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Autore: alida    27/09/2009    2 recensioni
"Lo so, contattare un vampiro può essere pericoloso ma, Neville, questo vampiro ha un'anima! Ci siamo già informati abbastanza, Angelus non esiste più, ora c'è soltanto Angel e io credo che ci aiuterà!" disse Harry mentre Neville sorrideva debolmente ..... I personaggi appartengono a J.K.Rowling e a j. Whedon, la ff non ha scopo di lucro. Buona lettura
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Neville Paciock, Severus Piton
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Minerva McGranitt si era chiesta come mai Silente fosse partito durante le vacanze di Natale, proprio lui che diceva sempre che gli studenti che restavano a scuola dovevano trovare un senso di calore e appartenenza che li avrebbe aiutati a sentire meno la nostalgia di casa.

Inoltre Piton il giorno precedente era stato piuttosto loquace con lei, sebbene di solito non lo fosse,  dimostrandosi interessato alle sue conoscenze in materia di letteratura fantastica. Vampiri! Erano solo fantasie per bambini! Lei conosceva alcuni testi babbani che parlavano di vampiri ma niente di più, e del resto con tutte le creature magiche esistenti, perché avrebbe dovuto conoscere proprio quelle che non esistevano né nel loro mondo né in quello dei babbani?

Qualche volta pensava che non sarebbe mai riuscita a  capire il giovane professore di pozioni! Gli studenti lo consideravano un terribile pipistrello, ci mancava anche che si interessasse ai vampiri!

Così Piton non ebbe le informazioni che desiderava, sapeva però che Angel era un vampiro e che di conseguenza non poteva stare alla luce del sole, forse dormiva in una bara e beveva sangue! Sicuramente raccapricciante e di cattivo gusto ma questo non aveva fermato Harry Potter dal domandare il suo aiuto.

Silente era stato chiaro con Severus: “lascia agire Harry” gli aveva detto, ma si era dimenticato di aggiungere “non parlare con Angel”, perciò il pozionista aveva deciso di perlustrare tutti gli edifici della scuola per trovare il nascondiglio di quello che lui chiamava Grifondoro-Succhiasangue.

La mattinata fu inutile, ma il pomeriggio diede i suoi risultati e Severus trovò Angel profondamente addormentato, o almeno così credeva! Il professore gli si avvicinò per osservarlo meglio quando Angel, con la velocità che contraddistingue i vampiri, gli si parò davanti tenendogli la gola con la mano destra e strappandogli la bacchetta di mano con la sinistra.

“Spero che lei abbia un buon motivo per puntarmi una bacchetta contro!” disse Angel.

“E spero che lei ne abbia uno altrettanto buono per dormire in pieno giorno all’interno di Hogwarts” rispose freddo Severus e indicandogli la gola aggiunse: “Se fosse così gentile da lasciarmi andare potremo scambiare qualche parola!”.

“Se fossi gentile, certo! Peccato che non lo sia! Chi è lei? E cosa ci fa qui?” domandò Angel.

Severus, con un filo di voce, spiegò: “Mi chiamo Severus Piton e insegno Pozioni presso questa scuola, sono qui per parlare con lei!”.

Angel lasciò la presa e, tenendo in mano la bacchetta del professore, disse: “Chi altri sa che sono qui?”.

“Qui, sulla Torre di astronomia o qui a scuola?” rispose Piton.

Angel gli si riavvicinò in maniera minacciosa, trasformando il suo volto : “Si sta divertendo, vero? Cosa ne direbbe se mi divertissi anch’io!”.

Severus, pur senza darlo a vedere, rimase impressionato dalla trasformazione e non sapendo ancora come agire, rispose: “Solo io so che lei riposa al buio sulla torre in pieno giorno! Vorrei invece sapere, se me lo concede, che rapporti ha con Harry Potter e Neville Paciock”.

Angel socchiuse leggermente gli occhi quasi volesse mettere a fuoco l’anima di quest’uomo impenetrabile. Oramai per lui le persone si dividevano in umani con un’anima e vampiri senza anima, oltre naturalmente il suo caso unico al mondo di vampiro con l’anima.

Osservava il professore vestito completamente di nero, e pensò che se lui fosse stato un mago probabilmente avrebbero avuto gusti simili nel vestire, forse non in fatto di capigliatura ma sicuramente gli stessi gusti nel vestire!

Oltre quei vestiti, però, c’era un’anima di cui sapeva solo una cosa al momento, e cioè che quell’anima non provava paura! Angel non fiutava paura nell’anima che si trovava di fronte, e pensò fosse molto strano e insolito considerato che praticamente i suoi denti affilati e i suoi occhi verdi tendente al fosforescente avevano spaventato più di una persona.

Evidentemente quell’uomo aveva visto parecchi orrori!

“Perché non lo chiede a loro?” domandò di rimando  il vampiro.

“Perché non mi direbbero niente!” rispose il pozionista.

“Deve trovarsi molto in basso nella graduatoria “Simpatico dell’anno” se i suoi studenti preferiscono parlare con un vampiro piuttosto che con lei!” constatò sarcastico Angel.

“Non sono mai entrato in quella graduatoria e non mi interessa entrarci adesso! Il preside di questa scuola Albus Silente è dovuto partire e mi ha chiesto di controllare, con molta discrezione, quei due Grifondoro!” spiegò Piton.

“Come mai?” chiese Angel.

“Perché San Harry Potter è il prescelto, il salvatore del mondo magico! Colui che ucciderà colui-che-non-deve-essere-nominato!” sintetizzò amaramente Harry.

“Sì, ho saputo! Bene, io sono qui per aiutare i due Grifondoro a uccidere Voldemort!” rispose Angel.

Piton ebbe un attimo di incredulità: “Lei non sa cosa sta dicendo! Forse dovrebbe sapere di preciso cosa ha fatto Colui-che-non-deve-essere-nominato!”.

“Ucciso! Donne, uomini, vecchi, bambini! Senza mai provare rimpianto! Ha torturato, senza mai provare pietà! Ha dilaniato le loro carni e si è nutrito della loro paura e della loro sofferenza! Poi è andato avanti senza  voltarsi mai indietro! Ha trovato altre donne, altri uomini e altri bambini e ha ricominciato daccapo, aumentando giorno dopo giorno il numero dei suoi discepoli e istruendoli su come provare piacere dal più piccolo fino al più grande dolore!” disse Angel.

“Allora eri informato?” domandò Piton.

“No!” rispose Angel “Queste sono le cose che ho fatto io per i primi duecento anni della mia vita!”.

“E adesso ti sei redento e vuoi aiutare il prossimo? Bhè, non è così semplice, non potrai farlo! Per quanto tu sia un mostro non potrai sconfiggere un mostro del nostro mondo solo perché ti sei pentito! Avrai notato che noi abbiamo poteri che tu non possiedi?” si adirò Severus.

“L’ho notato, e non credo che riuscirò a sconfiggere Voldemort da solo, però questo non vuol dire che non ci proverò! Il mio pentimento non sarà sufficiente ma unito alle forze di altre persone può essere utile!” rispose Angel.

“Allora” continuò il vampiro “Sei dei nostri o no?”.

“Come?” domandò Severus che non capiva dove Angel volesse arrivare.

“Ti sto chiedendo se vuoi unire le tue forze alle nostre, o se credi di poter fare da solo ciò che io, a tuo dire, non potrei fare!” lo provocò Angel.

“Potter e Paciock non saranno d’accordo! Non sono nella graduatoria “Simpatico dell’anno” non ricordi?” gli fece notare Severus.

“Bene, impareranno che la strada per vincere la guerra è costellata, anche, da piccole battaglie perse!” rispose sorridendo Angel che dopo aver dato una pacca sulla spalla del professore, lo invitò a lasciarlo dormire ancora un po’!

 

CIAO A TUTTI!

Che bello, questo capitolo mi piace parecchio. Severus e Angel sono davvero una bella coppia ma, spiacente, non ci saranno pairing, né storie d’amore! Spero comunque che la storia vi stia appassionando e vogliate seguirmi ancora, lasciando magari una piccola recensione!

Ringrazio sssweety e GinnyPotter93, ci sentiamo domani, Alida

  
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