorrisetto divertito.

 

“Dai, Ron…è solo un raffreddore…passerà…”

 

Si, ma in tanto avevo tante di quelle cose da sbrigare…”

 

Tiro su col naso e mi rintano di nuovo sotto le coperte, tirandomele fin sopra il mento.

 

Sono rimasto tutta la notte a pensare su, nella torre nord.

 

E il solo mantello non è bastato per coprirmi a dovere e preservarmi da qualche malanno…

 

Così il risveglio stamattina non è stato dei più felici.

 

Dentro di me spero con tutto il cuore che con Ginny ci sia quello scemo del suo ragazzo…ma mi sbaglio.

 

Luna Lovegood, raggiante più che mai, con quello che sembra un cavolfiore marcio appeso come coccarda sulla divisa, raggiunge insieme alla mia adorata sorellina il mio letto.

 

Hermione strabuzza gli occhi alla vista di quel coso orrendo sul vestito della biondina.

 

Posso pure giurare di averle letto sulle labbra qualcosa come “Oh mio Dio…

 

“Ehi, Ronald!! Tutto ok, no?”

 

“Bhè…diciamo…” maledetto mal di gola…quanto ci mette a fare effetto la pozione di Madama Chips?!

 

“Deve essere arrivato anche a te…a scuola un po’ tutti ci siamo presi l’influenza nell’ultimo mese…te la prendi, te la tieni, te la togli e non torna più! L’ho presa anch’io, sai? Per questo ti ho portato la pozione che mi ha guarita…Funziona davvero!

 

“Sarebbe?”

 

Giro tra le mani la bottiglietta che ha poggiato sul comodino dopo averla uscita dalla borsa.

 

“Meno male che l’ho dimenticata nella borsa…forse sapevo che un amico ne avrebbe avuto bisogno…e di fatti…!!

 

Sorrise incoraggiante senza rispondere alla mia domanda…

 

Un po’ allarmato guardo l’etichetta.

 

Centrifugato di bile di gatto montano.

 

Ti prego…fa che non se lo sia bevuto sul serio…

 

Mi volto su un fianco e vomito a terra dopo aver immaginato una scena in cui Luna beveva il centrifugato di bile di gatto montano ed esclamava “Buono…sa un po’ di urina, ma ha quel retrogusto di cacca e vomito che lo migliora parecchio!”

 

“Che è successo?”

 

Cade dalle nuvole, come al suo solito, la terribile biondina.

 

“Ma si può sapere che ti prende?!” Strilla Ginny esasperata.

 

Devo aver preso la sua scarpa…

 

“Forse gli sta salendo la temperatura…meglio chiamare di nuovo Madama Chips

 

Ma quanto ti amo Hermione!

 

“E’ permesso…?” Chiede timido una voce familiare.

 

“Ciao Neville! Spero tu non soffra alla vista del vomito...” Saluta l’amico, Ginny “…perché Ron ha appena dato il meglio di se…

 

“Signor Weasley…!” Arriva di gran carriera la Madama e con un gesto di bacchetta fa sparire il mio orrendo operato vomitoso attorno al letto.

 

Le porgo tremante la boccetta che prende e legge.

 

“E’ questo che l’ha fatta vomitare signor Weasley?”

 

Annuisco scivolando di più sotto le coperte, come per nascondermi.

 

“Bhè…di cosa si lamenta…l’ha presa già dieci minuti fa…non vedo cosa la possa stupire!”

 

Ho un secondo conato e la gonna della Chips fa una brutta fine.

 

Riemergo boccheggiante da sopra il letto e cerco di reprimere altri conati.

 

Hermione prende la boccetta e dopo aver letto fa una faccia di profondo disgusto e mi regala uno sguardo di profonda comprensione.

 

Meno male che c’è lei…

 

***

 

Sono ancora disteso sul mio letto in infermeria.

 

Sto meglio, ma conviene passare lì anche la notte.

 

Hermione è rimasta accanto a me tutto il giorno.

 

Ha parlato molto poco, ma la sua presenza è stata di enorme conforto per me.

 

Dopo quella mattina alla torre, mi è stata davvero vicina.

 

Con lei è tornato tutto come prima, e anzi…anche meglio.

 

Abbiamo avuto qualche nostro solito battibecco, ma è stato anche litigare così spensieratamente con lei che mi ha rasserenato un po’.

 

Alza lo sguardo verso la finestra e mette il segno alla pagina del libro che stava leggendo.

 

“E’ ora di cena…mi sa che devo andare…”

 

“Ehm…si…va pure.”

 

Raccoglie le sue cose.

 

Issa la cinghia della borsa sulla spalla e si ferma a guardarmi in piedi accanto al mio letto, come se volesse dirmi qualcosa.

 

La porta dell’infermeria si apre e mi volto istintivamente per vedere chi è entrato.

 

“Mi hanno detto che non stai bene…”

 

Hermione riesce a stento a trattenere un sorriso e quasi quasi gli occhi le stanno diventando più lucidi, alla vista di Harry che avanza lentamente verso di noi.

 

“Sto qua.” Rispondo io con il cuore che martella in petto per la gioia.

 

Finalmente l’hai capito, eh testone?

 

“Hermione mi ha parlato…” Fa un cenno col capo alla brunetta alla mia sinistra.

 

“Si…mi è giunta voce che abbiamo in squadra una grande oratrice…toccherà a lei il discorso prima di scendere in campo, vero? Credo che se lo sia già preparato…dagli otto ai dodici metri di pergamena…una vera lagna!

 

Ridacchiamo insieme mentre Hermione mi tira un colpo di libro sul braccio.

 

“Ehi…sono convalescente!”

 

“Te la do io la convalescenza Ronald…”

 

Alzo le sopracciglia.

 

“Non farmi dire cose di cui potrei pentirmi, Hermione…le tue frasi ingenue istigano risposte poco carine per una signorina…

 

“Ma piantala…”

 

Harry ride e scuote il capo.

 

“Non cambierete mai, vero?”

 

“Aspetta solo che si sposi! Quel poveraccio scapperà alla prima notte! Gli concedo il mattino dopo…ma alla colazione, dopo il suo pessimo caffè…con quello si tocca proprio il fondo!!

 

“RON!”

 

“Ok…ok…torno serio.” Mi volto verso Harry con un sorriso sincero. E’ bello averlo di nuovo qui tra noi… “Non sei venuto certo qui per sentire i nostri litigi…

 

“No…di quelli ne ho proprio abbastanza…siete diventati monotoni. Dovreste cambiare toni e provare qualcosa di diverso…

 

“Per ora sono a corto di idee.”

 

Hermione sbuffa.

 

“Senti. So che ho una schifosissima faccia di bronzo nel venire qui e chiederti di dirmi tutto quello che sai dopo le accuse che ti ho lanciato. Ma devo farlo per forza. E spero che mi capirai.”

 

Sorrido.

 

“Forza, Potter: abbiamo una guerra da portare a termine. E possibilmente vediamo di mettergliela dove noi-sappiamo-dove a quei bastardi.

 

Continua…

 

 

Ecco finalmente il capitolo che risponde a tutti i vostri ‘perché’!!

 

Diciamo che Harry ha i nervi a fior di pelle…

 

Non deve essere facile vivere sapendo che le probabilità di riuscire a superare l’imminente battaglia sono minime…

 

Come è per Ron, è così per Harry…

 

Lo giustifico così!

 

Hermione in questo capitolo ha un ruolo fondamentale.

 

In cuor suo è perfettamente conscia di amare follemente Ron…ma riesce a tenere bene la cosa per se…il momento giusto per loro due arriverà nelBallo in Fa Diesis Minore’(Chi non l’ha ancora letto…a questo punto consiglio di aspettare la fine di C.I.T.A….così da ricollegarsi meglio…) e il clou definitivo, come buona parte di voi sa, è in ‘Accademia’.

 

E ora…Ringrazio!!!

 

- cosmopolitan: sono contenta di averti sorpreso e risposto alle tue aspettative allo stesso tempo! Eh eh…ora che hai scoperto come Ron ha nascosto il marchio nero…che mi dici? Non preoccuparti…sono comunque apprezzatissime le espressioni da ebeti, sapendo che le hai tenute mentre leggevi una mia storia…^.^ Aspetto assolutissimamente il tuo commento a questo capitolo!!

 

- miky black: Ok…resti sempre convinta che vedersela con Voldy sarà meglio…mmm…non ne sarei così sicura…è sempre di Voldemort che stiamo parlando, no? Il marchio…ih ih…dillo dillo…sono un genio!!! X°°°D (ora mi faccio i complimenti da sola…)…devo dire che Fred e George si rivelano un’immensa risorsa, quando anch’io devo risolvere dei problemi di questo tipo…che siano i regali di Natale di Ginny ed Hermione in ‘Accademia’…o che si tratti di salvare le meravigliose chiappette d’oro del nostro amatissimo Ron…In questo caso…non credo che i motivi di Ron c’entrino con Hermione…Voleva solo rendersi utile…e aiutare il suo migliore amico…non prevedeva nemmeno l’accanimento dei mangia morte verso Hermione! Lui pensa solo a proteggerla! Anche se non riesce ancora a essere chiarissimo con lei…almeno però che se stesso ha chiarito, no?Ed è rimasto fermo perché sapeva perfettamente cosa sarebbe successo appena Harry avrebbe alzato la manica…^_^ il ragazzo aveva già provveduto a conservare nel baule la pelle finta con il tatuaggio…E per concludere con il super commentone…sono genuinamente esaltata dall’idea che anche tu sei una di quelli che lascia commenti che si contano sulla punta delle dita! Meraviglioso!!!! Ti ho conquistata!!!! E…mi viene da ridere…perché hai scritto  - cito – “quando il gioco si fa duro... è meglio essere da un'altra parte” Ahaha!!! E’ una frase, insomma…non con le stesse parole, ma il senso è proprio questo…che viene detta da un personaggio proprio verso le conclusioni della seconda parte del sequel di Accademia! Spero che leggerai il sequel per accertartene di persona…^___^ Un bacione! Aspetto il tuo commento!!!!

 

- HpK00: Respira! Respira!!! Non voglio averti sulla coscienza!! X°°D Harry ed Hermione dovevano per forza arrivarci ad Hogwarts…Ron ha detto al resto dell’Ordine dove si trovavano, così da andarli a recuperare e portarli lì con la forza! Non erano proprio contentissimi di interrompere le loro ricerche…La differenza tra Harry ed Hermione è sicuramente che Hermione percepisce Ron in maniera diversa rispetto a Harry…insomma…Hermione ha il cervello che le funziona perfettamente…Harry è un po’ stressato…e poi Hermione sa che Ron le ha detto di scappare e quindi c’è qualcosa che le impedisce di colpevolizzarlo al 100%...ha solo paura per lui! Harry non sa più di chi fidarsi e perdere Ron non gli ha fatto bene…Grazie!! Sono contenta che i personaggi tendono a corrispondere a quelli veri! Onoratissima! Grazie ancora!

 

- Hermione_sf: Ringraziarmi?! Sono io che ringrazio te! Per aver letto le mie storie e commentato lo scorso capitolo! E i tuoi complimenti sono apprezzatissimi! Ringrazio con un inchino…^_^  Devo dire che è davvero difficile riuscire a tenere i personaggi per quelli che sono via via che le storie cambiano…perché cambiano anche l’aria che tira al momento…essere riuscita ad avere un tuo giudizio così positivo su questo punto, è davvero una bella conquista!!! Grazie grazie grazie!! Spero di poter leggere altri tuoi commenti! E spero di poterti anche stuzzicarti invitandoti alla lettura degli imminenti sequel e missing moment di ‘Accademia’!! Un bacione!!!!

 

- __Ombra__: Decisamente una recensione ricchissima di punti interrogativi…e io rispondo con i punti esclamativi!!!!!!! X°°D  Nien!! Stavolta niente pozioni!! Sorpresa!!! ^__^  Allora…Mi hai chiesto di svelarti il segreto di Ron…Spero di essere stata esauriente con questo capitolo…!!! Voglio assolutamente essere messa al corrente delle tue impressioni!!!

 

…e ovviamente ringrazio tutti quelli che hanno aperto questa ff, l’hanno letta, ma ancora non trovano le parole giuste (belle o brutte) per dirmi che cosa ne pensano…

 

Sigh

 

Aggiungo, per stuzzicare i commenti, un nuovo disegno ispirato ad una scena di questo capitolo…secondo me la scena più bella…

 

http://img411.imageshack.us/img411/2360/citacapitolo7.jpg

 

Aspetto commenti!!!!!!!!!

 

Bene!

 

Siete pronti?

 

No, perché…nel prossimo capitolo metto la quinta e parto!

 

Bhè…che vi credete?

 

Che Voldemort se ne resta così tranquillo davanti al camino a sorseggiare idromele per tutta la storia?

 

Quello vuole a tutti i costi la testa di Harry!

 

Mica demorde…

 

E allora scaldate i motori, perché la battaglia sta per avere inizio!

 

Ci vediamo la prossima settimana…tra domenica 4 e lunedì 5…dipende se resto a cena dai miei genitori o se torno a casa mia…

 

Un bacione a tutti!

 

E commentate, mi raccomando!!!

 

 ^_^  (sorriso carico di speranza…)

 

Padfoot

 

 

P.S. Per i lettori di ‘Accademia’…l’ultimo capitolo che in tanti state aspettando è quasi pronto…sto rivedendo le battute finali…diciamo che potrei…ripeto…POTREI!!!…metterlo in rete entro questa settimana…sicuramente non lunedì o martedì perché non sarò a casa…ma da mercoledì in poi cominciatelo ad aspettare…!

 

  
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