Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: londonlilyt    02/06/2005    5 recensioni
Kaori pensa di aver finalmente realizzato i suoi sogni, dopo una notte trascorsa tra le braccia dell'uomo che ama crede di non aver null'altro da desisedare. Ma i dubbi e le incertezze di Ryo sono sempre li' e ben presto i sensi di colpa si vanno sentire, lui sparisce e la povera Kaori si trova a dover rimettere insieme un cuore in frantumi. Decide allora di iniziare una nuova vita negli Stati Uniti con l'aiuto di Sayuki e li' incontrera' un'altro. Le fara' forse dimenticare Ryo? E Ryo? Crede davvero di aver fatto la cosa giusta lasciandola?
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Kaori non vide Ryo quasi nulla nei tre giorni che seguirono la loro accesa discussione, cercò più volte di convincersi che non le importava, che questa sua indifferenza non avrebbe dovuto interessarle, ma tutte le ragioni del mondo non servivano. Il fatto era che si stava annoiando e avrebbe dato di tutto per poter anche solo fare una sana litigata con lui. Quando veniva a portarle da mangiare si limitava solo a chiacchere banali, e quando gli chiedeva di Pierre le rispondeva semplicemente di non preoccuparsi che era tutto apposto. Così anche Miki, parlavano di tutto tranne che di quello che stava succedendo ai suoi “soci in affari”, molto probabilmente Ryo l’aveva avvisata di non spiccicare parola, e lei impicciona com'era avrà acconsentito, era sicura che disaprovasse al 100% quel che Kaori aveva fatto, quindi non avrebbe ricevuto nessun aiuto da quella parte. Maledione! Era tutto cosi frustrante!

Se solo avesse potuto muoversi liberamente, la sua ferita si stava rimarginando bene, e le forze le erano quasi tornate completamente, ma ancora non riusciva a camminare bene per lunghi periodi, solo andare al bagno era uno sforzo che la lasciava spossata, non le restava che aspettare e vedere se quello stupido le avrebbe dato qualche tipo di informazione.

Fu con sorpresa che il pomeriggio del terzo giorno vide entrare un sorridente Mick nella sua stanza.

-Ciao Kaori, come te la passi?- con fare allegro si sedette nella sedia che era stata avvicinata alla finestra.

-Mick che sorpresa!- non era la persona che voleva vedere, ma il diversivo era bene accetto –come mai sei qui?-

-Sono venuto a farti un pò di compagnia e a vedere come stavi. Mi hai fatto quasi prendere un colpo lo sai!-

Kaori notò che sembrava nervoso e continuava a guardare prima l’orologio e poi fuori dalla finestra, mmmm molto strano, sembrava che iniziasse ad essere a disagio.

-Ryo sa che sei qui?- sapeva che a Ryo non piaceva averlo in giro per casa.

-Certo che lo sa, me l’ha chiesto lui di venire qui-

Sempre piu a disagio penso lei, ed era stato Ryo a chiedergli di venire?

-Mick c’è qualcosa che non va?- definitivamente c'era odore di bruciato.

-No, perché lo chiedi?- domandò senza guardarla.

-Sai per caso dove sia Ryo? devo chiedergli una cosa- chiese con non curanza.

-Ryo? non ho la piu’ pallida idea di dove sia!- disse in fretta.

-Mi stai nascondendo qualcosa Mick?- che cosa poteva essere?

-No, che ne dici se ti accompagno di sotto e ci guardiamo un film? Ti concedo di scegliere anche una di quelle cose smielate che piacciono a voi donne-

Poi Kaori capì.

-Si tratta di Pierre non e vero? Ryo li farà uscire dal paese oggi non è vero?-

-Non so di che parli, allora quel film?-

Non le avrebbe detto nulla e per di più continuava a guardare imperterrito fuori dalla finestra, poi le venne un’idea, sfacciata, ma pur sempre un’idea.

-Oh Mick...- lo chiamò in voce sommessa.

Quando Mick si giro per poco non svenne, Kaori stava giocherellando con il paio di mutandine del pizzo nero più sexy che avesse mai visto.

-Sai Mick, in cambio di quello che voglio sapere sarei disposta a separarmi da questo bel paio di mutandine- era stata una fortuna che Miki fosse andata al suo albergo e le avesse portato tutti i suoi vestiti.

-Non ci sperare, sono di tempra dura io!- mentì spudoratamente.

Ma Kaori poteva vedere lo sguardo alterato e il maniaco che si faceva strada con le unghie e con i denti, doveva dargli solo il colpo di grazia.

-Mmmm, il pizzo e cosi morbido, della migliore qualità- disse sfregandosi la biancheria pulita contro la guancia.

-Va bene, va bene- lo spirito era forte, ma la carne era tutta un’altra faccenda –Ryo li farà uscire oggi dal paese, è riuscito a procurarsi un piccolo jet e un pilota che li porterà a Sidney-

Kaori gli lanciò le mutandine che lui si affretto a mettere in testa con espressione gongolante, porco!

Doveva fare qualcosa, doveva vedere Pierre prima che se ne andasse, doveva parlargli, spiegargli la situazione e dirgli addio. Ma come avrebbe fatto? Non era in grado di guidare e non sapeva dove Ryo li aveva portati, la sua unica possibilità era Mick.

-Mick mi devi accompagnare al posto dove si devono incontrare, è urgente, sono sicura che non abbiamo molto tempo-

-Cosa!- si era messo velocemente le mutandine in tasca, caso mai Kaori le rivolesse indietro –non ci penso minimamente! Ryo mi sparerà per averti detto quello che aveva intenzione di fare oggi. No signore, non avrai nessun altro tipo di collaborazione da me!-

-Oh Mick...-gli sventolò sotto il naso il reggiseno coordinato che andava con quello che gli aveva appena dato.

Mick non ebbe nessuna possibilità di uscirne vincitore.

Ryo guidava veloce il furgoncino che si era procurato per trasportare Pierre e i suoi compari al piccolo hangar appena fuori Tokyo, aveva dovuto faticare un pò per cercare di trovargli questo passaggio anonimo, Saeko era stata chiara quando gli aveva detto che la loro partenza sarebbe dovuta essere in segreto, non voleva che qualche reporter ficcanaso riuscisse ad accaparrarsi un’intervista con Pierre La Fonte, chissà cosa se sarebbe potuto venire fuori dalla storia della grande ingiustizia burocratica, visto che alla fine era stata costretta a lasciarlo andare sotto false pretese, per poter tenere fede all’accordo preso con lui.

Che pasticcio che aveva combinato questa volta quella testarda di Kaori! Ryo non vedeva l’ora di liberarsi di loro una volta per tutte. Fermato il furgone appena dentro l’edificio aprì la portiera e li fece scendere.

-Siamo arrivati- il tono era brusco, ma non gli interessava.

-Per essere uno che ha appena ottenuto quello che vuole non sembri molto contento signor Saeba- rise Pierre.

-Quello è l’aereo, salici e non farti piu vedere- gli disse senza mezzi termini.

-Ed io che pensavo che saremo potuti diventare amici- sembrava mortalmente ferito dal rifiuto.

Sul mio cadavere, pensò Ryo, poi si accorse che Marco gli stava vicino e lo guardava in modo strano.

-E tu che vuoi?-

-É sicuro signor Saeba che non le serva un’assistente?- chiese speranzoso.

-No, no, no e ancora no. Mettiti in testa che non mi serve un assistente ne ora ne in futuro- quel ragazzo non gli aveva dato tregua da quando Pierre l’aveva presentato come City Hunter, era quasi sicuro che l’avesse fatto apposta per sguinzagliargli dietro quel cucciolo troppo cresciuto.

-Oh...ma se cambiasse idea sono sicuro che Kaori saprà dove trovarmi-

-Vattene! E cerca di darti alla vista onesta tanto per cambiare!- disse spazientito, e gli sembrò che Marco borbottase in risposta qualcosa che assomigliava a “sembra di sentir parlare mio nonno”, prima se ne andavano, prima avrebbe potuto tornare alla sua vita normale.

Quando si avvicinarono all’aereo che era pronto al decollo, fu scioccato nel vedere Kaori che zoppicando si gettava tra le braccia del francesino, come accidenti era arrivata lì? Ebbe la risposta, quando vide un colpevole Mick che stava in disparte appoggiato al cofano della sua macchina. Gli avrebbe sparato, qui, ora, brutto traditore!

-Pierre!- gridò saltandogli al collo, era contenta di vederlo tutto intero.

-Ciao bellezza!- la strinse forte, aveva notato quanto era pallida –non saresti dovuta venire, si vede lontano un miglio che non stai bene-

-Dovevo venire a dirti almeno addio- sollevò gli occhi su di lui, quell’amico così caro che non avrebbe più visto –mi mancherai tanto-

-Non disperare, credo che avrai altro a cui pensare- con gli occhi che brillavano guardò verso Ryo che stava discutendo animatamente con Mick, mentre Jules e Marco facevano scommesse –è un tipo particolare il tuo amore-

-Non è il mio amore!- smentì lei.

-Zuccona come al solito, non è vero Kaori? Ma va bene, fa un pò come vuoi, decidi di scegliere la via più ardua, chi sono io per scoraggiarti!-

-Non capisci Pierre...- lui l’aveva zittita posandole due dita sulle labbra.

 –Perché non vi chiarite una volta per tutte e passate il vostro tempo a fare pace? Ti posso assicurare che e un modo più piacevole di impiegare le energie-

-Mi ha dato le sue spiegazioni, e non stanno ne in cielo ne in terra! É solo un donnaiolo incallito che non cambierà mai!-

-Mmmm, sapevi che i donnaioli incalliti diventano i mariti migliori, una volta presi al laccio rimangono fedeli a vita, e...- continuò con una alzata maliziosa di sopraciglia -...sanno come far impazzire le loro donne a letto!-

-Pierre!- era arrossita, aveva pensato di aver superato certe cose, ma evidentemente no –comunque non sono venuta qui a parlare di lui, sono venuta qui per spiegarti il motivo per cui non posso tornare con voi, mi dispiace ma...-

-Non ti preoccupare- la interruppe di nuovo –Ryo mi ha spiegato a grandi linee gli avvenimenti. Penso che sia meglio così in definitiva, fare la ladra non è una cosa che ti si addice, avrebbe finito con il pesarti-

-Non è vero!- ma forse un fondo di verità c’era –che altro ti ha detto quello sporco ricattatore?-

-Sporco...? Proprio non riesci a vederlo vero Kaori? O stai solo vedendo tutto il dolore che lui ti ha causato e non ti accorgi di nient'altro?-

-Di che cosa stai parlando?- ora era davvero confusa.

-Il tuo Ryo ha fatto di tutto per poterti tenere al sicuro, ha dimostrato una possessività nei tuoi confronti che ho visto in pochi uomini, e quel tipo di possessività nasce solo dalla gelosia, la stessa- scandì -che può solo venire dall’amore-

-Amore...- lanciò un’occhiata a Ryo, che ora li osservava da lontano con un’espressione a dir poco ostile. Amore...si sapeva di essere innamorata come una pera cotta di lui, ma sapeva anche di non essere ricambiata –ti sbagli Pierre, e poi come hai fatto a giungere ad una conclusione del genere dopo averlo conosciuto solo per pochi minuti?-

-Un giorno di questi mi farai impazzire, tu e la tua mancanza di esperienza nelle relazioni amorose!- le disse spazientito –magari mi sbaglio, non ti resta che scoprirlo una volta per tutte. Non avere paura piccola Kaori, prendi dei rischi, metti in gioco il cuore ancora una volta, e in caso non dovesse funzionare torna da me e ti rimetto tutti i pezzi insieme-

-Oh Pierre, mi mancherai tanto!- lo abbracciò di nuovo stretto –sei arrivato proprio quando ne avevo più bisogno, grazie per tutto-

-Ci vediamo Kaori, qualunque cosa ti riservi il futuro, sono sicuro che sarai abbastanza forte da superarla-

Furono bruscamente interrotti da un perentorio:

-É ora di andare!-

Ryo si era avvicinato a loro e non se ne erano accorti.

-Addio Kaori- la salutò baciandola sulla fronte –e prenditi cura di te-

-Addio Pierre- sussurò con gli occhi pieni di lacrime.

Jules e Marco l’abbracciarono velocemente e con imbarazzo, lei era oramai una di loro, non si scambiavano smancerie con i compagni.

Kaori li vide salire sull’aereo e chiudersi la scaletta alle spalle, in breve il piccolo jet raggiunse la pista e si librò in volo diventando un puntino all’orizzonte.

Lei e Ryo erano rimasti da soli.

Ed ora?

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: londonlilyt