Anche quella
sera Piton segui Harry e Neville nella Foresta proibita. Il suo istinto
gli
diceva che i due Grifondoro non si sarebbero mai fidati di lui e non
avrebbero
mai accettato di lavorare assieme. Anche il professore dubitava degli
esiti
dell’insolita collaborazione.
Per tutto il
pomeriggio si era chiesto come si potesse avere fiducia in un vampiro
assassino, seppur pentito, e non di un insegnante di cui Silente si
fidava
apertamente. Forse dipendeva dal fatto che lui non aveva mai
manifestato, alla
sua classe, pentimento per i suoi errori.
Ma a lui
questo lusso non era permesso! Doveva fare il doppiogioco e sarebbe
stato
controproducente parlare ai suoi alunni del perché non
dovevano appoggiare Colui-che-non-deve-essere-nominato,
o raccontare la triste storia di un ragazzo solo che, stupidamente, era
caduto
nella grande trappola che raccoglie tutti coloro che credono di aver
trovato
una scorciatoia per raggiungere il successo e il potere.
In
realtà
non ci sono scorciatoie, e più comoda e la strada meno sono
le soddisfazioni
che si ottengono, più breve è la salita e
più facile sarà percorrere la
discesa!
Noi siamo
ciò che siamo ma il mondo ci vede per come ci mostriamo e
ciò che Severus aveva
mostrato ai suoi studenti non ispirava molta fiducia. Osservando Harry
aveva
visto astio nei suoi
confronti come
quello che c’era stato in Lily nell’ultimo periodo
della sua vita. Gli sarebbe
piaciuto, in fondo, vederci qualcos’altro ma per ora non era
ancora pronto.
Arrivati nel
solito punto stabilito, Angel si fece subito avanti e dopo i
convenevoli
iniziali, affermò: “Non possiamo aspettare che
Voldemort venga ad ucciderti,
Harry. Dobbiamo spingerci in avanti e andare a cercarlo!”.
Neville
intervenne:
“Ma noi non sappiamo dove sia! Come faremo a
trovarlo?”.
Angel,
contento di essere arrivato al dunque, disse: “Bisogna
coinvolgere qualcuno che
sia in collegamento con lui!”.
“Vuoi
dire
un Mangiamorte? Un seguace di …” chiese Neville
restando di stucco mentre Harry
ragionava per conto proprio su questa eventualità.
“Non
necessariamente un Mangiamorte! Magari qualcuno che sa, semplicemente
come
contattarlo!” spiegò Angel.
“Hai
in
mente qualcuno?” domandò Harry.
“Effettivamente
sì!” rispose sincero il vampiro: “Ma
purtroppo non è un gran simpaticone e non
so se voi sarete disposti ad averlo in squadra!”.
“La
simpatia
non ci interessa!” affermò risoluto Harry.
“L’importante
è che sia fidato” puntualizzò Neville.
“E’
un
vampiro anche lui?” domandò Harry.
“N-no”
rispose titubante Angel: “Ma gli ci si avvicina
parecchio!” concluse ridendo.
“Grazie
per
la presentazione!” disse Piton facendosi avanti e lasciando
di stucco i
Grifondoro.
Harry era
furibondo, come avevano fatto i due uomini a conoscersi? Che cosa
sapevano l’uno
dell’altro e cosa aveva riferito Angel al professore?
“Andiamocene
Neville!” disse Harry.
Neville fece
per seguire l’amico quando Angel gli disse: “Ehi,
te ne vai così! Perché non
provi a ragionare con la tua testa? Lo sai bene che il giorno in cui
Voldemort
attaccherà, sarà ben organizzato! Dobbiamo
prenderlo alla sprovvista! Neville,
solo perché Harry
è il prescelto non
significa che faccia sempre le scelte giuste!”.
Neville si
fermò e ragionò un po’, poi disse:
“Harry, e se avessero ragione! Del resto
Silente si fida del professore!”.
-Allora
l’opinione
di Silente conta ancora qualcosa!- pensò Piton.
“Perché
non
ce lo hai detto prima?” urlò Harry contro Angel.
“Prima
di
quando?” domandò il vampiro “Io e il
vostro professore ci siamo conosciuti
stamattina!”.
Harry non
riusciva a stare fermo, la tensione e il nervoso lo portavano a fare
avanti e
indietro tutto il tempo. Non sapeva cosa fare: doveva accettare
l’aiuto di
Piton oppure no?
“Quando
è
previsto il rientro di Silente?” chiese Harry a Piton.
Piton,
gelido, rispose. “Il preside non me lo ha detto!”.
“Bene!”
continuò Harry “Come faccio a sapere se lei
è davvero dalla nostra parte o non
è di nuovo al servizio di Voldemort!”.
“Non
pronunciare il suo nome davanti a me!” rispose Piton.
“Ti
dovrai
fidare!” disse Angel “Non sarà facile ma
dovrai farlo!”.
Harry
guardò
Neville, lui era disposto a dare una possibilità al
professore, e come lui
anche Angel. Piton aveva gli occhi inespressivi, qualsiasi fossero le
sue
emozioni in quel momento erano ben nascoste. Non gli piaceva! Ad Harry
non
piaceva guardare le persone nei loro occhi e non vedere niente. Come
aveva
fatto sua madre a frequentare un uomo così!
Lupin gli
aveva detto che Lily riusciva a portar fuori il bello di ogni persona,
perciò
era riuscita a vedere qualcosa di positivo anche nel suo professore!
Sulla base
di questa eventualità, Harry acconsentì ad avere
Severus Piton nella squadra.
Severus non fece
domande ma notò che gli occhi di Harry erano
più incuriositi e meno rancorosi.
CIAO
BELLISSIMI LETTORI E LETTRICI!
LA STORIA
PROCEDE BENE, LA TRAMA NON E’ COMPLICATA E NON
SARA’ INGARBUGLIATA! TUTTO SI
SVOLGERA’ IN FRETTA PER DARE LA POSSIBILITA’ AI
PERSONAGGI DI TRASCORRERE IL
GIORNO DI NATALE SERENAMENTE.
DAI MIEI
CALCOLI: ANGEL è ARRIVATO IL 19 SERA, E QUESTO CAPITOLO SI
RIFERISCE AL 21
NOTTE.
HO A
DISPOSIZIONE ANCORA TRE GIORNI E TRE NOTTI PRIMA CHE SIA IL 25
DICEMBRE!
A PRESTO, ALIDA
GinnyPotter93: ciao cara, la ff non sarà lunghissima, credo sui 10-15 capitoli. Scrivere il capitolo precedente è stato divertente, mi ha fatto piacere che sia risultato interessante. Spero che anche questo non di abbia deluso.
yuukimi: grazie dei complimenti, però avevo avvisato che non ci sarebbero state storie d'amore! Inoltre bisogna tener conto che Angel non può vivere momenti di vera felicità! Ci siamo capiti, no!? Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo! Per le tue lacrime posso solo suggerirti di consolarti con un dvd del bel vampiro! A domani, Alida